Il-Trafiletto
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09/08/17

Carcerato trovato in intimità con la sua visitatrice

Carcerato trovato in intimità con la sua visitratrice, mentre si trovavano nell'area verde destinata ai colloqui. Sospreso dai secondini è stato allontanato dall'area.

L'uomo, un albanese di 25 anni recluso per furto e rapina e con un "fine pena" fissato nel 2020, è stato segnalato all'autorità giudiziaria per atti osceni in luogo pubblico.
    L'episodio, reso noto dal sindacato autonomo Osapp, si è consumato nel perimetro della zona a custodia attenuata chiamata Arcobaleno. In quel momento erano presenti altri detenuti con i rispettivi familiari. Il personale addetto alla vigilanza armata sul muro di cinta ha notato quanto stava succedendo e il recluso è stato....http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2017/08/09/sesso-in-carcere-denunciato-detenuto_cb7f918e-2914-4968-94f1-ca5207957daa.html

03/08/14

La Giamaica è una delle nazioni più omofobe del mondo

La Giamaica è una delle nazioni più omofobe del mondo, dove una legge coloniale contro la "sodomia" è ancora vigente e prevede la reclusione fino a dieci anni. Mentre l'articolo 79 punisce qualsiasi atto di intimità fisica tra uomini, in pubblico o in privato, con la reclusione fino a due anni e la possibilità di una condanna ai lavori forzati. Questo porta in fuga i giovani gay dalle loro famiglie. Con la perdita della casa dove vivere, sono costretti a rifugiarsi in un angolo della capitale del paese, Kingston,  infestata di zanzare - come rivelato in un breve documentario realizzato da VICE News.
Il "Gully Queens", come si autodefiniscono, hanno cercato rifugio nelle fogne dopo essere stati costretti a lasciare le baracche e gli edifici abbandonati. Non volendo nascondere la loro sessualità, il senso di comunità e la relativa sicurezza che il canalone fognario fornisce loro, hanno costituito una comunità. Per questo motivo, un pizzico di ottimismo pervade la vita dei " Gully Queens", che hanno  nomi coloriti come Ciottoli, Batman, Rihanna e Beyonce. Cercano di vivere una vita più dignitosa possibile, dato i loro sporchi ambienti infestati da zanzare e scarafaggi : hanno una doccia con acqua pulita che sgorga da un idrante; i vestiti sono disposti ad asciugare sul lato dello scarico; e dormono su materassi di fortuna realizzati da pallet e tappeti.

Uno dei "Gully Queens" Khloe, racconta del suo amico Dwayne Jones - un adolescente transgender - che è stato assassinato nel luglio 2013.  Dwayne è stato inesorabilmente preso in giro a scuola per essere effeminato fino a farlo espellere dalla scuola. Suo padre non solo lo cacciò di casa all'età di 14, ma aiutò i vicini di casa del figlio, a schernirlo e a spingere il giovane fuori dalla baraccopoli, dove era cresciuto. All'età di 16 anni si presentò a una festa di strada vestito da donna. Il suo errore fu di confidare ad un amico che stava partecipando ad una festa vestito da donna per la prima volta nella sua vita. Il ragazzo fu ucciso: prima picchiato poi accoltellato, colpito da proiettili e infine investito da un auto.
"Quando ho visto il corpo di Dwayne, ho cominciato a tremare e piangere"  ha detto Khloe. "Dwayne era una delle tre amiche transgender che hanno condiviso la casa abbandonata sulle colline sopra la città costa nord di Montego Bay". Come la maggior parte dei transgender e gay in Jamaica, Khloe non da il suo nome vero, per paura. "E' stato orribile. Era così, così doloroso vederlo in quel modo ".

"La Giamaica è considerata il peggior luogo in tutte le americhe per le persone LGBT. Le leggi sono descritte dall'Atto sui Delitti della Persona, articoli 76, 77, 78, 79: Chiunque sia condannato all'abominevole crimine di sodomia (rapporto anale) commesso sia con gli esseri umani che con un qualsiasi animale, è punibile con l'imprigionamento ai lavori forzati..., lo stesso vale per chiunque tenti di commettere il suddetto abominevole crimine, o sia colpevole di un qualsivoglia assalto con l'intento di commettere lo stesso, o di un qualsivoglia assalto indecente su una qualsiasi persona maschile... ... Ogni qualvolta si abbia a che fare con un qualsiasi delitto punibile da questo Atto, sarà forse necessario provare la conoscenza carnale, ma non sarà necessario provare l'attuale emissione di seme non costituendo questa una prova della conoscenza carnale, bensì la conoscenza carnale dovrà essere completamente giudicata con la sola prova di penetrazione. Sì specifica poi che ogni persona maschile, in pubblico o in privato, che commette, o fa parte di un gruppo che commette, o che procuri o tenti di procurare la commissione di una qualsiasi persona maschile, di un atto di grande indecenza con un'altra persona maschile sarà colpevole di un delitto e punibile con l'imprigionamento ai lavori forzati....

