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20/09/14

Le mele hanno davvero tanti benefici? Scoprite quali

In questi anni, gli scienziati dell'USDA, hanno studiato più di 100 alimenti per misurare la loro concentrazione antiossidante per porzione e dare alcune risposte alle malattie, che sono presenti sul nostro pianeta. 


Infatti gli antiossidanti sono sostanze che combattono le malattie e gli scienziati ritengono che questi composti aiutano a prevenire e riparare i danni di ossidazione che avvengono durante l'attività delle cellule normali.

Le mele sono anche piene di una fibra chiamata pectina, una mela di medie dimensioni contiene circa 4 grammi di fibre e la pectina è classificato come una fibra solubile, fermentabili e viscosa, una combinazione che dà parecchi benefici per la salute.

Io vi elenco 8 benefici:

1. I denti restano bianchi e sani: Una mela non andrà a sostituire lo spazzolino da denti, ma mordere e masticare una mela stimola la produzione di saliva in bocca, riducendo la carie abbassando e quindi i livelli dei batteri.

2. Evitare il morbo di Alzheimer: Un nuovo studio condotto sui topi dimostra che bere succo di mela può tenere lontano il morbo di Alzheimer e combattere gli effetti dell'invecchiamento sul cervello.

3 Protezione contro il Parkinson: La ricerca ha dimostrato che le persone che mangiano frutta e altri alimenti ricchi di fibre acquisiscono una certa protezione contro il Parkinson, una malattia caratterizzata da una ripartizione delle cellule nervose che producono dopamina del cervello.
Gli scienziati hanno collegato questo al potere per combattere i radicali liberi degli antiossidanti in esso contenute.

4. Combattono diversi tipi di tumore: Gli scienziati della American Association for Cancer Research, tra gli altri, concordano sul fatto che il consumo di mele ricchi di flavonol potrebbe contribuire a ridurre il rischio di sviluppare cancro al pancreas fino al 23 per cento.
I ricercatori della Cornell University hanno identificato diversi composti triterpenoidi nella buccia delle meleche hanno una attività anti-crescita e sono potenti contro le cellule tumorali nel fegato, nel colon e nella mammella.
La loro prima ricerca ha scoperto che gli estratti di mele intere possono ridurre il numero e le dimensioni dei tumori mammari e nel frattempo, il National Cancer Institute negli Stati Uniti ha raccomandato un elevato apporto di fibre per ridurre il rischio di cancro del colon-retto.

5. Diminuire il rischio di diabete: Le donne che mangiano almeno una mela al giorno hanno meno probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, infatti le mele hanno fibre solubile, che sono la chiave per smussare le oscillazioni di zucchero nel sangue.

6. Riduce il colesterolo: Le fibre solubili trovate nelle mele si lega con i grassi a livello intestinale e permettono di riequilibrare e abbassare il colesterolo cattivo.

7. Controlla il tuo peso: Molti problemi di salute sono associati con l'essere in sovrappeso, tra cui le malattie cardiache, ictus, pressione alta, diabete di tipo 2 e apnea del sonno.
Per gestire il tuo peso e migliorare la nostra salute, i medici raccomandano una dieta ricca di fibre.
Gli alimenti ricchi di fibre vi sazieranno senza spendere troppe calorie.

8. Rafforzare il sistema immunitario: Mele rosse contengono un antiossidante chiamato quercetina. Recenti studi hanno scoperto che la quercetina può contribuire a rafforzare e fortificare il sistema immunitario, soprattutto quando sei stressato.
Le mele danno tanti benefici

24/05/14

Cerchi un rimedio contro la carie? Bevi vino rosso.

