La capitale Ucraina ha vissuto ieri la sua giornata piu' violenta e sanguinosa dal 21 novembre scorso
La scelta del governo di ritirare la nazione dall'integrazione nell'unione europea spinse nelle strade e nelle piazze migliaia di persone.
Dopo il rilascio di 234 manifestanti grazie a un'amnistia promulgata dal presidente, Viktor Yanukovich, e l'evacuazione pacifica del municipio della capitale occupato dall'1 dicembre scorso, la tensione sembrava diminuita. Ma oggi gli scontri sono di nuovo divampati di fronte al Parlamento e il bilancio provvisorio delle vittime e' altissimo: 9 morti, tra i quali due agenti, e 150 feriti.
Nel pomeriggio circa 20mila dimostranti si erano messi in marcia da Piazza Indipendenza al Parlamento per chiedere di inserire in agenda una proposta dell'opposizione di ridurre i poteri del presidente, ma la polizia ha cercato di fermare i dimostranti sparando proiettili di gomma e lanciando lacrimogeni dopo che questi avevano iniziato a lanciare sassi contro le forze dell'ordine. Successivamente i manifestanti antigovernativi hanno iniziato a lanciare sassi e bombe molotov contro la sede del partito al potere. Invano l'ex campione del mondo di pugilato Vitali Klitschko aveva lanciato un appello a Yanukovich affinche' ritirasse gli agenti antisommossa dalle strade, che invece hanno lanciato un ultimatum ai manifestanti perche' lasciassero piazza Indipendenza.