Il-Trafiletto
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23/01/16

Da Parigi Street style Moda Uomo

A Parigi sfilano le collezione Uomo Autunno-Inverno 2016. Scoprite i migliori look street style La moda maschile vola a Parigi: dopo le passerelle di Milano Moda Uomo, le sfilate si spostano sotto la Tour Eiffel e con loro anche il nostro Gianluca Senese a caccia dei look street style più particolari.
Two Italian gentlemen: Angelo Flaccavento e Gianluca Cantaro.
Nella gallery scoprirete i trend del momento, indossati da trendsetter ed editor internazionali fuori dagli show: sneakers che tornano dal passato (vi ricordate quelle da basket con la maxi scritta "AIR"?), felpe dedicate all'indimenticabile David Bowie, pellicce patchwork, sono solo alcuni dei dettagli cool che abbiamo scovato. E ancora troverete nomi come Catherine Baba, con il suo inconfondibile turbante (e quello stile retrò che la rende speciale), e Godfrey Deeny. Take a look!
http://www.grazia.it/moda/streetstyle/parigi-moda-uomo-gennaio-2016
Seriosi ed eleganti, in cappotto grigio doppiopetto.

21/01/16

Dalle sfilate milanesi l'Uomo dell'Autunno-Inverno 2016

I motivi e le tendenze, l'abbigliamento e gli accessori per lui. Reportage dalle presentazioni milanesi per l'Autunno-Inverno 2016 L’Uomo AI 2016 nelle presentazioni di Milano

Alberto Guardiani Passato declinato al futuro. Con il recupero di modelli d'archivo, riveduti e corretti nei materiali e nelle forme. Fondi carrarmato con guardolo in laminato, intersuola a contrasto, pelle martellata con borchie.
Andrea Pompilio Nuovi sognatori di città. La berretta con ponpon in testa, la felpa e il bomber con divertissement di stampe. Al collo, per un vezzo di bohème, un foularino leggero leggero.

Bally Edonismo dalla decade dei 60, Irving Penn e i suoi scatti come ideale riferimento d'immagine. Spiccano le sneaker futuribili con scocca in gomma, le brogue iniettate di colore. A contrasto le galosce-sovrascarpe dello stivaletto.

Brunello Cucinelli Ibridismi riusciti, di un classico formale che sfuma nel casual sportivo. Qualche esempio? I pantaloni in panno con coulisse alla vita, il gessato e il pied-de-poule nel cappotto e nel piumino. http://www.grazia.it/moda/tendenze-moda/ai-2016-presentazioni-milano-uomo



18/01/16

Pitti Uomo 89esima edizione: Lo street style

Dopo la London Collection: Men è tempo di Pitti Immagine, manifestazione ormai giunta alla sua 89esima edizione. Lo street style accompagna anche questa stagione, immortalando tutte le novità e i look più interessanti in circolazione. Dalle mise più classiche -ormai riconosciute come stile da Pitti- a quelle più originali e talvolta bizzarre. Scoprite tendenze e novità sfogliando la gallery. Pitti Uomo 89: le immagini di street style. http://www.grazia.it/moda/streetstyle/pitti-uomo-89-gennaio-2016

Stile dark d'altri tempi, il cappotto si indossa sopra
una giacca doppiopetto dai bottoni dorati.

Dettagli interessanti che mixano denim e tessuti classici.

Un vero gentleman!

Cappotto con motivo check appena accennato,
cappello a tesa medio-larga e bandana.

17/10/14

Gisele come Marylin | Chanel n°5 sceglie la meravigliosa modella teutonica

Gisele come Marylin! Scelta la meravigliosa modella tedesca come testimonial del nuovo Chanel n°5. 


Si tratta della meravigliosa Gisele Bundchen, su cui è caduta la scelta della nota casa di moda parigina come nuova rappresentante pubblicitaria del suo più rappresentativo profumo.

