Il-Trafiletto
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09/02/14

Letta si ossigena a Sochi poi sbloccherà la situazione | Renzi: "Bene, era ora"

Enrico Letta, da Sochi per i giochi olimpici, twitta il suo intento di consultarsi, la settimana prossima, con il capo dello Stato per assumersi un'iniziativa per il nuovo patto di governo. Questi gli intenti del presidente del Consiglio. "Mi sono preso 24 ore di ossigenazione", confida Letta senza nascondersi che "c'e' bisogno di un forte impegno per sbloccare la situazione politica del Paese".


Da Sochi il premier annuncia che "da lunedi' prendero' un'iniziativa, dopo essermi consultato con il Capo dello Stato". E "questa iniziativa credo che potra' avere aspetti positivi per il nostro Paese", sottolinea. "Benissimo, era ora.

Renzi Letta
Non resta che aspettare lunedi'", e' il sintetico commento di Matteo Renzi, a Sassari per sostenere la candidatura di Francesco Pigliaru a presidente della Regione Sardegna. La questione governo, del resto, sara' analizzata solo durante la direzione Pd del 20. Il premier dovrebbe salire al Quirinale martedi' o mercoledi'; l'obiettivo e' puntare soprattutto su un nuovo programma, dalle semplificazioni alle privatizzazioni, per far si' che, riferiscono fonti parlamentari vicine al presidente del Consiglio, ritornino un po' di soldi nelle tasche degli italiani. Non dovrebbe esserci in vista una misura sul cuneo fiscale, cosi' come invece richiesto dal presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, ma un intervento a favore delle classi meno abbienti. Per ora poco trapela, se non l'intenzione di portare all'attenzione del Parlamento un pacchetto di riforme da varare nel 2014. Ma il presidente del Consiglio vuole accelerare e oltre al 'patto' di coalizione dovra' anche esaminare il tema del rimpasto. A rischio, riferiscono sempre fonti parlamentari, ci sarebbero i 'tecnici', da Giovannini a Zanonato, da Cancellieri a Bray. L'argomento non appassiona il sindaco di Firenze che ha stoppato qualsiasi ipotesi di inserire di sua iniziativa dei renziani nell'esecutivo. "Quando sento la parola 'rimpasto' mi vengono le bolle. Allora scappo a Firenze, in mezzo alla gente", assicura.                                                                                                                         fonte  (AGI) .

01/12/13

Basta con rinvii e lentezze: Fare le cose e farle in fretta | Renzi pianta i paletti al Governo

"Basta con i rinvii, è ora di agire" Renzi mette punti fermi, deciso che ho si fanno le riforme o il Pd separerà il suo destino dalla maggioranza. Propone un patto a Letta, ma mette come paletti l'azione dell'esecutivo su riforme, lavoro ed Europa.
Matteo Renzi
Matteo Renzi pianta i suoi paletti. Il sindaco ricorda che l'esecutivo è sostenuto in primo luogo dai democratici e l'agenda per il 2014 deve essere concordata in primo luogo con loro. Alfano si deve adeguare: "Ha trenta deputati, noi ne abbiamo trecento. Se non è d'accordo, sappia che poi si va a votare. Io non ho paura delle elezioni, lui sì. Perché sa che Berlusconi lo asfalta"... Ma lei è sicuro che tutti e trecento la seguiranno? "Le cose da fare le decideranno gli italiani che parteciperanno alle primarie. Difficilmente qualcuno si tirerà indietro. Ma se c'è chi punta a spaccare il gruppo, sappia che la conseguenza saranno le elezioni anticipate". E allora lei come pensa di utilizzare tutta questa forza? "Aspettare l'8 dicembre per la verifica di governo non è stata una concessione. Chi vince impone la linea. Saremo leali ma conseguenti. Offro una disponibilità vera, un patto di un anno. E quindi proporremo tre punti che noi consideriamo ineludibili"...
L'intervista integrale su Repubblica in edicola o su Repubblica+

09/11/13

La Formula 1 va per "la tangente"! Confessa Ecclestone: pagato 10 milioni di dollari a Prost e Jordan!

La Formula 1 va per "la tangente"! Confessa Ecclestone: pagato 10 milioni di dollari a Prost e Jordan!
Bernie Ecclestone, ovvero il simbolo della Formula 1, il guru delle corse più entusiasmanti e adrenaliniche di tutto il mondo sportivo dei motori, uomo tanto spregiudicato quanto generoso, risoluto e pragmatico al tempo stesso, ha confessato di aver tenuto il controllo del business "Formula 1"percorrendo vie che prendono per la..."Tangente".
Tangenti di cui hanno usufruito anche alcuni dei protagonisti più importanti del mondo delle corse, campioni che hanno scritto pagine memorabili della storia più o meno recente della Formula 1, miti come Alain Prost e Eddie Jordan, la cui complicità e accondiscendenza Ecclestone ha nel senso lato del termine, acquistato con una sorta di mancia da 10 milioni di dollari.
«Pagata direttamente sul loro conto corrente privato, non su quello delle scuderie che rappresentavano», ha voluto specificare Ecclestone, che pare somigliare più che un pentimento, ad un’ammissione di colpevolezza ormai fuori tempo massimo e quindi pronta per essere archiviata tra i rimpianti e gli scaffali dei motori in soffitta.
Bernie Ecclestone

Questa sorta di rivelazione che se fatta in tempi utili avrebbe scatenato una sorta di "Motoropoli", fatta adesso a più di dieci anni di distanza, appare sbiadita e perfino superflua, dal momento che la sua integrità nel paddock è sempre stata ritenuta inversamente proporzionale al talento di businessman.
Nonostante ciò le sue dichiarazioni, entrate in possesso dall’Alta Corte di Londra, sono destinate a far rumore, a scuotere, ed anche non poco, l'impero automobilistico della Formula 1.
Basta soltanto considerare il peso specifico dei protagonisti delle sue confessioni: Prost, Jordan e Tom Walkinshaw! I primi due ex team principal delle omonime scuderie, il terzo a capo della Arrows, scusate se è poco.
L’episodio, rivelato dallo stesso Ecclestone, risale al 1998 quando si parlava del rinnovo del «Patto della Concordia» tra la società di marketing di Ecclestone, la Federazione Automobilistica Internazionale e le scuderie partecipanti al mondiale.

Per convincere alcuni team ad accettare la sua proposta economica, Ecclestone non ha per nulla esitato ad aprire il prospero portafoglio personale, attirando così il voto dei rispettivi team principal.
In base alla testimonianza di Ecclestone, sia Jordan che oggi svolge il ruolo di opinionista della Bbc che Prost, quattro volte campione del mondo, hanno accettato i versamenti provenienti dalla Valper Holdings, una sussidiaria della Bambino Holdings, il trust della famiglia Ecclestone.

«Ma non bisogna considerarla una tangente perché nessuno dei tre era un dirigente né ricopriva cariche pubbliche. E non so che fine abbiano fatto quei soldi. Io li ho pagati perché accettassero la mia proposta», si è giustificato Ecclestone.
Il patron della Formula 1 ha narrato l’episodio nell’ambito del processo che lo vede imputato di corruzione nei confronti del banchiere Gerhard Gribkowsky al fine di canalizzare a proprio favore la vendita dei diritti commerciali della Formula 1.
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