A chi non dispiace un buon bicchiere di vino rosso durante i pasti, assaporarne il gusto e trarne gli effetti benefici? Già nel 1995 una ricerca dell'università di Copenaghen aveva dimostrato che un consumo non eccessivo e regolare di vino durante i pasti, meglio se vino rosso, limita il rischio di malattie cardio-vascolari, (ma ultimamente sembra sia stato smentito), protegge contro il cancro e fortifica le difese immunitarie, inoltre essendo ricco di antiossidanti, combatte i radicali liberi presenti nel nostro organismo. Ora un altro studio, questa volta del Consiglio nazionale di ricerca spagnolo, pubblicata sulla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry, dimostra che il vino rosso ha dei risultati molto positivi sulla carie. E’ noto che i batteri della bocca si organizzano in un biofilm, cioè un’ aggregazione complessa di microrganismi appunto caratterizzata dalla secrezione di una matrice adesiva, di conseguenza formano della placca e degli acidi che iniziano a danneggiare la nostra dentatura e contro i quali non c’è acqua, spazzolini o dentifrici al fluoro che tengano. Non è così per i polifenoli presenti nel vino rosso e soprattutto nei semi dell’uva. entrano in gioco i polifenoli, contenuti nel vino e nei semi dell’uva, che hanno proprietà di rallentare la proliferazione dei batteri. La dottoressa Maria Victoria Moreno-Arribas e la sua equipe hanno creato dei biofilm costituiti da batteri dannosi per la salute dentale, li hanno poi immersi in soluzioni di vino rosso, vino rosso senza alcol, vino ed estratto di semi d’uva e acqua con 12 per cento di etanolo. Il risultato è stato che il vino, in tutte le sue declinazioni, si mostrava molto attivo nel disintegrare i batteri. (immagine presa dal web)

19/05/14

Vogliamo evitare l'Ictus? Mangiamo più fruttae verdura.

Questa volta lo studio arriva dalla Cina, e precisamente dalla Qingdao University, ed è stato pubblicato sulla rivista specializzata "Stroke". Gli alleati preziosi per la nostra salute sono questa volta frutta e verdura. Mangiare abbondantemente questi due alimenti, secondo lo studio, contribuisce a ridurre il rischio di avere un ictus in media del 20%. I ricercatori hanno combinato i risultati di venti studi diversi effettuati negli ultimi 19 anni e sono giunti al risultato che mangiando 200 grammi di frutta al giorno si ha una diminuzione del rischio di ictus pari al 32%. Un pò meno per la verdura, mangiandone sempre 200 grammi/die il rischio diminuisce dell'11%. Sembra che il merito di ciò sia imputato ai carotenoidi, un genere di antiossidanti presenti in molti tipi di frutta e verdura. In un altro studio è stato notato che pazienti con bassi valori di tre carotenoidi, e precisamente l'alfa-carotene, il beta-carotene e il licopene erano soggetti ad un rischio più elevato di ictus. Mangiando quindi più frutta e verdura abbiamo la capacità, oltre che fornire il nostro organismo di carotenoidi, di controllare la pressione sanguigna, e di migliorare il microcircolo; non solo, ma controlliamo anche il colesterolo, la massa corporea e le infiammazioni, tutti fattori, questi, che aumentano il rischio di ictus.

24/04/14

Contro il tumore della prostata bere molto caffè.

E’ noto che il caffè ha effetti benefici per la salute: aumenta la vigilanza, diminuisce il senso di fatica, aumento della motilità intestinale ed altro ancora. Ora arriva una ricerca condotta dall’Università di Harvard (Usa) che ha pochi precedenti tra quelle condotte sull´argomento: una durata di 20 anni e circa 50 mila soggetti coinvolti. E anche le conclusioni sono eccezionali. Sì, perché secondo gli esperti statunitensi bere molto caffè, addirittura 6 tazze al giorno, diminuisce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore della prostata e di morirne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the National Cancer Institute”, ha dimostrato che bere 6 caffè al giorno riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e addirittura del 60% di morire per colpa di questa forma di tumore. Ma la sorpresa maggiore è che l’effetto benefico sarebbe identico sia per il caffè tradizionale che per quello decaffeinato: come a dire che non è la caffeina l’artefice del “miracolo” bensì gli antiossidanti dei quali il caffè è ricco.. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè, negli uomini, ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% di gustarne 6. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.

