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30/07/15

PIccola guida agli oli di semi, quelli buoni per l...

PIccola guida agli oli di semi, quelli buoni per l...: Sono molti i semi da cui si ottengono vari tipi di oli che possono essere variamente usati in cucina. Ma è anche vero che siamo abituati a ...

27/10/14

Il sole: un valido aiuto per dimagrire

Uno studio dell'università di Edimburgo ha scoperto che l'esposizione ai raggi solari rallenta lo sviluppo dell'obesità e del diabete di tipo 2.


Uscire all'aria aperta sotto al sole aiuta a mantenere la linea perchè una moderata esposizione ai raggi UV favorirebbe il rilascio di una proteina chiave che rallenta la produzione di grasso. Lo dice uno studio delle universita' di Edimburgo e Southampton, pubblicato sulla rivista Diabetes. Il sole favorisce la produzione di ossido nitrico nella pelle, che viene rilasciato in circolo, dopo l'esposizione alla luce solare, svolgendo un ruolo chiave nel metabolismo.

Per arrivare a queste affermazioni i ricercatori hanno sperimentato lo studio sui topolini. Le cavie esposte ai raggi UV sono risultati più stabili nei livelli di glucosio e di avere resistenza all'insulina, sintomi tipici del diabete di tipo 2. Secondo i ricercatori, l'ossido nitrico rilasciato dalla pelle avrebbe un ruolo importante nel modo in cui si assimila il cibo, scongiurando condizioni metaboliche nocive come il diabete.

Tuttavia, i ricercatori ritengono che sia necessario approfondire l'argomento con altri studi, visto che per il momento le loro osservazioni sono state effettuate solo sui topi. "Studi come questo - ha detto Richard Weller, uno degli autori dello studio - stanno aiutando a capire come il sole puo' esserci utile nelle cure delle obesità. I consigli sull'esposizione al sole dovrebbero cambiare, il rischio di melanoma (cancro della pelle) non è l'unica malattia mortale, un bilanciamento fra effetti positivi ed effetti negativi è necessario.

05/10/14

L'ultima frontiera dei social network: Le app sulla salute

E' risaputo che gli italiani hanno come passione oltre al calcio, la telefonia e tutte le nuove tecnologie annesse. Con l'avvento dei device connessi in rete il 90% degli utenti hanno sostituito il telefonino con lo smartphone, scaricandosi tutte le app. che gli store online mettono a disposizione.

Fra le ultime applicazioni che hanno trovato un largo consenso, sono quelle dedicate al mercato della salute, ovvero le pratiche mediche e i servizi che passano da smartphone e tablet, che ormai hanno raggiunto quest’anno un valore mondiale di ben 6,7 miliardi di dollari. La stima proviene dalla società di ricerca Visiongain e arriva in un momento in cui i big della tecnologia, da Apple a Google fino a Facebook, stanno puntando e investendo nel settore.  
Queste applicazioni comprendono la raccolta di dati clinici e informazioni sanitarie a medici e ricercatori, monitorando funzioni vitali e assistenza diretta tramite la telemedicina. "La disponibilità di smartphone low cost, spiegano i ricercatori, ha consentito un largo accesso agli store online, dove ora si contano quasi un milione di app dedicate a salute e fitness. Le app spaziano da quelle gratuite per la dieta e l’attività fisica, a quelle a pagamento per l’imaging biomedico e il controllo delle funzioni vitali, ad uso anche professionale". "Poter diagnosticare, monitorare e comunicare con i pazienti in remoto promette ampi risparmi per gli operatori sanitari e le istituzioni" sottolineano gli analisti. Al contempo si crea un’opportunità di business per le aziende tecnologiche. Secondo un recente studio, i finanziamenti per le start up nel settore della salute digitale raggiungeranno i 3,5 miliardi di dollari nel 2014 e i 6,5 miliardi nel 2017.

Molti colossi dell’hi-tech stanno puntando sul settore, in primis Apple e Google ma anche Facebook, che stando le ultime indiscrezioni starebbe pensando di creare comunità online di supporto per permettere a malati della stessa malattia di creare gruppi stando in contatto tra loro. Ma non solo. Secondo la Reuters, Facebook starebbe pensando anche a un’applicazione con sistemi di prevenzione per migliorare la salute degli utenti.

Applicazioni salute per smartphone
Sembra che contatti tra la società di Zuckerberg e colossi della medicina, abbiano collabortato insieme per il settore. Già nel 2012 sulle pagine di Facebook venne introdotta la possibilità di indicare l’opzione “donatore di organi”. A consigliare Zuckerberg verso questo settore a parte la natura monetaria, dato l’enorme potenziale di questo mercato, la ricerca dell’American Journal of Transplantation, che dimostra come gli utenti affetti da malattie genetiche o rare usino spesso i social network per reperire informazioni, determinante sono stati i consigli della moglie Priscilla Chan, laureata in medicina, che lo ha incoraggiato a sondare questo settore.

