Il-Trafiletto
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27/10/14

giovani carini e disoccupati | incapaci di protestare

Si prospetta un autunno molto caldo, ma non sul fronte meteo, nonostante gli esperti hanno confermato un ottobre con temperature al di sopra della media rispetto agli ultimi 50 anni. Quelle che si sta alzando è la temperatura sociale, ormai sull’orlo di una vera e propria pandemia. Abbiamo una classe dirigente più vecchia d’Europa, il nostro mister President, faceva il liceo quando scoppiò la seconda guerra mondiale. Un immobilismo sociale da fare invidia ai governi a regime comunista, la disoccupazione che ormai è a livelli preoccupanti, e soprattutto una mancanza di meritocrazia. In questo quadro di forte consapevolezza, i nostri governanti, cercano di varare  quanto prima un piano per la lotta alla disoccupazione. La strada intrapresa è senza dubbio promozionale e propagandistica. Pretendono dalle piccole e medie imprese assunzioni in cambio di agevolazioni fiscali, cercano di invogliare i giovani e i disoccupati a costituire cooperative. Ma fino a quando lo stato e le banche non daranno la possibilità di accedere a crediti, difficilmente si potrà avere una crescita economica.


protesta giovanile maggio 1968

Ma torniamo a noi, e al dubbio che mi resta. Ormai la nuova generazione, quella del terzo millennio, per capirci meglio, i nativi digitali. Sembrano tardivi nel capire la gravità, sembrano morenti quando si tratta di prendere in mano con coraggio la situazione. Basta vedere l'ultima protesta che si è svolta  a Roma, quanti giovani erano presenti a manifestare! Nonostante continuino a lamentarsi per la mancanza di lavoro, o che sono costretti ad emigrare all’estero perché in Italia non hanno futuro. Ma in fin dei conti cosa realmente stanno facendo per il loro futuro, perché invece di lamentarsi, e vivere nel frattempo una vita da adagiati, non cavalcano la protesta? non reagiscono allo stato come avevano fatto i loro genitori nel maggio del '68?


A parole sono pronti a protestare, eppure il timone è sempre in mano ai soliti noti, ai soliti ultra settantennia, ai soliti vertici sindacali, sempre meno rappresentativi se non di loro stessi. Pronti a strizzare l’occhio e passare dall’altra parte delle barricate appena se ne presenta l’occasione. In questo contesto non si vedono ventenni in grado di fare la differenza. Le loro forze sono concentrate a comunicare solo sui social, andare alla ricevere di quanti più like possibili altrimenti si è out. O a tifare per qualche fantomatica squadra in un qualunque tarocco-show. I nostri nativi digitali, a differenza dei nativi cartacei, sono dormienti, anestetizzati, incapaci di incazzarsi, e questo e un aspetto che troppi sottovalutano. Ormai i ricordi caldi degli anni settanta sono sbiaditi come non mai. Ma in fondo possiamo dire “”chi se ne frega””, tanto con Photoschop si possono modificare e ritoccare anche quelli!!!.

18/10/14

Cambia pure il "paradiso fiscale" irlandese

Cambia pure il paradiso fiscale irlandese! I benefici goduti dalle cosiddette aziende "over the top", sarebbero ormai destinate a mutare, almeno per quel che concerne l'Europa. 


C'era una volta il paradiso fiscale irlandese.
Prima d'ora, l'Irlanda era stata preferita da molte aziende per insediarvi la propria sede amministrativa. Il motivo è semplice, infatti il Governo di Dublino mette a disposizione le agevolazioni generate da una tassazione agevolata differentemente quanto capita di trovare in altri Paesi dell'Unione Europea, garantendo alle società più celebri e meglio strutturate notevoli risparmi.

Tassazione da record.
A tal proposito, gli introiti appartenenti alle società irlandesi, sono soggetti ad una tassazione davvero minimale, equivalente al 12,5% e usufruendo del cosiddetto meccanismo fiscale ovvero sia il "Double Irish", le aziende avranno modo di muovere i loro profitti generati in Paesi dove le tasse sono più pesanti verso l'Irlanda. Negli anni '80 Apple è stata l'azienda che ha svolto un'azione che ha fatto storia per ciò che riguarda l'utilizzo a proprio vantaggio del "Double Irish".

Il paradiso chiude.
A seguito le recriminazioni che sono giunte in maniera copiosa dalle altre nazioni europee e non (Il Senato USA muove accuse ad Apple: non paga le tasse; per non parlare degli inglesi con Facebook: il social network paghi le tasse; Out out su Google e sugli altri colossi in materia di tasse?; Tasse: il Parlamento inglese richiama Google ed Amazon), l'Irlanda ha maturato la decisione di non voler più rimanere il "paradiso fiscale" delle multinazionali. Michael Noonan, il ministro delle finanze irlandese, a provato che il meccanismo del "Double Irish" non potrà più essere adottato dalle aziende che decideranno di aprire una sede in Irlanda, a partire dal prossimo anno.

Tutte le altre società (si pensi quindi a Google, Apple, Microsoft, Oracle & C.) avranno invece tempo fino al 2020 per riorganizzarsi.


14/10/14

Paperon de Paperoni sempre più ricco mentre i nipotini sempre più poveri

I Paperon de Paperoni sono aumentati a dispetto o per meglio dire grazie alla crisi. Mentre i suoi nipotini diventano sempre più poveri.


