Il-Trafiletto
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03/09/14

Bere tanti caffè porta al diabete

Bere più di tre tazze di caffè al giorno può raddoppiare il rischio per ogni persona di sviluppare il diabete, e diversi ricercatori nel mondo hanno messo in guardia su questo pericolo. 


Regolarmente si beve il caffè e non si sa che questo può aumentare il rischio del prediabete che è la fase iniziale del diabete conosciuto come tipo due, infatti in queste persone che metabolizzano la caffeina lentamente si nota spesso che soffrono di ipertensione, gli scienziati hanno scoperto che: su 1.180 pazienti di età compresa tra i 18 ei 45 anni, che ha subito una fase di ipertensione ossia la pressione alta, ma non il diabete e l’87 per cento di loro beveva da 1 a 3 tazze al giorno, mentre il 13 per cento ne beveva di più.

Lo studio ha trovato che il 42 per cento dei partecipanti erano metabolizzatori veloci di caffeina e il 58 per cento erano lenti.

Nel corso di sei anni, gli scienziati hanno diagnosticato il prediabete nel 24 per cento dei pazienti.
I bevitori di caffè di tipo moderato sono stati trovati ad avere un 34 per cento di aumento del rischio di prediabete mentre i tossicodipendenti della caffeina erano il 50 per cento con maggiore rischio.

Quindi attenzione nell’uso e nell'abuso del caffè.
Caffè e diabete

25/07/14

Ecco il primo "clone" umano

Cellule clonate per fornire tessuti "di ricambio" a rischio "rigetto zero".

Per la prima volta nella storia, sono stati creati cloni umani: non si tratta naturalmente di feti pienamente formati, ma di masse di appena 150 cellule.

La tecnica utilizzata per ottenere questi agglomerati cellulari è stata descritta come utile a fornire tessuti sostitutivi per pazienti con danni tissutali come le lesioni del midollo spinale. Questa branca della ricerca, tuttavia, resta un campo altamente controverso. Sfruttando un processo simile a quello già utilizzato 17 anni fa per far nascere la celebre pecora Dolly, Shoukhrat Mitalipov dell'Oregon Health and Science University, negli USA, ha generato cellule umane clonate. Fino a oggi, era sempre risultato problematico applicare questa tecnica per produrre materiale cellulare umano vitale, ma Mitalipov e la sua équipe hanno scoperto che l'aggiunta di un po' di caffeina e una scarica elettrica migliorano le chance di successo.

Le blastocisti sono conglomerati di cellule
staminali in grado di evolvere in qualsiasi
altro tipo di cellula
Lo scienziato ha innanzitutto fuso una cellula adulta contenente DNA con una cellula uovo umana dalla quale era stato rimosso il nucleo, una tecnica nota come "trasferimento nucleare di cellule somatiche" (SCNT). Aggiungendo caffeina, si è impedita l'attivazione troppo precoce dell'uovo, mentre un impulso elettrico è servito a innescare lo sviluppo embrionale, dando luogo alla piccola massa di cellule nota come blastocisti. Le staminali embrionali risultanti possono essere indotte a trasformarsi in qualsiasi cellula specializzata dell'organismo. "Poiché queste cellule riprogrammate possono essere prodotte a partire da materiale genetico nucleare prelevato dal paziente stesso, si azzera il rischio di rigetto del trapianto", spiega Mitalipov.

La tecnica della clonazione richiede la donazione di ovuli umani e suscita timori perché potrebbe aprire la strada alla creazione di un primo clone pienamente sviluppato. Proprio queste preoccupazioni hanno recentemente allontanato dalla ricerca in tema di SCNT molti esperti di staminali, che hanno dirottato i propri sforzi sulla riprogrammazione di cellule adulte, ricondotte allo stadio embrionale. Da questa regressione nascono le "cellule staminali pluripotenti indotte" (iPSC). Mitalipov, però, sostiene che il materiale cellulare ottenuto tramite SCNT sia di qualità superiore rispetto alle iPSC e che, a differenza di queste ultime, sia in grado di diversificarsi in tutti i tipi di cellule specializzate presenti nel corpo umano. Secondo Mitalipov, lo scopo principale di questo tipo di ricerca è l'eliminazione di malattie trasmesse per via mitocondriale, cioè attraverso le piccole "centrali energetiche" intracellulari che, come il nucleo, contengono DNA. Il DNA del nucleo di una cellula uovo verrebbe trasferito a un altro uovo con DNA mitocondriale sano, mentre il nucleo verrebbe asportato. L'uovo sarebbe poi fecondato da spermatozoi.