24/07/14

USA | Un'altra condanna a morte con due ore di agonia dopo l'iniezione letale.

Un'altra esecuzione capitale negli USA, precisamente in Arizona, nel carcere di Phoenix. E questa volta con una triste e sconvolgente appendice, un'agonia di due ore per il povero condannato. Joseph Wood, 55 anni, era stato condannato nel 1989 per il duplice omicidio della ragazza e del padre di lei. La vicenda ha riacceso polemiche e dibattito sulla pena di morte negli Stati Uniti. L'uomo è stato legato al letto della morte alle ore 13.52 ed ha cessato di vivere solamente alle 15.48, dopo la bellezza di ben 116 minuti trascorsi tra rantoli e agonia. Probabilmente il coctail di farmaci usato per l'iniezione letale non ha funzionato come si sperava, dal momento che era in via sperimentale, essendo stato usato in precedenza solamente una volta, nell'Ohio alcuni mesi fa, ed anche in quel caso ci vollero tredici minuti per causare la morte del condannato. Durante l’agonia i legali del condannato hanno presentato un appello d’emergenza, dopo averlo visto rantolare e boccheggiare. Il governatore Jan Brewer, repubblicana, si è dichiarata dispiaciuta di quanto accaduto e ha ordinato alla Direzione statale dei Servizi Penitenziari di condurre un’inchiesta sul caso, prendendo comunque le difese dell’operato dei funzionari addetti all’esecuzione, a suo dire perfettamente «legale». "Non credo che stesse soffrendo" - ha detto Jeanne Brown, sorella e figlia delle vittime - ha avuto quello che si meritava.

14/06/14

Dalle rapine a mano armata al furto di mutande: torna in carcere il "bel Renè" Vallanzasca.

Chi non si ricorda di Renato Vallanzasca, il "bel Renè" della malavita milanese, autore negli anni settanta e seguenti di numerosi sequestri e condannato, complessivamente, a quattro ergastoli e 295 anni di reclusione? Da anni il bel Renato si è ravveduto pubblicamente dei suoi misfatti, riuscendo ad ottenere per questo il regime di semilibertà nel carcere di Bollate. Ieri sera durante un permesso premio, si è recato in un supermercato milanese ed ha cominciato le sue compere come una persona normale, recandosi poi alla cassa per pagare regolarmente i suoi acquisti. Ma non aveva fatto i conti con l'addetto all'antitaccheggio, il quale lo ha sorpreso mentre nascondeva alcuni oggetti e capi d'abbigliamento, evidentemente con l'inteno di evitarne il pagamento.Fermato da una pattuglia di carabinieri, al noto criminale veniva contestata la sottrazione di due boxer, delle cesoie e del concime per le piante, per un valore di circa 70 euro. E' stato quindi arrestato e sarà processato per direttissima, subendo inoltre la revoca del regime di semilibertà. Triste fine di un criminale che agli inizi degli anni 70 era stato l'attore principale della malavita milanese, compiendo furti, rapine e sequestri di persona e salendo alle cronache per diverse evasioni. La sua carriera da delinquente criminale iniziò nel 1972 proprio con una rapina ad un supermercato milanese, proseguì poi con una miriade di rapine a mano armato, arrivando nel 1977 allo scontro a fuoco con le forze dell'ordine ad un posto di blocco, terminato con la morte di due poliziotti. Nella sua vita da criminale Renato Vallanzasca ha "dimorato" in ben 36 penitenziari italiani. (immagine presa dal web)

13/06/14

Ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, al sicuro in carcere

E' atterrato questa mattina alle 7 all'aeroporto romano Leonardo Da Vinci di Fiumicino, l'aereo proveniente da Beirut con a bordo l'ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, estradato dal Libano dove si era rifugiato e dove era stato arrestato il 12 aprile scorso. 

