Il-Trafiletto
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30/10/14

Tecnologie digitali utilizzate in maniera critica | La questione della sicurezza online

Le recenti tecnologie digitali, negli ultimi 10 anni, hanno radicalmente cambiato aspetto alla nostra scuola, mettendo a disposizione dei docenti incredibili strumenti in grado di rivoluzionare i luoghi di apprendimento.


Sono tante le classi dei nostri istituti le cui moderne attrezzature informatiche (computer, LIM, tablet, etc) e l'avvento del web hanno dato il via a nuovi aspetti rivisitati della didattica, fornendo la possibilità agli insegnanti di provare nuovi legami moderni e dei linguaggi vicini alla realtà quotidiana degli alunni.

In un ambiente del genere, appare evidente che, la formazione degli insegnanti ricopre un importanza di assoluto rilievo. Dopo avere attraversato anni di reticenza abbastanza comprensibile, in cui le lavagne interattive multimediali venivano utilizzate mestamente colme fossero dei semplici strumenti di proiezione, pare che finalmente sia giunto il momento di tirare le prima somme di questo ambizioso investimento.

C'è da ammettere, nonostante tutto, che l’uso delle nuove tecnologie, con un riferimento particolare all'utilizzo di internet, mette i nostri alunni dinanzi a rischi potenziali che non devono essere presi sottogamba da insegnanti e genitori. Sarà obbligo degli adulti educare i giovani ad adottare un comportamento in rete morale e maturo, come ad esempio:
  • Valutare l’attendibilità dei siti e delle informazioni in essi contenute
  • Utilizzare password complesse per i propri account
  • Tutelare le informazioni personali
  • Proteggere il computer da virus e altri programmi dannosi
  • Non scaricare illegalmente materiale dalla rete
  • Non abusare di internet
In rete sono reperibili svariati attrezzi che ci proteggono aiutandoci a prevenire i pericoli di internet. Il Centroper la sicurezza online di Google, ad esempio, fornisce importanti suggerimenti per la sicurezza online. Nello specifico, vorrei porre alla vostra attenzione 2 ottimi strumenti che Google mette a disposizione di genitori ed insegnanti per conferire maggiore sicurezza alla navigazione in rete dei nostri figli e dei nostri alunni:
Sicurezza online
  1. la Funzione “SafeSearch” di Google, che permette di rimuovere dai risultati di ricerca siti che includono contenuti per adulti;
  2. la “Modalità di protezione di YouTube”, che consente di filtrare i contenuti in modo da impedire la visualizzazione di video soggetti a limiti di età.

12/10/14

Nessun diritto d'autore può bloccare un sito

Bloccare un sito web o blog, visualizzato da molte centinaia di utenti in ogni parte del mondo è una pena smisurata, anche quando si dovessero rinvenire un determinato numero di violazioni delle norme tutelata dal diritto d'autore. 


Si tratta fondamentalmente, di quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale di Roma (Sezione del Riesame) avendo esaminato il caso riguardante un sito di hosting straniero che era stato bloccato, impedendo gli accessi dall'Italia.

L'opinione degli aventi diritto di giudizio appartenenti alla Sezione del Riesame del Tribunale capitolino, è che, un divieto può trovare luogo soltanto sui link pubblicati facenti parte della violazione del copyright ma non sull'intero sito web.
Fulvio Sarzana, uno dei maggiori esperti italiani riguardo le tematiche inerenti ai diritti fondamentali e rete Internet, il quale provvede a spiegare in un articolo del suo blog, che la sentenza del Tribunale di Roma consolida la tendenza della giurisprudenza italiana anche in tema di proporzionalità.

Il Sarzana rammenta come le posizioni molto spesso esternate dai giudici nostrani vadano contro con quanto recita il Regolamento sul diritto d'autore, che di recente è stato approvato da AGCOM. Il legale rammenta infatti come AGCOM, nel caso di violazioni perpetrate tramite siti web stranieri, ordini il fermo dell'intero sito Internet. 

Nella fattispecie, l'ordinanza di impedire l'accesso dall'Italia era stato rifiutato da uno dei più famosi siti di file hosting a livello internazionale: i legali del sito avevano contestato proprio la sproporzionata sentenza facendo presente come fosse del tutto fuori luogo bloccare un intero sito, con milioni di utenti che caricano e condividono file assolutamente legittimi, quando la violazione è limitata ad alcuni link.



11/10/14

La Nazionale fa 2-1 contro l'Arzebajan | Chiellini se la canta e se la suona da solo

La Nazionale fa 2-1 contro l’Azerbajan, ma che difficile che è stato! Chiellini fa tutto lui. Si trattava di un match che Conte aveva interpretato a Priori perfettamente, chiuso in difesa e ben organizzato, con addirittura 9 o 10 uomini aldilà la linea del pallone pronti a chiudere ogni breccia. 


Lo spumeggiante gioco d'attacco della nostra Nazionale, il più delle volte alla "Favorita" trovatosi intasato sulla trequarti, ha ricordato quello della "sua" Juventus, quella dell'ormai commissario tecnico dell'Italia, Antonio Conte, che nel momento in cui doveva affrontare le provinciali ospiti allo Juventus Stadium, si trinceravano per limitare i danni.