04/03/14

L’Alzheimer si combatte anche a tavola. Con i Broccoli.

Dalla natuta un aiuto per la prevenzione di stress e Alzheimer. I broccoli. Lo sostiene uno studio presentato dal professor Paolo Costantino, docente di biologia molecolare presso l’Università La Sapienza di Roma, durante le giornate inaugurali del SapiExpo, manifestazione legata al prossimo Expo2015. Sostanza chiave delle proprietà benefiche dei broccoli sono gli antiossidanti, presenti in grande quantità soprattutto nei germogli. Essi garantirebbero un’azione preventiva contro la degenerazione cognitiva legata all’Alzheimer e lo stress ossidativo: “I comuni broccoli e in particolare i suoi germogli, sono ricchi di antiossidanti e abbiamo osservato effetti sorprendenti sulla salute umana. I risultati sono stati spesso straordinari, abbiamo verificato infatti un importante effetto protettivo sullo stress ossidativo e proprietà contro l’Alzheimer.” Afferma il Prof. Costantino. La scoperta è stata realizzata somministrando estratti di germogli di broccoli, in varie fasi della loro crescita, in campioni cellulari e in modelli animali capaci di simulare malattie umane. "I risultati. - ha spiegato il ricercatore - sono stati spesso straordinari, abbiamo verificato infatti un importante effetto protettivo sullo stress ossidativo e proprietà contro l'Alzheimer". Il principio attivo responsabile degli effetti benefici del broccolo, come ha spiegato Costantino, non è ancora stato individuato con certezza. Lo studio, ancora in corso e coordinato da ricercatori della Sapienza, e stato finanziato dalla Regione Lazio e coinvolge gruppi di ricerca molto diversi tra loro. Non è tuttavia il primo studio a indicare nei broccoli un potente alleato per la salute umana. Questo esemplare di verdura crucifera è stato associato anche a un’azione protettiva nei confronti dell’artrite, come dimostrano i risultati ottenuti dai ricercatori dell’Università dell’East Anglia, nel Regno Unito. Sono inoltre ricchi di vitamine C e K, oltre a vantare importanti proprietà protettive contro le patologie tumorali che colpiscono l’intestino.

27/02/14

Cacao: sfruttiamone i benefici

L'uso del cacao appartiene alle civiltà precolombiane, le prime che ne hanno riconosciuto le indubbie qualità per la salute e per il palato. Più puro è il cacao più i suoi principi rimangono intatti.  Di studi se ne sono fatti tanti,   miti  sono sfatati, e finalmente, come nelle novelle si è giutni ad un lieto fine. Il cacao fa bene. Perchè? Non è solo una questione di gusto.
Migliora prima di tutto l'umore perché contiene molecole che agiscono direttamente sul cervello, modulandone l'attività. In molti avranno già sentito nominare la serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Meno note sono la feniletilammina e la teobromina; la prima, in particolare, promuove il rilascio di endorfine, molecole che oltre a favorire il buonumore riducono la sensibilità al dolore.
Cacao

Se a tutto ciò si aggiunge anche una certa dose di caffeina – che comunque è limitata a concentrazioni 10 volte inferiori rispetto a quelle presenti nel caffè – la sferzata di energia positiva è assicurata. I benefici del cacao non finiscono però qui. Grazie alla sua azione vasodilatatrice riduce la pressione sanguigna e favorisce la circolazione del sangue anche a livello dell'epidermide. Non solo, grazie ai suoi antiossidanti aiuta a ridurre i valori della glicemia a digiuno, riduce i livelli di colesterolo totale e di quello “cattivo” e aiuta a difendere la pelle dall'azione nociva delle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi del sole. Il cacao, insomma, è un vero toccasana per la salute.
Questo no nsignifica che siamo autorizzati a mangiarne quantità industriali, la moderazione è una regola che vale per tutto. Evitiamo quindi tavolette e praline che contengono troppi zuccheri e prediligiamo le varianti fondenti, senza esagerare nel consumo. 
Un'altra strategia è non pensare solo ai dolci: il cacao può essere utilizzato in cucina anche in altro modo. Qualche esempio? Le tagliatelle nel cui impasto viene aggiunto anche il cacao, ma anche l'abbinamento con le carni. Salse cioccolatose si sposano bene sia con il pollo che con tacchino e coniglio. Qualcuno le utilizza anche per accompagnare i frutti di mare. Cosa dire, poi, della fonduta? Abbinata alla frutta è un modo alternativo per godersi i benefici del cacao unendoli a quelli di fragole, agrumi, kiwi e chi più ne ha, più ne metta.