Secondo le statistiche nel 2000 c'erano solo 41mila persone con un patrimonio netto superiore ai 50milioni di dollari mentre oggi sono 128mila. Secondo il Global Wealth Report di Credit Suisse, il patrimonio complessivo è cresciuto del 20% rispetto al picco pre-crisi e del 39% sopra il livelllo minimo del 2008. Questo ci fa capire che i Paperoni si moltiplicano e i nipotini impoveriscono.

Ma, soprattutto, la percentuale di ricchezza è destinata a salire del 40%,  secondo Credit Suisse, nei prossimi cinque anni, con i mercati emergenti che saliranno al 21% della quota mondiale. E se è ormai assodato che la crisi economica acuisce la differenza tra ricchi e poveri soprattutto in Cina e in India, dove è dato per scontato, stupisce molto per la crescita di Stati Uniti ed Europa.

Gli Usa mantengono salda la prima posizione con un aumento della ricchezza dell'8,9% in parte giustificato dalla progressione del Pil; l'Europa che invece stagna e fatica a ripartire predicando tagli e austerity azzera i consumi, ma non i ricchi il cui patrimonio è aumentato del 10%. La Svizzera registra la più alta ricchezza media, e ha raggiunto un nuovo massimo di 581 mila dollari per adulto. La ricchezza mediana per adulto in Australia, però, è pari a 225 mila dollari, superando di gran lunga la ricchezza mediana svizzera di 107 mila dollari: terza l'Italia a 142mila dollari, nonostante il Paese si appresti a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione


05/10/14

Arriva la "banda larga" tanto da essere Ultra

Arriva una nuova "banda". Una banda larga, tanto larga da essere "ultra". Novità del governo Renzi, e solo perchè il resto d'Europa è arrivata da tempo.


Il piano è pronto  si chiama:"banda ultra larga 2014-2020" ( speriamo non faccia la fine della Salerno-Reggio Calabria)  con cui il governo Renzi tenta di recuperare gli storici ritardi accumulati con il resto d'Europa. Tra fondi comunitari, regionali e nazionali vale circa sette miliardi di euro, incaricato alla gestione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. E' previsto che per il 15 ottobre la conclusione del piano che sarà consegnato alla Commissione europea entro fine mese. In contemporanea a forti investimenti privati avvenuti nelle ultime settimane, Vodafone ha avviato una rete in fibra ottica e Fastweb ha annunciato un'estensione della propria.

Il nuovo piano governativo prevede di colmare le lacune degli investimenti privati, poiché i fondi pubblici serviranno a fare la rete banda ultra larga dove gli operatori non sono interessati a investire. L'obiettivo, è di dare i 100 Megabit al 50 per cento della popolazione e i 30 Megabit al 100 per cento entro il 2020, secondo i dettami dell'Agenda digitale europea. Adesso siamo intorno al 20 per cento, contro una media Ue che ha superato il 50 per cento.

Un'altra novità del nuovo piano nazionale è che prende in considerazione la passione, tutta italiana, per gli smatphone e la navigazione internet: i fondi serviranno infatti anche per potenziare, con fibra ottica, le antenne cellulari (reti 4G) e per installarci sopra hot spot Wi-Fi (utilizzabile come mezzo alternativo di accesso a internet).

25/09/14

CONDOMINIO EUROPA



Quanta acqua è passata sotto i ponti, quante primavere, ricordo ancora il mio primo approccio da europeista. Un concorso alle scuole superiori, un progetto internazionale, che per intuizione di Marco, avevamo svolto un eccellente collage fotografico,  dal titolo “”il condominio Europa””

Oggi come oggi, quello che rimane di quel progetto, è un bellissimo ricordo, e tanti rimpianti, di quella Europa che unita non si sente. e malgrado gli utopistici tentativi, non si sentirà mai tale. Troppi gli interessi, e fini sempre diversi, dove tutti cercano di coltivare il proprio orto.  Hanno cercato di convincerci, che noi giovani di un tempo non troppo remoto,  saremmo stati capaci di comprendere il ruolo di cittadino allargato.

Sono passate diverse generazioni, è l’unico risultato ottenuto, è che i giovani non si sentono affatto cittadini europei, e con forte rammarico assistiamo a quella che possiamo definirla come una nuova emigrazione, forse più educata, senza le valige, ma con un diploma tra le mani e girovagare per l’Europa in cerca di una occupazione.

condominio Europa


I giovani Europei oggi, vero, hanno capito il senso di unità, si assomigliano molto, ma non per gli ideali, ma per la musica che ascoltano, per la moda, o per le sfide più strane e pericolose,  per poi lanciarle in rete.

I vicini si guardano con sospetto,  proprio come in un condominio, e ben ancorati alle tradizioni rimangono invece gli stereotipi. Gli italiani sono mafiosi, i francesi mangia baguette, le polacche badanti, le ungheresi pornostar, mentre i russi ci danno il gas, e i finlandesi i cellulari.

Guardiamo in faccia a questa triste realtà, l’Europa, premio Nobel per la Pace, che da oltre mezzo secolo, contribuisce al progresso e alla riconciliazione tra i popoli,  non è in grado di fare delle diverse culture, il suo punto di forza, riuscendo con la sua politica austera, a sgretolare non solo l’integrazione comunitaria, ma addirittura a sgretolare quell’unità nazionale, che i nostri avi hanno conquistato con la morte.


