Il-Trafiletto
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12/09/17

Matrimonio ex bomber e Marta Cecchetto

Fonte - BANG Showbiz  - Ci sono voluti quasi vent'anni, ma alla fine Luca Toni e Marta Cecchetto hanno deciso di giurarsi amore eterno davanti ad amici e parenti. 


L'ex calciatore e l'ex modella si sono detti 'sì' lo scorso sabato 9 settembre in Toscana con una cerimonia da mille e una notte.

Ad organizzare l'evento nei minimi dettagli è stata Silvia Slitti, moglie del calciatore Pazzini e nota organizzatrice di eventi.
Nonostante il tutto sia rimasto nel massimo riserbo, sul social è però trapelato qualche dettaglio grazie a diversi scatti postati da alcuni ospiti della cerimonia.
Luca e Marta, 40 e 39 anni, hanno scelto le colline nei dintorni di Fiesole per il giorno più importante della loro vita.
Alla festa hanno partecipato davvero in tanti, tra cui anche una delle voci più famose e apprezzate della musica italiana, Gianna Nannini.
La Nannini ha voluto allietare gli sposi e tutti gli invitati con una performance sul palco, applauditissima. 
Leggi articolo originale

06/06/17

Un marocchino urla 'Allah akbar' durante un matrimonio in chiesa

In una chiesa spagnola, un giovane marocchino ha fatto irruzione, gridando "Allah akbar" durante la funzione di un matrimonio.


Il ragazzo, un ventiduenne musulmano, di origini marocchine, è entrato in chiesa all’improvviso, mentre il sacerdote stava celebrando un matrimonio e si è diretto verso l’altare, dove ha tentato di impossessarsi della croce e di alcuni oggetti liturgici, prima di essere bloccato dai partecipanti alla cerimonia, che lo hanno immobilizzato e cacciato dalla chiesa. Durante la colluttazione il ragazzo è riuscito ad afferrare alcuni oggetti presenti sull’altare e li ha scagliati a terra. Il giovane ha continuato ad urlare "Allah è grande" mentre veniva trascinato fuori dalla chiesa.

La scena è stata ripresa da uno degli invitati al matrimonio ed è stata condivisa sui principali social network. Il ventiduenne marocchino, in possesso di un regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi di studio, è stato arrestato dagli uomini della Policia National. Secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo El Pais, il giovane aveva precedenti per turbativa dell’ordine pubblico ed è ora indagato per attentato all'ordine pubblico, minacce e oltraggio ai valori religiosi.

La celebrazione del matrimonio, interrotta dall’ospite indesiderato, è potuta riprendere solo dopo che gli artificieri spagnoli hanno ispezionato la chiesa per scongiurare la presenza di eventuali esplosivi. Nel Paese, il ministero dell’Interno mantiene, infatti, il livello 4 di allerta terrorismo, previsto in caso di alto rischio di attentati terroristici. www.ilgiornale.it/

23/09/14

California | "Lascia l'ultimo ballo per me". Mamma muore tre giorni dopo aver ballato al matrimonio del figlio. Era in fase terminale per un tumore.

“Save the last dance for me”, si intitolava una canzone cantata da Ben E. King negli anni 60, e molto in voga anche ai giorni nostri, tanto di moda che sembra scritta appositamente per questa storia commovente. Una mamma malata di tumore al seno in fase terminale ha voluto ballare con il figlio nel giorno del suo matrimonio, e dopo tre giorni ha cessato di vivere. Una storia molto toccante, quella di Mary Ann Manning, una mamma californiana di 61 anni, malata da tempo di un cancro alla mammella che negli ultimi tempi l’aveva debilitata e distrutta fisicamente, ma nonostante ciò ha lottato e resistito fino all’ultimo per esaudire il suo desiderio e dimostrare tutto l’amore che provava per suo figlio: ballare con lui nel giorno del suo matrimonio. E così è stato, Il 5 settembre scorso Mary Ann ha presenziato alle nozze del figlio decisamente debilitata e, arrivato il tanto atteso momento, si è alzata dalla sedia a rotelle e lentamente si è portata al centro della sala dove ha ballato con suo figlio accompagnata dalle note di “Somewhere over the rainbow” sotto lo sguardo e le lacrime degli invitati per tre lunghi e toccanti minuti, al termine dei quali è stata lentamente riaccompagnata sulla sua sedia a rotelle. Questa grandissima mamma ha voluto dire addio in questo modo a suo figlio lasciandogli questo commovente ricordo di sé. Infatti, la signora Mary Ann è morta solamente tre giorni dopo, dimostrando così che l’amore di una mamma riesce a prevalere su ogni cosa, anche sul male. (immagine presa dal web)

08/08/14

Fashion Goddess | Abiti rigorosamente lunghi e leggeri

"La Bellezza salverà il mondo" diceva Dostoevskij e sembra proprio che il mondo abbia bisogno di bellezza.

Abiti lunghi e candidi, tessuti leggeri e ricercati, sofisticati e al tempo stesso sensuali drappeggi che si intrecciano dando vita al corpo senza scoprirlo del tutto. Olimpiche silhouette che come per magia mutano la donna di oggi, quella impegnata e autoritaria che vive la sua vita ricercando la propria performance, in un'ancestrale e femminile divinità d'altri tempi. Nell'Antica Grecia ogni dea (o ogni dio di conseguenza) corrispondeva e soprassedeva ad un aspetto della vita terrena.

