05/12/13

Ucraina: confronto a Kiev tra Russi ed occidentali! Il Parlamento bloccato.

Un deciso faccia a faccia tra Russi e occidentali, in quel di Kiev, capitale Ucraina destabilizzata recentemente dalle manifestazioni, per una consulta dei ministri degli Esteri dell'Osce, nel momento in cui cresce la pressione sul presidente Vitkor Yanukovych a seguito il suo dietrofront riguardo l’associazione con la Ue. Nella giornata di ieri i facenti parte dell'opposizione hanno ricevuto il supporto dei maggiori paesi occidentali, in aggiunta ai tre predecessori di Yanukovych, apertamente favorevoli con la contestazione in atto filoeuropea, che chiede a gran voce la sospensione della firma dell'accordo di associazione con Bruxelles oltre che le dimissioni dell’attuale presidente e quindi del governo.

Le minacce e le pressioni esercitate sull'Ucraina per isolarla dall'Ue sono «inaccettabili», ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, facendo riferimento alla Russia, durante un Consiglio ministeriale dell'Osce a Kiev.
Il segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Lamberto Zannier in sintonia e collaborazione con il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle ieri sera erano con i manifestanti su Piazza Indipendenza Maidan (piazza) per gli ucraini, in possesso dei manifestanti da domenica dopo un protesta che ha raccolto oltre 100mila persone.
OSCE

«Siamo qui in quanto europei a casa di europei. Le porte dell'Unione europea restano aperte» ha detto Westerwelle dopo aver incontrato i leader dell'opposizione ucraina, tra cui il pugile Vitali Klitschko.
Alla riunione dell'Osce saranno presenti circa 30 delegazioni, tra cui quella russa, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, Westerwelle, e i ministri di vari paesi tra cui quello della Polonia, storicamente legata all'area occidentale dell'Ucraina e in prima linea negli sforzi per avvicinare Kiev alla Ue.  

John Kerry, capo della diplomazia americana, ha disdetto la sua presenza a Kiev, ma ieri in Moldova ha espresso il suo sostegno all'opposizione, e oggi la segretaria aggiunta del dipartimento di Stato Victoria Nuland sottolinea, affermando che Washington sta con il popolo ucraino «che vuole un futuro in Europa». Dichiarazioni che stridono con quelle di Lavrov, che ieri ha mosso accuse verso gli occidentali di inviare un «messaggio sbagliato» agli ucraini.

A una domanda sulle rivendicazioni della piazza, un alto responsabile del governo molto vicino a Yanukovych ha affermato che le elezioni anticipate potrebbero essere oggetto di discussioni con l'opposizione. «Dobbiamo tenere negoziati» ha detto il vicepremier Sergei Arbuzov ieri sera alla Tv. «Poi, quando ci saranno le proposte ufficiali, discuterle» ha aggiunto il 37enne Arbuzov, componente di primo piano della cosiddetta "famiglia" che circonda e consiglia il presidente. L'opposizione manifesta da due settimane contro la sospensione decisa dalle autorità del processo di associazione con la Ue, in favore di una maggiore collaborazione con la Russia.

Il rifiuto di Yanukovych, al vertice di Vilnius di venerdì scorso, di firmare l'intesa in preparazione da oltre tre anni ha convinto migliaia di manifestanti a occupare la Maidan, luogo simbolo della rivoluzione arancione del 2004, che mandò al potere i filo occidentali. La mobilitazione è esplosa dopo che la polizia sabato ha disperso con la violenza una manifestazione sulla Maidan, ferendo decine di persone. Domenica sulla Maidan erano oltre 100mila e i feriti negli scontri con la polizia centinaia. Yanukovych è da martedì in Cina in visita ufficiale e sula via del ritorno dovrebbero far scalo a Mosca. A Kiev migliaia di manifestanti sono ancora in piazza stamani, tra tende e bracieri per affrontare il gelo. «L'Ucraina è Europa» si legge sui cartelloni sulla Maidan.

Yanukovych in Cina incontra il presidente cinese Xi Jinping
Nel mentre, il presidente ucraino Viktor Yanukovych, duramente contestato a Kiev nell'ultima settimana, ha incontrato oggi a Pechino il presidente cinese Xi Jinping. La sua visita nella Repubblica popolare, data per incerta fino all'ultimo minuto, è venuta in uno dei momenti di massima tensione nelle strade della capitale ucraina e mentre a Kiev sono riuniti i ministri degli esteri dei paesi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).






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