14/07/14

Continenti | Come si sono formati

Continenti: come si sono formati
Una volta intuito che in passato le terre emerse erano unite insieme, il problema fu di spiegare come si fossero separate.

Da quando si disegnano le carte geografiche si è notato che la costa orientale delle Americhe dà l'idea di aver combaciato un tempo con quella occidentale dell'Africa e dell'Europa: non sono identiche, ma tanto simili da far sì che molti si chiedessero se un tempo fossero unite.

Fin dal 1596 il cartografo olandese Abraham Ortelius ritenne che le Americhe fossero state "strappate dall'Europa e dall'Africa... da terremoti e alluvioni". Nel corso dei secoli successivi diversi studiosi notarono la considerevole corrispondenza tra le due linee costiere, ma fu Antonio Snider-Pellegrini che nel 1858 per primo ricostruì la forma che potrebbero aver avuto i continenti prima della separazione. Portando a sostegno delle sue idee le coincidenze sia tra i fossili sia tra le formazioni rocciose sulle sponde opposte dell'Atlantico, la sua ricostruzione mostrava un singolo continente come poteva essere il primo giorno della creazione. Secondo lo studioso, a seguito di una violenta espansione della crosta terrestre, provocata dall'eruzione di materiale vulcanico lungo una spaccatura nord-sud, i continenti avrebbero raggiunto le posizioni attuali il sesto giorno della creazione. Nel 1875 John Pepper usò l'idea di Snider-Pellegrini di un singolo continente a sostegno della sua teoria sulla formazione del carbone, che si trova in molte diverse parti del mondo:

"L'uniformità delle piante fossili degli strati di carbone dell'Europa e del Nord America è una dimostrazione convincente della precedente esistenza di un continente... là dove adesso si agitano le onde dell'Atlantico". Se i continenti non fossero stati uniti quando si stava depositando il carbone come si spiegherebbe questo fenomeno? Sarebbero passati altri 35 anni prima che qualcuno si ponesse di nuovo la stessa domanda.(science)



05/04/14

Fine del roaming: "fare dell'Europa un continente interconnesso"

Entro il Natale 2015 il servizio di roaming azzererà i costi entro i confini europei, lo ha approvato il Parlamento europeo, nonchè abolire i costi aggiuntivi per l'utilizzo del telefono cellulare in un altro paese dell'Ue

Il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la proposta di azzerare il costo del servizio di roaming entro i confini dell'Ue entro il Natale 2015. Il provvedimento dovrà ora passare l'esame del Consiglio dei ministri Ue nell'ambito della procedura di codecisione. Il provvedimento fa parte di un "Pacchetto telecom" che prevede anche il divieto di qualsiasi blocco o rallentamento dei servizi offerti dai fornitori di connessioni internet ai danni dei loro concorrenti per ragioni economiche o di altro tipo. Il "Pacchetto telecom" a cui ha dato il via libera il Parlamento europeo stabilisce l'abolizione, dal 15 dicembre 2015, delle tariffe sul roaming, i costi aggiuntivi per l'utilizzo del telefono cellulare in un altro paese dell'Ue.

Le norme approvate da Strasburgo mirano a creare norme per evitare che gli Isp, i fornitori di accesso a internet, promuovano alcuni servizi a discapito di altri. Il regolatore delle telecomunicazioni europee Berec ha riferito che diversi fornitori di accesso a internet stavano bloccando o rallentando servizi come Skype, utilizzato per effettuare telefonate via internet. Voto storico La commissaria Ue alle Telecomunicazioni, Neelie Kroes, apparsa a sorpresa nella sala stampa dell'Esecutivo Ue subito dopo il voto, ha definito senza mezzi termini quella di oggi "una giornata davvero storica per un internet realmente libero" e "fare dell'Europa un continente interconnesso". Kroes ha ricordato di aver promesso nel 2010 di metter fine ai costi del roaming entro la fine del 2015, "e oggi siamo a due passi da questo risultato", ha osservato. Dagli Stati membri, che devono approvare anch'essi il pacchetto nel Consiglio Ue, la commissaria ha detto di attendersi un accordo definitivo entro la fine del 2014.

20/03/14

"Gocce" di notizie: "Il parametro del 3% è anacronistico" dice il presidente del Consiglio

Il presidente del Consiglio stamane è alla Camera, a illustrare le linee programmatiche in vista del vertice dell'Unione Europea di domani e dopodomani.

