Il-Trafiletto
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19/12/17

Come trovare lavoro in rete: parole chiavi e motori di ricerca

Fonte - ELLE.it - Come trovare lavoro in rete è stato chiesto a una delle nostre relatrici di Elle Active!, Elisa Contessotto, creative strategist, seo expert e formatrice dell'area didattica di SEOZoom. 


Ecco i consigli da applicare subito se stai cercando lavoro in rete:


Intenti di ricerca precisi, ti conducono verso contenuti migliori: ogni volta che facciamo una ricerca su Google, che digitiamo una query, lo facciamo con un intento.

Stiamo cercando qualcosa e il motore di ricerca ci offre il risultato che ritiene rispondere meglio al nostro bisogno.

La query "offerte di lavoro" viene cercata in media 74mila volte al mese. I volumi di ricerca per i brand delle più note agenzie interinali superano le 400mila ricerche mensili.

Sono numeri incredibili se confrontati con gli annunci di lavoro effettivamente presenti in rete.

Ecco perché può essere strategico provare varie strade oltre alla ricerca di annunci più diffusa:

Qualche esempio: identificare le società di recruitment, seguire gli annunci di lavoro pubblicati direttamente dalle aziende (spesso presenti nella sezione 'career' o 'lavora con noi').

Ogni settore professionale ha le sue peculiarità anche nella modalità di accesso.

Leggi articolo originale

17/04/15

Attenzione al WiFi negli alberghi. Non sono Sicuri

Alcuni router installati in diversi alberghi, anche famosi, di molti Paesi presentano delle notevoli pecche a livello di sicurezza, pecche che potrebbero permettere a potenziali hacker di impossessarsi di dati personali e codici vari.

Ormai il WiFi è diventata una necessità per tutti; in qualsiasi luogo noi andiamo, la prima cosa che ci interessa è una connessione WiFi per poter entrare in internet con i nostri telefonini e pc portatili. Per questo sempre più strutture di vario genere, dai bar ai ristoranti agli alberghi si muniscono di linea WiFi per la gioia dei loro clienti.

Ultimamente però una società di sicurezza , la Cylance, in una sua indagine ha messo in allarme il mondo WiFi, sostenendo che usare quello degli alberghi si potrebbe incorrere in qualche attacco degli hackers. L’indagine ha rivelato che diversi modelli di router utilizzato da moltissime strutture alberghiere e prodotto da ANTLabs, una società di Singapore, presentano delle vulnerabilità allarmanti.

Infatti questo anello debole di questi router permetterebbe agli hackers di impossessarsi dei dati dei clienti, dalle carte di credito ai dati sensibili, dai codici di accesso delle chiavi elettroniche fino ad arrivare addirittura a cambiare la temperatura dei condizionatori nelle stanze.

 I ricercatori che hanno partecipato all’indagine Cylance sono riusciti ad individuare ben 277 router potenzialmente attaccabili, alcuni dei quali appartenenti a otto delle prime 10 catene alberghiere del mondo. 100 di questi router si trovano negli Stati Uniti, altri 35 a Singapore, 16 nel Regno Unito, e 11 negli Emirati Arabi Uniti, la maggior parte dislocati in centri alberghieri, ma sono stati individuati router a rischio anche in diversi centri congressi. La ANTLabs, la società di Singapore che produce i router, ha prodotto poco tempo fa un aggiornamento, avvisando di ciò gli hotel possessori degli apparecchi incriminati . (immagine presa dal web)

18/11/14

Qual è la misteriosa scatola nera di Nokia?

A partire da questo trimestre il nuovo proprietario di Nokia Microsoft, ha deciso di abbandonare il brand Nokia. Con questo accordo Nokia non può utilizzare il marchio su smartphone fino al 2016.

Ma potrebbe essere usato per vari dispositivi, tra cui telecamere. L'annuncio di Microsoft ha posto fine a 30 anni di cellulari Nokia, tuttavia la tecnologia dell'azienda finlandese vive separata da Nokia che come marchio non è finito.


L'azienda oggi ha diffuso sul web l'accenno di un nuovo prodotto differente da un cellulare. Speculazioni su che prodotto possa essere variano da una TV set-top box, a un piccolo computer. Non sarà un cellulare visto gli accordi presi con Microsoft, tuttavia il marchio Nokia sarà ancora utilizzato per licenze, competenze e tecnologia per altre produzioni, a partire da questo trimestre.
Inoltre ha recentemente avviato una partnership con gli esperti di fotografia C&A Marketing, che possiede Ritz Camera store e Calumet Photografy di marca Polaroid, fotocamere e accessori.
Il Presidente di Nokia tecnologie, Ramzi Haidamus. Ha detto: "È  nostro obiettivo iniziare con il nostro marchio Nokia, in settori diversi da queste aree con restrizioni di licenza, a partire da questo trimestre il marchio sarà usato in altri settori".