Il 23 maggio il presidente libanese Michel Suleiman ha firmato il decreto di estradizione. Con lui nell'aereo c'era la figlia Chiara, non ha potuto viaggiare vicino al padre ma riuscendo comunque a lanciargli qualche piccolo saluto. All'arrivo allo scalo romano, mentre la figlia usciva per le vie normali, Dell'Utri è stato condotto negli uffici della Polizia Giudiziaria dove ufficiali e funzionari della Direzione investigativa antimafia gli hanno notificato l’ordine di arresto emesso dalla procura generale della Repubblica di Palermo, procedendo poi alla perquisizione personale e del bagaglio di Dell’Utri, a seguito della quale gli è stata sequestrata una cospicua somma di denaro, circa 25mila euro, telefoni cellulari, due carte di credito e documentazione personale. A metà mattinata l'ex senatore ha lasciato l'aeroporto a bordo di un'ambulanza alla volta del carcere di Parma, il quale sembra sia attrezzato per seguire e controllare la patologia di Dell’Utri dopo l’intervento cardiaco a cui è stato sottoposto in Libano. Non sarà quindi ricoverato nel reparto reclusi dell'ospedale Maggiore della città emiliana. Nella stessa struttura sanitaria del carcere di Parma in passato era stato ospitato il boss della mafia Bernardo Provenzano, poi trasferito a Milano, mentre ora vi è detenuto l'altro mafioso Totò Riina. (immagine presa dal web)

30/05/14

Alfred Douglas & Oscar Wilde


Oscar Wilde 1880 foto d'epoca

ALFRED DOUGLAS & OSCAR WILDE

Quando un amore diverso uccide

..cari amici del Trafiletto, perdonate la mia lunga e imperdonabile assenza, ma eccomi a voi con un altro breve scritto che avrebbe meritato una più lunga attenzione, ma faccio di necessità virtù:

Alfred Douglas  1892 foto d'epoca
È il 3 dicembre 1900, quando a Parigi uno scarno corteo si reca a piedi alla Chiesa di St. Germain des Près per una mesta e malinconica cerimonia che chiude con celato mormorio e velata clandestinità, l’esistenza di un uomo che più di ogni altro era stato la delizia, lo stupore e lo scandalo più deplorevole dell’Inghilterra vittoriana, la cui sorte può essere riassunta in una frase che lui stesso un giorno aveva pronunciato con tedioso e caustico snobismo: “Only the extraordinary survives”. – “solo lo straordinario sopravvive” – ed Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, (Dublino 1854 - Parigi 1900) è stato un uomo straordinario; discutibile finché si vuole, ma senz’altro straordinario: il debole vento della mediocrità non ha mai sfiorato la bella e imponente testa del romanziere, scrittore, poeta, critico d’arte e letteratura, dalla mente acuta e brillante, né quando, al tempo aureo dei suoi successi teatrali, portava i capelli lunghi e ondulati, e vestiva in modo del tutto originale, né dopo il doloroso intervallo del carcere di Reading che lo rende precocemente incanutito come un vecchio.

Un conversatore meraviglioso e inimitabile, uno scrittore di pregio che lambisce le vette del genio: Oscar Wilde è tutto questo e anche di più. L’uomo che ha impersonato l’anticonformismo più autentico e attuale del suo tempo nei confronti dell’ipocrisia aristocratica inglese, nonché della ricca borghesia la cui principale occupazione consisteva nello scimmiottare il palcoscenico intelligente. Wilde, delizioso insolente, desideroso di stupire e affascinare con ogni sua parola, compare nei salotti e nei ristoranti alla moda tenendo con disinvoltura fra le mani fiori di giglio, indossando camicie di seta e soprabiti di pelliccia da stupire, calandosi in una vera e propria campagna di autopromozione, nel ruolo dell’esteta raffinato.

Non erra chi lo trova artificioso e affettato, ma Wilde non è un uomo qualunque, la sua presenza non può passare inosservata: non si può ascoltarlo senza rimanerne incantati, nessun attore da palcoscenico riesce a parlare come Wilde parla nella vita quotidiana. Il suo grande successo arriva con la pubblicazione del romanzo “Il ritratto di Dorian Grey” nel 1891, lo stesso anno in cui il destino lo fa incrociare con quello che segnerà definitivamente il futuro percorso della sua vita: il ventunenne lord Alfred DouglasBosie per gli amici - , secondogenito  dell’ottavo marchese di Queensberry.

Bosie è un adolescente esile e delicato, con grandi occhi azzurri e capelli biondi, che si atteggia a poeta e aspira poi a emulare senza possibilità, quello che diventerà per sei anni, suo maestro e compagno intimo di vita. Wilde si sente subito attratto dalla femminea bellezza di quel giovane febo, nel quale vi trova il suo Dorian Grey, quale narciso inconsapevole che si contempla nello specchio dell’arte appagandosi del proprio capolavoro, senza presagire il dramma che inesorabile fato gli ha riservato: una lenta e progressiva distruzione fisica e spirituale causata da un amore impossibile agli occhi di una società intransigente, superficiale e bigotta; la vita come opera d’arte dunque: Oscar e il suo Bosie cominciano a frequentare con assiduità tutti i ritrovi della Londra elegante, sfidando apertamente il pettegolezzo che tramuterà in scandalo per omosessualità.

