Il-Trafiletto
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18/02/14

Vladimir Luxuria scampata insieme alle Iene alle "purghe russe"

 Sochi - Vladimir Luxuria a Sochi ha speso parole per tutti, dal presidente russo Vladimir Putin al neo premier italiano Matteo Renzi. Fermata domenica per un controllo d'identita' e del visto sul passaporto, ieri è stata fermata per un motivo più grave (secondo la legge Russa) di un semplice controllo. Luxuria è stata portata via in macchina da quattro individui in borghese,  per poi essere  lasciata in mezzo alle campagne nel buio della notte russa ai piedi del Caucaso.Gli è stato consigliato, ma comunque senza provvedimenti o minacce, di lasciare la Russia. 

Vladimir Luxuria a Sochi

Infatti, domani mattina alle ore 11,30, Vladimir Luxuria partira' alla volta dell'Italia dopo uno scalo a Francoforte. Assieme a lei, protagonisti di queste due giornate decisamente movimentate, anche Pio e Amedeo, i due inviati delle 'Iene' che volevano girare, con Luxuria nel ruolo di protagonista, un servizio sul divieto di propaganda gay previsto dalla nuova legge russa. Il trio si era presentato attorno alle ore 19,45 locali all'interno del parco olimpico. Lei indossava un abbigliamento con i colori dell'arcobaleno, dal copricapo alla gonna passando per il foulard. Di nero aveva solo gli stivali e il cappotto. Anche Pio e Amedeo indossavano un abbigliamento singolare. Uno portava un cappotto di pelo nero, l'altro un identico cappotto solo di colore bianco. Per tutto il tragitto, Luxuria ha pronunciato in lingua italiana e inglese, ma soprattutto si era preparata la frase in lingua russa, "essere gay e' ok". Quanto accaduto e' stato notato anche da molti cittadini russi che stavano recandosi a seguire gli eventi sportivi. Deve essere stato questo il motivo del secondo provvedimento da parte della autorita' russe. Luxuria, che affermava "ho il biglietto, cosa volete ?", e' stata prelevata senza forza ma con decisione da parte di quattro agenti in borghese con l'ausilio degli addetti alla sicurezza e fatta salire su un'auto dell'organizzazione dopo che la stessa, in possesso di regolare biglietto, ha superato i tornelli dello stadio Shayba dove avrebbe dovuto assistere alla semifinale del torneo di hockey femminile tra Canada e Svizzera. "Sono stati molto rigidi e si sono arrabbiati solo quando ho cercato di riprendermi la bandiera arcobaleno. Mi hanno solo trattenuta e alla fine mi hanno chiesto anche scusa - ha detto l'ex parlamentare di Rifondazione Comunista appena entrata all'interno del parco olimpico prima di essere cacciata dallo stesso -. Non mi hanno fatto nulla, mi hanno solo trattenuta piu' del previsto perche' attendevano una persona che parlasse la mia lingua. Certo, non mi hanno portato i pasticcini". "Voglio dire al presidente Putin che non va bene solo organizzare con il massimo della tecnologia le Olimpiadi ma bisogna anche avere un'apertura mentale. Secondo me i russi a vedermi vestita cosi' mi hanno vista come una fatina - ha proseguito Luxuria -. Dopo quello che e' successo sono voluta venire vestita con i colori dell'arcobaleno ma questa volta non ho portato nulla di scritto. Sono venuta in un Paese dove c'e' bisogno. Lo sport deve insegnare a vivere e soprattutto il rispetto reciproco. Sono stata fortunata perche' sono una cittadina italiana, forse sarebbe andata diversamente se fossi stata russa". L'esponente del movimento omosessuale italiano e transessuale ha citato anche il neo premier Matteo Renzi: "chiedo a Renzi che quando incontrera' e parlera' con altri Capi di Stato e di governo per questioni economiche non dimentichi i diritti civili. Prima di venire in Russia, Letta dal Qatar aveva detto che sarebbe venuto per difendere tali diritti ma invece non l'ha fatto, non ha detto una parola".                                                                                             fonte (AGI) .

15/02/14

Ne manca soltanto una | Solo una medaglia per entrare nella storia!

Ne manca soltanto una. Solo una medaglia per entrare nella storia! Manca all'appello soltanto una medaglia per entrare di diritto nella storia dello sci alpino.

A seguito dell'argento conquistato in discesa libera, giunge il bronzo in super combinata, sto parlando di Christof Innerhofer, che conquista due medaglie che fanno riaffiorare l'impresa di Garmisch 2011, quando l'azzurro ottenne di diritto il suo nome di battaglia: Winnerhofer, cosi lo chiamano sulle piste innevate, suo terreno di battaglia, che collezionò tre podi diversi in quei mondiali, che coronò con l'oro in superG. A Sochi poteva ritenersi appagato con la discesa libera da sogno nella gara inaugurale delle Olimpiadi, superato soltanto dal giovane austriaco Matthias Mayer. Invece il suo bottino era destinato a diventare ancora più pingue.