"Ciò che più ci preme è aiutare le famiglie afflitte da diverse sindromi ereditarie causate da difetti mitocondriali, tra le quali la sindrome di Leigh", sostiene Mitalipov. "In questo momento, stiamo lavorando a sperimentazioni cliniche pensate apposta per questi pazienti".(science)



29/05/14

Il tè. Quali sono i vantaggi di assumere questa bevanda.

Da dove proviene il? Sembra che i cinesi lo conoscessero già 5 mila anni fa, ma alcuni testi riferiscono che in Cina fece la sua comparsa nel III secolo. Un’altra leggenda narra che la scoperta del tè venne attribuita all’imperatore Shen Nung, che nel 2.700 a. C. notò che alcune foglie cadute in acqua bollente emanavano un ottimo aroma profumato e volle assaggiarlo, scoprendone anche la bontà. Furono i monaci buddisti i primi a promuovere il consumo di tè, si espanse durante la dinastia Song e approdò in Giappone, mentre in Europa venne importato presumibilmente dai portoghesi, si espanse in Francia e Paesi Bassi mentre in Gran Bretagna crebbe moltissimo e si impose come costume nazionale. Molti studi e ricerche sono state fatte su questa foglia, derivante dalla pianta “Camellia sinensis”, scoprendone diverse proprietà, se non curative, sicuramente benefiche. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology il tè, specialmente quello verde, può migliorare alcune funzioni cerebrali compresa la memoria di lavoro. Infatti in questo studio 12 persone hanno ricevuto alcune una bevanda contenente 27,5 grammi di estratto di tè verde, altre la stessa bevanda senza il tè verde. Sottoposte queste persone a dei test di memoria, si è dimostrato come il tè verde ottimizzasse le prestazioni e i collegamenti tra la parte frontale del cervello e le regioni parietali. Un altro studio del 2006 pubblicato sul Journal of American Medical Association dimostra che il tè verde è riduce i casi di malattie cardiovascolari. In questo studio i volontari che hanno bevuto almeno cinque tazze di tè al giorno si sono visti ridurre significativamente il rischio di morire rispetto ai soggetti che bevevano una tazza di tè al giorno. Un altro beneficio di queste foglie è la proprietà di combattere la carie. Infatti alcuni suoi composti minimizzano la crescita di batteri che causano la carie, di conseguenza degli sciacqui con i tè riducono l’accumulo di placca sui denti. Anche il tono muscolare è sensibile ad una buona tazza di tè, riducendo questi lo stress ossidativo dovuto all'età e l'infiammazione che colpisce i muscoli e le ossa. Per dirla tutta, il tè è una bevanda che, se presa senza zucchero, ci dà un apporto calorico pari a zero, mentre se si sceglie il tè verde rispetto a quello nero si ha un’assunzione di caffeina molto minore.

24/04/14

Contro il tumore della prostata bere molto caffè.

E’ noto che il caffè ha effetti benefici per la salute: aumenta la vigilanza, diminuisce il senso di fatica, aumento della motilità intestinale ed altro ancora. Ora arriva una ricerca condotta dall’Università di Harvard (Usa) che ha pochi precedenti tra quelle condotte sull´argomento: una durata di 20 anni e circa 50 mila soggetti coinvolti. E anche le conclusioni sono eccezionali. Sì, perché secondo gli esperti statunitensi bere molto caffè, addirittura 6 tazze al giorno, diminuisce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore della prostata e di morirne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the National Cancer Institute”, ha dimostrato che bere 6 caffè al giorno riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e addirittura del 60% di morire per colpa di questa forma di tumore. Ma la sorpresa maggiore è che l’effetto benefico sarebbe identico sia per il caffè tradizionale che per quello decaffeinato: come a dire che non è la caffeina l’artefice del “miracolo” bensì gli antiossidanti dei quali il caffè è ricco.. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè, negli uomini, ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% di gustarne 6. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.