Tutto si svolge con incredibile rapidità, da sembrare un brutto sogno: primo, il biglietto insultante del padre di Bosie, su cui spicca la parola ‘Sodomite’, terribile e inaccettabile all’ipocrita e farisea società vittoriana; secondo, la folle querela per diffamazione di Wilde, al di là di ogni elementare prudenza; il processo non tarda a venire, con un Wilde certo del suo trionfo, tanto che decide di non avvalersi di nessuna difesa legale, prendendo il destino giudicante nelle sue stesse mani.

Processo che si conclude rapidamente per omosessualità, una condanna che lo porterà alla rovina economica e sociale; infine il carcere, prima a Wandsworth e poi a Reading per due lunghi anni, che lo segneranno irrimediabilmente nel corpo e nell’anima; In carcere scrive il ‘De Profundis’,  lettera biografica – che consiglio di leggere - del periodo vissuto col suo amato Bosie, dove non risparmia nulla sia a se stesso, sia al suo giovane amico, accusandolo amorevolmente di un comportamento spregiudicato ed egoista, ritenendolo il principale responsabile della sua ineluttabile disfatta fisica, morale e sociale; Esce dal carcere il 19 maggio 1897, e non riconosce più il brillante ed elegantissimo dandy che aveva affascinato le platee della cultura mittel-europea, non riconosce neppure più Oscar Wilde, colui che un giorno si autodefinì ‘lo straordinario che sopravvive’.

In esilio per tre anni  si fa chiamare Sebastian Melmoth, e indossa abiti a buon mercato, su un corpo in disfacimento simile a quello del suo Dorian Grey, contemplato una notte nel ritratto fatale; Abita in due miserabili stanzette all’Hotel d’Alsace, a Parigi, in Rue des Beaux Arts, indirizzo che fatalmente riflette il bello della sua arte, lo stesso dove lo coglie la morte il 30 novembre 1900. Oscar Wilde, genio e sregolatezza insieme, colpevole di aver vissuto secondo i propri principi, di aver sfidato con la sola bellezza intellettuale i dogmi severi di una società schematizzata e bacchettona, di aver voluto bene soltanto a una donna, la stessa che gli aveva donato due figli, ma di aver amato con delicata e tenera passione un’altra bellezza allora proibita, illegale, che ineluttabilmente lo porta alla morte: Un illustro sconosciuto lord Alfred Bruce Douglas (Worchestershire 1870 - Lancing 1945), poeta e scrittore. Lascia un libro soltanto: ‘Io e Oscar Wilde’.

...l'amore è di gran lunga superiore all'arte...O.Wilde
...l'amore è il primo capolavoro d'arte appeso al cielo della poesia...S.Dellestelle

26/05/14

Stalking e violenze su un bambino di 12 anni. Arrestato pediatra aMilano.

Altro caso di pedofilia. Questa volta un medico pediatra di 54 anni residente nella periferia di Milano ma che svolgeva la sua professione presso una clinica nel centro del capoluogo lombardo, è stato arrestato dagli agenti del commissariato Lorenteggio per violenza sessuale ai danni di un bambino di 12 anni che il medico teneva in cura fin dall’età di quattro anni. Dalle indagini effettuate la clinica in questione è risultata estranea ai fatti. L’accusa rivolta al professionista dagli agenti, oltre che di violenza sessuale, è quella di detenzione e produzione di materiale pedopornografico e di stalking per aver importunato il ragazzino di sms e telefonate. Gli inquirenti ipotizzano che il pediatra possa essere un seriale e che abbia abusato di altri bambini, dal momento che aveva già subito una condanna nel 2006 a otto mesi per detenzione di materiale pedopornografico per una vicenda del 2000. Le indagini hanno preso il via dopo una denuncia dei genitori del ragazzino, i quali si erano rivolti al professionista affinchè aiutasse il figlio a affrontare i suoi problemi, sia scolastici che di apprendimento. Accortisi di un cambiamento repentino del loro ragazzo, hanno prima chiesto l’aiuto agli insegnanti, poi hanno scoperto gli sms del pediatra sul telefonino del loro figlio e gli incontri tra lui e il medico. Perquisendo l'appartamento del medico nell'hinterland milanese gli agenti hanno trovato diverse foto e alcuni file memorizzate sul suo computer che hanno convinto il gip Guidi a convalidare l'arresto e a ordinare la detenzione in carcere. Inoltre sul letto del medico sono stati trovati alcuni bambolotti e delle foto pornografiche del bambino in questione. Sembra inoltre che a causa della ''presenza permanente'' dell'uomo vicino al ragazzo, questi avesse manifestato anche ''manifestazioni suicide''.

