Il-Trafiletto
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29/05/14

India | Continua la violenza del "branco". Due ragazzine stuprate e impiccate.

India. E' dal 2012 che si susseguono fenomeni di strupro ad opera del "branco" ai danni di donne, sia indiane che straniere. Questa volta è toccato a due ragazzine di 14 e 15 anni, cugine, appartenenti ai Dalit, i senza casta, stuprate e impiccate ad un albero di mango da un branco di sette uomini. Teatro dell'atroce assassinio è stato il villaggio di Katra, nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh. Le due cuginette erano scomparse di casa martedì sera e la mattina seguente i loro corpi penzolavano ad un albero. Gli abitanti sono insorti contro la polizia, ritenendola colpevole di essersi mossa con estremo ritardo dopo la denuncia di scomparsa presentata dai parenti delle due piccole vittime e per protesta hanno bloccato un'intera strada.. Le forze dell'ordine hanno arrestato uno dei sette responsabili dello stupro e sono sulle tracce degli altri sei, tra i quali sembra ci siano due poliziotti. E' da ben due anni che l'India è teatro di stupri e violenze nei confronti delle donne. Nel dicembre 2012 fu la volta di una studentessa di 23 anni, violentata dal branco in autobus e morta a causa delle ferite riportate, a gennaio una ragazzina di 12 anni è stata bruciata viva dopo essere stata violentata, il mese dopo è stata la volta di una bimba di nove anni ed anche una turista danese ha subito violenze e percosse. (immagine presa dal web)

29/12/13

Strage in Russia: 15 le vittime!

Identificata l'autrice dell'attentato suicida in Russia che  facendosi esplodere alla stazione centrale di Volgograd, ha provocato la morte di 15 persone e il ferimento di altre 34, di queste 8 versano in condizioni molto gravi (fra queste, una bambina di nove anni). In base a quanto ha reso noto il sito di notizie vicino ai servizi dell'Fsb Life News, dovrebbe trattars di Oksana Aslanova, 26 anni, originaria del Daghestan, la regione in cui sono concentrati i gruppi jihadisti.
L'esplosione è avvenuta intorno alle 12.45 ora locale (le 9:45 in Italia) nella zona dei metal detector posta all'entrata della principale stazione ferroviaria della città. L'esplosivo indossato dall'attentatrice aveva una potenza equivalente a 10 chilogrammi di tritolo. I controlli della sicurezza avrebbero fatto si d'impedire all'attentatrice di raggiungere la sala d'aspetto, riducendo di gran lunga così il numero delle vittime.
Due mesi fa un'altra kamikaze originaria del Daghestan aveva ucciso sei persone facendosi saltare in aria in un autobus pieno di studenti chestavano recandosi a Volgog . La città, di circa un milione di abitanti, che si trova nelle vicinanze del Caucaso russo, una zona politicamente  e a 690 chilometri da Sochi, dove sono in programma le olimpiadi invernali del prossimo anno.
Dopo l'attentato, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto alla Commissione inquirente l'adozione di tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza. Putin ha anche chiesto di assicurare tutta l'assistenza necessaria alle persone ferite dell'esplosione, provvedendo al loro trasporto a Mosca se necessario.
Le misure di sicurezza, inoltre, saranno rafforzate in stazioni e aeroporti, ha aggiunto un portavoce della polizia, Vladimir Kolesnikov. Due giorni fa un'autobomba era esplosa nella città meridionale russa di Pyatigorsk, vicino al Caucaso, uccidendo tre persone.

01/12/13

58 anni fa, il 1° dicembre 1955, Rosa Parks disse no ai bianchi

58 anni fa, il 1° dicembre 1955, Rosa Parks , una sarta afroamericana, salì su un autobus e si rifiutò, giustamente, di cedere il posto ad un bianco. Per questa ragione venne arrestata e poi processata per violazione delle leggi sulla segregazione razziale. "Ero stanca di subire ingiustizie." Questo dichiarò Rosa Parks dopo essere tornata libera. Oggi Barack Obama siede alla Casa Bianca. Grazie anche a quella piccola sartina coraggiosa, è il 1° presidente di colore degli Stati Uniti d'America.
Rosa Parks  1956 in Autobus

1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa, allora sarta, stava tornando a casa in autobus e, poiché l'unico posto a sedere libero si trovava nella parte davanti del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull'autobus alcuni passeggeri bianchi, e quindi il conducente le intimò di alzarsi, cedere il posto a un bianco e andare nella parte riservata ai neri, come imponeva il regolamento. Rosa però si rifiutò di lasciare il posto a sedere e spostarsi nella parte posteriore del pullman: stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta anche a stare in piedi, visto che di posti a sedere non ce n'erano) rimase al suo posto. Il conducente fermò così l'automezzo, e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Da allora è conosciuta come "the woman who didn't stand up" ("la donna che non si alzò"). L'autobus è ora esposto all'Henry Ford Museum. Quella notte, cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati dall'allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King si riunirono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all'accaduto, mentre c'erano già state le prime reazioni violente: il giorno successivo incominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, protesta che durò per 381 giorni; dozzine di pullman rimasero fermi per mesi finché non fu rimossa la legge che legalizzava la segregazione. Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Lo stesso King scrisse sull'episodio descrivendolo come "l'espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà" e aggiungendo che Rosa "rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future". Nel 1956 il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, che decretò, all'unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell'Alabama. Da quel momento, Rosa Parks divenne un'icona del movimento per i diritti civili. Morì a 92 anni il 24 ottobre 2005.

05/11/13

Uomo sequestra autobus, tre morti in Norvegia

Nel centro della Norvegia un uomo di 50 anni, armato, ha sequestrato un autobus e ha ucciso tre persone, secondo quanto riferisce la stampa locale. Pare che l'uomo sia stato fermato e arrestato dalla polizia. Era armato di un coltello secondo quanto riferito da un responsabile della polizia Joern Lasse Foerde Refsnes alla tv Nyhetskanalen, che ci tiene a precisare anche che, l'uomo in questione è uno straniero.
Scena del sequestro

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