Certo è che se qualcosa è venuto meno sulle corsie esterne e Florenzi si è introdotto meno di quanto probabilmente si attendeva Conte, la diga messa in piedi dall'esperto ct avversario Berti Vogts si è dimostrata validissima, grazie pure alla ottima serata dei difensori, Sadigov su tutti. A sbloccare la serata palermitana ci pensa lui, Giogio Chiellini, un fedelissimo del c.t., che trasforma in rete un fantastico cross di un ritrovato Pirlo e poi un passaggio di un frizzante Giovinco. Tutto ciò può bastare ai nostri azzurri per rimanere in testa al girone a punteggio pieno, insieme con la Croazia, che ha vinto in Bulgaria.
Chiellini esulta dopo la rete

Primo tempo con Chiellini "protagonista"
La Nazionale inizia in maniera aggressiva in attacco, trainata da un inarrestabile Ciro Immobile, creando immediatamente 2 ghiotte occasioni per sbloccare il risultato. Tutto lascerebbe presagire che sia una seratatda passare rilassati e tranquilli, ma l’Azerbaijan si sistema bene in campo e inizia a chiudere bene le corsie laterali, dove Darmian e De Sciglio non riescono a brillare, ben controllati da Allahverdiev e Qirtimov. Soltanto quando inizia le sue scorribande sulla corsia di destra Immobile, gli Azeri vanno in panico, ed è ancora lui che alla mezz'ora mette in mezzo un cross che Huseynov tocca con il braccio molto staccato dal corpo, anticipando Bonucci (questo si che è rigore). Campanello d'allarme: l’Italia cresce, sfiora ancora il gol con Ranocchia di testa (cross di Pirlo) e passa in vantaggio con l’incornata di Chiellini che al 44’ mette in rete, sempre su assist di Pirlo e approfittando di un’uscita a vuoto di Agayev.

Ovazione tutta per Pirlo
Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo con la spettacolare acrobazia di Zaza su suggerimento di Bonucci, che avrebbe meritato sorte migliore invece che terminare di poco a lato. Sempre lo stesso Zaza ci riprova stavolta uscendo fuori dal suo repertorio la "bicicletta" 10' dopo. Ormai è un' assedio alla metà campo Azera, e se non fosse che vuoi un pò per imprecisione, a volte anche sfortunata, ed anche un po’ leziosa (qualche colpo di tacco di troppo sulla trequarti ma se non te lo concedi ora quando potresti?), gli avversari non avrebbero mai immaginato di violare la rete difesa da Gigi spettatore non pagante della serata. 

Pirlo è un fuoriclasse e dopo 73' di delizie esce, per non tirare troppo (è la sua 2a partita stagionale) e, si merita tutta quanta l'ovazione degli sportivi palermitani quando viene sostituito con Aquilani.
Ma proprio quando la partita sembra ormai sotto controllo la papera: angolo dell’Azerbajan, uscita insicura di Buffon e sgraziato movimento di Chiellini che stavolta la mette dentro la rete sbagliata. Gli azzurri reagiscono furentemente, come tuonato da Conte, l’inserimento di Giovinco al posto di Darmian aumenta la qualità e proprio un cross pennellato dallo juventino mette nelle condizioni Chiellini di riparare al danno fatto per il 2-1 finale.


07/10/14

Anche a Nocera Inferiore e Qualiano iniziano i lavori di Telecom per la Fibra

Secondo i programmi previsti da Telecom Italia, le opere per la messa in posa della Fibra a Nocera Inferiore e Qualiano prevedono l'utilizzo di tecniche innovative di scavo per nulla invasive, al fine di procedere alla connessione di 140 armadi stradali alle rispettive centrali, toccando il traguardo di bacino di utenza pari a quasi 30.000 unità immobiliari.


Iniziano dunque i lavori previsti da Telecom Italia al fine di dare il via alla realizzazione nei comuni di Nocera Inferiore e Qualiano della nuova rete in fibra ottica e rendere così disponibili servizi tecnologicamente innovativi sia alla cittadinanza che alle imprese. Il progetto fa parte dell’ambito del programma per la fornitura della connettività a banda ultralarga in 119 comuni della Campania favorendo l'ottenimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.

Infatti Telecom Italia si è aggiudicata, il Bando per la Regione Campania emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite la società Infratel e successivamente approvato dalla Commissione europea, che consiste in un finanziamento pubblico di 118 milioni di euro, usufruendo dei fondi europei FESR, a cui si aggiungono 57 milioni di euro di investimento da parte di Telecom Italia per la realizzazione di nuove infrastrutture ottiche passive che abilitano le reti NGAN (Next Generation Access Network).

Sempre all'interno di questo programma, Nocera Inferiore e Qualiano sono tra i comuni della Campania dove per primi è stata data inizio alla realizzazione della rete ultrabroadband di nuova generazione.
La previsione per la posa ed il collegamento in fibra ottica di 92 armadi stradali alle rispettive centrali, sarà quello di dovere raggiungere un bacino d'utenza di quasi 20.000 unità immobiliari, per una popolazione di oltre 46.000 abitanti.

Per quanto riguarda il comune di Qualiano la previsione di posa e il collegamento in fibra ottica di 48 armadi stradali alle rispettive centrali, e quella di raggiungere quasi un bacino di circa 9.500 unità immobiliari.
Al fine di ammortizzare i disagi arrecati a causa di questi lavori di adeguamento all'utenza e rispettare la scadenza prevista per l'attività di scavo, Telecom Italia sta usufruendo di tecniche e strumentazioni rivoluzionarie a basso impatto ambientale che riducono notevolmente i tempi d’intervento, la zona occupata dal cantiere, la rottura del suolo, il materiale asportato e il consumo della pavimentazione.


01/10/14

Guarda come ti connetto i nonni

I pilastri portanti della nostra società familiare sono i nonni. Splendidi e amorevoli nonni che accompagnano i nipoti alla crescita aiutando i loro genitori. Disposti a fare l'impossibile pur di allargare e mantenere i loro affetti, anche se spesso vengono lasciati soli con i rimpianti di non essere più giovani da poter raggiungere i loro figli e vederli almeno un'ultima volta. Ma un nipote speciale ha fatto qualcosa per tutti i nonni che hanno i loro affetti lontani: "Li ha connessi". 


