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24/09/15

I Capelli Bianchi, Gioie e Dolori

I capelli bianchi rappresentano un segno di saggezza o l’inizio della vecchiaia? Molti ricorrono alle cure dei parrucchieri per mascherarli, altrettanti li mostrano con fierezza.

 I pareri sono discordi in tutti noi quando si inizia a notare la comparsa dei primi capelli bianchi, alcuni prendono questo avvenimento con filosofia, dicendo che la loro comparsa è segno di saggezza ed esperienza, altri si rattristano e deprimono per il fatto che il manifestarsi di una capigliatura canuta denota il trascorrere degli anni e l’avvio verso il tramonto della vita. Niente di tutto questo, o perlomeno non c’è certezza matematica, in quanto non è raro vedere soggetti in età giovanile sfoggiare delle chiome per così dire “argentate” dovute ad un imbiancamento anticipato e naturale dei loro capelli.

Ma perché i capelli cambiano colore e imbiancano? Diverse sono le cause, anche se il più delle volte è dovuto a un fenomeno fisiologico, cioè alla progressiva degenerazione dei melanociti, cellule contenenti melanina, il pigmento deputato alla colorazione. Col passare degli anni i melanociti scompaiono e nei capelli nuovi non è più presente la melatonina, di conseguenza essi perdono il loro colore tendendo verso il grigio ed il bianco.
Altro fattore, questa volta di tipo ambientale, responsabile dell’imbiancamento dei capelli è l’esposizione al sole, le cui radiazioni danneggiano la cheratina e modificano sensibilmente il microcircolo, diminuendo l’apporto di ossigeno e di nutrimento alle radici" del capello alterandone il colore.

Un’altra causa, però tutta da verificare, responsabile dell’incanutimento dei capelli, sembra essere di natura psicologica. E’ opinione comune che lo stress, i dispiaceri, gli spaventi e quant’altro di psicologico diano il loro contributo all’imbiancamento dei capelli, dovuto sembra alla loro azione riduttiva della melatonina e di conseguenza della colorazione del capello.

 Anche la mancanza di vitamina B, in particolare del gruppo B5 e dell’acido pantotenico può contribuire alla colorazione canuta del capello; in questo caso è sufficiente ricorrere ad un integratore vitaminico o alimentarsi con cibi che li contengono. Una credenza popolare da sfatare sui capelli, che spesso abbiamo sentito dai nostri genitori o dai nonni, è quella che se ne togliamo uno bianco ne ricrescono tre, c’è chi dice addirittura dieci; non esiste una base scientifica che supporta questa tesi.

Cosa fare se si presenta il problema dei capelli bianchi? Il comportamento, come detto all’inizio, è soggettivo, dipende da quello che si vuole dimostrare, bellezza e gioventù o saggezza. (immagine presa dal web)

14/06/15

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23/03/15

Come fare Dieta con Le linee guida per una sana Alimentazione

Le linee guida per una sana alimentazione
Da tutto quello che abbiamo esposto fino ad ora consegue che i "segreti" di una corretta alimentazione che tanto può fare per il nostro benessere, sono semplicemente l'equilibrio, la moderazione e la varietà. Le necessità nutrizionali sono uguali per tutti, ognuno ha bisogno degli stessi elementi nutritivi di base, e secondo l'età, il sesso e l'attività fisica svolta, varia soltanto l'aspetto quantitativo della dieta.
Ma in pratica come impostare la nostra dieta?
Dobbiamo metterci a tavolino muniti di calcolatore e di tabelle prima di sederci a tavola? 
Certamente questa operazione nevrotizzante non ci aiuterebbe e tantomeno è necessario esorcizzare la buona cucina (almeno entro certi limiti) per mangiare sano. Anzi, proprio in cucina è possibile realizzare quello che la moderna scienza della nutrizione ci insegna: costruire un nuovo, salutare e concreto rapporto col cibo. Ecco allora un valido strumento per orientarci in modo pratico nell'alimentazione quotidiana che ci viene dall'Istituto Nazionale della Nutrizione che dopo un'indagine sui consumi alimentari della popolazione italiana durata ben 5 anni, ha redatto e pubblicato le linee guida per una sana alimentazione. Si tratta di alcune semplici e attuabili regole, valide per tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani. E seguendo questi consigli possìamo costruirci una dieta ad hoc che ci assicuri una salute migliore e che rispetti le nostre esigenze individuali. Per ognuna di queste 7 linee guida abbiarno stilato una serie di pratici suggerimenti.Vediamoli insieme:

