Il-Trafiletto
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06/09/14

Altre sanzioni per la Russia mentre si firma il "cessate il fuoco"

Gli ambasciatori dei 28 paesi membri dell’Ue hanno deciso di comune accordo altre sanzioni economiche contro la Russia. Saranno convalidate lunedì con una procedura scritta. Ne danno notizia con una lettera annessa Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso, rispettivamente  presidenti del Consiglio europeo  e della Commissione.

Le nuove disposizioni «daranno al’Unione europea uno strumento utile, che ci permetterà di dare una risposta in tempo utile» e «aumenterà l’efficienza delle misure già introdotte» Van Rompuy e Barroso scrivono inoltre «fortificherà il principio che l’obiettivo delle sanzioni sono atte a un cambio di atteggiamento della Russia in Ucraina».

Nelle stesse ore la pace nell’est dell’Ucraina tiene. All'ultimo momento stato raggiunto un accordo a Minsk ancora da definire (intanto bombardamenti a Donetsk e a Mariupol continuavano con altri sette civili uccisi)  alle 18 ora locale puntualmente è scattato il cessate il fuoco che per ora nessuno ha violato. Questo concordato consente di arrestare temporaneamente il conflitto mentre l'Occidente prova un  cauto ottimismo. La Nato si schiera a Est rafforzando il controllo ai confini e scatenando l’ira di Mosca, secondo cui la «pace è a rischio».
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi,la cancelliera tedesca
Angela Merkel il presidente francese Francois Hollande
assistono alla parata aerea svoltasi durante il
secondo e ultimo giorno del vertice
Nato di Newport

Salvato così dall’umiliazione da una sconfitta militare il presidente ucraino Petro Poroshenko, e il leader del Cremlino Vladimir Putin, almeno per ora, dalle sanzioni definite oggi dalla Ue. Le nuove sanzioni andranno infatti di pari passo con l’applicazione dell’accordo sulla tregua. Come ha spiegato il premier italiano Matteo Renzi, l’eventuale adesione di Kiev ad una Nato che mostra i muscoli ai confini russi, è solo rinviata, presumibilmente a dopo le elezioni politiche ucraine del 26 ottobre, che ristrutturerà un parlamento ormai non più rappresentativo.

Ma la Nato blinda la frontiera orientale con truppe permanenti nell’Europa dell’Est per tamponare un'aggressione russa in Ucraina. Il Trattato con la Russia rimane comunque valido, anche se il Cremlino reagisce a muso duro parlando di decisione che mette «la pace a rischio». Dal vertice in Galles resta comunque l’impressione di una divisione tra Stati Uniti ed europei sul rapporto con Mosca. Angela Merkel rimarca che la Russia «viola i patti» ma è urgente avere una «doppia strategia» avere «durezza, ma anche lasciare aperta la porta al dialogo». Il cessate il fuoco non viene visto come la vera svolta.

05/09/14

La Nato consolida le forze per far fronte alla crisi ucraina

La Nato cerca di consolidare le forze per far fronte alla crisi ucraina, mentre cresce la cooperazione fra i partner per tamponare la minaccia islamica sullo scenario siro-iracheno. 


Si attende il vertice di Newport che si dovrebbe chiudere in giornata. L'attenzione è puntata su Minsk la capitale bielorussa dove il presidente ucraino Petro Poroshenko dovrebbe sancire il cessate il fuoco nell'est del Paese, anticipo ad un percorso di negoziazioni con le forze indipendentiste filo russe, il tutto naturalmente con l'approvazione di Mosca.

Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, ritiene che le parole della Russia siano state falsità fino ad ora. Mezzi militari di Mosca sono in Ucraina, e per la prima volta dalla seconda guerra mondiale in Europa un Paese ha cercato di conquistarne un altro. Il ministro degli esteri italiano e prossimo Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, ha escluso che sia un "prologo a una soluzione targata Nato", precisando che «l'unica via è politico - diplomatica».