10/05/14

Scajola non parla-Confermata la condanna a Dell'Utri- Ex premier ai servizi sociali

Regina Coeli- Si è avvalso della facoltà di non rispondere Claudio Scajola nell'interrogatorio di garanzia a Regina Coeli. "Voleva rispondere ma gli abbiamo consigliato di non farlo: vogliamo prima parlare con lui e studiare le carte", dice l'avvocato Giorgio Perroni. L'avvocato ha aggiunto: "E' sereno e convinto di poter spiegare i fatti". "I contatti con la moglie di Matacena sono un dato oggettivo - ha detto Perroni - ma senza vedere le carte e aver parlato con lui è impossibile fare valutazioni".(Ansa.it)

Roma - E' defintiva la condanna a 7 anni di reclusione per Marcello Dell'Utri, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha deciso la Cassazione, rigettando il ricorso della difesa dell'ex senatore. La Suprema Corte ha quindi confermato il verdetto emesso, in sede di rinvio, dalla Corte d'Appello di Palermo il 25 marzo dello scorso anno.(AGI)

Roma - Iniziano i servizi sociali per Silvio Berlusconi. L'ex premier è arrivato all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone alle 9:30, senza rivolgere neppure un saluto ai numerosi giornalisti presenti, per iniziare ad assistere i malati di Alzheimer. Attimi di agitazione quando un contestatore ha cercato di superare le transenne, subito bloccato dalle forze dell'ordine. Pippo Fiorito, rappresentante dei Comitati unitari di base all'interno dell'istituto, continuava a gridare: "Noi italiani abbiamo un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore".

Allontanato dalla Digos è stato poi accompagnato all'uscita dell'Istituto. "I lavoratori della Sacra Famiglia non vogliono Berlusconi" spiega Fiorito, che indossa una maglietta bianca in cui campeggia la scritta 'Occhio. Il formaggio lo stai mettendo tu', in riferimento alle promesse sulle pensioni dell'ex premier, un cilindro e un paio di occhiali da sole. E aggiunge: "Non doveva venire qui ma anzi andarsene a San Vittore. Lotteremo finché Berlusconi non se ne andrà" promette il sindacalista.(Adnkronos/Ign)

28/03/14

Usa | Innocente condannato a morte nel 1985, torna libero dopo quasi trenta anni.

Ha trascorso la bellezza (si fa per dire ) di 25 anni nel braccio della morte. Ora per Glenn Ford, afroamericano, detenuto dal dal marzo del 1985 nel Penitenziario di stato della Louisiana, si aprono definitivamente le porte del carcere e torna ad essere un uomo libero, grazie ad un giudice della Corte distrettuale della Louisiana. Ford, 64 anni, 30 dei quali passati da recluso, era stato accusato di omicidio di primo grado e condannato a morte per l’uccisione del gioielliere Isadore Rozeman, avvenuta il 5 novembre 1983 in seguito ad una rapina. Per la giuria dell'epoca, formata di soli uomini bianchi che lo condannò, Ford era colpevole oltre ogni ragionevole dubbio ma per il giudice, che ha accolto la mozione avanzata dai pubblici ministeri affinché l’uomo fosse scagionato, si è invece trattato di un terribile errore. “Glenn Ford non avrebbe nemmeno mai dovuto essere arrestato”, ha dichiarato il giudice, “non ha partecipato e non era nemmeno presente durante la rapina”. “ E' una bella sensazione - dice Glenn a chi gli chiede come si sente - Il mio cervello vaga in tutte le direzioni, mi sento bene”.E' uno dei più longevi condannati a morte nella storia americana moderna. Per la legge dallo Stato della Louisiana, Glenn otterrà un risarcimento economico (25 mila dollari per ogni anno di detenzione illecita fino ad un massimo di 250.000 dollari, più altri 80.000 per la perdita della ‘opportunità di vita’), ma nessuno potrà mai restituirgli il tempo rubato. “Non posso tornare indietro e fare le cose che avrei dovuto fare quando avevo 35, 38 o 40 anni”, ha commentato con rammarico Ford, “i miei figli, quando li ho lasciati, erano bambini. Ora sono uomini che hanno dei bambini”. Duro anche il commento Amnesty International Usa, secondo cui “Glenn Ford è la prova vivente di quanto sia viziato il nostro sistema giudiziario”.

21/03/14

Iran | Dopo 8 anni di carcere e il rischio della lapidazione, amnistiata e liberata Sakineh Ashtiani.

