Il-Trafiletto
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20/10/14

Donne italiane: un bacio da Rechard Gere

Al Festival di Roma, Richard Gere conquista il red carpet  per la presentazione di "Time Out of Mind", nuova pellicola di Oren Moverman, dove interpreta il clochard George. Una pellicola non poco chiacchierata nei mesi scorsi a causa del ruolo interpretato dal sex symbol degli anni '80 e '90. 


Quello del barbone. Le foto di Gere senzatetto per le strade di New York, in un autentico set a cielo aperto e soprattutto all'insaputa dei passanti, hanno fatto il giro dei tabloid di mezzo mondo, prendendo ora forma cinematografica.

Il divo indossa gli sporchi abiti di George, uomo disperato che vaga per le strade della Grande Mela senza un preciso obiettivo. Da 10 anni senza casa, senza lavoro, senza un soldo e con una figlia che non vuole neanche vederlo, George è alla deriva. Non ha ancora accettato la propria condizione di senzatetto, si ostina a definirsi momentaneamente in difficoltà, senza rendersi conto della realtà dei fatti. La vita si è dimenticata di lui. E' un uomo invisibile, privo di documenti e quasi impossibilitato ad ottenerne di nuovi.

Essere invisibile per una star del suo calibro potrebbe risultare strano, ma Gere assicura che lui lo è sempre, tutti vedono il personaggio pubblico, non Richard. Alla fine del suo red carpet, viene intervistato da una giovane giornalista. Lui le chiede se è una sua fan, e ricevuto la risposta affermativa, la attirata a se con dolcezza e prima di scoccarle un bacio sulla guancia dice: "Il mio bacio a te è per tutte le donne italiane". Richard Gere non si smentisce e conferma il suo amore per le donne. Ecco! Il gentiluomo si riconosce anche in queste piccole sfumature. Un bacio a tutte noi.

06/10/14

Morto De Cesaris ex pilota di F1

Si è schiantato a gran velocità contro a un muro sul raccordo di Roma, Andrea de Cesaris 55 anni, ex pilota dell’Alfa Romeo, ma anche di McLaren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Scuderia Italia, Jordan, Tyrrell e Sauber.

E' stato uno dei più veloci piloti del Circus della Formula Uno, compagno di Elio De Angelis scomparso in Francia nell'86, entrambi facevano parte della scuola romana. Ieri  poco prima delle 15 De Cesaris, in sella a una moto, percorreva l'anulare di Roma a gran velocità in sella ad una moto,  perde il controllo del mezzo e ed è finito contro la barriera di cemento morendo sul colpo.

Non si sa se la causa sia stata solo l'elevata velocità oippure sia stato causato da un altro veicolo, ma sono in corso le indagini per appurare la vera causa dell'incidente.
A nulla è valso l'intervento tempestivo dei medici se non per constatarne la morte.

24/08/14

Quando una manciata di scrittori decide di metterci il cuore

Nato nel 1869 grazie alla famiglia Salviati, l'Ospedale Bambino Gesù di Roma è oggi il più grande Policlinico
 e Centro di ricerca pediatrico in Europa, collegato ai maggiori centri internazionali del settore. Una piccola città abitata da bambini che vengono curati, seguiti e assistiti.

In questa struttura creata appositamente per questi piccoli supereroi costretti a fare i conti con la malattia, ogni bambino e la sua famiglia non sono solo un caso fra tanti, non sono un paziente e il suo seguito parenti. Ogni bambino e la sua famiglia sono una storia, ognuno ha la sua e va gestita in modo diverso. Questo è la missione di tutti coloro che lavorano all'Ospedale Bambino Gesù.

E' ormai quasi un anno che collaboro con questo blog, e quanti mi seguono regolarmente sanno che le mie recensione escono immancabili il martedì e il venerdì, anche durante le feste. Per questo libro e per questo progetto però faccio un eccezione, perché questo libro merita un'attenzione particolare, ecco perché questo appuntamento particolare con la mia rubrica.

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Vi starete chiedendo perché vi ho parlato dell'Ospedale Bambino Gesù, ve ne ho parlato perché il libro di oggi, Dritto al Cuore, è stato pubblicato proprio per aiutare questo preziosissimo ospedale.

Dritto al Cuore pubblicato da Galaad Edizioni è una raccolta di racconti brevi e brevissimi, 1800 battute al massimo. Un'antologia del mistero, del grottesco e della follia. Curatori di questo progetto Igor De Amicis, Sira Terramano e Vincenzo Valleriani.

Nell'introduzione Sira Terramano ci spiega com'è nata l'idea per questo libro: «Complici le bollicine dell'inizio del nuovo anno, gli eventi hanno condotto cinque amici a ritrovarsi a parlare di libri, racconti e amore per prossimo ed è nata così l'idea di curare questo progetto. Abbiamo unito le competenze, le passioni e le esperienze costruendo un gruppo di lavoro che si è sopratutto divertito a giocare insieme, per vincere la sfida che da soli ci siamo lanciati.»

Prosegue poi dicendo: «Molti potranno pensare che sia di cattivo gusto pubblicare racconti di morti, delitti e misteri a favore dei bambini, ma abbiamo voluto indirizzare l'antologia non a chi conosce e vive l'Ospedale Bambino Gesù, ma ai lettori accaniti di un genere che non ha età. Non ci interessa che siano i genitori dei supereroi ad acquistare una copia di Dritto al Cuore, ma speriamo che siano soprattutto i lettori che non hanno idea di cosa significhi vivere mesi e anni nell'attesa che la medicina risponda a silenziose domande di speranza.»

Dritto al Cuore
Dritto al Cuore
Ma chi sono gli autori dei racconti che troverete in questo libro? Persone famose e persone sconosciute, chiunque volesse provare, chiunque volesse cimentarsi in questo progetto, in questo libro il cui intero ricavato andrà in beneficenza all'Ospedale Bambino Gesù. E' vero, tra i tanti ha collaborato anche Carlo Lucarelli, un nome noto tra i tanti che così noti non sono ma non per questo meno bravi nella scrittura.

«Ma i punti sospensivi sono il massimo della solidarietà tra i punti di vista. Sono perle predisposte a diventare girocollo e ruota panoramica da Luna Park quando gli scrittori si incontrano nello stesso libro, anche se alcune storie puzzano di zolfo prevale l'essenza di zucchero filato. Un'essenza che passando per le narici arriva “dritto al cuore”.» dice Andrea G. Pinketts a cui è spettato l'onore di scrivere la prefazione di questo libro.