10/04/14

Curare i Reni: ci vengono in aiuto erbe, frutta e una dieta sana.

La funzione principale dei reni è quella di filtrare il sangue. Il fluido vitale per la salute, il sangue, rimuove i rifiuti da tutte le zone del corpo, mentre porta le sostanze nutrienti per le stesse aree. Un rene pulito è più sano e più efficiente. La disintossicazione dei reni è un salutare beneficio per prevenire e curare alcune malattie renali. I rimedi naturali sono un buon modo per pulire i reni e vie urinarie. Per mantenere un buon funzionamento dei reni, è utile mangiare cibi con basso contenuto di proteine animali e di grassi saturi, non bere alcolici, limitare l’uso di caffeina, non fumare e limitare l’uso di medicinali non necessari. Inoltre nella dieta quotidiana è bene inserire i cavoli, i peperoni rossi, la lattuga, la verza, l’aglio, le ciliegie, le fragole, l’orzo, il mais, il finocchio, il radicchio. Specialmente nel periodo estivo, cerchiamo di non esagerare con l’uso del sale, di limitare i cibi elaborati e le bevande gassate. Il mirtillo aiuta a prevenire i calcoli renali e favorisce l’ espulsione delle tossine. Indispensabile, per mantenere i reni puliti, è bere molto(almeno 2 litri di acqua), specie succhi di frutti naturali e centrifugati di verdure. L'acqua mantiene il corpo idratato, fornendo i liquidi che il corpo ha bisogno per creare sangue, urina, sudore, lacrime e diluito i veleni nel corpo. Anche molte erbe rivestono una particolare importanza nella disintossicazione dei reni, specialmente se hanno una funzione diuretica. L’ UVA URSINA è un erba astringente e antisettico urinario. Ha un effetto antibatterico nel rene, che è efficacia contro Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, aureus e pseudomonas, ed è utilizzata nella disuria, cistite, uretrite e prostatite. Il PREZZEMOLO è un ottimo diuretico e come tale viene utilizzato per l'edema e calcoli renali. L'ORTICA è molto nutriente, che contiene vitamine e minerali, compresa la beta di clorofilla e carotene, vitamine A, B2, C ed E, calcio, potassio e ferro, ed elimina l’acido urico. La SETA DI MAIS ha una grande quantità di potassio e vitamina K. È usata per l'infiammazione acuta o cronica della del tratto urinario, minzione notturna, cistite, prostatite e uretrite.

03/04/14

Ecco a voi: "Na tazzulella 'e cafè"

Come lo prendete il caffè? Espresso o lungo all'americana? Di qualità Arabica o Robusta? Preparato con la napoletana o con una macchina da bar? Un alimento e una bevanda di cui non possiamo fare a meno, con tante qualità e poche controindicazioni. Al di là delle questioni di gusto, la maniera di bere il caffè varia in misura apprezzabile il suo impatto nutrizionale. 

In relazione al modo in cui lo si prepara, le ripercussioni sul nostro benessere possono infatti cambiare notevolmente. "L'italico espresso è ad esempio una delle preparazioni del caffè che comportano minori quantità di caffeina", dice il dottor Oliviero Sculati, Unità di Nutrizione, ASL di Brescia. "In una tazzina se ne trovano mediamente 60-90 mg, contro i 100-120 mg di un caffè all'americana. C'è più caffeina nelle tazzine preparate con miscele ricche di caffè Robusta (90 mg per tazza) e meno in quelle preparate con varietà Arabica (60 mg per tazzina). E c'è più caffeina nei chicchi sottoposti a torrefazione spinta. Perfino in una tazzina di caffè decaffeinato ci sono tracce di caffeina. Nella lavorazione del decaffeinato la caffeina viene eliminata, ma una piccola quota rimane: la legge consente nei decaffeinati un contenuto massimo di caffeina pari allo 0,1% nei chicchi tostati e dello . 0,3% nel caffè solubile".