Ricordate Sakineh Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione nel 2006 con l'accusa di adulterio e di aver ucciso il marito d'accordo con il suo amante? E' di ieri l'annuncio che la donna è stata rimessa in libertà. Ne dà notizia l'avvocato italiano Bruno Malattia di Pordenone, che ha patrocinato il caso di fronte al parlamento europeo. Dopo otto anni di carcere e una forte mobilitazione internazionale per salvare la vita alla donna, le autorità della Repubblica islamica le hanno concesso l'amnistia. La donna è stata rilasciata dopo aver scontato 8 anni di carcere. La buona condotta ha favorito il procedimento di amnistia. Secondo alcuni osservatori è un altro segnale della distensione messa in atto dal presidente Rohani, che in realtà deve gestire una situazione interna, sociale ed economica, difficile, vista l'eredità lasciata dal suo predecessore. Sakineh Mohammadi. Ashtiani, 47 anni, di Tabriz, nel nord-ovest dell’Iran, venne condannata nel 2006, sotto la presidenza di Mahmud Ahmadinejad, alla lapidazione per adulterio, con sentenza poi sospesa nel 2010. Ma rischiò poi l’impiccagione in un processo per l’omicidio del marito. Nel 2010 il Comitato internazionale contro la lapidazione, con sede in Germania e guidato dalla dissidente iraniana Mina Ahadi, aveva dato notizia della prossima impiccagione di Sakineh e poco più di un mese dopo del suo rilascio. Notizia smentita dalle autorità islamiche, che l’attribui’ ad un’azione di propaganda della stampa occidentale. La tv di stato iraniana mostrò la donna che confessava l’adulterio e la complicità nell’omicidio del marito: una confessione che il figlio della donna, Sajad Qaderzadeh, disse esserle stata estorta con la tortura. Ora l'annuncio dell'amnistia, che attende la conferma dei fatti. Forse un gesto distensivo nell’ambito del «nuovo corso» impresso alla politica estera dal presidente moderato Hassan Rohani.

16/03/14

"Gocce" di notizie: 'Mea culpa', il libro scritto da Fabrizio Corona

"Non un pentimento" ma un percorso di "reinvenzione". Cosi' il coautore, lo scrittore Franco Bolelli, ha descritto il senso di 'Mea culpa', il libro scritto da Fabrizio Corona (sottotitolo 'Voglio che mio figlio sia fiero di me'), edito da Mondadori e presentato a Milano. L'ex agente dei vip si trova attualmente in carcere per scontare un cumulo di condanne e non era presente all'evento, ma per lui hanno parlato Bolelli e il fratello Federico. "E' ovvio che Fabrizio ha fatto tutto quello che ha fatto per il denaro - riconosce Federico Corona - ma c'e' molto che va salvato del suo passato". "E' stato un imprenditore, che ha dato da lavorare a molta gente, ed e' comunque una persona diversa, che ha imparato ad ascoltare la gente che gli sta intorno", ha proseguito il fratello. Il titolo originale, raccontano Bolelli e Federico, avrebbe dovuto essere 'Orgoglio', ma 'Mea Culpa', a loro giudizio, riassume meglio il senso del libro. Non perche' Corona si sia pentito della gran parte di quello che ha fatto; se c'e' qualcosa che rimpiange, dice il fratello, e' l'eccessivo orgoglio negli anni in cui viaggiava al massimo. "Non e' un pentimento, non e' un folgorato sulla via di Damasco - dice Bolelli - siamo piu' di fronte a una reinvenzione di se' stesso, un processo che il carcere ha aiutato.          fonte(AGI)

24/02/14

Breivik e si lamenta denuncia di ricevere torture | La polizia respinge tali accuse.

Nel carcere di Ila, Anders Behring Breivik ha a disposizione tre celle di otto metri quadrati ciascuna: una per dormire, una per l'attivita' fisica, una per scrivere e per usare il computer. Breivik e si lamenta. Denuncia di ricevere torture. La polizia respinge tali accuse.