Dritto al Cuore si tratta proprio di un variopinto Luna Park affollato dei soggetti più disparati: quadri, fantasmi, isole abitate da cannibale, uomini che uccidono le proprie compagne e donne che uccidono i propri compagni, pazzi, vecchi arzilli e sanguinari, ladri maldestri, criminali dal cuore tenero, medici folli e gatti... tanti gatti.

Un corteo variopinto di personaggi tutti diversi tra loro, nati dalla fantasia infinita dei loro autori che hanno giocato con le parole, prendendosi talvolta persino gioco del lettore, depistandolo, raggirandolo, strappandogli persino un sorriso.

Filo conduttore di tutti questi racconti, e ce n'è davvero per tutti i gusti, è il Cuore. Cuore come organo pulsante, muscolo che ci tiene in vita, centro di quel sentimento così profondo e sconvolgente chiamato amore. Tutto ruota attorno al cuore anche il fine con cui questo piccolo libro è stato scritto.

«Se scrivi solo di “testa” ti può venire un'emicrania, se scrivi di “pancia” rischi la pancreatite, se scrivi di “cuore” hai un fine, non una fine.»
(Andrea G. Pinketts)

Non vi svelo altro sui molti racconti che troverete in questa raccolta, vi dico solo che Dritto al Cuore è il modo migliore per unire il piacere della lettura con la solidarietà. Se desiderate acquistare il libro e fare qualcosa di buono per i piccoli supereroi che ogni giorno combatto il male dal piccolo regno dell'Ospedale Bambino Gesù, non dovete fare altro che andare sul sito della Galaad Edizioni: un piccolo gesto per un grande progetto.

(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet e dal sito dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Le citazioni invece sono state prese direttamente dal libro)

18/05/14

Grillo e Berlusconi si rinfacciano la "marcia su Roma | Grillo:"Io sono oltre Hitler"

Reggio Emilia - "Oggi Berlusconi e Grillo si sono rinfacciati la marcia su Roma. 'No no la faccio io'". Cosi' Matteo Renzi in un comizio a Modena. Bene, ha proseguito il presidente del Consiglio, facciano pure la marcia su Roma, "se si incontrano all'autogrill mentre fanno la marcia, forse si chiariscono e ci lasciano governare". Durante un comizio a Reggio Emilia, Matteo Renzi si e' rivolto ad alcuni militanti del Pd che discutevano con un piccolo gruppo di contestatori in piazza: "Non rispondete alle provocazioni. Nelle prossime settimane, il Pd sara' sempre piu' oggetto di provocazioni, noi risponderemo con il sorriso perche' cambieremo le cose anche per loro". Nel giorno del nuovo attacco di Beppe Grillo, Renzi non ha replicato direttamente all'accusa del leader Cinquestelle. Ma si e' limitato a ripetere che, a suo avviso, "Grillo e Berlusconi sono molto piu' simili di quello che appaiono". Oggi hanno discusso su Hitler e sulla marcia su Roma, ha continuato parlando dei suoi avversari, "devono avere dei problemi". Nel suo intervento Renzi ha insistito molto sull'importanza di ritrovarsi in piazza. "Non serve contarci per sapere quanti siete", ha detto alla piazza piena, "contate quanti erano da Grillo e moltiplicate per due". "Stare in piazza", ha continuato, significa "dare l'idea di comunità".(AGI)

Torino - "La Digos è tutta con noi, la Dia è tutta con noi, i carabinieri sono con noi. Facciamo un appello: non date più la scorta a questa gente”. Lo ha detto Beppe Grillo in un comizio a Torino. “Io non sono Hitler, sono oltre Hitler. Se non ci fosse il Movimento 5 Stelle ci sarebbero i nazisti”, ha sottolineato. “La prima cosa che ha detto di me Martin Schultz - ha continuato -quando è venuto in Italia è che io sono come Stalin. Ma lui che è tedesco dovrebbe ringraziare Stalin perché se non fosse per Stalin, che ha sconfitto i nazisti, Schultz starebbe in Parlamento europeo con una svastica disegnata in fronte”. A Torino la piazza era gremita per Grillo che è arrivato nel capoluogo piemontese nell’ultimo weekend di campagna elettorale per tirare la volata a Davide Bono, candidato alla presidenza del Piemonte. “Cambieremo registro oggi vogliono farci credere che la politica è una cosa complessa, noi dimostreremo che la politica è l’arte della semplicità perché la semplicità è la cosa più vicina all’intelligenza”- “Non tratteremo mai sul fiscal compact, non lo discuteremo neanche”, ha sottolineato. “Se la Ue è una comunità - ha osservato - allora occorre mettere insieme il debito e spalmarlo su tutti”. “Riporteremo il fiscal compact in busta chiusa, non andremo a trattare - ha aggiunto - non faremo come l’ebetino che è andato a dare due linguate alla culona tedesca”. (Adncronos)


10/05/14

Il cantante Renato Zero aggredito da falsi "sorcini". Rubato il suo prezioso orologio.

Venerdì scorso a Roma, in via della Camilluccia a Monte Mario, proprio sotto la sua abitazione, il più famoso dei "sorcini" Renato Zero è stato vittima di una aggressione e derubato del suo orologio d'oro.

 Non è stata dunque una bella giornata per il noto cantautore, che verso le 17 sotto la sua casa, è stato avvicinato da due giovani che con la scusa di farsi fare un autografo lo hanno costretto a sporsi dal finestrino della sua Porsche, per poi colpirlo alla testa con un pugno e sfilargli l'orologio d'oro che portava al polso, un Audemars Piguet Black Hawk, del valore di circa quarantacinquemila euro. I

mmediatamente il custode dello stabile, spettatore involontario della scena, ha avvisato il 113, ma quando sono arrivati gli agenti del Commissariato di Ponte Milvio hanno potuto far poco dal momento che gli aggressori avevano fatto perdere le loro tracce.

Non si sa nulla circa la loro nazionalità, si spera che le telecamere di sorveglianza del comprensorio abbiano ripreso qualche scena dell'accaduto utile alle indagini. Circa un anno fa episodio analogo sempre a Roma, questa volta a Piazza Bologna, ai danni del noto attore Lino banfi. Anche lui fu rapinato del suo orologio,un Rolex, proprio come Renato Zero.

19/04/14

“Lindt Experience” | Fascino dal cuore di Roma.