La super combinata è una prova dalle mille variabili, spesso fuori controllo. Quella di Sochi è stata la perfetta dimostrazione che nulla è scontato. I pali stretti sono diventati una trappola. Gli specialisti della velocità erano leoni in gabbia.
Christof Innerhofer

Gli sci erano tergicristalli, sbattevano da una parte all'altra spazzando la neve troppo marcia. Bisognava sciare morbidi e reattivi su quella pista segnata. Un corso di sopravvivenza pure per i migliori dello slalom. Non serviva giocare in difesa. Innerhofer l'ha capito benissimo. Dopo la discesa libera del mattino (anticipata di un'ora per evitare che la neve mollasse troppo) si trovava all'ottavo posto, con un secondo da recuperare a Kjetil Jansrud.

Così è partito all'attacco e ha ingranato subito il ritmo giusto, tagliando il traguardo in seconda posizione. Un mezzo miracolo perché Innerhofer ha quasi disertato gli allenamenti in slalom. Ha concentrato tutta l'energia sulla velocità, cercando di risparmiare un po' la sua schiena dolorante. L'adrenalina ha fatto il resto, insieme a una buona dose di spericolatezza. Tirare al massimo senza preoccuparsi del risultato, contava unicamente questo pensiero. Incredibile, dirà Innerhofer alla fine. Solo Ivica Kostelic è riuscito a infilarsi davanti a lui, acchiappando l'argento. Nessuno è più stato capace di usurpare il meritatissimo oro di Sandro Viletta, che finora contava solo una vittoria in carriera. Quattordicesimo nella discesa, lo svizzero ha segnato il secondo miglior tempo in slalom.

I grandi favoriti sono rimasti all'asciutto. Alexis Pinturault, il francese talentuoso che aveva dominato in Coppa del mondo a Kitzbuehel, ha inforcato. Ted Ligety, che sempre a Kitzbuehel aveva tallonato il transalpino con un secondo posto, è arrivato in fondo ma con un distacco abissale. Bode Miller, campione olimpico in carica della super combinata, ha pasticciato (chiude sesto). Mazinga Svindal si deve accontentare dell'ottava piazza, a pari merito con Carlo Janka. Ora tutti i riflettori sono puntati sul superG di domenica. Winnerhofer potrebbe stupire di nuovo con una prestazione da record.

10/02/14

Olimpiadi di Sochi | Occhio alle vitamine! Meglio…evitarle.

Olimpiadi di Sochi! Occhio alle vitamine: meglio...evitarle. Sembrerebbe un eufemismo quanto intitolato, ma con il via delle competizioni dell'Olimpiadi Invernali Sochi 2014, parecchie centiania di atleti si stanno preparando ed allenando per fare fronte ad una delle competizioni più importanti della loro vita. 

Ma, in base ai risultati scaturiti da uno studio pubblicato sul Journal of Physiology, è meglio che gli stessi atleti stiano alla larga dai supplementi di vitamine in particolare quelle C ed E se vogliono riuscire a dare sul serio il meglio di loro stessi durante le loro performance sportive. Le vitamine in questione ( C ed E ) fungono da antiossidanti e danno luogo ad un aumento dell’attività del sistema immunitario, rendendolo più attivo nel fronteggiare batteri e virus. Le dosi consigliate di vitamina C, contenuta in frutta e verdura, sono di 75 mg per le donne e 95 mg per gli uomini, invece 15 mg al giorno sono quelle consigliate di vitamina E, che troviamo negli oli vegetali e nella frutta secca, per entrambi i sessi.

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Olimpiadi di Sochi 2014
Poiché i supplementi di queste vitamine, facilmente reperibili in farmacia, hanno una diffusione tanto estesa, Goran Paulsen della Norwegian School of Sport Sciences ha deciso di condurre una ricerca per scoprire se essi influiscono sui meccanismi cellulari e fisiologici durante l’esercizio fisico.

Nell’esperimento, che ha avuto una durata di 11 settimane, i ricercatori hanno analizzato 54 tra uomini e donne. I partecipanti erano suddivisi in due gruppi in modo casuale: il primo doveva assumere 1,000 mg di vitamina C e 235 mg di vitamina E ogni giorno (quantità simili a quelle contenute nei supplementi acquistabili in farmacia), mentre il secondo gruppo riceveva una pillola placebo. Né i partecipanti né i ricercatori erano a conoscenza del gruppo di appartenenza di un particolare soggetto.