Oslo, 24 feb. - La Polizia norvegese respinge al mittente le lamentele di Breivik, che accusa con una lettera i suoi carcerieri di essere torturatori. "Il reclamo - afferma il capo della Polizia Ingrid Wirum - e' stato esaminato alla luce delle norme vigenti e abbiamo concluso che ne' la prigione di Ila ne' le persone nominate nel reclamo possano essere accusate di alcunche'". L'avvocato di Breivik afferma che il suo cliente "non e' sorpreso" di questa decisione. "Non sembra - ha aggiunto l'avvocato Tord Jordet - che la polizia voglia investigare veramente a fondo". Breivik, che nel luglio 2011 uccise 8 persone con un'autobomba a Oslo e, uno a uno, 69 giovani laburisti nell'annuale riunione politica di Utoya, e' stato dichiarato sano di mente e condannato al massimo della pena. In Norvegia l'ergastolo fu abolito nel 1971 e Breivik e' stato condannato a una cornice detentiva che puo' variare da un minimo di 10 anni di carcere ad un massimo di 21 anni. Al termine della pena una commissione valutera' se Breivik sara' ancora socialmente pericoloso: teoricamente potrebbe rimanere in carcere tutta la vita oppure uscirne dopo il 2021. Nel carcere di Ila, Anders Behring Breivik ha a disposizione tre celle di otto metri quadrati ciascuna: una per dormire, una per l'attivita' fisica, una per scrivere e per usare il computer. Breivik, nella lettera, si lamenta tra l'altro di non poter comunicare con l'esterno e di avere giochi della Playstation datati. Lo stragista si alleno' mentalmente alla carneficina giocando per ore a videogames di guerra. Breivik uccise i giovani laburisti per un preciso calcolo politico. "I laburisti/multiculturalisti - scrisse nel suo manifesto politico inviato a 8109 indirizzi email in tutta Europa - sono responsabili di avere aperto le porte dell'Europa agli immigrati, in particolare quelli musulmani. Io non attaccherfonte (AGI)
o' direttamente gli i
mmigrati, perche' questo creerebbe un moto di simpatia nei loro confronti. Quando si ha una perdita d'acqua in un bagno - scrisse Breivik - prima si ripara la perdita (i laburisti/multiculturalisti), poi si tira su l'acqua (gli immigrati)". L'obiettivo finale di Breivik e dei Cavalieri Templari (fondati, a suo dire, a Londra nel 2002) e' la cacciata di tutti gli immgrati dall'Europa entro il 2083, 400 anni dopo il fallito assedio degli Ottomani a Vienna. Breivik riceve centinaia di lettere di fan nazionalisti e xenofobi da tutta Europa. L'europarlamentare leghista Borghezio defini' "in qualche caso ottime" le idee dello stragista.                                      

17/02/14

Usa | Ragazza 19enne uccide un uomo, poi confessa:” ne ho uccisi quasi cento”.

Su questa incredibile vicenda Dario Argento potrebbe fare sicuramente la sceneggiatura di un film horror. Il caso della giovanissima Miranda Barbour sta sconvolgendo in queste settimane gli Stati Uniti, specie dopo le ultime rivelazioni fatte dalla stessa Barbour in carcere: “ho ucciso decine di persone, forse poco meno di cento, ho smesso di contarle dopo la 22esima”. La ragazza, 19enne originaria dell’Alaska, è stata arrestata in Pennsylvania per l'uccisione, a novembre scorso insieme al marito, Elytte Barbour 22 anni, di un uomo conosciuto su Craiglist, un sito per la compravendita online e per gli annunci di lavoro e di ogni genere, un omicidio «per celebrare - dicono gli investigatori - il loro terzo anniversario di matrimonio». Durante la confessione è venuta fuori una verità allucinante. Miranda Barbur confessa di aver subito violenze sin da quando era bambina, che la fecero diventare una ragazza deviata; a 13 anni fuggì di casa ed entrò in una setta satanista e inoltre di aver compiuto il primo omicidio proprio insieme al capo di questa setta e poi di non essersi più fermata. “Ho ucciso decine di persone. Meno di 100, ma ci ero vicina. Arrivata a 22 non li ho più contati” - confessa la ragazza - Non ho mai ucciso a caso, ma ho sempre ucciso persone cattive. Quando scoprivo che erano cattive per me non c'era più ragione che stessero ancora qui tra noi”. Poi parla anche del suo ultimo omicidio: “ l’uomo aveva messo un annuncio per cercare compagnia, l’ho ucciso dopo che mi ero offerta di fare sesso con lui per 100 euro. Gli ho detto che avevo 16 anni e lui ha detto che era OK. E questa era la risposta sbagliata”. Complice di questo delitto è stato il giovane marito della killer, il 22enne Elytte Barbour, anche lui detenuto in attesa della condanna che, a prescindere dalle ultime rivelazioni della 19enne, rischia di essere la pena di morte. La difesa di Miranda Barbour proprio la settimana scorsa ha fatto richiesta di una perizia psichiatrica per la propria assistita e lo stesso è stato fatto dalla difesa di Elytte Barbour.

