L'arcivescovo Georg afferma di avere vissuto "come un'amputazione" la decisione di Joseph Ratzinger di dimettersi e afferma di avere come "l'impressione di vivere in due mondi". "Devo essere onesto con me stesso, è doloroso doversi rassegnare a questo nuovo ruolo. Ogni giorno aspetto di vedere cosa ci sarà ancora di diverso".
Padre Georg collabora con Papa Francesco come Prefetto della Casa Pontificia e, dalle 21.00, continua a lavorare come segretario privato per Benedetto nel convento dove attualmente il Papa emerito vive. Un "esercizio di coabitazione senza precedenti", nota il Times. E' la sola persona che vive in contatto quotidiano con il Papa attuale e con quello precedente. Ammette di essere "disorientato" dalle costanti innovazioni di Bergoglio nel riformare il papato (l'ultima è la creazione di una nuova commissione papale sugli abusi dei preti sui bambini).
Monsignor Gaenswein |
Padre Georg piace alle donne e, nonostante il voto di celibato, "riceve lettere d'amore", sottolinea il Times, ricordando che una volta disse "Essere bello non è peccato".
Il sacerdote tedesco, figlio di un fabbro della Foresta Nera, è stato l'assistente più vicino a Benedetto durante i suoi otto anni di pontificato, finito lo scorso febbraio con la decisione a sorpresa di Ratzinger di dimettersi.
Dal 2005 al febbraio di quest'anno, Monsignor Gaenswein non si è risparmiato, dice di avere "dato otto anni del suo sangue". Quando Francesco gli ha chiesto di rimanere come Prefetto della Casa Pontificia, avrebbe risposto "senza entusiasmo" (secondo il Times): "Se questa è la sua volontà, sarò obbediente a questa".
Ma sarebbe stato scosso dal rifiuto di Francesco di trasferirsi nel lussuoso appartamento pontificio del Palazzo Apostolico, con vista su Piazza San Pietro, occupato da Benedetto e dai suoi predecessori. Secondo Die Zeit, Georg vi ha visto "non solo una rottura con la tradizione, ma anche un affronto al predecessore". "Benedetto non era forse un uomo umile? Non ha richiesto le stanze papali per egoismo, ha semplicemente occupato la posizione del Santo Padre nella Chiesa".
Francesco e Benedetto, puntualizza il Times, «hanno mantenuto relazioni cordiali». I due pontefici, fatto senza precedenti, hanno firmato insieme un'enciclica.
«Tuttavia Benedetto – continua il quotidiano britannico - non partecipa alle riforme intraprese da una commissione di otto cardinali, soprannominata ‘Il G8 del Vaticano', anche se il presidente scherzando preferisce il soprannome "C8"».
Il cardinale Sean O' Malley, membro della commissione, dice che Benedetto è coinvolto. Ma "sono gli otto cardinali con Papa Francesco che fanno le riunioni e le discussioni".
La commissione ha appena annunciato un nuovo pannello di esperti per combattere gli abusi sui minori da parte del clero cattolico. Il C8 si riunirà di nuovo in febbraio. "Stiamo cominciando a fare progressi – ha detto O' Malley - ma il nostro lavoro è solo all'inizio".