Immagino che saprete tutti che la prima inimitabile e mai dimenticata testimonial di tale fragranza fu Marilyn Monroe, la donna dei sogni di ogni uomo di allora che confessò di avere addosso soltanto 2 gocce di Chanel n°5, prima di adagiarsi suadente e conturbante tra le lenzuola del suo giaciglio.
Gisele Bundchen, testimonial
di Chanel N°5

Successivamente è toccato a svariate famose attrici e modelle, tra le quali di certo avrete modo di rammentare cari maschietti, Nicole Kidman e Audrey Tautou. Ma che facciamo lasciamo a bocca asciutta le nostre femminucce? Certo che no! Ci fu la volta del bel Achille-Brad Pitt, il testimonial maschile per la felicità di ogni donna abitante il Pianeta Terra che ebbe l'incombenza di pubblicizzare la famosa fragranza femminile. Adesso lo stilista, fotografo e regista tedesco Karl Lagerfeld ha fatto cadere la sua scelta sulla meravigliosa Gisele, che nello spot è condotta da Baz Luhrmann, regista di Romeo e Giulietta, Moulin Rouge e Il Grande Gatsby.

Alla presentazione del recente spot, in cui la meravigliosa modella mostra tutta la sua sua armoniosa bellezza di forma e “l’animo scintillante di New York”, secondo Vogue.it, la modella è apparsa bellissima e raggiante in un mini abito di paillettes argento. Riuscirà a diventare la nuova Marilyn?


23/09/14

Il mare: le acque della vita

Quando ti avvicini al mare, ti senti sempre un’energia nuova che ti assale e ti intriga e dall’alba al tramonto gusti colori, odori e movimenti che creano dentro il tuo cuore momenti perfetti che si stampano e ricorderai per sempre. 


Il mare è sempre stato al centro dell’attenzione dell’uomo, navigazioni, circumnavigazioni, viaggi; hanno sempre portato alla luce paradisi inesplorati e chiunque è tornato da queste avventure ha parlato per giorni interi delle scoperte fatte e la parola che dice a tutti è: ho voglia di ripartire di nuovo, ho il desiderio del mare, che mi sta chiamando ancora. 

Canzoni, poesie, riflessioni, fotografie e dipinti hanno cercato di far parlare il mare e di farlo conocere ogni giorno al mondo intero, ma non si finisce mai di apprezzare e di voler trovare quello spunto in più. 

Il mare è perfetto ti regala relax nelle fatiche, avventura nelle sue onde, passione nei suoi colori e energia quando si prova ad attraversarlo e a solcare la strada delle sue acque

Al mare nascono i primi amori, si instaurano relazioni e si resta a bocca aperta quando il sole, sale e scende dalle acque, regalandoti sogni, immagini perfette e voglia di vivere la vita

Grazie, caro mare, ci vediamo domani!
Il mare, ti dona sempre, emozioni nuove

04/08/14

Odori in coppia

Odori in coppia
Un episodio illustra in modo significativo il rapporto tra odori e scelte sentimentali. 

Una donna racconta di un appuntamento con un uomo conosciuto su Internet: in teoria, il partner sembrava l'uomo dei suoi sogni.

Ma quando si sono incontrati di persona, non è riuscita a superare il fatto che avesse "un odore strano: sapeva vagamente di latte". Anche se in maniera meno plateale, l'odore di un potenziale partner ha sempre effetti importanti: infatti, è un indicatore della nostra compatibilità reciproca. Dal punto di vista riproduttivo, è preferibile non avere le stesse malattie del partner e non trasmettere tratti patologici recessivi. Per questo, tendiamo ad accoppiarci con chi ha un sistema immunitario diverso dal nostro. La codifica del sistema immunitario è opera di un gruppo di geni noto come complesso maggiore di istocompatibilità, che influenza l'odore corporeo.

In questo modo, possiamo riconoscere un buon compagno annusandolo. È stato dimostrato sperimentalmente che le donne trovano più sexy l'odore di magliette indossate da uomini con un sistema immunitario molto diverso rispetto al loro. La società svizzera Basisnote ha fatto tesoro del principio secondo il quale gli opposti si attraggono: grazie a un test della saliva, ha sviluppato un metodo per assegnare a ciascun individuo un codice olfattivo personale ("tipo olfattivo"), inseriti nei profili Internet dei vari utenti. Secondo il sito web dell'azienda, grazie a questa indicazione potremo scovare "a naso" il nostro partner ideale.(science)


22/07/14

Il Sole

Il Sole
Storia illustrata della nostra sorgente di luce e di vita Pài Brekke Edizioni Dedalo, 20,00 € (168pp, 2013) 

"IL SOLE È UNA STELLA senza grandi pretese", scrive l'astrofisico norvegese Pài Brekke che, dal 1985, si occupa di carpire i segreti del nostro astro, elaborando i dati dei più importanti telescopi solari orbitanti. Si, perché se ne consideriamo le dimensioni ci sono stelle duemila volte più grandi e in quanto a unicità, solo nella nostra Galassia, la Via Lattea, si trovano 200 milioni di corpi celesti simili.