Hera, regina dell'Olimpo, era la dea del matrimonio e degli aspetti familiari; Demetra quella della terra e dell'agricoltura; Atena, protettrice della capitale greca era dea della saggezza e delle arti, Artemide era la sovrana della caccia, della luna e delle vergini in opposto ad Afrodite (Venere a Roma), celebre dea dell'amore e della bellezza. Ma, a prescindere dalle peculiarità di ognuna, tutte erano bellissime e sprigionavano regalità ed un "allure" di fascino e femminilità a cui nessuno, dio o mortale, poteva resistere. Ed è questo il messaggio che gli stilisti di tutto il mondo vogliono trasmettere con le sofisticate e spesso mozzafiato creazioni che hanno fatto sfilare sulle passerelle nelle quali hanno presentato al pubblico le collezioni estive.
Abiti rigorosamente lunghi e leggeri

Abiti rigorosamente lunghi e leggeri, che fasciano le forme senza accentuarle e che si muovono assieme al corpo, come se il tessuto rappresentasse un'estensione di questo. Anche ai tempi nostri, come nell'Antica Grecia, esistono diverse tipologie di donne e di altrettante femminilità e per ognuna di loro c'è un abito. Andrew Gn veste una moderna Artemide, unendo al tulle leggero una forte e ricamata armatura dorata mentre per Vivienne Westwood la donna è fiera come Atena. Sensuale, vezzosa e appariscente, la dea di Donatella Versace rivisita i dettagli in metallo propri degli abiti antichi in un leggero drappo. Leggera, impalpabile e virginale la vestale di Reem Aera, più trionfale e decisa la versione di Roberto Cavalli. Per Ermanno Scervino l'interpretazione è più didascalica e classica con tanto di mini peplo incorporato nell'abito. Le dee dei miti e delle leggende forse erano semplici donne talmente belle e audaci da entrare nell'immaginario. Per questo, siamo certi che dentro ogni donna si nasconda una divinità che può emergere e mostrarsi a tutti, indossando il giusto outfit!(ethos)

04/08/14

52 anni fa si suicidava Marilyn Monroe, il "sogno" di milioni di uomini.

La notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962 l’attrice americana Marilyn Monroe, sex symbol di quegli anni, venne trovata morta nel letto della sua abitazione, a 12305 di Fifth Helena Drive, dove viveva da sola con la sua governante, Eunice Murray. I soccorritori la troveranno sul letto nuda, la faccia in giù, una mano protesa verso il telefono, il flacone del sonnifero lì accanto. La sua morte è ancora avvolta da mistero, in molti hanno dato la loro versione, per alcuni si è suicidata assumendo un’eccessiva quantità di barbiturici, per altri fu uccisa dalla Cia per proteggere i fratelli Kennedy, per altri ancora fatta fuori dalla mafia sempre contro i Kennedy. Il caso venne chiuso molto rapidamente, forse troppo: avvelenamento acuto da barbiturici. Marilyn Monroe, che nella vita si chiamava Norma Jeane Baker Mortensen, visse un’infanzia travagliata, tra adozioni e orfanotrofi, dopo che la nonna materna si rifiutò di prestarle a sua assistenza. A sedici anni, conosce un operaio ventunenne, James Dougherty, che nello stesso anno, diventa il suo primo marito, ma i due si separano dopo appena tre anni. Venne poi convinta ad a intraprendere la carriera di modella da un giornalista-fotografo e le sue foto vennero pubblicate su una rivista. Nel 1946, a venti anni, viene notata dalla 20th Century Fox, che la mette subito sotto contratto e le apre le porte di Hollywood. Da questo momento diventa la bionda Marilyn Monroe, la donna che turbò le notti di milioni e milioni di uomini. Nel 1954 sposa nel Municipio di San Francisco Joe di Maggio, il più famoso giocatore di Baseball americano. Fu un matrimonio difficilissimo, dovuto più che altro alla gelosia di lui, e dopo neanche un anno divorziarono. Due anni dopo, il 29 giugno 1956, con rito ebraico sposa il famoso drammaturgo Arthur Miller, un intellettuale di successo. Sul set del film “Facciamo l’amore” si innamora del partner, il cantante attore italo-francese Yves Montand, e la storia mette in crisi il suo legame con Miller. Inizia così una relazione segreta con l'allora presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, alcuni fantasticano anche su un legame col fratello Bob, ministro della giustizia. Dopo tutte queste vicissitudini Marilyn ritrova un po' di conforto a fianco di Joe Di Maggio, il suo secondo marito, al quale ultimamente si era riavvicinata. Ad accompagnare la "bionda Marilyn" nel suo ultimo viaggio c'è appunto solo l’ex marito Joe Di Maggio, e pochissimi amici.