Ma vale davvero la pena privarsi del, tutto della caffeina ? "Se non si hanno particolari disturbi cardiaci, e se non si è 'grandi bevitori' della nera bevanda (se si rimane cioè entro i 3-5 caffè al giorno) no", dice il dottor Sculati. "Non solo è la caffeina a 'darei la carica' e a stimolare la nostra attenzione, ma è questa sostanza che ci aiuta anche a respirare meglio, ad aumentare la dilatazione dei bronchi. La caffeina può anche avere un leggerissimo effetto dimagrante: 5- 6 tazzine al giorno (senza zucchero!) 'accelerano' il metabolismo e aumentano il dispendio energetico, fino a farei 'bruciare' qualche decinadi calorie al giorno in più, se siamo in sovrappeso". E, proprio di recente - attribuibili a ogni tipo di caffè - sono emerse anche interessanti proprietà antiossidanti del caffè, che può costituire un alleato in più nella lotta contro i radicali liberi, responsabili di vari disturbi come l'invecchiamento e. altre malattie.



Si prepara usando appositi
attrezzi con un metodo chiamate
'a caduta' oppure aggiungendo
acqua calda all'espresso.
È il classico caffè "italiano" che
una volta si poteva consumare
solo al bar. Oggi è possibile
farselo anche in casa con
l'apposita macchina.
Bisogna far bollire per tre volte
polvere di caffè finissima con lo
zucchero. Si lascia depositare la
polvere fin quando la bevanda
diventa limpida.
Bisogna far bollire per tre volte la polvere di caffè
finissima con lo zucchero. Si lascia depositare
la polvere fin quando la bevanda diviene limpida.
Usando questo recipiente, si
versa l'acqua bollente sul caffè.
Poi si preme con uno stantuffo
che ha alla base un filtro per
dividere i fondi dalla bevanda.
Sono tanti i modi per ottenere
una buona aromatizzazione:
aggiungere cannella, scorza di
limone e un chiodo di garofano
oppure un pizzico di vaniglia e
cardamomo .
Preparato con la moka,
come quella qui sopra
dall'inconfondibile designo
Un modo gradevole per
offrirlo è quello di
accompagnarlo con
piccola pasticceria (come
i baci di dama della
ricetta di pagina 21) o .
con piccoli cioccolatini.

30/03/14

Energy drinks e salute

L’uso eccessivo di energy drink costituisce un problema di salute pubblica. Il loro uso, così diffuso tra i giovani, pertanto va moderato, perché non si tratta di normali bevande rinfrescanti o dissetanti.

Chi fa sport conosce di conseguenza gli Energy Drink, quelle bevande a base caffeina, taurina, e altre sostanze che sarebbero coadiuvanti delle prestazioni sportive e anche cognitive. Oggi sono moltissimi coloro che ne fanno uso, soprattutto tra i giovani, e non solo durante gli allenamenti sportivi.
Energy Drinks

Ebbene, come sempre, bisogna prestare la dovuta attenzione all'uso di questi prodotti, e questo perchè, benchè un’assunzione moderata aumenti il livello di attenzione e riduca i tempi di reazione, per la presenza della caffeina, ha per contro, se l'assunzione è eccessiva o prolungata eccessivamente nel tempo, conseguenze come la dipendenza e sintomi di intossicazione.
I ricercatori dell’Università di Bonn hanno registrato un’intensificazione delle contrazioni cardiache ad appena un’ora dall’assunzione, una conseguenza che merita senz’altro un approfondimento. Riportiamo il monito espresso nel 2012 dal Comitato Nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) del Ministero della Salute: l’uso eccessivo di energy drink costituisce un problema di salute pubblica. Il loro uso, così diffuso tra i giovani, pertanto va moderato, perché non si tratta di normali bevande rinfrescanti o dissetanti.

01/03/14

Gel antirughe, borse e occhiaie con l'aloe vera, risparmio ed efficacia

Se volete preparavi un gel antirughe, borse e occhiaie senza spendere cifre consisenti e che funzioni veramente, ecco una semplice ricetta, alla portata di tutti, che è totalmente naturale e che vi permetterà di risparmiare non poco.
Ingredienti per 15 ml di prodotto: 14 grammi di Gel d'Aloe (93%) 0,9 grammi di Estratto di Rusco (6%) 0,1 grammi di Caffeina (1%)
Gel antirughe con aloe vera