Però è la stella più vicina che abbiamo ed è quindi l'unica che possiamo studiare nei minimi dettagli. Senza contare che la vita è tale perché c'è il Sole. In questo libro, splendidamente illustrato, lo scienziato, un vero fan del Sole fin da piccolissimo, quando frequentava con il padre l'osservatorio solare di Harestua, a nord di Oslo, toglie i veli al disco brillante che ogni giorno, da miliardi di anni, attraversa lentamente il cielo del nostro Pianeta dispensando luce e calore. Ne indaga la vita (quando è nato e quando morirà), la natura turbolenta e le sue proprietà fondamentali e si sofferma sulle tecniche Impiegate per studiarlo e i molteplici effetti dell'attività solare sull'uomo e sul clima. Un'attenzione particolare viene rivolta all'affascinante fenomeno delle aurore boreali.

Un omaggio dell'astrofisico, cresciuto ammirando queste incredibili e misteriose scie variopinte nel cielo.(science)


13/06/14

L'olivo: origini e leggende

Da circa 7.000 anni la storia dell'uomo è legata a quella dell'olivo, pianta natichissima. Civiltà e religioni sono una reale testimonianza del legame fra uomo e olivo, l'olivo ha cambiato la vita dell'uomo. Testimonianza ne è la Bibbia, in cui il ramoscello d’ulivo è (insieme all’arcobaleno) il simbolo della pace tra Dio e gli uomini dopo il diluvio universale. L’ulivo e l’olio compaiono anche nel Corano: “Dio è la luce dei cieli e della terra. La sua luce è come una nicchia, in cui si trova una lampada (...) il suo combustibile viene dall’olio di un albero benedetto, un Olivo ”.

Nella mitologia greca la creazione di questo albero è attribuita ad Atena, dea della Sapienza. Infatti  durante una competizione con il dio Poseidone per diventare la divinità protettrice di Atene, la dea fece sorgere una pianta di ulivo da una roccia per donarla agli ateniesi, mentre Poseidone fece comparire dalla foresta un nuovo animale: il cavallo. Gli ateniesi scelsero l’ulivo, perché il cavallo rappresentava la guerra mentre la nuova pianta avrebbe garantito loro olio, legname e luce e quindi abbondanza e pace.

Antico olivo
immagine presa dal web
E' una pianta  originaria del Mediterraneo Orientale, le sue tracce più antiche sono state trovate ad Haifa in Israele e risalgono al V millennio a.C. La coltivazione e la produzione dell’olio extravergine d'oliva vennero invece messe a punto prima dai Greci e poi dai Romani e rimasero sostanzialmente invariate per secoli. Anche la diffusione della pianta si deve ai greci che, nella loro espansione, portarono l’ulivo in tutti i paesi della Magna Grecia, ed ai romani che fecero lo stesso portando la coltivazione dell’ulivo fino in Francia e Spagna. In queste aree, così come in Italia, l’ulivo trovò condizioni climatiche tali da diventare facilmente e ben presto parte integrante del paesaggio.

Gli utilizzi dell’olio d’oliva sin dall’antichità sono stati i più vari, infatti anche se il ruolo più importante lo riveste nell’alimentazione per la cottura dei cibi e come condimento, l’olio di oliva è anche stato un componente dei cosmetici più antichi, è stato da sempre utilizzato come medicamento, come combustibile e nei riti religiosi.

11/05/14

Capelli | La calvizie fa disperdere più calore dalla testa di uomo!

Calvizie (immagine dal web)
Sembrerebbe quasi un eccesso di ironia, ma non l'ho è! Un uomo calvo perde più calore dalla testa rispetto ad uno che non l'ho è.