12/04/14

Natal’ja Goncarova: questa illustre sconosciuta

Natal'ja Goncarova-Aleksandr Brjullov 1831
Natal’ja Goncarova & Aleksandr Serghej Puskin
 
Cari amici del Trafiletto, non mi sono perduto in selve oscure, tranquilli, ma soltanto assentato qualche giorno in compagnia di un amato poeta: Aleksandr Serghej Puskin, (1799-1837) gigante della letteratura e padre della poesia russa del periodo romantico. Fra una poesia e l’altra e qualche canto del poema eroico Eugenji Onegin, ho pensato di farvi partecipi di un momento della sua vita, il più importante e significativo fra i tanti che hanno fatto di Puskin un grande personaggio del suo tempo. È verso la fine del dicembre 1828, durante un ballo organizzato da un certo Jokel, noto maestro di ballo, che il nostro poeta fa la conoscenza di colei che nel bene e nel male, segnerà per sempre la sua errabonda, solitaria e agitata vita: Natal’ja Goncarova (1812-1863). L’impatto con questa giovane bellezza, allora sedicenne, è talmente forte che Puskin s’innamora come non era mai avvenuto nella sua breve esistenza: ella non rappresenta soltanto la bellezza femminile, ma racchiude in sé tutti i sogni di una casa, di una famiglia tutta sua, che egli non ha mai posseduto, né nell’infanzia, né da adulto. Dopo cinque mesi, per un nuovo soggiorno a Pietroburgo, Puskin si decide a chiedere formalmente la mano di Natalia, senza ottenere un pieno consenso da parte dei genitori di lei. Il rifiuto, seppur non netto, condiziona Puskin che parte alla volta del Caucaso senza il permesso delle autorità, (per ordine dello zar, Puskin era ancora guardato a vista dalla polizia di stato per l’insurrezione Decabrista del dicembre 1825) ignorando le possibili conseguenze politiche, che fortunatamente si risolvono con un marcato rimprovero da parte dello zar Nicola I
Nell’aprile del 1830 il nostro poeta innamorato rinnova la proposta di matrimonio a Natalia Goncarova, dai genitori della quale questa volta ottiene l’approvazione, non prima però di aver consegnato alla futura suocera, un certificato di buona condotta redatto da Benkendorf, capo della gendarmeria.
Aleksandr Serghej Puskin-ritratto
di sconosciuto-1835
L’anno 1831 inizia con una serie di vicende spiacevoli: in gennaio muore uno dei suoi migliori amici, cui fanno seguito preoccupazioni finanziarie e dissapori con la famiglia della futura sposa. Comunque il 18 febbraio convola felicemente a nozze e si trasferisce con la sua bellissima moglie a Corskoe Selo. Il primo anno scorre sereno, l’intesa fra i novelli sposi è buona tanto che a ottobre Natalia è già in attesa del primo figlio, ma le prime preoccupazioni, non tanto di matrice psicologica quanto economiche, inquietano Puskin che non riesce a scrivere come vorrebbe, e così pure l’anno successivo. Nel frattempo la situazione familiare si complica non poco: Natalia viene molto ammirata nella società pietroburghese, diventando sempre più il centro dell’attenzione ai balli, da non passare inosservata neppure agli occhi dello zar che ne resta affascinato. Puskin nutre una fiducia illimitata nella bellissima moglie e si limita a scriverle lettere dai suoi frequenti viaggi. Nell’estate del 1833 nasce il figlio Aleksandr, e nell’autunno finisce il racconto La donna di picche e varie poesie. Gli anni passano, Natalia nel maggio 1835 partorisce il terzo figlio Grigorij, ma non manca di partecipare ai molti inviti di ballo. Per non dilungarmi troppo dalla data fatale che segnerà la vita del nostro poeta, balzo al 1836, quando il giovane Gerges D’anthès, figlio adottivo dell’allora ambasciatore d’Olanda, , inizia a fare apertamente la corte a Natalia, conosciuta durante un ballo. La società bene scorge subito l’occasione per spettegolare sul fatto, contenta di mettere in cattiva luce lo sposo, da tempo osteggiato e poco amato dalla stessa nobiltà . D’anthès è bello, brillante, giovane e ben presto diventa il beniamino dei salotti della borghesia pietroburghese. Natalia turbata dalle avances insistenti di D’anthès, - ora diventato barone per via del padre putativo Heeckeren - si confida col marito che per prima cosa cambia abitazione, non molto distante però dalla guarnigione dove soggiorna lo stesso intraprendente corteggiatore. La relativa vicinanza favorisce D’anthès che inizia a frequentare la dacia dei Puskin. Le chiacchiere mondane montano a dismisura, e portano i coniugi alla decisione di non ricevere più lo sfrontato barone che inizia a fare la corte alla sorella di Natalia,Ekaterina Nikolaevna che vive con loro. Questa nuova versione non convince troppo il “bel mondo”e, a dir il vero, nemmeno Puskin che vede nel corteggiamento un nuovo intrigo da ‘Don Giovanni’. Gli avvenimenti precipitano il 4 novembre quando il nostro poeta riceve un libello nel quale gli viene conferita l'"onorificenza dei cornuti". Puskin perde il controllo di sé per l’oltraggio morale e manda subito a D’anthès, che è stato citato nel libello, una missiva ad accettare una sfida a duello. A questo punto interviene il vecchio ambasciatore Heeckeren, pregando Puskin di rinviare la data del duello di almeno quindici giorni, utili per informare tutta l'alta società che il figlio adottivo corteggiava soltanto la sorella e non Natalia Gongarova. Il 17 novembre D’anthès si dichiara a Ekaterina che accetta di diventare sua moglie. Puskin è furente, ma è costretto a ritirate il guanto della sfida e non si presenta al matrimonio che si tiene il 10 gennaio 1837. Ciononostante l’ostinato D’anthès continua a fare la corte alla bella Natalia ai vari balli della stagione in maniera aperta e spudorata. Le lettere non tacciono, e Puskin, ancora col sangue che bolle nelle vene, ne riceve una nella quale viene informato di un incontro fra D’anthès e Natalia, un incontro del tutto casuale. Ma il già provato autocontrollo del poeta crolla e getta di nuovo il guanto della sfida, con una lettera talmente offensiva da non poter essere rifiutata. Il 27 gennaio alle ore 17,00 si arriva allo scontro fatale. Le condizioni stabilite non lasciano dubbi, la distanza è di dieci passi dalla barriera, e l’agone fino alla morte. Puskin arrivato alla barriera di delimitazione comincia a mirare con la sua pistola, ma D’anthès spara in anticipo. Il poeta dall’animo inquieto, cade gravemente ferito sulla neve. Portato a casa resta in agonia per due giorni e muore il 29 gennaio. La salma di Puskin viene trasportata al Convento di Sviatigoresk, luogo dove è sepolta la madre, soltanto l’amico di liceo Aleksandr Turgenev accompagna la bara.
Cari amici, sembra una favola dal finale triste, invece è storia realmente accaduta. Certo,oggi i guanti dell’onore non si gettano più, questo romantico gesto si è perduto, il cavaliere senza cappa e spada è tramontato, ma resta sempre l’amore, che di romantico forse ha perso alcuni valori. Alcuni di voi prenderanno la difesa del poeta, che per amore difende il suo onore e quello della sua amata consorte, altri invece, sosterranno la bellissima consorte, rea soltanto di saper suscitare fascino con la sua grazia, di essere una creatura dolce e bella nelle forme femminili, ma una cosa è certa, una bella donna come Natal’ja Goncarova, per quanto illustre sconosciuta, è sempre pericolosa, gli dei ne sanno qualcosa…