Qual è la misteriosa scatola nera di Nokia?
IL SUCCESSO DI NOKIA NELL'INCREMENTARE LA DURATA DELLA BATTERIA 
Nokia Networks ha recentemente fatto un significativo passo avanti nell'incrementare la durata della batteria sui telefoni, aumentando la capacità di fino a 49 per cento.
L'azienda finlandese ha visto i risultati durante la prima prova diretta di un software conosciuto come alta velocità Cell FACH on a 3G network.
Nokia Networks ha terminato i test dal vivo prima della tecnologia ad alta velocità Cell FACH, con il supporto del produttore di chip Qualcomm.
Quando si utilizzano app, l'apparecchio invia e riceve piccole quantità di dati e la tecnologia di Nokia è progettata per gestire questi cosiddetti "pacchetti" di dati in modo più efficiente.
Questo aumenta la velocità di navigazione, risparmi energetici e tempi di risposta
Quando si eseguono applicazioni come WhatsApp, Facebook e Twitter, così come la navigazione web, l'invio di email e l'utilizzao di servizi come FaceTime, i cellulari, inviano e ricevono piccole quantità di dati a pochi centinaia di byte o qualche Kbyte.
L'alta velocità Cell FACH è progettata per gestire questi piccoli pacchetti di dati in modo più efficiente rispetto agli altri software. Questo rende le apps più veloci e ciò significa anche che usano meno energia nel corso di un giornata.
La tecnologia permette inoltre agli operatori di aumentare la velocità e la qualità dei loro servizi e supportare un numero maggiore di telefoni sulle loro reti.
Secondo i recenti test di Nokia, il 3G software aumenta la velocità e tempi di risposta di rete fino al 65 per cento, e aumenta, fino al 20 per cento la velocità di navigazione.
Si è visto anche un risparmio di energia di fino al 49 per cento, ciò significa  che la durata della batteria è durata quasi il doppio. Questo però a secondo di quali applicazioni si utilizzano,comunque il risparmio più basso che si è registrato è stato del 9 per cento, comunque un risparmio con una velocità tripla.
Barry French, executive vice president di affari marketing aziendali di Nokia ha detto:
" La Nokia di oggi è finanziariamente solida e ha sostituito la debolezza con la forza. Abbiamo una delle migliori aziende di infrastruttura e telecomunicazioni del mondo, un leader globale nel business mapping e localizzazione, un portafoglio di proprietà intellettuale stellare e alcune delle funzionalità più belle di innovazione di qualsiasi azienda ovunque nel mondo" .Ha continuato: "non possiamo essere la stessa Nokia di parecchi anni fa, ma noi siamo qui, siamo forti e il nostro marchio è ancora vivissimo".

15/11/14

«On» un metro digitale | indica la nostra taglia esatta in tempo reale

Ora gli acquisti online saranno più mirati. Un metro digitale trasmetterà la taglia dell'utente per dargli la certezza che corrisponda alla taglia dello shop online.

Il progetto di Xyze, all'apparenza semplice ma che in realtà è costato mesi di lavoro, e che ha suscitato la curiosità del mondo del fashion, è finalmente realtà. Questo prodotto verrà presentato alla finale internazionale della Creative Business Cup che si terrà a Copenaghen dal 17 al 19 novembre, dalla start-up Xyze (incubata H.Farm) co-fondata da Andrea Mazzon, Paolo Spiga e Cristian Veller, che hanno conquistato la finale in questo prestigioso concorso.
Andrea Mazzon, Paolo Spiga e
Cristian Veller

Il progetto di Xyze ha la semplicità dell'ovvio: un metro digitale, ma fin'ora nessuno aveva pensato di impiegarlo per indicare taglie e misure corporee esatte, in tempo reale, e trasmetterle ad un shop online. "On" è uno strumento, che unito all’app tutorial aiuta il cliente a misurarsi e a creare il proprio profilo personale e ad un algoritmo matematico che calcola la taglia corretta, per diminuire il margine di errore contenuto in tutti gli acquisti online e che sobbligano le piattaforme di e-commerce di rendere gratuita la resa del prodotto. Un enorme risparmio in termini di spedizioni e un potenziale aumento degli acquirenti perché la certezza di fare l'acquisto giusto potrebbe aiutare a colmare quel gap che tiene a distanza ancora moltissimi utenti dagli acquisti di vestiti on line.

Il team di Xyze sta ora preparando una campagna di crowdfunding sulla piattaforma internazionale Indiegogo, che verrà lanciata da dicembre, e farà conoscere al grande pubblico internazionale uno strumento che potrebbe cambiare le abitudini di molti consumatori. Dal 14 novembre inoltre sul sito di Xyze è possibile effettuare i preordini del metro digitale.

09/11/14

Kindle Unlimited: benvenuti in biblioteca

Sbarca in Italia Amazon con il suo servizio Kindle Unlimited. Già operativo in Usa, Germania, Spagna, e Regno Unito, la biblioteca online si paga con un abbonamento di 9,99 euro al mese e consente di saccheggiare gli scaffali.

In catalogo ci sono oltre 700 mila titoli, 15 mila dei quali in italiano: da classici come l'Idiota di Fiòdor Dastaièvskj, a tutta la saga di Harry Potter e la Pietra Filosofale di J.K. Rowling, House of Cards di Michael Dobbs e La mia Londra di Simonetta Agnello Hornby, oltre ad una selezione di fumetti in inglese e una selezione di manuali "for Dummies", una fornita bibblioteca online.

Per leggerli ovunque, non è indispensabile un e-reader kindle, basta uno smartphone, un tablet, un pc o un mac su cui girano le applicazioni di lettura Kindle gratuite."Siamo entusiasti di poter annunciare il lancio di Kindle Unlimited in Italia. D’ora in poi i clienti di Amazon.it potranno esplorare nuovi autori, libri e generi",afferma Jorrit Van der Meulen, Vice Presidente Kindle EU. "Kindle Unlimited offre ai nostri clienti un modo semplice e conveniente per scoprire migliaia di libri, incluse centinaia di novità, apprezzare gli autori in lingua originale e godersi incontri inaspettati con nuove storie e personaggi" . Per chi vuole solo farsi un'idea, è previsto un proprio periodo di prova gratuito di 30 giorni.
Kindle Unlimited
immagine presa dal web




30/10/14

Tecnologie digitali utilizzate in maniera critica | La questione della sicurezza online

Le recenti tecnologie digitali, negli ultimi 10 anni, hanno radicalmente cambiato aspetto alla nostra scuola, mettendo a disposizione dei docenti incredibili strumenti in grado di rivoluzionare i luoghi di apprendimento.


Sono tante le classi dei nostri istituti le cui moderne attrezzature informatiche (computer, LIM, tablet, etc) e l'avvento del web hanno dato il via a nuovi aspetti rivisitati della didattica, fornendo la possibilità agli insegnanti di provare nuovi legami moderni e dei linguaggi vicini alla realtà quotidiana degli alunni.

In un ambiente del genere, appare evidente che, la formazione degli insegnanti ricopre un importanza di assoluto rilievo. Dopo avere attraversato anni di reticenza abbastanza comprensibile, in cui le lavagne interattive multimediali venivano utilizzate mestamente colme fossero dei semplici strumenti di proiezione, pare che finalmente sia giunto il momento di tirare le prima somme di questo ambizioso investimento.