Avete capito benissimo, insegna ai nonni come connettersi alla rete e chiamare via video-chat i loro figli e nipoti irraggiungibili per loro. Marco Diotallevi 33enne è un nipote che alla domanda della nonna: "Ma come funziona questo aggeggio?" - e ancora - "Puoi chiamare gratis in Brasile?"- "MA VERAMENTE e puoi parlare con le persone e vederle? non si è limitato a spiegare alla nonna Lilla che poteva parlare con suo figlio che vive in Canada, ma ha ccreato "Ti connetto i nonni" per aiutare tutti i parenti lontani e per raccontare le storie che si nascondono dietro una chiacchiera online.

"Ti connetto i nonni" è la prima webserie di Plural, agenzia di comunicazione fondata da Diotallevi nel 2012. "Mia nonna ha 90 anni, mio zio si è trasferito all'estero e per i due non è facile incontrarsi. Nasce tutto da qui. L'idea - racconta - mi è venuta durante una cena di famiglia, l'ultima volta che mio zio è tornato dal Canada. Ho pensato che non era giusto che aspettassero altri mesi prima di rivedersi, con internet potevano farlo anche il giorno dopo! Volevo aiutare loro due, poi ho pensato che in tanti potevano avere il mio stesso desiderio e così è partito il progetto. Gli anziani sono stati dimenticati dalla tecnologia, eppure sono quelli che ne hanno più bisogno".

Per la maggioranza dei nonni, internet rimane un tabu, ma anche se solo il 3,5% degli over 75 naviga, non è detto che questa cifra non possa salire con l'aiuto dei nipoti e di questa webserie. I giovani non percepiscono il bisogno che i nonni hanno di comunicare con le persone care e che non saper navigare non vuol dire per loro non averne bisogno. Diotallevi ha infatti ricevuto in una sola mattinata una infinità di e-mail: "Appena abbiamo pubblicato il promo della serie sono stato subissato di richieste d'aiuto. Molte vengono dai nipoti che vogliono dare una mano, tantissime dai parenti che vivono fuori".

Le storie più interessanti saranno scelte per costruire le puntate della webserie, l'obiettivo di "Ti connetto i nonni" è di raccontare il dialogo tra generazioni così distanti e di realizzare dei veri e propri tutorial per mostrare agli anziani come ottenere un aiuto pratico dalla rete. Per quanto riguarda nonna Lilla, dopo la sua prima volta online "è contenta - racconta Diotallevi - ma si tiene ancora a distanza.  E' chiaro che per i nonni rimane un mezzo per avvicinarli ai propri affetti e per il resto è troppo caos.

30/09/14

Telecom: dal 20 settembre gli utenti di Faenza e Ragusa avranno la fibra

L'utenza Telecom residente a Faenza e Ragusa dal 20 di settembre potranno usufruire delle offerte per la Fibra di Telecom Italia.


Tra i comuni che Telecom ha preferito scegliere per il lancio dei propri servizi "Ultra Internet" sula nuova rete in fibra, ci sono quelli di Faenza e Ragusa, che dal 20 settembre avranno a disposizione su richiesta la possibilità di usufruire da casa e dall'ufficio la connessione superveloce fino a 30 Megabit al secondo in download (in futuro connessioni a velocità superiori, potenzialmente fino a 100 Megabit al secondo).
Dunque dal 20 settembre i residenti nel comune Faenza dell’Emilia Romagna potranno disporre dei servizi in fibra ottica, sia per utenza home che per business, grazie a una vasta copertura in molte aree della città che entro la fine dell'anno in corso si prevede che arrivi ad oltre 12mila unità abitative, equivalenti al 45% della popolazione, con la posa in opera di 27 km di cavo di fibra ottica per collegare 76 armadi stradali alle rispettive centrali. Telecom Italia prevede di raggiungere circa il 55% della popolazione della città entro la fine del 2015.
Dal 20 settembre gli utenti
di Faenza e Ragusa
avranno la fibra Telecom
Stessa cosa dicasi per gli abitanti del comune siciliano di Ragusa che anche loro potranno usufruire dei servizi in fibra ottica per cittadini ed imprese, grazie a una copertura che nella fattispecie arriva ad aree della città abbastanza vaste e che toccherà entro la fine dell'anno a più di 21mila unità abitative, equivalenti a quasi il 70% della popolazione, con la posa in opera di più di 45 km di cavo di fibra ottica per collegare di 140 armadi stradali alle rispettive centrali. Telecom Italia prevede di raggiungere circa l’80% della popolazione della città entro la fine del 2015.
Il lancio dell'offerta commerciale nei suddetti comuni dei servizi in fibra ottica basati sulla FTTCab (Fiber to the Cabinet) è la risultante degli importanti investimenti effettuati da Telecom Italia al fine di realizzare in città della rete NGAN (Next Generation Access Network).
L'utenza di Faenza e Ragusa che usufruirà della copertura della fibra di Telecom potrà già dal 20 settembre stesso provvedere a fare richiesta dell' InternetFibra disponibile al prezzo di 44,90 € al mese (per i primi sei mesi il prezzo è scontato a 29,00 €) mentre l'offerta business parte da 35,00 € al mese (in promozione per i primi 12 mesi). Inoltre, per i clienti privati è disponibile l'offerta Tuttofibra di Telecom Italia (54,90 € al mese, in promozione a 39,00 € per i primi sei mesi) che include, oltre a quanto proposto dall'offerta, chiamate illimitate verso fissi e cellulari.

27/09/14

Attacco informatico mette in pericolo la rete

Per questa volta Windows è al sicuro dall'attacco informatico che ha trovato una falla nei sistemi che fanno uso di Bash, la shell di comando più diffusa in ambiente Unix e Linux: a rischio anche il sistema operativo OS X di Apple e molti dispositivi connessi, come router, NAS o telecamere IP.


