Il-Trafiletto
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06/06/17

Un marocchino urla 'Allah akbar' durante un matrimonio in chiesa

In una chiesa spagnola, un giovane marocchino ha fatto irruzione, gridando "Allah akbar" durante la funzione di un matrimonio.


Il ragazzo, un ventiduenne musulmano, di origini marocchine, è entrato in chiesa all’improvviso, mentre il sacerdote stava celebrando un matrimonio e si è diretto verso l’altare, dove ha tentato di impossessarsi della croce e di alcuni oggetti liturgici, prima di essere bloccato dai partecipanti alla cerimonia, che lo hanno immobilizzato e cacciato dalla chiesa. Durante la colluttazione il ragazzo è riuscito ad afferrare alcuni oggetti presenti sull’altare e li ha scagliati a terra. Il giovane ha continuato ad urlare "Allah è grande" mentre veniva trascinato fuori dalla chiesa.

La scena è stata ripresa da uno degli invitati al matrimonio ed è stata condivisa sui principali social network. Il ventiduenne marocchino, in possesso di un regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi di studio, è stato arrestato dagli uomini della Policia National. Secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo El Pais, il giovane aveva precedenti per turbativa dell’ordine pubblico ed è ora indagato per attentato all'ordine pubblico, minacce e oltraggio ai valori religiosi.

La celebrazione del matrimonio, interrotta dall’ospite indesiderato, è potuta riprendere solo dopo che gli artificieri spagnoli hanno ispezionato la chiesa per scongiurare la presenza di eventuali esplosivi. Nel Paese, il ministero dell’Interno mantiene, infatti, il livello 4 di allerta terrorismo, previsto in caso di alto rischio di attentati terroristici. www.ilgiornale.it/

21/05/17

Colera: Medici senza frontiere denuncia epidemia nello Yemen

Colera: Medici senza frontiere denuncia un'epidemia di colera nello Yemen. Non è la prima volta che l'organizzazione umanitaria lancia il grido d'allarme

Con l'aumento dei casi di colera e diarrea acquosa acuta, avverte Msf, l'epidemia rischia di andare fuori controllo, ed è necessaria una risposta urgente e adeguata. Secondo l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), il numero di casi sospetti è più che raddoppiato negli ultimi cinque giorni, da 11.000 il 14 maggio a più di 23.500 il 19 maggio. La malattia è ora diffusa in 18 dei 22 governatorati del Paese. Le équipe di Msf hanno curato 3.092 pazienti in 4 centri e 9 unità sanitarie per il colera. Ma "la rapida diffusione dell'epidemia è estremamente allarmante - afferma Ghassan Abou Chaar, capo missione di Msf in Yemen - Il sistema sanitario yemenita era già al collasso. Per riportare sotto controllo l'epidemia non basta curare chi raggiunge gli ospedali. Bisogna anche affrontare l'origine della malattia, migliorando l'acqua e l'igiene e lavorando nelle comunità per evitare nuovi casi". fonte Ansa.it

 

28/04/17

Fuma uno spinello e muore rifutato dall'ospedale

Aveva fumato marijuana e per questo non gli trapiantano un polmone: Riley muore a 19 anni perchè i medici si rifiutano di trapiantare un "drogato": "Non trapiantiamo organi nei pazienti positivi ad alcol, tabacco e sostanze illecite"


Il padre di Riley Hancey, morto a 19 anni dopo che la University of Utah gli ha negato un trapianto di polmoni, sostiene che il figlio non era un fumatore abituale di droga e che i suoi polmoni non erano deteriorati per questo. Durante il Ringraziamento aveva fumato uno spinello con gli amici, e pochi giorni dopo contrae una polmonite. Il padre si rivolge all'Università di Utah per chiedere un trapianto, ma i medici trovano tracce di Thc, e negano l'intervento al ragazzo: "Erano disposti a lasciarlo morire perché risultato positivo alla marijuana", racconta il padre.

E' iniziata così la lunga ricerca di un ospedale disposto a eseguire il trapianto. Due mesi dopo l'Università di Pennsylvania ha accettato di eseguire l'intervento. Qui Riley è morto per complicazioni durante l'operazione. La notizia ha fatto subito il giro del web scatenando polemiche e critiche contro l'Università di Utah, che non si è espressa ufficialmente sul caso, ma ha difeso il suo operato dichiarando di seguire le linee guida internazionali e "non trapiantiamo organi nei pazienti positivi ad alcol, tabacco e sostanze illecite, in quanto controindicate per un trapianto".

"Abbiamo combattuto una lunga battaglia per salvare la vita a Riley", spiega il padre, "Abbiamo fatto tutto il possibile per permettergli di sopravvivere. Scaleremo montagne, scieremo, correremo lungo il fiume per far vivere il suo spirito attraverso di noi". La famiglia ha chiesto di compiere atti di gentilezza gratuiti e casuali per onorare la memoria del figlio.

17/04/15

Microsoft Pensa ad un Programma di Assunzioni di P...

UNIVERSO NOKIA: Microsoft Pensa ad un Programma di Assunzioni di P...: Microsoft stavolta pensa ad un programma speciale! Si tratta di assumere tramite contratti a tempo indeterminato, persone affette da autism...

18/11/14

Progetto enorme per un enorme fabbisogno | La Cina pensa ad un colossale canale idrico

A fare fronte all'enorme fabbisogno d'acqua in Cina si pensa a realizzare un colossale canale idrico.


Si tratta del sogno dell'ormai ex dittatore cinese Mao Zedong che negli anni ’50 del secolo precedente, aveva fatto presente al fine di “farsi prestare la fornitura idrica dalla parte meridionale del paese” e dirigerla alle regioni più settentrionali che erano in maniera critica rimaste a secco. Sono dovuti passare più di 40 anni dalla sua morte, prima che il suo successore possa realizzare il suo sogno. Un colossale canale idrico che farà sì di fornire costantemente la capitale, Pechino, di acqua proveniente dai fiumi che del sud.