C'è da ammettere, nonostante tutto, che l’uso delle nuove tecnologie, con un riferimento particolare all'utilizzo di internet, mette i nostri alunni dinanzi a rischi potenziali che non devono essere presi sottogamba da insegnanti e genitori. Sarà obbligo degli adulti educare i giovani ad adottare un comportamento in rete morale e maturo, come ad esempio:
  • Valutare l’attendibilità dei siti e delle informazioni in essi contenute
  • Utilizzare password complesse per i propri account
  • Tutelare le informazioni personali
  • Proteggere il computer da virus e altri programmi dannosi
  • Non scaricare illegalmente materiale dalla rete
  • Non abusare di internet
In rete sono reperibili svariati attrezzi che ci proteggono aiutandoci a prevenire i pericoli di internet. Il Centroper la sicurezza online di Google, ad esempio, fornisce importanti suggerimenti per la sicurezza online. Nello specifico, vorrei porre alla vostra attenzione 2 ottimi strumenti che Google mette a disposizione di genitori ed insegnanti per conferire maggiore sicurezza alla navigazione in rete dei nostri figli e dei nostri alunni:
Sicurezza online
  1. la Funzione “SafeSearch” di Google, che permette di rimuovere dai risultati di ricerca siti che includono contenuti per adulti;
  2. la “Modalità di protezione di YouTube”, che consente di filtrare i contenuti in modo da impedire la visualizzazione di video soggetti a limiti di età.

25/10/14

Linux libero e gratis per tutti presentato in 93 città d'Italia

Si ripresenta per il 2014 il "linux day" il sistema operativo libero. Incontri a tema in novanta città d'Italia per far conoscere com'è opportunamente vantaggioso il software 

Linux, il sistema operativo creato da Linus Torvalds "solo per divertimento" nei primi anni Novanta e che è alla base dei milioni di smartphone Android (84,7% del mercato) ed è leader nelle infrastrutture Cloud, è il sistema operativo alternativo a Microsoft Windows e Apple OS X che si presenta oggi in Italia.

Chiamati dall'Italian Linux Society (ILS) a festeggiare l'informatica libera, attira appassionati, curiosi e amatori a toccare con mano l'informatica libera ma anche per testare le potenzialità dei software nati dalla collaborazione di centinaia di sviluppatori sparsi in tutto il mondo, ma anche per ragionare su un altro modo di cultura aperta e condivisione.

Le regole degli organizzatori sono poche e semplici: ingresso libero e gratuito e disponibilità a spiegare al grande pubblico i vantaggi, non solo economici, di usare software open source. Ad ospitare gli eventi, che quest'anno sono 93, ci saranno scuole, università, associazioni e l'elenco completo è disponibile sul sito ufficiale gestito dalla ILS.

Protagonista comune di ogni evento sarà, appunto, Linux (o GNU/Linux, come vorrebbero i puristi), Linux è tuttavia solo la punta dell'iceberg di un movimento, quello del software libero, che spazia dalla tecnologia, alla società, al rapporto con l'informazione, alla privacy. Lo stesso Mark Shuttleworth, il creatore di Ubuntu, la più diffusa versione di Linux, disse una volta che "il software libero è più grande di Linux, è più grande di un singolo progetto: è nella sua globalità che cambierà il mondo".

16/10/14

La banda larga, come scegliere l'offerta migliore

Internet cresce e non è certo un settore in crisi e crescendo internet aumentano i servizi che necessitano di numeri maggiori sia in upload che in download. Perciò banda larga, anzi larghissima e gli operatori telefonici italiani continuano a rilanciare dato il gran successo di internet mobile investono e i collegamenti migliorano.


Dunque facciamo un elenco: televisione in streaming, teleconferenze in ambito aziendale, la possibilità di caricare e scaricare dal cloud file di grandi dimensioni: tutti traguardi raggiunti, ma che necessitano di banda larga e connessioni ultraveloci. Per ora la massima velocità raggiungibile in Italia, sempre relativamente al mondo consumer, sono i 300 Mbit/s in download a cui possono accedere i residenti di Milano che si abbonano a Vodafone e sfruttano le nuove infrastrutture di proprietà messe a punto dall’operatore.

Banda larga
immagine presa dal web
Attualmente la copertura è solo del 40% della città, ma l’obiettivo è quello di raggiungere l’80% dei cittadini  entro dicembre del 2015, cioè 600mila abitazioni. Le nuove offerte di Vodafone si chiamano Super Fibra e Super Fibra Family, che a seconda della copertura permettono di avere Internet illimitato a 30, 100 o 300 mega. Ma non finisce qui, perchè la compagnia ha anche pensato alla prossima città che godrà della sua banda ultra-larga: Bologna, grazie all’accordo con Metroweb. Intanto prosegue la posa dei cavi in fibra ottica “standard”in altri capoluoghi di provincia italiani, sempre con tecnologia Fiber to the cabinet.

Quella di Vodafone però non è l’unica offerta di banda larga superveloce.  Tra le altre, ci sono le offerte di Fastweb a 100 Mbit/s in download, come Home Pack Full Fibra 100 che – oltre a permettere l’accesso al palinsesto di Sky – regala uno smartphone Lumia 530, oppure Joy Fibra 100, Jet Fibra 100 e Super Jet Fibra 100. Telecom propone invece l’offerta TuttoFibra Plus (nella versione solo su web, con un extrasconto di 10 euro al mese).

12/10/14

Nessun diritto d'autore può bloccare un sito

Bloccare un sito web o blog, visualizzato da molte centinaia di utenti in ogni parte del mondo è una pena smisurata, anche quando si dovessero rinvenire un determinato numero di violazioni delle norme tutelata dal diritto d'autore. 


Si tratta fondamentalmente, di quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale di Roma (Sezione del Riesame) avendo esaminato il caso riguardante un sito di hosting straniero che era stato bloccato, impedendo gli accessi dall'Italia.

