Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta Kiev. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kiev. Mostra tutti i post

23/02/14

Kiev, il cecchino preso dalla piazza rischia linciaggio

Le due parti, in video e in foto, a testimonianza degli orrori della violenza. Viktor Yanukovich è fuggito e il parlamento fissa le elezioni per il 25 maggio. "Nessuna goccia di sangue versato sarà dimenticata", ha detto raccogliendo l'ovazione della piazza la 'Giovanna D'Arco' di Kiev, come ama definirsi Yulia Timoshenko, che si candiderà.

Alcuni dimostranti vengono raggiunti dai proiettili esplosi da lontano, nei casi più fortunati alle gambe, altri vengono colpiti a morte e trascinati via a peso morto da altri manifestanti. Ieri è stato il giorno più sanguinoso dei tre mesi di protesta contro il presidente Viktor Yanukovych, in cui sono morte oltre 70 persone. I cecchini hanno sparato sui dimostranti e alcuni video hanno mostrato almeno uno di essi con indosso l’uniforme della polizia antisommossa ucraina. il video, diffuso su YouTube che mostra gruppi di dimostranti nelle strade di Kiev mentre sono colpiti e uccisi da spari di cecchini. Secondo quanto riporta il Kiev Post, il filmato mostra immagini delle persone uccise ieri dai proiettili esplosi dalla polizia. Vi si possono osservare piccoli gruppi di uomini, apparentemente disarmati, muoversi con cautela nelle strade tentando di nascondersi dietro scudi improvvisati con lastre di metallo e di legno. Preso un cecchino, dalla piazza, ha rischiato il linciaggio, poi è stato fatto inchinare di fronte alle candele che ricordavano i manifestanti morti e costretto a baciare una croce. È accaduto a Kiev: un giovane sospettato di essere un cecchino è stato portato in piazza, tirato per i capelli e insultato.



21/02/14

Yanukovich: "Trovato un accordo con l'opposizione e i ministri Ue"

Trovato un accordo tra Yanukovich i leader dell'opposizione e i ministri degli Esteri dell'Ue

A mezzogiorno si firmerà l'accordo raggiunto a fatica dopo varie sospensioni.

Kiev scene di guerriglia

Kiev, 21 feb. - Dopo un negoziato andato avanti tutta la notte, i ministri degli Esteri dell'Ue, il presidente ucraino Viktor Yanukovich e i leader dell'opposizione hanno trovato un accordo sulla crisi a Kiev. Lo ha reso noto la presidenza ucraina. La presidenza ha fatto sapere in un comunicato che l'accordo sara' firmato a mezzogiorno, le 11 in Italia, ma non ha fornito altri dettagli. L'opposizione e la troika Ue non hanno per il momento confermato nulla, ma fonti diplomatiche europee poco prima avevano reso noto che le trattative erano "molto difficili" ed erano state sospese per qualche ora. Con tre ministri degli Esteri Ue (Francia, Germania e Polonia) a Kiev e gli altri riuniti in emergenza a Bruxelles per decidere il da farsi, ieri, si e' vissuta una vera e propria giornata di guerra tra le strade di Kiev che sgretolava la tregua annunciata ieri. Colpi d'arma da fuoco e lanci di molotov tra polizia e manifestanti hanno prodotto una carneficina: piu' di 100 morti e 50 feriti, secondo il capo del servizio di assistenza medica ai dimostranti. Diverse le cifre del governo, ma comunque pesantissime: 39 morti solo oggi, 67 da martedi' scorso. E allora il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino, uscendo dalla riunione di emergenza convocata a Bruxelles, ha annunciato: abbiamo deciso di introdurre "sanzioni mirate" che colpiranno "i responsabli delle violazioni dei diritti umani, della violenza e dell'uso eccessivo della forza", procederemo con l'adozione del blocco della concessione dei visti ed il congelamento dei beni di quanti sono responsabili delle violenze ucraine". E per l'Europa "il primo responsabile e' il presidente Viktor Yanukovic: e' lui, si legge nelle conclusioni dei 28, che dovra' fare i primi passi per uscire dalla crisi. Il ministro degli Esteri dell'Ue Catherine Ashton ha spiegato che l'ampiezza delle sanzioni, che prevedono anche il blocco del materiale repressivo, sara' legata all'evoluzione della crisi. In serata i primo effetti del lavoro diplomatico. Da Varsavia il premier polacco Donald Tusk ha riferito che Yanukovich ha espresso la volonta' di convocare elezioni anticipate entro l'anno. Tusk ha aggiunto che i tre delegati Ue stanno lavorando alla stesura di un documento che fornisca qualche speranza di un accordo tra il governo e l'opposizione a partire dalla fine delle violenze. L'icona della tragica giornata di ieri e' l'ultimo tweet di Olesya Zhukovskaya, infermiera di 21 anni: "Muoio": ha fatto in tempo a scrivere prima di accasciarsi a terra. Il suo laconico messaggio, unito alla foto che la ritrae col collo insanguinato, la pettorina della Croce rossa e il cellulare in mano, ha gia' fatto il giro del mondo. E il web l'ha gia' scelta come simbolo della 'rivoluzione'. .                                                                      fonteAGI) 