04/02/14

Francia: Vendicato un gattino di 5 mesi: un anno di carcere al suo seviziatore

Succede in Francia questo grande segno di civiltà. Condannato ad un anno per aver torturato il suo gattino. Lo profetizzava anche il grande Leonardo Da Vinci: "Nel futuro l'uccisione di una bestia sarà condannato al pari dell'omicidio"


Un 24enne francese e' stato processato per direttissima e condannato a un anno di reclusione per aver maltrattato il proprio gatto, facendo filmare la scena e pubblicandone infine il video su Internet: vi si vedeva la povera bestiola, un maschio di cinque mesi chiamato Oscar, lanciata ripetutamente per aria per poi ricadere su un pavimento in cemento.

Francese tortura un gatto
L'aguzzino era stato arrestato tre giorni fa a Marsiglia dopo le denunce presentate contro di lui da diverse associazioni zoofile, tra cui la Societa' per la Protezione degli Animali, che si sono anche costituite in giudizio. ( Come pena accessoria, al giovane e' stato vietato in perpetuo di tenere altri compagni a quattro zampe. Rischiava una pena detentiva ben piu' severa, ma il verdetto e' stato comunque accolto favorevolmente dall'opinione pubblica, indignata per la vicenda. Dal canto suo Oscar e' riuscito a sopravvivere cavandosela con una zampina fratturata, che sara' operata a breve. La polizia cerca ancora il complice che ha effettuato le riprese, probabilmente con un telefonino.                                  fonte (AGI)

21/01/14

Genova |Carcere di Marassi, detenuto sorpreso mentre telefona col cellulare

Prima i due detenuti stranieri che si sono cuciti la bocca per protesta, ora un altro straniero che fa parlare di sé. E’ accaduto a Genova nel carcere di Marassi, dove un detenuto straniero di origine Tunisina è stato trovato in possesso di un telefono cellulare. E' stato il suo inconsueto atteggiamento ad allarmare il personale di Polizia Penitenziaria, che, al cambio di turno delle 16 di oggi, lo hanno sorpreso col telefonino, mentre era in bagno. A rivelare l’episodio è stato il Sappe ( Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). «I poliziotti penitenziari sono stati bravi ad intercettare il comportamento anomalo del detenuto.

Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria chiediamo interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani»», dichiara Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. «A nostro avviso - conclude Martinelli - appaiono indispensabili interventi immediati compresa la possibilità di “schermare” gli istituti penitenziari al fine di neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito ».

27/11/13

Ian Watkins (Lostprophets) una confessione raccapricciante| Abusato 13 bambini

Questa è una storia orribile. Una storia di orchi che "mangiano" i bambini. Ma lo è ancor di più, perchè sono le mamme stesse a consegnare i loro figli all'orco, consapevoli che li "mangerà".
Ian Watkins (cantante dei Lostprophets), in carcere dallo scorso Dicembre con accusa di “pedofilia estrema” e altri reati sessuali, giunge ad una rivelazione altrettanto shock: dopo mesi di proclamata innocenza, ieri durante il processo Watkins si è dichiarato colpevole dei reati ascritti, compresa la violenza su una bambina di due anni.
Ian Watkins
Lo riporta BBC News, insieme a parecchi dettagli raccapriccianti. Il 36enne, messo alle strette davanti a prove schiaccianti (fra le quali un sms indirizzato ad una sua complie, in cui diceva “Se tu appartieni a me, mi appartiene anche la tua bambina”), ha ammesso la sua colpevolezza in 13 capi di imputazione per reati sessuali, compresi due tentativi di violenza ad una bambina di due anni, tre casi di violenza a bambini, e sei casi di possesso, creazione e diffusione di immagini pornografiche a sfondo pedofilo. La sua condanna arriverà il 18 Dicembre. Anche le due co-imputate, due donne in carcere come complici, hanno ammesso le loro colpe, e fra le altre cose sono accusate di aver abusato sessualmente dei loro stessi figli. L’sms citato prima era inviato da Watkins a una delle due donne. L’investigatore-capo nel caso ha rilasciato questa dichiarazione d’accusa: “Questa indagine ha svelato abusi a bambini fra i più shockanti e squallidi che io abbia mai visto. Non ho nessun dubbio che Ian Watkins abbia sfruttato la sua celebrità per abusare di bambini. Il risultato di oggi assicura che le tre persone responsabili saranno giudicate. Due bambini sono stati affidati a chi si assicurerà che abbiano un futuro che sarebbe stato loro negato, se questi tre individui fossero rimasti in libertà.” Caso chiuso, in attesa di sentenza, e tantissima amarezza e squallore per chi ha mai apprezzato la band, che nel frattempo si è sciolta con disonore, lasciando i musicisti innocenti a cercare di raccogliere i pezzi della loro vita. Nei 16 anni di carriera i Lostprophets hanno venduto 3,5 milioni di dischi.                                                                              fonte

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