L'opinione degli aventi diritto di giudizio appartenenti alla Sezione del Riesame del Tribunale capitolino, è che, un divieto può trovare luogo soltanto sui link pubblicati facenti parte della violazione del copyright ma non sull'intero sito web.
Fulvio Sarzana, uno dei maggiori esperti italiani riguardo le tematiche inerenti ai diritti fondamentali e rete Internet, il quale provvede a spiegare in un articolo del suo blog, che la sentenza del Tribunale di Roma consolida la tendenza della giurisprudenza italiana anche in tema di proporzionalità.

Il Sarzana rammenta come le posizioni molto spesso esternate dai giudici nostrani vadano contro con quanto recita il Regolamento sul diritto d'autore, che di recente è stato approvato da AGCOM. Il legale rammenta infatti come AGCOM, nel caso di violazioni perpetrate tramite siti web stranieri, ordini il fermo dell'intero sito Internet. 

Nella fattispecie, l'ordinanza di impedire l'accesso dall'Italia era stato rifiutato da uno dei più famosi siti di file hosting a livello internazionale: i legali del sito avevano contestato proprio la sproporzionata sentenza facendo presente come fosse del tutto fuori luogo bloccare un intero sito, con milioni di utenti che caricano e condividono file assolutamente legittimi, quando la violazione è limitata ad alcuni link.



10/10/14

Blindare un'account Google: ecco cosa fare

Ultimamente ha suscitato enorme clamore la notizia riguardo l'aver reso noto attraverso la pubblicazione di un'articolo contenente le miriadi di password associate ad altrettanti corrispettivi indirizzi Gmail. 


Per fortuna, nella stragrande maggioranza dei casi, non erano credenziali per effettuare l'accesso ad account Google, ma più semplicemente, soltanto di username e password che sono stati utilizzati per effettuare l'accesso a servizi di terze parti. Quindi ricapitolando il furto delle password, non è avvenuto nei server di Google, ma bensì da un'altra parte (ovvero sia nei sistemi di utenti, altrimenti su servizi sotto controllo da altri personaggi: 5 milioni di password gmail.com rese di pubblico dominio sul web).

Comunque sia, sarà mai possibile rendere migliore la sicurezza degli account Google, blindando le credenziali contenute nel web (per  esempio, la posta elettronica Gmail, i file conservati su GoogleDrive, le immagini personali, la rubrica condivisa in particolar modo pure con i propri apparati Android e così via dicendo)? Basterà seguire alcune semplici accorgimenti che consentiranno di dare maggiore protezione alla sicurezza del proprio account Google:

1° Non fate mai uso delle identiche password su più servizi.
Questa è senz'altro la prima regola da seguire per non correre il rischio di furti dei dati sensibili: fare a meno di usare la solita password su più servizi online. Nel circostanza in cui, la password dell'account Google sia condivisa su più servizi, il furto delle proprie credenziali essere una ghiotta occasione sopratutto agli aggressori, per avere libero accesso alla vostra posta elettronica Gmail, oppure ai dati memorizzati su GoogleDrive. Tra le prove che un malintenzionato effettua, infatti, c'è quella di provare ad accedere con la stessa password ad ampio raggio nei servizi online che vi riguardano in maniera tale da verificare se l'utente sia caduto in questo errore ancor'oggi, purtroppo, molto comune.

2° Ricorrete sempre a password lunghe e complicate.
Per mettere al riparo il vostro account Google, ma pure qualsiasi altro servizio online, è fondamentale ricorrere a password lunghe e complicate, aventi come contenuto conseguentemente, almeno una decina di caratteri alfanumerici e, possibilmente, anche simboli. Gran parte dei servizi, infatti, integrano una protezione contro gli attacchi brutali. Questo vuol dire che se un qualunque utente volesse tentare, continuamente, ad “tirare ad indovinare” la password per l'autenticazione, questa azione verrà normalmente nascosta e fermata di defaul.

Disgraziatamente, può succedere che azione di sicurezza non sia supportata: è quanto capitato con Apple iCloud nel recente inconveniente che è risultato deleterio avendo potuto perpetrare, foto “molto privèe” di personaggi, senza fare nomi e cognomi, d'Oltre...oceano, alquanto celebri in tutto il mondo: immagini dei VIP, rubate da iCloud i backup degli iPhone. Per fare a meno di incorrere in inconvenienti di questo tipo è quindi bene agire sempre con la massima cautela: come spiegato nell'articolo l'importanza di scegliere password lunghe e complesse, una password sufficientemente lunga e complessa (e soprattutto, non presente in alcun "dizionario") mette al tappeto qualunque tentativo di indovinarla utilizzando procedure automatizzate. E questo vale, quindi, anche per la sicurezza dell'account Google.

3° Assicuratevi che l'account Google passi il Checkup Account.
Un'altro degli strumenti più efficaci per testare la sicurezza dell'account Google è Account Checkup. Si tratta di una pagina, oltretutto non sufficientemente valorizzata da parte di Google, che permetterà di testare od impostare le modalità per il recuperare la password di accesso all'account; per controllare tutte le attività di login; per disattivare l'accesso alle app meno sicure; per controllare le autorizzazioni concesse alle app di terze parti per l'accesso all'account Google.


05/10/14

L'ultima frontiera dei social network: Le app sulla salute

E' risaputo che gli italiani hanno come passione oltre al calcio, la telefonia e tutte le nuove tecnologie annesse. Con l'avvento dei device connessi in rete il 90% degli utenti hanno sostituito il telefonino con lo smartphone, scaricandosi tutte le app. che gli store online mettono a disposizione.