16/09/14

Attenzione a bere acqua in bottiglia, non sempre fa bene alla salute

Diversi di noi, cercano di prendere alla lettera i consigli dei medici, che raccomandano di bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno ed è risaputo, che l'acqua potabile è fondamentale per mantenere la salute. 


Nonostante tutti i miei sforzi per rimanere in buona salute, ero sconcertato quando ho visto che mi si sono presentati una serie di sintomi e non stavo per niente bene, mi sentivo gonfio e non riuscivo più a dormire. 

A questo punto ho provato a togliere il pane dalla mia dieta, ma i risultati erano identici, anzi i probemi continuavano e aumentavano: dolori muscolari, dolori articolari, vertigini, palpitazioni, nausea e allora mi sono affidato ai consigli di: endocrinologi, neurologi, gastroenterologi, reumatologi e immunologi e ogni esperto mi dava la sua soluzioni per i sintomi che avevo. 

Un medico naturopata mi ha dato la risposta: avevo una carenza di magnesio
Sorprendentemente, bere acqua in bottiglia può causare, questo tipo di problema e il magnesio è vitale per il corpo e la sua mancanza può provocare parecchi disturbi e io li ho provati tutti.

La dose giornaliera raccomandata di magnesio per gli adulti è di 420 mg per gli uomini e 320 mg per le donne e si può ottenere facilmente da un mix di cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e carne e cercando di evitare la caffeina, l’alcol, e lo zucchero che spingono i reni ad espellere il magnesio e lo riducono drasticamente.
Acqua in bottiglia, non vuol dire sempre salute

01/08/14

Fertilità maschile | Due volte a settimana pesce bianco | Cosi si migliora

Migliorare la fertilità maschile si può!
Migliorare la fertilità maschile si può! Basterà assumere almeno due volte a settimana pesce bianco. 

Il beneficio con tutta probabilità è dovuto agli alti livelli di zinco che il pesce bianco contiene, per questo motivo migliorerebbe la fertilità maschile, favorendo la salute degli spermatozoi.

Tutto ciò è quanto si può dedurre a seguito di uno studio che presto verrà presentato al congresso dell’American Society for Reproductive Medicine dai ricercatori della Harvard University, da cui è emerso che, se il pesce bianco collabora a fare diventare padri gli uomini, al contrario il consumo di carni processate incide negativamente sulla qualità del seme maschile.

A questi risultati i ricercatori sono arrivati, esaminando sia l'alimentazione che qualità dello sperma di 156 uomini soggetti a fecondazione in vitro. Dai dati è risultato che gli uomini che assumevano anche solo metà porzione di carne lavorata al giorno, avevano il 5,5% di spermatozoi in salute contro il 7,2% di coloro che ne assumevano quantità inferiori. Contrariamente, gli uomini che almeno ogni due giorni si alimentavano con pesce bianco, come merluzzo o halibut, avevano una qualità dello sperma di gran lunga migliore di quelli che lo mangiavano di rado.

Come spiega Myriam Afeiche, uno degli autori dello studio, “abbiamo rilevato che l’assunzione di carne lavorata abbassa la qualità dello sperma, mentre il consumo di pesce la aumenta”.(il sole 24 ore)


29/07/14

Bulimia | Quell'irrefrenabile desiderio di mangiare...

La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da un irrefrenabile bisogno di mangiare. La parola bulimia deriva dal greco boùlimos,che sta a significare fame da bue.Può essere causata sia da fattori organici, sia da quelli psicologici. La bulimia organica è dovuta a varie patologie, delle quali è un sintomo, come ad esempio l'ulcera duodenale, ulcera gastrica, diabete mellito, ipertiroidismo o la sindrome ipoglicemica. Se invece è di natura psicologica allora si può parlare di bulimia nervosa, le cui cause possono essere: trascuratezza da parte dei familiari, sentirsi protagonista negativo nell'ambiente in cui si vive, essere oggetto di derisione per il proprio carattere o per la forma fisica. L’età di insorgenza della patologia è senza dubbio quella adolescenziale; la malattia colpisce prevalentemente i soggetti di sesso femminile. Una volta essersi "abbuffato" nel mangiare, chi soffre di bulimia, prova un senso di vergogna e di colpa, e a questo punto si sviluppa secondo due modalità: con una compensazione dell'abbuffata, autoinducendosi il vomito o assumendo lassativi o diuretici,oppure senza compensazione, vale a dire praticare digiuno completo nei giorni a seguire o gettandosi anima e corpo in un'attività fisica senza controllo. Purtroppo i soggetti bulimici vanno incontro a seri problemi di salute, quali i traumi gastroenterici, squilibri ormonali che nelle donne si manifestano con l'amenorrea, ciè mancanza del ciclo mestruale, carenze di sodio e potassio con conseguenze di carattere cardiologico. Le cure per la bulimia consistono nel trattamento antidepressivo o nell'assunzione di farmaci che riducono l'appetito.(immagine presa dal web)

Salute | Cosa ci dicono le nostre unghie? Controlliamone colore e forma.