10/04/14

Ergastolo per Brega Massone| La fecondazione eterologa è legale|Valido in Italia il matrimonio gay fatto all'estero

Roma. Dopo dieci anni di sentenze, che di fatto l'hanno smontata pezzo per pezzo, cade oggi il "mattone" piu' importante della legge 40 sulla fecondazione assistita: il divieto di fecondazione eterologa, cioe' con gameti di donatore esterno alla coppia. La Corte Costituzionale ha infatti giudicato illegittimo il divieto, accogliendo i ricorsi presentati dai tribunali di Milano, Firenze e Catania, sollecitati a loro volta dai ricorsi di altrettante coppie sterili. (AGI)

Milano.  Ha trascorso la prima notte in carcere Paolo Brega Massone, l'ex primario della clinica Santa Rita di Milano condannato all'ergastolo con l'accusa di omicidio volontario per la morte di 4 pazienti. La Corte d'Assise di Milano lo ha condannato per omicidio volontario e lesioni. I pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano avevano chiesto per lui la condanna all'ergastolo e a due anni e 6 mesi di isolamento diurno. Brega Massone e' stato arrestato dai carabinieri presenti al palazzo di giustizia di Milano subito dopo la lettura della sentenza.  (AGI)

Roma "La notizia di oggi secondo la quale il tribunale di Grosseto ha ordinato al Comune 'di trascrivere nei registri di stato civile il matrimonio' fra due uomini italiani, celebrato con rito civile nel dicembre 2012 a New York perche' nel codice civile 'non e' individuabile alcun riferimento al sesso in relazione alle condizioni necessarie' al matrimonio, e' un fatto di rilevanza assoluta. Questa decisione dei giudici apre ad una vera rivoluzione nel vuoto normativo italiano". Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, secondo il quale "non solo riguarderebbe migliaia di coppie gay e lesbiche italiane che si sono sposate all'estero in Stati in cui il matrimonio gay e' riconosciuto, ma aprirebbe un'evidente capitolo nuovo per quanto riguarda le coppie gay in Italia. (AGI)

06/04/14

FEDELI E CONTENTI

Tradire è diventato più facile rispetto al passato. Prevalgono equivoci e malintesi sul vero significato dell'amore a due. Ma costruire un rapporto sincero e duraturo è sempre possibile C'è meno disponibilità nella coppia a costruire nel tempo un legame forte e con radici profonde

Un autobus, un autista di linea e per una signora di Ravenna è il colpo di fulmine. Si impegna in un corteggiamento insistente e inutile: la sua è una passione non corrisposta e «platonica», fatta di biglietti e telefonate. L'autista, infastidito, informa della vicenda il marito. Quest'ultimo chiede la separazione e dopo un ricorso alla Corte d'Appello di Bologna, che aveva escluso che la responsabilità della fine del suo matrimonio fosse da imputare al «corteggiamento insistente ma inutile che la moglie rivolgeva a un conducente di autobus, con il quale non vi era mai stata alcuna relazione sessuale », ottiene soddisfazione dalla Corte di Cassazione, con tutte le conseguenze di ordine patrimoniale. La Corte suprema dichiara infatti che un simile comportamento, anche se non è sfociato in una vera e propria relazione, è censurabile in quanto «ingiurioso » nei confronti del coniuge e contrario ai «doveri che derivano dal matrimonio. L'obbligo di fedeltà coniugale», dichiara ancora la Corte, «costituisce una regola di condotta imperativa, oltre che una direttiva morale di particolare valore sociale».