Ci sono voluti oltre 10 anni di lavori, prima di arrivare alla fine di ottobre, data in cui è stato inaugurato il primo di tre percorsi di convergenza dell’acqua che metteranno fine alla carenza idrica di Pechino. Questi innovativi corsi d'acqua artificiali, prelevano l’acqua dalla riserva di Danjiangkou, una riserva idrica situata nella provincia centrale di Hubei. Partendo da qui, l’acqua percorre 1,264 km verso nord. I canali traghetteranno nella fase iniziale ben 9.5 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno centro urbano di Pechino. La topografia del percorso centrale ha reso più semplice il lavoro degli ingegneri. Iniziando dai 147 metri al di sopra del livello del mare, infatti, l’acqua attraverserà per un pendio che risulterà per la maggior parte del percorso uniforme per poi finire in discesa fino a 48 metri dal livello del mare. 
I tre canali che porteranno acqua nella capitale cinese Pechino
I tre canali che porteranno acqua nella capitale cinese Pechino
Dovrebbero essere tre i colossali canali d'acqua che dovrenno provvedere a portare acqua a Pechino (Legenda: Rosso - Via Centrale, Giallo - West Route, Verde: Route orientale).

Ad aggiungersi a questo percorso centrale ci sarà una variante ad est ed una a ovest. 
La realizzazione del percorso a est, della lunghezza di 1,150 metro, è stata terminata lo scorso anno, e unisce il fiume Yangtze, nella provincia di Jiangsu, alla città portuale di Tianjin. Alcune parti di questo progetto hanno provvedeto ad integrare il canale che era stato realizzato 2.000 anni fa per agevolare gli scambi fra la Cina settentrionale e quella meridionale. La presenza di forti pendenze pari a 60 metri, a causato una modifica ulteriore del progetto che ha dovuto introdurre l’installazione di 30 pompe.

Ad essere ancora in fase progettuale sono ancora i 500 chilometri della tratta ovest. 
Questo canale, destinato alla fornitura che provvederà il fiume Yantze, il fiume giallo a nord, provvederà a deviare l’acqua dalle pianure tibetane per provvedere a rifornire le provincie a ovest della capitale. La tratta è ritenuta la più impervia, perché necessiterà della costruzione di una mezza dozzina di dighe! Tale intervento potrebbe generare terremoti e frane.

Per la sua vastità, è il progetto più colossale mai esistito al mondo. 
Se si riuscirà a completare tutte e tre i percorsi, il progetto potrà contare svariate migliaia di km in linee d’acqua, formate da tunnel, canali e acquedotti, per un computo totale di 44.8 milioni di metri cubi d’acqua. Fino ad oggi, la realizzazione di questo colossale progetto è constata 79 miliardi di dollari, una cifra già di per sè stellare che va a superare abbondantemente la soglia preventivata inizialmente. Molti critici affermano che questi soldi si sarebbero potuti investire in tecnologie a basso consumo di acqua, invece che sostenere le industrie e i loro rifiuti. L'intersecare fra i tragitti volti in direzione del fiume giallo, il secondo fiume più grande della Cina dopo il fiume Yangtze, sono apparse particolarmente dispendiose. In due tunnel della lunghezza rispettiva di 4.5 chilometri, l’acqua condotta viene fatta passare a 23 metri sotto il letto del fiume. Tale intervento ha necessitato l'eliminazione di quasi 17 milioni di metri cubi di sabbia. Il braccio est del tunnel arriva a scorrere fino a 70 metri sotto il livello del fiume.

La maggiore difficoltà che gli ingegneri hanno incontrato è stata quella legata al terreno umido e morbido. 
Per cercare di eludere perdite o infiltrazioni, gli ingegneri hanno inglobato i canali in strutture ad anelli di cemento. Le attrezzature pesanti che sono state utilizzate in questo fase realizzativa, hanno necessitato l’installazione di strutture di sostegno per far sì che potessero sprofondare nel terreno troppo morbido, generando notevoli ritardi nei lavori. Indipendentemente dalla fine della tratta centrale, l’idea che la carenza d'acqua di Pechino possa essere risolta, viene seriamente messa in discussione da vari punti di vista che hanno mostrato alcuni esperti, in base ai quali la riserva di Danjiangkou, che alimenta il fiume artificiale, non avrebbe a disposizione la quantità di acqua necessaria. “Negli anni caratterizzati da insufficienti piogge, la sua acqua è sufficiente giusto per alimentare le città vicine e raggiungere il livello minimo della riserva per cercare di non comprometterne l’ecosistema”, ha dichiarato il professore di geologia Huo Yougang, dell’Università di Jiaotong a Xi’an. Huo ha investigato per anni le conseguenze di questo progetto sulle persone e sulla natura.Allo scopo di potere usufruire di una quantità d’acqua utile a favorire il convogliamento a nord, la diga è stata aumentata e sono state introdotte altre dighe sopra la riserva di Danjiangkou.

Nonostante tutto ciò, la quantità di acqua nella riserva continua a rimanere invariata, spiega Huo, perché il flusso afferente scarica pure al suo interno pure sabbia e fango. Il convogliare di acqua a nord ha condotto verso una notevole riduzione del deflusso nel fiume Yangtze, perciò ora questi detriti tendono a depositarsi sul fondo della riserva.

17/11/14

Anfipolis: continuano i misteri

Il maestoso monumento funebre portato alla luce nella  Grecia settentrionale precisamente ad Amfipolis continua a svelare i suoi segreti: trovato un altro scheletro all'esame del DNA


La terza sala sotterranea è stato da poco scoperta e gli archeologi la stanno esaminando centrimetro per centimetro. Infatti hanno rinvenuto uno scheletro umano del quale non si sa ancora nulla, sappiamo che stanno esaminando il Dna per avere certezze sull'apparteneza alla famiglia del condottiero greco Alessandro Magno.

 "Gli scavi - come ha spiegato Katerina Peristeri, responsabile della squadra di archeologi che lavora al monumento - proseguiranno. Continueremo perché lo spazio circostante ci riserva ancora sorprese". Per quanto riguarda il sesso della persona ritrovata, l'esperta dice che "la tomba era stata preparata per accogliere una grande personalità, magari un generale macedone, insomma qualcuno che all'epoca era tenuto in grande considerazione".

Tomba di Anfipoli, Sfingi
immagine presa dal web
I pareri degli esperti sono tanti e discordanti. Alcuni dicono che queste tombe avrebbero dovute essere piene di oro dai sarcofaghi al soffitto. Il sospetto che siano state trafugate dai tombaroli è forte, anche alla luce del ritrovamento di un corpo per metà fuori dal suo sarcofago.

