Google ovunque
onnipresente! Ora anche nel
settore del biomedicale. Il
motore di ricerca più utilizzato al mondo, con tutto il suo armamento pubblicitario potenziale di cui è equipaggiato, avrebbe già a sufficenza, tutto il necessario per essere il
business principale di tante
aziende. Tra queste però non figura il
settore biomedicale che è sempre più intenzionata ad utilizzare il
web, vero e proprio punto di unione per tutti i rami della propria
attività, per espandersi su
nuovi mercati.
La
stampa internazionale riferisce la notizia in base a cui alcuni rappresentanti di
Google hanno avuto un'incontro con la
Food and Drug Administration (
DFA,
agenzia americana per l'
alimentazione e i
medicinali), dando corpo così alle voci in base alle quali
Google, oltre ai
dispositivi oculari per le
patologie cardiache, si stia muovendo con grande interesse nel settore medico, non di certo l'unico comparto su cui si concentrano le attività dei
Google X Lab, i laboratori
top secret supervisionati da
Brin in persona.
Ecco dunque una carrellata delle attività su cui il colosso di
Mountain View punta o sulle quali, con ogni probabilità, punterà.
I
Google Glass ormai non fanno più notizia, le
scarpe "parlanti" che motivano chi le indossa oltre ad essere dotate di
accelerometro e
connettività bluetooth non sono, almeno allo stato attuale, neppure destinate a farne, così come lo
SmartWatch, l'
orologio hi-tech che porta alcune funzioni pratiche al polso di chi lo indossa. Sono piuttosto le
applicazioni che nasceranno a corredo che faranno discutere, e non poco.
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Google ovunque |
Lenti per le
rilevazioni dei parametri biologici, applicazioni per il pagamento elettronico degli acquisti, per la ricerca di parcheggio e tutta un'altra serie di piccoli lussi quotidiani. Un intero mondo da scoprire.
iPierian, azienda che sta sviluppando terapie contro le malattie neurodegenerative ha raccolto 30milioni di dollari lo scorso settembre.
Tra i nomi di chi ha aperto il portafogli figura quello di
Google che ha partecipato anche al finanziamento della ricerca con cui la libanese
Adimab intende creare una nuova generazione di antibiotici. Oltre al progetto dell'
auto che si guida da sola
Google, in collaborazione con
NVIDIA, ha stretto un accordo con
General Motors, Honda, Audi e Hyundai per dotare le vetture di un sistema Android il quale, oltre a fornire indicazioni utili per il viaggio, consentirà anche di godere dell'intrattenimento tipico che ci viene offerto dalla
tecnologia che maneggiamo quotidianamente.
La corsia privilegiata che unisce la
Silicon Valley a Detroit sta però facendo storcere il naso a diverse associazioni di consumatori americane che già gridano alle violazioni della
privacy. Se la
tecnologia va incontro anche agli
automobilisti rendendo l'esperienza di viaggio più piacevole e più facili le manovre di guida complesse, il rovescio della medaglia è la possibilità di tracciare gli spostamenti delle
vetture e di potere ricostruire, nei casi più particolari, le dinamiche di un incidente.