Quindi i capelli sono un isolante efficace per non disperdere calore dalla testa, in quanto intrappolano un certo strato d'aria  vicino la pelle che evita la perdita di calore per convenzione. Tale fenomeno è importante, particolarmente quando c'è vento.

Uno studio svizzero risalente al 2008 ha evidenziato la quantità di calore che viene perso dalla testa da parte dei motociclisti con l'utilizzo di speciali manichini termici. Ciò che ne è venuto fuori è che il tasso di perdita di calore è direttamente proporzionale alla velocità del vento ma i manichini che indossavano una parrucca sotto al casco hanno perduto la metà del calore rispetto agli uomini calvi. (science)

29/04/14

Il linguaggio umano | Quando si è evoluto il nostro linguaggio?

Evoluzione del linguaggio umano
Una domanda non da poco, quella riguardante l'evoluzione del nostro linguaggio! Si teorizza che l'Homo heidelbergensis, vissuto circa 600mila anni fa, facesso uso di una forma primitiva di comunicazione verbale.

Ciò che sappiamo è che sono state necessarie complesse modifiche di petto, gola e bocca perchè i nostri antenati potessero riuscire a parlare, mentre mangiavano e respiravano. Noi umani abbiamo molto più controllo sulla respirazione a differenza di altri primati, il che vuol dire che possiamo variare la lunghezza di ogni respiro mentre parliamo.
Le nostre lingue hanno una forma inusuale che ci consente di emettere i vari suoni vocalici, mentre le nostre labbra possono mutare forma alfine di riprodurre le consonanti. Lo studio di alcuni fossili ha dato la convinzione a molti esperti che mutamenti siano potuti avvenire all'incirca 160mila anni fa, quando gli uomini moderni coesistevano con quelli di Neanderthal. Nonostante ciò, non tutti sono in accordo con tale teoria.

Una ricostruzione delle ossa dell'orecchio di Homo heidelbergensis, vissuto circa 350mila anni fa, ha portato alla luce che il loro udito era simile al nostro, suggerendo che essi sarebbero potuti essere in grado di parlare. L'ipotesi più controversa viene da una ricerca eseguita sul cervello grazie a tecniche avanzate per immagini. Essa ha collegato l'abilità di costruire utensili al linguaggio, ipotizzando che il linguaggio potrebbe avere circa 1,75 milioni di anni.

25/04/14

Senza il Sole | Metti un alba senza il sorgere del Sole quanto a lungo la razza umana potrebbe sopravvivere?

La terra senza il Sole
Metti un giorno senza il Sole, immaginiamo che il Sole scomparisse, cosi senza un motivo, le piante non sarebbero più in grado di eseguire la fotosintesi, grazie alla quale producono l'ossigeno che respiriamo. Quanto a lungo sopravviverebbe la razza umana senza il Sole?

Nonostante ciò gli animali della Terra impiegherebbero comunque sia migliaia di anni prima di esaurire tutto l'ossigeno presente nell'atmosfera. Sarebbe il freddo ad ucciderci quasi tutti, molto più velocemente: dopo una settimana, infatti, la temperatura media globale scenderebbe a 0°C, dopo un anno sarebbe di -73°C e in un paio di decenni il freddo sarebbe tale da fare condensare l'atmosfera stessa.

Gli oceani ghiaccerebbero entro tre anni. Il ghiaccio, però, è un buon isolante, l'acqua in forma liquida potrebbe rimanere al di sotto del tetto di ghiaccio per miliardi di anni. Teoricamente certi uomini potrebbero sopravvivere a lungo in basi sottomarine vicino a sorgenti geotermiche, respirando l'ossigeno ottenuto dalla scissione di molecole d'acqua e raccogliendo cibo degli organismi che vivono sui composti sulfurei che sgrogano dalle sorgenti.

20/02/14

La "pancetta" che non piace | Dai disturbi cardiovascolari al diabete fino ad arrivare al cancro!

La "pancetta" che non piace. Dai disturbi cardiovascolari al diabete fino ad arrivare al cancro! Non si tratta soltanto di un mero difetto estetico: per un uomo avere la cosidetta "pancetta", ovvero sia la circonferenza vita superiore a 100 cm, aumenta notevolmente la probabilità di essere colpiti da disturbi gravi come quelli cardiovascolari, diabete e per fino alcuni tipi di cancro.