"Presenteremo la spending rewiev alle Camere, la presenteremo nelle sedi parlamentari; il commissario ci ha fatto un elenco, ma tocchera' a noi decidere. Come in famiglia se non ci sono abbastanza soldi sono mamma e papa' che decidono cosa tagliare e cosa no". Matteo Renzi ostenta il guanto di velluto del saggio esperto di economia domestica, ma sotto si intravede il pugno di ferro del decisionista. Il premier parla direttamente a chi il messaggio deve coglierlo, cioe' al Parlamento. Stamane e' alla Camera, a illustrare le linee programmatiche in vista del vertice dell'Unione Europea di domani e dopodomani. Nessuno, lascia intendere, pensi di poter commentare o tantomeno influenzare i tagli che saranno decisi da Palazzo Chigi. E' la maniera migliore per affrontare un'Europa, lascia intendere, il cui confronto basato sui numeri non lo spaventa per nulla. Il parametro del 3% e' "oggettivamente un parametro anacronistico", ma per l'Italia "non ci sara' nessuno sforamento", assicura. E' semmai lo stato dell'economia che suscita l'indignazione del Presidente del Consiglio. "I nostri numeri sulla disoccupazione giovanile gridano vendetta", avverte, la riforma del mercato del lavoro e' una riforma necessaria, che ci viene chiesta "dal 42% di giovani disoccupati", e non solo dall'Europa. Ad oggi "le riforme istituzionali che abbiamo proposto sono una novita', sono viste di buon occhio, sono la premessa per noi per restare al tavolo", ribadisce a voler sottolineare il buon esito delle recenti visite a Parigi e Berlino, ma al secondo punto c'e' la riforma del lavoro; e' vero che ci sono opinioni diverse, il Parlamento sara' coinvolto attraverso lo strumento della delega che dara' a tutti la possibilita' di un ampio confronto, ma "non e' un argomento a piacere che possiamo affrontare o no, ce lo chiedono i disoccupati". Insomma, e' il governo che deve decidere.

Al momento del voto in Aula alla Camera, poi, un saluto: quello tra il premier ed il suo predecessore Enrico Letta che, per votare, si siede al suo posto tra i banchi del Pd. L'altra notizia del giorno proviene dall'altra parte dello schieramento. Silvio Berlusconi, ieri colpito dalla sentenza della Cassazione, si e' autosospeso da cavaliere del lavoro. Un titolo che, piu' di chiunque altro, lo aveva connotato per tutti queti anni. Non potra' presentarsi e nemmeno votare alle europee, ora si tratta di vedere come riempire il vuoto politico.                                             fonte(AGI)


17/03/14

Un video che ci porta nei cieli d'Europa per uno spettacolo unico

Incredibile come ogni giorno ci alziamo e incuranti di ciò che accade nel mondo, presi dagli impegni quotidiani, ognuno di noi inizia la propria giornata. Laboriosi come formiche, ci avviamo a prendere mezzi pubblici, privati o in comune per andare al lavoro senza la consapevolezza di ciò che accade sotto ai nostri piedi e sopra le nostre teste. Come le formiche non hanno consapevolezza dei piedi che le schiacciano e continuano a muoversi ignari del pericolo che stà sopra di loro, altrattanto noi continuamo a muoverci inconsapevoli del pericolo che stà sopra le nostre teste. Migliaia di voli si intrecciano nell'atmosfera terrestre, solcando autostrade virtuali celesti.

E' impressionante il numero di aerei che solcano i cieli in Europa in sole 24 ore. Un video, realizzato dalla società NATS, leader in Gran Bretagna nella fornitura di servizi per il controllo del traffico aereo, ci mostra la straordinaria "ragnatela" che producono gli aerei nel cielo, nelle ventiquattro ore. Simile ad un merletto fatto di energia luminosa, migliaia di aerei si intrecciano in una danza nel vuoto. Il video ricostruisce le rotte "di una tipica giornata d'estate", basata su dati reali. Vi consiglio di guardarvi questo video che dura un minuto, che ci farà percepire una magia e non un pericolo sopra le nostre teste e non perdetevi uno spettacolo unico, con uno sfondo musicale che crea la giusta atmosfera. Questa opera è della società NATS, leader in Gran Bretagna nella fornitura di servizi per il controllo del traffico aereo. Ogni anno la NATS gestisce 2,2 milioni di voli e 220 milioni di passeggeri. fonte Repubblica


"Gocce" di notizie: Renzi "Noi vogliamo guidare l'Europa non solo nel prossimo semestre ma per i prossimi 20 anni"

Renzi non andrà oggi, in ginocchio dalla Merkel, ma con in mano l'orgoglio italiano.
"Se l'Italia fa l'Italia non deve avere paura di nessuno", ha affermato "Noi vogliamo guidare l'Europa non solo nel prossimo semestre ma per i prossimi 20 anni". Ed ancora: "Se a volte abbiamo fatto degli errori siamo pronti a rimediare. Ma non siamo gli alunni somari da mettere dietro la lavagna. Siamo l'Italia e dobbiamo riprenderci l'orgoglio di essere italiani". Con questo stato d'animo il premier oggi si presentera' alla Cancelleria tedesca. Con la convinzione che trovera' le porte aperte, perche' Angela Merkel ha dimostrato di apprezzare il piano "ambizioso" illustrato dal presidente del Consiglio italiano per creare lavoro e sostenere famiglie e imprese. Il biglietto da visita' e' quello mostrato anche a Francois Hollande: nessuna intenzione di sforare il tetto del 3%, ma tutta l'intenzione di cambiare l'Europa per non consegnarla il 25 maggio agli anti-europeisti. E' in vista di quella data che bisogna muoversi per far si' che austerita' e crescita camminino di pari passo. Concetti in questi mesi gia' ribaditi anche da altri premier, a cominciare da Mario Monti per finire con Enrico Letta. Renzi nel ruolo di capo del governo e di leader di un partito perno dell'ampia maggioranza di cui gode l'esecutivo, e' convinto di avere tutte le chances per essere ascoltato. Per spiegare le misure economiche che ha in mente che per la maggior parte dovrebbero essere finanziate con la riduzione della spesa.
 Dal vertice non dovrebbero emergere decisioni operative (un focus ci sara' sicuramente sulla crisi ucraina), ma la Cancelliera tedesca, nell'assecondare le ambizioni di Renzi, potrebbe lanciare un "segnale politico" importante in vista del Consiglio europeo di giovedi' e venerdi' a Bruxelles. L'incontro a Berlino con Angela Merkel viene considerato dal premier come la tappa piu' importante del 'tour' europeo di questa settimana cominciato con la visita a Parigi.                                                                   fonte(AGI) .