Il cuore di Roma, un cuore che batte che pulsa fascino! Roma fornisce ospitalità ad uno dei 42 punti vendita monomarca Lindt, il mitico marchio Svizzero, ed il secondo nel cuore di un centro storico, ideato per propagare il fascino della “Lindt Experience”.

Durante la settimana di Pasqua il Maître Chocolatier Lindt estasierà tutti gli appassionati del cioccolato premium, dando vita a uova pasquali con decorazioni del tutto artigianali. Sarà, oltretutto, possibile potere decorare le uova con frasi di proprio gusto. Il Lindt Shop di Roma, sito in via della Maddalena a due passi dal Pantheon, è firmato dal celebre designer Franco Costa specializzato nel Food Entertainment.
Lindt Experience

Nell’area market si possono acquistare più di 1.000 prodotti differenti tra cui le praline Lindor dall’irresistibile scioglievolezza, le finissime tavolette Excellence e tante altre golose specialità, nate dalla passione e dall'arte creativa dei Maîtres Chocolatiers Lindt. Il nuovo negozio, inoltre, si arricchisce di una postazione dedicata al Maître Chocolatier, che ogni giorno realizza creazioni uniche ed esclusive di cioccolato da personalizzare con gli ingredienti preferiti.

Sarà presente la cioccolateria, dove Lindt propone un’ampia varietà di cioccolate calde dai gusti più ricercati e tanti caffè originali a base di cioccolato. Tra le specialità l’esclusivo Varesino, un goloso caffè da gustare esclusivamente negli store monomarca Lindt. (leggo.it)

31/03/14

Aceto balsamico di Modena | Conosciuto nella Roma imperiale

L'aceto balsamico è un prodotto dalle grandi qualità gastronomiche, benefico alla salute, la cui storia si perde nella notte dei secoli. 

Ha una storia antica; l'aceto balsamico di Modena era conosciuto nella Roma imperiale, e Virgilio ne parla nelle "Georgiche". Il biografo di Matilde di Canossa, il monaco Donizone, lo cita nell'XI secolo. Sembra che Lucrezia Borgia lo impiegasse per lenire i dolori del parto e Francesco IV duca di Modena quelli dell'ulcera. Nei tempi andati veniva utilizzato soprattutto a scopi terapeutici (il che spiega l'aggettivo "balsamico"), ma ben presto le sue qualità organolettiche ne hanno fatto uno fra i migliori condimenti al mondo. 

Caratteristiche essenziali: essere ottenuto non dall'acetificazione del vino ma, secondo metodi tradizionali, ma dalla fermentazione di mosti d'uva -emiliana (Trebbiano, Lambrusco), concentrati anche a fuoco diretto (bollito fino alla riduzione del 50/60%); l'aggiunta di un'aliquota di aceto vecchio di almeno lO anni; essere invecchiato-e affinato a lungo in botti di legno pregiato; venir prodotto esclusivamente nelle province di Modena e Reggio Emilia. Si ottiene così un condimento denso, di colore bruno scuro lucente, e dall'intenso e tipico aroma profumatissimo, in sapiente equilibrio fra l'agro e il dolce. Un condimento unico, ideale per condire insalate, contorni vari, carni, formaggi e in particolare i piatti dal sapore forte e deciso, e anche per aggiungere gocce di inimitabile aroma su dolci, gelati e macedonie di frutta. L'aceto balsamico possiede ottime qualità dietetiche: mediamente solo 150 kcal ogni 100 grammi contro le circa 900 dell'olio d'oliva. Chi tiene alla linea può dunque chiedere un aiuto gustosissimo all'aceto balsamico in insalate e secondi in sostituzione di olio e sale.

una fase del lungo invecchiamento
dell'aceto balsamico: il travaso da
botti grandi a botti più piccole
Preparazione alla degustazione
degustazione da parte di assaggiatori.
necessario per il rispetto delle norme
produttive del Consorzio di Tutela
L'Aceto Balsamico "Tradizionale" è stato riconosciuto soltanto nel 1983 dalla legislazione italiana, e ottenuta nel 2000 la D.O.P.(Denominazione di Origine Protetta) dell'Unione europea,. L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è un condimento - in ogni senso - prezioso. Differisce da quello senza l'aggettivo "tradizionale" perché prodotto esclusivamente in provincia di Modena solo con mosti d'uva locale cotti secondo antichi metodi e senza altre aggiunte, invecchiato e affinato almeno 12 anni nelle tipiche "acetaie" (sottotetti) di case e cantine con un complesso sistema di prelievi, travasi e rincalzi fra botti di diversi legni pregiati. I produttori del "Tradizionale" sono riuniti in un Consorzio di Tutela che garantisce il prodotto, venduto esclusivamente in bottigliette di 100 c.c, disegnate da Giorgio Giugiaro e riportanti, oltre al logo del produttore, il sigillo di garanzia e la fascetta numerata del Consorzio. 

23/03/14

Speciale Enjoy | Car sharing a giugno esordio a Roma.

Enjoy sbarca a Roma: il servizio di car sharing sviluppato da Eni, inaugurato a Milano a fine 2013, è pronto al grande salto tra le vie della capitale e fin da oggi l’appuntamento è stato fissato al mese di giugno.

Scommettere su Roma significa accelerare il passo già a distanza di 6 mesi dai primi chilometri macinati sulle strade milanesi: così come fin da subito è stato chiaro che le energie e il brand messi in campo da Eni avrebbero potuto fare la differenza nel mondo del car sharing, ora è del tutto chiaro come il cambiamento è destinato ad affermarsi con tempistiche rapide, facendo dell’auto in condivisione una realtà destinata ad entrare nella quotidianità di un numero sempre crescente di italiani.

Fiat 500: progetto Enjoy car sharing
Che il servizio Enjoy sarebbe arrivato anche a Roma era cosa nota ormai da tempo, poiché la stessa Eni aveva già lasciato intendere come le Fiat 500 rosse del progetto sarebbero giunte tanto nella capitale quanto a Torino entro l’estate. Se relativamente a Torino non v’è al momento ufficializzazione alcuna, per quanto riguarda Roma si tratta invece di un esordio ormai imminente.