19/02/14

Dimostranti in piazza | Kiev e' in fiamme.

La capitale Ucraina ha vissuto ieri la sua giornata piu' violenta e sanguinosa dal 21 novembre scorso

La scelta del governo di ritirare la nazione dall'integrazione nell'unione europea spinse nelle strade e nelle piazze migliaia di persone. 


Dopo il rilascio di 234 manifestanti grazie a un'amnistia promulgata dal presidente, Viktor Yanukovich, e l'evacuazione pacifica del municipio della capitale occupato dall'1 dicembre scorso, la tensione sembrava diminuita. Ma oggi gli scontri sono di nuovo divampati di fronte al Parlamento e il bilancio provvisorio delle vittime e' altissimo: 9 morti, tra i quali due agenti, e 150 feriti.

 Nel pomeriggio circa 20mila dimostranti si erano messi in marcia da Piazza Indipendenza al Parlamento per chiedere di inserire in agenda una proposta dell'opposizione di ridurre i poteri del presidente, ma la polizia ha cercato di fermare i dimostranti sparando proiettili di gomma e lanciando lacrimogeni dopo che questi avevano iniziato a lanciare sassi contro le forze dell'ordine. Successivamente i manifestanti antigovernativi hanno iniziato a lanciare sassi e bombe molotov contro la sede del partito al potere. Invano l'ex campione del mondo di pugilato Vitali Klitschko aveva lanciato un appello a Yanukovich affinche' ritirasse gli agenti antisommossa dalle strade, che invece hanno lanciato un ultimatum ai manifestanti perche' lasciassero piazza Indipendenza.


Scaduto l'ultimatum, la polizia ha fatto irruzione nonostante da Parigi, Washington, dalla Nato, dall'Ue e dall'Onu fossero giunte pressioni e moniti per mettere fine dell'escalation e Berlino abbia invitato l'Ue a valutare sanzioni individuali contro i responsabili delle violenze. Nulla da fare: il procuratore ucraino ha avvertito che preannunciato "pene durissime" per gli autori dei disordini e gli agenti antisommossa hanno avvisato donne e bambini, intimando loro di lasciare l'area perche' si stava preparando un'operazione "antiterrorismo". Mentre l'irruzione della polizia nella piazza era in corso l'ex pugile Vitali Klitschko, uno dei capi dell'opposizione, arringava la folla: "Non ce ne andiamo, questa e' un'isola di liberta'".                         fonte(AGI)

05/12/13

Ucraina: confronto a Kiev tra Russi ed occidentali! Il Parlamento bloccato.