Il rusco aiuta a drenare e decongestionare le borse e le occhiaie perché stimola la circolazione venosa e linfatica, mentre la caffeina tonifica e rassoda la pelle donandole un aspetto più giovane; il gel d'Aloe ha un effetto tensore, idrata e favorisce la penetrazione degli attivi presenti nel preparato; apporta inoltre alla pelle numerose vitamine, minerali e enzimi.
Per preparare questo gel servono un misurino, un cucchiaino, una bilancina di precisione e per comodità anche una siringa senza ago. Pesiamo il gel d'Aloe inserendolo in un misurino, aggiungiamo la caffeina e mescoliamo benissimo (ci vuole un po' di tempo e va mescolata energicamente). Quando la caffeina si sarà sciolta completamente, aggiungiamo l'estratto di rusco e mescoliamo di nuovo. Aiutandoci con una siringa senza ago, preleviamo il prodotto e lo trasferiamo in un piccolo barattolino: quello che vedete in foto è in vetro, conteneva un contorno occhi ormai finito da tempo, l'ho lavato accuratamente, conservato e riciclato (fatevi dare i barattoli da amiche e parenti, tornano sempre utili). Si conserva a temperatura ambiente e si applica sul contorno occhi mattino e sera, picchiettando leggermente.

27/02/14

Cacao: sfruttiamone i benefici

L'uso del cacao appartiene alle civiltà precolombiane, le prime che ne hanno riconosciuto le indubbie qualità per la salute e per il palato. Più puro è il cacao più i suoi principi rimangono intatti.  Di studi se ne sono fatti tanti,   miti  sono sfatati, e finalmente, come nelle novelle si è giutni ad un lieto fine. Il cacao fa bene. Perchè? Non è solo una questione di gusto.
Migliora prima di tutto l'umore perché contiene molecole che agiscono direttamente sul cervello, modulandone l'attività. In molti avranno già sentito nominare la serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Meno note sono la feniletilammina e la teobromina; la prima, in particolare, promuove il rilascio di endorfine, molecole che oltre a favorire il buonumore riducono la sensibilità al dolore.
Cacao

Se a tutto ciò si aggiunge anche una certa dose di caffeina – che comunque è limitata a concentrazioni 10 volte inferiori rispetto a quelle presenti nel caffè – la sferzata di energia positiva è assicurata. I benefici del cacao non finiscono però qui. Grazie alla sua azione vasodilatatrice riduce la pressione sanguigna e favorisce la circolazione del sangue anche a livello dell'epidermide. Non solo, grazie ai suoi antiossidanti aiuta a ridurre i valori della glicemia a digiuno, riduce i livelli di colesterolo totale e di quello “cattivo” e aiuta a difendere la pelle dall'azione nociva delle radiazioni ultraviolette presenti nei raggi del sole. Il cacao, insomma, è un vero toccasana per la salute.
Questo no nsignifica che siamo autorizzati a mangiarne quantità industriali, la moderazione è una regola che vale per tutto. Evitiamo quindi tavolette e praline che contengono troppi zuccheri e prediligiamo le varianti fondenti, senza esagerare nel consumo. 
Un'altra strategia è non pensare solo ai dolci: il cacao può essere utilizzato in cucina anche in altro modo. Qualche esempio? Le tagliatelle nel cui impasto viene aggiunto anche il cacao, ma anche l'abbinamento con le carni. Salse cioccolatose si sposano bene sia con il pollo che con tacchino e coniglio. Qualcuno le utilizza anche per accompagnare i frutti di mare. Cosa dire, poi, della fonduta? Abbinata alla frutta è un modo alternativo per godersi i benefici del cacao unendoli a quelli di fragole, agrumi, kiwi e chi più ne ha, più ne metta.

11/12/13

Presto sul mercato l'energia in spray, si spruzza sulla pelle e ti ricarichi immediatamente!

Io sono una grande estimatrice del caffè, na mo il profumo intenso, l'aroma, sia che lo gusti al bar o che senta il delizioso borobottio della moka. Ed è noto che, la caffeina sia un ottimo energizzante, a chi non piace prendere un aromatico caffè a metà mattina? Ma se non si ha la possibilità di andare al bar o se non abbiamo clgia di caffè ma sentiamo la necessità di una ricarica d'energia?
Caffeina spray