15/02/14

Bere il vino, meglio se rosso, allunga la vita. L’importante è non esagerare.

Una mela al giorno leva il medico di torno: quante volte ce lo siamo sentiti dire, da bambini, dai nostri genitori. La mela e tanti altri alimenti, sarebbe bene si consumassero quotidianamente, un po' per il loro ottimo sapore, un po' perché fanno bene al nostro organismo ed alle difese immunitarie: certi cibi sono infatti un segreto per migliorare la qualità della nostra esistenza, al tempo stesso allungando l'aspettativa di vita in maniera concreta. Tra gli alimenti salutari più diffusi e graditi vi è sicuramente il vino: specie se ricavato da uva rossa, che contiene resveratrolo, polifenolo che conferisce alla bevanda le famose proprietà antiossidanti. È stato documentato infatti come tale principio attivo possieda una forte azione antitumorale, prevenendo una delle principali ragioni che portano all'insorgere di vari tipi di cancro: si tratta dello stress ossidativo, ovvero sia un accumulo di radicali liberi che l'organismo non è in grado di debellare. Ma le caratteristiche positive del resveratrolo non si fermano a questo: perfetto per i trattamenti anti-età, il principio attivo del vino rosso è caratterizzato anche da proprietà antinfiammatorie e vasoprotettive. Se i benefici di un bicchiere di vino rosso al giorno erano ben noti anche ai nostri nonni, fino ad oggi però tali benefici non erano ancora stati calcolati in maniera precisa: vale a dire che si conoscevano le proprietà del vino, ma non si era ancora al corrente di definire la differenza che faceva in termini di aspettativa di vita. A spiegare tale dubbio ci hanno pensato due ricercatori italiani, Nicola Orsini e Andrea Bellavia, scienziati che lavorano presso l'Istituto Karolinska di Stoccolma. In uno studio pubblicato sugli Annals of Epidemiology, i due esperti hanno reso noti i risultati di un'analisi condotta su di un campione di circa 67 mila volontari con un follow-up di ben quindici anni. I due connazionali hanno monitorato la quantità di alcol ingerita dalle persone studiate, giungendo alla conclusione che gli uomini che bevono un bicchiere di vino al giorno vedono la loro prospettiva di vita aumentare di circa un anno e tre mesi; nel caso delle donne, tale beneficio era ancor più spiccato, giungendo a toccare l'anno e cinque mesi per mezzo bicchiere. Secondo i ricercatori, la quantità d'alcol ideale da assumere quotidianamente per ottenere dei benefici concreti equivale a circa 12 grammi: dunque il corrispettivo non solo di un bicchiere di vino, ma anche di una birra o, in alternativa di un bicchierino di superalcolico. Ma i bevitori più accaniti non devono certo cantar vittoria: se essere astemi impedisce alle persone di godere dei vantaggi di una certa quantità di alcolici, esagerare implica problemi alla salute ancor più gravi. Nello stesso studio è stato infatti dimostrato che già due calici di vino al giorno provocano effetti negativi sull'organismo: dunque, aumentando le dosi non aumenta anche l'aspettativa di vita, tutt'altro.

