Il-Trafiletto
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13/06/14

Ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, al sicuro in carcere

E' atterrato questa mattina alle 7 all'aeroporto romano Leonardo Da Vinci di Fiumicino, l'aereo proveniente da Beirut con a bordo l'ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, estradato dal Libano dove si era rifugiato e dove era stato arrestato il 12 aprile scorso. 

Il 23 maggio il presidente libanese Michel Suleiman ha firmato il decreto di estradizione. Con lui nell'aereo c'era la figlia Chiara, non ha potuto viaggiare vicino al padre ma riuscendo comunque a lanciargli qualche piccolo saluto. All'arrivo allo scalo romano, mentre la figlia usciva per le vie normali, Dell'Utri è stato condotto negli uffici della Polizia Giudiziaria dove ufficiali e funzionari della Direzione investigativa antimafia gli hanno notificato l’ordine di arresto emesso dalla procura generale della Repubblica di Palermo, procedendo poi alla perquisizione personale e del bagaglio di Dell’Utri, a seguito della quale gli è stata sequestrata una cospicua somma di denaro, circa 25mila euro, telefoni cellulari, due carte di credito e documentazione personale. A metà mattinata l'ex senatore ha lasciato l'aeroporto a bordo di un'ambulanza alla volta del carcere di Parma, il quale sembra sia attrezzato per seguire e controllare la patologia di Dell’Utri dopo l’intervento cardiaco a cui è stato sottoposto in Libano. Non sarà quindi ricoverato nel reparto reclusi dell'ospedale Maggiore della città emiliana. Nella stessa struttura sanitaria del carcere di Parma in passato era stato ospitato il boss della mafia Bernardo Provenzano, poi trasferito a Milano, mentre ora vi è detenuto l'altro mafioso Totò Riina. (immagine presa dal web)

08/05/14

Roma | L’ex Ministro Scajola in manette: questa volta gliel’hanno detto!

Questa mattina la Dia di Reggio Calabria si è presentata in un noto albergo romano in via Veneto ed ha notificato un ordine di arresto all’ex ministro Claudio Scaiola. Oltre a lui sono stati notificati provvedimenti restrittivi ad altre sette persone, tra le quali la sua segretaria Roberta Sacco, l’ex parlamentare Amedeo Matacena, la moglie dello stesso Chiara Rizzo, e la madre Raffaella De Carolis. L’ex Ministro dell’interno è accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, imprenditore calabrese ed ex parlamentare condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, ed è stato condotto nel carcere romano di Regina Coeli. Avrebbe cercato di aiutare il Matacena ad espatriare da Dubai, dove si era rifugiato, per farlo giungere il Libano, nazione più sicura, e scampare così all’esecuzione della condanna definitiva a 5 anni comminatagli per concorso esterno i associazione mafiosa. La Dia ha effettuato numerose perquisizioni in mezza Italia, dal Piemonte alla Calabria, Lazio , Sicilia, Emilia Romagna e Liguria. Nella regione ligure gli investigatori hanno perquisito la villa di Scajola ed il suo ufficio in via Matteotti, accompagnati dalla segretaria Roberta Sacco. L’arresto dell’ex Ministro è partito dalle indagini sui fondi neri della Lega Nord, passando per delle intercettazioni per mezzo delle quali si è venuti a conoscenza di rapporti fra l’ex ministro e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, la quale cercava aiuto per far arrivare il marito in Libano. “ Non conosco le cause dell’arresto – ha dichiarato Silvio Berlusconi – ma sono molto dispiaciuto per lui”. Anche l’interessato era molto sconvolto al momento dell’arresto, forse perché questa volta gliel’hanno detto. (immagine scaricata dal web)

26/04/14

Arrestato Stefano Costa candidato 5stelle: rapina aggravata sequestro estorsione

Stefano Costa
Arrestato un grillino, esponente del movimento a cinquestelle, con l'accusa di aver commesso gravi reati. Stefano Costa, 37enne disoccupato di Campese, in provincia di Vicenza, candidato per il partito di Beppe Grillo alle prossime elezioni amministrative bassanesi per un posto da consigliere comunale. Avrebbe sequestrato una persona e tentato di estorcere una somma di denaro per il riscatto. I carabinieri di Cittadella lo hanno arrestato stamattina, in seguito ad una vasta indagine per un sequestro lampo di un imprenditore padovano avvenuto lo scorso novembre a Bassano.
Naturalmente l'imbarazzo del movimento ha fatto si che sul caso intervenisse debitamente con una nota il senatore grillino Enrico Cappelletti, padovano, eletto nella circoscrizione Veneto, il quale ha fatto sapre che «ovviamente il candidato verrà escluso dalla lista e gli attivisti sceglieranno un altro candidato».


07/03/14

Crimea | Referendum il 16 marzo per l’annessione alla Russia. Obama e UE: è incostituzionale.

