Il-Trafiletto
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14/11/14

Meglio far fatica che ragionare, le persone lo preferiscono

Adesso abbiamo la prova che l'azione del pensare costa fatica ad un numero sempre maggiore di persone, e questo è in contrasto con il fatto che invece ci piace pensare che in generale gli esseri umani si comportino razionalmente. E' stata fatta una ricerca in proposito, grazie alla quale i partecipanti erano sottoposti ad una prova apparentemente banale. I partecipanti sono stati fatti accomodare in una stanza nella quale si trovavano due secchi, in posizioni differenti. A scelta uno dei secchi doveva essre spostato fino ad un certo punto prestabilito, specificando che si doveva scegliere lo spostamento che sembrava più semplice. 

Pensare
immagine presa dal web

Dal punto di vista logico, la soluzione ottimale era quella di spostare il secchio che era più vicino al punto di destinazione, dato che in questo modo si faceva lo sforzo minore, trasportando il peso del secchio per la distanza più breve. Ma nella maggioranza dei casi i soggetti sceglievano il secchio più vicino a loro, anche se questo voleva dire trasportarlo per una distanza più lunga. I partecipanti hanno spiegato che avevano fatto quella scelta perché questo dava loro la sensazione di concludere prima il compito: apparentemente, prendere il secchio dava loro la sensazione di avere quasi concluso il compito. I ricercatori hanno battezzato questo comportamento pre-crastinazione, cioè il tentativo di accelerare la realizzazione di sotto-obiettivi intermedi (nel caso del secchio, completare prima possibile il primo passo “prendere il secchio”). La spiegazione sarebbe che questo approccio semplifica lo sforzo mentale, anche se a costo di un maggiore sforzo fisico.

31/10/14

Non bruciate abbastanza calorie? Con Grynd se ne bruciano 1.100 in un ora

La parola d'ordine per entrare nelle palestre newyorkesi è "soffrire" ma questa sofferenza fa bruciare 1.100 calorie in un ora. Si chiama Grynd ed è una ginnastica estrema.


Dal primo passo in palestra si incomincia a soffrire. Non si fa riscaldamento, si inizia con una serie di salti, piegamenti,squat, flessioni e si chiama "burpees" ripetuti 81 volte. Il secondo esercizio è fatto di settori che durano 90 secondi con una pausa tra l'uno e l'altro di 20 secondi. Per un'ora ci si troverà a portare sacchi a pugilare con essi, a saltarli, eseguiti con un allenatore degno del sergente Hartman di Full Metal Jacket.  "Voglio spingere le persone al massimo - ha spiegato Alex Nicholas, istruttore di Grynd - Ho ritenuto che combinando tutte le forme di esercizio, dallo yoga al crossfit al bodybuilding si potesse ottenere un modo diverso di allenamento". Diana Dorman, 26 anni, ha detto: "E l'esercizio più duro che abbia mai fatto ma alla fine sei veramente fiera di te, la fatica è premiata, il fisico spettacolare è assicurato"

Questa è la nuova moda che spopola nelle palestre newyorkesi. Mette alla prova anche i più resistenti ma è assicurato il risultato: 1.100 calorie consumate in una sola seduta. Ragionando con logica qualche domanda si pone: " Questi esercizi con questi ritmi chi li può sostenere? Un soggetto in sovrappeso può sostenere questo ritmo o rischia l'infarto? Le solite novità per i fanatici del fitness?


28/10/14

Essere in forma: corri, immagina, puoi

Da che il mondo fu, correre è stato ritenuto da più parti uno dei metodi migliori calare di peso e al contempo rafforzare la propria forma fisica. 


Nonostante molti di noi non sono capaci di fare crescere l'amore per la corsa e conseguentemente non la praticano. In base ad una nuova ricerca, tuttavia, esiste un metodo che può supportarci a riconsiderare la corsa: l’immaginazione.

