Il-Trafiletto
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16/09/14

Volkswagen Golf R: sportività e piacere di guidare al massimo della potenza

Non bastano i numeri per definire e qualificare la sportività e il gusto di guidare, ci vuole pure emozioni e sfaccettature. 


Intanto che la Polo WRC mostra tutta la sua verve, come è nel suo stile, è compito del pilota dovere gestire in maniera normale, veloce e diretta l’irrefrenabile potenza che mette a disposizione l'auto, senza troppi filtri, per quel che concerne la Golf R è un'altra storia. Non tanto per gli 80 CV in più rispetto alla WRC e la trazione integrale invece che anteriore. Lo si capisce ancor prima d’innestare una marcia.

Tutt'altro, è esattamente il cambio a fare la differenza. Da quello manuale della Polo, che da solo riesce ad offrire un'ampia scelta di possibilità capace di trasformare il rapporto intimo tra il pilota e la Golf R. Presente la modalità automatica normale, ma con un tocchetto sulla leva potrete scegliere quella automatica sportiva, altrimenti potete preferire d’attivare manualmente le marce. Con la leva o con i paddle al volante? Sta a voi. Le scelte, poi, si moltiplicano e si fanno serie entrando nei menu disponibili nella zona del touch screen: degli effetti delle logiche Normal, Race e Individual.
Volkswagen Golf R
la più potente della serie Golf

Il sistema di cui la Golf può fregiarsi è ricco di pregi, in particolare il fatto che ogni cosa appare essere intuitiva, di facile accesso e senza incomprensioni, senza che si debba necessariamente perdere troppo tempo articolati preparativi. Liberi dall'incombenza di doversi necessariamente confrontarsi con le supercar, cominciando da quel interessantissimo manettino che esordì in Ferrari, ci si può ritagliare una Golf R su misura e togliersi tante soddisfazioni. Questo è un vantaggio non trascurabile, perché anche alle andature spesso imposte dalle condizioni del traffico non arrivi a chiederti a cosa servono i 300 CV e un super assetto. Ti diverti e basta, anche nei brevi allunghi del traffico in coda. Già solo gustandoti il sound del motore – in particolare durante le cambiate – che varia con la selezione delle varie modalità di gestione. Il Dsg, anche per questo, offre un ulteriore vantaggio rispetto al manuale.

Proprio la sonorità, è parso di intuire che i quattro scarichi tra i 2.000 e i 3.000 giri/min diano una voce che rammenta quella del boxer Subaru WRX (anche lei con 300 CV), tranne poi smarrirla nel momento in cui si inizia a fare sul serio, balzando nelle zone alte del contagiri della Golf R. Del resto, già la Volkswagen maggiolino 2.0 TSI giocava col sound del suo quattro cilindri in linea, ricreando volutamente certe sonorità del boxer dei maggiolino raffreddati ad aria. Chissà, magari la volontà del gruppo VW d’occupare tutte le nicchie e di togliere ossigeno a tutti i concorrenti (costi quel che costi) si spinge anche a questo.

27/06/14

Photo Studio | Fotoritocco al volo

Photo Studio per BlackBerry
Un'app per rivedere e ritoccare le foto in un attimo. E' sempre più imporntate la possibilità di modificare le fotografie al volo, per poterle condividere subito sui social network in modo da farle vedere a tutti gli amici e i conoscenti.

Non sempre, infatti, si ha la possibilità o la voglia di tornare a casa, di accendere il computer, di aprire un'applicazione professionale come Photoshop e di fare tutte le modifiche desiderate. Photo Studio è probabilmente la migliore app di fotoritocco disponibile per BlackBerry: oltre cento filtri disponibili, dodici effetti speciali, svariate cornici, combinazioni di fotografie, modifica dei colori, correzione degli occhi rossi e molto altro ancora la rendono indispensabile per chiunque ami la fotografia.