Una sentenza estratta dalla giurisprudenza di cinquant' anni fa? No, solo del giugno di dieci anni fa. Ma fedeltà sembra essere un termine fuori moda, che ormai è stato relegato nel linguaggio religioso o giuridico. È quasi ridicolizzata, è un optional per persone un po' bacchettone che non sanno godere del lato migliore della vita. E per medici e psicologi l'infedeltà può essere utile per superare stress o blocchi emotivi; e sull' onda della parità fra i sessi diventa un mezzo per riappropriarsi del proprio corpo e dei propri diritti.
Due su tre hanno tradito: Secondo recenti dati il 70% di italiani hanno tradito o tradirebbero la propria moglie. Ci sono professioni che sembrano consentire facili evasioni (agenti di commercio, medici e attori) e per i grandi manager la fedeltà coniugale è un optional. Sul fronte femminile siamo al 64%: con 1'11% delle ragazze diciottenni e il 58% delle signore cinquantenni. Ma le statistiche dicono anche che i matrimoni nel nostro paese durano di più rispetto al resto dell'Europa. «Sì, il tasso di instabilità e il più basso d'Europa. Con una differenza tra il nord e il sud del paese, dove per la donna è più difficile andarsene di casa. In un passato abbastanza recente la società esercitava un forte controllo sui matrimoni, garantendone in qualche modo la stabilità. La rottura dell'unione era un fatto eccezionale. Restare insieme per pressioni esterne - i parenti, la chiesa, le chiacchiere della gente - in certi casi era una trappola mortale, ma in altri assicurava la continuità di un percorso. Errori o sbandamenti venivano riassorbiti, diventando persino materiali da costruzione (forse non di grande qualità, ma sufficientemente solidi). Oggi non è più così. Lo sfaldamento della coppia a cui si assiste sempre più frequentemente, anche a pochi anni dal matrimonio, ha alla base una concezione della fedeltà che non si proietta su tempi lunghi ma si gioca tutta sul presente (finché c'è l'amore»). Si è persa la prospettiva del tempo necessario perché la fedeltà si radichi, si sviluppi, si rafforzi diventando lentamente una scelta e una forma di vita.

07/03/14

L'anti Bridget Jones cinica e geniale

Ve l'hanno mai detto che l'amore è come fare marketing? Agli inizi almeno è come se stesse piazzando un prodotto ad un cliente, e il prodotto da vendere siete proprio voi. Così si finisce per raccontare qualche bugia, dicendo a voi stessi che non sono proprio bugie, sono studiate omissioni. E' una questione di marketing, di sapersi vendere. Così si cambia il numero di fidanzati passati, si cambia di posto gli scheletri nell'armadio perché non vengano trovati, ci si appassiona per argomenti che non si sono mai piaciuti e magari, chissà, ci si finge più stupide (o stupidi), per non far sfigurare il nostro potenziale cliente.

No, non mi sono ammattita del tutto, è semplicemente l'effetto del libro In verità è meglio mentire di Kerstin Gier.
In verità è meglio
mentire

La scrittrice tedesca che sta riscuotendo tanto successo ci racconta la storia di Carolin, una plurilaureata con 158 di quoziente intellettivo che, abbandonato il fidanzato Leo si sposa con il padre di lui, Karl. Carolin ha sempre trovato la sua vita complicata soprattutto a causa della sua intelligenza, con Karl però era tutto diverso, tutto perfetto finché, 5 anni dopo il loro matrimonio, lui muore e Carolin deve ricostruirsi una vita e fare i conti con la famiglia del marito: un esercito di parenti inferociti che vogliono una parte dell'ingente patrimonio di cui Carolin non sapeva neppure l'esistenza.

Sii semplicemente te stessa è stato il principio-guida della mia infanzia. Mia madre me lo ripeteva sempre quando mi lamentavo di non avere amici. Sii te stessa e tutti ti ameranno per quello che sei. Non è affatto vero. Chiaramente non si dovrebbe fingere, ci si dovrebbe mostrare per quel che si è, ma è sbagliato aspettarsi che basti questo. Solo se sei molto fortunato trovi persone che ti amano così come sei. E’ seccante quando la persona trovata muore.”

Comincio subito col mettervi in guardia. Se pensate di leggere questo libro sperando in un romanzo introspettivo e dalla lacrime facile, lasciate perdere, perché In verità è meglio mentire non è affatto così. Il romanzo della Gier è un libro leggero, da ombrellone, ironico e pungente, superficiale, ma non in senso negativo, superficiale nel senso l'idea della Gier non era quella di sviscerare la situazione, ma di passarci sopra cercando di coglierne l'ironia.