Quando si parla della cura delle mani, si fa riferimento alla loro bellezza in genere, siano esse di uomo o di donna. Molti non sanno però che le mani, ed in particolare le unghie, oltre al fattore estetico rivestono una particolare importanza nel rivelarci lo stato di salute della nostra persona. Eventuali anomalie presenti nelle unghie come la consistenza, la forma ed anche il loro colore possono fornirci utili informazioni su eventuali abitudini alimentari scorrette, su malattie dermatologiche ed altri problemi riguardanti il nostro organismo. Le unghie sane hanno sempre un bel colore rosa, un cambiamento di colore, come ad esempio il viola, denota un probabile sintomo di alterazione della circolazione sanguigna, mentre delle unghie con macchie rosse possono essere il sintomo di un’affezione cardiaca, polmonare, renale.. Nelle unghie possono fare la comparsa anche delle macchioline bianche, sintomo questo di carenza di ferro, zinco, rame o di eccesso di acidi urici, e se queste macchioline interessano la maggior parte delle unghie possono indicare psoriasi, dermatite, eczema. La presenza nelle unghie di strisce longitudinali suggeriscono che l’intentino non compie il proprio dovere. Da tenere d’occhio anche le macchie scure,che potrebbero essere dovute a piccole emorragie da trauma, destinate quindi a scomparire in breve tempo, e se ciò non avviene potrebbero essere un neo, ma anche un melanoma. Ed è quindi opportuno sottoporsi a una visita dermatologica. Da non dimenticare però che i problemi di unghie possono derivare anche da manicure troppo aggressive o dall’applicazione di smalti di scarsa qualità. In questi casi l’autodiagnosi che stiamo facendo non è attendibile.(immagine presa dal web)

27/07/14

Scienza grafica | Una diversa visione della ricerca

VISO PULITO BARBA DI POCHI GIORNI  DIVERSI GIORNI   FOLTA
Stavate pensando di radervi quella barbetta che vi tormenta da qualche giorno? Non fatelo. 

Perlomeno, se vi interessa l'opinione femminile: uno studio svolto da scienziati australiani ha stabilito che le donne intervistate giudicano una barba di 10 giorni più attraente di un viso completamente "pulito".

Ricercatori dell'Università di New South Wales, a Sydney, hanno mostrato a 350 soggetti femminili foto di uomini con diverse quantità di peluria facciale, chiedendo loro di attribuire punteggi suddivisi in quattro categorie: attrattiva, competenze parentali. salute e virilità. Gli uomini con una barba di 10 giorni sono risultati i più attraenti. Le conclusioni dello studio, pubblicate sulla rivista Evolution an Human Behaviour, sono state che "può esistere una certa soglia di densità e distribuzione oltre la quale la barba esercita un'attrattiva estetica".(science)



05/07/14

Che cosa hanno in comune le patatine fritte e i cosmetici?

In comune le patatine fritte e i cosmetici hanno l'acrilamide. 

Nel 1999 la Commissione europea sulla sicurezza alimentare pubblicò un rapporto nel quale si diceva "che l'uso prolungato di prodotti cosmetici contenenti poliacrilamide poteva presentare un elevato rischio di cancro a causa dei residui acrilamidici presenti nelle preparazioni a base di questa sostanza". La commissione concluse che, per essere innocui per l'uomo questi prodotti dovevano contenere acrilamide solo in piccole concentrazioni (meno di -0,1 ppm.).
L'acrilamide è stata associata al cancro anche in un comunicato congiunto rilasciato dall'istituto di ricerca dell'università di Stoccolma e dalla National food administration svedese.
immagine presa dal web
Entrambi, hanno rilevato che il cancro provocato dall'acrilamide può svilupparsi semplicemente mangiando cibi ricchi di carboidrati, quali soono le patate, il riso e i cereali. Naturalmente le aziende che producono cereali hanno negato con netta decisione questa eventualità.
In una conferenza indetta dall'Istituto di ricerca alimentare è stato detto che una normale dose di patatine fritte può contenere la succitata sostanza in dosi 500 volte superiori a quella ammessa dall'Organizzazione mondiale della sanità per l'acqua da bere .

IL PARERE DELL'ESPERTO 
Nel nostro programma di prevenzione contro il cancro e le malattie cardiache, per anni abbiamo cercato di scoraggiare l'uso di cibi fritti. Un cibo genuino, preparato nel modo più semplice possibile è la chiave per una salute migliore. Oltre ai non pochi danni provocati dai grassi contenuti nelle fritture, dobbiamo tenere in particolare considerazione il fatto che ogni cibo a base di amido, se fritto, corre il rischio di formare acrilamide. Questa ricerca può in parte spiegare gli alti tassi di cancro delle nazioni occidentalirzate. Il potenziale rischio di cancro viene forse ridotto in alcuni paesi grazie all'uso di alimenti antiossidanti. Nell' attesa che gli scienziati e i politici decidano cosa fare di queste rivelazioni, sarebbe prudente evitare le patatine fritte (a meno che non si facciano al forno), i cereali raffinati (a meno che non siano preparati a casa con grani integrali) e molti altri cibi fritti.