Tutto prosegue comunque sulla falsa riga del progetto delineato a suo tempo da Paolo Scaroni, AD Eni, durante il taglio dei nastri milanese: il progetto Enjoy nasce sì a Milano, ma ha una vocazione internazionale: occupare le principali piazze italiane è il primo step, ma con una ambizione che in prospettiva va addirittura oltre i confini nazionali. Così facendo Enjoy diventerà una vera e propria piattaforma composta da città di car sharing collegate da nervature su binario ad alta velocità: il ruolo della partnership di Trenitalia è in tal senso fondamentale.La notizia giunge in concomitanza con i nuovi dati relativi al volume di iscrizioni e noleggi che il servizio sta registrando su Milano: ad oggi Enjoy registra nel capoluogo lombardo ben 55 mila iscritti e oltre 200 mila noleggi, il tutto in 3 mesi effettivi di attività.

La possibilità di iscriversi gratuitamente e online, col riconoscimento immediato della patente e della carta di credito; l’utilizzo di una Fiat 500 rossa, l’automobile a 4 posti compatta, sicura e trendy; un servizio innovativo e semplice che, dopo la registrazione, consente di noleggiare immediatamente un’auto Enjoy; le tariffe più competitive attualmente sul mercato (25 cent/minuto e 10 cent/minuto in sosta): con queste caratteristiche il car sharing di Eni ha conquistato i milanesi e da giugno approderà anche a Roma con una flotta di 600 e Fiat 500.

11/03/14

Ricordiamoci di correre

In occasione della Settimana Mondiale del Cervello, in corso dal 10 al 16 marzo su tutto il territorio nazionale, è stata presentata a Roma un’interessante ricerca condotta dai medici neurologi dello Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr), relativa al rapporto tra attività fisica e produzione di cellule staminali da parte del cervello.
Lo studio, coordinato dal professor Stefano Farioli-Vecchioli in collaborazione con il dottor Vincenzo Cestari dell'università Sapienza di Roma, ha dimostrato che l’attività fisica e, in particolare la corsa, oltre a stimolare la produzione di neuroni, favorisce un’iper-proliferazione delle cellule staminali, ritardando il processo d’invecchiamento e favorendo un miglioramento dell’attività celebrale legata alla memoria. 

Grazie alla ricerca si è potuto dimostrare che la degenerazione neuronale in età adulta non è un processo necessariamente irreversibile dato che: “ Un esercizio fisico aerobico come la corsa blocca il processo di invecchiamento e stimola una massiccia produzione di nuove cellule staminali nervose nell’ippocampo, aumentando le prestazioni mnemoniche” come ha dichiarato Stefano Farioli-Vecchioli. Si aprono nuovi scenari per la medicina rigenerativa neuronale. I risultati della ricerca, infatti, avranno un’influenza molto importante sugli studi relativi alle patologie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer; il passo successivo sarà osservare e valutare se le cellule staminali iper-attivate possono avere effetti terapeutici validi nella prevenzione e cura di queste malattie. 
Questi e altri argomenti quali epilessia, sclerosi multipla, disturbi cognitivi e disordini della memoria, rapporto tra cervello e linguaggio, pensiero e ricordo, differenze di genere, prevenzione dei danni celebrali, saranno affrontati e discussi durante la Settima Mondiale del Cervello, promossa in Italia dalla Società Italiana di Neurologia, con tutta una serie di appuntamenti, incontri e seminari anche all’interno delle scuole, per una maggiore consapevolezza e conoscenza del nostro organo  più complesso.

10/02/14

Perchè si dice "passare sotto le forche caudine"?


Mai sentito questo modo di dire? Io me lo sono detto quando ho dovuto affrontare certe situazioni e l'ho usato in riferimento ad altri. Ovviamente non lo si sente quasi più, peccato, è un'espressione forte ma di grande impatto.
Passare sotto le forche caudine, la frase significa subire una grave umiliazione o una prova mortificante. Il modo di dire risale addirittura all’antica Roma, e precisamente alla Seconda guerra sannitica. Nel 321 a.C. gli uomini dell’esercito romano, sconfitti nella gola di Caudio, vicino all’odierna Benevento, subirono la mortificazione di dover passare disarmati sotto un giogo di lance, davanti ai vincitori. Ecco il racconto dello storico Livio (Storie, IX, 5): «E venne l’ora fatale dell’ignominia; (...) prima i consoli, quasi nudi, furono fatti passare sotto il giogo; poi gli altri in ordine e grado furono sottoposti alla stessa ignominia; infine ad una ad una tutte le legioni». Pena anche fisica. Oltreché morale, la pena fu pure fisica: infatti i Romani, consoli in testa, vennero sodomizzati. L’episodio sembra essere all’origine del modo di dire che associa la fortuna alle dimensioni del sedere: chi aveva un grosso ano soffriva meno la violenza dei Sanniti ed era perciò più fortunato degli altri.

22/01/14

Perchè si dice "testa o croce"?

Vi ricordate nella vostra infanzia quando usavate questo modo di dire per scegliere chi doveva calciare prima il pallone, o giocando a dama chi doveva usare le pedine bianche, o sepmlicemente per scommessa?
Io utilizzavo le monete da 50 lire, quando ancora la Lira era la nosta moneta nazionale.
Testa o croce, è la tecnica più comune per scegliere una scelta tra due possibili, con uguale probabilità. Si effettutta utilizzando una moneta e consiste semplicemente nell'associare a priori le due scelte possibili alle due facce della moneta, quindi nel lanciare quest'ultima in aria, e considerare estratta la scelta relativa alla faccia mostrata dalla moneta dopo la caduta.
Testa o croce
 Le origini del testa o croce sono molto lontane nel tempo, già nell'antica Grecia esisteva un passatempo simile. Il gioco è poi diventato comune in molte culture, mutando il nome in base alle raffigurazioni presenti sulle facce delle monete utilizzate. Ad esempio nell' antica Roma il gioco era denominato "navis aut caput" (nave o testa), dal momento che su (alcune) monete romane era rappresentata una nave (su di una faccia), e la testa dell'imperatore (sull'altra) mentre il nome inglese "head and tail" (letteralmente testa o coda) deriva probabilmente dalla moneta da dieci centesimi di sterlina, su cui erano rappresentante la faccia del monarca regnante, ed un leone araldico con la coda ritta. Il nome che conosciamo noi è appunto "Testa o Croce" e deriva dalle due facce delle nostre monete una con il simbolo testa, spesso raffigurante il volto del Re, l'altra con il simbolo cristiano della croce, dove il profilo del monarca in contrapposizione al simbolo della croce stava a significare il potere divino della monarchia.

14/01/14

La Mercedes-Benz con Car2go prepara la "marcia" su Roma!

