Il-Trafiletto
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07/10/14

ISS nel mirino della GF per mancati controlli ai pacemaker

La denuncia da parte di Report riguardo i mancati controlli dei pacemaker d parte dell'Istituto Superiore della Sanità( ISS). Attivata la Guardia di Finanza.


La Guardia di Finanza nella giornata di ieri ha eseguito una serie di perquisizioni all’Iss, mentre il ministro della Salute ha aperto un’inchiesta. Il procedimento di indagine, all’attenzione del pm Giorgio Orano, è al momento contro ignoti. Nel servizio di Report, un video mostra alcuni laboratori dell’Iss, dove dovrebbe avvenire  la certificazione dei dispositivi, con macchinari rotti, il che inutili e impossibilitati al controllo sull’effettiva efficienza di tali apparecchi. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l’avvio di una indagine amministrativa per accertare "l’effettivo svolgimento dei fatti, il rispetto delle procedure di legge ed eventuali responsabilità sui pacemaker da parte dei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità".

Inoltre la Lorenzin ha chiesto al Commissario straordinario dell’Iss, Walter Ricciardi, di effettuare «un audit interna urgente, di riferirne gli esiti al Ministero vigilante e di assumere senza indugio ogni iniziativa, anche di tipo giurisdizionale, per garantire il buon andamento dell’azione dell’Istituto». Con il decreto dello scorso 10 luglio, l’Iss è stato già commissariato, con azzeramento del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico. «All’esito degli accertamenti compiuti dal Commissario straordinario, il ministro della Salute assumerà a sua volta - sottolinea - ogni iniziativa necessaria per garantire il rituale svolgimento delle funzioni».

Da parte sua, il commissario Ricciardi «Assicura il ministro della Salute un pronto riscontro alla richiesta di procedere ad un audit interno, sottolinea che aveva già autonomamente disposto una indagine. Non appena era venuto a conoscenza della problematica, aveva avviato procedure per accertare eventuali responsabilità, a tutela dei cittadini e dell’Istituto». L’indagine dovrebbe essere conclusa entro la settimana.

Il Codacons, in contemporanea, ha presentato un esposto alla Procura di Roma, chiedendo anche di «sequestrare il filmato di Report, e di verificare le responsabilità connesse ad eventuali reati che saranno ravvisati». La senatrice del Movimento 5 Stelle Michela Montevecchi, è intervenuta sulla vicenda dichiarando : «Presenterò una nuova interrogazione urgente sul caso dei mancati controlli della sicurezza dei pacemaker, l’ennesimo atto in cui verrà evidenziata l’inadeguatezza della Lorenzin, un ministro che troppe volte - conclude - si è attivato solo dopo che lo scandalo veniva riportato dai media dimostrando di non avere controllo sul suo dicastero».

08/05/14

Roma | L’ex Ministro Scajola in manette: questa volta gliel’hanno detto!

Questa mattina la Dia di Reggio Calabria si è presentata in un noto albergo romano in via Veneto ed ha notificato un ordine di arresto all’ex ministro Claudio Scaiola. Oltre a lui sono stati notificati provvedimenti restrittivi ad altre sette persone, tra le quali la sua segretaria Roberta Sacco, l’ex parlamentare Amedeo Matacena, la moglie dello stesso Chiara Rizzo, e la madre Raffaella De Carolis. L’ex Ministro dell’interno è accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, imprenditore calabrese ed ex parlamentare condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, ed è stato condotto nel carcere romano di Regina Coeli. Avrebbe cercato di aiutare il Matacena ad espatriare da Dubai, dove si era rifugiato, per farlo giungere il Libano, nazione più sicura, e scampare così all’esecuzione della condanna definitiva a 5 anni comminatagli per concorso esterno i associazione mafiosa. La Dia ha effettuato numerose perquisizioni in mezza Italia, dal Piemonte alla Calabria, Lazio , Sicilia, Emilia Romagna e Liguria. Nella regione ligure gli investigatori hanno perquisito la villa di Scajola ed il suo ufficio in via Matteotti, accompagnati dalla segretaria Roberta Sacco. L’arresto dell’ex Ministro è partito dalle indagini sui fondi neri della Lega Nord, passando per delle intercettazioni per mezzo delle quali si è venuti a conoscenza di rapporti fra l’ex ministro e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, la quale cercava aiuto per far arrivare il marito in Libano. “ Non conosco le cause dell’arresto – ha dichiarato Silvio Berlusconi – ma sono molto dispiaciuto per lui”. Anche l’interessato era molto sconvolto al momento dell’arresto, forse perché questa volta gliel’hanno detto. (immagine scaricata dal web)
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