04/07/14

un addio allo scrittore-attore-cantante Giorgio Faletti

Lo scrittore e attore Giorgio Faletti, 63 anni, piemontese di Asti, è venuto a mancare questa mattina all'ospedale Molinette di Torino. E' stato stroncato da un male incurabile mentre era ricoverato nel reparto di Radioterapia dell’Ospedale torinese e da qualche tempo aveva disdetto tutti gli impegni di lavoro perché le sue condizioni di salute non gli permettevano di continuare. Nato artisticamente negli anni settanta come cabarettista nel locale milanese Derby, periodo d'oro durante il quale nel locale facevano le loro apparizioni artisti del calibro di Paolo Rossi, Diego Abatantuono e Massimo Boldi, Faletti si sposta poi negli anni ottanta in televisione a fianco di Raffaella Carrà, prima di approdare con successo alla trasmissione "Drive in" presentata da Gianfranco D'Angelo ed Ezio Greggio. Si affaccia diverse volte al festival di Sanremo come cantante e nel 1994 ebbe successo con la canzone "Signor Tenente" inspirata alla strage di Capaci e via d’Amelio. Anche il cinema ha visto la presenza di Giorgio Faletti in diversi film come "La notte prima degli esami", "Miracolo italiano", "Cemento armato" altri ancora. Ma il boom del successo Faletti l'ha avuto come scrittore. Nel 2002 uscì il suo primo romanzo "Io uccido", con oltre quattro milioni di copie vendute, e due anni dopo, nel 2004,il secondo romanzo "niente di vero tranne gli occhi" con tre milioni e mezzo di copie vendute. I funerali dell'attore-cantante-scrittore saranno celebrati martedì 8 luglio, alle 15, presso la Collegiata di San Secondo ad Asti, la sua città natale.

03/06/14

Trichomonas vaginalis | Parassita che favorirebbe il proliferare delle cellule malate.

Trichomonas vaginalis, è un microrganismo che favorirebbe il proliferare delle cellule malate. Il parassita che si trasmette attraverso i rapporti sessuali, darebbe luogo ad un aumento di cellule cangerogene. 

I sintomi non sono sempre evidenti, ma quando nel momento in cui si manifesta la tricomoniasi, un'infezione di cui possono essere affetti, sia la donna che l'uomo, essi manifestano bruciore e prurito. Effettivamente la tricomoniasi potrebbe avere a che fare con il cancro alla prostata. Si tratta dell'ipotesi riproposta da uno studio effettuato dall'Università della California eseguito insieme ai ricercatori italiani dell'Università di Sassari.
Trichomonas vaginalis
(immagine dal web)

Il vincolo tra microrganismi patogeni e il cancro alla prostata era già stata proposta da altri studi. Il team internazionale, di cui fanno parte i nostri ricercatori Pier Luigi Fiori, Daniele Dessì, Paola Rappelli e Anna Rita Cocco dell'Università di Sassari, ha cercato ulteriori conferme a tal proposito. Nello studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, gli scienziati hanno provveduto ad eseguire un test su cellule umane della prostata, venendo a conoscenza del fatto che il protozoo Trichomonas vaginalis favorisce il cancro nella sua crescita. Il microrganismo, infatti, rilascia una proteina che favorisce l'infiammazione e aumenta il caos cellulare come nel caso del cancro.

Un'infezione alquanto comune
La tricomoniasi è l'infezione non virale più comune tra uomini e donne: colpisce circa 275 milioni di persone e si trasmette nei rapporti vaginali. Non è sempre che produce sintomi evidenti, ma quando si manifestano il più delle volte sono dolore o bruciore mentre si urina sia per l'uomo che per la donna, dolore dopo l'eiaculazione, perdite vaginali o dall'organo sessuale maschile, bolle, prurito e irritazione, crampi ai genitali per la donna.(ilsole24ore)

02/06/14

IL COLORE DELLA SALUTE

Come un elemento visivo influenza le risposte del nostro organismo

Icolori sono un esempio di come si può condizionare lo stato d'animo e i sentimenti favorendo la guarigione di molti disturbi comuni.
Usati insieme alla comprensione del linguaggio degli organi e delle moderne tecniche mediche hanno un effetto sinergico, cioè si potenziano a vicenda.
È ormai dimostrato che ciascun colore ha una sua specifica lunghezza d'onda, grazie alla quale le tinte possono essere percepite dall'occhio umano e attraverso questa via entrare nel corpo e svolgervi pregevoli effetti positivi.
Non si tratta di cose prive di fondamento scientifico, come molti scettici sono portati a credere ma di un approccio medico in tutti i sensi. In definitiva, sensibilizzarsi al colore assicura uno strumento in più per formulare diagnosi precise e accelerare così i processi di guarigione.
Ecco una panoramica sui colori e sulle malattie per le quali sono più adatti.