Mercedes-Benz dopo aver conquistato Milano con il servizio di car sharing di Daimler, si appresta a "marciare" su Roma, con Car2go.
Il lancio avverrà a breve, di certo entro il mese di marzo, con le stesse modalità seguite fino ad ora: iscrizione a 19.00 €, prenotazione via smartphone, 0.29 cent/€ al minuto, possibilità di varcare le Ztl e restituzione dell'auto ovunque si voglia.
Car2go

Car2go ha cambiato del tutto le regole del mercato dell'auto, e tale cambiamento è stato condiviso anche in Italia, provocando un nuovo sbocco per nuove iniziative, come Enjoy di Eni e Fiat.
Il servizio è nato in Europa ma adesso ha assuto l'aspetto intrigante per dare vita ad una nuova sfida che Daimler-Mercedes ha lanciato già da qualche anno con le piccole Smart in molte città europee, ma anche negli USA.

In totale le città implicate sono 25 in 2 continenti e oltre 100.000 le Smart impiegate per un complessivo di più di 550.000 clienti e oltre 17 milioni di noleggi. Se, infatti, in Europa le Smart a noleggio sono ormai una presenza costante nel traffico di città come Amsterdam, Birmigham, Londra, Dusseldorf, Colonia Stoccarda, Amburgo, Berlino, Vienna, Monaco e naturalmente Milano dove l'iniziativa partita a dire il vero un pò in sordina ad agosto dell'anno scorso, è entrata in funzione a pieno regime durante il mese di settembre con un boom di richieste, al punto tale che si pensa già ad un potenziamento del servizio.

Un primo bilancio in appena quattro mesi si parla, infatti, di oltre 50.000 clienti e di 25.000 noleggi a settimana, con una percorrenza media di 25 minuti a noleggio. Attivo su un'area di oltre 120 chilometri quadrati, consente l'accesso libero all'Area C e il parcheggio gratuito sia nelle zone blu che gialle. In totale le Smart utilizzabili nell'area milanese sarà a breve circa 600. In alcuni Paesi, compresi gli Usa, le Smart impiegate sono anche quelle in versione elettriche.

Ma come si diceva si sta ormai per passare alla fase successiva che vedrà fra circa due mesi il lancio del servizio Car2go anche a Roma e entro l'anno a Firenze. Terza città che verrà coinvolta a partire dall'anno prossimo sarà Bologna. E veniamo al Nord America dove le piccole Smart sono noleggiabili in ben tredici centri urbani: Vancouver, Calgary, Seattle, Portland, Minneapolis, Washington, Denver, Columbus, San Diego, Austin e Miami, più Toronto e Montreal in Canada. Il servizio è già attivo dal 2010 e la città di Austin è stata la prima a renderlo disponibile negli Usa mentre l'ultima in ordine di tempo ad adottarlo è stata Toronto a novembre dell'anno scorso.

29/12/13

“Ricordi quando ti comportavi male in discoteca che Papa Francesco ti buttava fuori?”

Da qualche parte ci saranno pure degli anziani che seduti ad un tavolino di carte da gioco improvvisato, se la rideranno teneramente al ricordo di quando uno dei due si comportava male in discoteca ed il giovane buttafuori, al secolo meglio conosciuto con il titolo di Papa Francesco, lo buttava fuori! Proprio cosi, Papa Francesco nella sua vita ha fatto svariati lavori alfine di mantenersi agli studi e per sopravvivere, compreso il buttafuori di una discoteca!

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Papa Francesco
Papa Francesco pare non smettere mai di stupire attraverso la sua umiltà e la sua profonda e sentita umanità: qualche giorno fa ha perfino affermato di aver fatto il buttafuori in discoteca, quando era più giovane. Un’esperienza da cui ha avuto la capacità di poterne ricavare qualcosa di buono, che ha poi rivelato, condividendo in seguito a tutto il mondo.

Da buon cristiano ogni esperienza è per lui occasione di imparare qualcosa di nuovo. Si sapeva già che aveva lavorato come uomo delle pulizie e per sopravvivere e studiare ha svolto altri umili mestieri, ma mai avevamo sentito parlare di una discoteca, uno dei luoghi meno idonei è inappropriati alla vita di un futuro Papa.

Papa Francesco l’ha confessato ai fedeli durante un incontro nella chiesa di San Cirillo di Alessandria, un quartiere popolare di Roma. Il Papa si è infatti soffermato a parlare con i più giovani e ha spiegato loro di aver fatto nella sua vita diversi lavori, dall’insegnante di letteratura al buttafuori nelle discoteche. La vocazione infatti è arrivata tardi per Francesco, che ha scelto la sua strada dopo la confessione con un prete sconosciuto. A riportare la notizia è lo stesso Osservatore Romano, una fonte dunque più che attendibile: stando a quanto scritto nell’articolo, il Papa avrebbe detto che fare quel lavoro lo avrebbe aiutato a capire come spingere le persone a tornare a credere nella Chiesa tramite la speranza.

27/12/13

Da Lui a Lei. Da Leandro a Lea

Chi si ricorda di Toninho Cerezo, al secolo Antonio Carlos Cerezo, il grande calciatore brasiliano di Roma e Sampdoria degli anni 80? Ebbene, Cerezo è il papà di Lea T. conosciuta top model e una delle ballerine protagoniste dell’ultimo “Ballando con le stelle” terminato qualche settimana fa. E proprio di lui, anzi … di lei parleremo. Eh, sì, perché lei, ovvero Lea T. era un “lui”. Intervistata da una giornalista si è confessata a tutto campo, parlando dell’intervento chirurgico che l’ha presentata al mondo col nome di Lea. Era un bambino di nome Leandro Medeiros, si trasferisce a un anno con tutta la famiglia in Italia, dove il padre gioca nella A.S.Roma dove trascorre l’infanzia e l’adolescenza. Dopo aver lavorato per qualche tempo come modello, a 25 anni riconosce la sua femminilità e intraprende il percorso che nel 2011 lo porta all’intervento chirurgico e al cambio di nome. << Mia madre fino all’ultimo ha cercato di dissuadermi. Cominciai delle cure ormonali e feci due piccole operazioni per farmi il seno e per femminilizzare i lineamenti del viso. Arrivai a Bangkok e cominciai a visitare le varie cliniche. Lì l’operazione costa meno che altrove, è la Disneyland dei trans. Se sei uomo puoi diventare donna o viceversa per 15 mila euro. Fisicamente ero pronto, non dicasi altrettanto dal punto di vista psicologico. Avevo degli attacchi di panico, non sapevo che fare. Poi mi sono detta: o adesso o mai più. Arrivò il fatidico giorno: l’8 marzo, la festa della donna. La sera prima mi guardo allo specchio e saluto il mio “coso”, lo ringrazio per i trent’anni passati insieme. La mattina, su una sedia a rotelle, mi portano verso la sala operatoria. Mi sveglio dopo quattro ore, mia madre è accanto a me, con la Bibbia in mano. Prega. Dopo qualche giorno iniziano le complicazioni: una necrosi, un’allergia agli antibiotici, dolore e morfina, morfina e dolore. Quando disinfettavo la ferita con i cotton fioc, urlavo. Tutte le mattine, dalle 9 alle 11, mi davano un dilatatore da spingere dentro a forza. … Ora è tutto passato, sto bene ho ricominciato a lavorare, ho sfilato a Milano e a Parigi. Per l’amore, beh … sto aspettando l’uomo giusto.>>