Come fare allora per ovviare al problema? Semplicemente cambiando certe abitudini alimentari, come suggerisce "Il ritratto della salute", il noto quotidiano on line della Società italiana di medicina generale. Bisogna apportare alcune modifiche a quelle che contribuiscono all'accumulo di grasso.
Ecco quali sono e come sostituirle con scelte più benefiche e salutari:
  • DOLCE MATTINO- La colazione è un pasto importante, ma riempirsi lo stomaco di dolci non garantisce di non avere più fame fino a pranzo e può anche far crescere la pancia
  • GRASSO DELLA CARNE- Quantità, metodi di preparazione e qualità della carne minacciano la salute: meglio scegliere tagli magri come filetto e controfiletto, cucinati anche alla griglia
La "pancetta" che non piace1
  • SPUNTINI- Bastano 15 patatine fritte per introdurre 160 calorie. I pop corn senza grassi e poco sale sono senz'altro una scelta migliore: 6 porzioni corrispondono a 100 calorie.
  • FAST FOOD- Un hamburger maxi può fornire più di 1000 calorie (senza dimenticare le patatine fritte). Meglio non esagerare con le dimensioni e scegliere un'insalata come contorno.
  • PIZZA- A rendere la pizza nemica della salute sono gli ingredienti con cui la si farcisce: se una margherita non basta, meglio aggiungere le verdure piuttosto che i salumi
  • BIBITE Quando c'è bisogno di energia è preferibile affidarsi a una tazzina di caffè: le bibite contenenti caffeina e drink energetici contengono alte quantità di zuccheri aggiunti
  • BIRRA Sono circa 150 le calorie fornite da una bottiglia piccola. L'ideale sarebbe tagliare sulle quantità.

29/12/13

Siete alla ricerca di nuovi profumi? Provate il deodorante al gusto di…bacon

Siete alla ricerca spasmodica di un nuovo odore, fragranza, profumo? Bè…perchè non provate il nuovo deodorante al gusto di…bacon? Secondo voi poteva mancare, dopo le candele al pollo fritto, un deodorante al gusto di bacon? Pare proprio di no, infatti la ditta americana J&D, celebre per i suoi prodotti, si è fatta promotrice di questa iniziativa a dir poco bizzarra ( sfido chiunque ad avvicinarsi ad una ragazza o ragazzo per tentare un primo approccio con …il gusto di bacon! ) ha messo sul mercato questo deodorante, presentandolo al pubblico come un forte afrodisiaco ( sarei proprio curioso di testare l'afrodisiacità! ) per persone ma anche per animali.

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Power bacon deodorant
Gli americani ancora una volta non si smentiscono mai: infatti presentando quest’altro prodotto contro l’igiene dei propri consumatori hanno per cosi dire perso un’occasione per mostrarsi “normali”. Adesso il prossimo passo sarà quello di vedere se qualcuno sarà cosi ardito (incosciente forse suona meglio…ha ha ha) a comprarlo sul serio.

Dopo dunque le candele al pollo fritto ci si poteva immaginare che gli americani si potessero sentire appagati nel loro ego, ed invece ecco che appena raggiunto un traguardo diventa già un ricordo, tornanando a stupirci con un nuovo ed irresistibile prodotto: il deodorante al bacon. La mente americana, si sa, è famosa per le sue idee bizzarre, e stavolta ha partorito questa nuova fragranza con cui spera di ammaliare il mondo. Ogni uomo al mattino si alza, si lava e si spruzza il deodorante così da conferire alle proprie…ascelle un odore gradevole, almeno questo è l’obbiettivo per affrontare la giornata senza doversi disagi e imbarazzi ma, a quanto pare, il concetto di “igiene” ancora non è arrivato in maniera chiara oltreoceano.