Un deciso faccia a faccia tra Russi e occidentali, in quel di Kiev, capitale Ucraina destabilizzata recentemente dalle manifestazioni, per una consulta dei ministri degli Esteri dell'Osce, nel momento in cui cresce la pressione sul presidente Vitkor Yanukovych a seguito il suo dietrofront riguardo l’associazione con la Ue. Nella giornata di ieri i facenti parte dell'opposizione hanno ricevuto il supporto dei maggiori paesi occidentali, in aggiunta ai tre predecessori di Yanukovych, apertamente favorevoli con la contestazione in atto filoeuropea, che chiede a gran voce la sospensione della firma dell'accordo di associazione con Bruxelles oltre che le dimissioni dell’attuale presidente e quindi del governo.

Le minacce e le pressioni esercitate sull'Ucraina per isolarla dall'Ue sono «inaccettabili», ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, facendo riferimento alla Russia, durante un Consiglio ministeriale dell'Osce a Kiev.
Il segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Lamberto Zannier in sintonia e collaborazione con il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle ieri sera erano con i manifestanti su Piazza Indipendenza Maidan (piazza) per gli ucraini, in possesso dei manifestanti da domenica dopo un protesta che ha raccolto oltre 100mila persone.
OSCE

«Siamo qui in quanto europei a casa di europei. Le porte dell'Unione europea restano aperte» ha detto Westerwelle dopo aver incontrato i leader dell'opposizione ucraina, tra cui il pugile Vitali Klitschko.
Alla riunione dell'Osce saranno presenti circa 30 delegazioni, tra cui quella russa, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, Westerwelle, e i ministri di vari paesi tra cui quello della Polonia, storicamente legata all'area occidentale dell'Ucraina e in prima linea negli sforzi per avvicinare Kiev alla Ue.  

John Kerry, capo della diplomazia americana, ha disdetto la sua presenza a Kiev, ma ieri in Moldova ha espresso il suo sostegno all'opposizione, e oggi la segretaria aggiunta del dipartimento di Stato Victoria Nuland sottolinea, affermando che Washington sta con il popolo ucraino «che vuole un futuro in Europa». Dichiarazioni che stridono con quelle di Lavrov, che ieri ha mosso accuse verso gli occidentali di inviare un «messaggio sbagliato» agli ucraini.

A una domanda sulle rivendicazioni della piazza, un alto responsabile del governo molto vicino a Yanukovych ha affermato che le elezioni anticipate potrebbero essere oggetto di discussioni con l'opposizione. «Dobbiamo tenere negoziati» ha detto il vicepremier Sergei Arbuzov ieri sera alla Tv. «Poi, quando ci saranno le proposte ufficiali, discuterle» ha aggiunto il 37enne Arbuzov, componente di primo piano della cosiddetta "famiglia" che circonda e consiglia il presidente. L'opposizione manifesta da due settimane contro la sospensione decisa dalle autorità del processo di associazione con la Ue, in favore di una maggiore collaborazione con la Russia.

Il rifiuto di Yanukovych, al vertice di Vilnius di venerdì scorso, di firmare l'intesa in preparazione da oltre tre anni ha convinto migliaia di manifestanti a occupare la Maidan, luogo simbolo della rivoluzione arancione del 2004, che mandò al potere i filo occidentali. La mobilitazione è esplosa dopo che la polizia sabato ha disperso con la violenza una manifestazione sulla Maidan, ferendo decine di persone. Domenica sulla Maidan erano oltre 100mila e i feriti negli scontri con la polizia centinaia. Yanukovych è da martedì in Cina in visita ufficiale e sula via del ritorno dovrebbero far scalo a Mosca. A Kiev migliaia di manifestanti sono ancora in piazza stamani, tra tende e bracieri per affrontare il gelo. «L'Ucraina è Europa» si legge sui cartelloni sulla Maidan.

Yanukovych in Cina incontra il presidente cinese Xi Jinping
Nel mentre, il presidente ucraino Viktor Yanukovych, duramente contestato a Kiev nell'ultima settimana, ha incontrato oggi a Pechino il presidente cinese Xi Jinping. La sua visita nella Repubblica popolare, data per incerta fino all'ultimo minuto, è venuta in uno dei momenti di massima tensione nelle strade della capitale ucraina e mentre a Kiev sono riuniti i ministri degli esteri dei paesi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).






Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.