22/12/13

A Sedlec, in Repubblica Ceca, ossa umane "decorano" una Chiesa

Per la serie "ai confini della realtà", ecco che per gli amanti del genere gotico c'è una meta da non perdere. Nella Repubblica Ceca infatti, e più precisamente a Sedlec, nella Chiesa di Tutti i Santi, si trova un Ossario incredibile. Vi sono raccolte più di 50.000 ossa di scheletri umani scomposti, con cui sono state realizzate delle decorazioni. So già che qualcuno leggendo queste righe penserà che l'idea è davvero macabra......
Ossario di Sedlec

Ma dove affondano le radici di tutto ciò? Nel lontano 1278 il re Ottocaro II di Bohemia, mandò in Terra Santa l’abate Enrico. Una volta tornato, Enrico aveva portato con se della terra raccolta dal Golgota che decise di  spargere per il cimitero di Sedlec. A partire da quel momento, furono tantissime le persone che vollero far seppellire i propri parenti in quel luogo: tale gesto, secondo la tradizione locale, veniva riconosciuto come salvezza terrena. Dopo essersi accumulati tutti quei corpi, fu costruito dai frati un ossario, nel 1400, il cui stile è chiaramente gotico. Ma per chi non lo sapesse questo non è l’unico ossario in circolazione: anche in Italia ve n’è uno nella Chiesa di Santa Maria della Concezione, a Roma.

29/11/13

Perchè si dice: "nascere con la camicia"?

Questo adagio lo avrete sentito molte e molte volte, si usa spessissimo, e tutti noi sappiamo cosa vuol dire. Ma è oltremodo interessante indagarne le origini.
Nascere con la camicia, essere fortunati, portare a buon termine qualunque tipo di operazione intrapresa. Il feto, nell'utero materno, è avvolto da una membrana protettiva, detta amnio, che dal momento della nascita resta nel ventre materno.
Nascere con la camicia

In qualche caso, però, il neonato ha ancora la testa coperta da parte di questa membrana, e in certi casi, molto rari, l'intero corpo. Fin dai tempi più remoti, il fenomeno è stato considerato di buon auspicio. Nell'antica Roma, per esempio, le levatrici vendevano l'amnio agli avvocati, ad altissimo prezzo, sostenendo che un amuleto del genere portato sempre addosso conferisse loro un'eloquenza straordinaria e gli consentisse di vincere tutte le cause. Con il passare del tempo si è arrivati perfino a vedere nel fenomeno un intervento divino: in Francia, l'amnio veniva benedetto da un prete e se assomigliava anche vagamente alla mitra episcopale, il neonato che lo portava addosso al momento della nascita veniva consacrato alla vita religiosa. Questa abitudine non è ancora del tutto scomparsa, in Francia, mentre gli inglesi, sempre molto pratici, quando si verifica un'eventualità del genere, mettono l'amnio in vendita, con insersioni sui giornali o addirittura con manifesti. Pare che gli acquirenti accorrano in massa.

26/11/13

Il calendario delle Fiamme Gialle di quest'anno: la Gdf nella guerra di liberazione

Anche quest'anno viene realizzato il calendario della Guardia di Finanza, ed il soggetto scelto oltre che ad essere impreziosito da una prefazione del ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni e dello stesso Comandante generale delle Guardia di Finanze, Saverio Capolupo, è: le Fiamme Gialle nella guerra di liberazione!

La presentazione dello storico quanto atteso calendario e avvenuta a Roma, dove ormai sin dal lontano 1931 si svolhe con immutato interesse e fierezza, e come gia detto quello di quest'anno è dedicato all'attività della Guardia di Finanza nella Guerra di liberazione e nella fase di ricostruzione post-bellica ("La Guardia di Finanza per l'Italia libera - 1943-1954").

Calendario Gdf 2013
Come tiene a precisare lo stesso ministro dell'Economia nella sua prefazione, la lotta all'evasione giunte già subito dopo la guerra di liberazione era «diventato un obiettivo prioritario».

E, enfatizza ancora Saccomanni, «oggi come ieri, è necessario che quest'azione di tutela della sicurezza economico-finanziaria, cui la Guardia di Finanza contribuisce in termini rilevanti, sia strumentale alla ricostruzione di un rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini, incardinato sulla consapevolezza del valore morale e sociale dell'obbligo tributario».

Proprio a quei valori espressi dalle Fiamme Gialle nella guerra di liberazione e nella fase immediatamente successiva di ricostruzione post-bellica e soprattutto «di tutela dell'ordine economico» si deve ispirare ancora oggi la Guardia di Finanza, ribadisce Capolupo. E questo, secondo il il Comandante generale delle Fiamme Gialle, «per combattere, in maniera sempre più efficace, le minacce alla sicurezza economico finanziaria dello Stato».

22/11/13

Tra i marmi di Roma trova ricetto!

Tra le antiche fattezze ed i suoi marmi «Evan Gorga. Il collezionista» trova il suo ricetto! Si tratta senxa alun dubbio della più curiosa, impossibile, stravagante e accattivante mostra di questo autunno, finalmente pregno di opportunità culturali che trattano di archeologia. La rassegna ha trovato il suo degno e naturale ricetto a Roma nei sontuosi e regali ambienti di Palazzo Altemps, alcuni dei quali sono stati di recente restaurati e che ospitano, per l'occasione, la celebre e conosciuta Diana Boncompagni-Ludovisi, una pregevole copia romana di originale greco.