14/03/14

"Gocce" di notizie: Renzi vuole mantenere quel sogno degli Stati Uniti d'Europa di Altiero Spinelli

L'Europa cambi. E' l'ultimatum di Matteo Renzi, lanciato da un convegno alla Camera dei deputati. Certo, l'Italia manterra' gli impegni, avverte il presidente del Consiglio, ma anche Bruxelles dovra' metterci del suo. Piu' chiaramente: "Le elezioni europee si giocheranno su una scommessa: dire che le riforme le facciamo noi, che sappiamo benissimo cosa fare. Poi non vi stupite se vi chiediamo di cambiare le regole del gioco". "Il governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa", ma il piu' grande impegno e' cambiare per far tornare l'Europa vicina ai cittadini", dice ancora, "Il governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa non solo quello economico, ma vuole mantenere quel sogno degli Stati Uniti d'Europa di Altiero Spinelli che ha visto intere generazioni combattere per valori condivisi". Ad ascoltarlo, tra gli invitati, Giorgio Napolitano, che di Spinelli era amico personale ed estimatore autentico. Bisogna "uscire da un'idea bisestile della politica europea per cui ogni 5 anni affidiamo con il nostro voto un mandato e poi se ne occupano i tecnici", insiste il premier, "Usciamo dal derby 'ce lo chiede Ue o non ce lo chiede l'Europa'. L'Italia vuole tenere i conti in ordine perche' lo chiede la nostra dignita' verso i nostri figli". Quindi Renzi si reca a "Porta a Porta", dove riprende la tirata. Poi pero' si sofferma sui temi dell'economia.
E a maggio se il bonus che ho promesso non arriva, dice, "sono un buffone". Quanto al temuto prelievo sulle pensioni oltre i 3.000 euro, lui non c'entra nulla:"L'idea che chi ha una pensione di due o tremila euro debba dare un contributo, forse c'e' per Cottarelli ma io la escludo".
Nel finesettimana il premier sara' a Parigi, poi a Berlino.                                                                                       fonte(AGI)

09/03/14

"Gocce" di notizie: Crisi Ucraina-Russia

 Continuano senza sosta le consultazioni di Barack Obama con i suoi interlocutori privilegiati in Europa. Il presidente americano, ha reso noto la Casa Bianca, ha chiamato il presidente francese, Francois Hollande, il premier britannico David Cameron ed il presidente del consiglio, Matteo Renzi. Obama ha anche sentito i leader delle tre ex repubbliche sovietiche sul baltico, Lettonia, Lituania ed
 Estonia.

 Angela Merkel avrebbe deciso di subordinare comunque la propria partecipazione al prossimo vertice annuale del G8, in programma il 4 e il 5 giugno nella citta' russa di Sochi, all'evolversi della situazione in Ucraina: lo riferisce il settimanale tedesco 'Der Spiegel', citando fonti governative riservate, secondo cui il cancelliere sarebbe intenzionata a disertare eventualmente l'appuntamento in Russia, a prescindere da quello che faranno gli altri sei partner occidentali, qualora per quella data non si fosse trovata una soluzione alla crisi al conflitto in Crimea.

Nuovo confronto telefonico tra John Kerry e Serghei Lavrov, durante il quale il segretario di Stato americano ha avvertito il ministro degli Esteri russo come qualunque mossa di Mosca che aggravasse ulteriormente la crisi ucraina farebbe suonare per la diplomazia la campana a morto. "Il segretario", hanno riferito fonti Usa, "ha messo in chiaro che una reiterata escalation e provocazione sul piano militare in Crimea, o altrove in Ucraina, chiuderebbe alla diplomazia qualsiasi spazio disponibile". Kerry "ha sollecitato la massima moderazione" da parte di Mosca.                                fonte(AGI)


05/03/14

"Gocce" di notizie: La Commissione europea alza il livello di allerta Italia retrocessa

La Commissione europea alza il livello di allerta e di monitoraggio sull'Italia retrocedendola tra i paesi con "squilibri macroeconomici eccessivi" e ci bacchetta: nonostante i progressi compiuti, la manovra 2014 "appare insufficiente" a ridurre il debito. Solo Croazia e Slovenia sono considerati, insieme al nostro, paesi con squilibri eccessivi, mentre non lo e' piu' la Spagna. Grecia, Portogallo, Cipro e Romania, in quanto paesi sotto programma di aiuti, non sono stati presi in considerazione in questa analisi. La Commissione europea punta il dito, in particolare, sulla limitata produttivita' del lavoro dell'Italia che "deve correggere l'alto livello di debito pubblico e la debole competitivita'". "Entrambi derivano in ultima istanza dalla perdurante lenta crescita della produttivita' e richiedono urgenti interventi", osserva Bruxelles. Per porre il debito pubblico in un percorso di regolare riduzione, l'Italia ha bisogno di "surplus primari molto alti, e al di sopra dei livelli storici", e "di una crescita robusta del Pil per un periodo prolungato". La Ue riconosce che raggiungere questi obiettivi "sara' una sfida molto difficile" per l'Italia perche' nonostante nel 2013 "abbia fatto progressi verso il raggiungimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine", la manovra strutturale 2014 "in base alle stime correnti, appare insufficiente" per "ridurre l'elevato debito pubblico a un tasso adeguato".                                                                        fonte(AGI) 

31/01/14

Ritorno al primordiale | I Neanderthal stanno per tornare…anzi sono già “dentro” di noi!