Fra le ultime applicazioni che hanno trovato un largo consenso, sono quelle dedicate al mercato della salute, ovvero le pratiche mediche e i servizi che passano da smartphone e tablet, che ormai hanno raggiunto quest’anno un valore mondiale di ben 6,7 miliardi di dollari. La stima proviene dalla società di ricerca Visiongain e arriva in un momento in cui i big della tecnologia, da Apple a Google fino a Facebook, stanno puntando e investendo nel settore.  
Queste applicazioni comprendono la raccolta di dati clinici e informazioni sanitarie a medici e ricercatori, monitorando funzioni vitali e assistenza diretta tramite la telemedicina. "La disponibilità di smartphone low cost, spiegano i ricercatori, ha consentito un largo accesso agli store online, dove ora si contano quasi un milione di app dedicate a salute e fitness. Le app spaziano da quelle gratuite per la dieta e l’attività fisica, a quelle a pagamento per l’imaging biomedico e il controllo delle funzioni vitali, ad uso anche professionale". "Poter diagnosticare, monitorare e comunicare con i pazienti in remoto promette ampi risparmi per gli operatori sanitari e le istituzioni" sottolineano gli analisti. Al contempo si crea un’opportunità di business per le aziende tecnologiche. Secondo un recente studio, i finanziamenti per le start up nel settore della salute digitale raggiungeranno i 3,5 miliardi di dollari nel 2014 e i 6,5 miliardi nel 2017.

Molti colossi dell’hi-tech stanno puntando sul settore, in primis Apple e Google ma anche Facebook, che stando le ultime indiscrezioni starebbe pensando di creare comunità online di supporto per permettere a malati della stessa malattia di creare gruppi stando in contatto tra loro. Ma non solo. Secondo la Reuters, Facebook starebbe pensando anche a un’applicazione con sistemi di prevenzione per migliorare la salute degli utenti.

Applicazioni salute per smartphone
Sembra che contatti tra la società di Zuckerberg e colossi della medicina, abbiano collabortato insieme per il settore. Già nel 2012 sulle pagine di Facebook venne introdotta la possibilità di indicare l’opzione “donatore di organi”. A consigliare Zuckerberg verso questo settore a parte la natura monetaria, dato l’enorme potenziale di questo mercato, la ricerca dell’American Journal of Transplantation, che dimostra come gli utenti affetti da malattie genetiche o rare usino spesso i social network per reperire informazioni, determinante sono stati i consigli della moglie Priscilla Chan, laureata in medicina, che lo ha incoraggiato a sondare questo settore.

Arriva la "banda larga" tanto da essere Ultra

Arriva una nuova "banda". Una banda larga, tanto larga da essere "ultra". Novità del governo Renzi, e solo perchè il resto d'Europa è arrivata da tempo.


Il piano è pronto  si chiama:"banda ultra larga 2014-2020" ( speriamo non faccia la fine della Salerno-Reggio Calabria)  con cui il governo Renzi tenta di recuperare gli storici ritardi accumulati con il resto d'Europa. Tra fondi comunitari, regionali e nazionali vale circa sette miliardi di euro, incaricato alla gestione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. E' previsto che per il 15 ottobre la conclusione del piano che sarà consegnato alla Commissione europea entro fine mese. In contemporanea a forti investimenti privati avvenuti nelle ultime settimane, Vodafone ha avviato una rete in fibra ottica e Fastweb ha annunciato un'estensione della propria.

Il nuovo piano governativo prevede di colmare le lacune degli investimenti privati, poiché i fondi pubblici serviranno a fare la rete banda ultra larga dove gli operatori non sono interessati a investire. L'obiettivo, è di dare i 100 Megabit al 50 per cento della popolazione e i 30 Megabit al 100 per cento entro il 2020, secondo i dettami dell'Agenda digitale europea. Adesso siamo intorno al 20 per cento, contro una media Ue che ha superato il 50 per cento.

Un'altra novità del nuovo piano nazionale è che prende in considerazione la passione, tutta italiana, per gli smatphone e la navigazione internet: i fondi serviranno infatti anche per potenziare, con fibra ottica, le antenne cellulari (reti 4G) e per installarci sopra hot spot Wi-Fi (utilizzabile come mezzo alternativo di accesso a internet).

01/10/14

Guarda come ti connetto i nonni

I pilastri portanti della nostra società familiare sono i nonni. Splendidi e amorevoli nonni che accompagnano i nipoti alla crescita aiutando i loro genitori. Disposti a fare l'impossibile pur di allargare e mantenere i loro affetti, anche se spesso vengono lasciati soli con i rimpianti di non essere più giovani da poter raggiungere i loro figli e vederli almeno un'ultima volta. Ma un nipote speciale ha fatto qualcosa per tutti i nonni che hanno i loro affetti lontani: "Li ha connessi". 


Avete capito benissimo, insegna ai nonni come connettersi alla rete e chiamare via video-chat i loro figli e nipoti irraggiungibili per loro. Marco Diotallevi 33enne è un nipote che alla domanda della nonna: "Ma come funziona questo aggeggio?" - e ancora - "Puoi chiamare gratis in Brasile?"- "MA VERAMENTE e puoi parlare con le persone e vederle? non si è limitato a spiegare alla nonna Lilla che poteva parlare con suo figlio che vive in Canada, ma ha ccreato "Ti connetto i nonni" per aiutare tutti i parenti lontani e per raccontare le storie che si nascondono dietro una chiacchiera online.

"Ti connetto i nonni" è la prima webserie di Plural, agenzia di comunicazione fondata da Diotallevi nel 2012. "Mia nonna ha 90 anni, mio zio si è trasferito all'estero e per i due non è facile incontrarsi. Nasce tutto da qui. L'idea - racconta - mi è venuta durante una cena di famiglia, l'ultima volta che mio zio è tornato dal Canada. Ho pensato che non era giusto che aspettassero altri mesi prima di rivedersi, con internet potevano farlo anche il giorno dopo! Volevo aiutare loro due, poi ho pensato che in tanti potevano avere il mio stesso desiderio e così è partito il progetto. Gli anziani sono stati dimenticati dalla tecnologia, eppure sono quelli che ne hanno più bisogno".

Per la maggioranza dei nonni, internet rimane un tabu, ma anche se solo il 3,5% degli over 75 naviga, non è detto che questa cifra non possa salire con l'aiuto dei nipoti e di questa webserie. I giovani non percepiscono il bisogno che i nonni hanno di comunicare con le persone care e che non saper navigare non vuol dire per loro non averne bisogno. Diotallevi ha infatti ricevuto in una sola mattinata una infinità di e-mail: "Appena abbiamo pubblicato il promo della serie sono stato subissato di richieste d'aiuto. Molte vengono dai nipoti che vogliono dare una mano, tantissime dai parenti che vivono fuori".