 È dunque fra queste stupende testimonianze dell'arte classica, icone di quel collezionismo regale imbevuto di potere e di cultura di cui solo quella Roma papale rimane l'esempio più affascinante, che si naturalizza questa raccolta archeologica di segno opposto, risultato unico del collezionismo maniacale ma non per questo, a suo modo, meno geniale, di un collezionista borghese tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo.

Nulla potrebbe essere più sorprendente di questo dualismo. Evan Gorga, un cantante lirico appassionato di antichità, ricerco', ne trasse profitto, scambiando una quantità inimmaginabile di reliquie e frammenti di ogni genere, recuperati da scavi oppure acquistati da mercanti. Li qustodiva in serie interminabili con una passione in cui pareva che contasse più la quantità che la qualità, la curiosità anziché la comprensione storica. Una "vita intera in diecimila pezzi", come cita la deliziosa vignetta, logo della mostra, nella quale un compito signore in marsina cammina su frammenti di antichità.

Evan Gorga. Il collezionista
Fondamentalmente in questa passione per il mondo antico sotto forma di frammenti, Gorga non era solo. La sua storia si introduce in quel fenomeno non certo orfano di fascino che fu il collezionismo antiquario borghese fra '800 e 900, rivolto non alle grandi opere d'arte, ormai inaccessibili ai più, ma a reperti più modesti, forse come a volere dare testimonianze più alla portata delle antichità patrie.

Un letterato anticonformista e bizzarro come Carlo Alberto Pisani Dossi raccolse, ricuperandoli come Gorga dai grandi scavi romani, più di trentamila frammenti di ceramica romana. Aveva una insaziabile passione per l'"archeologia minuta" che contrapponeva all'ufficiale "ammuffita archeologia dei monumenti". Poco più tardi, un antiquario, Giulio Sambon, raccoglieva una strepitosa collezione "solo" di soggetto teatrale, messa insieme da dilettante ma divenuta nel 1913 il nucleo iniziale del Museo teatrale della Scala a Milano. Anche l'immensa collezione Gorga, dopo trattative lunghissime terminate nel 1950 e fra incredibili complicazioni burocratiche, fu acquistata dallo Stato che la distribuì in varie sedi anche come materiale didattico.

L'immane lavoro di inventariazione e di studio del materiale, durato decenni e ancora in corso, è fra gli esempi più positivi dell'attività dei nostri Enti di tutela La mostra, curata con grande competenza da Alessandra Capodiferro direttrice di palazzo Altemps, è solo l'ultima (per ora) fase di un lungo percorso di studi coordinati dalla Soprintendente Mariarosaria Barbera, che nel 1987 assunse la cura scientifica della collezione Gorga e che da allora ne ha pazientemente seguito la valorizzazione. Danno conto di una così enorme fatica investigativa i due poderosi volumi di studi editi da Electa, il primo (1999) a cura di Mariarosaria Barbera, il secondo (2013) curato da Alessandra Capodiferro.

Quest'ultimo documenta la curiosa varierà degli oggetti esposti già dalla variegata copertina. Il pubblico può ammirare una collezione sostanzialmente inedita, pazientemente restaurata e scientificamente ricomposta rivelandoci più novità e sorprese di quanto ci si potesse attendere. Ogni reperto, che era stato per Gorga parte di una serie in cui contava solo la ripetizione, ritrova oggi una sua dignità di testimonianza del mondo antico. L'allestimento si vale di vetrine inserite in grandi contenitori in legno grezzo.

Essi alludono, con una sorta di elegante ironia, all'originaria disposizione della immensa collezione collocata su polverosi scaffali lignei in ben nove appartamenti sparsi nella Roma di inizio secolo La evocano i suggestivi ingrandimenti fotografici d'epoca posti alle pareti. All'interno delle casse-vetrine i pezzi, emersi da un secondo scavo non nel terreno ma nelle cassette dei magazzini museali, restaurati e selezionati, ritrovano dignità e significato scientifico attraverso il lavoro di ricerca documentato nei saggi dei volumi sopra citati.

Le sorprese per il visitatore curioso e attento sono davvero molte; ciascuno potrà scegliere (è un'altra delle caratteristiche di questa mostra) un suo personale percorso. Segnalo, da parte mia, solo alcuni materiali fra i più interessanti e singolari. Fra i frammenti di affreschi e di stucchi, oggi riconosciuti come ricuperati dagli scavi sul Palatino e appartenenti agli apparati decorativi di domus romane fra I e II secolo d.C., vi sono pezzi che, nella loro frammentarietà, ci permettono di scoprire ariosi paesaggi con porticati e colonnati in prospettiva. Un pannello di parete in affresco e stucco, oggi ricomposto, svela una insolita iconografia, la messa in opera di un tendaggio fra candelabri da parte di amorini e satiri.

 Pregevole è la raccolta di marmi sagomati, parti di splendidi rivestimenti parietali, nella tecnica dell'intarsio (opus sectile). Una vera e propria sorpresa, dovuta alla recente pulitura dei pezzi, sono i frammenti di prezioso marmo rosso antico con decorazioni in oro, forse sfuggite anche al Gorga, un unicum fra quanto è giunto fino a noi dei sontuosi arredi delle dimore di età tardoantica. La collezione Gorga era famosa in particolare per le terrecotte architettoniche fra cui le lastre decorative con scene del mito o dei giochi nel circo. Ne sono esposte molte che hanno mantenuto l'antica policromia. I falsi, che anche Gorga non seppe evitare, oggi fanno parte della storia del collezionismo.

 Uno stupefacente insieme è quello dei 26.000 frammenti di lastrine in vetro policromo che Gorga doveva aver prelevato per lo più da scavi nella romana villa di Lucio Vero. Uno dei risultati più incantevoli del lavoro di restauro su questi pezzi è la ricomposizione di due pannelli policromi con motivi di cancellata. Essi ornavano il telaio di un sontuoso letto da banchetto, oggi in gran parte ricostruito al Metropolitan Museum. L'uso di una grande quantità di coloratissimi vetri rende i pannelli dei piccoli capolavori di grande vivacità e allegria che ci restituiscono l'immagine della ricchezza decorativa delle dimore di età romana non meno fastose delle sale di Palazzo Altemps ove oggi sono collocate.

E ancora cumuli di ceramica, di vasellame bronzeo, di deliziosi giocattoli (bamboline snodate e stoviglie miniaturistiche), materiali etruschi ed egizi, che si riferiscono a una visione del passato universalistica insieme meravigliosa e confusa. Il visitatore reale in mostra o quello virtuale, attraverso le pagine dei volumi che accompagnano l'esposizione, potrà dunque a un tempo ritrovare l'antico e ricostruire un episodio collezionistico storicamente interessante. Ma specialmente potrà apprezzare i risultati di uno straordinario e non effimero progetto di valorizzazione del nostro patrimonio in un evento che è il contrario, dunque, di quelle mostre d'occasione o di cassetta che spesso ci capita di incontrare.