La portata distruttiva del bug è paragonabile ad un raid aereo, milioni di dispositivi su cui girano i sistemi basati su Unix sono a forte rischio. E' stato nominato Shellshock bug, che fa riferimentoal trauma da bombardamento dei soldati della prima guerra mondiale.Sicuramente peggio di Heartbleed

Questo bug nasce dalle modalità di processamento delle cosiddette variabili d'ambiente da parte della shell e permette a chi conduce un attacco di eseguire codice potenzialmente malevolo all'interno della riga di comando del sistema attaccato, al fine di ottenere un accesso privilegiato o di rubare informazioni private

I ricercatori di Red Hat , casa di sviluppo di una delle più famose distribuzioni di Linux, riguarda la Bourne Again Shell (nota come Bash), storica interfaccia di comando testuale utilizzata da Linux e OS X, hanno scoperto la falla. Loro non hanno dubbi: Shellshock è un bug peggiore di Heartbleed.
attacco informatico

A differenza di OpenSSL, la shell Bash interagisce con altri software in maniera alquanto imprevedibile e moltissimi software fanno uso della shell per impartire comandi al sistema. "Per questo motivo," scrive l'esperto di sicurezza Robert Graham sul suo blog , "non saremo mai davvero in grado di catalogare tutto il software vulnerabile al bug di Bash"

28/08/14

Le cose da sapere quando si vuole aprire un blog

Apparso più o meno diciassette anni fa oltreoceano, secondo il Wall Street Journal, il primo blog è stato postato da Jorn Barger che nel 1997 lanciò un influente blog americano, mentre Wikipedia attribuisce il primo blog a Justin Hall che pubblicò per la prima volta online un diario personale. Se la provenienza è incerta sicuro è il successo planetario.

 

Accade nei film dove dal suo appartamento di Manhattan, la protagonista di Sex and the City, Carrie, pubblica in rete l'avventure delle quattro amiche newyorkesi più famose e cosmopolite d'America: Accade nella vita reale, dove blogger e blog sono sempre più di moda, La parola blog deriva da weblog, ovvero log in rete. I log sono messaggi, una sorta di diari pubblici che riportano fatti o eventi scritti generalmente da blogger, persone che scrivono in rete. Dietro un blog ci possono essere più blogger che pubblicano notizie, raccontano fatti ed avvenimenti interagiscono con altri blogger o commentatori: creando delle vere e proprie comunità. Esperti di arte, cucina, sport, politica, musica e di qualsiasi cosa vi venga in mente, si incontrano così virtualmente nella rete. Ma cosa bisogna fare per diventare blogger? Quali i segreti per diventare uno cyber scrittore? Luciano Giustini, ingegnere informatico specializzato in nuove tecnologie ce lo spiega cpsì: "Il fatto è che di blog se ne aprono moltissimi, a volte un po' troppi. Non voglio dire che bisogna essere necessariamente dei grandi scrittori, bisogna però avere qualcosa da raccontare. I blog possono anche informare, suggerire, contribuire a creare opinioni. Diciamo così: per aprire un blog probabilmente bisogna avere una passione per la scrittura.".
Quali sono gli strumenti?  "Praticamente nessuno. In genere i blog si dividono in due grandi categorie tecniche: ospitati da un servizio web pubblico (e gratuito) oppure ospitati su un proprio spazio web. Nel primo caso, più semplice, ci si rivolge a un fornitore di servizi, il quale ci metterà a disposizione tutti gli strumenti per iniziare a pubblicare i nostri primi Post. Ce ne sono ormai in tutti i principali gestori e portali, insieme ad alcuni nomi storici che offrono solo questo servizio e lo fanno molto bene. Nel secondo caso, dedicato ad un'utenza più professionale, si usano altri strumenti che si installano su un sito web."
Cosa scrivere? "Non c'è un determinato argomento, l'importante è tenerlo aggiornato. Già perchè una grande percentuale di blog nasce e muore - ovvero, viene lasciato senza nuovi post - nel giro di poche settimane, perché spesso, superato l'interesse iniziale, sopravviene la noia e magari la delusione di vedere il nostro blog poco visitato".
Non è pericoloso mettere in rete la propria vita privata? "Questa è una delle obiezioni più frequenti. Da una parte c'è chi sostiene che sia meglio non scrivere cose personali, dall'altra invece alcuni ritengono che proprio questi blog sono più interessanti. Forse, come possiamo leggere su quelli più seguiti, la via di mezzo risulta la scelta migliore. In ogni caso, alcuni consigli sono sempre validi: ad esempio di fare attenzione quando si coinvolgono terze persone che potrebbero non gradire e per se stessi, aver sempre presente che internet archivia tutto: rileggere quanto si è scritto, magari a distanza di tempo, è una buona regola valida anche e soprattutto per i blog."
Se il blog è poco letto? "Premesso che un blog è un tipo di attività che, tendenzialmente, si fa più per se stessi che per gli altri, bisogna distinguere i blog strutturati appositamente per informare, dai blog esclusivamente personali. Naturalmente, l'argomento conta molto, ma non c'è una "classifica" definitiva. I blog più seguiti si occupano, infatti,' di molti argomenti, che vanno dalle esperienze quotidiane all'attualità, alla politica, la vita in 'famiglia, e così via. L'importante è seguire un filo di pensiero, o raccontare un'emozione, e magari utilizzare qualche "segreto" del buon blogger come: scrivere in una forma letteraria corretta, avere qualcosa da raccontare, commentare i post degli altri, rispondere sempre ai commenti, leggere i blog degli altri, linkare quando si citano post o blog altrui (utilizzando i permalink), essere spontanei e magari non voler dimostrare per forza una tesi. Esiste una classifica di blogger? Esiste un insieme di blogger molto linkati e che si linkano molto fra loro e questa è in continuo aggiornamento e cambiamento. Allo stesso modo, i blog più letti sono spesso quelli dei giornalisti che, avendo la capacità di scrivere bene, con argomenti spesso interessanti e con una buona dimestichezza col mezzo internet, catalizzano l'attenzione di molti internauti. Così come ci sono alcune forme di blog "cooperativi" che per loro stessa natura mischiano contributi diversi in un unicum interessante."
Esistono motori di ricerca oppure le "news" dei blogger? Come per la maggior parte delle attività informatiche, anche per i blog ci sono strumenti che sono nati per fare diverse cose in modo automatico o in maniera più efficiente. Non serve inserire il proprio blog nei motori di ricerca: essendo molto aggiornati, vi sono già presenti o si inseriscono da soli dopo pochissimo tempo. Spesso, anzi, fanno fare a chi li cura, un notevole balzo di popolarità: in ogni caso basta controllare mettendo il proprio nome (o il nome del blog) su Google o Bing. Per le liste di blog, in Italia si può segnalare il proprio blog ad alcuni servizi come Liquida (www.liquida.it) o Blogitalia (www.blogitalia.it)." .
Quali link inserire? Dipende dal tipo di blog che stiamo aprendo. Non essendoci una classifica, non c'è un gruppo di blog da linkare per forza. Diciamo che all'inizio metteremo il link verso amici e conoscenti che sappiamo aver aperto un blog, e probabilmente, trend network si guarderà a quelli "vicini" per affinità, interessi, simpatia, o perchè no, alla fine anche tra i "famosi". Successivamente, presa confidenza col mondo dei blogger, si procederà a raffinare i link, si aggiungeranno immagini, strumenti e magari si introdurranno nuove sezioni e categorie." Si ringrazia Luciano Giustini, fondatore di diverse testate online.

