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06/09/14

Illuminazione parola chiave del Buddismo

Il buddismo è una tradizione spirituale che si concentra sullo sviluppo personale e il raggiungimento di una profonda conoscenza della vera natura della vita.


Si calcola che ci siano 376 milioni di seguaci in tutto il mondo. 

I buddisti cercano il raggiungimento del nirvana, seguendo il percorso del Buddha, Siddhartha Gautama, che è andato alla ricerca dell'Illuminazione intorno al VI secolo aC. 
Non credono in un dio personale, ma affermano che nulla è fisso o permanente e che il cambiamento è sempre possibile infatti il cammino che porta verso l'Illuminazione passa attraverso la pratica e lo sviluppo della moralità, della meditazione e della saggezza. 

I buddisti credono che la vita sia infinita e soggetta a impermanenza, sofferenza e incertezza. 
Questi stati sono chiamati tilakhana, o i tre segni di esistenza. 
L'esistenza è infinita perché gli individui si reincarnano diverse volte, sperimentando la sofferenza in molte vite. 
È impermanente perché nessuno Stato, bene o male, dura per sempre. 
La nostra convinzione che le cose possono durare è una causa principale di sofferenza. 

La storia del Buddismo è la storia del viaggio spirituale di un uomo verso l'Illuminazione e degli insegnamenti e modi di vivere che si sono sviluppati da e intorno ad esso.
La tradizione spirituale del Buddismo

29/05/14

Il tè. Quali sono i vantaggi di assumere questa bevanda.

Da dove proviene il? Sembra che i cinesi lo conoscessero già 5 mila anni fa, ma alcuni testi riferiscono che in Cina fece la sua comparsa nel III secolo. Un’altra leggenda narra che la scoperta del tè venne attribuita all’imperatore Shen Nung, che nel 2.700 a. C. notò che alcune foglie cadute in acqua bollente emanavano un ottimo aroma profumato e volle assaggiarlo, scoprendone anche la bontà. Furono i monaci buddisti i primi a promuovere il consumo di tè, si espanse durante la dinastia Song e approdò in Giappone, mentre in Europa venne importato presumibilmente dai portoghesi, si espanse in Francia e Paesi Bassi mentre in Gran Bretagna crebbe moltissimo e si impose come costume nazionale. Molti studi e ricerche sono state fatte su questa foglia, derivante dalla pianta “Camellia sinensis”, scoprendone diverse proprietà, se non curative, sicuramente benefiche. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology il tè, specialmente quello verde, può migliorare alcune funzioni cerebrali compresa la memoria di lavoro. Infatti in questo studio 12 persone hanno ricevuto alcune una bevanda contenente 27,5 grammi di estratto di tè verde, altre la stessa bevanda senza il tè verde. Sottoposte queste persone a dei test di memoria, si è dimostrato come il tè verde ottimizzasse le prestazioni e i collegamenti tra la parte frontale del cervello e le regioni parietali. Un altro studio del 2006 pubblicato sul Journal of American Medical Association dimostra che il tè verde è riduce i casi di malattie cardiovascolari. In questo studio i volontari che hanno bevuto almeno cinque tazze di tè al giorno si sono visti ridurre significativamente il rischio di morire rispetto ai soggetti che bevevano una tazza di tè al giorno. Un altro beneficio di queste foglie è la proprietà di combattere la carie. Infatti alcuni suoi composti minimizzano la crescita di batteri che causano la carie, di conseguenza degli sciacqui con i tè riducono l’accumulo di placca sui denti. Anche il tono muscolare è sensibile ad una buona tazza di tè, riducendo questi lo stress ossidativo dovuto all'età e l'infiammazione che colpisce i muscoli e le ossa. Per dirla tutta, il tè è una bevanda che, se presa senza zucchero, ci dà un apporto calorico pari a zero, mentre se si sceglie il tè verde rispetto a quello nero si ha un’assunzione di caffeina molto minore.
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