 ROSSO Ha un potere decongestionante: applicato sulla schiena e nella zona vicina al cuore può favorire l'aumento dei globuli rossi; sulle piante dei piedi migliora la circolazione; a livello dell'ombelico e dell'inguine aiuta a contrastare la stipsi.

 
ARANCIONE Ha una funzione normalizzatrice e si adopera per asma e disturbi respiratori, crampi e spasmi muscolari, disfunzioni della tiroide, ulcera, disturbi digestivi. Aiuta a recuperare entusiasmo e vitalità. 


GIALLO Ha un effetto stimolante sull'apparato locomotore e sulla sfera
intellettiva. Va evitato se si soffre di stati nervosi e insonnia, nevralgie,ipertensione, tachicardia, febbre, infiammazioni.


VERDE Agisce come rivitalizzante e riequilibrante sull'intero organismo: tonifica il sistema nervoso, ha funzioni depurative a livello di fegato e reni.


BLU Spiccate proprietà calmanti e rilassanti, non a caso è l'ideale per far
scendere la temperatura corporea e curare la tachicardia. E ancora. Va bene per contrastare le infezioni, i mal di testa, l'insonnia e l'ipertensione di origine nervosa. Negli ospedali, in alcuni reparti pediatrici, impiegano la luce blu per lottare con il cosiddetto ittero


VIOLA Stimola l'attività della milza, cura i reumatismi, le malattie della pelle e i disturbi che interessano la vescica. 


INDACO Buono nelle infiammazioni degli occhi, nelle otiti e in altri disturbi dell'orecchio. Calma la febbre e la diarrea. 



31/05/14

Il Ministero della Salute consiglia | Allergia ai pollini, basta seguire alcune semplici regole.

Siete allergici ai pollini? Il Ministero della Salute consiglia alcune semplici regole. Filtri anti-polline nelle auto e uscire solo in determinate ore della giornata.

Stiamo vivendo proprio una assurda primavera, che a causa delle piogge frequenti quest'anno è meno “aggressiva” per chi soffre di allergia. Ma bisogna pur sempre mantenere alta l'attenzione, per cercare di scansare i sintomi dannosi che ne conseguono. A tal proposito, il Ministero della Salute ha raccolto in una sezione del suo sito dedicato interamente alla pollinosi, l'allergia causata dalla reazione immunitaria all'inalazione dei pollini
Allergia ai pollini
(immagine dal web)

Si tratta di consigli tanto semplici quanto utili, al fine di rendere la vita più semplice a chi deve fare fronte a raffiche incessanti di starnuti, tosse, prurito e occhi rossi.
Gli affetti da allergia sanno bene di cosa stiamo parlando: si chiamano periodi di pollinazione. Durante la stagione estiva, pertanto, è fondamentale fare attenzione a rispettare queste regole:
  • Uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferibilmente di prima mattina o in tarda serata.
  • Le gite in campagna, in particolare se c'è forte vento e, in special modo, evitare di passeggiare nei prati dove sia stata tagliata l'erba recentemente.
  • Viaggiare in macchina o in treno con i finestrini aperti. Se state viaggiando in macchina, usate preferibilmente un impianto di aria condizionata, fornito di filtri di aerazione anti-polline.
  • Le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, particolarmente nelle giornate ricche di sole e ventose facendo attenzione agli eventi temporaleschi.
  • Mantenere in casa chiuse le finestre nelle ore centrali della giornata; a livello preventivo possono essere anche consigliati, quando è possibile, dei brevi soggiorni in clima marino, durante il periodo della pollinazione, dato che al mare la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa.(ilsole24ore)

22/05/14

Over50, attenti al consumo di proteine, sono nocive se è elevato

Assumere molte proteine durante i pasti non è molto indicato. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California, guidati dal direttore Walter Longo, i quali hanno effettuato uno studio, pubblicato sulla rivista “Cell Metabolism”, durante il quale hanno analizzato l’alimentazione di oltre 6 mila over50 e il loro apporto proteico. Dallo studio emerge che esiste una correlazione tra l’eccessivo consumo di proteine e un aumento della mortalità causata dal cancro. Non solo, lo studio ci dice anche che le persone che hanno superato la mezza età vanno incontro ad una morte prematura se la loro alimentazione è basata su cibi ad elevato contenuto di proteine animali, quali latte, formaggio e carne. Gli amanti di questi alimenti, emerge dallo studio, rispetto a soggetti avvezzi al mangiar sano, hanno un rischio di morte per varie patologie superiore di ben il 74 %. Stesso rischio si corre con le diete a contenuto proteico medio, mentre l’ideale sarebbe una dieta con una percentuale di proteine ( sia animali che vegetali, anche se quest’ultime meno nocive) al di sotto del 10%. I ricercatori con questo studio hanno messo in risalto la relazione esistente nei soggetti Over50 tra elevato consumo di proteine e l’insorgenza di tumori, di conseguenza ne consegue che l’alimentazione cambia con l’età. In età giovanile le proteine aiutano il nostro organismo a svilupparsi controllando il fattore di crescita IGF-I, il quale cala notevolmente oltre i 60-65 anni. Il dottor Longo inoltre dice che un consumo notevole di proteine è nocivo, ma non bisogna neanche esagerare al contrario, perché un apporto scarso o assente comporta una rapida denutrizione e di conseguenza una salute cagionevole. (immagine presa dal web)