Ritorno al primordiale: ritornano i Neanderthal...anzi sono già "dentro" di noi! Proprio cosi, studi recenti hanno evidenziato la stretta interconnessione con i "Neanderthal", attraverso varianti di geni, strettamente connessi con alcune caratteristiche nostre, come i capelli, unghie e pelle, potrebbero averci dato un bel vantaggio a sopravvivere in un ambiente freddo. Ma la connessione con loro non si limita a quanto detto fin'ora, infatti sono emerse anche varianti correlate al diabete di tipo 2, alla malattia di Crohn, alla cirrosi biliare ed al lupus.

Sarebbe dunque questa l'eredità dei Neanderthal che noi Homo Sapiens ci portiamo dentro a nostra insaputa da almeno 40.000 anni. Sia chiaro, non proprio tutti alla stessa maniera, ma chi più e chi meno il ceppo è lo stesso per tutti: tra i “più” evidenti ci sono le popolazioni europee e dell'Asia orientale; mentre tra i “meno” quelle africane, i cui antenati non hanno avuto occasione di entrare in contatto con gli antichi cugini (che vivevano, per l'appunto, in Europa e in Asia). Si presume che, in media, tra l'1 e il 3% del genoma di ogni essere umano moderno arrivi dai Neanderthal, ma si parla di un 20%, forse di un 30%, se invece si considera complessivamente tutto il materiale genetico che potrebbero averci tramandato.

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I Neanderthal dentro noi
Non si tratta di vere e proprie novità, quanto di conferme. A fare il punto sulla questione scientifica del se e del quanto i Neanderthal sopravvivano ancora in noi sono due studi pubblicati in contemporanea su Nature e Science. Il primo, condotto dal laboratorio di David Reich dell'Harvard Medical School di Boston (e in cui compare anche la nota firma di Svante Pääbo, direttore del dipartimento di genetica del Plank Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, a capo del Neandertal Genome Project), è andato a guardare dove, all'interno del genoma umano, si sono conservate le sequenze genetiche che con un'alta probabilità derivano dagli incroci, avvenuti tra gli 80.000 e i 40.000 anni fa, tra Neanderthal e sapiens.

In uno studio precedente, Reich aveva già mostrato che nel Dna delle attuali popolazioni non africane vi sono tracce di geni neandertaliani, in una quantità che si aggira intorno al 2%. Da allora altri team hanno individuato alcune varianti genetiche. La nuova ricerca fa ora un passo avanti, andando a indagare il significato adattativo di questa eredità. Come? I ricercatori hanno cercato le varianti neandertaliane nei genomi di 1004 persone (846 non africane e 176 sub-sahariane) sequenziati grazie al 1000 Genome Project, e li hanno poi comparati con quello di un Homo neanderthalensis di 50.000 anni, sequenziato (e pubblicato) nel 2013.

Sono stati così individuati dei tratti del genoma ricchi di queste varianti e altre zone “deserte”. Queste ultime – espresse in particolare nei testicoli e concentrate nel cromosoma sessuale X – sono molto interessanti perché, ipotizzano gli autori dello studio, potrebbero riguardare geni inizialmente ereditati e successivamente rimossi attraverso la selezione naturale: geni magari non vantaggiosi o risultati pericolosi per i sapiens, forse a causa della parziale incompatibilità riproduttiva tra le due specie.
In oltre il 60% dei 1004 genomi analizzati i ricercatori hanno inoltre trovato la variante di un gene che regola le funzioni della cheratina, la proteina che aiuta la pelle, i capelli e le unghie a resistere meglio al freddo.

L'ipotesi degli autori è che la variante sia risultata vantaggiosa per chi viveva in un ambiente nordico. Probabilmente arrivano dai Neanderthal altre 9 varianti genetiche note per essere associate a funzioni del sistema immunitario o che sembrano in grado di influenzare alcuni comportamenti (per esempio la facilità con cui si smette di fumare).Veniamo allo studio pubblicato su Science a firma di due genetisti dell'Università di Washington, Joshua M. Akey e Benjamin Vernot. Qui i ricercatori hanno messo a punto un nuovo metodo per andare alla ricerca delle sequenze neandertaliane nel genoma di 600 persone, sempre provenienti dall'Europa e dall'Asia dell'Est.

Le conclusioni a cui giungono sono in linea con quelle dello studio su Nature, e confermano quanto emerso nelle ricerche precedenti, condotte su un numero inferiore di persone: le varianti in comune sembrano riguardare principalmente le caratteristiche della pelle. E i conti tornano anche sulla “quantità di genoma” tramandato, che si conferma tra l'1 e il 3% in media per essere umano. Secondo i ricercatori però, se si sommano tutte le varianti individuate, la percentuale di genoma neandertaliano sopravvissuto fino ai giorni nostri potrebbe arrivare al 20% se non al 30%. Chissà che le prossime ricerche non mandino definitivamente in pensione certi vecchi stereotipi.



