Il-Trafiletto
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07/06/14

India | Tempo d'esami di maturità anche per il fuciliere Girone. Diventerà Perito meccanico.

Tempo d'esami per migliaia di studenti dell'ultimo anno delle scuole medie inferiori e superiori. Tra questi ultimi ci sarà un candidato d'eccezione: Salvatore Girone, uno dei due marò del Battaglione San Marco, l'altro è Massimiliano Latorre, che da due anni e mezzo è trattenuto in India dalle istituzioni locali con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati nel Golfo di Kerala mentre erano a bordo della petroliera Enrica Lexie. Anche lui quindi si siederà mercoledì 18 giugno davanti ad un tavolino, non di una scuola bensì all'ambasciata italiana a New Delhi,per sostenere la prima prova d'esame per ottenere il diploma di perito meccanico. Si dovrà tuttavia fare ricorso all'informatica, in quanto tramite via telematica verranno inviati i testi delle prove scritte d'esame alla nostra ambasciata previa garanzia di sicurezza e regolarità, mentre il colloquio si svolgerà in video conferenza e la Commissione d'esame dell'istituto tecnico industriale "Marconi" di Bari, curerà tutti i minimi particolari per assicurare un regolare svolgimento degli esami. Salvatore Girone nell'ottobre scorso aveva superato con la media dell'otto l'esame di idoneità per l'ammissione al quinto anno. (immagine prea dal web)

26/04/14

Arrestato Stefano Costa candidato 5stelle: rapina aggravata sequestro estorsione

Stefano Costa
Arrestato un grillino, esponente del movimento a cinquestelle, con l'accusa di aver commesso gravi reati. Stefano Costa, 37enne disoccupato di Campese, in provincia di Vicenza, candidato per il partito di Beppe Grillo alle prossime elezioni amministrative bassanesi per un posto da consigliere comunale. Avrebbe sequestrato una persona e tentato di estorcere una somma di denaro per il riscatto. I carabinieri di Cittadella lo hanno arrestato stamattina, in seguito ad una vasta indagine per un sequestro lampo di un imprenditore padovano avvenuto lo scorso novembre a Bassano.
Naturalmente l'imbarazzo del movimento ha fatto si che sul caso intervenisse debitamente con una nota il senatore grillino Enrico Cappelletti, padovano, eletto nella circoscrizione Veneto, il quale ha fatto sapre che «ovviamente il candidato verrà escluso dalla lista e gli attivisti sceglieranno un altro candidato».


04/12/13

400 assunzioni in Spagna! L’Ikea prova a dare una mano contro la disoccupazione nella penisola iberica.

400 assunzioni in Spagna! La notizia annunciata da parte dell’Ikea che vuole inaugurare il suo nuovo punto vendita nella penisola iberica con la bellezza di 400 posti di lavoro in una Spagna ferita da un livello di disoccupazione senza memoria nella sua storia!
Tutto ciò ha fatto si che si catapultassero ben 20mila candidature online in soli due giorni. Come è ovvio il risultato non poteva essere altrimenti che l’intasamento: il server si è bloccato e la società è stata costretta a sospendere la procedura di assunzione. Questo è quel che ha reso noto oggi il colosso svedese.
Ikea aveva proposto soltanto nella giornata di ieri in rete, online un formulario per i candidati a un posto di lavoro nel nuovo punto vendita che aprirà all’inizio del 2014 a Alfafar, nella regione di Valencia, esattamente nella Spagna orientale, dove la disoccupazione la fa da padrona sfiorando il 28%.
«Abbiamo ricevuto talmente tante candidature che il nostro server si è bloccato» ha spiegato Ikea in un messaggio su Facebook.
Ikea prova a sostenere la Spagna

«Abbiamo temporaneamente sospeso la procedura fino a quando non troveremo una soluzione», ha precisato il portavoce di Ikea Spagna, Rodrigo Sanchez.
«Abbiamo ricevuto 20mila candidature in soli due giorni» per soli 400 posti offerti, ha aggiunto. Un numero record se si pensa che 50mila persone - nel 2009 - avevano tentato di accaparrarsi un posto nel negozio Ikea di Jerez, nel sud della Spagna, ma con la differenza che le candidature erano state presentate lungo un intero mese.