Interessante leggere questi articoli che spiegano ancor meglio il concetto:

Scegli le amicizie con attenzione | Facebook 

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20/08/14

Dovremmo cercare ancora gli extraterrestri

rete e-MERLIN
composta da sette 
radiotelescopi

La ricerca di forme di intelligenza aliena in mondi distanti dal nostro ha ricevuto un nuovo impulso grazie alla creazione, nel Regno Unito, di una rete che riunisce esperti di tutti i settori, dall'astronomia alla linguistica. 

La Rete di Ricerca UK SETI (UKSRN) comprende accademici provenienti da 11 istituti, e si occuperà dello sviluppo di metodologie di rilevamento di segnali da altri pianeti e delle sfide linguistiche rappresentate dalla decrittazione di tali messaggi.

Tra le strutture a disposizione della nuova organizzazione c'è la rete e-MERLIN composta da sette radiotelescopi (nella foto a sinistra), disposti in un raggio di 217 chilometri tra Jodrell Bank, nel Cheshire, e Cambridge. "Ci auguriamo che il nostro lavoro susciterà interesse da parte della comunità astronomica internazionale e incoraggerà i suoi esperti ad apportare il loro contributo", conclude Alan Penny, coordinatore di UKSRN.(science)


17/07/14

Guarda là, un pensiero

Mentre i neuroscienziati dell' UCLA/Harvard disegnano le autostrade, un altro consorzio formato da scienziati delle Università di Washington e del Minnesota (WU-Minn) studiano le strade locali, i gruppi di neuroni che si attivano quando eseguiamo un certo compito: quando ascoltiamo un racconto per esempio. 

E invece di seguire l'acqua, il team WU-Minn traccia il flusso del sangue usando uno scanner fMRI (la risonanza magnetica funzionale). In questo caso, le regioni con un flusso elevato rivelano le aree dove il cervello è molto attivo. Gli scienziati WU-Minn scansionano anche la mente dei soggetti che sognano a occhi aperti. La rappresentazione per immagini classica consiste nell'assegnare ai volontari un certo compito, e nel vedere poi quali parti del cervello si attivano. Ma recentemente l'attenzione è stata catturata da uno schema complesso di attività, detto Default Mode Network (DMN) o rete di default - che si manifesta quando siamo rilassati.
Scansione cerebrale
di un pensiero
Le sue scansioni mostrano come il nostro cervello fa una sorta di cronaca in diretta di noi stessi, rimuginando gli eventi passati e presenti e "ancorandoci" alla nostra vita. "Lo stato di riposo è costituito da un insieme di aree cerebrali molto specifiche", spiega Van Horn. E aggiunge: "Questa è forse l'impresa scientifica coordinata più vasta intesa a raccogliere i dati sulla rete di default, considerando al contempo le componenti genetiche a monte di questa attività cerebrale".

Il team Wu-Minn ha appena divulgato la prima serie di dati le scansioni cerebrali di 68 volontari insieme con i dettagli delle personalità mentali dei soggetti. L'obbiettivo è eseguire la scansione di 1200 cervelli. Il risultato di questo progetto destinato a durare cinque anni, finanziato con 40 milioni di dollari dal National Institute of Health (l'istituto della salute statunitense), sarà una mappa a più strati che mostrerà come i geni, il comportamento e i "circuiti" neurali di una persona sono correlati fra loro. Ci darà non solo l'immagine più chiara mai vista del funzionamento di una mente efficiente, ma permetterà di individuare quali sono, e dove si trovano, i guasti nei disturbi cerebrali.
"Questa ricerca creerà un quadro di riferimento fondamentale da cui partire", conclude Van Horn.(science)


30/06/14

Wi.Fi è meglio

Per evitare di consumare il poco traffico dati che gli operatori telefonici ci mettono a disposizione, è meglio che lo smartphone sia collegato il più possibile a una rete Wi-Fi. Vi svelo qualche trucco.