30/12/13

Punica granatum ovvero il melograno e le sue qualità

Il frutto del melograno è come uno scrigno prezioso che contiene rubini di straordinaria bellezza e dai poteri  eccezionali, i suoi chicchi. Anche il nome dela città di Granada, gioiello artistico dell'Andalusia, in Spagna, pare derivi da questo straordinario frutto.
Ippocrate padre della medicina, ne decantava le virtù e i benefici,  lo consigliava ad esempio contro la febbre e in generale come coadiuvante per il trattamento di diverse malattie. Ma quali sono le caratteristiche che rendono così speciale il melograno? In prmis la presenza di numerosi antiossidanti, da recenti studi è emerso che il melograno è tra i frutti che ne possiedono di più, ne ha addirittura una concentrazione maggiore del tè verde!
Melograno

Nello specifico si tratta dei flavonoidi, che hanno proprietà antinfiammatorie, gastroprotettive e sono in grado di offrire protezione a cuore e arterie; inoltre vi sono i tannini tra cui l’acido ellagico utile a contrastare i radicali liberi. Il melograno, poi, è ricco di potassio ed ha una forte azione diuretica e drenante, ottimo quindi anche per chi vuole perdere qualche chilo di troppo. Ma le sue virtù non finiscono qui... questo frutto è naturalmente ricco anche di manganese, zinco, rame e fosforo; vitamine: A, B, C, E e K; acqua, zuccheri e fibre. Ecco a cosa può giovare il melograno: problemi cardiovascolari, perchè  abbassa la pressione sanguigna, aiuta in caso di arteriosclerosi e riduce in generale il rischio di malattie all’apparato cardiocircolatorio,  è ottimo anche per aiutare la microcircolazione grazie alla presenza di potassio. Problemi articolari: il melograno è un utile alleato in caso di artrite e di tanti altri problemi di natura articolare dato che aiuta e migliora la funzionalità delle articolazioni evitandone la degenerazione. Tumori: alla prostata, polmoni, mammella, pelle, soprattutto in fase preventiva. Diversi studi hanno evidenziato come l’acido ellagico contribuisca ad un buon metabolismo cellulare, rallentando la progressione di alcuni tipi di tumori (ad esempio quello alla prostata) e contrastando l’azione dei raggi ultravioletti. Menopausa: sembra che il melograno possa aiutare a fronteggiare i disturbi più tipici della menopausa in particolare problemi osteoarticolari e depressione. Problemi all’apparato sessuale maschile: il melograno è utile in tutti i casi in cui questi disturbi siano di origine cardiovascolare. Disturbi a stomaco e intestino: grazie alle sue virtù gastroprotettive, il melograno è in grado di rafforzare la mucosa gastrica e in caso di diarrea è un ottimo astringente. Tenia: il melograno ha grandi proprietà vermifughe, sperimentate già dall’antichità soprattutto in caso di verme solitario (Tenia solium). Unico punto debole di questo frutto è la scomodità di mangiarlo! Ma anche a questo c’è rimedio: si può bere il suo portentoso succo. Lo vendono già pronto nei negozi di alimentazione naturale ma è possibile produrlo anche in casa sempre fresco. Tra l’altro il succo è ancora più ricco di antiossidanti dato che per produrlo solitamente si utilizzano non solo i semini ma anche le membrane bianche (che generalmente si scartano dato che sono amare) che sono la parte del frutto più ricca di antiossidanti!

03/12/13

Piccoli semi aromatici di sesamo: contro colesterolo, trigliceridi e altro ancora

Da bambina amavo gustare delle barrettine di semi di sesamo e miele, che trovavo assolutamente deliziose al palato, croccanti e dolci, ma mai stucchevoli. Le avevo assaggiate presso un'erboristeria antica, il cui titolare, colpito dalle mie curiosità, me ne aveva regalate un paio per farmele provare. Divenni una sua cliente affezionata.
I semi di sesamo possono essere considerati come una delle fonti vegetali di calcio principali. 100 grammi di semi di sesamo contengono infatti contenere dagli 800 ai 1000 milligrammi di calcio. Nella stessa quantità di semi di sesamo sono presenti circa 470 mg di fosforo, 815 mg di magnesio e 20,1 mg di ferro, oltre al 18,7% di proteine.
Semi di sesamo