Durante le 11 settimane dello studio, tutti i partecipanti dovevano inoltre prendere parte a un programma di allenamento di resistenza che consisteva in tre o quattro sessioni settimanali, principalmente basate sulla corsa. Essi erano inoltre sottoposti a fitness test, biopsie muscolari e prelievi sanguigni durante e dopo la fine dello studio.

Dalla ricerca è risultato che i marcatori per la produzione di mitocondri muscolari, le strutture che forniscono energia alle cellule, aumentavano solo nei partecipanti che prendevano la pillola placebo. Secondo gli scienziati, questo potrebbe essere dovuto proprio all’effetto antiossidante delle vitamine C ed E che, se assunte in dosi eccessive, potrebbero causare un blocco dello sviluppo della resistenza muscolare.

08/02/14

Conclusi i giochi di apertura delle olimpiadi di Sochi | Ora tutti a caccia di medaglie

Uno spettacolo sfavillante i giochi di apertura delle olimpiadi di "Putin", ma un piccolo giallo tiene in sospeso il fiato di tutti: "Chi ha rubato il cerchio olimpico"?. Putin "lo zar di tutte le russie" deve aver tremato sulla sedia, il cerchio non si è aperto. Speriamo non ci siano conseguenze per gli addetti ai lavori.













IL CERCHIO CHE NON SI APRE – Torniamo un attimo al momento dello spettacolo pre-ingresso atleti. Su Twitter non è passato inosservato il fatto che uno dei cinque cerchi non si è aperto rimanendo a forma di stella. Ed ovviamente su Twitter è esploso il dibattito su quanto sia successo e quale sarà la reazione di Putin




ENTRA L’ITALIA - Il portabandiera azzurro Armin Zoeggler guida la delegazione italiana in divisa Armani all’ingresso nello stadio Olimpico. La delegazione è stata accolta da un festante Enrico Letta che è apparso addirittura commosso per lo spettacolo della Nazionale nello stadio, così come è apparso commosso Armin Zoeggler nel ruolo di portabandiera un po’ impacciato ma comunque orgoglioso

Armin Zoeggler


Enrico Letta

ENTRA LA GERMANIA - La divisa multicolore della Germania, che per qualcuno richiama i colori dell’arcobaleno, è stata accolta con sorrisi ed applausi da Twitter, anche se Berlino ha fatto sapere che il colore delle tute non è legato in alcun modo alla questione legata alle discriminazioni della comunità Lgbt


ARRIVA PUTIN – E dopo uno spettacolo emozionante con l’arrivo di 500 ginnasti con indosso i 500 costumi delle varie culture del Paese, è il momento dell’inno russo dopo l’arrivo di Vladimir Putin, arrivato per ultimo e posizionatosi al fianco di Ban-Ki Moon. L’inno e la sua rappresentazione rappresentano la grandezza e l’orgoglio di una nazione.


30/12/13

"Negli Stati Uniti, gli atleti gay vengono discriminati non meno che in Russia": Lo afferma una giocatrice di hockey

"Un commento di Avery Stone, sul Washington Post: ''Il mondo dello sport negli Stati Uniti non è molto più illuminato di quello dei nostri opponenti a Sochi'' Washington, 29 dic.
(Adnkronos/Washington Post)"
Questo denuncia Avery Stone, la giocatrice di hockey per la squadra dell'università di Amherst, dove si sta laureando in letteratura raccontando la sua esperienza personale e i risultati di alcune ricerche. ''Negli Stati Uniti, gli atleti gay vengono discriminati non meno che in Russia. Gli atleti gay, e coloro che sono sospettati di esserlo, devono ancora affrontare discriminazioni ed esclusione in tutti gli Stati Uniti"..
Team olimpico Usa
Giuridicamente, abbiamo più libertà, ma il mondo dello sport negli Stati Uniti non è molto più illuminato di quello dei nostri opponenti a Sochi'', scrive Stone ricordando che ''le violazioni dei diritti civili dei cittadini russi gay hanno reso Sochi un test di forza morale oltre che fisica'' e che la composizione della delegazione americana include tre atleti apertamente gay, Billie Jean King, Brian Boitano e Caitlin Cahow. ''Questo gesto dell'Amministrazione si propone di inviare un messaggio forte: gli olimpionici americani dimostreranno alla Russia quanto lontano è andato questo Paese in termini di libertà di scelta. Ma mentre la Russia è dietro agli Stati Uniti per quanto riguarda i diritti dei gay, gli Stati Uniti non possono rivendicare maggior requisiti morali per quanto riguarda i loro atleti'', aggiunge citando fra l'altro lo studio del 2012 secondo cui atleti gay, bisessuali e transgender negli Stati Uniti hanno subito il doppio degli abusi rispetto ai loro pari eterosessuali e che un atleta gay su quattro denuncia di aver subito pressioni per nascondere la sua identità sessuale. (Adnkronos)
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