Tutto ciò ha fatto si che si catapultassero ben 20mila candidature online in soli due giorni. Come è ovvio il risultato non poteva essere altrimenti che l’intasamento: il server si è bloccato e la società è stata costretta a sospendere la procedura di assunzione. Questo è quel che ha reso noto oggi il colosso svedese.
Ikea aveva proposto soltanto nella giornata di ieri in rete, online un formulario per i candidati a un posto di lavoro nel nuovo punto vendita che aprirà all’inizio del 2014 a Alfafar, nella regione di Valencia, esattamente nella Spagna orientale, dove la disoccupazione la fa da padrona sfiorando il 28%.
«Abbiamo ricevuto talmente tante candidature che il nostro server si è bloccato» ha spiegato Ikea in un messaggio su Facebook.
Ikea prova a sostenere la Spagna |
«Abbiamo temporaneamente sospeso la procedura fino a quando non troveremo una soluzione», ha precisato il portavoce di Ikea Spagna, Rodrigo Sanchez.
«Abbiamo ricevuto 20mila candidature in soli due giorni» per soli 400 posti offerti, ha aggiunto. Un numero record se si pensa che 50mila persone - nel 2009 - avevano tentato di accaparrarsi un posto nel negozio Ikea di Jerez, nel sud della Spagna, ma con la differenza che le candidature erano state presentate lungo un intero mese.
Con Alfafar diventeranno 16 i punti vendita Ikea in Spagna. Contando su un investimento di 80 milioni di euro, il negozio di Alfafar dovrebbe dare vita a 400 posti di lavoro diretti e 80 indiretti. Una prospettiva da non poco conto in un Paese affogato dalla crisi dal 2008 e afflitto da un tasso di disoccupazione del 25,98%.