Altre fonti vegetali di calcio sono rappresentate dai semi di chia, dalla quinoa, dai fichi secchi e dalle mandorle, oltre che da verdure come spinaci e broccoli. Essi rappresentano inoltre una fonte di manganese, zinco e selenio. Sono inoltre ricchi di acidi oleici, che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue e ad incrementare la presenza di colesterolo "buono" HDL. 100 grami di semi di sesamo contengono il 25% della dose giornaliera raccomandata di acido folico. Tra le vitamine del gruppo B, contengono niacina, nella quantità di circa 4,5 mg ogni 100 grammi, il 28% del fabbisogno quotidiano. Ai semi di sesamo sono state attribuite proprietà antiossidanti e anticancro. Essi inibirebbero lo sviluppo del cancro al colon, per via del loro contenuto di acido fitico. Il loro contenuto di lignani permette il controllo della pressione sanguigna, con effetti anti-ipertensivi. Il consumo di semi di sesamo può contribuire a prevenire la formazione di placche sulle pareti delle arterie. L'assunzione di semi di sesamo è benefica per le ossa, migliora le funzioni del fegato, è efficace nella rimozione dei vermi intestinali, riduce i reumatismi e i dolori articolari, stimola la circolazione e contribuisce a migliorare la digestione. L'olio di sesamo, ricavato dai semi, viene impiegato per la cura della pelle, per effettuare massaggi rinvigorenti, contro la forfora e per contrastare la congestione nasale. La medicina occidentale utilizza massicciamente i farmaci per controllare colesterolo e trigliceridi e c’è voluta la rivista medica Archives of Iranian Medicine a pubblicare uno studio che dimostra come i semi di sesamo riescano a regolare i trigliceridi e lipidi nei pazienti diabetici.   Il tahini, noto anche in Italia come la tahina (un alimento ottenuto dai semi di sesamo bianco), riesce ad arrecare grandi benefici nei diabetici nella regolazione del metabolismo dei lipidi. Non si tratta certo della panacea per tutti i mali , ma questo alimento è riuscito a ridurre i markers delle malattie cardiovascolari del 39% in sole sei settimane. Lo studio è stato condotto su 41 pazienti con diabete di tipo 2 che sono stati assegnati in maniera randomizzata a due gruppi. Ad un gruppo sono stati somministrat 28 grammi di Tahini (nota cone Ardeh in persiano) a colazione, mentre l’altro gruppo faceva colazione normalmente. Dopo sei settimane il gruppo che aveva mangiato Tahini mostrava una diminuzione del colesterolo totale, di quello LDL e di altri parametri lipidici aterogenici oltre a un lieve aumento del colesterolo buono, HDL.

30/10/13

Il latte d'oro, come usare la curcuma e beneficiare delle sue straordinarie qualità

Mi piacciono le spezie e i cibi speziati, e sono sempre alla ricerca di queste preziose polveri o foglioline per arrichire i piatti, ma anche perchè esse sono ricche di proprietà che possono aiutarci a stare meglio se sapute usare con intelligenza. Ho scoperto la curcuma quasi per caso, un giorno in cui, entrata nella mia erboristeria di fiducia, attendevo il mio turno sbirciando curiosa fra gli scaffali. Fatene il vostro elisir.
Curcuma