Attenti al vostro peso
Per controllare che il vostro peso corporeo si mantenga costante e nella normalità: Pesatevi ogni settimana e segnate il valore su un Foglio di carta appeso proprto sopra la bilancia in Modo da notare, e quindi correggere, eventuali variazioni. Se dovete ridurlo riequilibrate la dieta cibi a moderato valore energetico ed imparate a guidare la sensazione di fame: Consumate almeno 3 pasti al giorno con un equilibrato contenuto di proteine, carboidrati e grassi. latte vaccino. Evitate gli zuccheri semplici (ovvero il normale zucchero da tavola sia esso aggiunto a cibi e bevande sia esso contenuto in prodotti dolciari) che, specialmente se consumati a stomaco vuoto incrementano la produzione di insulina da parte del pancreas.

Abbondate nei legumi e nei cereali
Soprattutto integrali che saziano e attenuano eventuali stati d'ansia. Tra un pasto e l'altro e in caso di "buco allo stomaco" consumate cibi ricchi di fibra (frutta e verdura) che oltre a saziare apportano preziosi micronutrienti. Mangiate sempre agli stessi orari. Evitate assolutamente di saltare i pasti. Se vi prende un "raptus" di fame, fate un esercizio di ginnastica o di rilassamento e in ogni caso uscite dalla cucina!

Meno grassi e meno colesterolo
Preparate quindi piatti gustosi senza usare troppi condimenti: Cuocete, quando è possibile, gli alimenti senza condimento a vapore, al forno, stufati, in umido. Acqua, vino, latte costituiranno di volta in volta degli ottimi fondi di cottura. Per insaporirei cibi utilizzate erbe aromatiche fresche o secche. Sfruttate la naturale sapidità della verdura aggiungendola a carni e pesci già durante la cottura.  Impiegate yogurt, ricotta, limone, salsa di soia per ottenere delle insalate "magre". Usate olio e burro solo a cottura ultimata e misuratene la quantità con un cucchiaino. E scegliete anche i cibi meno grassi: Frutta, verdura, cereali e legumi sono poveri di grassi e comunque non contengono colesterolo. Tra le carni preferite pollo, tacchino e coniglio. Tra i pesci preferite merluzzo, sogliola,  nasello, sardine, acciughe, trota,orata, e comunque mai i crostacei per chi soffre di ipercolesterolemia.Tra i formaggi preferire la ricotta, il quartirolo magro e la mozzarella di  latte vaccino. Tra i salumi preferite la bresaola e il prosciutto crudo sgrassato.

Più amido e più fibra
Ricordate che: I cibi amilacei, come i cereali (pane, pasta, riso) e le patate, se consumati in modo appropriato non ingrassano ed inoltre contengono vitamine, minerali e proteine vegetali. Non eliminate quindi i primi piatti. La fibra alimentare è un importante modulatore dell' assorbimento e del funzionamento intestinale: dona sazietà e previene la stipsi. I cibi ricchi di fibra, tutti di origine vegetale, sono generalmente poco calorici e contengono molte vitamine e molti minerali. Consumate quindi frutta e verdura ad ogni pasto e possibilmente mangiate più spesso legumi secchi.

I dolci: come e quanti
Ricordate che: Se consumati in eccesso gli zuccheri semplici favoriscono la formazione della carie dentale e facilitano l'accumulo di grassi. Perciò: Non abusate di bevande dolci (coca- cola e simili, gassosa, ecc.). Limitate il consumo di dolciumi e di prodotti di pasticceria in genere. Concedetevi, se lo desiderate, una piccola quantità di zucchero per dolcificare tè e caffè.. piuttosto che utilizzare i dolcificanti artificiali.

Il sale? Meglio poco
Cercate di: Limitare la quantità di sale e di ingredienti ricchi di sodio (dado per brodo, estratto di carne) quando cucinate. Ricorrere agli aromi naturali: aglio, peperoncino, basilico, prezzemolo, rosmarino, santoreggia, ecc., senza mischiarli in modo sconsiderato ma, al contrario, utilizzandone uno o al massimo due alla volta, così da variare il più possibile i sapori. Presentare i piatti in modo piacevole e appetitoso. Eliminare per carni e verdure la cottura in acqua che diluisce i sapori e disperde vitamine e minerali, e sostituirla con la cottura a vapore, al forno, al cartoccio o stufata. A tavola non aggiungere sale ai cibi prima ancora di averli assaggiati. Limitare il consumo di alimenti conservati ricchi di sale (salumi, cibi in scatola, ecc.).

