Il-Trafiletto
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28/10/14

Essere in forma: corri, immagina, puoi

Da che il mondo fu, correre è stato ritenuto da più parti uno dei metodi migliori calare di peso e al contempo rafforzare la propria forma fisica. 


Nonostante molti di noi non sono capaci di fare crescere l'amore per la corsa e conseguentemente non la praticano. In base ad una nuova ricerca, tuttavia, esiste un metodo che può supportarci a riconsiderare la corsa: l’immaginazione.

Lo studio che oltretutto è stato pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, è fondato su un’illusione, o meglio, sulla teoria che «incentrare» la propria attenzione verso a un obbiettivo visivo muta il concetto della distanza, della velocità e pure dello sforzo fisico. Tradotto in parole povere, tutti coloro che sono in grado di riuscire a concentrare la propria mente verso il proprio illusorio obbiettivo, avrà una maggiore motivazione per poterlo raggiungere. Sia chiaro, facendo fede a questo ragionamento, maggiore sarà la distanza del percorso, maggiori saranno i traguardi visivi che dovremo sviluppare. In base alla teoria suddetta, gli esperti affermano che un traguardo visivo può rappresentare qualsiasi cosa: un ciuffo d'erba del marciapiede, un'albero in mezzo del parco, un insegna pubblicitaria, un auto parcheggiata o il nostro bar preferito.

«La seguente strategia si basa sull’attenzione e per tal motivo necessita di un’esperienza di tipo visivo», ha chiarito bene Shana Cole, coordinatrice della ricerca. «Osservare un target e correre per raggiungerlo può essere molto più proficuo di un allenamento al chiuso, ad esempio sul tapis roulant o sulla cyclette. Queste attività, per l'appunto, implicano maggiori difficoltà nel riuscire a sviluppare una routine quotidiana di esercizio».

Ci tiene a precisare la Cole che, pur nonostante il training fatto all’aperto riesca a fornire gli elencati benefici, sarà possibile trovare degli «input» motivazionali pure per chi è costretto in casa o in palestra. «Determinate ricerche suggeriscono che distrarsi con qualcosa come la TV o la musica aiuti tantissimo durante gli esercizi al chiuso», ha concluso la Cole.


18/09/14

Scendono in pista il 27 settembre le Auto aziendali per un'evento esclusivo

Si ripropone uno degli eventi automobilistici più attesi e rilevanti per quel che concerne il segmento business e flotte. So parlando delle Auto aziendali, che scendono in pista in un evento esclusivo dedicato ai professionisti, agli artigiani e alle micro e piccole imprese. 


L'evento del 2014 può contare moltissime novità, servizi e attività ideati per quanti fanno uso dell’auto per la propria attività lavorativa. 


Saranno 13 le Case automobilistiche, ed aziende come Leasys e Samsung che provvederanno a dare idea apposite e daranno la possibilità di avere a disposizione più di 100 autovetture da 19 marchi diversi. L’incontro-evento è previsto per sabato 27 settembre ospite della pista di Quattroruote a Vairano di Vidigulfo (PV). Pregno, anzi allettante direi il “menu” del giorno.

Guida integra e test drive. 
Durante tutta la giornata (dalle ore 9.00 alle 18.00) sia avrà la possibilità di stare al volante delle autovetture a disposizioni e, grazie ai consigli degli esperti di Quattroruote, si potrà imparare e utilizzare le tecniche basilari per una guida ecologica, mirata al risparmio di carburante. Non solo. Si potranno anche effettuare test drive tematici (prove di accelerazione, di sicurezza attiva, confronto tra diverse alimentazioni), prove di parcheggio assistito, di carico e di connettività delle vetture.

Esperti di Quattroruote. 
Facendo fede ad un iter già collaudato e alquanto gradito durante la passata edizione, gli esperti di Quattroruote si metteranno a disposizione di ogni partecipante per dare risposte alle loro domande riguardanti il fisco, le formule di acquisizione, il noleggio per lunghi periodi, tecnologie, propulsori, manutenzione e costi di riparazione. La partecipazione alla manifestazione è gratuita, richiede soltanto una registrazione, ed essere in possesso di partita Iva.

Informazioni e iscrizioni sul minisito dedicato


24/04/14

Contro il tumore della prostata bere molto caffè.

