Il-Trafiletto
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22/09/14

Trasformiamo le nostre giornate, per avere successo nella vita | prima parte

Alcuni semplici passi per trasformare la nostra vita: dalle relazioni con il nostro partner, ai soldi; alle modifiche geniali e generali della vita che ci fanno fare il salto di qualità. 


Diversi studi hanno dimostrato che chi non si prefissa obiettivi precisi con scadenze immediate, riesce a raggiungere nella vita diversi successi e chi ha il coraggio di apportare sempre dei cambiamenti e di presentarsi con delle novità sempre aggiornate, aumenta la possibilità di avere parecchi business e un grande successo personale.

La maggior parte delle persone trascorre più tempo a pianificare il giorno delle nozze o dell’acquisto dell’auto, che solitamente è di seconda mano, di quanto non facciano invece nella mappatura della loro vita e della loro carriera professionale.

I primi aspetti da modificare, sono piccoli cambiamenti quotidiani nel modo di parlare e di agire: il matrimonio, la salute, la carriera, gli amici, le finanze, la famiglia, la gestione del tempo, il divertimento e lo stile di vita.

Sarete stupiti dalla semplicità dei gesti da compiere e a volte penserete che non funzioneranno mai, provateci e vedrete i benefici che ne scaturiranno.

Domani inizierò con il rapporto di coppia e come modificare alcune nostre azioni e pensieri.
Trasformiamo la vita

14/09/14

Lato B snello per essere belle....o grosso per essere intelligenti?

Il famoso Lato B non finisce mai di stupire. E’ da sempre croce e delizia di molte donne, alcune delle quali ne hanno fatto un trampolino per il successo mentre altre cercano di combatterlo con stancanti sedute di palestre o affidandosi nelle mani di esperti chirurghi estetici. E’ di stampo inglese la notizia che gli scienziati della University of Oxford e del Churchill Hospital, in una loro ricerca hanno scoperto che le donne che tendono ad accumulare grasso sul sedere e sulle cosce sono quelle dotate di più intelligenza e salute. Sembra che il responsabile di questa peculiarità sia un eccesso di grassi Omega 3, i quali aiutano ad accelerare lo sviluppo della mente. Non solo, gli scienziati inglesi avrebbero scoperto anche che le donne con il lato B più pronunciato oltre ad essere più intelligenti potrebbero anche partorire figli aventi la stessa caratteristica, i quali sarebbero, quindi, più furbi di bambini nati da donne magre. Gli omega 3, sono fondamentali per il corretto funzionamento del nostro organismo; sono degli acidi grassi polinsaturi, contenuti nel pesce e in particolar modo nel salmone, nella trota, nel pesce spada, nello sgombro e nelle acciughe, ed ancora nei legumi, nelle verdure a foglia larga (broccoli, cavoli, lattuga), noci e cereali (30 grammi di noci, forniscono 2 grammi di omega 3).(immagine presa dal web)

20/07/14

Nozze di diamante: il famoso valzer "Romagna mia" compie 60 anni.

In ambito matrimoniale si direbbe "nozze di diamante": 60 anni. Tanti ne sono passati quando da quel lontano 1954 Secondo Casadei, al secolo Aurelio,compose quella che nell'arco di poco tempo diventò il suo più grande successo, Romagna mia, un valzer nato inizialmente con un altro nome, "Casetta mia", ma che il direttore artistico Dino Olivieri, ascoltatala a Milano dove Secondo stava registrando per La Voce del Padrone e Columbia, gli consigliò di cambiarlo in Romagna mia, la terra natìa del cantante. Romagna mia ebbe subito un enorme successo, ampliato anche dall'arrivo dei Juke box, non c'era un angolo di spiaggia in tutta la riviera adriatica dove non si ascoltassero le note di questo ormai celebre valzer. Dopo Secondo fu la volta del nipote Raul Casadei a portare la canzone al successo nazionale. Moltissimi sono i cantanti, italiani e stranieri, che si sono cimentati nel cantare e nell'incisione di questa canzone, tra gli atri Claudio Villa, Nilla Pizzi, Rosanna Fratello e Orietta Berti nonchè il famoso gruppo dei Nomadi. Un altra band internazionale, I Deep Purple, in un concerto in Romagna, l'hanno cantata improvvisando una loro versione. Si dice che anche Sua Santità Giovanni Paolo II la canticchiasse nei momenti "meno religiosi", e che tendesse a modificarla in "Polonia mia". Dal 1954 ad oggi sono state vendute milioni di copie di questo simpatico valzer romagnolo, e non passa giorno che le Edizioni Musicali Casadei Sonora non ne spediscano gli spartiti ad orchestre o bande che tutt'ora li richiedono, essendo diventata "Romagna mia" un classico del repertorio. (immagine presa dal web)

