Il-Trafiletto
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16/02/14

La dipendenza da “mamma” e “papà” è spesso causa di separazione. Lo dice la Chiesa.

Il 'mammismo'è un fenomeno in continua crescita e spesso è causa di crisi nel rapporto di coppia. Quando mamma e papà entrano in camera da letto, la coppia scoppia. E' la dipendenza psicologica dai genitori una delle cause di nullità del matrimonio. Lo afferma la sessuologa Alessandra Graziottin, direttrice del reparto di Ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano, e lo ribadisce monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale del tribunale ecclesiastico ligure all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Quando "per ogni scelta della coppia è necessario il consenso del genitore - spiega monsignor Paolo Rigon - lo sposo diventa un sostituto. Il vero coniuge è uno dei due genitori". E l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco aggiunge: “ A creare problemi nella coppia è anche la mancanza di lavoro, che impedisce di sperare nel futuro. Le riforme necessarie a cui dovrà mettere mano il nuovo governo sono tante, ma prima di tutto bisogna pensare all'occupazione”. ''Il fenomeno dei ragazzi e delle ragazze che rimangono con i genitori fino a oltre 30 anni è noto – dichiara inoltre la sessuologa Graziottin – e ciò porta alla mancata maturazione della persona, ''che rimane sempre 'figlio' e non 'uomo' o 'donna', con un effetto su tutti gli aspetti relazionali, a partire da quello sessuale. Un conto è l'amore profondo, un conto la dipendenza patologica, che riguarda più le mamme ma talvolta anche i padri'. Gli effetti per la coppia sono devastanti, spiega Graziottin. ''Se non è risolto il rapporto genitoriale è impossibile stabilire un legame profondo con il partner, e questo si riflette sullo stesso progetto di famiglia, anche perché si instaurano dinamiche di confronto, per cui il partner viene sempre paragonato al genitore, che possono sfociare in veri psicodrammi''. ''Bene ha fatto il Vaticano - conclude la Graziottin - a rimarcare questo problema, è un segno di grande modernità e attenzione alle fragilità della coppia''.

24/11/13

Theodora Rose Williams detta Teddy figlia di Robbie

Si sa che le figlie sono le gioie dei papà e come loro siano iper protettivi. Quando si tratta di pop star, non si fa eccezione infatti Robbie Williams, invitato a un evento organizzato da Facebook a Londra, ha raccontato ai fan della figlia, Theodora Rose detta Teddy, nata a settembre del 2012. Per l'ex Take That, 39 anni, e per la moglie Ayda Field, 34, sposata nel 2010, è la primogenita. Robbie ha raccontato anche di una canzone, Go Gentle, primo singolo estratto da Swings Both Ways.
Robbie Williams
 E di come lì si rivolge alla figlia, la immagina cresciuta, ancora non donna, alle prese con i primi ragazzi in discoteca.
Le consiglia di evitare «gli idioti che credono di essere eroi», di non rispondere a ogni telefonata, di non cercare di far sì che la amino. Protettivo e "geloso", le dice che non è necessario baciarli, e, se provano a ferirla, «fallo sapere al tuo papà». «Parlo della preoccupazione che possa incontrare uno come me. E di cosa dovrebbe fare se succedesse», ha spiegato con sincerità il cantante, che spera che a Teddy non manchi il «senso dell'umorismo». Il suo ruolo di padre gli calza a pennello: «Finora è stato un piacere immenso amare mia figlia e prendermi cura di lei». E ha aggiunto: «Non ci sono grandi consigli da dare sul matrimonio o l'essere genitori. Sembra sempre così stressante, ed è di questo che ho avuto paura. E invece non ti rendi conto di quanto riceverai in cambio».
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