Nessun avvenimento eclatante, nessun particolare colpo di scena, insomma l'unico reale motivo per leggere questo libro è proprio la protagonista Carolin. Il suo sarcasmo pungente è talmente spassoso da farti scordare che il libro di per se è niente di particolare.
Kerstin Gier

Le citazioni poste all'inizio di ogni capitolo ne sono la prova, perché dopo ogni saggia citazione c'è l'interpretazione dell'autrice/Carolin, che le dissacra e le demolisce come solo un'adorabile cinica donna può fare.

In quanto vedova addolorata, puoi decidere se essere riluttante o perfida, o se tenere lo sguardo fisso davanti a te tutto il giorno, puoi dimenticarti di farti uno shampoo, e puoi anche non pettinarti o truccarti.”

Insomma, se state cercando qualche libro da portarvi sotto l'ombrellone questa estate In verità è meglio mentire fa proprio al caso vostro. Giunti alla fine del romanzo però, non perdete tempo a cercare il seguito del libro, non c'è, dovrete restare con un libro senza finale e senza storia, ma con una fantastica protagonista.

04/03/14

La ricetta della nonna per un matrimonio perfetto

Lasciatoci febbraio alle spalle, iniziamo marzo parlando di cucina e matrimoni. Cos'hanno in comune queste due cose? Moltissimo se ci pensate bene, perché un matrimonio ha bisogno degli ingredienti giusti e ben dosati perché possa funzionare, esattamente come qualunque ricetta.

Il libro di cui vi parlerò oggi si intitola per l'appunto Ricette per un matrimonio perfetto di Morag Prunty, che tra le pagine del suo romanzo cerca di trovare la risposta alla domanda che molte donne si pongono: qual è il vero matrimonio perfetto? Quello che nasce dalla passione sin dal primo sguardo o quello che si costruisce e si rinsalda giorno per giorno?
Ricette per un
matrimonio
perfetto

La protagonista di questa storia è Tressa Nolan, brillante scrittrice e critica gastronomica, in procinto di partire per il viaggio di nozze con il suo novello sposo Dan. Un matrimonio deciso d'impulso, sul momento e ora Tessa comincia a chiedersi se l'uomo che ha sposato sia davvero l'Uomo Giusto. L'amore che aveva sempre immagino Tessa è ben diverso da quello che ha con Dan, paragonato poi a quello dei suoi nonni, sposati da sempre, Tessa si domanda se non abbia fatto un errore. Sarà aprendo uno dei tanti regali di nozze che Tessa scoprirà la risposta alle sue domande, grazie ad un quaderno sul quale sua nonna Bernardine aveva annotato tutti i suoi pensieri più intimi, gli eventi quotidiani e le sue impareggiabili ricette di cucina.

Dopotutto, l'uomo giusto sembra giusto solo fin quando non fa qualche errore”

Ricette per un matrimonio perfetto è una storia nella storia, perché l'autrice ci parla di Tessa e delle sue domande, che poi sono le domande che qualunque donna prima o poi si fa; allo stesso tempo però ci parla anche di nonna Bernardine, che queste domande se l'è già poste e ha trovato la propria risposta. Ma la componente culinaria dov'è? Vi stare chiedendo voi. Molto semplice. Poste qua e là come piccole pause di riflessione, 10 ricette tutte da provare.

Scritto con toccante semplicità, Ricette per un matrimonio perfetto non ha la presunzione di insegnare cos'è l'amore, né tanto meno come ottenere un vero matrimonio perfetto. E' un romanzo scritto col cuore, che vuole raggiungere il cuore del lettore per invitarlo a passare qualche piacevole momento insieme, insegnandogli magari qualcosina, o per lo meno portarlo a sinceramente a riflettere. Chissà, magari qualche lettore potrebbe anche trovare la propria risposta su come si ottenga un matrimonio perfetto.
Morag Prunty

Un libro piacevole da leggere, delicato e toccante al quale vale davvero la pena dedicare qualche momento della propria giornata.

Ora penso che l'amore romantico dovrebbe essere sempre come l'ho conosciuto io. Riparato e protetto, come un gioiello prezioso tenuto in uno scrigno in soffitta, da aprire di quando in quando, se si sente l'esigenza di distrarsi, per potersi meravigliare della sua bellezza. Ma da non esporre mai alla luce crude del giorno. Forse l'amore romantico è troppo delicato, troppo bello per sopportare la mediocrità.”

Per l'autrice la ricetta per un matrimonio perfetto è molto semplice: 1 dose di attenzione, 2 dosi di rispetto, 10 dosi di pazienza, un pizzico di fiducia e una spruzzata d compromesso. La vostra invece qual è?

03/03/14

Giovane donna malata terminale sposa il suo “amato” in Rianimazione. Poi muore.