26/06/14

Tuco, "il brutto" di Sergio Leone, si è spento a all'età di 98 anni.

Eli Wallach, il famoso "Tuco Benedicto Pacifico Juan Maria Ramirez", il brutto nell'ancor più famoso film western del 1966 diretto dal regista Sergio Leone, è morto martedì scorso a New York all'età di 98 anni.Ne ha data notizia la figlia Katherine al New York Times, senza fornire altri dettagli. Nella sua carriera cinematografica, Eli Wallach non ha mai ottenuto una nomination, ha dovuto attendere il 2010, alla soglia dei 95 anni, per ricevere l'Oscar alla carriera. Eli Wallach nacque il 7 dicembre 1915 a New York, precisamente a Brooklyn, da immigrati polacchi di origine ebraica, i primi passi di attore li mosse nel 1945 a Broadway, ma nel mondo della celluloide entrò una decina di anni dopo con il film "Baby Doll". A seguire interpreto il capobanda messicano ne "I magnifici sette" nel 1960, "Gli spostati" l'anno dopo dove impersonava l'amante di Marilyn Monroe, mentre nel 1962 era un rapinatore di treni ne "La conquista dl West". Ma il grande successo lo ebbe nel 1966 con il film spaghetti-western "Il buono, il brutto, il cattivo", diretto da Sergio Leone e interpretato oltre che da lui( Tuco, il brutto), da Clint Eastwood (biondo, il buono) e Lee Van Vleef ( Sentenza, il cattivo). Amava molto l'Italia, e ci tornò a lavorare diverse volte in altri importanti film, come " I quattro dell'Ave Maria" al fianco di Bud Spencer e Terence Hill, "Viva la muerte ... tua" di Duccio Tessari mentre Bruno Corbucci lo diresse nel film poliziesco "Squadra antimafia". Quando venne premiato con l'Oscar alla carriera durante il discorso di ringraziamento disse: " Come attore ho interpretato più banditi, ladri, killer, signori della guerra, molestatori e mafiosi di quanti voi ne possiate immaginare." Ed ancora: "Io non recito per vivere, io vivo per recitare".(immagine presa dal web)

19/06/14

Teatrando

In punta di piedi dentro al musical passando per lo stage.

Appassionate e appassionati di arte e spettacolo e soprattutto di Musical, se appartenete alla categoria “vorrei ma non posso” come la sottoscritta o se volete provare a gustare un po’ di quel mondo che vi affascina tanto, uno stage è la migliore delle soluzioni.

 

Nelle date del 14 e 15 giugno appena trascorse, ho potuto assistere allo stage "weekend in musical" tenutosi a Bazzano (BO) organizzato da Sara Pasolini presso l'Hotel "La Rocca".
Una due giorni altamente interessante e coinvolgente, con due insegnanti d'eccezione: Cristian Davide Ruiz e Luca Giacomelli Ferrarini. Entrambi impronte indelebili del palcoscenico.

Tra le tante performance di successo, il primo delizierà di nuovo Roma dando vita al suo Pilato in Jesus Christ Superstar, l'altro ha passato l'intero inverno a regalarci la sua versione del folle Mercuzio di Shakespeare, un pass de duex di emozioni e professionalità.