Lo smartphone è un dispositivo progettato per essere sempre on-line e può rimanere in contatto con il mondo esterno attraverso diverse connessioni. Trattandosi fondamentalmente di un telefono, è ovvio che il più importante collegamento sia quello attraverso la rete cellulare. In particolare il traffico dei dati su Internet avviene attraverso la linea cellulare veloce del telefono, ma i contratti più diffusi in Italia prevedono che, dopo una certa quantità di Megabyte e Gigabyte scaricati, la velocità venga ridotta o si paghi un sovrapprezzo.

Per questo motivo la connessione 3G degli smartphone non è l'ideale per scaricare app, visualizzare video su YouTube o ascoltare musica tramite servizi on-line come Spotify o Deezer. Quando è possibile sarebbe meglio utilizzare una connessione Wi-Fi: quella di casa o, se il vostro principale vi dà il permesso, quella dell'ufficio. Quando collegate lo smartphone a una rete Wi-Fi, qualsiasi app avrà accesso a Internet solo tramite essa. Il dispositivo esclude automaticamente la navigazione e il traffico dei dati sulla linea dell'operatore telefonico, perlomeno finchè il segnale Wi-Fi è forte e chiaro. Le telefonate, invece, continueranno ad arrivare tramite rete cellulare, a meno che qualcuno non vi chiami via Skype, poichè il servizio VoIP si appoggia a Internet.
Connessione Wi-Fi

LA RETE WI-FI IN CASA
Se vi collegate da casa, l'accesso al Wi-Fi non dovrebbe presentare problemi. L'unica cosa che serve, di solito, è la password utilizzata per il collegamento Wi-Fi al router e che avete impostato la prima volta che avete installato la rete in casa: se non l'avete impostata non va bene, perchè significa che avete lasciato la rete accessibile per chiunque. Per configurare la connessione Wi-Fi con uno smartphone Windows Phone seguite le istruzioni nel riquadro "On-line subito".

RETI SCONOSCIUTE
Quando vi trovate in un'area urbana è probabile che lo smartphone rilevi numerose reti wireless. Se avete i dati di accesso di una di queste potete toccare il nome della rete conosciuta e inserire la password, come se fosse la vostra rete LAN domestica. Dopo il primo accesso, la nuova rete Wi-Fi entrerà a fare parte dell'elenco di quelle conosciute. Ciò significa che, anche nel marasma di reti wireless che potete trovare in città, il vostro smartphone sarà in grado di distinguere quella di cui avete già inserito i dati di accesso. Non è inusuale, in città, trovare anche 15, 20 reti perfettamente raggiungibili, e quindi il fatto che lo smartphone sia in grado di interfacciarsi da solo con quella desiderata, senza richiedere ulteriori interventi da parte vostra, è davvero utile. Una volta che ha riconosciuto una rete, infatti, lo smartphone utilizzerà sempre quella come preferenziale per collegarsi a Internet, non appena la scova in mezzo a tutti i segnali Wi-Fi che lo raggiungono.(computeridea)


17/05/14

Tablet | Perchè comprarlo?

Tablet
(immagine dal web)
Perchè comprare un tablet? La risposta è semplice, come è semplice il fatto che: sono belli!
In realtà è tutto vero, i tablet sono dispositivi ideati per piacere a prima vista, ma le loro qualità vanno ben oltre il puro aspetto estetico.

E' più giusto dire, oltretutto, che si inizia ad apprezzare l'utilità di un tablet nel momento in cui lo si possiede e si comincia ad usare.
Il tablet è uno strumento versatile, reso tale da una quantità virtualmente infinita di app, giochi, musica, video, social network, e chi più ne ha più ne metta, non ci sono limiti a quello che un tablet può fare se dotato della giusta applicazione.

Rispetto agli smartphone, con i quali condividono più di una caratteristica i tablet godono del vantaggio di un display più ampio che facilità l'uso delle app più complesse e chiaramente, si adattano assai meglio alla visione di foto e video. Anche la navigazione in Rete è più comoda. Per contro, le dimensioni maggiori li rendono più ingombranti rispetto ad uno smartphone. Telefonare con un tablet, infine, è in qualche modo possibile grazie ad alcune app, ma certo poco pratico.

Non dimentichiamoci però che i programmi VoIp consentono di effettuare chat, videochiamate sia con gli smartphone, sia con i tablet. Parliamo quindi di dispositivi capaci di regalare soddisfazione a tutti i livelli. (computer idea)

26/03/14

È questo l'uomo più cippato e monitorato sul pianeta?

L'uomo ha cablato su di sè fino a 700 sensori per catturare ogni singolo dettaglio della sua esistenza Chris Dancy da Denver utilizza una serie di sensori, dispositivi, servizi e applicazioni per avere dati in tempo reale sul suo corpo. Ma cosa vuol dire avere una vita connessa? 

Significa che lui sa meglio di chiunque altro tutto quello che succede al suo corpo questo gli ha anche permesso di perdere 45kg Registra tutto ciò che mangia e beve, quando dorme, quando legge o scrive e-mail, dove prende le foto e anche l'attività dei suoi cani Già possedere uno smartphone per utilizzare i social media e scaricarsi app, per alcune persone, può essere motivo di un mal di testa da “progressi tecnologici” Ma esiste un uomo che non ha di questi problemi, anzi proprio il contrario. Lui ha abbracciato la tecnologia e la ama così tanto da utilizzare 700 sistemi contemporaneamente per controllare il suo corpo in gni sua mossa e l'umore.