La nota ditta J&D, conosciuta per aver lanciato sul mercato diversi prodotti di questo genere, ci ha riprovato con il “Power Bacon Deodorant” appunto un deodorante al gusto di bacon. Quest’azienda ha assicurato che il loro sia un prodotto afrosidiaco a dir poco eccezionale ed in merito a questa affermazione ha scritto nel proprio sito:”Utilizzando POWER BACON probabilmente attrarrai come se fossi il magnete più potente della terra. Ammalierai proprio tutti: amici, estranei, ragazze, cani, orsi, coccodrilli di palude, leoni e persino i maiali. Utilizzate il nuovo potere con saggezza, perché tutti sono sensibili all’odore sublime della pancetta”.

L’azienda certifica il prodotto come afrodisiaco per qualsiasi creatura vivente ma una persona vorrebbe veramente profumare di pancetta? Quale persona sana di mente metterebbe al primo appuntamento questo deodorante? Certo se qualcuno volesse farsi lasciare dal proprio partner potrebbe diventare un ottimo prodotto ma in caso contrario non ci farebbe affatto una bella figura. Il prezzo di questo deodorante in America è di 10 dollari e fortunatamente non è sbarcato in Europa, almeno non ancora. L’unico consiglio che si può dare, visti gli animali attratti da questa fragranza, è di non metterlo prima di andare in un bosco perchè si potrebbe essere assaliti e morire a causa di un deodorante…è ho ragione di credere non sarebbe bello.

08/12/13

Perchè si dice: "Cherchez la femme"?

Adagio famoso, un po' di parte direi, in senso negativo per noi donne, ma val sempre la pena indagarne le origini. Si deve esser sempre aperti all'assimilazione di nuove conoscenze anche se non ci trovismo d'accordo con il concetto che esse esprimono.
Chercehz la femme, cercate la donna.
Cherchez la femme

Questa frase è stata resa popolare da Alessandro Dumas padre, che la fa pronunciare ad un poliziotto parigino, Jackal, nel dramma Les Mohicans de Paris. Jackal, ad un certo punto dice: "In ogni affare c'è sempre una donna; quando i miei subordinati mi presentano un rapporto su un certo reato, io dico loro: Cherchez la femme! E infatti una volta trovata la donna, non si tarda a scoprire il colpevole: l'uomo". Ma se Dumas ha reso popolare questa frase, non ne è certo l'autore. Alcuni ne hanno attribuito la paternità a Fouché, ministro della polizia ai tempi di Napoleone, altri la fanno risalire a De Sartine, capo della polizia francese nel 1759, altri ancora l'attribuiscono all'abate Ferdinando Galiani, desumendola dal suo Dialogue sur le femmes. Ma le origini hanno radici più lontane nel tempo. Giovenale, nelle Satire scrive: Nulla fere causa est, in qua non femina litem moverit (Sat. VI), in poche parole, tutte le liti sono sempre orginate da una donna. Ma, a voler essere più pignoli, già nella Bibbia si trova espresso più volte il concetto che è sempre la donna a condurre a perdizione l'uomo, anche il più saggio: Propter speciem mulieris multi perierunt (Eccl. cap. IX, v.9). Se poi pensiamo al famoso episodio della mela, tra Adamo ed Eva, nel Paradiso terrestre, il gioco è fatto.

22/11/13

Vi rendete conto di quanto siamo lontani da un trattamento paritetico?

Fu Emma Bonino, quando Giuliano Amato la propose alla successione di Scalfaro, a dichiarare che le reazioni furono come di chi avesse visto come candidato un coleottero. Era il 1998.
Multitasking

