2014 l’anno della
sfida tra
USA e
Cina!
Spazio ultima
frontiera…
Era iniziato in grande stile il 2013 dello
spazio, quando il 15 febbraio con l’arrivo della
grande meteora sulla
Russia, e si conclude altrettanto con giorni in cui, traghettandoci ad un promettente
2014 due incredibili gioielli della
tecnologia spaziale si “scontreranno” nell’infinita
ultima frontiera: il
rover Curiosity,
made in Usa, di istanza su
Marte e il
Coniglio di Giada,
made in China allocato sulla romantica
Luna, dove finalmente il “destino” ci ha riportato.
A fare da cornice a tutto ciò, le sempre più agguerrite e protagoniste
imprese private
americane come
SpaceX, Orbital Sciences e
Virgin Galactic che in pochi anni, grazie al trasloco di
tecnologia e
know how imposto da
Obama, sono nate dal nulla e ora, con contratti “faraonici”, fanno da rifornimento alla
ISS, le prime due, o dominano, come la terza, nel promettente campo del "
turismo spaziale". Nel 2014 potremmo vedere queste
compagnie uscire allo scoperto con
progetti commerciali anche più importanti, come la preparazione di un
viaggio di astronauti su Marte, cui stanno lavorando oramai in parecchi, sia
agenzie statali e
privati.
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Spazio ultima frontiera |
Se la
grande meteora, 18 metri di diametro, che ha sfiorato i
cieli gelidi della
Russia causando 1200 feriti, a causa dei vetri rotti nella città di
Chelyabinsk,
Siberia, ci ha rammentato che in casi del genere per il momento siamo completamente indifesi, le prime scoperte di
Curiosity, il
Rover Nasa grande come un
Suv terrestre, ha dato un po' di ossigeno al
sogno umano di trovare
vita,
microbica o finanche solo
fossile, su
Marte, il
pianeta che da 100 anni abbiamo come obbiettivo per le nostre speranze di
emigrare un giorno da una
Terra sovraffollata ed impoverita ( ricordate il film
Mission to Mars? ).
Nel mese di settembre 2013, dopo settimane di discussioni accese,
Nasa ha confermato che la sua
sonda Voyager 1, partita dalla
Terra 36 anni fa, è diventato il primo oggetto costruito dall'uomo a raggiungere lo
spazio interstellare, come dire è uscito dal nostro
Sistema solare. Certo è moltissimo per noi, ma al
tempo stesso è una
distanza quasi impercettibile rispetto a quelle fra le
stelle della nostra
Galassia, miliardi e miliardi di volte più grande.
Si conclude dunque in questi giorni un 2013 davvero eccezionale per lo
spazio, con la
Cina che ritorna, a nome di tutta
l'umanità ma in effetti per i loro giusti interessi, sulla
Luna, facendo vibrare
l'orgoglio nazionale loro e reagire pesantemente quello di tanti
americani. Il
rover Yutu, chiamato così in onore del "
Coniglio di Giada" protagonista della
mitologia cinese, è andato lì per capire se ci si può, e se vale la pena, installarci una
miniera vera e propria per l'estrazione di
materiali rari sulla
terra.
Unica delusione di quest'anno è stata la
cometa ISON che aspettavamo come
spettacolo natalizio in
cielo, ma si è vaporizzata in un attimo per il passaggio troppo vicino al
Sole, quasi un
bacio della morte cosmico che ci ha privato dello spettacolo.
Forse il
2014 sarà l'anno in cui troveremo, con una ragionevole certezza, un
pianeta molto simile alla
Terra.
Kepler, il
satellite Nasa, ci ha aperto gli occhi: attorno alle
stelle molto vicine a noi, praticamente le nostre vicine di pianerottolo, ruotano almeno un migliaio di
pianeti, altri 4000 sono sospetti. Ne abbiamo trovato anche uno proprio simile come
massa, ma talmente vicino alla sua
stella, il suo
Sole per intenderci, da avere una temperatura di 2000
gradi alla
superfice, come dire vivere sulla
lava dell'Etna. Ma non disperiamoci, se tanto ci dà tanto, dalla piccola ma fondamentale statistica che
Kepler ci ha regalato possiamo, con molta ragionevolezza pensare che di
pianeti ce ne siano almeno qualche miliardo della nostra
galassia. Va bene, saremo anche sfortunati, ma uno prima o poi lo troveremo! O no?
Ma si, o quanto meno lo speriamo, nel
2014 ci si potrà prenotare per un
viaggio suborbitale con
Virgin Galactic e il suo splendido vascello
SpaceShipTwo, in ritardo sui programmi solo di qualche mese. Si va su fino a 100 chilometri dove inizia, per pura convenzione, lo
spazio e poi giù a capofitto in assenza di peso. Un bel divertimento anche se un po' caro 20.000 dollari almeno.
Xcor e
Blue Origin, compagnie private
made in USA, sperano di battere sul tempo la
Virgin di Sir Branson.
Attorno, o al suolo, al già affollato
Marte, arriveremo nel
2014 a 10
mezzi spaziali da quelle parti, arriveranno
sonda Nasa Maven, l'ennesima per studiare un
pianeta che gli americani considerano "di proprietà loro", e la
sonda indiana Mangalyaan. Con questa gli americani avranno sul
Pianeta rosso due
rover, una
stazione fissa,
Maven appunto, e
tre orbiter, una
flotta di tutto riguardo.
Il prossimo anno però sarà fondamentale per
Nasa, al di là dei tanti lanci previsti, per il delicatissimo
test della
capsula Orion, nuovissima e destinata a portare gli
astronauti americani nelle
imprese spaziali del prossimo ventennio, e tutto dipende dai lanci previsti, in
modalità robotica, nel 2014.
Per noi
europei, che continuiamo ad essere legati ai finanziamenti statali, il
2014 sarà l'anno della
splendida missione Rosetta. In volo dal marzo 2004 è oggi ibernata per risparmiare
energia, una specie di bella addormentata che verrà risvegliata il 20 gennaio 2014 da un
segnale radio lanciato dalla sala controllo di
Esa,
l'Agenzia Spaziale del vecchio continente.
Arriverà al suo obiettivo, la cometa 67P/Churyumov-
Gerasimenko nell'agosto e la accompagnerà nel suo viaggio verso il
Sole per studiarla, ci farà vedere in diretta, insomma, quel che succede a questi bellissimi oggetti che provengono dalle più lontane zone del
sistema solare.
Ma non è tutto, con i suoi dieci strumenti, di cui tre realizzati in
Italia,
Rosetta ci dirà tutto in tempo reale ma anche nel novembre dell'anno che è alle porte farà atterrare sulla
cometa un piccolo
lander che preleverà e analizzerà
campioni del materiale di cui è formata la
67P/Churyumov-Gerasimenko. Un altro sforzo per sapere, da uno dei corpi più vecchi del
Sistema solare, chi siamo e come ci siamo formati 4 miliardi e mezzo di anni fa.