Con loro scopri quanta fatica, lavoro e dedizione ci sia dietro un suono, una frase, un'intenzione, se prima lo immaginavi soltanto, loro ti ci portano dentro e puoi toccare l'astratto per qualche ora: i sensi vengono interamente coinvolti e tutti insieme anche.
Si passa dall'incredulità di ritrovarti come insegnante Luca Giacomelli Ferrarini a pensare che sia la cosa più normale del mondo per quanta affabilità abbia nel portarti nel suo cosmo con estrema semplicità e maestria. Attento a dedicare ad ogni stagista lo stesso tempo, senza tralasciare nessuno tanto da aggiungere ore extra di lavoro nonostante sia sempre zeppo d'impegni.

All'interno di questo stage ho scoperto che esiste un esercizio ben preciso per gridare "ora" o addirittura per gridare e basta, ho visto gente titubante diventare sicura, diventare il personaggio.
I sapienti e mirati consigli di Cristian Ruiz lasciano senza fiato per quanto il "guardarsi dentro" diventi un viaggio introspettivo anche per chi segue soltanto, il suo coinvolgere il pubblico nell'azione pur stando a guardare è qualcosa d'inspiegabile.

Con entrambi gli orologi si scordano delle lancette, si viene catapultati in un universo parallelo dove al risveglio ci si dice..."sì lo faccio anch'io!".
E' un'esperienza che consiglio e da consigliare anche per la simpatica occasione di convivio che offre l'opportunità di allacciare nuove amicizie, approfondire quelle già esistenti che dal virtuale divengono reale. Uno spunto in più per socializzare e la passione che lega tra loro le persone, il Musical!!!

Barbara Munda
 

10/03/14

Simon&Garfunkel festeggiano I 50 anni del loro più grande successo.

10 marzo 1964. 50 anni. Mezzo secolo si successi per “ The Sound of Silence” di Simon&Garfunkel, la canzone entrata nella storia. Un inconfondibile arpeggio, poi l’incipit che è diventato leggenda: "Hello Darkness My Old Friend”. In realtà all’epoca il titolo era “ The Sounds of Silence” " ed era un brano acustico che faceva parte del primo album di Simon & Garfunkel, "Wednesday Morning 3 A.M.", il titolo fu cambiato in "The Sound of Silence". Lo aveva scritto Paul Simon che suonava la chitarra acustica e la cantava insieme ad Art Garfunkel. L’anno seguente il duo si sciolse e Paul inserì la canzone nel suo primo album da solista. E iniziò così il cammino del pezzo verso il successo. E verso il mito. Il brano fu usato nella colonna sonora del film Il laureato, e appare nei titoli iniziali, nella scena della piscina e durante la parte finale; inoltre, appare anche nel film Bobby, che narra di alcune persone che si trovavano nell'albergo dove Robert "Bobby" Kennedy fu ucciso, durante le 24 ore antecedenti il delitto. Nel film, la canzone appare dopo l'assassinio. Durante la Celebrazione del 10º anniversario dell'attentato dell'11 settembre 2001 La canzone venne eseguita in un clima di grande commozione al Ground Zero Memorial di New York dallo stesso Paul Simon accompagnandosi con la sola chitarra acustica. In Italia venne cantata da diversi artisti con un testo scritto dal paroliere Carlo Rossi e che si si discostava dagli argomenti originali. Si titolava “La tua immagine” e venne cantata, tra gli altri, da “Mike Liddell e gli Atomi nel 1966 e da Dino nel 1968.

07/03/14

Roma | I giovani che usano alcol e droghe hanno i testicoli più piccoli. Lo dicono gli andrologi.