04/01/14

Ecco la classifica delle parolacce del 2013

Ormai la "parolaccia" detta in tv o scritta sui giornali, è stata sdoganata. Ma in parlamento e detta dai politici, fa ancora sensazione, tanto da far perdere poltroncine. Più interesse dei problemi del paese, si finisce così, a leggere più di "parolacce" e delle loro conseguenze che di politica. E' stata perfino stilata una Top Ten delle "parolacce", vediamola:

Le parole "Fuck dictator" in smalto nero, in inglese e in russo, disegnate sul seno nudo e sulla schiena. delle attiviste di Femen con la scritta "Fot...to dittatore" indirizzata contro Vladimir Putin alla Fiera di Hannover dell'8 aprile scorso, a conquistare il PRIMO posto della 'Top Ten' delle parolacce più eclatanti del 2013, la classifica stilata, come ogni anno, dallo psicolinguista Vito Tartamella e che l'Adnkronos è in grado di anticipare.  Gli insulti da gradino più alto del podio lanciati dalle attiviste di Femen a Putin, infatti, hanno davvero colto di sorpresa lo 'zar' Vladimir, mai contestato in modo così direttamente plateale, come dimostra l'espressione del presidente russo nella foto che ha fatto il giro del mondo.

A conquistare il SECONDO posto è invece il nostro premier Enrico Letta per la sua affermazione: "In Europa dicono che ho le palle di acciaio". Rilasciata all'Irish Time a novembre scorso, per questa sua dichiarazione Enrico Letta ha sollevato non poco scalpore. Più in Patria però che fuori dal BelPaese.

A conquistare il TERZO posto nella Top Ten del trash più famoso del 2013 è invece l'ex calciatore Diego Armando Maradona che sale sul podio per il suo 'gesto dell'ombrello' indirizzato a Equitalia e al fisco italiano. Il 20 ottobre scorso, durante la trasmissione Rai 'Che tempo che fa'.

Il QUARTO posto nella top ten le manifestazioni contro Margaret Thatcher. L'8 aprile scorso, giorno del decesso della Lady di Ferro, a Brixton, quartiere di Londra, la gente è scesa nelle strade con birra, musica e cartelli con la scritta "La put...na è morta", "La strega è morta".

Lo zar Putin
Al QUINTO posto nella classifica delle parolacce compare Franco Battiato. Per la sua battuta "Ci sono troie in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino", pronunciata a Bruxelles il 26 marzo scorso, Battiato si è visto revocare il mandato di assessore alla Cultura della Regione Sicilia dal governatore Rosario Crocetta.

SESTO posto della top ten al candidato cancelliere del Spd, Peer Steinbrück. Dopo le elezioni politiche, che avevano consacrato il primato di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, Steinbrück, all'epoca possibile successore della Merkel, aveva espresso il suo giudizio: "Sono inorridito che in Italia abbiano vinto due clown". La frase, nella sua interezza, era ancora più graffiante: Grillo "lo è di professione e non si offende se è definito tale", mentre Berlusconi "è definitivamente un clown con un alto livello di testosterone".

 SETTIMO  posto, al quotidiano 'Libero' per il titolo di prima pagina "Giustizia a puttane" del 25 giugno, dopo la sentenza di condanna a 7 anni a Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione.

OTTAVO posto a Paolo Berlusconi con l'affermazione "E adesso andiamo a vedere il negretto della famiglia, la testa matta…" detta dall'imprenditore il 3 febbraio riguardo Mario Balotelli alla vigilia del suo esordio al Milan nel match con l'Udinese. La notizia ha fatto il giro del mondo, finendo su Sun, Daily Mail, Times, Independent.

Al NONO posto pari merito "Fot..ta merda!!! (Fucking shit!!!) di A.J. Clemente, giornalista televisivo americano subito licenziato da Kfyr-tv emittente del North Dakota.

E al DECIMO posto il "Me so' rotta er ca..zo" di Laura Tangherlini, giornalista televisiva di Rainews, e pari merito il Governo italiano per il tweet "Parlamento, ecco i trombati eccellenti" partito dall'account ufficiale di Palazzo Chigi dopo le politiche di febbraio e poi cancellato in fretta e furia.  (Adnkronos)

01/12/13

Basta con rinvii e lentezze: Fare le cose e farle in fretta | Renzi pianta i paletti al Governo