20/05/14

Carceri: oltre al sovraffollamento altri pericoli per i detenuti: le malattie.

Attenti a non subire condanne penali, per lo meno quelle per le quali viene richiesta una pena detentiva. Da Torino la Simspe, Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria, lancia un appello circa i pericoli cui vanno incontro i detenuti una volta reclusi. Pericoli di tipo sanitario, come malattie gravi quali Aids, tubercolosi, epatiti, malattie veneree e quant'altro, le quali, aggiungendosi alla pena detentiva, vanno di fatto a privare il detenuto oltre che della libertà anche della salute. Questo è quanto emerge dal XV° Congresso appunto della Simspe che si sta svolgendo a Torino dal 18 maggio ad oggi presso lo Starhotels Majestic, e che ha per tema "L'Agorà penitenziaria 2014 - Dalla teoria alla pratica: protocolli operativi in ambito penitenziario." Le prigioni sono ormai equivalenti a dei "cronicari", con la presenza di una percentuale molto elevata di soggetti malati e a rischio, come i tossicodipendenti che raggiungono circa il 32%. Inoltre il sovraffollamento delle carceri funge da catalizzatore al contagio di molte malattie. Altre patologie presenti sono quelle psichiatriche con il 27%, cardiovascolari (16%), dermatologiche (10%). Tra le malattie infettive fa da regina l'epatite C con il 32%, la Tbc con il 21, epatite B (5%), Hiv e sifilide.Il Presidente della Simspe Sergio Babudieri riferisce come questi dati siano sicuramente sottostimati, dal momento che non esiste un Osservatorioepidemiologico nazionale. " All'attenzione della classe politica c'è solo il problema del sovraffollamento delle carceri - ha detto il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, - mentre non si fa mai riferimento alla salute carceraria."

19/05/14

Vogliamo evitare l'Ictus? Mangiamo più fruttae verdura.

Questa volta lo studio arriva dalla Cina, e precisamente dalla Qingdao University, ed è stato pubblicato sulla rivista specializzata "Stroke". Gli alleati preziosi per la nostra salute sono questa volta frutta e verdura. Mangiare abbondantemente questi due alimenti, secondo lo studio, contribuisce a ridurre il rischio di avere un ictus in media del 20%. I ricercatori hanno combinato i risultati di venti studi diversi effettuati negli ultimi 19 anni e sono giunti al risultato che mangiando 200 grammi di frutta al giorno si ha una diminuzione del rischio di ictus pari al 32%. Un pò meno per la verdura, mangiandone sempre 200 grammi/die il rischio diminuisce dell'11%. Sembra che il merito di ciò sia imputato ai carotenoidi, un genere di antiossidanti presenti in molti tipi di frutta e verdura. In un altro studio è stato notato che pazienti con bassi valori di tre carotenoidi, e precisamente l'alfa-carotene, il beta-carotene e il licopene erano soggetti ad un rischio più elevato di ictus. Mangiando quindi più frutta e verdura abbiamo la capacità, oltre che fornire il nostro organismo di carotenoidi, di controllare la pressione sanguigna, e di migliorare il microcircolo; non solo, ma controlliamo anche il colesterolo, la massa corporea e le infiammazioni, tutti fattori, questi, che aumentano il rischio di ictus.

18/05/14

La scelta dei vegani

Cosa significa essere vegani, quale lafilosofia di qusto movimento? Scopriamo quali sono i principi di questo stile di vita che si sta diffondendo sempre di più


Nutrirsi in maniera consapevole è una filosofia di vita a cui tutti noi dovremmo prestare attenzione, per la propria salute, per l'ambiente e per gli animali. Se per caso fossi trasportata in un mondo in cui io stessa fossi costretta a procurarmi il cibo da sola, di certo sarei una di quelle persone che dedite alla raccolta e all'agricoltura, poichè non sono capace di uccidere.

Non sarei in grado di "tirare il collo" ad una gallina, di uccidere un coniglio o di andare a caccia per nutrirmi di carne, perchè gli animali mi piace vederli sereni, in salute e liberi. Dunque, riflettendo su questo, ho concluso che io sono una di quelle persone che pur mangiando molto raramente carne, lo faccio perchè il lavoro sporco lo fa qualcun altro al posto mio. In più, mi sono anche accorta che, guardare i banchi dei macelli nei supermercati, mi fa pensare non al cibo, ma ad una fila di cadaveri.