Chris Dancy, che ha accettato di essere “l'umano più monitorato” al mondo, utilizza una serie di sensori, dispositivi, servizi e applicazioni per raccogliere dati in tempo reale sul suo corpo e sull'ambiente che lo circonda. Tenendo traccia di quanto si muove e mangia, gli ha permesso di calare 45 kg.
Chris Dancy, l'uomo più cippato al mondo
Chris Dancy 45 da Denver, ha detto: 'Quando tocco qualcosa, cerco di fare in modo che sia un qualcosa dal quale possa ottenere informazioni e cerco di visualizzarlo e condividerlo con le persone che desiderano. “Ora so cosa bere, cosa mangiare, quando dormire e quando alzarmi. Cose molto semplici come queste mi fanno vivere bene”. Il nostro corpo e la nostra mente sono il più grande sistema informatico dell'umanità e il comprenderlo lo rende manipolabile, proprio come noi hack facciamo con un sistema operativo.
Mr Dancy ha una pletora di tecnologie indossabili sulla sua persona che elabora dati ogni secondo, compreso un smartwatch Pebble, Google Glass, un bracciale BodyMedia e un monitor blu per la frequenza cardiaca. E' anche collegato alla propria casa con numerosi sensori, con i quali organizza e comanda il sistema di illuminazione tramite uno smartphone, e un coprimaterasso Beddit, che raccoglie i dati sul suo sonno. Il tecnofilio tiene anche traccia dei progressi dei suoi due cani araccogliendo dati sulle loro attività quotidiane attraverso il sistema GPS con un microcip indossato dall'animale domestico. Spiegando come egli ha adottato il suo stile di vita futurista, ha detto: 'Ho capito che stavo mettendo un sacco di informazioni online e se uno di questi servizi fosse andato fuori mercato, avrei perso un sacco di informazioni pertinenti, almeno per me in quel momento. 'E' davvero iniziato con il desiderio di raccogliere digitalmente quello che stavo creando. Ho appena trascorso gli ultimi cinque anni aggiungendo 2-3 sistemi a settimana'.
Mr Dancy raccoglie e utilizza i dati a suo vantaggio e tenendo traccia delle sue abitudini alimentari e fitness e ne ha ricavato un enorme vantaggio per la sua salute, tra cui la perdita di peso. Mr Dancy è sorpreso perchè non è emulato da altri: 'Un sacco di persone mi dicono che vogliono fare come me o che stanno lavorando su se stessi, ma sono trascorsi due anni e mezzo da che ho iniziano l'apprendimento su di me e nessuno ha davvero fatto qualcosa di serio. Non so cosa aspettino, è molto facile da fare. 'O non capiscono il valore delle informazioni o è qualcosa di difficile rompere i loro schemi', ha detto.
Chris è ormai diventato un ricercato individuo sia per le grandi aziende e start-up che sperano che possa aiutarli a sviluppare prodotti più intelligenti. 'Ho avuto aziende produttrici di bevande che mi chiedavano di fare tazze intelligenti, aziende di abbigliamento sportivo per fare biancheria intima in grado di monitorare il sistema cardiocircolatorio.' 'Io non voglio diventare famoso ma quasi ogni giorno mi contatta una grande azienda e un sacco di start-up. Io do loro consigli e passerò il mio tempo creando quello che penso siano buone soluzioni per loro'. Mr Dancy crede che la gente userà più tecnologia in tutta la casa prima di adottare gadget indossabili: 'Penso che la tecnologia indossabile sarà limitata al mercato della salute per i prossimi due anni. 'Non si tratta di un frigorifero che sa se hai dimenticato fuori di burro, nemmeno di un sistema di illuminazione che ti dice di prendere un ombrello, che sta per piovere fra un'ora, semplicemente lampeggiando una luce blu vicino la porta d'ingresso. Nessuno ha bisogno di qualcosa da leggere tantomeno test che parlano di te, hanno solo bisogno di sottili richiami'. Nel suo video, il sig Dancy pronunciando il discorso finale dice: 'La "rete interna" - l'informazione che viene da dentro di voi - è il futuro'.

08/03/14

Pisa | Vandali armati di insetticida scoperchiano trenta arnie e sterminano due milioni di api.

Il presidente nazionale degli apicoltori Sergio D’Agostino è stato vittima, la notte scorsa, di una incursione notturna, a scopo vandalistico, nella sua azienda, “La Mieleria”, a Titignano, una frazione in provincia di Pisa. I vandali, sicuramente più di uno, sono entrati nella sua azienda tagliando la rete di recinzione che circonda li suo terreno, hanno aperto trenta arnie nelle quali vivevano più di due milioni di api e, armati di un insetticida, hanno cominciato lo sterminio, fuggendo poi al termine della loro bravata attraverso i terreni della campagna circostante. Racconta il presidente D’Agostino: “ Il massacro è successo sicuramente di notte, visto che vicino alle arnie c’è una strada abbastanza trafficata ed il rischio di essere riconosciuti era alto. Il danno subito è molto elevato. Oltre allo sterminio delle api bisogna considerare anche il danno economico. Le arnie erano trenta, sono state tutte manomesse. In questo periodo ognuna poteva ospitare cieca 60 mila api, e il costo di ogni arnia si aggira sui 350 euro. Oltre a questo mettiamoci pure la mancata produzione del miele, circa 12 quintali. In tutto un danno di varie decine di euro. L’azienda “ Mieleria”, oltre alla produzione di miele, lavora anche nel settore erboristeria, attrezzature e come laboratorio analisi.

04/03/14

Il sessuologo :"Le coppie on-line non funzionano"

Il 25% delle coppie giovani, si è formata in rete. Dopo un pò di scambi virtuali, si vedono convinti di avere una relazione già preconfezionata, come fosse" cibo in busta".

