Ne manca soltanto una.
Solo una medaglia per entrare nella storia! Manca all'appello soltanto una
medaglia per
entrare di diritto nella storia dello sci alpino.
A seguito dell'
argento conquistato in
discesa libera, giunge il
bronzo in super combinata, sto parlando di
Christof Innerhofer, che c
onquista due medaglie che fanno riaffiorare l'
impresa di Garmisch 2011, quando l'
azzurro ottenne di diritto il suo
nome di battaglia:
Winnerhofer, cosi lo chiamano sulle piste innevate, suo terreno di battaglia, che collezionò
tre podi diversi in quei
mondiali, che coronò con l'
oro in
superG. A
Sochi poteva ritenersi appagato con la
discesa libera da sogno nella
gara inaugurale delle
Olimpiadi, superato soltanto dal
giovane austriaco Matthias Mayer. Invece il suo bottino era destinato a diventare ancora più pingue.
La
super combinata è una prova dalle mille variabili, spesso fuori controllo. Quella di
Sochi è stata la
perfetta dimostrazione che nulla è scontato. I
pali stretti sono diventati una
trappola. Gli
specialisti della
velocità erano leoni in gabbia.
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Christof Innerhofer |
Gli
sci erano tergicristalli, sbattevano da una parte all'altra spazzando la
neve troppo marcia. Bisognava
sciare morbidi e reattivi su quella
pista segnata. Un corso di sopravvivenza pure per
i migliori dello slalom. Non serviva
giocare in difesa.
Innerhofer l'ha capito benissimo. Dopo la
discesa libera del mattino (anticipata di un'ora per evitare che la
neve mollasse troppo) si trovava all'ottavo posto, con un secondo da recuperare a
Kjetil Jansrud.
Così è partito all'attacco e ha ingranato subito il
ritmo giusto, tagliando il
traguardo in
seconda posizione. Un
mezzo miracolo perché
Innerhofer ha quasi disertato gli
allenamenti in slalom. Ha concentrato tutta l'
energia sulla velocità, cercando di risparmiare un po' la sua
schiena dolorante. L'
adrenalina ha fatto il resto, insieme a una
buona dose di spericolatezza. Tirare al massimo senza preoccuparsi del risultato, contava unicamente questo pensiero. Incredibile, dirà
Innerhofer alla fine. Solo
Ivica Kostelic è riuscito a infilarsi davanti a lui, acchiappando l'
argento. Nessuno è più stato capace di usurpare il meritatissimo
oro di
Sandro Viletta, che finora contava solo una
vittoria in carriera. Quattordicesimo nella
discesa, lo svizzero ha segnato il
secondo miglior tempo in slalom.
I
grandi favoriti sono rimasti all'asciutto.
Alexis Pinturault, il francese talentuoso che aveva dominato in
Coppa del mondo a Kitzbuehel, ha inforcato.
Ted Ligety, che sempre a
Kitzbuehel aveva tallonato il transalpino con un secondo posto, è arrivato in fondo ma con un distacco abissale.
Bode Miller,
campione olimpico in carica della super combinata, ha pasticciato (chiude sesto).
Mazinga Svindal si deve accontentare dell'ottava piazza, a pari merito con
Carlo Janka. Ora tutti i riflettori sono puntati sul
superG di domenica.
Winnerhofer potrebbe stupire di nuovo con una
prestazione da record.