Attivisti di Greenpeace, |
"Si specula sui ragazzi per biechi fini economici e commerciali - continua nella lettera Aristide D'Alessandro - e attorno a loro si è erto un monolite di silenzio dei governi, cui appartengono i meravigliosi 30". "Eminenti esperti del diritto hanno dichiarato che la Russia non poteva sequestrare la nave Arctic Sunrise in acque internazionali e hanno confermato che non potevano abbordare, armi in pugno, la nave, in quanto territorio olandese. Conseguentemente, anche gli arresti erano illegittimi. E' stato altresì affermato che la detenzione e le condizioni della stessa violano i diritti umani.
"L'arresto - prosegue Aristide D'Alessandro - è stato notificato ben oltre le 48 ore dal fermo ed è, pertanto, illegale per la stessa legge russa". "Mi ha fatto male leggere sulla rassegna stampa di Confindustria - continua il padre dell'attivista italiano nella lettera aperta - la dichiarazione di un nostro esponente diplomatico in occasione dell'incontro previsto con la Russia a Trieste per l'inaugurazione dell'anno incrociato del Turismo: "Il clima delle relazioni fra i due paesi è sempre più caldo". Il clima dovrebbe essere gelido, di ghiaccio, altro che caldo".
"Questi 30 ragazzi, innocenti, pacifisti fin nel midollo, votati all'opera di costruire un mondo migliore e più sicuro nell'interesse di tutti, patiscono ingiustamente per fini incomprensibili, o tristemente comprensibili. Hanno già dato il loro contributo di sofferenza. Ora basta! Si faccia qualcosa di veramente efficace per riportarli a casa", conclude.