“Di giorno al servizio di
Papa Francesco, di notte assise il
Papa emerito Benedetto!” Per Monsignor Georg Gaenswein "Non è facile dover servire due padroni", il
tutto fare Vaticano,
assistente di due
Papi, il “George Clooney” del
Vaticano per il suo aspetto somigliante al noto attore.
In un'intervista al settimanale tedesco Die Zeit, ripresa anche dal quello britannico
Times,
Padre Georg, fa presente come ultimamente tra i due pontefici stiano nascendo i primi cenni di tensione. Ritiene che la decisione di
Papa Francesco di vivere nella
residenza vaticana di
Santa Marta sia "un affronto" al suo
predecessore.
L'arcivescovo Georg afferma di avere vissuto "come un'amputazione" la decisione di
Joseph Ratzinger di
dimettersi e afferma di avere come "l'impressione di vivere in due mondi". "Devo essere onesto con me stesso, è doloroso doversi rassegnare a questo nuovo ruolo. Ogni giorno aspetto di vedere cosa ci sarà ancora di diverso".
Padre Georg collabora con
Papa Francesco come
Prefetto della Casa Pontificia e, dalle 21.00, continua a lavorare come
segretario privato per
Benedetto nel
convento dove attualmente il
Papa emerito vive. Un "esercizio di coabitazione senza precedenti", nota il
Times. E' la sola persona che vive in contatto quotidiano con il
Papa attuale e con quello precedente. Ammette di essere "disorientato" dalle costanti
innovazioni di
Bergoglio nel
riformare il papato (l'ultima è la creazione di una
nuova commissione papale sugli
abusi dei preti sui bambini).
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Monsignor Gaenswein |
Non è la prima volta che
Monsignor Gaenswein arriva alla ribalta
dell'opinione pubblica internazionale. E' stato perfino sulla copertina di
Vanity Fair, lo scorso gennaio. Al "Bel Giorgio" nel 2007
Donatella Versace aveva dedicato una collezione uomo.
Padre Georg piace alle donne e, nonostante il voto di celibato, "riceve lettere d'amore", sottolinea il
Times, ricordando che una volta disse "Essere bello non è peccato".
Il
sacerdote tedesco, figlio di un fabbro della
Foresta Nera, è stato l'
assistente più vicino a
Benedetto durante i suoi otto anni di
pontificato, finito lo scorso febbraio con la decisione a sorpresa di
Ratzinger di dimettersi.
Dal 2005 al febbraio di quest'anno,
Monsignor Gaenswein non si è risparmiato, dice di avere "dato otto anni del suo sangue". Quando
Francesco gli ha chiesto di rimanere come Prefetto della Casa Pontificia, avrebbe risposto "senza entusiasmo" (secondo il Times): "Se questa è la sua volontà, sarò obbediente a questa".
Ma sarebbe stato scosso dal rifiuto di Francesco di trasferirsi nel lussuoso appartamento pontificio del Palazzo Apostolico, con vista su Piazza San Pietro, occupato da Benedetto e dai suoi predecessori. Secondo Die Zeit, Georg vi ha visto "non solo una rottura con la tradizione, ma anche un affronto al predecessore". "Benedetto non era forse un uomo umile? Non ha richiesto le stanze papali per egoismo, ha semplicemente occupato la posizione del Santo Padre nella Chiesa".
Francesco e Benedetto, puntualizza il
Times, «hanno mantenuto relazioni cordiali». I due
pontefici, fatto senza precedenti, hanno firmato insieme
un'enciclica.
«Tuttavia
Benedetto – continua il quotidiano britannico - non partecipa alle riforme intraprese da una
commissione di otto cardinali, soprannominata ‘
Il G8 del Vaticano', anche se il presidente scherzando preferisce il soprannome "C8"».
Il
cardinale Sean O' Malley, membro della commissione, dice che
Benedetto è coinvolto. Ma "sono gli otto cardinali con
Papa Francesco che fanno le riunioni e le discussioni".
La commissione ha appena annunciato un nuovo pannello di esperti per combattere gli
abusi sui minori da parte del
clero cattolico. Il
C8 si riunirà di nuovo in febbraio. "Stiamo cominciando a fare progressi – ha detto O' Malley - ma il nostro lavoro è solo all'inizio".