Alcool: se sì, con moderazione
Ricordate che: Le bevande alcoliche forniscono molte calorie (per di più "vuote" ovvero senza apportare princìpi nutritivi) e quindi se consumate in eccesso fanno ingrassare. Una elevata quantità di alcool può intossicare l'organismo. Perciò: Scegliete bevande a bassa gradazione alcolica (vino, birra). Evitate gli alcolici fuori pasto.

Come e perché variare
Ricordate che: Non esiste un alimento che da solo soddisfi tutte le nostre esigenze nutritive. Dovete abbinare alimenti diversi per assicurare al vostro organismo un apporto adeguato di proteine, minerali vitamine ed elementi biodinamici fondamentali. Le diete che riducono la scelta dei cibi a pochi alimenti possono danneggiare la vostra salute. I cibi freschi e di stagione sono generalmente i più ricchi di elementi biodinamici e sono inoltre quelli meno inquinati da additivi e altre sostanze chimiche utilizzate nelle coltivazioni in serra

22/03/15

Dimagrire: non variamo la Dieta con Attività Fisica leggera

Dieta è attività fisica Come abbiamo visto in precedenza, l'attività fisica influenza il metabolismo migliorando l'utilizzazione dei principi nutritivi e aumentando, in misura variabile, il dispendio energetico

Muoversi con regolarità ci aiuta quindi a mantenere la "linea", e a questo proposito è utile fare alcune precisazioni. Se abbiamo iniziato a praticare uno sport per diventare più snelli, non dobbiamo scoraggiarci se dopo qualche tempo l'ago della bilancia non scende come ci saremmo aspettati perché l'esercizio fisico determina la mobilizzazione dei grassi a favore di un incremento della massa muscolare.
Perciò, se il peso non si riduce ma la forma de1 nostro corpo migliora e diviene piu asciutta, è segno che i chilogrammi che restano non sono di tessuto adiposo ma di muscolatura. Basta fare la prova con i vestiti: se nonostante il nostro peso sia rimasto invariato o addirittura incrementato, pantaloni o gonne che prima magari erano stretti, ora ci vanno un po' larghi in vita, vuol dire che abbiamo perso il grasso superfluo.

Detto questo, non è certo auspicabile che per debellare cuscinetti e pancetta dobbiamo arrivare ad avere una massa muscolare spropositata che oltre a non essere di alcuna utilità, rende più difficili i movimenti. Senza poi dimenticare che lo sforzo eccessivo accelera i processi di invecchiamento. Intraprendere uno sport non deve comunque. servire come pretesto per mangiare di più o per seguire diete stravaganti e squilibrate, ricche di integratori vitaminici e proteici al solo scopo di migliorare la resa durante l'attività fisica. Chi si accontenta di fare ginnastica un paio di volte la settimana non ha assolutamente bisogno, specialmente se vuoi dimagrire, di modificare il proprio regime alimentare.
Per capirci meglio facciamo un esempio: 

Se dopo la palestra passiamo davanti ad una pasticceria e, convinti di potercelo permettere dal momento che abbiamo sudato, faticato e consumato chissà quante calorie, ci comperiamo una bella meringa con panna, tutto il nostro lavoro va perso perché il dispendio energetico di un'ora di ginnastica equivale su per giù ad uno di quei dolci. Quindi anche se pratichiamo un po di attività fisica, dobbiamo solamente seguire con saggezza le regole fondamentali per nutrirci in modo sano ed equilibrato. Un discorso a parte meritano invece i veri e propri sportivi, quelli cioè che praticano una disciplina a livello agonistico, seguendo allenamenti quotidiani e gare. In questo caso infatti le necessità energetiche, e non tanto quelle nutrizionali si modificano notevolmente e sarà compito del medico sportivo fornire le indicazioni per una dieta adeguata che migliori l'efficienza e mantenga l'equilibrio fisiologico.

