Il-Trafiletto
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04/11/14

3+1x30: la formula per stare bene e combattere il diabete

Il segreto del benessere? Tutto in una semplice formula: 3+1x30! Direttamente dall'American College of sports, i "numeri" che promettono di generare benefici già dopo i primi 15'- 20' di attività. 


Procedere con 3' di corsa lenta, seguiti da 1' di corsa, da ripetere per un totale di 30' ogni giorno, secondo l'opinione di alcuni medici, potrebbe infatti rappresentare la strada migliore per ridurre la quantità di zucchero nel sangue e prevenire e o fronteggiare il diabete, in maniera più efficace rispetto ad una normale passeggiata.

«Questa metodologia di allenamento, nota nell'ambiente come "interval training", consiste nell'altere di sessioni di lavoro di varia intensità e tipologia, per far si di sollecitare ancor di più il metabolismo ed attivare un maggior consumo energetico» chiarisce Andrea Varri, personal trainer munito di certificato di Milano. Infatti l'interval training è oggi utilizzato da tanti atleti a livello professionistico per aumentare la loro personale performance e la condizione fisica in vista di una gara, oltre a spopolare tra gli appassionati del fitness e, più in generale, tra i cultori della forma fisica.

«Nel mentre che i metodi di allenamento più noti, ritenuti da sempre un buon metodo per bruciare grassi, necessitano di un lavoro con movimenti aerobici come corsa o cyclette, ad una frequenza cardiaca continua che si mediamente si dovrebbe attestare tra il 65/75% della FC Max e con un tempo di durata prolungata nel tempo (minimo 30' senza sosta), l'interval training prevede attività caratterizzati da punte ad alta e bassa intensità per una durata totale che non andrà oltre i 20/30', che contribuiranno non soltanto a fare bruciare calorie durante, ma che garantiscono il continuare dei benefici anche durante l'ora seguente e fino a 48 ore dopo il completamento dell'allenamento» evidenzia il personal trainer.

L'interval training di fatto è fondato come principio sulla costante variazione della frequenza cardiaca, attraverso uno step rapido da frequenze moderate a frequenze di alto livello e viceversa, mentre si sta eseguendo lo stesso esercizio. Nel momento in cui si sta svolgendo l'allenamento si svolge in palestra, si utilizzano macchinari cardiofitness comuni come il tapis-roulant, la cyclette, il vogatore, lo stepper, o l'elliptical trainer. «Sono diversi i motivi per cui io stesso consiglio in molte occasioni a tutti coloro che vogliono perdere peso, di accostarsi a questo tipo di approccio inserendolo nella giusta misura all'interno del programma settimanale di training» continua Andrea.
Interval training: contrastare il diabete

Attraverso il suo supporto ne abbiamo intercettati ben 5, che elenco qui sotto:

  • si tratta di un allenamento che richiede tempi contenuti (non più di 20/ 30 minuti in totale)
  • i programmi sono numerosi e vari e non creano monotonia
  • le progressioni, se ben rispettate, garantiscono un ottimo incremento della performance in breve tempo
  • i benefici di adattamento allo sforzo sono sia di natura aerobica che anaerobica (con tutti i vantaggi che ne conseguono a livello fisiologico sull'organismo)
  • attraverso questo metodo si ottiene una diminuzione della percentuale di massa grassa più rapida ed evidente rispetto ai classici programmi cardio ad intensità costante e più moderata.

28/10/14

Calorie: per consumarne di più correndo provate questi consigli

La corsa permette di calare di peso, perchè fa si di bruciare 1 caloria a chilometro effettuato per ogni chilogrammo della propria massa corporea. Per consumarne maggiormente provate questi consigli!


Mi spiego meglio riguardo a quanto detto sopra: se una persona di 100 kg effettua 1 km, ha consumato 100 calorie. Ma il dispendio calorico varia a seconda di molti altri fattori: come dunque possiamo cercare di consumarne di più correndo?