Con Alfafar diventeranno 16 i punti vendita Ikea in Spagna. Contando su un investimento di 80 milioni di euro, il negozio di Alfafar dovrebbe dare vita a 400 posti di lavoro diretti e 80 indiretti. Una prospettiva da non poco conto in un Paese affogato dalla crisi dal 2008 e afflitto da un tasso di disoccupazione del 25,98%.





22/11/13

Vi rendete conto di quanto siamo lontani da un trattamento paritetico?

Fu Emma Bonino, quando Giuliano Amato la propose alla successione di Scalfaro, a dichiarare che le reazioni furono come di chi avesse visto come candidato un coleottero. Era il 1998.
Multitasking

Forse in tutti questi anni, a parità di competenze, nessuna donna ha potuto eguagliare un uomo. E' possibile asserire che in Italia ci siano parità tra i sessi, nel mercato del lavoro? Questo non solo perché si sia dovuti arrivare addirittura a pensare a uno strumento assurdo come le quote rosa, non solo perché donne che lavorano a parità di condizioni di un uomo guadagnino meno, non solo perché nello scorso anno la presenza delle donne (pur essendo più del 60% dei nuovi laureati annui) ai vertici delle principali società europee è stata del 13,7%. In Italia circa il 9%. Il punto è che siamo molto lontani da un trattamento paritetico, a causa di un retaggio culturale italiano che, nonostante le belle parole, non è ancora del tutto superato. Quante volte sentiamo frasi del tipo: “Ma secondo voi chi paga cene e regali? È giusto che noi uomini guadagnamo di più”
 Oppure:
 “Se tante donne lasciassero il posto a tanti padri di famiglia disoccupati non sarebbe meglio?”
E ancora:
“E a casa a crescere i figli chi c'è o donne in carriera? La parità dei sessi l’avete voluta voi e ne fanno le spese i figli".
"Avete idea di quanto sia umiliante guadagnare meno rispetto a una persona incapace, nella nostra stessa posizione, solo perché dell’altro sesso? Vi rendete conto di quanto sia aberrante in caso si avesse la malaugurata fortuna di raggiungere obiettivi importanti sotto la soglia dei quaranta, sentirsi dire che l’abbiamo certamente meritato in altri modi?  E di quanto sia frustrante impegnarsi, sacrificarsi, mettere in secondo piano la propria vita personale, sentendosi dire con un plateale sorriso sulle labbra che il nostro orologio biologico sta per scadere e che dovremmo “pensare alle cose importanti della vita”, come se il nostro lavoro, fino a quel momento, fosse stato un passatempo per arrivare finalmente a ciò per cui siamo state create (secondo una logica maschile)? - Lo sapete quanta fatica facciano le donne a barcamenarsi tra i ruoli di moglie, infermiera, amante, madre, cuoca, lavoratrice e persona preposta a cercare oggetti disseminati per tutta casa? - Sapete quanto sia frustrante arrabbiarsi per una mancanza di un collega, sentendosi sminuire perché è sicuramente colpa del ciclo che ci rende più nervose del solito se ci siamo innervosite (o, quando siamo davvero arrabbiate, è sicuramente a causa di una vita sessuale piatta) - Avete idea di quanto sia denigrante in un incontro di affari dover faticare il doppio per mettere in chiaro sin da subito che non siamo interessate all’uomo che, dall’altra parte della scrivania, invece di prestare attenzione alle nostre qualità professionali, un po’ ci dà retta quasi fosse un contentino, un po’ ce prova? . Quanto può essere snervante cercare di farsi valere come professionista, cercando di ignorare gentilmente l’atteggiamento ambiguo del nostro interlocutore. E su questo punto mi fermo.



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