La versione Pro aggiunge alcuni effetti, numerose cornici e ulteriori filtri e funzionalità. L'app è compatibile con il sistema BlackBerry OS 5, Tablet 2.0, BlackBerry 10, al prezzo di 3,59 €.(computeridea)




14/06/14

Photoful | Il rullino alternativo di iPhone

Photoful per iOS
In attesa dell'arrivo di iOS 7 e della sua rinnovata app Immagini, con Photoful possiamo provare un modo alternativo per organizzare la nostra raccolta fotografica si iPhone.

Le immagini vengono organizzate e divise per data, ma anche per tag o posizione geografica. I comandi sono immediati. Pochi semplici gesti sono tutto ciò che occorre per creare album o gallerie automatiche, cancellare immagini che non servono e anche applicare effetti.

Si, perchè Photoful include anche una vasta selezione di strumenti per il fotoritocco.
Ci sono gli ormai comuni filtri, ma anche controlli per la messa a fuoco, la luminosità, il contrasto e cosi via. Gli scatti migliori si possono condividere all'istante attraverso i principali social network o direttamente con qualcuno via SMS. Una volta installata Photoful, sarà difficile avere bisogno di altre applicazioni per la gestione delle fotografie. L'applicazione è in lingua inglese.(computeridea)


15/05/14

Se fumi rischi un invecchiamento cerebrale precoce, smetti e ti torna il buonumore.

“Perché fumo? A cosa serve fumare?” Quante volte ci siamo posti queste domande, dandoci anche delle risposte abbastanza scontate, ma senza mai prendere una drastica decisione e dare un taglio netto alla sigaretta. “Lo so, non serve a niente, ma fumare mi rilassa, mi dà sicurezza con gli altri, non ne posso fare a meno, e poi posso smettere quando voglio”, ci giustifichiamo. Senza pensare a quanti e quali danni possiamo avere a breve o a lungo termine. Uno studio durato 25 anni, effettuato dai ricercatori dell’University College di Londra (apparso su Archives of General Psychiatry) condotto su 7.236 uomini e donne di mezza età (dipendenti del Servizio civile inglese), ha dato come risultato un’accelerazione del rischio di demenza ed invecchiamento precoce del cervello, a cominciare dai 45 anni di età. Ai volontari di questo studio è stato chiesto di svolgere alcuni prove cognitive a tre età diverse: tra i 44-69 anni, tra i 50 e i 74, e tra i 55 e gli 88, e si è arrivati alla conclusione che i fumatori mostravano un declino cognitivo più veloce, di circa 10 anni, rispetto ai non fumatori. E più numerose erano le sigarette fumate, maggiori erano i danni neurologici. Ma c’è un altro studio condotto dai ricercatori dell’Università di Nottingham e pubblicato sulla rivista medica British Medical Journal dove si è studiata la salute psicologica di circa 1500 partecipanti a dei corsi contro il fumo, misurandola sei settimane prima del corso e poi ricalcolandola dopo altre sei settimane senza aver fumato. I risultati hanno dimostrato che dopo un primo momento di variazione di umore, dovuto probabilmente allo stop drastico del fumo di sigaretta, nella totalità dei volontari è stato notato un evidente calo dei sintomi ansiosi e depressivi, lasciando spazio all’ottimismo e alla voglia di programmazione. Smettere di fumare quindi non può che fare bene alla salute dell’uomo (e della donna), dal momento che sono sufficienti poche settimane per riscontrare effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio per arrivare, a 10 anni dopo lo stop al fumo di sigaretta, a un rischio di malattie cardiovascolari e tumorali pari a quelle di un soggetto che non ha mai fumato. E non è poco.

24/04/14

Contro il tumore della prostata bere molto caffè.