Prima di ogni cosa dobbiamo metterci bene in testa che è necessario allenarsi con dedizione e costanza in maniera tale da indurre il fisico a dovere lavorare in maniera variabile e con maggiore intensità. Toglietevi dalla testa che potrete essere in grado di iniziare a correre da un giorno all'altro. L’allenamento deve essere progressivo e graduale: s'inizia con una camminata veloce che successivamente in maniera graduale, si alternerà a frazioni di corsa. Dopo un paio di settimane di questo genere di allenamenti costanti, sarete nelle condizioni di potere iniziare a correre per 30-40' di fila.

Ma potrebbe capitare che la solita quotidiana corsa vi possa arrecare noia e vorreste mettervi in gioco maggiormente, bruciando ancora più calorie, quindi vorrei proporvi qualche utile suggerimento da navigati esperti della corsa.
Per prima cosa potreste, nel frattempo, allenarvi a giorni alterni in pista con sessioni di attività anaerobica con sedute in palestra o in casa come meglio credete o secondo le vostre possibilità, dedicandovi soltanto alla tonificazione muscolare. Una cosa importante e che non bisogna fare abituare il fisico a lavorare sempre alla stessa maniera, in quanto che prima o poi la noia avrebbe la meglio su tutto, sia perché si corre il rischio di abbassare il ritmo del metabolismo. Sarà dunque il caso, quindi, di dedicarsi alla corsa 3 o 4 giorni a settimana.

Altra cosa importante è che mentre vi state allenando, dovreste cambiare, ad intervalli, l’intensità e ma solo per pochi minuti. Fate la prova ad introdurre in una sessione di corsa da 45' alcuni secondi di scatti velocissimi. Chiaramente questo genere di esercizio è indicato solo per chi è veramente allenato, viceversa si rischia di sovraffaticare inutilmente il cuore.

Un'altro metodo per fare alzare il dispendio calorico, è quello di portare al minimo durante l’allenamento le flessioni verticali del baricentro. Non è facile, me ne rendo conto, perché questo genere di esercizio necessita di una concentrazione assoluta su movenze non troppo naturali. Il trucco è quello di chiamare in causa in particolare i quadricipiti, maggiorando di poco il tempo di appoggio del piede a terra. Ricordatevi, però, che questo esercizio va fatto per brevi tratti, all'inizio soltanto per qualche metro e, soltanto dopo qualche settimana, per poche decine di metri al massimo.

Lo potrete ripetere per 2 o 3 volte durante la vostra sessione di corsa, l'importante sarà che riusciate a tenere presente che correre per intero in tal modo, è potenzialmente deleterio per il fisico come, in fin dei conti, effettuare qualsiasi attività intensa a livello muscolo-tendineo al quale il corpo si deve ancora abituare. Concludendo, solo per veri impavidi e per fisici allenati sul serio, un altro modo per fare alzare il consumo calorico con la corsa è percorrere tragitti in salita!
Per avere un'idea della difficoltà di questo tipo di allenamento, provate prima con tragitti in salita dolce o allenatevi sul tapis roulant e affrontate le pendenze più impegnative solo quando sarete davvero pronti!

Essere in forma: corri, immagina, puoi

Da che il mondo fu, correre è stato ritenuto da più parti uno dei metodi migliori calare di peso e al contempo rafforzare la propria forma fisica. 


Nonostante molti di noi non sono capaci di fare crescere l'amore per la corsa e conseguentemente non la praticano. In base ad una nuova ricerca, tuttavia, esiste un metodo che può supportarci a riconsiderare la corsa: l’immaginazione.