Si è svolta a Roma nei giorni 4 e 5 marzo una conferenza che ha riunito gli esperti delle tre più importanti società del mondo scientifico che si occupano di Andrologia e che aveva come obiettivo, fra gli altri, quello di mettere in comune le  “Best Practice”. Dalla conferenza, patrocinata da Società Italiana di Andrologia (Sia), Società Italiana di Sessuologia Medica (Siams) e Società Italiana di Urologia (Siu), sono emerse interessanti informazioni su di un mondo, quello dell’Andrologia, che ancora risente della diffidenza e vergogna con le quali spesso l'uomo guarda a questo specialista. ''Ci sono voluti anni”, ha spiegato Vincenzo Mirone, presidente della Sia, “ma ormai le persone sono coscienti della rilevanza di questa figura”, e questo è un successo legato anche alla campagna “Amico andrologo”, condotta nelle scuole di tutta Italia su diecimila studenti maschi, dei quali oltre 4 mila si sono presentati per una visita specialistica. Un altro fattore importante che è emerso riguarda il fatto che, secondo Mirone, “grazie all'intervento di tutti gli specialisti delle diverse aree, come l'endocrinologia, siamo riusciti a creare un modello esportabile all'estero” il che è un ulteriore successo per la nostra specialistica, soprattutto perché è una delle rare volte che un modello organizzativo italiano ha questo successo. Un fatto importante che è emerso in conferenza è che nelle oltre 4.000 visite effettuate è stata riscontrata, nel 14% dei ragazzi, una diminuzione del volume dei testicoli che, dai primi dati sembra essere dovuta all’uso delle droghe ed al consumo di alcool tra i giovani. L’attenzione si è fermata sul fenomeno del “binge drinking”, la nuova moda che porta i ragazzi ad assumere grandi quantità di alcool in poco tempo. Il binge drinking, secondo una definizione, è l'assunzione rapida di un numero di bicchieri di bevande alcoliche, in genere oltre 5. Lo scopo è semplicemente quello di cadere in preda all’ebbrezza alcolica in un intervallo di tempo più o meno breve, nonché nella perdita di controllo. In uno studio pubblicato nel mese di marzo sulla rivista Clinical & Experimental Research, e condotto da ricercatori del Boston Medical Center della Boston University, sono stati analizzati i dati relativi a 446 adulti, fra uomini e donne che avevano episodi di binge drinking, e che a causa di ciò avevano un rischio mortalità significativamente più elevato rispetto ai bevitori moderati regolari. Il fenomeno oramai coinvolge molti ragazzi ed è seguito, ovviamente con molta attenzione, dai vari specialisti. Un ulteriore dato che è emerso nella campagna “amico andrologo” è il desiderio di informazioni sul sesso, a dispetto dei luoghi comuni sulla sovrabbondanza di notizie che i ragazzi avrebbero sul tema. Gli specialisti che hanno partecipato a questa campagna sono stati, a loro dire, letteralmente bombardati da richieste su argomenti che variavano dalla pura e semplice informazione sessuale fino alla contraccezione, per giungere a domande sui sentimenti che si provano per le ragazze. Insomma ancora una volta si è appurata la totale inadeguatezza del nostro sistema scolastico che non è in grado o non vuole dare, per le enormi pressioni contrarie, una seria informazione sessuale ai ragazzi ed alle ragazze, come accade invece secondo Isidori della Società italiana di andrologia medica, nelle scuole degli altri paesi.

13/02/14

Thake That | Buon compleanno Robbie, benvenuto nel club degli “Anta”.

