Il-Trafiletto
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11/09/14

La band Led Zeppelin e il suo cantante Robert Plant

Robert Plant nasce il 20 agosto del 1948 è un cantante del rock inglese e cantautore meglio conosciuto come il cantante e paroliere della band Led Zeppelin che è stata preziosa e disprezzata da più di 30 anni. 


Fin da giovane si emoziona sentendo e cantado Elvis Presley e dopo aver lasciato la scuola inizia la sua carriera musicale, prima con alcuni gruppi di blues locali nella sezione del Midlands in Gran Bretagna e qui inizia a fare i primi incontri che segneranno la sua carriera musicale, infatti l’amicizia con il batterista John Bonham e la conoscenza dell'ex chitarrista dei Yardbirds, Jimmy Page gli fanno iniziare la grande avventura delle Led Zeppelin che hanno rappresentato un nuovo mondo, una nuova era e una spaccatura tra i valori molto combattuti degli anni ‘60 e i piaceri della vita reale e l’incoscienza degli anni ‘70.

Tutto questo sogno, terminerà con la morte di Bonham nel 1980.

Dal 1982 inizia per Robert Plan una nuova avventura, perchè si accorge di un suo calo del timbro vocale e inizia a dedicarsi con alterne fortune alla carriera da cantante solista, riprendendo tematiche care ai Led Zappelin e provando a miscelare altri generi quali il blues e il folk, la musica araba e le tematiche celtiche.

Questa sua vivacità che ha saputo mettere insieme vari gusti e generi musicali e il suo aspetto selvaggio, graffiante e irraggiungibile, con quel timbro di voce unico ed estremo, gli diede la possibilità di provare canzoni con sfumature delicate, fino a raggiungere tonalità di inaudita aggressività, che lo hanno premiato come il modello per i cantanti hard rock ed heavy metal.
Il cantante Robert Plant 

20/07/14

Nozze di diamante: il famoso valzer "Romagna mia" compie 60 anni.

In ambito matrimoniale si direbbe "nozze di diamante": 60 anni. Tanti ne sono passati quando da quel lontano 1954 Secondo Casadei, al secolo Aurelio,compose quella che nell'arco di poco tempo diventò il suo più grande successo, Romagna mia, un valzer nato inizialmente con un altro nome, "Casetta mia", ma che il direttore artistico Dino Olivieri, ascoltatala a Milano dove Secondo stava registrando per La Voce del Padrone e Columbia, gli consigliò di cambiarlo in Romagna mia, la terra natìa del cantante. Romagna mia ebbe subito un enorme successo, ampliato anche dall'arrivo dei Juke box, non c'era un angolo di spiaggia in tutta la riviera adriatica dove non si ascoltassero le note di questo ormai celebre valzer. Dopo Secondo fu la volta del nipote Raul Casadei a portare la canzone al successo nazionale. Moltissimi sono i cantanti, italiani e stranieri, che si sono cimentati nel cantare e nell'incisione di questa canzone, tra gli atri Claudio Villa, Nilla Pizzi, Rosanna Fratello e Orietta Berti nonchè il famoso gruppo dei Nomadi. Un altra band internazionale, I Deep Purple, in un concerto in Romagna, l'hanno cantata improvvisando una loro versione. Si dice che anche Sua Santità Giovanni Paolo II la canticchiasse nei momenti "meno religiosi", e che tendesse a modificarla in "Polonia mia". Dal 1954 ad oggi sono state vendute milioni di copie di questo simpatico valzer romagnolo, e non passa giorno che le Edizioni Musicali Casadei Sonora non ne spediscano gli spartiti ad orchestre o bande che tutt'ora li richiedono, essendo diventata "Romagna mia" un classico del repertorio. (immagine presa dal web)

19/02/14

Botta e risposta tra Grillo e Fazio: "Non siamo a Ballarò"

 Beppe Grillo seduto in platea non si è fatto sfuggire il momento per parlare con Fazio durante una pausa pubblicitaria.
Beppe Grillo: "Io non c'entro niente con quelli che vogliono suicidarsi!", riferendosi ai due operai arrampicati su una balaustra che hanno fatto irruzione al Festival. E il conduttore ha risposto: "Ormai ti hanno superato. Non puoi immaginare quanto mi faccia piacere", sottointendendo il fatto che il leader del M5S e uomo di spettacolo fosse li'.

E' il siparietto che ha visto impegnati per pochi secondi Grillo e Fazio, l'uno seduto in platea e l'altro in piedi sul palco dell'Ariston, in una pausa pubblicitaria del Festival di Sanremo. Grillo ha invitato Fazio a parlargli pero' in diretta tv, e Fazio ha replicato "ora fatemi fare il Festival, altrimenti e' come se facessi Ballaro'...", intendendo un talk show anziche' una rassegna della canzone italiana.

Il leader M5S alla serata inaugurale: ''Sono spettatore, non interferirò nel programma''. Poi è entrato in sala e ha preso posto in platea in diciassettesima fila. Secondo indiscrezioni, non confermate, avrebbe comprato 10 biglietti sulla stessa fila. Leone: ''Nessuno interromperà lo spettacolo''. Baudo all'Adnkronos: ''Se viene fa un favore a Fazio''. Al via il Festival tra Grillo e le polemiche su Rufus  "Andiamo lì dove c'è il vuoto per eccellenza, andiamo al festival di Sanremo". Lo ha detto Beppe Grillo incamminandosi dalla sede sanremese del Movimento 5 Stelle verso il Teatro Ariston.
 Al suo ingresso nel foyer dell'Ariston non sono mancate le urla di incitamento di alcuni sostenitori: "Beppe sei un grande! Vai Beppe sei tutti noi, sei l'unico onesto!!!". Poco prima sul suo blog Grillo aveva attaccato i compensi dei conduttori Rai e di Fabio Fazio. Dal suo posto in platea, rispondendo ai cronisti che gli si avvicinano per chiedere se guardera' il festival risponde: "Si' tranquillamente. Cosa volete che faccia? Non sono un disperato, non sono mica Cavallo Pazzo!" La notizia di una possibile interruzione della kermesse da parte dell'ex comico circolava da qualche giorno. Stamattina però il direttore di Rai1, Giancarlo Leone aveva gettato acqua sul fuoco: "L'unica cosa che è certa è che non sarà possibile per nessuno, che non sia già previsto nel cast della serata, salire sul palco. Non potremo consentire interruzioni dello spettacolo da parte di nessuno".
Pippo Baudo, uno che di fuori programma durante il festival ne ha gestiti parecchi: da Cavallo Pazzo ai cassaintegrati della Fiat, solo per citarne un paio, si era detto convinto nel pomeriggo che Grillo non sarebbe arrivato a Sanremo. ''Certo se venisse - aveva però aggiunto - darebbe uno scossone non indifferente al festival e farebbe un gran favore a Fazio. Ma non sarebbe un dramma da gestire: non sarebbe né la prima né l'ultima volta per il Teatro Ariston di dover ospitare fuori programma di protesta".
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