Immagine presa dal web
Ecco perchè vorrei dedicare questo post alla comprensione più profonda della filosofia vegana. Una folosofia  che si sta diffondendo sempre di più. Ma cosa significa essere vegan e perchè questa scelta?
Una delle ragioni principali è il rispetto degli animali.

Chi segue questo stile di vita  considera gli animali esseri sensibili con un loro valore intrinseco. Per questo i vegan non mangiano prodotti animali come carne, pesce, uova e latticini, non indossano pelle, lana o seta, non usano prodotti sperimentati sugli animali. Non comprano animali e non li tengono in gabbia, non visitano zoo e acquari, non vanno al circo e agli spettacoli che impiegano animali.

Evitano insomma tutto quello che comporta la morte e la sofferenza degli animali. Ogni anno miliardi di esseri senzienti sono trasformati in prodotti alimentari, dopo una breve vita fatta solo di sofferenza. Chi sceglie di vivere vegan non può fermare da solo tutto questo: rifiuta però di parteciparvi e di esserne la causa. Non solo. Compie una scelta consapevole e responsabile, mandando un importante segnale per una società più rispettosa dei diritti degli animali non umani e umani.

16/05/14

Materiali per gli imballaggi degli alimenti: sono davvero sicuri? Il vetro è la soluzione migliore

I materiali per gli imballaggi degli alimenti come la plastica, il metallo, la carta, il cartone sono davvero sicuri per la salute? E gli alimenti a cosa vanno incontro?


Quando andiamo a fare la spesa, oltre ai prodotti freschi, acquistiamo anche quelli confezionati. Sono sicura però, che molti di noi non si domandano affatto se il materiale della confezione sia un materiale sicuro per gli alimenti che vi sono conservati all'interno. Anche questo è un tema verso il quale dovremmo sensibilizzarci, cercando di informarci e capire quale materiale sia più sicuro a tutela della salute.

Già, perchè non dimentichiamoci che vi sono sostanze chimiche che possono trasferirsi dalla confezione agli alimenti. Friend of Glass, è un movimento che crede nel vetro come materiale sicuro per la salute, per l'ambiente, perchè non altera gli alimenti, per la sua storia, per la creatività.

Alimenti conservati in vetro
immagine presa dal web
Grazie ad una ricerca portata avanti da questo movimento e condotta su circa 8000 persone, è emersa
una preoccupazione crescente per le sostanze chimiche che potrebbero migrare dalle confezioni agli alimenti. Circa il 66% degli intervistati ha espresso la propria preoccupazione per le contaminazioni alimentari. La preoccupazione maggiore ruota intorno alle confezioni di plastica, ritenute più pericolose rispetto ad altre tipologie come metallo, cartone, carta e vetro.

La tendenza dei consumatori, dettata dalla logica è quella di acquistare di più cibi e bevande confezionati in imballaggi in vetro e la tendenza è in crescita. La sensibilizzazione nei confronti degli alimenti ha fatto sì che i consumatori rivolgano la loro attenzione non solo alle etichette presenti sulle confezioni, ma anche ai materiali di imballaggio. I più attenti sono i  neo genitori con figli piccoli, infatti il 77% conserva gli alimenti dei propri figli in contenitori in vetro ed evita l'acquisto di cibi o bevande in confezioni di plastica.

Il problema della migrazione di sostanze chimiche dalla confezione all'alimento è un problema da non sottovalutare, lo spiega Dieter Schrenk, esperto di farrmacologia e tossicologia dell'Università di Kaiserslautern, in Germania. Il problema però, dice Dieter, era molto più rilevante in passato rispetto ad oggi. Il rischio di contaminazioni alimentari oggi è piuttosto basso, ma non per questo le ricerche si fermeranno,  perchè dal punto di vista scientifico  il tema è da approfondire.

Perchè il vetro è considerato il materiale più sicuro per il confezionamento di cibi e bevande? Perchè esso agisce come una barriera naturale e impermeabile e non interagisce con gli alimenti solidi o liquidi. La Food and Drug Administration negli Stati Uniti, ritiene che il vetro sia l'unico materiale ritenuto davvero sicuro dal punto di vista degli imballaggi alimentari. Quando l'Unione Europea, nel 2011, ha deciso di mettere al bando il BPA (bisfenolo A, composto organico con due gruppi di fenolo, dannoso per la salute) per la produzione dei biberon, ha indicato proprio il vetro come alternativa sicura per la salute. La Commissione Europea sta lavorando alla legislazione relativa alle sostanze chimiche cedute dagli imballaggi alimentari verso il loro contenuto. Il vetro è la soluzione migliore per tutti.