Da oggi Robbie Williams entra a far parte del club degli "Anta". Infatti il cantante inglese, bello, dannato e tatuato, oggi 13 febbraio compie 40 anni, un compleanno col botto che arriva in uno dei periodi per lui più sereni dopo i numerosi scandali degli scorsi: dagli usi smisurati di droga e l'alcool sino ad arrivare a momenti di forte depressione. Ma l’ex Take That è uno che non demorde: ha messo la testa a posto, si è sposato con l'attrice tv Ayda Field ed è diventato papà della piccola Theodora Rose.
Aveva solo 16 anni, nel 1990, quando ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica. Era il più amato dei Take That, il gruppo pop inglese per il quale impazzivano le ragazzine di tutto il mondo e che ha scalato le classifiche musicali dei primi anni 90 con i singoli "Pray", "Relight My Fire", "Everything Changes” e "Baby". Cinque anni dopo Robbie venne cacciato dal gruppo a causa dei suoi eccessivi comportamenti con alcol e droga e cominciò la carriera di solista riscuotendo un notevole successo con la canzone “Angels”, definita miglior canzone dell’ultimo quarto di secolo dagli ascoltatori di BBC Radio 2. Ma la nostalgia del vecchio gruppo e la ricerca di una personalità diversa da quella di piantagrane come lo avevano definito lo portano alla depressione, malattia aggravata dallo sfortunato esperimento di sfondare negli USA, unico neo della sua carriera. Uscì dal tunnel della depressione nel 2010, complice il successo ottenuto con “Candle” e “Go Gentle” e un anno dopo si riunì al gruppo Take That dando vita ad un album e a un tour. Robbie Williams è entrato anche nel Guinness dei Primati per aver venduto 1 milione e 600mila biglietti in sole 24 ore per le date del suo tour mondiale del 2006. Le canzoni - "She's the One" e "Millenium" contenute nell'album "I've been expecting you”, “Supreme” e “Kids” delm Cd “Sing When You Are Winning” , “Feel”, “Sexed Up” e “Come Undone” del disco “Escapology” sino ad arrivare agli ultimi usciti in questi due anni: “Candy” e “Different” di “Take the Crown” e “Go Gentle” di “Swing Both Days”.

19/10/13

Ci sara' un lavoro per i giovani in futuro?

Giovani: consigli per un lavoro In Italia dove un giovane su due è senza lavoro.
Questo vuol dire che uno dei due ha trovato lavoro.
Chiediamoci come ha fatto.
Inoltre è inutile pensare che le nostre migliori menti siano emigrate all’estero, la cosiddetta fuga di cervelli, perché l’Italia, sotto il punto di vista dei giovani talenti, è tristemente salda al terzultimo posto tra i 27 paesi membri dell’Unione Europea”.
Quindi, le menti brillanti nel nostro paese sarebbero in via d’estinzione.
Si tratta di giovani che magari già sui banchi di scuola hanno perso la voglia di fare.
È nato un nuovo tipo di disoccupati i neet, acronimo di not in education, employment or training (senza educazione, lavoro o pratica, ndr), cioè giovani che si sono arresi, che non hanno lavoro e non provano a cercarlo.
La necessità primaria, sta nel “definire se stessi, nel prendere l’iniziativa e nell’allontanare le Pas, ovvero le persone anti-sociali.
Quelle persone che minano il futuro del giovane in cerca di lavoro con pillole di pessimismo. 
Giovani e lavoro
In psicologia esistono le profezie auto-avveranti, cioè delle convinzioni non vere che si realizzano per il solo fatto di crederci.
Dire che è inutile cercare lavoro perché tanto c’è crisi ha come unico effetto quello di demoralizzare la persona e scoraggiarla nella ricerca del lavoro.
I giovani prima di tutto devono farsi alcune domande: chi sono? Cosa so fare? Cosa potrei ancora imparare? Cosa sogno di fare?
Una volta definito ciò, dobbiamo tuffarci nella caccia al lavoro, cercando i canali da cui far partire le ricerche e i metodi giusti per proporsi al futuro datore di lavoro.
Si incontrano spesso ragazzi in cerca di lavoro e altrettanti datori di lavoro in cerca di dipendenti.
Questo significa che il lavoro esiste, certo non sempre il lavoro dei propri sogni, ma qualcosa di molto simile c’è. 
Bisogna trovarlo e conquistarlo.
Uno dei requisiti indispensabili per il successo sia la capacità di mettersi in gioco, di rischiare e di non aspettare che le cose cambino da sole.



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