Il Parlamento della Crimea, filorusso, vota all'unanimità la secessione da Kiev e indice un referendum. Dalla capitale ucraina intanto spicca un mandato di arresto nei confronti del premier Serghiei Aksionov e per il presidente del Parlamento, Vladimir Kostantinov, leader secessionisti della regione. Gli abitanti della Crimea si esprimeranno il 16 marzo, con due settimane di anticipo rispetto alla data prevista. Il Parlamento locale invece ha già detto la sua: la regione deve essere annessa alla Federazione Russa. L’allontanamento da Kiev non si arresta. Mentre degli uomini armati hanno occupato la stazione di trasmissione radio e tv di Simferopoli, in Crimea la frequenza della tv Chernomorskaya, seconda emittente del Paese, è stata oscurata, al suo posto vengono trasmesse le immagini della televisione All News Russia 24. Il presidente americano, Barack Obama, e l'Unione europea alzano la voce: la consultazione "è illegittima". Da Roma, a margine della Conferenza sulla Libia, il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius lancia l'allarme: se la Crimea si unisce alla Russia "vuol dire che non c'è più la pace internazionale, né frontiere certe". Barack Obama ha dato l’OK a nuove sanzioni Usa e ha alzato i toni: "Il referendum per l'adesione a Mosca viola la legge internazionale", e dunque è illegittimo, ha detto il presidente statunitense. Dello stesso avviso sono la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy e tutto il Vertice Ue, riunito in via straordinaria per cercare una soluzione alla situazione ucraina. Da Bruxelles esce irrigidita la posizione europea. I leaders - uniti - hanno lanciato un aut aut alla Russia: o si ferma o scatteranno le sanzioni contro Mosca. La decisione del Parlamento della Crimea non è sorprendente: al suo interno i filorussi sono in netta maggioranza. La mozione sull’adesione alla Russia, votata all’unanimità, imprime comunque un'accelerazione agli eventi. Parallelamente è stata formalizzata la convocazione del referendum che dovrà confermare o meno la decisione. Il referendum, fissato per 16 marzo, proporrà un'alternativa ai cittadini, che sono in maggioranza russi e russofili: volete tornare alla costituzione del 1992, con un’autonomia nettamente rafforzata, oppure aderire alla Federazione Russa? Il presidente americano, Barack Obama, ha ribadito al presidente russo Vladimir Putin, in una telefonata di un'ora fra i due leader, che le azioni di Mosca "violano la sovranità dell'Ucraina e la sua integrità territoriale. Risolvere la situazione in Ucraina in modo diplomatico è nell'interesse della Russia, del popolo Ucraino e della comunità internazionale". Il presidente russo, Vladimir Putin, ha risposto al presidente americano, Barack Obama, che le relazioni fra i loro Paesi non dovrebbero essere toccate dai disaccordi sull'Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino. "Il presidente della Russia - si legge - ha ribadito l'importanza delle relazioni russo-americane per assicurare la stabilità e la sicurezza nel mondo. Queste relazioni non dovrebbero essere sacrificate da problemi internazionali isolati".

27/01/14

Avvelena la moglie con l’acido muriatico. Chiesta l’archiviazione perché….. il veleno era poco!

Incredibile vicenda in provincia di Bergamo. Il Pubblico Ministero ha chiesto di archiviare il caso di un avvelenamento perché ….il veleno era poco! Una donna si è improvvisata detective e ha piazzato una microcamera all'interno di una sveglia dopo che aveva trovato nel cesto della spazzatura delle fiale vuote di acido muriatico. E le immagini della telecamera hanno ripreso suo marito che, con un contagocce, le versava il veleno in una bottiglietta, la stessa bottiglietta dalla quale, alcuni giorni prima, la donna aveva bevuto un sorso d'acqua che le aveva bruciato la bocca. Il tutto accadeva a marzo dell'anno scorso e la donna aveva sporto denuncia alla polizia, che aveva proceduto all’arresto del marito Eliseo Bongiorno, 67 anni, falegname di Dalmine in pensione e sposato con la donna da ben 39 anni, con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal legame di parentela. Adesso il PM ha chiesto per lui l'archiviazione del caso perché il quantitativo di acido muriatico che l'uomo aveva messo nella bottiglietta della moglie era, secondo una perizia, insufficiente a causarle la morte. Il marito ha aveva sempre ammesso la propria responsabilità, giurando però di non aver mai voluto uccidere la donna. <padre Pio e di ascoltare Radio Maria tutto il giorno. Si dedica completamente a quello...>>, aveva spiegato al giudice. La moglie si era fatta aiutare in questa storia da un figlio che vive ancora con la coppia. I primi sospetti della donna erano arrivati a febbraio: dopo aver bevuto dalla famosa bottiglietta, la moglie si era sentita poco bene. Da lì l'idea di collocare la microcamera e riprendere il marito, scoprendolo un avvelenatore. La stessa donna aveva anche fatto analizzare il contenuto della bottiglietta dalla ditta dove lavora, che produce detersivi, e aveva scoperto la sostanza nociva. La donna si è opposta alla richiesta di archiviazione.
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