15/11/13

Gli studenti di tutta Italia compatti nel manifestare

Gli studenti di tutta Italia sono andati tutti in piazza a manifestare contro la manovra. Veneto, Bologna, Roma, Napoli, Genova Torino le piazze dove gli studenti dell'Udu hanno manifestato. Il centro della protesta nelle piazze e lungo le vie del centro, dove le forze dell'ordine hanno effettuato cariche di contenimento nei confronti di alcuni manifestanti del blocco studentesco.

Scontri con studenti
Roma il centro della protesta in piazza Santi Apostoli, con il movimento di Casapound Italia, che avevano cercato di 'sfondare' il cordone di polizia per raggiungere Montecitorio. Il blocco studentesco stava manifestando con circa 200 persone sotto il palazzo della Provincia. La polizia ha fermato due ragazzi.
Il corteo degli studenti dei licei di Roma si è ricompattato in largo Argentina e ha ripreso la marcia speditamente verso piazza Venezia, dov’è giunto scandendo a più riprese lo slogan “Roma libera”. Dal megafono i ragazzi si alternano per informare i manifestanti: “La polizia - dicono - ha caricato in tutta Italia”, e riferendosi al recente scandalo Atac, avvertono il sindaco Ignazio Marino: “Noi il biglietto non lo paghiamo”. La manifestazione dei circa 1.500 giovani è preceduta e seguita dagli agenti in assetto antisommossa e dai blindati. In testa al corteo alcuni ragazzi tengono alto lo striscione su cui si legge: “Questo è il voto dei diritti”.
  NAPOLI. A Napoli incidenti tra polizia e manifestanti durante il corteo degli studenti medie e universitari. Una parte dei manifestanti scesi in piazza si è staccata da uno dei due cortei che percorrevano le strade del centro cittadino in via De Gasperi, nei pressi dell’assessorato all’ambiente, ha ingaggiato una sassaiola con lancio di bottiglie contro le forze dell’ordine. Nè sono scaturite alcune cariche di alleggerimeno e manganellate. Sono due gli agenti contusi e trasferiti in ospadale a bordo di autombulanze. A quanto si apprende alcuni partecipanti al corteo sono stati portati in questura per essere identificati. Tranquillo, invece, il corteo degli studenti partito da piazza Mancini e diretto in via S. Lucia, sotto la sede della Regione Campania.
I CORTEI IN VENETO. Nonostante il maltempo, gli studenti sono scesi in piazza in Veneto anche contro la legge di Stabilità: a Padova e Treviso, secondo dati studenteschi, un centinaio, a Vicenza almeno trecento e nelle città di Venezia, Belluno e Rovigo non sono mancati flash mob nelle scuole. “Change the way: istruzione, invertiamo la marcia” è stato lo slogan portato in piazza dalla Rete degli Studenti Medi insieme all’Udu Unione degli Universitari. “Vogliamo che il Ministro apra un confronto con gli studenti per ridiscutere e superare questo sistema totalmente iniquo - ha spiegato Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - non possiamo più accettare tagli all’istruzione, blocchi del turn-over, vincoli alla didattica e numeri programmati, che stanno consegnando il Paese ad un sistema sempre piu’ chiuso ed elitario”.
TORINO. È terminata verso le 14 la manifestazione degli studenti a Torino. Dopo la carica di alleggerimento in via San Quintino e le uova lanciate contro la sede del Miur in corso Vittorio, c’è stato un momento di tensione all’altezza del Golden palace in via Arcivescovado. Un manifestante è stato fermato per essere identificato, ma è stato rilasciato dopo pochi minuti e la marcia è proseguita in piazza Solferino e via Pietro Micca, dove è stato lanciato un uovo contro gli agenti, ma la situazione non è degenerata.
GENOVA. Partiti da piazza Caricamento, sono arrivati in piazza De Ferrari, per esprimere solidarietà ai lavoratori di Amt, in presidio da giorni davanti alla sede della Regione Liguria contro le ipotesi di privatizzazione dell’azienda dei trasporti. Il corteo si e’ poi diretto verso Palazzo Tursi, sede del Comune, presidiato dalle forze dell’ordine. Su alcuni degli striscioni impugnati dai manifestanti si legge: ‘non staremo a guardare’ e ‘no alla scuola dei padroni’. Si tratta della seconda protesta organizzata dagli studenti dall’inizio dell’anno scolastico.                                          fonte
 

11/11/13

In mezzo a questo caos di brutte notizie, una bella ci voleva | "Finalmente l'hanno beccato"

Non fa mai piacere sentire notizie di arresti, sfruttamenti, prostituzione. Ma se si parla di prostituzione minorile, non solo dispiace ma indigna, arrabbia, e diciamolo inca..vola! Vorrei picchiare con le mie mani le persone che "toccano" i minori. Se poi è una mamma che spinge la figlia alla prostituzione, e in questi giorni ne abbiamo sentito parlare, mi arrabbio ancor di più. Ma sinceramente che a farlo sia stato quel cialtrone di Paolini, dal quale non cè d'aspettarsi nulla di buono, mi fa dire:"Finalmente l'hanno beccato".
soffia Paolini ...soffia
Arrestato ieri sera a Roma, per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Paolini sarebbe stato incastrato da alcuni video e da una serie di rilievi fotografici. Secondo le indagini avrebbe avuto rapporti con minori ed è anche accusato di detenzione di materiale pedo-pornografico, in cui sarebbe immortalato in alcune foto in atti con minorenni.
Paolini, noto per le sue “incursioni” nel corso dei collegamenti tv,e spesso alle prese con cameraman e presentatori ( ricordo il caro e bravo Fraiese che non seppe resistere e lo prese a sonori calcioni nel sedere), ha diversi precedenti per molestie ed ha lavorato anche come attore nel cinema porno fino al 2006. Dopo la vicenda delle baby squillo di Roma nel quartiere dei Parioli, nella capitale è shock per un altro caso che vede coinvolti i minori in vicende di prostituzione. Ma stavolta l’unico a finire sotto i riflettori delle accuse è Gabriele Paolini, che adesso dovrà difendersi da contestazioni di reati pesanti.


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