Lo studio che oltretutto è stato pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, è fondato su un’illusione, o meglio, sulla teoria che «incentrare» la propria attenzione verso a un obbiettivo visivo muta il concetto della distanza, della velocità e pure dello sforzo fisico. Tradotto in parole povere, tutti coloro che sono in grado di riuscire a concentrare la propria mente verso il proprio illusorio obbiettivo, avrà una maggiore motivazione per poterlo raggiungere. Sia chiaro, facendo fede a questo ragionamento, maggiore sarà la distanza del percorso, maggiori saranno i traguardi visivi che dovremo sviluppare. In base alla teoria suddetta, gli esperti affermano che un traguardo visivo può rappresentare qualsiasi cosa: un ciuffo d'erba del marciapiede, un'albero in mezzo del parco, un insegna pubblicitaria, un auto parcheggiata o il nostro bar preferito.

«La seguente strategia si basa sull’attenzione e per tal motivo necessita di un’esperienza di tipo visivo», ha chiarito bene Shana Cole, coordinatrice della ricerca. «Osservare un target e correre per raggiungerlo può essere molto più proficuo di un allenamento al chiuso, ad esempio sul tapis roulant o sulla cyclette. Queste attività, per l'appunto, implicano maggiori difficoltà nel riuscire a sviluppare una routine quotidiana di esercizio».

Ci tiene a precisare la Cole che, pur nonostante il training fatto all’aperto riesca a fornire gli elencati benefici, sarà possibile trovare degli «input» motivazionali pure per chi è costretto in casa o in palestra. «Determinate ricerche suggeriscono che distrarsi con qualcosa come la TV o la musica aiuti tantissimo durante gli esercizi al chiuso», ha concluso la Cole.


24/04/14

Contro il tumore della prostata bere molto caffè.

E’ noto che il caffè ha effetti benefici per la salute: aumenta la vigilanza, diminuisce il senso di fatica, aumento della motilità intestinale ed altro ancora. Ora arriva una ricerca condotta dall’Università di Harvard (Usa) che ha pochi precedenti tra quelle condotte sull´argomento: una durata di 20 anni e circa 50 mila soggetti coinvolti. E anche le conclusioni sono eccezionali. Sì, perché secondo gli esperti statunitensi bere molto caffè, addirittura 6 tazze al giorno, diminuisce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore della prostata e di morirne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the National Cancer Institute”, ha dimostrato che bere 6 caffè al giorno riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e addirittura del 60% di morire per colpa di questa forma di tumore. Ma la sorpresa maggiore è che l’effetto benefico sarebbe identico sia per il caffè tradizionale che per quello decaffeinato: come a dire che non è la caffeina l’artefice del “miracolo” bensì gli antiossidanti dei quali il caffè è ricco.. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè, negli uomini, ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% di gustarne 6. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.

05/11/13

Perchè si dice "fatica di Sisifo"?

Fra le mi varie fissazioni, ci sono i racconti mitologici della Grecia antica. Secondo me sono fra le favole più belle che si possano leggere e raccontare, adatte a tutti, intrise di avventura, romanticismo, intrighi, attuali come non mai.
Ed infatti da una di queste storie che deriva un adagio a me caro, e che voglio condividere con voi, perchè sono convinta che possiamo sempre trovare l'occasione per usarlo, essere eleganti e taglienti allo stesso tempo, senza risultar volgari.
Sisifo
  
Fatica di Sisifo si dice di un lavoro inutile, una fatica che non produce nessun risultato.
Sisifo, figlio di Eolo, fu un pessimo tiranno di Corinto, che imponeva una taglia ai viandanti che attraversavano l'istmo. Zeus decretò che morisse, ma lui catturò Thanatos (la Morte) e l'incatenò: così non moriva lui, e non moriva più nessuno.

Zeus dovette mandare Ares a rimettere in libertà la triste Eguagliatrice, e Sisifo venne mandato agli Inferi, dove fu condannato a portare e riportare eternamente, su per una ripida china, un gran masso tondo, che appena toccava la cima, ruzzolava a valle.
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