Le storie più interessanti saranno scelte per costruire le puntate della webserie, l'obiettivo di "Ti connetto i nonni" è di raccontare il dialogo tra generazioni così distanti e di realizzare dei veri e propri tutorial per mostrare agli anziani come ottenere un aiuto pratico dalla rete. Per quanto riguarda nonna Lilla, dopo la sua prima volta online "è contenta - racconta Diotallevi - ma si tiene ancora a distanza.  E' chiaro che per i nonni rimane un mezzo per avvicinarli ai propri affetti e per il resto è troppo caos.

27/09/14

Attacco informatico mette in pericolo la rete

Per questa volta Windows è al sicuro dall'attacco informatico che ha trovato una falla nei sistemi che fanno uso di Bash, la shell di comando più diffusa in ambiente Unix e Linux: a rischio anche il sistema operativo OS X di Apple e molti dispositivi connessi, come router, NAS o telecamere IP.


La portata distruttiva del bug è paragonabile ad un raid aereo, milioni di dispositivi su cui girano i sistemi basati su Unix sono a forte rischio. E' stato nominato Shellshock bug, che fa riferimentoal trauma da bombardamento dei soldati della prima guerra mondiale.Sicuramente peggio di Heartbleed

Questo bug nasce dalle modalità di processamento delle cosiddette variabili d'ambiente da parte della shell e permette a chi conduce un attacco di eseguire codice potenzialmente malevolo all'interno della riga di comando del sistema attaccato, al fine di ottenere un accesso privilegiato o di rubare informazioni private

I ricercatori di Red Hat , casa di sviluppo di una delle più famose distribuzioni di Linux, riguarda la Bourne Again Shell (nota come Bash), storica interfaccia di comando testuale utilizzata da Linux e OS X, hanno scoperto la falla. Loro non hanno dubbi: Shellshock è un bug peggiore di Heartbleed.
attacco informatico

A differenza di OpenSSL, la shell Bash interagisce con altri software in maniera alquanto imprevedibile e moltissimi software fanno uso della shell per impartire comandi al sistema. "Per questo motivo," scrive l'esperto di sicurezza Robert Graham sul suo blog , "non saremo mai davvero in grado di catalogare tutto il software vulnerabile al bug di Bash"

25/09/14

Non aprite quell'e-mail: non è Telecom Italia ma un noto malware ZeuS

Una nuova campagna spam-phishing colpisce i clienti Telecom Italia. La clientela stà ricevendo e-mail, copia perfetta delle e-mail che spedisce Telecom Italia per l'emissione di una fattura, che apparentemente sembrano essere inviate da Telecom, ma che in realtà non coinvolge Telecom.



L'oggetto, è posto in questi termini: "Fattura Telecom Italia n. 9/14",  il messaggio è composto dal un testo tipico che di solito utilizza Telecom: "la informiamo che i suoi Conti Telecom Italia relativi alle linee di Fonia sono stati appena emessi e sono già disponibili online nell'Area Clienti Business sul portale Impresa Semplice". L'e-mail, almeno ad un primo esame, sembra provenire da Telecom Italia dal momento che come mittente è specificato l'indirizzo servizioclienti@telecomitalia.it.

Tutto fasullo. Falsificando il mittente (email spoofing) chiunque sia il vero mittente, sembra che lo spoofing sia riuscito. Allora chiunque potrebbe fasificare il mittente dandosi un'altra identità, ma non è così semplice. Il dominio di cui si fa riferimento si avvale di meccanismi di validazione quali SPF, SenderID o DKIM per consentire un immediato riconoscimento dell'identità e sventare il tentativo di frode. In questo caso è sufficente accedere all'intestazione completa (headers) dell'e-mail, per accorgersi che il messaggio non sia partito dal server di Telecom Italia, ma da IP diversi o stranieri.


Nell'immagine qui sopra, c'è un file Zip allegato al messaggio fasullo, Conto_Telecom_Italia_PDF.zip che non contiene affatto una fattura Telecom bensì una variante del noto malware ZeuS, componente maligno studiato per sottrarre informazioni personali (dati per l'accesso a servizi di online banking, numeri di carte di credito insieme con relativi codici di autorizzazione, nomi utente e password, certificati digitali,...) e rubare denaro.

Fino a poco tempo fa gran parte dei motori antivirus ed antimalware non riconoscevano il file come minaccia. Ma col trascorrere del tempo, i principali produttori stanno ponendo un rimedio aggiornando le firme virali dei propri prodotti per la sicurezza.

17/09/14

E' nato il "Facebook dei ricconi"

Ancora una volta i ricconi si vogliono sentire lontani e distaccati dalla realtà della gente comune. Non bastano i social network accessibili da tutti, no loro dovevano farsi il "loro social" per sentirsi fra simili. Così è nato il "Facebook dei ricconi" creato dal direttore dell'orchestra di Minneapolis, James Touchi-Peters: "The Netropolitan Club"  


Per far parte di questo superesclusivo club, è necessario versare una quota di iscrizione di 9.000 dollari e pagare ogni anno 3.000 dollari. Touchi-Peters dice che - "Molti milionari si sentono isolati e The Netropitan Club è un posto dove possono interagire con persone del loro status".( Povere creature sole ed emarginate- dico io) In questo club i milionari possono interagire e farsi compagnia parlando di temi importanti quali: vini costosi, auto milionarie e affari.

"The Netropolitan Club" 

Possono discutere di vacanze in località esclusive e dove noleggiare vetture milionarie senza essere esposti a critiche, perchè loro, poverini, si sentono capiti dai loro simili "affamati" di parlare con individui che hanno i loro stessi interessi". E anche le stesse possibilità. La pagina promozionale con cui il social network per ricchi si presenta è proprio all'insegna dell'esclusività, ritraendo in una foto, alcune persone a bordo di un aereo privato che parlano davanti a un bicchiere.

13/09/14

Chi vedrò nello specchio fra 40 anni?