Lo studio che oltretutto è stato pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, è fondato su un’illusione, o meglio, sulla teoria che «incentrare» la propria attenzione verso a un obbiettivo visivo muta il concetto della distanza, della velocità e pure dello sforzo fisico. Tradotto in parole povere, tutti coloro che sono in grado di riuscire a concentrare la propria mente verso il proprio illusorio obbiettivo, avrà una maggiore motivazione per poterlo raggiungere. Sia chiaro, facendo fede a questo ragionamento, maggiore sarà la distanza del percorso, maggiori saranno i traguardi visivi che dovremo sviluppare. In base alla teoria suddetta, gli esperti affermano che un traguardo visivo può rappresentare qualsiasi cosa: un ciuffo d'erba del marciapiede, un'albero in mezzo del parco, un insegna pubblicitaria, un auto parcheggiata o il nostro bar preferito.

«La seguente strategia si basa sull’attenzione e per tal motivo necessita di un’esperienza di tipo visivo», ha chiarito bene Shana Cole, coordinatrice della ricerca. «Osservare un target e correre per raggiungerlo può essere molto più proficuo di un allenamento al chiuso, ad esempio sul tapis roulant o sulla cyclette. Queste attività, per l'appunto, implicano maggiori difficoltà nel riuscire a sviluppare una routine quotidiana di esercizio».

Ci tiene a precisare la Cole che, pur nonostante il training fatto all’aperto riesca a fornire gli elencati benefici, sarà possibile trovare degli «input» motivazionali pure per chi è costretto in casa o in palestra. «Determinate ricerche suggeriscono che distrarsi con qualcosa come la TV o la musica aiuti tantissimo durante gli esercizi al chiuso», ha concluso la Cole.


30/12/13

Paleoginnastica: muoversi e mantenersi in forma a contatto con la natura

La Preistoria è un tempo troppo lontano secondo voi? Non più di tanto, i paleontologi studiano a fondo i reperti e da essi traggono preziose informazioni sulla vita quotidiana dell'uomo primitivo, e proprio da ciò che hanno capito,  arriva, ovviamente da oltreoceano, una nuova tendenza: la Paleoginnastica. Se siete amanti dello sport all'aria aperta, questa disciplina fa per voi.  
Si tratta della Paleo Gym, o ginnastica paleolitica, nota anche come Paleo Fitness, che richiama immediatamente l'epoca degli uomini delle caverne, composta da esercizi fisici da svolgere a diretto contatto con la natura, tra rocce ed alberi.
Paleoginnastica

Si tratta di una tipologia di fitness all'aria aperta che richiede di spostarsi tra rocce, tronchi e rami d'albero, sfruttandoli come se si trattasse di veri e propri attrezzi da palestra, calibrando naturalmente i movimenti per non rovinare gli elementi naturali con cui chi pratica tale disciplina entra in contatto. Vengono compiuti movimenti normali e di base, come piegamenti sulle ginocchia, passi e corsa, accompagnati da superamento di ostacoli, percorsi in salita, salti compiuti passando da un ostacolo all'altro e magari portando con sé dei pesi o degli oggetti naturali. Si compie movimento in libertà ed in maniere diverse, similmente a quanto avveniva quando si era bambini. A differenza di ciò che avviene in palestra, non vengono utilizzati attrezzi specifici ed il lavoro di allenamento non è diretto a gruppi muscolari isolati. Il sistema di movimento è basato sul concetto di come il corpo debba e possa allenarsi e muoversi in libertà, senza focalizzarsi su zone specifiche. Tutte le parti del corpo sono coinvolte nel Paleo Fitness, si muovono e lavorano in sinergia. A New York esistono già dei gruppi di persone che durante il weekend si riuniscono a Central Park per la pratica del Paleo Fitness, per il quale non occorrono calzature sportive. Ci si muove infatti solitamente a piedi nudi, proprio come avrebbero probabilmente fatto gli uomini delle caverne. Per l'arrampicata, all'interno dei parchi, non si sfruttano soltanto alberi e rami presenti, ma anche eventuali lampioni a cui aggrapparsi. Il Paleo Fitness è già stato definito come la prossima tendenza internazionale per quanto riguarda l'allenamento ed il movimento per mantenersi in forma. Ai pesi potremmo sostituire il trasporto dei tronchi e, tra un ramo d'albero e l'altro, forse potremmo sentirci un po' come Tarzan. Un'immagine che fa certamente sorridere ma, dopotutto, il Paleo Fitness non sarebbe altro che l'ultimo pretesto alla moda per riappropriarsi di un nuovo contatto con la natura.