Forse in tutti questi anni, a parità di competenze, nessuna donna ha potuto eguagliare un uomo. E' possibile asserire che in Italia ci siano parità tra i sessi, nel mercato del lavoro? Questo non solo perché si sia dovuti arrivare addirittura a pensare a uno strumento assurdo come le quote rosa, non solo perché donne che lavorano a parità di condizioni di un uomo guadagnino meno, non solo perché nello scorso anno la presenza delle donne (pur essendo più del 60% dei nuovi laureati annui) ai vertici delle principali società europee è stata del 13,7%. In Italia circa il 9%. Il punto è che siamo molto lontani da un trattamento paritetico, a causa di un retaggio culturale italiano che, nonostante le belle parole, non è ancora del tutto superato. Quante volte sentiamo frasi del tipo: “Ma secondo voi chi paga cene e regali? È giusto che noi uomini guadagnamo di più”
 Oppure:
 “Se tante donne lasciassero il posto a tanti padri di famiglia disoccupati non sarebbe meglio?”
E ancora:
“E a casa a crescere i figli chi c'è o donne in carriera? La parità dei sessi l’avete voluta voi e ne fanno le spese i figli".
"Avete idea di quanto sia umiliante guadagnare meno rispetto a una persona incapace, nella nostra stessa posizione, solo perché dell’altro sesso? Vi rendete conto di quanto sia aberrante in caso si avesse la malaugurata fortuna di raggiungere obiettivi importanti sotto la soglia dei quaranta, sentirsi dire che l’abbiamo certamente meritato in altri modi?  E di quanto sia frustrante impegnarsi, sacrificarsi, mettere in secondo piano la propria vita personale, sentendosi dire con un plateale sorriso sulle labbra che il nostro orologio biologico sta per scadere e che dovremmo “pensare alle cose importanti della vita”, come se il nostro lavoro, fino a quel momento, fosse stato un passatempo per arrivare finalmente a ciò per cui siamo state create (secondo una logica maschile)? - Lo sapete quanta fatica facciano le donne a barcamenarsi tra i ruoli di moglie, infermiera, amante, madre, cuoca, lavoratrice e persona preposta a cercare oggetti disseminati per tutta casa? - Sapete quanto sia frustrante arrabbiarsi per una mancanza di un collega, sentendosi sminuire perché è sicuramente colpa del ciclo che ci rende più nervose del solito se ci siamo innervosite (o, quando siamo davvero arrabbiate, è sicuramente a causa di una vita sessuale piatta) - Avete idea di quanto sia denigrante in un incontro di affari dover faticare il doppio per mettere in chiaro sin da subito che non siamo interessate all’uomo che, dall’altra parte della scrivania, invece di prestare attenzione alle nostre qualità professionali, un po’ ci dà retta quasi fosse un contentino, un po’ ce prova? . Quanto può essere snervante cercare di farsi valere come professionista, cercando di ignorare gentilmente l’atteggiamento ambiguo del nostro interlocutore. E su questo punto mi fermo.



05/11/13

Uomo sequestra autobus, tre morti in Norvegia

Nel centro della Norvegia un uomo di 50 anni, armato, ha sequestrato un autobus e ha ucciso tre persone, secondo quanto riferisce la stampa locale. Pare che l'uomo sia stato fermato e arrestato dalla polizia. Era armato di un coltello secondo quanto riferito da un responsabile della polizia Joern Lasse Foerde Refsnes alla tv Nyhetskanalen, che ci tiene a precisare anche che, l'uomo in questione è uno straniero.
Scena del sequestro

24/10/13

La superbia si maschera da umiltà

La superbia danneggia profondamente la nostra vita, infatti la superbia non si pone solo come opposto all'umiltà ma rovina l'uomo perche’ lo porta all’autodistruzione.
Il superbo, vive nella costante proiezione falsata di sé e nella incapacità di accogliere il limite personale.
Per questo, per quanto possa sembrarecompetitivo, il superbo non matura e non cresce proprio perché non parte dalla realtà, ma da un bisogno costante di auto-affermazione e di narcisistico compiacimento.
Il superbo cosifica gli affetti e usa le relazioni, anche le più sante e sacre per affermare se stesso e pian piano cade in una grande solitudine facendo terreno bruciato con gli altri.
Il superbo si conosce poco e conosce di sé solo quel lato che egli desidera di essere.
Proprio per questo è incapace di ascoltare e di relazionarsi significativamente sia nella vita sociale che nella vita affettiva.
La superbia
 Non attua, in sintesi, per incapacita’ sedimentata e strutturale, quei meccanismi indispensabili che portano alla maturazione personale.
A questa molte volte la superbia si maschera da umiltà .
L'avversione ai complimenti ne è una dimostrazione.
I complimenti quando ci sono, come gli apprezzamenti, sono una cosa buona, lo sbagliato è appropriarsene e non riconoscere la carezza     dei fratelli e della comunità.
Ecco perché l'avversione ai complimenti sono una specie di truffa, sotto la scorza dell'umiltà mascheriamo ciò di cui abbiamo vitalmente e narcisisticamente bisogno, cioè l'apprezzamento.
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