Quanti di noi ultra-sessantenni ha avuto la sensazione di abitare un corpo di un anziano estraneo? Non ci si pensa a vent'anni e nemmeno ai quaranta, e così che ci si trova con un estraneo che gira dentro casa e dorme con il tuo partner e mangia alla tua tavola. Dovremmo imparare a conoscere quel volto invecchiato mentre si è in conflitto con tutto il corpo che cambia.

Allora, come spesso accade, la tecnologia ci viene in aiuto fornendoci una applicazione che ci da la possibilità di guardarci vis à vis con chi vedremo allo specchio fra quarant'anni. E' una nuova tendenza su Twitter che arriva dalla Francia: con l'hashtag #TousSilver, "tutti grigi", il sito Silverco.fr ha chiesto agli utenti del web di provare a darsi una risposta alla domanda: "Come sarò tra quarant'anni?.

esempio preso dal web
Per farlo si può utilizzare una delle applicazioni per smartphone che invecchiano il volto partendo da una qualsiasi fotografia. L'obiettivo del sito è sensibilizzare giovani e meno giovani sui temi legati alla terza età, e comunque ricordare loro che se sono fortunati invecchieranno anche loro.

28/08/14

Le cose da sapere quando si vuole aprire un blog

Apparso più o meno diciassette anni fa oltreoceano, secondo il Wall Street Journal, il primo blog è stato postato da Jorn Barger che nel 1997 lanciò un influente blog americano, mentre Wikipedia attribuisce il primo blog a Justin Hall che pubblicò per la prima volta online un diario personale. Se la provenienza è incerta sicuro è il successo planetario.

 

Accade nei film dove dal suo appartamento di Manhattan, la protagonista di Sex and the City, Carrie, pubblica in rete l'avventure delle quattro amiche newyorkesi più famose e cosmopolite d'America: Accade nella vita reale, dove blogger e blog sono sempre più di moda, La parola blog deriva da weblog, ovvero log in rete. I log sono messaggi, una sorta di diari pubblici che riportano fatti o eventi scritti generalmente da blogger, persone che scrivono in rete. Dietro un blog ci possono essere più blogger che pubblicano notizie, raccontano fatti ed avvenimenti interagiscono con altri blogger o commentatori: creando delle vere e proprie comunità. Esperti di arte, cucina, sport, politica, musica e di qualsiasi cosa vi venga in mente, si incontrano così virtualmente nella rete. Ma cosa bisogna fare per diventare blogger? Quali i segreti per diventare uno cyber scrittore? Luciano Giustini, ingegnere informatico specializzato in nuove tecnologie ce lo spiega cpsì: "Il fatto è che di blog se ne aprono moltissimi, a volte un po' troppi. Non voglio dire che bisogna essere necessariamente dei grandi scrittori, bisogna però avere qualcosa da raccontare. I blog possono anche informare, suggerire, contribuire a creare opinioni. Diciamo così: per aprire un blog probabilmente bisogna avere una passione per la scrittura.".
Quali sono gli strumenti?  "Praticamente nessuno. In genere i blog si dividono in due grandi categorie tecniche: ospitati da un servizio web pubblico (e gratuito) oppure ospitati su un proprio spazio web. Nel primo caso, più semplice, ci si rivolge a un fornitore di servizi, il quale ci metterà a disposizione tutti gli strumenti per iniziare a pubblicare i nostri primi Post. Ce ne sono ormai in tutti i principali gestori e portali, insieme ad alcuni nomi storici che offrono solo questo servizio e lo fanno molto bene. Nel secondo caso, dedicato ad un'utenza più professionale, si usano altri strumenti che si installano su un sito web."
Cosa scrivere? "Non c'è un determinato argomento, l'importante è tenerlo aggiornato. Già perchè una grande percentuale di blog nasce e muore - ovvero, viene lasciato senza nuovi post - nel giro di poche settimane, perché spesso, superato l'interesse iniziale, sopravviene la noia e magari la delusione di vedere il nostro blog poco visitato".
Non è pericoloso mettere in rete la propria vita privata? "Questa è una delle obiezioni più frequenti. Da una parte c'è chi sostiene che sia meglio non scrivere cose personali, dall'altra invece alcuni ritengono che proprio questi blog sono più interessanti. Forse, come possiamo leggere su quelli più seguiti, la via di mezzo risulta la scelta migliore. In ogni caso, alcuni consigli sono sempre validi: ad esempio di fare attenzione quando si coinvolgono terze persone che potrebbero non gradire e per se stessi, aver sempre presente che internet archivia tutto: rileggere quanto si è scritto, magari a distanza di tempo, è una buona regola valida anche e soprattutto per i blog."
Se il blog è poco letto? "Premesso che un blog è un tipo di attività che, tendenzialmente, si fa più per se stessi che per gli altri, bisogna distinguere i blog strutturati appositamente per informare, dai blog esclusivamente personali. Naturalmente, l'argomento conta molto, ma non c'è una "classifica" definitiva. I blog più seguiti si occupano, infatti,' di molti argomenti, che vanno dalle esperienze quotidiane all'attualità, alla politica, la vita in 'famiglia, e così via. L'importante è seguire un filo di pensiero, o raccontare un'emozione, e magari utilizzare qualche "segreto" del buon blogger come: scrivere in una forma letteraria corretta, avere qualcosa da raccontare, commentare i post degli altri, rispondere sempre ai commenti, leggere i blog degli altri, linkare quando si citano post o blog altrui (utilizzando i permalink), essere spontanei e magari non voler dimostrare per forza una tesi. Esiste una classifica di blogger? Esiste un insieme di blogger molto linkati e che si linkano molto fra loro e questa è in continuo aggiornamento e cambiamento. Allo stesso modo, i blog più letti sono spesso quelli dei giornalisti che, avendo la capacità di scrivere bene, con argomenti spesso interessanti e con una buona dimestichezza col mezzo internet, catalizzano l'attenzione di molti internauti. Così come ci sono alcune forme di blog "cooperativi" che per loro stessa natura mischiano contributi diversi in un unicum interessante."
Esistono motori di ricerca oppure le "news" dei blogger? Come per la maggior parte delle attività informatiche, anche per i blog ci sono strumenti che sono nati per fare diverse cose in modo automatico o in maniera più efficiente. Non serve inserire il proprio blog nei motori di ricerca: essendo molto aggiornati, vi sono già presenti o si inseriscono da soli dopo pochissimo tempo. Spesso, anzi, fanno fare a chi li cura, un notevole balzo di popolarità: in ogni caso basta controllare mettendo il proprio nome (o il nome del blog) su Google o Bing. Per le liste di blog, in Italia si può segnalare il proprio blog ad alcuni servizi come Liquida (www.liquida.it) o Blogitalia (www.blogitalia.it)." .
Quali link inserire? Dipende dal tipo di blog che stiamo aprendo. Non essendoci una classifica, non c'è un gruppo di blog da linkare per forza. Diciamo che all'inizio metteremo il link verso amici e conoscenti che sappiamo aver aperto un blog, e probabilmente, trend network si guarderà a quelli "vicini" per affinità, interessi, simpatia, o perchè no, alla fine anche tra i "famosi". Successivamente, presa confidenza col mondo dei blogger, si procederà a raffinare i link, si aggiungeranno immagini, strumenti e magari si introdurranno nuove sezioni e categorie." Si ringrazia Luciano Giustini, fondatore di diverse testate online.