09/11/13

La Formula 1 va per "la tangente"! Confessa Ecclestone: pagato 10 milioni di dollari a Prost e Jordan!

La Formula 1 va per "la tangente"! Confessa Ecclestone: pagato 10 milioni di dollari a Prost e Jordan!
Bernie Ecclestone, ovvero il simbolo della Formula 1, il guru delle corse più entusiasmanti e adrenaliniche di tutto il mondo sportivo dei motori, uomo tanto spregiudicato quanto generoso, risoluto e pragmatico al tempo stesso, ha confessato di aver tenuto il controllo del business "Formula 1"percorrendo vie che prendono per la..."Tangente".
Tangenti di cui hanno usufruito anche alcuni dei protagonisti più importanti del mondo delle corse, campioni che hanno scritto pagine memorabili della storia più o meno recente della Formula 1, miti come Alain Prost e Eddie Jordan, la cui complicità e accondiscendenza Ecclestone ha nel senso lato del termine, acquistato con una sorta di mancia da 10 milioni di dollari.
«Pagata direttamente sul loro conto corrente privato, non su quello delle scuderie che rappresentavano», ha voluto specificare Ecclestone, che pare somigliare più che un pentimento, ad un’ammissione di colpevolezza ormai fuori tempo massimo e quindi pronta per essere archiviata tra i rimpianti e gli scaffali dei motori in soffitta.
Bernie Ecclestone

Questa sorta di rivelazione che se fatta in tempi utili avrebbe scatenato una sorta di "Motoropoli", fatta adesso a più di dieci anni di distanza, appare sbiadita e perfino superflua, dal momento che la sua integrità nel paddock è sempre stata ritenuta inversamente proporzionale al talento di businessman.
Nonostante ciò le sue dichiarazioni, entrate in possesso dall’Alta Corte di Londra, sono destinate a far rumore, a scuotere, ed anche non poco, l'impero automobilistico della Formula 1.
Basta soltanto considerare il peso specifico dei protagonisti delle sue confessioni: Prost, Jordan e Tom Walkinshaw! I primi due ex team principal delle omonime scuderie, il terzo a capo della Arrows, scusate se è poco.
L’episodio, rivelato dallo stesso Ecclestone, risale al 1998 quando si parlava del rinnovo del «Patto della Concordia» tra la società di marketing di Ecclestone, la Federazione Automobilistica Internazionale e le scuderie partecipanti al mondiale.

Per convincere alcuni team ad accettare la sua proposta economica, Ecclestone non ha per nulla esitato ad aprire il prospero portafoglio personale, attirando così il voto dei rispettivi team principal.
In base alla testimonianza di Ecclestone, sia Jordan che oggi svolge il ruolo di opinionista della Bbc che Prost, quattro volte campione del mondo, hanno accettato i versamenti provenienti dalla Valper Holdings, una sussidiaria della Bambino Holdings, il trust della famiglia Ecclestone.

«Ma non bisogna considerarla una tangente perché nessuno dei tre era un dirigente né ricopriva cariche pubbliche. E non so che fine abbiano fatto quei soldi. Io li ho pagati perché accettassero la mia proposta», si è giustificato Ecclestone.
Il patron della Formula 1 ha narrato l’episodio nell’ambito del processo che lo vede imputato di corruzione nei confronti del banchiere Gerhard Gribkowsky al fine di canalizzare a proprio favore la vendita dei diritti commerciali della Formula 1.
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