E’ noto che il caffè ha effetti benefici per la salute: aumenta la vigilanza, diminuisce il senso di fatica, aumento della motilità intestinale ed altro ancora. Ora arriva una ricerca condotta dall’Università di Harvard (Usa) che ha pochi precedenti tra quelle condotte sull´argomento: una durata di 20 anni e circa 50 mila soggetti coinvolti. E anche le conclusioni sono eccezionali. Sì, perché secondo gli esperti statunitensi bere molto caffè, addirittura 6 tazze al giorno, diminuisce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore della prostata e di morirne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the National Cancer Institute”, ha dimostrato che bere 6 caffè al giorno riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e addirittura del 60% di morire per colpa di questa forma di tumore. Ma la sorpresa maggiore è che l’effetto benefico sarebbe identico sia per il caffè tradizionale che per quello decaffeinato: come a dire che non è la caffeina l’artefice del “miracolo” bensì gli antiossidanti dei quali il caffè è ricco.. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè, negli uomini, ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% di gustarne 6. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.

07/03/14

Roma | I giovani che usano alcol e droghe hanno i testicoli più piccoli. Lo dicono gli andrologi.

Si è svolta a Roma nei giorni 4 e 5 marzo una conferenza che ha riunito gli esperti delle tre più importanti società del mondo scientifico che si occupano di Andrologia e che aveva come obiettivo, fra gli altri, quello di mettere in comune le  “Best Practice”. Dalla conferenza, patrocinata da Società Italiana di Andrologia (Sia), Società Italiana di Sessuologia Medica (Siams) e Società Italiana di Urologia (Siu), sono emerse interessanti informazioni su di un mondo, quello dell’Andrologia, che ancora risente della diffidenza e vergogna con le quali spesso l'uomo guarda a questo specialista. ''Ci sono voluti anni”, ha spiegato Vincenzo Mirone, presidente della Sia, “ma ormai le persone sono coscienti della rilevanza di questa figura”, e questo è un successo legato anche alla campagna “Amico andrologo”, condotta nelle scuole di tutta Italia su diecimila studenti maschi, dei quali oltre 4 mila si sono presentati per una visita specialistica. Un altro fattore importante che è emerso riguarda il fatto che, secondo Mirone, “grazie all'intervento di tutti gli specialisti delle diverse aree, come l'endocrinologia, siamo riusciti a creare un modello esportabile all'estero” il che è un ulteriore successo per la nostra specialistica, soprattutto perché è una delle rare volte che un modello organizzativo italiano ha questo successo. Un fatto importante che è emerso in conferenza è che nelle oltre 4.000 visite effettuate è stata riscontrata, nel 14% dei ragazzi, una diminuzione del volume dei testicoli che, dai primi dati sembra essere dovuta all’uso delle droghe ed al consumo di alcool tra i giovani. L’attenzione si è fermata sul fenomeno del “binge drinking”, la nuova moda che porta i ragazzi ad assumere grandi quantità di alcool in poco tempo. Il binge drinking, secondo una definizione, è l'assunzione rapida di un numero di bicchieri di bevande alcoliche, in genere oltre 5. Lo scopo è semplicemente quello di cadere in preda all’ebbrezza alcolica in un intervallo di tempo più o meno breve, nonché nella perdita di controllo. In uno studio pubblicato nel mese di marzo sulla rivista Clinical & Experimental Research, e condotto da ricercatori del Boston Medical Center della Boston University, sono stati analizzati i dati relativi a 446 adulti, fra uomini e donne che avevano episodi di binge drinking, e che a causa di ciò avevano un rischio mortalità significativamente più elevato rispetto ai bevitori moderati regolari. Il fenomeno oramai coinvolge molti ragazzi ed è seguito, ovviamente con molta attenzione, dai vari specialisti. Un ulteriore dato che è emerso nella campagna “amico andrologo” è il desiderio di informazioni sul sesso, a dispetto dei luoghi comuni sulla sovrabbondanza di notizie che i ragazzi avrebbero sul tema. Gli specialisti che hanno partecipato a questa campagna sono stati, a loro dire, letteralmente bombardati da richieste su argomenti che variavano dalla pura e semplice informazione sessuale fino alla contraccezione, per giungere a domande sui sentimenti che si provano per le ragazze. Insomma ancora una volta si è appurata la totale inadeguatezza del nostro sistema scolastico che non è in grado o non vuole dare, per le enormi pressioni contrarie, una seria informazione sessuale ai ragazzi ed alle ragazze, come accade invece secondo Isidori della Società italiana di andrologia medica, nelle scuole degli altri paesi.
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