IPOTESI
Alcuni dicono che non può essere la tomba di Alessandro Magno in quanto molte cronache riportano che gli imperatori Augusto prima e Adriano poi fecero visita al sepolcro del Macedone ad Alessandria d'Egitto e non ad Anfipolis .
Altri pensano che si tratti invece della tomba di Cassandro, figlio maggiore del Generale Antipatro. Personaggio ambiguo che fece assassinare proprio ad Anfipoli la vedova di Alessandro Magno, Rossane, e suo figlio Alessandro IV. Come si dice in questi casi: "Ai posteri l'ardua sentenza"

15/11/14

Con la morte del generale Andrea Baroni se ne va un altro pezzo di storia della nostra televisione

Per 20 anni volto storico della Tv nell’ambito del servizio meteorologico, aveva condotto la trasmissione “Che tempo fa” succedendo al noto Edmondo Bernacca.

 Alla veneranda età di 97 anni se ne va un altro pezzo della nostra TV. Il Generale dell’Aeronautica Andrea Baroni è morto ieri a Roma. Per chi non lo ricordasse, Andrea Baroni succedette al più noto Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “Che tempo fa” su RAI 1, programma che ha condotto per lunghi 20 anni fino alla notte di S. Silvestro del 1993, quando andò in onda la sua ultima previsione meteo.

 Era nato a Fabriano il 14 febbraio 1917, a ventidue anni si arruolò in aeronautica, partecipando come ufficiale alla seconda guerra mondiale. Venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943, due anni dopo riuscì a fuggire dal campo di prigionia di Magdeburgo tornando a Roma a piedi.

Finita la guerra, Baroni ricoprì in Aeronautica Militare diversi incarichi operativi fino al 1958, anno in cui fu nominato Segretario della Rivista di Meteorologia Aeronautica e una volta promosso al grado di Colonnello, ne divenne il Direttore. Dal 1973 si alternò con il più famoso collega Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “che tempo fa”, riscuotendo un rapido successo. Si congedò dall’Aeronautica nel 1976, continuando però il rapporto con la RAI fino al 1993. Nel 1990 venne promosso al grado di Generale per meriti militari.

  In un’intervista pubblicata su “Libero” il 30 gennaio 2011 Andrea Baroni si lamentava del trattamento a lui riservato dalla Rai: “Dopo 30 anni e 3 mesi di servizio non ho ricevuto nemmeno una stretta di mano. Pensi che non esistono più i miei filmati di “Che tempo fa”. Cancellati. Andrea Baroni non esiste per la Rai”.

 I funerali si terranno domani alle 11.30 presso la Chiesa di Santo Spirito in Via Cesare Pavese, a Roma

«On» un metro digitale | indica la nostra taglia esatta in tempo reale

Ora gli acquisti online saranno più mirati. Un metro digitale trasmetterà la taglia dell'utente per dargli la certezza che corrisponda alla taglia dello shop online.

Il progetto di Xyze, all'apparenza semplice ma che in realtà è costato mesi di lavoro, e che ha suscitato la curiosità del mondo del fashion, è finalmente realtà. Questo prodotto verrà presentato alla finale internazionale della Creative Business Cup che si terrà a Copenaghen dal 17 al 19 novembre, dalla start-up Xyze (incubata H.Farm) co-fondata da Andrea Mazzon, Paolo Spiga e Cristian Veller, che hanno conquistato la finale in questo prestigioso concorso.
Andrea Mazzon, Paolo Spiga e
Cristian Veller

Il progetto di Xyze ha la semplicità dell'ovvio: un metro digitale, ma fin'ora nessuno aveva pensato di impiegarlo per indicare taglie e misure corporee esatte, in tempo reale, e trasmetterle ad un shop online. "On" è uno strumento, che unito all’app tutorial aiuta il cliente a misurarsi e a creare il proprio profilo personale e ad un algoritmo matematico che calcola la taglia corretta, per diminuire il margine di errore contenuto in tutti gli acquisti online e che sobbligano le piattaforme di e-commerce di rendere gratuita la resa del prodotto. Un enorme risparmio in termini di spedizioni e un potenziale aumento degli acquirenti perché la certezza di fare l'acquisto giusto potrebbe aiutare a colmare quel gap che tiene a distanza ancora moltissimi utenti dagli acquisti di vestiti on line.

Il team di Xyze sta ora preparando una campagna di crowdfunding sulla piattaforma internazionale Indiegogo, che verrà lanciata da dicembre, e farà conoscere al grande pubblico internazionale uno strumento che potrebbe cambiare le abitudini di molti consumatori. Dal 14 novembre inoltre sul sito di Xyze è possibile effettuare i preordini del metro digitale.

La coppia del Nazzareno eleggerà assieme il Presidente della Repubblica

Il mistero della coppia Renzi-Berlusconi «Il Quirinale? Si se n'è parlato, abbiamo discusso sul metodo....» Mentre un negoziatore di Berlusconi dice che lo eleggeranno assieme, ma Renzi si è riservato di fare lui i nomi o il nome dei candidati.


Inizia così  il primo step sul quale il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia: i due hanno deciso di eleggere assieme il nuovo presidente della Repubblica, anche se Renzi si è riservato la prima scelta. Giorgio Napolitano è ancora al suo posto e non ha fatto trapelare possibili date circa le sue dimissioni, ma intanto la storia delle precedenti elezioni per il Quirinale sembra aver indicato una strada: in questa complicatissima partita, senza un metodo e uno schema condiviso, non si va da nessuna parte. Tutti i principali leader del dopoguerra - come player o come candidati - hanno subito cocenti delusioni. De Gasperi voleva Carlo Sforza e ripiegò su Luigi Einaudi, Amintore Fanfani e Aldo Moro non riuscirono mai ad eleggere i propri candidati ma neppure loro stessi. Idem Giulio Andreotti e Arnaldo Forlani, per non parlare di Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi. Se si esclude la regia di Ciriaco De Mita a favore di Francesco Cossiga, ogni volta la dura legge dei franchi tiratori ha ridimensionato i disegni più arditi.

Forse l’accordo preliminare tra i due amici del Nazareno sullo schema di gioco è il primo passo. Certo, i numeri di partenza sono a favore della coppia Renzi-Berlusconi. Sulla carta la maggioranza (il Pd, Ncd, Scelta Civica, Udc più i vari frammenti) può contare su circa 600 «grandi elettori» (560-570 parlamentari, più i 33-35 delegati indicati dai Consigli regionali), ai quali aggiungere i 130 parlamentari di Forza Italia, più i 21-23 eletti dalle Regioni. Numeri che ballano perché in Parlamento, soprattutto al Senato, si contano diversi «non allineati», mentre la ripartizione dei delegati regionali sarà definita dopo la tornata elettorale del prossimo 23 novembre.