Dunque per cercare di rafforzare le sue posizioni, la Nato a Newport ha intenzione di varare cinque nuove basi in altrettanti Paesi dell'Est europeo, definirne i contingenti e, soprattutto, nuova Forza di intervento rapido di 4mila uomini che dovrà agire per i Paesi alleati, ma appare elemento di ulteriore rassicurazione anche per Kiev. Stiamo attesa di capire come finirà la partita che comincia venerdì a Minsk, è se siamo dinnanzi all'ennesimo bluff di Vladimir Putin.

Il consigliere per la sicurezza della Casa Bianca, Ben Rhodes, ha confermato che gli Usa stanno studiando nuove sanzioni e che dovrebbero essere coordinate con quelle che l'Unione europea sta mettendo a punto e dovrebbe approvare già oggi. Nonostante qualche resistenza francese, la Germania è stata esplicita. «Siamo pronti - ha detto il Cancelliere Angela Merkel - a mettere tutto il peso di nuove sanzioni economiche sulle nostre domande politiche».

I leader alleati si sono anche misurati con lo spinoso capitolo ISIS, ovvero la minaccia dello Stato Islamico che si va formando in punta di cannone fra Siria e Iraq. «Se riceveremo una richiesta di assistenza dall'Iraq - ha confermato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen - la valuteremo».

In realtà cresce il consenso per azioni dei singoli stati al fianco degli Usa. Il premier inglese David Cameron ha ieri confermato l'invio di aiuti militari ai peshmerga curdi e annunciato di «non escludere» alcun intervento. Nella notte il re di Giordania Abdallah II ha illustrato ai capi di stato e di governo della Nato il piano in tre fasi che vorrebbe sviluppare per ribattere la minaccia dei terroristi sunniti che impazzano fra Siria ed Iraq.

03/09/14

Il ministro della Difesa garantisce | "Entro i primi 10 giorni di settembre, la consegna delle armi all'Iraq!"

Il governo Iracheno regionale del Kurdistan potrebbe ricevere in consegna le armi dall'Italia intorno la fine della prima metà del mese. Questo è quanto ha dichiarato il ministro della difesa Roberta Pinotti alle commissioni Esteri e Difesa che si riunite in Camera e Senato.


Il ministro della Difesa Pinotti, successivamente alle discussioni dal tono polemico riproposte dal leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, riguardo il rischio del ritorno di malattie infettive strettamente legato all'emergenza generata dagli sbarchi clandestini, ha provveduto ad assicurare che «non si è registrato nessun caso di tubercolosi tra i militari impegnati nell'operazione Mare Nostrum». Intanto ha definito «insostenibile» la situazione dei marò trattenuti in India in attesa di processo. Frattanto da fonti parlamentari si apprende di una telefonata tra Silvio Berlusconi ed il premier Matteo Renzi, con al centro soprattutto la politica estera e le crisi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente, al rischio terrorismo.
Roberta Pinotti
Ministro della Difesa

Ma l'intervento del ministro Pinotti non si è limitato alle informazioni di cui sopra, bensì ha provveduto a fornire chiarimenti anche in altre questioni scottanti della politica internazionale, primi su tutti i conflitti in atto tra l’est Europa e in Medio Oriente. In Ucraina la Nato “ha messo in opera alcune misure per incrementare la sorveglianza dello spazio aereo dei Paesi membri dell’Europa orientale, in particolare Polonia e Romania. Tale attività vede impegnata la forza della Nato di sorveglianza aerotrasportata, cioè i velivoli radar Awacs. Per assicurare tali operazioni, è necessario provvedere anche alle attività di rifornimento in volo degli aerei, attività che noi supportiamo con un nostro velivolo rifornitore”. Oltre tutto, ha aggiunto il ministro, “partecipiamo con una fregata alle attività di sorveglianza esercitata in mare dalle Forze navali permanenti dell’Alleanza Atlantica”.




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