Interessante leggere questi articoli che spiegano ancor meglio il concetto:

Scegli le amicizie con attenzione | Facebook 

Facebook | Presentati al meglio | Cambia la foto del tuo profilo

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06/07/14

Scegli le amicizie con attenzione | Facebook

Scegli le amicizie con attenzione 
Per quanto possa sembrare superficiale, studi sull'attrazione nel mondo reale dimostrano che, in genere, gli individui vengono giudicati meno attraenti se circondati da persone oggettivamente molto belle: il confronto gioca a sfavore dei meno dotati. 

Invece, nel mondo virtuale, pare vero il contrario: sembra dunque trovare conferma il proverbio secondo il quale chi va con lo zoppo, finisce per zoppicare, e viceversa. Una ricerca diretta da Joseph B. Walther della Michigan State University ha valutato gli effetti della prestanza fisica dei nostri contatti sui social network, scoprendo che l'attrattiva di una persona viene amplificata dallo sfoggiare, sulla propria pagina, amici ancora più belli. Questo non significa che dobbiamo bandire i conoscenti meno esteticamente piacevoli: semplicemente, è bene sapere che, su Internet, circondarci di bruttini non ci fa apparire più attraenti, anzi, è vero il contrario.

Non solo l'aspetto fisico, poi, ma anche i commenti pubblicati dai nostri contatti hanno un certo peso: uno studio dell'Università del Missouri mostra che i visitatori sono molto sensibili alle valutazioni della nostra foto e del nostro profilo fatte dagli altri utenti. Se i messaggi lasciati da terzi non confermano quanto dichiarato nella nostra autopresentazione online, i lettori lo rilevano immediatamente. E commenti negativi, anche scherzosi, fanno colare a picco la nostra attrattiva. Eliminare, dunque, eventuali battute sarcastiche. "L'attrattiva di una persona viene amplificata dallo sfoggiare, sulla propria pagina, amici ancora più belli".(science)



Facebook | Presentati al meglio | Cambia la foto del tuo profilo

Da bruco a farfalla sul social network più popolare: sei semplici trucchi spiegati da Jeremy Dean. Non sempre siamo onesti quando ci descriviamo su Internet: frequentando Facebook e Twitter, tutti ci siamo imbattuti in "domatori di leoni professionisti" o "piloti di F1 part-time". È possibile, però, mentire bene e trarne beneficio? 

Ci sono tecniche per modificare quel tanto che basta il proprio profilo e atteggiamento online per risultare più carismatici e conquistare più amici e più credibilità "social"? La risposta è sì: una nuova ricerca dell'Università di Helsinki ha dimostrato che anche piccoli aggiustamenti apportati alla propria presentazione su Facebook possono farci guadagnare in sicurezza, apertura mentale e fascino agli occhi dei naviganti. In queste pagine, ecco le sei mosse giuste da fare per presentarci al meglio e conquistare il mondo dei social network.
Cambia la foto del profilo
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CAMBIA LA FOTO DEL TUO PROFILO
Le prime impressioni sono importanti: esistono decine di studi a dimostrazione del fatto che l'incontro numero uno lascia impronte indelebili, difficili da cancellare. L'equivalente digitale della prima impressione è la foto sul proprio profilo: i visitatori riescono a ricavarne una quantità sorprendente di informazioni. In una ricerca condotta da psicologi finlandesi, è stato chiesto a 50 partecipanti di posare per 11 diverse fotografie, esprimendo tratti della personalità che andavano dall'entusiasmo alla spensieratezza. Le immagini sono poi state mostrate a 401 persone, invitate a classificare le finte personalità rappresentate. Lo studio ha dimostrato che le diverse pose riuscivano a trasmettere molto efficacemente i vari aspetti della personalità. In altre parole, le foto che scegliamo per il nostro profilo sui social media possono farci apparire nevrotici, estroversi, simpatici e così via.

Per esempio, le persone che, nelle immagini esaminate, non guardavano in camera, sono state percepite di mentalità più aperta rispetto a quelle rivolte frontalmente. Proviamo, quindi, a mostrare agli amici la foto del nostro profilo, chiedendo loro quali aspetti del nostro carattere mettono in evidenza. I risultati potranno stupirci, o al contrario dispiacerci: in ogni caso, è sempre utile conoscere altri punti di vista. I ritratti non suggeriscono soltanto aspetti della personalità: chi li guarda, infatti, ne trae anche conclusioni di natura sociale. Ricercatori dell'Università del Missouri hanno scoperto che le foto dei profili su Internet contenenti "indicatori sociali" venivano giudicate più attraenti sia dal punto di vista sociale sia fisico. Le immagini che comprendono indicatori sociali sono quelle che ci mostrano, per esempio, mentre imbracciamo una chitarra o giochiamo a tennis: qualsiasi cosa che fornisca indizi su chi veramente siamo. Il classico formato fototessera, dunque, potrebbe non avvantaggiarci affatto.(science)



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