Vediamo comunque come cambiano i fabbisogni energetici.Riposo si consuma 100 calorie all'ora
Lavori domestici si consuma 160 calorie all'ora
Lavori d'ufficio si consuma 140 calorie all'ora
Camminare passeggiando si consuma 250 calorie all'ora
Ginnastica al amttino si consuma 260 calorie all'ora
Nuoto non agonistico si consuma 300 calorie all'ora
Passeggiata in bicicletta si consuma 200 calorie all'ora
Sport agonistici si consuma 600-800 calorie all'ora

Appare dunque evidente che, come abbiamo detto poco fa, sono solo le attività agonistiche a rendere necessario un aumento dell'apporto energetico.

19/03/15

Esercizi all'Aperto: Come ritrovare la Forma Fisica

Quale sport dobbiamo scegliere per metterci in forma? 

Non ne esiste uno adatto a tutti che garantisce una forma perfetta, ma ognuno di noi deve preferire una disciplina alle altre in base all'età, al sesso, alla costituzione e alle debolezze del proprio organismo. E una visita medica accurata, un controllo ortopedico, possono aiutarci in questa scelta. Ogni disciplina, comunque, se seguita con costanza possiede qualcosa di positivo, e scegliere una o l'altra può talvolta essere solamente una questione di moda, di costume, dal momento che tutte le epoche hanno avuto le loro "manie" ginniche'. Abbiamo già visto come tenersi in forma fisica con le discipline orientali    con  esercizi in Palestra vediamo ora di capire come fare atri tipi di esercizi:

All'aperto
Tra i numerosi sport che si possono praticare all'aria aperta, vediamo le attività che si possono seguire facilmente.

Walking
È arrivata dagli USA l'idea di questa attività vecchia come il mondo. Walking significa infatti camminare e per praticare questa disciplina basta, appunto, camminare il più possibile. Non è necessario allenamento, non occorre equipaggiamento, non ci sono limiti di spazio e di tempo, ma è sufficiente sfruttare tutte le occasioni che si presentano quotidianamente come parcheggiare l'automobile lontano da casa o scendere dal mezzo pubblico una fermata prima di quella abituale per proseguire poi a piedi evitando, se possibile, le strade ingorgate dal traffico, o, ancora, usare l'ascensore il meno possibile. È, ovviamente, un'attività adatta a tutti.

Jogging
È una corsa (jogging) che si pratica ad andatura moderata: chi corre deve poter parlare con il proprio compagno. Per praticare il jogging occorrono una tuta da ginnastica e un paio di scarpe comode. Bastano 20 minuti di attività al giorno, nelle primissime ore del mattino o alla sera, per mantenersi in forma con questa disciplina che migliora la circolazione e la capacità respiratoria e contempo potenzia la muscolatura. E però importante eseguire sempre degli esercizi di riscaldamento prima di iniziare la corsa, allenarsi molto gradatamente evitando di sottoporre il fisico a sforzi eccessivi e seguire itinerari lontani dal traffico cittadino, altrimenti i danni provocati dall'accumulo di tossine "da sforzo" e dall'inquinamento atmosferico sono maggiori dei benefici. È una disciplina adatta a tutti.

Trekking
Si tratta di una lunga passeggiata. Vi sono dei veri professionisti di questa disciplina che organizzano delle spedizioni (trekking) durante le quali percorrono decine di chilometri al giorno con lo zaino in spalla salendo per le montagne. Si può però cominciare approffittando di tutte le giornate libere per percorrere piacevoli itinerari in mezzo al verde e senza stancarsi troppo, L'allenamento permetterà di coprire percorsi sempre più lunghi. E un'attività adatta a tutti.

Ginnastica da "camera"
Adatta anche ai più pigri e a tutti coloro che non hanno tempo di andare in palestra. Basta fare un piccolo programma settimanale di esercizi e poi, al mattino o alla sera, mettersi in un locale ben areato e dedicare 15-20 minuti al proprio corpo. Sembra poco ma in realtà anche con questo minimo sforzo si mobilizzano le articolazioni e tonificano i muscoli. Un po' di costanza sarà sicuramente premiata con una forma migliore.

18/03/15

La Palestra: Come Mantenersi in Forma

La recente conquista della civiltà delle macchine, caratterizzata dall'impiego sempre più diffuso di mezzi meccanici come ascensori, automobili, utensili domestici e così via, ha modificato il nostro modo di vivere riducendo l'attività motoria fino a farei diventare degli operatori sedentari.