15/05/14

Se fumi rischi un invecchiamento cerebrale precoce, smetti e ti torna il buonumore.

“Perché fumo? A cosa serve fumare?” Quante volte ci siamo posti queste domande, dandoci anche delle risposte abbastanza scontate, ma senza mai prendere una drastica decisione e dare un taglio netto alla sigaretta. “Lo so, non serve a niente, ma fumare mi rilassa, mi dà sicurezza con gli altri, non ne posso fare a meno, e poi posso smettere quando voglio”, ci giustifichiamo. Senza pensare a quanti e quali danni possiamo avere a breve o a lungo termine. Uno studio durato 25 anni, effettuato dai ricercatori dell’University College di Londra (apparso su Archives of General Psychiatry) condotto su 7.236 uomini e donne di mezza età (dipendenti del Servizio civile inglese), ha dato come risultato un’accelerazione del rischio di demenza ed invecchiamento precoce del cervello, a cominciare dai 45 anni di età. Ai volontari di questo studio è stato chiesto di svolgere alcuni prove cognitive a tre età diverse: tra i 44-69 anni, tra i 50 e i 74, e tra i 55 e gli 88, e si è arrivati alla conclusione che i fumatori mostravano un declino cognitivo più veloce, di circa 10 anni, rispetto ai non fumatori. E più numerose erano le sigarette fumate, maggiori erano i danni neurologici. Ma c’è un altro studio condotto dai ricercatori dell’Università di Nottingham e pubblicato sulla rivista medica British Medical Journal dove si è studiata la salute psicologica di circa 1500 partecipanti a dei corsi contro il fumo, misurandola sei settimane prima del corso e poi ricalcolandola dopo altre sei settimane senza aver fumato. I risultati hanno dimostrato che dopo un primo momento di variazione di umore, dovuto probabilmente allo stop drastico del fumo di sigaretta, nella totalità dei volontari è stato notato un evidente calo dei sintomi ansiosi e depressivi, lasciando spazio all’ottimismo e alla voglia di programmazione. Smettere di fumare quindi non può che fare bene alla salute dell’uomo (e della donna), dal momento che sono sufficienti poche settimane per riscontrare effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio per arrivare, a 10 anni dopo lo stop al fumo di sigaretta, a un rischio di malattie cardiovascolari e tumorali pari a quelle di un soggetto che non ha mai fumato. E non è poco.

13/05/14

Passeggiando in bicicletta: antistress, tutta salute

 Andare in biciletta è un toccasana per la mente e per il corpo: aiuta a combattere lo stress, favorisce il contatto con la natura e riduce drasticamente la possiblità di contrarre alcune importanti malattie


Ci muoviamo poco, l'esercizio fisico in tempi moderni è stato ghettizzato in favore di una vita stanziale, e la vita stanziale ha portato con sè tutta una serie di problematiche di salute che non vanno sottovalutate. A pensarci bene, la vita dei nostri nonni era una vita in cui l'esercizio fisico non mancava e questo, tranne rari casi, ha garantito loro una longevità e un forza che oggi noi possiamo solo sognare. 

Se fossimo un po' più attenti al nostro benessere fisco e mentale, ci renderemmo conto che per superare tanti piccoli problemi di salute basterebbe davvero poco: andare in bici, camminare, fare ginnastica, insomma muoversi, ci aiuterebbero a combattere lo stress e conseguentemente a mantenere il nostro corpo sano e tonico. Fra le tante tipologie di sport fra cui possiamo scegliere, andare in bicicletta ha dei vantaggi particolari e tutti coloro che vanno regolarmente in bici, hanno maggiori possibilità di sembrare più giovani e tonici, rispetto a chi non lo fa.

Andare in bici
immagine presadal web
Quali dunque i vantaggi?  In base ad alcuni studi, il ciclismo è di aiuto per combattere gli stati d'ansia e di depressione, grazie all'induzione del movimento e al contatto con la natura. Pedalare aumenta il consumo di calorie giornalierio, favorisce l'accelerazione del metabolismo, che quando diventa più elevato assicura la perdita naturale di peso. Non solo, minimizza le probabilità di contrarre il diabete.  A scanso di quanto si potrebbe pensare, la bici fa bene alle donne incinte, perchè aumenta drasticamente la salute cardiovascolare,  favorendo un parto più semplice.

Studi fatti da oncologi hanno dimostrato una parziale riduzione di contrarre tumori in coloro che pedalano regolarmente, in particolare il cancro al seno e all'intestino. Andare in bicicletta una volta al giorno dimezza completamente le possibilità di contrarre malattie al cuore. E' dimostrato che vi è una totale riduzione di complicazioni cardiovascolari fatali e non fatali, tra coloro che praticano tale disciplina, e questo perchè il ciclismo coadiuva, se praticato saltuarialmente un miglioramento quasi totale dell'apparato circolatorio, riducendo lo stress sulle coronarie e regolarizza il battito cardiaco.
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