Almeno sulla carta la coppia del Nazzareno potrà contare tra i 740 e i 750 «grandi elettori»: considerando che il quorum richiesto per eleggere il Presidente della Repubblica è fissato a quota 504, teoricamente la coppia si presenta in campo con un margine di quasi 250 voti. Tutto il resto della partita è ancora da scrivere. Ogni pronostico è solo un azzardo, perché soltanto in zona Cesarini si capirà se Beppe Grillo si limiterà a cavalcare candidature di bandiera o - come ha lasciato intendere - se proverà a rompere i giochi di Renzi. dichiarandosi disponibile su una personalità, per esempio Romano Prodi, destinata a provocare il mal di pancia ai grandi elettori Pd.

14/11/14

Il più giovane cardiochirurgo pediatrico è italiano ed è primario in Inghilterra

 «Non trovo lavoro in Italia, allora me ne vado». Chirurgo pediatrico ha 37 anni e un curriculum straordinario, ma se ne deve andare, e se ne va all'estero dove diventa il più giovane cardiochirurgo pediatrico della Gran Bretagna 

 
È italiano e si chiama Simone Speggiorin, nel 2010, ha fatto fagotto e se n'è andato a cercar fortuna all'estero. Oggi lavora al Glenfield Hospital di Leicester, a 140 chilometri da Londra, è un chirurgo “strutturato” (ossia ha una sua sala operatoria, i suoi pazienti, un'equipe che lo supporta) ed è stimato a livello internazionale. Opera bambini a cuore aperto o con malformazioni alla trachea.
Fa anche parte di “Healing Little Hearts”, un'organizzazione di beneficenza con la quale opera in diversi ospedali in India. Quattro volte l'anno, prende qualche giorno di ferie e va a curare i bambini più bisognosi.

Lui esce dalla sala operatoria alle 15, dove ci arriva alle 7 del mattino. Ha operato 500 bambini in 4 anni di carriera. E' giovane Simone ed è quasi impossibile un trguardo del genere per un chirurgo così giovane. Figlio di un ex calciatore, di Olmo di Martellago (VE), Speggiorin si laurea in Medicina a Padova. Fa tutto in sei anni. Discute la tesi in cardiochirurgia pediatrica e subito dopo entra all'ospedale di Padova per la specializzazione.  L'incognita di quello che avesse fatto dopo era la costante del suo pensiero «Cosa faccio dopo? Il mio primo mentore, il professor Giovanni Stellin, sapeva che finita la specialità non avrebbe potuto offrirmi un lavoro in Italia e mi invitava a partire per completare il training. Uscire ti apre la mente, capisci come si fa e poi ti metti alla prova». Così Speggiorin inizia a studiare medicina sui testi inglesi e perfeziona la lingua. A 28 anni ha un dottorato di ricerca in anatomia cardiaca. E' già stato a Londra e a Boston. Poi, torna a Padova dove finisce la specialità. E si mette a cercare lavoro in Italia. Nulla.

La sua prima occasione: il professor Martin Elliott, direttore del Great Ormond Street Hospital di Londra (uno dei 5 migliori ospedali pediatrici al mondo) che conosce Speggiorin a Padova e lo invita a seguirlo. "Sono partito lasciando a casa tutto. Gli affetti e le mie abitudini". Arrivato a Londra mi hanno detto: ok, ora ricominci da zero. "Praticamente ti rimbocchi le maniche e ritorni a fare lo specializzando. Devi imparare come stare in una sala operatoria, che è un posto dove vige una disciplina quasi militare. Devi capire tutto quello che gira intorno a quel tavolo e non è detto che tu sia bravo. E poi pensavo di saper l'inglese, mi sbagliavo. Ho passato le sere dei primi tre mesi in terra straniera con il mal di testa". Intanto partecipa a un concorso per un posto all'ospedale di Ancona. Gli rispondono 3 anni dopo. "Avrei dovuto mettere la mia vita in modalità pausa per tre anni e aspettare la loro risposta? Non era nei miei piani".

"Se vuoi fare il chirurgo devi fare pratica, e il professor Elliot gli parla dell'India dove nascono tanti bambini con malformazioni al cuore. Al Narayana Hrudayalaya Hospital  di Bangalore, si fanno 2500 interventi l'anno. Cercano chirurghi con o senza esperienza, sono troppo i bambini da salvare. Speggiorin decide di partire, ha 33 anni e in tasca un biglietto di sola andata. Arrivato in India vive un'esperienza durissima. "Non ho trovato l'America, ma un Paese povero. Lavoravo 18 ore al giorno, 6 operazioni ogni giorno per 6 giorni la settimana. Guadagnavo 300 euro al mese. In 10 mesi, ho operato 350 bambini". Poi quella voce comincia a rifarsi sentire: “cosa faccio dopo?”

Simone Speggiorin
cardiochirurgo infantile.
 Manda 30 curricula a tutte le unità di cardiochirurgia pediatrica del mondo. Lo chiamano un po' da tutto il mondo ma lui sceglie di stare vicino a casa il più possibile, con l'India nel cuore (infatti entra a far parte di una charity) sceglie Leicester, in Uk. "Me ne sono andato dall'Italia perché il nostro non è un Paese per giovani i miei compagni di università sono quasi tutti all'estero. Del gruppo, io non sono il più bravo. Tra i miei amici c'è Paolo De Coppi, lo scienziato di 41 anni che ha scoperto le cellule staminali nel liquido amniotico. Lavora a Londra. Ho un amico in Silicon Valley che crea una startup dopo l'altra. Un altro mio coetaneo di Padova è professore di economia in Australia".