Non a caso «le coppie che si formano on line raramente funzionano: si ripropongono gli stessi problemi che si avevano con i partner precedenti «questo perchè, tendenzialmente, non si sono risolte le propri difficoltà » dice il sessuologo che tra i suoi pazienti, nella fascia di età tra i 30 i 45 anni, annovera il 25% delle coppie formate proprio in Rete. Gli incontri on line cercati quando si è insoddisfatti del proprio rapporto di coppia», sono una soluzione facile, che consente di cercare conforto senza mettere in discussione se stessi, senza dover necessariamente fare sforzi per costruire relazioni vere. « L'altro, infatti, è idealizzato, può essere immaginato come vogliamo. E anche noi stessi possiamo presentarci come ci piacerebbe essere». «Questi rapporti sono come il cibo in busta. I partner preparano la relazione a tavolino, la 'cucinanò durante gli scambi on line e poi, dopo un pò di scambi virtuali, si vedono convinti di avere una relazione già preconfezionata». I rapporti tra le persone però sono più complessi, hanno molte sfumature e tanti elementi che non si possono controllare: attrazione, sguardi, odore ecc.

COPPIE ON-LINE

 L'artificialità, così, mostra rapidamente i suoi limiti. Anche da altri punti di vista, non solo direttamente legati alla crisi di coppia. Internet, spiega ancora il sessuologo, può sicuramente creare problemi della sfera sessuale. «Il 50% dei miei pazienti, singoli o in coppia - riferisce - ha 'complicanzè da Rete. Si tratta spesso di persone che esplorano, soprattutto in giovane età, i siti hard con costanza e limitano la loro conoscenza del sesso a quel mondo. Queste persone, al momento di passare ad una relazione reale, sono convinte di poter riprodurre quel tipo di modello sessuale 'appresò virtualmente. E questo è impossibile». «In questo senso siamo di fronte ad un analfabetismo erotico sentimentale favorito dalla rete». Un analfabetismo che «si sta molto diffondendo, a dispetto dell'apparente facilità di accesso a 'informazionì sul sesso di oggi. »La sessualità, infatti, è basata sulla relazione, sullo scambio - conclude - le performance non bastano«.

11/12/13

Il cupido dell'era moderna: la webcam

amori virtuali
Quando se ne parlava anni fa, ci sembrava impossibile che amori nati via webcam potessero avere un futuro. Invece il tempo ci ha smentiti. Oggi gli amori virtuali sono di granlunga aumentati e molti di loro possono contare un lieto fine. Così molti amori da virtuali diventano reali e sono tanti gli amori nati online di cui quasi non ci si meraviglia più. Jena Cumbo, fotografa di New York, da qualche tempo lavora a una serie dal titolo "We Met On The Internet" ("Ci siamo conosciuti su Internet") che raccoglie scatti di coppie sorridenti che hanno trovato l'anima gemella sul web, utilizzando siti come Craiglist, Match.com, Myspace e Ok Cupid. Dietro ogni foto si nasconde una storia riassunta dalla scrittrice Gina Tron, che ha intervistato le coppie per scoprire la genesi virtuale (e in seguito reale) del loro amore. Le due sperano, ora, di trasformare il loro "work in progress" in un libro fotografico
Amori virtuali
amori virtuali

04/12/13

400 assunzioni in Spagna! L’Ikea prova a dare una mano contro la disoccupazione nella penisola iberica.

400 assunzioni in Spagna! La notizia annunciata da parte dell’Ikea che vuole inaugurare il suo nuovo punto vendita nella penisola iberica con la bellezza di 400 posti di lavoro in una Spagna ferita da un livello di disoccupazione senza memoria nella sua storia!
Tutto ciò ha fatto si che si catapultassero ben 20mila candidature online in soli due giorni. Come è ovvio il risultato non poteva essere altrimenti che l’intasamento: il server si è bloccato e la società è stata costretta a sospendere la procedura di assunzione. Questo è quel che ha reso noto oggi il colosso svedese.
Ikea aveva proposto soltanto nella giornata di ieri in rete, online un formulario per i candidati a un posto di lavoro nel nuovo punto vendita che aprirà all’inizio del 2014 a Alfafar, nella regione di Valencia, esattamente nella Spagna orientale, dove la disoccupazione la fa da padrona sfiorando il 28%.
«Abbiamo ricevuto talmente tante candidature che il nostro server si è bloccato» ha spiegato Ikea in un messaggio su Facebook.
Ikea prova a sostenere la Spagna

«Abbiamo temporaneamente sospeso la procedura fino a quando non troveremo una soluzione», ha precisato il portavoce di Ikea Spagna, Rodrigo Sanchez.
«Abbiamo ricevuto 20mila candidature in soli due giorni» per soli 400 posti offerti, ha aggiunto. Un numero record se si pensa che 50mila persone - nel 2009 - avevano tentato di accaparrarsi un posto nel negozio Ikea di Jerez, nel sud della Spagna, ma con la differenza che le candidature erano state presentate lungo un intero mese.

Con Alfafar diventeranno 16 i punti vendita Ikea in Spagna. Contando su un investimento di 80 milioni di euro, il negozio di Alfafar dovrebbe dare vita a 400 posti di lavoro diretti e 80 indiretti. Una prospettiva da non poco conto in un Paese affogato dalla crisi dal 2008 e afflitto da un tasso di disoccupazione del 25,98%.





09/11/13

"La CIA ci spia" vecchio detto degli anni '60

"La CIA ci spia"era un vecchio modo di dire degli anni '60, che ora si è trasformato in "La rete ci spia". Ormai è risaputo che le nostre generalità sono pubbliche, le nostre ricerche in internet vengono monirorate per poi "spararci" la pubblicità mirata alle nostre ricerche, che evidenziano i nostri gusti, le nostre esigenze e il nostro stile di vita. A Bruxelles è stato fatto un esperimento che evidenzia in modo inequivocabile, come siamo diventati di dominio pubblico, e questo grazie a noi. Un Video che dura un minuto, vi da la prova di come siamo vulnerabili quando affidiamo alla rete le nostre informazioni personali. Stiamo attenti.

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