Non dobbiamo però dimenticare che durante l'evoluzione della razza umana movimento e fatica hanno senza dubbio costituito un fattore selettivo tanto che è stato privilegiato quel tipo di uomo capace di compiere un lavoro fisico gravoso. E dal momento che il nostro sviluppo fisiologico e morfologico deriva proprio da questa selezione, l'organismo umano è ancora "programmato" per il movimento e ne ha quindi bisogno per mantenersi in equilibrio. Non è dunque un caso se una regolare ed adeguata attività fisica esplica numerosi effetti benefici che ci aiutano a prevenire e combattere gran parte dei "mali deLXX secolo". Infatti, esercita un'azione positiva sul metabolismo favorendo l'utilizzazione dei grassi di deposito, il mantenimento del normale livello della glicemia, l'anabolismo proteico e l'eliminazione delle tossine; migliora la capacità circolatoria e respiratoria; irrobustendo le fasce muscolari previene i dolori scheletrici dovuti a posizioni scorrette e mobilizzando le articolazioni ne impedisce la degenerazione.

Per poter usufruire di tutti questi vantaggi, però, si deve scegliere con oculatezza il tipo di attività fisica da svolgere. Secondo le più recenti ricerche nel campo della medicina sportiva, devono infatti essere banditi gli sforzi eccessivi e bruschi perché comportano non pochi rischi a carico degli apparati cardiocircolatorio, muscolare e scheletrico. Come pure dannoso è l'agonismo esasperato che favorisce. l'accumulo di sostanze tossiche e accelera i processi di invecchiamento. Meglio quindi evitare di fare gli "sportivi dell'ultima ora" lanciandoci in performances domenicali dopo mesi di inattività. L'educazione allo sport deve invece iniziare nella prima infanzia e svilupparsi gradualmente, ed anche quando ci si cimenta con il movimento in età più matura (non è mai troppo tardi), prudenza e morigeratezza devono guidarci sempre.

Allora, quale sport dobbiamo scegliere? Non ne esiste uno adatto a tutti che garantisce una forma perfetta, ma ognuno di noi deve preferire una disciplina alle altre in base all'età, al sesso, alla costituzione e alle debolezze del proprio organismo. E una visita medica accurata, un controllo ortopedico, possono aiutarci in questa scelta. Ogni disciplina, comunque, se seguita con costanza possiede qualcosa di positivo, e scegliere una o l'altra può talvolta essere solamente una questione di moda, di costume, dal momento che tutte le epoche hanno avuto le loro "manie" ginniche'. Abbiamo già visto come tenersi in forma fisica con le discipline orientali vediamo ora:

IN PALESTRA

Body building
Una disciplina tipicamente statunitense per, ricostruire (building) il corpo (body) pezzo per pezzo. Modella le singole zone muscolari di modo che chi possiede braccia scarne può lavorare per ingrossare solo le braccia, o chi ha le cosce flaccide per rassodare solo le cosce, e così via con tutte le parti del corpo. Per praticare il Body building occorrono complesse apparecchiature e, secondo quanto dicono gli esperti di questa disciplina, un regime alimentare ricco di proteine che potenzia le masse muscolari. Secondo noi, invece, i corpi, esteticamente discutibili, più che potenziati appaiono gonfiati e non a caso si "lasciano andare" quando si interrompe l'attività. Gli istruttori più aggiornati ora insegnano il Body fitness, una nuova tecnica meno esasperata della precedente dove gli esercizi classici di base sono abbinati ad altri esercizi più leggeri come lo stretching e il rilassamento Yoga. È un'attività assolutamente inadatta a chi ha problemi
Aerobica
Reclamizzata da attrici e dive americane, questa disciplina ha avuto largo seguito anche da noi. Praticata in tutto il mondo da più di tre milioni di persone, consiste nell'eseguire gli esercizi a ritmo di musica e respirando normalmente, cioè in aerobiosi (da qui il termine aerobica) e quindi senza accumulare acido lattico a livello muscolare. Se viene praticata con un istruttore esperto e senza forzature, è un'attività adatta a tutti.
Stretching
Agli inizi era semplicemente una tecnica utilizzata per bilanciare gli effetti del Body building o distendere la muscolatura dopo sforzi intensi, ora è divenuta una disciplina a sé stante. Gli esercizi si eseguono stando fermi e si basano sul lento stiramento (stretching, appunto) muscolare che elimina contratture e tensioni. Contribuisce a prevenire le alterazioni osteo-articolari e svolta con costanza migliora l'aspetto estetico. Attenzione però ai bruschi stiramenti che possono, all'opposto, provocare strappi muscolari. E' un'attività adatta a tutti.
Ginnastica dolce
Da questa disciplina è bandita la fatica perché contraria al corpo e ai ritmi fisiologici. Si lavora per memorizzare sensazioni corporee dolci e piacevoli da riprodurre nella quotidianità e con l'obiettivo di eseguire ogni movimento in uno stato di totale rilassamento e distensione. È una disciplina adatta a chi non ama l'agonismo e lo sforzo.