Noi italiani all'estero, rappresentiamo solo un campanello d'allarme di un malessere tutto italiano. Il livello che ho raggiunto qui, in Italia sarebbe stato impossibile, purtroppo vige un sistema gerarchico che non da sbocco al merito. Il sistema inglese mette tutti sullo stesso piano, ti pagano bene ma devi essere pronto sempre e distinguerti. Entri in ospedale con molte più responsabilità, nessuno ti protegge, inizi a non dormire la notte, ci metti la faccia, c'è un alto livello di stress. A 60 anni ti considerano “temporaneo”, a 65 ti mandano in pensione. C'è un'attenzione maniacale ai protocolli, ai dettagli, alla soluzione dei problemi. Tutti possono esprimersi. Anche chi pulisce i pavimenti può segnalare un medico che non si lava le mani, prima di toccare un paziente, come impone il protocollo". fonte Sole24Ore

13/11/14

I nostri amici pelosoni li vediamo come figli

Ormai gli animali domestici da compagnia, occupano un posto d'onore nella famiglia di chi li adotta. Capaci di dare un affetto devoto ai loro padroni tanto che vengono cresciuti come fossero figli. 

Personalmente ne ho avuti tanti di questi "figli" ma quelli che cresci in casa, che dormono con te, che mangiano insieme a te, quasi alla stessa tavola, quelli sono figli speciali. Sono figli con un handikap, incapaci di lavarsi, procurarsi il cibo, e incapaci di parlare non comunicano i loro bisogni dipendendo esclusimanete e sempre da te. Ti fanno sentire utile, appagati e amati. E' una gioia crescerli e occuparsi di loro, ma sono figli che ogni 10 o 12 o al massimo 14 anni , muoiono e tu ti senti morire con loro. Lasciano un vuoto nella tua quotidianità che ti fa sentire inutile. Ti mancano e non riesci a colmare quel vuoto nemmeno con l'arrivo di un altro figlio cucciolo da crescere, perchè l'intesa silente che si era formata in dieci anni insieme, comunicando con gli occhi e con il cuore, non la ritrovi in un altro cuccioletto. Quel rapporto si costruisce con gli anni e quando è al top..lo perdi, e un pezzo di cuore se ne va.

Scusate il mio sfogo, era solo per introdurre una ricerca condotta da AstraRicerche per Agras Delic, sul rapporto tra 'noi e gli animali da compagnia' che mi da ragione."Il 68 per cento degli italiani - spiega Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche - inclusi i non possessori di cani e gatti, dichiara di conoscere persone per le quali gli amici a quattro zampe sono a tutti gli effetti un membro della propria famiglia". Per cani e gatti di casa, cioè, si prova un affetto "come se fossero figli" e che, di fatto, sempre più spesso sostituisce quello dei figli.

Una volta adottato, "l’animale da compagnia entra a far parte della quotidianità delle persone con un livello di interazione e di coinvolgimento affettivo assai più alti di quelli riscontrabili in passato". Non di rado, sottolinea ancora Finzi, "si assiste addirittura a un rapporto ribaltato, basato sull’assistenza psicologica e affettiva che l’animale fornisce all’umano. Relazione che diventa spesso un sostegno del quale molti umani oggi, piaccia o no, non sanno più fare a meno".


In questo senso, aumenta anche l'importanza assegnata alla salute, al benessere e all’alimentazione degli animali da compagnia: la ricerca evidenzia che il 48% dei proprietari di cani e gatti pretende dal pet food le stesse qualità ricercate nel comparto food & beverage riservato agli umani. "Proprio perché si tratta di una fondamentale manifestazione di affetto e di cura - afferma Finzi - la scelta del pet food è indirizzata al meglio dal punto di vista organolettico, così da regalare al cane o al gatto la stessa soddisfazione e felicità che ci derivano dalla buona tavola. Allo stesso tempo - conclude - il prodotto non solo non deve danneggiare la salute, ma anche contribuire a mantenere il benessere psicofisico. Da ciò discende il sì alla naturalità". fonte adnKronos

12/11/14

Helmut Berger l'uomo più bello del mondo sottoposto ad intervento di "Micropenia"

Helmut Berger l'uomo più bello del mondo che a cinquant'anni vantava tremila amanti, uomini e donne, che visse un grande amore con Luchino Visconti di cui si definì vedovo, a settant'anni si è sentito un uomo finito.

Corre dal chirurgo estetico e gli dice:"O mi opera o mi uccido". Il noto chirurgo lo opera: blefaroplastica, tira lo zigomo, leviga la pelle toglie i solchi delle occhiaie e oggi Berger è tornato bellissimo. Lui non nasconde l'intervento estetico:"A me ha fatto bene, perché sentivo di non corrispondere alla mia faccia".

Ma Helmut Berger non si è fermato a questo, le sue ineguatezze senili ha voluto cancellarle tutte compreso "lui", e si è sottoposto ad un intervento di allungamento del pene. Helmut dice che le aveva provate tutte per tirarsi su, ma nulla contava per tirare su il suo c°°°.

Berger ha amato Visconti fino alla sua morte e giustica così un tentativo di suicidio: "un po' di whisky, un po' di pillole e zac!". Tanto che lo trovarono "a terra con la schiuma in bocca. Mi hanno rinchiuso in manicomio. Mai più provato un amore come quello per Visconti, lui era un genio".

Berger apertamente bisessuale è stato un uomo bellissimo e un attore molto richiesto. Lavorò con Visconti e con De Sica. Ottenne molti riconoscimenti e vinse un "David di Donatello" per la sua interpretazione in Ludwig. Nel 2013 interpretò la parte dell'impresario di Paganini nel film "Il violinista del diavolo" di Bernard Rose, mentre in questo anno è stato nel cast del film francese Yves Saint Laurent, del regista Bertrand Bonello, in cui ha impersonato il grande stilista nei suoi ultimi anni di vita.



Roma | Si lancia nel vuoto il giorno della laurea, ma non aveva mai sostenuto alcun esame

P.S., un giovane di 28 anni si è suicidato gettandosi dal quarto piano: aveva detto ai genitori che doveva laurearsi ma non aveva mai dato alcun esame. 

 Non ha retto alle bugie raccontate ai genitori per molto tempo, e ha deciso di farla finita prima che lo scoprissero. Un giovane di 28 anni si è gettato dalla finestra al quarto piano dell’appartamento nel quale abitava con i suoi genitori nel quartiere di Montesacro, a Roma.

 Il ragazzo si era iscritto alla facoltà di Ingegneria nel 2009 presso l’università romana “La Sapienza”, e avrebbe dovuto sostenere gli esami di Laurea il giorno 11 novembre, se non fosse stato che in tutti questi anni non ha dato alcun esame. Ai genitori, che gestiscono un negozio di alimentari nel quartiere Talenti e che con tanti sacrifici lo mantenevano negli studi, aveva sempre raccontato del suo ottimo andamento scolastico e di esami sostenuti col massimo dei voti, e che l’appuntamento per discutere la tesi di laurea era per ieri pomeriggio alle 15 presso l’aula magna della facoltà. Ma a quell’appuntamento il ragazzo sapeva di non poterci andare, e sapeva anche che le sue bugie lo avevano portato inesorabilmente in una strada senza uscita.