La curcuma è una pianta erbacea dal colore giallo-ocra originaria dell'India paese che conosce i benefici da più di 5mila anni. Sin dall'antichità è conosciuta infatti non solo come spezia, ma anche come colorante e antinfiammatorio.
Denominata anche zafferano delle Indie essa ha lunghe foglie di forma ovale che accolgono dei particolari fiori raccolti in spighe, da questi si estraggono i rizomi che prima di essere utilizzati vengono fatti bollire ed essiccare e poi schiacciati con dei particolari attrezzi che danno vita alla nostra "polvere magica". E non è solo un modo di dire, perchè la curcuma ha delle potenzialità incredibili
Una delle proprietà più sorprendenti della curcuma è l'effetto antitumorale. Questa preziosa pianta, infatti, contrasta l'insorgere della leucemia e di ben otto tipi di tumore che colpiscono colon, prostata, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni e mammelle. La validità di questa teoria che viene tramandata da secoli dalla tradizione popolare è confermata da nuove teorie mediche e da un dato reale (ma basta fare delle ricerche e troverete che studi clinici condotti in America confermano queste affermazioni).
La curcuma ha inoltre delle eccezionali qualità antiossidanti, perché in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per il nostro organismo. Di conseguenza, è in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare.
Oltre a combattere l'invecchiamento e l'insorgere di tumori, la curcuma ha notevoli proprietà cicatrizzanti, l'applicazione dei rizomi di curcuma su ferite, scottature, punture d'insetto e dermatiti dona sollievo immediato e velocizza il processo di guarigione.
Per quanto riguarda le più importanti proprietà farmacologiche, vanno sicuramente menzionate quelle coleretiche-colagoghe, che favoriscono la produzione della bile e il suo naturale deflusso nell'intestino. Il consumo di curcuma migliora il funzionamento di stomaco e intestino e per di più aiuta a combattere il colesterolo, poiché facilita lo smaltimento dei grassi in eccesso. Per tutti gli amanti dei rimedi naturali c'è un'altra buona notizia: odiate antinfiammatori, antisettici e antidolorifici? Niente paura, mettete da parte i farmaci, madre natura ci viene incontro: la curcuma è uno dei rimedi naturali più potenti in circolazione contro i dolori articolari e l'influenza.
Come utilizzare la curcuma
La curcuma si presenta come un ottimo insaporitore delle nostre pietanze, poiché ha un gusto molto fresco e delicato. La dose giornaliera consigliata ammonta a due cucchiaini da caffè, potete assumerla come spezia a fine cottura dei cibi, ma anche per insaporire salse, yogurt e formaggi freschi. Per facilitarne l'assorbimento e per potenziare la sua efficacia potete abbinarla anche al tè verde, al pepe nero e all'olio d'oliva.
Controindicazioni
Consumare la curcuma regolarmente fa bene, ma attenzione a non esagerare con le dosi, assumere troppa curcuma potrebbe essere deleterio per l'organismo!
Le persone che soffrono di calcoli biliari devono astenersi dal consumo di curcuma e curry perché queste spezie potrebbero peggiorare il decorso della malattia.
Combattere i problemi alle articolazioni con una bevanda a base di curcuma: il Golden Milk
Assumere quotidianamente curcuma migliora l'elasticità del corpo e combatte i problemi alle articolazioni. Partendo dalla curcuma si può preparare una buonissima bevanda chiamata Golden Milk o Latte d'oro
E' particolarmente indicato  per tutti coloro che hanno problemi alle articolazioni o alle giunture ed è ottima per la colonna vertebrale dato che lubrifica, aiuta a rompere i depositi di calcio, riduce eventuali infiammazioni e contribuisce a rimuovere le tossine.
Si tratta di una bevanda dal colore acceso e dal sapore delizioso, realizzata con pochi ma salutari ingredienti. Vediamo quali:

1) ¼ di tazza di curcuma

2) ½ tazza d’acqua

3) 1 tazza di latte (anche vegetale)

4) 1 cucchiaino di olio di mandorle

5) Miele

La preparazione è molto semplice:

Bollite l’acqua insieme alla curcuma mescolando lentamente fino a che il composto non si asciuga e diviene un pochino più denso. Una volta pronta, la miscela può essere conservata in frigorifero e utilizzata per 40 giorni. Per ogni tazza di Latte d’oro che si vuole preparare è necessario mescolare ¼ di cucchiaino del composto realizzato con la curcuma in una tazza di latte aggiungendo poi un cucchiaino di olio di mandorle dolci (mi raccomando quello per uso alimentare!). Si riscalda a piacimento e infine si aggiunge il miele, in quantità variabile a seconda dei gusti. Se volete far diventare questa bevanda ancora più gustosa, frullatela! Diventerà così bella spumeggiante e potrete poi spolverarla con un po’ di cannella.
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