Senza dubbio un grandissimo atto d'amore quello di una giovane coppia. Una storia straziante di una donna di 33 anni, afflitta da un male incurabile, che vuole fortemente unirsi in matrimonio col suo principe azzurro e muore tre giorni dopo essersi sposata nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano. La coppia è riuscita a realizzare il proprio desiderio la settimana scorsa. Nessun prete, ma con rito civile, i due hanno trovato la forza di dire sì e di unirsi in matrimonio, “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia”, per sempre. Lo hanno fatto nel reparto rianimazione dell’ospedale San Paolo di Savona dove lei era ricoverata e che da qualche tempo era diventata una specie di casa. Le nozze dovevano rimanere segrete, quel momento di gioia doveva restare un fatto fra loro due e le persone più care. Un segreto comprensibile al quale nel reparto di Rianimazione si sono tutti attenuti, dal primario, ai medici, agli infermieri, insomma a tutto lo staff. La notizia però si è diffusa ugualmente. Era una coppia che si voleva bene e che si era promessa amore eterno in circostanze comunque difficili. La cerimonia con rito civile si è svolta nel più assoluto riserbo. Purtroppo due giorni dopo dalla celebrazione del matrimonio le condizioni della neo sposa sono decisamente peggiorate e i medici savonesi hanno disposto il trasferimento della ragazza all'ospedale San Raffaele a Milano, un ultimo, disperato tentativo di combattere una battaglia purtroppo già persa in partenza . Lei non ce l'ha fatta ed ha cessato di vivere. La notizia della morte della ragazza si è diffusa rapidamente a Savona dove nessuno ha dimenticato quella coppia che ha voluto sposarsi in ospedale, dove tutti ricordano l'amore che quella giovane donna aveva saputo donare al suo compagno che aveva voluto sposare in un momento difficile e senza più alcuna speranza di sopravvivere.

17/02/14

Usa | Ragazza 19enne uccide un uomo, poi confessa:” ne ho uccisi quasi cento”.

Su questa incredibile vicenda Dario Argento potrebbe fare sicuramente la sceneggiatura di un film horror. Il caso della giovanissima Miranda Barbour sta sconvolgendo in queste settimane gli Stati Uniti, specie dopo le ultime rivelazioni fatte dalla stessa Barbour in carcere: “ho ucciso decine di persone, forse poco meno di cento, ho smesso di contarle dopo la 22esima”. La ragazza, 19enne originaria dell’Alaska, è stata arrestata in Pennsylvania per l'uccisione, a novembre scorso insieme al marito, Elytte Barbour 22 anni, di un uomo conosciuto su Craiglist, un sito per la compravendita online e per gli annunci di lavoro e di ogni genere, un omicidio «per celebrare - dicono gli investigatori - il loro terzo anniversario di matrimonio». Durante la confessione è venuta fuori una verità allucinante. Miranda Barbur confessa di aver subito violenze sin da quando era bambina, che la fecero diventare una ragazza deviata; a 13 anni fuggì di casa ed entrò in una setta satanista e inoltre di aver compiuto il primo omicidio proprio insieme al capo di questa setta e poi di non essersi più fermata. “Ho ucciso decine di persone. Meno di 100, ma ci ero vicina. Arrivata a 22 non li ho più contati” - confessa la ragazza - Non ho mai ucciso a caso, ma ho sempre ucciso persone cattive. Quando scoprivo che erano cattive per me non c'era più ragione che stessero ancora qui tra noi”. Poi parla anche del suo ultimo omicidio: “ l’uomo aveva messo un annuncio per cercare compagnia, l’ho ucciso dopo che mi ero offerta di fare sesso con lui per 100 euro. Gli ho detto che avevo 16 anni e lui ha detto che era OK. E questa era la risposta sbagliata”. Complice di questo delitto è stato il giovane marito della killer, il 22enne Elytte Barbour, anche lui detenuto in attesa della condanna che, a prescindere dalle ultime rivelazioni della 19enne, rischia di essere la pena di morte. La difesa di Miranda Barbour proprio la settimana scorsa ha fatto richiesta di una perizia psichiatrica per la propria assistita e lo stesso è stato fatto dalla difesa di Elytte Barbour.

16/02/14

La dipendenza da “mamma” e “papà” è spesso causa di separazione. Lo dice la Chiesa.

Il 'mammismo'è un fenomeno in continua crescita e spesso è causa di crisi nel rapporto di coppia. Quando mamma e papà entrano in camera da letto, la coppia scoppia. E' la dipendenza psicologica dai genitori una delle cause di nullità del matrimonio. Lo afferma la sessuologa Alessandra Graziottin, direttrice del reparto di Ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano, e lo ribadisce monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico ligure all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Quando "per ogni scelta della coppia è necessario il consenso del genitore - spiega monsignor Paolo Rigon - lo sposo diventa un sostituto. Il vero coniuge è uno dei due genitori". E l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco aggiunge: “ A creare problemi nella coppia è anche la mancanza di lavoro, che impedisce di sperare nel futuro. Le riforme necessarie a cui dovrà mettere mano il nuovo governo sono tante, ma prima di tutto bisogna pensare all'occupazione”. ''Il fenomeno dei ragazzi e delle ragazze che rimangono con i genitori fino a oltre 30 anni è noto – dichiara inoltre la sessuologa Graziottin – e ciò porta alla mancata maturazione della persona, ''che rimane sempre 'figlio' e non 'uomo' o 'donna', con un effetto su tutti gli aspetti relazionali, a partire da quello sessuale. Un conto è l'amore profondo, un conto la dipendenza patologica, che riguarda più le mamme ma talvolta anche i padri'. Gli effetti per la coppia sono devastanti, spiega Graziottin. ''Se non è risolto il rapporto genitoriale è impossibile stabilire un legame profondo con il partner, e questo si riflette sullo stesso progetto di famiglia, anche perché si instaurano dinamiche di confronto, per cui il partner viene sempre paragonato al genitore, che possono sfociare in veri psicodrammi''. ''Bene ha fatto il Vaticano - conclude la Graziottin - a rimarcare questo problema, è un segno di grande modernità e attenzione alle fragilità della coppia''.