Piuttosto che affrontare i genitori, ha deciso di togliersi la vita, così la notte scorsa ha aperto la finestra della sua camera al quarto piano e si è lanciato nel vuoto. Ad accorgersi della morte del ragazzo è stato il fratellino di tre anni che vedendo la finestra della camera aperta si è affacciato ed ha visto il corpo del fratello maggiore che giaceva nel campo da tennis del cortile condominiale.

Immediatamente i genitori, avvertiti dalle urla del fratellino, hanno cercato di prestare soccorso al ragazzo, ma purtroppo per lui non c’era più niente da fare. Il padre ribadiva agli agenti delle forze dell’ordine accorsi sul luogo del suicidio che il figlio avrebbe dovuto laurearsi quel giorno, ma una telefonata di chiarimento in Facoltà avrebbe confermato che il ragazzo non aveva mai dato alcun esame.

Il lander Philae arriverà fra 7 ore sulla cometa

Si è staccata dalla sonda Rosetta il lander Philae. Per il coronamento di una storia, che ha i motivi ambiziosi dell'Esa,  dovrebbe toccare il nucleo della cometa intorno alle 17 ora italiana.


Entrerà nella storia delle imprese dei voli spaziali, se si concluderà come progettato l'Agenzia spaziale europea (Esa). Il lander si è staccato dalla sonda Rosetta e è iniziato la lunga discesa di 7 ore,
discesa mai tentata sul nucleo di una cometa. L’arrivo sulla superficie della 67P/Churyumov-Gerasimenko, la cometa che si trova a 510 milioni di chilometri dalla Terra, potrebbe svelare molti segreti sulla nascita del Sistema solare.

"Ci sono stati diversi problemi nelle attività di preparazione condotte durante la notte, ma abbiamo deciso di dare il 'go' e Rosetta è pronta per la manovra di separazione", riferisce un tecnico delle  operazioni per l'Agenzia spaziale europea (Esa), Paolo Ferri. Il centro che segue la missione a una distanza di ben 405 milioni di chilometri si trova Darmstadt, in Germania., che ha trovato un problema durante la notte nel sistema di discesa che impediva il rimbalzo a terra del lander.

L'incognita dell'atterraggio sulla cometa
In particolare sembra non funzionare il piccolo motore a razzo che si trova sul 'tetto' del lander e che deve entrare in azione a circa 40 minuti prima che Philae si posi sulla cometa, per rendere la manovra più morbida.

Nell'ultima fase della discesa il 'carrello' di Philae libera infatti degli arpioni collegati a cavi di 45 metri, mentre il piccolo motore contrasta la spinta spingendo il veicolo verso l'alto e mantenendo i cavi in tensione, mentre un altro dispositivo li riavvolge lentamente fino al momento in cui le zampe toccano il suolo. ''Abbiamo bisogno di un po' di fortuna nel non atterrare su una roccia o su un pendio ripido'', ha detto il responsabile delle operazioni di Philae, Stephan Ulamec.

Rosetta accompagnerà la cometa fino alla fine del 2015 mentre "Philae" studierà le proprietà fisiche della superficie e del sottosuolo del nucleo e la loro composizione chimica, mineralogica e isotopica: questi dati saranno di complemento allo studio globale delle proprietà dinamiche e della morfologia superficiale della comet.



Che sia divorzio tra Fiorello e Baldini?

Che sia finita l'accoppiata Fiorello Baldini? Divorzio fra i conduttori di "Fuoriprogramma" il programma trasmesso da Radio uno Rai. Baldini ha lasciato la collaborazione con Fiorello nella trasmissione che li ha visti vincenti come coppia affiatata. 


I tanti fan hanno chiesto a Fiorello perchè mai Baldini ha lasciato, ma Fiorello ha risposto evasivamente con un tweet "È la domanda che ci fanno in molti! La risposta può darla solo lui. Certo che noi avremmo voluto che restasse...". 

Ma così ha detto Baldini quando ha annunciato la sua rinuncia alla partecipazione a "fuoriprogramma" "I miei problemi personali non mi consentono più di essere affidabile. Siccome non sono più in grado di garantire un buon livello di professionalità, preferisco non danneggiare la trasmissione e lasciarla. Nessun problema con Rosario e con Radio1. Faccio un passo indietro per rispetto".

Fiorello ha poi spiegato: "Prendiamo atto della decisione di Marco, ma ci dispiace tantissimo perdere uno come lui. Io lavorerei con Baldini a vita ma ognuno è libero di fare le sue scelte. Se per lui va bene così, ok. Prima o poi ci si rincontra. Per me è importante che lui stia bene e che non si cacci nei guai. Tutto il resto - ha concluso Fiorello con amarezza - viene dopo".

Assente dalla trasmissione gia da qualche giorno, la sigla cantata da jovanotti era stata modificata nella nuova versione "Fiorello alla radio (invece di Fiorello e Baldini)'Fuori programma' su Radio1, la radio mamma". Evidente che Radio1 aveva cancellato Baldini dalla sigla.


Baldini aveva accennato in un intervista di essere caduto nuovamente dell'inferno del gioco d'azzardo. Da quel momento è iniziato per Baldini una incostante presenza nella trasmissione sopperita dalla crescente presenza come spalla di Fiorello dell'imitatrice Gabriella Germani, ospite fissa della trasmissione.

Un sodalizio storico quello tra Fiorello e Baldini. Dopo le scorribande giovanili su Radio Deejay, i tormentoni 'cult' di Viva Radio2 e mille avventure insieme tra radio, tv, teatro, spot pubblicitari e web, i due 'bad boys' del varieta' radiofonico si erano ritrovati in versione 2.0 nell'appuntamento mattutino di Fiorello con la sua Edicola, prima di irrompere nella rete ammiraglia di Radio Rai per fare il controcanto ironico alle news in Fuori programma.

Q3 Audi look rinnovato frontalmente e in coda

Anche per l'Audi Q3 è stato fatto un restyling che hanno visto protagonisti il frontale e la coda.