Da oggi non avrete più questi problemi, perchè presto sarà in vendita la caffeina spray. I creatori Deven Soni e Ben Yu sostengono che il prodotto va spruzzato sulla pelle, meglio all’altezza del collo, ben quattro volte, così che la caffeina possa restare in circolo per ore: quel che basta per far restare attivo e sveglio il corpo umano. Niente più sapori amari in bocca e quindi, neanche più bruciori di stomaco, perchè la caffeina spray, non essendo ingerita, riesce ad evitare questi fastidiosi sintomi che spesso rendono la giornata, lavorativa e non, molto sgradevole. Inoltre, questo nuovo prodotto è composto soltanto da tre ingredienti, che sono: caffeina, acqua e un derivato che aiuta la combinazione ad assorbirsi in modo veloce sulla nostra pelle, senza emanare alcuna fragranza. Un’invenzione che si trova attualmente sul trampolino di lancio e che a breve sarà in vendita: la presentazione della caffeina in spray è stata realizzata a San Francisco la scorsa estate, durante la quale il prodotto è stato provato da trecento persone e, moltissime di queste, hanno riscontrato un esito positivo. Un accessorio pratico, da tenere in tasca o in borsa e che regala una ricarica energetica immediata: assolutamente da provare!

19/11/13

"Na tazzulella e cafè" croce e delizia del risveglio

"Na tazzulella e cafè" croce e delizia del risveglio, ma sarà una "delizia" o una "croce"?
Cari lettori il caffè è un piacere! Se non è buono che piacere è?. Adoro il caffè, che prendo rigorosamente amaro. Ne berrei dei litri, ma mi limito alle tre quattro tazzine al giorno, assaporando quel liquido scuro e cremoso che scende nella gola, sorso dopo sorso, attenta a farmi durare quel piacere. Il primo pensiero del mattino è: " Il caffè! Una bella tazza di caffè". Ma il caffè fa bene alla mattina? Sono sicura che non va bene berlo prima di coricarsi, ma la mattina appena svegli fa bene il caffè? Secondo un neuroscienziato non fa bene, o perlomeno non fa nessun effetto. Il cortisolo raggiunge il massimo della produzione al risveglio, e ci pensa lui a mettere in moto il nostro organismo. Secondo Steven Miller, neuroscienziato dell’Uniformed Services University of the Health Sciences di Bethesda, Maryland Stati Uniti, la caffeina interagisce con questo ormone, perdendo per strada i suoi (desiderati) effetti.
E anzi producendone di opposti: «Uno dei principi chiave della farmacologia è utilizzare un farmaco quando ce n’è bisogno – ha sottolineato Miller – altrimenti possiamo sviluppare una tolleranza a un farmaco somministrato alla stessa dose. In altre parole, la stessa tazza di caffè del mattino diventerà meno efficace». Qual è, quindi, l’orario più giusto per concedersi un espresso? Semplice. Dopo un po’ dal risveglio, fra le 9,30 e le 11,30 del mattino. Insomma, nonostante i nostri clamorosi sbadigli e la scarsa lucidità mentale, non sarebbe il risveglio il momento in cui abbiamo più bisogno della caffeina. C’è infatti già il cortisolo, ormone responsabile dell’aumento della glicemia, a svolgere quel lavoro, visto che i suoi livelli crescono proprio per accompagnare le varie fasi dell’orologio biologico. Dunque, per darci la spinta al risveglio. A partire da un’ora dopo aver aperto gli occhi questi picchi iniziano a scendere ed è dunque da quel momento in poi che un bel caffè nero bollente può sfoderare tutti i suoi effetti. Prima, rischia dunque di rivelarsi del tutto inutile. Sempre per la stessa ragione non è indicato concedersi altre tazzine all’ora di pranzo e fra le 17,30 e le 18,30. Anche in quelle fasi della giornata l’organismo ha già le risorse per darsi la carica da solo. Se assumiamo caffeina, quindi, non produciamo alcun effetto. Rimane ovviamente la sensibilità personale. I picchi di cortisolo, ha spiegato il neuroscienziato statunitense, possono variare da persona a persona. Di conseguenza anche il momento più opportuno per un caffè può spostarsi nell’arco della giornata. In linea generale, però, il ragionamento rimane valido per tutti e andrebbe adattato alle singole abitudini personali. Però, a pensarci bene, “il caffè è un piacere”, come diceva Nino Manfredi in un celebre spot televisivo. Se dobbiamo programmarlo che piacere è?


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