12/01/14

Voleva diventare italiano sposandosi. Trans brasiliano arrestato.


Arrestati un 50enne di Imperia e il suo compagno trans.

I carabinieri di Alassio (Savona) hanno interrotto un matrimonio che si stava svolgendo a Bergamo, in quanto si trattava di un matrimonio “su ordinazione”. Una donna bergamasca di 40 anni e un trans brasiliano di 30 erano i protagonisti della strana cerimonia , la quale era stata organizzata in modo da far ottenere allo/a sposo/a straniero/a la cittadinanza italiana. Ad organizzare il tutto è stato un 50enne di Imperia, compagno del trans, già scritto nel libro degli indagati per favoreggiamento della prostituzione. La donna sarebbe stata ben retribuita per unirsi in matrimonio con la trans, la quale si sarebbe così garantita la cittadinanza italiana. . Dalle indagini, inoltre, è emersa l’esistenza di una vera e propria organizzazione che agganciava ragazze provenienti dal Brasile per farle poi prostituire in Italia.

08/01/14

Appena 8 giorni di matrimonio e lo scaraventa da un dirupo!

Appena 8 giorni di matrimonio e lo scaraventa da un dirupo! Erano appena sposati, freschi di luna di miele ma la giovane consorte 22enne, non sapendo come fare per venire fuori dalla frustrante situazione matrimoniale, decide di scaraventare il marito giù da un dirupo. Adesso è libera ma…rischia l’ergastolo.

sposi
Jordan Linn Graham e
Cody Lee Johnson
Siamo ad Helena (USA), ed almeno in apparenza sembravano una coppia felice, quella composta dalla 22enne Jordan Linn Graham, e il 25enne Cody Lee Johnson, ma a quanto pare non era così, dal momento che solo dopo 8 giorni di matrimonio, la giovane moglie scaraventa il marito giù da un dirupo presso il Glacier National Park, nel Montana.

Pare che il motivo scatenante la follia omicida di Jordan Linn Graham sia stata una forte lite avvenuta durante una passeggiata in un parco: il litigio avvenuto tra i due sposini, è degenerato a causa dei ripensamenti di lei, riguardo alla vita matrimoniale che sentiva a detta sua, stretta e non adatta al suo stile quotidiano. Per questo motivo, non riuscendo a vedere altre vie di fuga ha scaraventato il marito giù dal burrone, senza pensarci due volte.

Immediatamente, Jordan Linn Graham torna a casa, raccontando alla famiglia che il marito aveva voluto allontanarsi di sua spontanea volontà ( e giù tutti a dare addosso ai soliti uomini vigliacchi! )per alcuni giorni, ma il giorno dopo, i guardiani del parco trovano il cadavere. La polizia si reca a casa per raccontare l’accaduto alla moglie, non riesce più a recitare la parte della “povera” donna abbandonata dal “vigliacco” marito, alla fine confessa l’omicidio.
La condanna che le è stata assegnata è quella di omicidio di primo grado dopo aver ammesso la sua colpevolezza, anche se lei si difende ( che coraggio però, complimenti davvero! Ha fegato…anzi non ce l’ha ) affermando che l’accaduto non è stato premeditato, raccontando di averlo spinto per allontanarlo e non per buttarlo giù dal dirupo.

31/12/13

Otto anni di matrimonio .... e niente figli!!

Non siamo nel terzo mondo, bensì nella emancipata Germania. Una coppia di coniugi tedeschi si è presentata in una clinica e hanno chiesto un controllo della fertilità poichè dopo otto anni di matrimonio non avevano avuto figli e non si spiegavano il motivo. Dopo una serie di esami svolti non si è evidenziato alcun problema fisico in entrambi i coniugi. Indagando un pochino più a fondo i medici si sono stupiti quando, alla domanda “ Quanto spesso fate sesso?” si sono sentiti rispondere dalla coppia, 36 anni lui, 30 lei: “ Dottore, che cosa intende per l'amore?” Si è scoperto così che la coppia di coniugi tedeschi era stata cresciuta in un ambiente molto religioso, e nessuno si era preoccupato di spiegare loro come vengono al mondo i bambini. “ Non sono assolutamente persone con problemi mentali, ma semplicemente persone che non sanno assolutamente nulla sui requisiti fisici necessari per avere bambini. E’ stato necessario per i due tedeschi un ciclo di consulenze presso un terapista di coppia. E’ stata avviata anche una ricerca per scoprire se vi siano altre coppie nelle loro stesse condizioni.
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