Auto perfetta per la città ma va benissimo anche sui tragitti lunghi. Con la trazione quattro, si può andare in fuori strada ad occhi chiusi. Il cambio è perfetto. Riesce ad unire lo spirito di un grande SUV alla comodità di una citycar. Presentata nel 2011 e arrivata a metà carriera l'Audi Q3 rappresenta uno dei maggiori successi della Casa di Ingolstadt. Dopo tre anni arriva il restyling un aggiustamento nel look non troppo invasivo. Paraurti e mascherina sono stati aggiornati, mentre di serie sono offerti i fari bi-xeno anteriori con luci diurne e fari posteriori a Led e indicatori di direzione dinamici. In opzione sarà possibile equipaggiarla con i fari anteriori a Led. Presentata nel 2011 e arrivata a metà carriera l'Audi Q3 rappresenta uno dei maggiori successi della Casa di Ingolstadt.

Perfezionamenti
Per migliorare il piacere della guida, che già era molto confortevole, i tecnici di Ingolstadt hanno aggiornato il telaio della Q3 lavorando sul setup dei vari componenti dell'assetto, che può essere completato dal sistema Drive Select. Fra i sistemi di assistenza alla guida ci sono anche optional l'Hill Descent Assist, il Side Assist, l'Active Lane Assist, il Traffic Sign Recognition e il sistema di infotainment MMI Navigation Plus con Audi Connect che è la soluzione più avanzata proposta da Audi nel campo dell’infotainment e permette alla nuova Audi Q3 di connettersi a internettramite wi-fi.  In base agli allestimenti sono disponibili cerchi di lega con misure da 16 fino a 20 pollici.


Motori.
La gamma dei propulsori è stata aggiornata e le unità Euro 6, che secondo la Casa hanno permesso di migliorare i consumi fino al 17%. Nel dettaglio, sarà possibile scegliere tra i benzina 1.4 TFSI COD Ultra da 150 CV (media 5,5-5,8 l/100 km ed emissioni di CO2 127-134 g/km), 1.4 TFSI COD S Tronic (5,8-6,2 l/100 km e 134-143 g/km), 2.0 TFSI Quattro S Tronis da 180 CV (6,5-7,0 l/100 km 149-161 g/km) e 2.0 TFSI Quattro S Tronic da 220 CV (6,6-7,2 l/100 km 152-168 g/km) e i diesel 2.0 TDI da 150 CV Ultra (4,4 l/100 km e 114 gkm), 2.0 TDI da 150 CV (4,6-4,8 l/100 km e 119-126 g/km), 2.0 TDI Quattro S Tronic da 150 CV (5,1-5,5 l/100 km e 132-144 g/km), 2.0 TDI Quattro da 184 CV (5,2-5,7 l/100 km 137-148 g/km) e 2.0 TDI Quattro S Tronic da 184 CV (5,1-5,6 l/100 km e 134-146 g/km).
La variante sportiva.
Un capitolo a parte è riservato alla confermatissima RS Q3: equipaggiata con un a dir poco frizzante 5 cilindri di 2.5 litri TFSI in una variante aggiornata da 340 CV e 450 Nm di coppia, capace di toccare i 100 km/h da fermo in 4,8 secondi e di ragiungere i 250 km/h di velocità massima autolimitata. Il 5 cilindri è ora dotato del sistema di scarico RS con valvole attive ed è abbinato esclusivamente al cambio S Tronic a sette marce con rapporti accorciati e alla trazione integrale Quattro con differenziale Haldex di quinta generazione: il consumo medio varia da 8,4 a 8,6 l/100 km in base all'allestimento, con emissioni che vanno da 198 a 203 g/km. L'assetto, infine, prevede cerchi da 19" (da 20 in opzione) e un nuovo impianto frenante con dischi a margherita alleggeriti e pinze anteriori a otto pistoncini.

Prezzi.
La gamma della nuova Audi Q3 sarà proposta a partire da febbraio a un prezzo indicativo, per il mercato tedesco, di 29.600 euro, mentre la RS Q3 seguirà a breve distanza, con listini a partire da 56.600 euro.

11/11/14

A Novembre Telecom aumenta il canone: ecco le nuove tariffe

Telecom ha aumentato il canone dal 1 novembre 2014, come aveva annunciato da tempo. SoSTariffe ha comparato i costi della concorrenza e secondo la loro analisi se non si è gia sottoscritto un'offerta ADSL+telefono si rischia di spendere anche il 60% in più rispetto ad altri gestori.


Aumento del canone TelecomE' da pochi giorni è aumentato il costo dell’abbonamento al servizio telefonico di base, passato dai precedenti 17,54 € agli attuali 18,54 € mensili. E' stato però eliminato lo scatto alla risposta di 5,04 euro cent e il costo al minuto è uguale per le chiamate verso fissi e cellulari: 10 centesimi al minuto.  
E' comunque salito da 17,84 € a 18,54 € mensili, un canone che sarebbero in linea con la media europea. Cosa cambia per il consumatore? SosTariffe.it ha stimato tutte le varianti possibili e calcolato il risparmio che si può ottenere grazie ai pacchetti ADSL+ telefono, sui quali Telecom non ha applicato l'aumento. Le offerte “a pacchetto” (quelle Tutto Incluso) e i clienti che già beneficiano di condizioni agevolate per esempio non sono soggetti ad aumenti. .

Aumento canone Telecom: la spesa dopo il 1 novembre 2014
Come prima cosa SosTariffe.it ha elaborato tre profili di consumo riassumibili nella seguente tabella:
tre profili di consumo
Mettiamo che i profili di cui sopra non abbiano mai attivato un'offerta voce né di Telecom né di altri operatori, SosTariffe ha calcolato la spesa che potrebbero sostenere prima della variazione del 1° novembre con quella dopo cioè dal 1 novembre in poi . A questo punto è stata presa come riferimento una delle migliori offerte ADSL + telefono per avere chiamate gratuite verso i fissi illimitati e sono state confrontate tutte le spese mensili per vedere se con questi pacchetti il risparmio c'è. 
Nella seguente tabella vediamo i costi che i profili ,basso, medio e alto sostengono per chiamare verso i fissi prima e dopo il 1° Novembre 2014 e il canone mensile dell'offerta ADSL + telefono, con chiamate incluse, più economica a ottobre 2014. Sono state calcolate le percentuali di risparmio che questi pacchetti offrono e quanto aumenta la spesa per chi ha ancora attiva la tariffa base di Telecom dopo gli aumenti.

le percentuali di risparmio
Risparmi fino al 70% con i pacchetti ADSL + telefono.
Come si può notare nei profili analizzati l'aumento dopo il 1° novembre arriva anche al 61% per il profilo di consumo alto, 49% per quello medio e 35% per quello basso. Questa spesa può essere evitata con i pacchetti ADSL + telefono. Per chi, invece, vuole solo l'ADSL senza le chiamate, è sottoposto ad aumento in quanto il canone di base si paga alla Telecom anche se si vuole attivare il servizio ADSL con un altro operatore.