E’ noto che il caffè ha effetti benefici per la salute: aumenta la vigilanza, diminuisce il senso di fatica, aumento della motilità intestinale ed altro ancora. Ora arriva una ricerca condotta dall’Università di Harvard (Usa) che ha pochi precedenti tra quelle condotte sull´argomento: una durata di 20 anni e circa 50 mila soggetti coinvolti. E anche le conclusioni sono eccezionali. Sì, perché secondo gli esperti statunitensi bere molto caffè, addirittura 6 tazze al giorno, diminuisce notevolmente i rischi di sviluppare il tumore della prostata e di morirne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of the National Cancer Institute”, ha dimostrato che bere 6 caffè al giorno riduce del 20% i rischi di ammalarsi di cancro alla prostata e addirittura del 60% di morire per colpa di questa forma di tumore. Ma la sorpresa maggiore è che l’effetto benefico sarebbe identico sia per il caffè tradizionale che per quello decaffeinato: come a dire che non è la caffeina l’artefice del “miracolo” bensì gli antiossidanti dei quali il caffè è ricco.. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè, negli uomini, ogni quattro anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% di gustarne 6. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, con 642 dei tumori classificati come letali.

14/03/14

Viaggiare nello spazio | La Nasa allo studio dei gemelli!

Viaggiare nello spazio. La Nasa allo studio dei gemelli! Che cosa accade, viaggiando nello spazio, nel corpo umano?

Questo è quanto sta cercando di capire, sperando di trarne giovamento dalle esperienze fatte fin'ora, la Nasa, che ha recentemente annunciato una selezione di 10 studi che saranno eseguiti sugli astronauti Scott e Mark Kelly i gemelli omozigoti, dando di fatto l'apertura ad un nuovo capitolo della ricerca sulla vita umana nello Spazio.

Pur tuttavia si sia già occupata di studiare gli effetti causati dallo Spazio sugli organismi degli esseri umani per più di 10 anni, la Nasa confida che questi studi, eseguiti in collaborazione con il National Space Biomedical Research Institute, possano fornire maggior informazioni sugli effetti e i mutamenti meno percepibili che avvengono in un corpo umano durante un viaggio al di fuori dell’atmosfera terrestre.
Scott e Mark Kelly

“Ci siamo accorti di avere questa opportunità unica di effettuare degli studi perché uno dei gemelli sarà a bordo della Stazione spaziale internazionale, mentre l’altro resterà sulla Terra,” ha commentato Craig Kundrot, a capo dello Human Research Program della Nasa, “Abbiamo l’opportunità di studiare due individui che condividono lo stesso codice genetico, ma si troveranno in ambienti diversissimi per un anno.

” Gli studi, scelti tra una selezione di più di 40 proposte, si focalizzeranno principalmente su quattro aree:
  • la fisiologia umana, che cercherà di scoprire come l’ambiente di un viaggio stellare su organi diversi, come ad esempio il cuore e il cervello 
  • la scienza del comportamento, che investigherà gli effetti sulle percezioni, sul ragionamento, sulla capacità di prendere decisioni e sulla reattività
  • la microbiologia, che studierà le differenze tra le diete dei due fratelli e gli stress a cui sono sottoposti per scoprire in che modo questi influenzano i microorganismi presenti all’interno dei loro apparati digerenti 
  • la biologia molecolare, che si concentrerà sui meccanismi con cui i geni nelle cellule vengono attivati e disattivati nell’ambiente dello Spazio e su come agenti quali le radiazioni e i cambiamenti nella microgravità abbiano effetti sulle strutture delle proteine e dei metaboliti.
Nonostante non ci si aspetti che gli studi effettuati sui fratelli Kelly forniscano dati definitivi sugli effetti dei viaggi spaziali sugli esseri umani, dato che si tratta di esperimenti effettuati solo su due individui campione, essi forniranno informazioni molto preziose e serviranno come dimostrazione per futuri progetti di ricerca di questo tipo. “Questa e’ una opportunità unica per l’agenzia,” ha commentato Kundrot. “Questi studi sono un vero e proprio apripista per la Nasa riguardo lo studio della fisiologia degli astronauti.”
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