"Basta con i rinvii, è ora di agire" Renzi mette punti fermi, deciso che ho si fanno le riforme o il Pd separerà il suo destino dalla maggioranza. Propone un patto a Letta, ma mette come paletti l'azione dell'esecutivo su riforme, lavoro ed Europa.
Matteo Renzi
Matteo Renzi pianta i suoi paletti. Il sindaco ricorda che l'esecutivo è sostenuto in primo luogo dai democratici e l'agenda per il 2014 deve essere concordata in primo luogo con loro. Alfano si deve adeguare: "Ha trenta deputati, noi ne abbiamo trecento. Se non è d'accordo, sappia che poi si va a votare. Io non ho paura delle elezioni, lui sì. Perché sa che Berlusconi lo asfalta"... Ma lei è sicuro che tutti e trecento la seguiranno? "Le cose da fare le decideranno gli italiani che parteciperanno alle primarie. Difficilmente qualcuno si tirerà indietro. Ma se c'è chi punta a spaccare il gruppo, sappia che la conseguenza saranno le elezioni anticipate". E allora lei come pensa di utilizzare tutta questa forza? "Aspettare l'8 dicembre per la verifica di governo non è stata una concessione. Chi vince impone la linea. Saremo leali ma conseguenti. Offro una disponibilità vera, un patto di un anno. E quindi proporremo tre punti che noi consideriamo ineludibili"...
L'intervista integrale su Repubblica in edicola o su Repubblica+

30/11/13

Il monitoraggio dei rischi e benefici dei vaccini

l'AIFA, agenzia italiana del farmaco, sta collaborando con altre organizzazione per poter valutare al meglio, rischi e benefici dei vaccini. Questo progetto coinvolge tutta l'Europa e aprirà la strada ad una struttura in grado di facilitare gli operatori sanitari e le Agenzie Regolatorie e di Sanità Pubblica nel prendere decisioni rapide e meglio informate riguardo alle strategie vaccinali. Il progetto quinquennale, denominato ADVANCE (Accelerated development of vaccine benefit-risk collaboration in Europe), è sostenuto dalla IMI (Innovative Medicines Initiative) e riunisce 
Vaccini
l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), nonché i Produttori di vaccini, Agenzie di Sanità Pubblica e Agenzie Regolatorie, esperti accademici e piccole e medie imprese. ADVANCE è coordinato dall’Erasmus University Medical Center nei Paesi Bassi.
A livello italiano partecipano ad ADVANCE anche la rete di pediatri Pedianet e la ASL della Provincia di Cremona, fornendo un contributo allo sviluppo della metodologia e garantendo l’utilizzo della propria banca dati al consorzio che andrà a delineare la futura infrastruttura paneuropea. I vaccini sono sottoposti a rigorosi test di sicurezza prima dell’approvazione. Lo scopo di ADVANCE è quello di revisionare, sviluppare e verificare i metodi, le fonti dei dati e le procedure per lo sviluppo di una struttura paneuropea efficiente e sostenibile, che possa produrre rapidamente dati per la valutazione dei benefici e rischi dei vaccini. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha aderito al progetto ADVANCE e vi partecipa in qualità di associated partner, in particolare nello sviluppo della migliore pratica e del codice di condotta per il monitoraggio del rapporto beneficio/rischio dei vaccini e nello sviluppo dei metodi per un’analisi rapida e integrata del rapporto beneficio/rischio dei vaccini.
Maggiori informazioni QUI

17/11/13

Enigmatici tunnel serpeggiano sotto all'Europa

 Baviera: Gli archeologi hanno scoperto migliaia di tunnel sotterranei dell’Età della pietra che serpeggiano in tutta Europa, dalla Scozia alla Turchia. Enigmatico la loro funzione. Gli archeologi e ricercatori dovranno svelare la loro funzione originaria.
Tunnel neolitico

Furono utilizzati come tombe, come spazi rituali o come nascondigli per difendersi dai predoni? Il ricercatore tedesco Heinrich Kusch sostiene che la vasta rete di gallerie scavata dagli uomini della pietra congiunge centinaia di insediamenti neolitici sparsi in tutta Europa e il fatto che così tanti tunnel sono sopravvissuti 12 mila anni, indica che la rete originaria deve essere stata immensa."Solo in Germania abbiamo trovato 700 metri di questa rete di tunnel sotterranei", spiega Kusch al Daily Mail. "In Austria abbiamo trovati altri 350 metri. I tunnel di tutta Europa potrebbero essere migliaia. Si tratta di cavità ampie solo 70 centimetri, appena sufficienti a permettere il passaggio di una persona. I tunnel sono intervallati da piccole camere di stoccaggio e posti a sedere".
La scoperta del dedalo di gallerie è avvenuta grazie ad una mucca! Beate Greithanner, una produttrice di latte di Glonn, una cittadina vicino Monaco, si trovava a pascolare i suoi bovini sui prati rigogliosi della Doblerg, una collina in Baviera circondata da altissime cime montuose innevate. Improvvisamente, un cratere si aprì sotto una delle sue mucche, inghiottendo l’animale fino ai fianchi.
Il giorno dopo l’incidente, il marito di Beate esaminò il buco. Era strano, così infilo la testa dentro per scrutarne l’interno. L’uomo pensava di aver trovato il nascondiglio per una sorta di tesoro. Mentre si calava nel buco per indagare ulteriormente, si rese conto di trovarsi in un tunnel stretto e umido che scendeva verso il basso.
Da quel momento, i Greithanner si sono resi conto che la loro proprietà è su un labirinto di tunnel, conosciuto come ‘Erdstall’, termine che nella tradizione popolare indicava la dimora dei ‘goblin’.
Di lì a poco, numerosi geologi si sono presentati nella proprietà dei Greithanner, determinati ad andare a fondo del mistero. Tre membri di un team denominato ‘Gruppo di lavoro per la Erdstall Research’ hanno trovato all’interno del tunnel un pezzo di legno, reperto utilissimo per determinare l’età del tunnel.
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