La
Formula 1 va per "
la tangente"! Confessa
Ecclestone: pagato
10 milioni di dollari a
Prost e
Jordan!
Bernie Ecclestone, ovvero il
simbolo della Formula 1, il
guru delle
corse più entusiasmanti e adrenaliniche di tutto il
mondo sportivo dei motori, uomo tanto spregiudicato quanto generoso, risoluto e pragmatico al tempo stesso, ha
confessato di aver tenuto il controllo del business "
Formula 1"percorrendo vie che prendono per la..."
Tangente".
Tangenti di cui hanno usufruito anche alcuni dei
protagonisti più importanti del
mondo delle corse,
campioni che hanno scritto pagine memorabili della storia più o meno recente della
Formula 1, miti come
Alain Prost e
Eddie Jordan, la cui complicità e accondiscendenza
Ecclestone ha nel senso lato del termine, acquistato con una sorta di
mancia da
10 milioni di dollari.
«Pagata direttamente sul loro conto corrente privato, non su quello delle
scuderie che rappresentavano», ha voluto specificare
Ecclestone, che pare somigliare più che un pentimento, ad un’ammissione di colpevolezza ormai fuori tempo massimo e quindi pronta per essere archiviata tra i rimpianti e gli scaffali dei
motori in soffitta.
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Bernie Ecclestone |
Questa sorta di rivelazione che se fatta in tempi utili avrebbe scatenato una sorta di "
Motoropoli", fatta adesso a più di dieci anni di distanza, appare sbiadita e perfino superflua, dal momento che la sua integrità nel
paddock è sempre stata ritenuta inversamente proporzionale al talento di
businessman.
Nonostante ciò le sue
dichiarazioni, entrate in possesso dall’
Alta Corte di Londra, sono destinate a far rumore, a scuotere, ed anche non poco, l'
impero automobilistico della Formula 1.
Basta soltanto considerare il peso specifico dei
protagonisti delle sue confessioni:
Prost, Jordan e
Tom Walkinshaw! I primi due ex
team principal delle omonime
scuderie, il terzo a
capo della Arrows, scusate se è poco.
L’episodio, rivelato dallo stesso
Ecclestone, risale al 1998 quando si parlava del
rinnovo del «Patto della Concordia» tra la
società di marketing di Ecclestone, la
Federazione Automobilistica Internazionale e le
scuderie partecipanti al mondiale.
Per convincere alcuni
team ad accettare la sua proposta economica,
Ecclestone non ha per nulla esitato ad aprire il prospero portafoglio personale, attirando così il voto dei rispettivi
team principal.
In base alla
testimonianza di Ecclestone, sia
Jordan che oggi svolge il ruolo di opinionista della
Bbc che
Prost, quattro volte
campione del mondo, hanno accettato i versamenti provenienti dalla
Valper Holdings, una sussidiaria della
Bambino Holdings, il trust della
famiglia Ecclestone.
«Ma non bisogna considerarla una
tangente perché nessuno dei tre era un dirigente né ricopriva cariche pubbliche. E non so che fine abbiano fatto quei soldi. Io li ho pagati perché accettassero la mia proposta», si è giustificato
Ecclestone.
Il
patron della Formula 1 ha narrato l’episodio nell’ambito del processo che lo vede imputato di corruzione nei confronti del banchiere
Gerhard Gribkowsky al fine di canalizzare a proprio favore la vendita dei diritti commerciali della
Formula 1.