15/03/15

Corpo e Mente Armonia e Bellezza con Discipline Orientali

Il corpo è lo specchio della nostra interiorità e l'equilibrio, l'armonia, la bellezza, si raggiungono solo lavorando contemporaneamente sul corpo e sulla mente. In altre parole, sciogliendo i muscoli si sciolgono anche i "nodi" della mente, si vincono tensioni e stress, si ottiene uno spirito forte e sereno ed allo stesso tempo questa nuova e positiva spiritualità influisce sull'organismo migliorandone il funzionamento e l'aspetto. Il movimento, la concentrazione e la respirazione sono i cardini delle discipline orientali.

Le discipline orientali
Ovvero lavorare sull'unità mente-corpo "C'è bellezza solo quando il cuore e la mente sono in armonia con le cose" dice il filosofo indiano Krishnamutri, ed è questo il concetto fondamentale che guida le discipline orientali.

Hata-yoga
Si cerca l'equilibrio corpo-mente con le asana, esercizi che stimolano i centri energetici del corpo e favoriscono un corretto funzionamento degli organi. Lo stiramento muscolare necessario per compiere questi esercizi dona col tempo un aspetto armonico, mentre il rilassamento e la concentrazione, che sono il fulcro dello Hata-yoga rasserenano la mente. È una disciplina adatta a tutti che ha ispirato molte tecniche occidentali, dal training autogeno allo stretching.


Kendo
Letteralmente significa "via della spada" ed è una specie di scherma: si deve riuscire a colpire l'avversario, ovviamente protetto, con una spada di bambù. I movimenti che si compiono in quest'arte marziale rendono agili e scattanti e il grido liberatorio che accompagna l'aggressione scarica le tensioni emotive. È un'attività adatta ai giovani.


Tai-chì-chuan
È una danza che mima la lotta contro un ipotetico avversario. I movimenti, dolcissimi, seguono forme e sequenze stabilite in modo da favorire la concentrazione e un'approfondita conoscenza del proprio corpo. In Cina questa disciplina è praticata da tutti e ovunque, perfino per la strada.


Aikido
È l'unica arte marziale priva di competizione, che si pratica per il piacere di muoversi, di giocare con il proprio corpo. Si combatte contro un avversario fittizio con colpi di mano, di piede e tecniche di sbilanciamento. Rilassa e rende agili. È un'attività adatta a tutti.


Karatè
Letteralmente significa "mano vuota" e si basa sulla capacità di concentrare l'energia di tutto il corpo in una sola parte, così, le mani, i piedi, le ginocchia, i gomiti, divengono di volta in volta armi potenti e temibili. E lo sport di sfogo per eccellenza perché permette di liberare totalmente la propria energia in un solo colpo e per praticarlo occorrono una discreta potenza e un buon coordinamento muscolari, una buona capacità respiratoria e moltissima costanza nell' allenamen to. È un'attività adatta ai più giovani.



 Judo
È la via alla flessibilità del corpo. Si combatte contro l'avversario cercando di sbilanciarlo e immobilizzarlo con una serie di mosse strategiche che richiedono concentrazione, coordinamento ed elasticità. Si ottengono risultati soddisfacenti solo con un allenamento costante. È una disciplina adatta ai più giovani.


Jujitsu
In questo tipo di combattimento, che prevede anche l'utilizzo di bastoni, la tecnica è più importante della forza, tanto che la forza dell'avversario può essere sfruttata a vantaggio del più abile. Mantiene elastici e tonici.


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