In tal caso per capire costi e risparmi SosTariffe ha calcolato quanto spenderebbero i tre profili precedentemente analizzati, volesse attivare un'offerta solo ADSL con operatore diverso da Telecom. Come vediamo nella tabella che segue, gli aumenti dopo il rincaro del 1° novembre oscillano dal 2,6% del profilo “solo ADSL” al 39,29% dei profili più alti di consumo.


Passeggiando tutto nudo per New York

In questo tempo così strano, dove tutto si mescola, dove i valori si sono persi in questo marasma di informazioni, dove la gente è sola, stretta nella morsa della confusione, non è strano vedere per strada qualcuno che parla da solo, o si ferma gesticolando e imprecando al cielo. Ormai non ci facciamo più caso e prendiamo per normale tutte le stranezze che vediamo nelle persone.

Ma che un uomo se ne vada in giro nudo, ci facciamo ancora caso! E per fortuna che lo stupore coglie allo stesso modo in tutto il mondo. Anche a New York, metropoli dai mille popoli dai mille costumi e dalle mille lingue, un uomo nudo si fa notare, e quindi impossibile non vedere un uomo nudo seduto nel metrò con una bottiglia di Jack Daniel'sin mano che alterna una sorsata ad una dormita.

Il tutto si è svolto sulla linea E, e per sei fermate di Manhattan. Lo strano episodio è successo alla fine della scorsa settimana, ha affermato il passeggero Peter Davis, che attorno alle 20.30 ha scattato un paio di foto del bizzarro personaggio. Foto che sono state pubblicate da un quotidiano della Grande Mela. Una lettrice del giornale ha fatto notare che l'uomo del metrò, nudo ad eccezione di scarpe da ginnastica, forse è lo stesso uomo che un altro aveva fotografato nudo su una panchina di un parco, la somiglianza è innegabile.

Terremoto L’Aquila: tutti assolti nessun colpevole

Ribaltata la sentenza di primo grado. Condannato, ma con una pena di molto ridimensionata, solo Bernardo De Bernardinis, ex vice-capo del settore tecnico della protezione civile: due anni invece di 6. 

 6 Aprile 2009 ore 3,32, un terremoto distrugge la città dell’Aquila provocando la morte di 309 persone e numerosi feriti. A distanza di cinque anni abbondanti la Corte d’Appello dell’Aquila ha stabilito con la sua sentenza che non vi sono colpevoli, assolvendo sei dei sette membri della Commissione Grandi Rischi, l'organismo tecnico scientifico che si riunì alcuni giorni prima del catastrofico terremoto che distrusse il capoluogo abruzzese.

E’ stata così sconvolta la sentenza di primo grado con la quale il 22 ottobre 2012 il Tribunale dell'Aquila aveva condannato tutti gli imputati alla pena di 6 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sei dei sette imputati erano facenti parte la Commissione Grandi Rischi, e precisamente: Franco Barberi, all'epoca del sisma presidente vicario della commissione Grandi rischi, Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile. Tutti erano stati condannati a sei anni per omicidio e lesioni. L’unico imputato condannato in appello, ma con la pena ridotta a soli due anni è stato Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile.

Parole di soddisfazione sono state dette  dal Professor Enzo Boschi, ordinario di Sismologia all'Università di Bologna ed ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): “Sono stato malissimo per tutto questo tempo – ha detto all’Adnkronos - Ero accusato di omicidio, ora sono stato assolto. Sono contento, spero di riprendere la mia vita. Quando le ho detto della sentenza, mia moglie si è messa a piangere”.

Di contro le parole dei cittadini sono molto dure: “ Vergogna!”, “ Non finisce qui”, “mafiosi”, “ Siamo in uno Stato che difende sé stesso”, “Ce li hanno ammazzati un’altra volta”. Il procuratore generale dell'Aquila Romolo Como, che si è detto alquanto sconcertato: “ Mi aspettavo un ridimensionamento della pena, ma non avrei mai pensato ad una assoluzione completa. In pratica con la lieve condanna al De Bernardinis si è scaricata la colpa alla sola Protezione civile.

La saga famigliare continua | Esselunga al centro del contenzioso

E continua la saga famigliare: figli contro il padre fondatore di una nota catena di supermarket, per un diritto di proprietà.


E la lite continua tra il fondatore Bernardo e i figli Violetta e Giuseppe, i quali fanno ricorsoin Cassazione. Dopo la vittoria del padre Bernardo in appello, i figli Violetta e Giuseppe, secondo quanto riporta l'Ansa citando da fonti giudiziarie, avrebbero depositato un ricorso in Cassazione. Contattati telefonicamente i figli non hanno commentato.

La successione del gruppo della grande distribuzione allunga la sua S come saga. Più volte Esselunga è stata indicata oggetto di possibili acquisizioni da parte di altri operatori del settore ma di certo la presenza di un giudizio d'arbitrato e di una causa civile rendono sempre più difficile l'eventuale vendita dell'azienda.

Alla base della discordia ci sarebbe una serie di difetti di diritto del lodo, non rilevati dalla Corte d'appello di Milano. Alla squadra di difesa dei figli si è aggiunto anche il professor Enzo Roppo. Al momento non è stata ancora fissata la data dell'udienza, che però potrebbe tenersi addirittura tra tre o quattro anni.

L'oggetto della lite familiare che va avanti dal 2011 verte sulla titolarità di un pacchetto pari a due terzi del colosso della grande distribuzione da circa 7 miliardi di fatturato. I figli sostengono che quel 66% delle azioni di Supermarkets Italiani il padre gliele ha "date e poi se l'è riprese", Bernardo parla invece di "assegnazione" e di un ripensamento "previsto dal contratto e fatto per il bene dell'azienda". Il lodo arbitrale, la sentenza di primo grado e l'appello, hanno dato ragione al fondatore del gruppo.
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