Il-Trafiletto
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10/04/14

Curare i Reni: ci vengono in aiuto erbe, frutta e una dieta sana.

La funzione principale dei reni è quella di filtrare il sangue. Il fluido vitale per la salute, il sangue, rimuove i rifiuti da tutte le zone del corpo, mentre porta le sostanze nutrienti per le stesse aree. Un rene pulito è più sano e più efficiente. La disintossicazione dei reni è un salutare beneficio per prevenire e curare alcune malattie renali. I rimedi naturali sono un buon modo per pulire i reni e vie urinarie. Per mantenere un buon funzionamento dei reni, è utile mangiare cibi con basso contenuto di proteine animali e di grassi saturi, non bere alcolici, limitare l’uso di caffeina, non fumare e limitare l’uso di medicinali non necessari. Inoltre nella dieta quotidiana è bene inserire i cavoli, i peperoni rossi, la lattuga, la verza, l’aglio, le ciliegie, le fragole, l’orzo, il mais, il finocchio, il radicchio. Specialmente nel periodo estivo, cerchiamo di non esagerare con l’uso del sale, di limitare i cibi elaborati e le bevande gassate. Il mirtillo aiuta a prevenire i calcoli renali e favorisce l’ espulsione delle tossine. Indispensabile, per mantenere i reni puliti, è bere molto(almeno 2 litri di acqua), specie succhi di frutti naturali e centrifugati di verdure. L'acqua mantiene il corpo idratato, fornendo i liquidi che il corpo ha bisogno per creare sangue, urina, sudore, lacrime e diluito i veleni nel corpo. Anche molte erbe rivestono una particolare importanza nella disintossicazione dei reni, specialmente se hanno una funzione diuretica. L’ UVA URSINA è un erba astringente e antisettico urinario. Ha un effetto antibatterico nel rene, che è efficacia contro Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, aureus e pseudomonas, ed è utilizzata nella disuria, cistite, uretrite e prostatite. Il PREZZEMOLO è un ottimo diuretico e come tale viene utilizzato per l'edema e calcoli renali. L'ORTICA è molto nutriente, che contiene vitamine e minerali, compresa la beta di clorofilla e carotene, vitamine A, B2, C ed E, calcio, potassio e ferro, ed elimina l’acido urico. La SETA DI MAIS ha una grande quantità di potassio e vitamina K. È usata per l'infiammazione acuta o cronica della del tratto urinario, minzione notturna, cistite, prostatite e uretrite.

12/01/14

Ravioli ripieni di ricotta espinaci con pomodori

Oggi è Domenica! E come ogni domenica facciamo la pasta ripiena: Ravioli di ricotta e spinaci

Per la pasta: 50 gr di spinaci (congelati) • 250 gr di farina • 2 uova • 1 cucchiaio d'olio 
Per il ripieno: 1 cucchiaio di erbe 50 gr di pinoli • 100 gr di ricotta • 100 gr di parmigiano grattugiato • 1 uovo 1 pizzico di noce moscata sale e pepe
Per i pomodori • 500 gr di pomodori maturi • 300 gr  di funghi • 1 melanzana • 1 cipolla • 2 spicchi d'aglio • 1 rametto di rosmarino • 3 cucchiai di olio d'oliva • 1 cucchiaio di concentrato di pomodorosale e pepe

Scongelate gli spinaci, scolateli bene e copriteli con un canovaccio pulito. In una rerrina impastate con le mani gli spinaci, la farina, le uova, l'olio e un cucchiaino di acqua.

Aggiungete un altro cucchiaio d'acqua e continuate a lavorare la pasta fino a ottenere un composto liscio. Coprite e lasciate riposare per 30 minuti.

Lavate le erbe, asciugatele e tritatele finemente insieme ai pinoli. Unite al composto la ricotta, il parmigiano, l'uovo e la noce moscata. Regolate di sale e pepe.

Ravioli ripieni di ricotta e spinaci
Dividete la pasta in due parti e stenderela. Su una metà sistemiamo il ripieno a una distanza di 7 cm, poi copriamo con il secondo foglio di pasta. Ricavare i vostri ravioli e premete bene i bordi, per evitare che il ripieno fuoriesca dai lati. Cospargete di farina e fate riposare per l ora.

Scottate i pomodori in acqua bollente per rimuovere la pelle. Tagliateli a metà, eliminate i semi e tritateli grossolanamente.

Pulite i funghi e la melanzana e ragliareli a dadini. Infine sciacquate il rosmarino e tritate finemente la cipolla e l'aglio. Scaldate l'olio in una casseruola e cuocete gli ingredienti precedentemente preparati. Aggiungete il concentrato di pomodori e regolate di sale e pepe. Fate cuocere a fuoco lento per 40 minuti dall' ebollizione.

Cuocete i ravioli in abbondante acqua leggermente salata per circa 12 minuti. Quindi scolateli con l'aiuto di un mestolo forato e servite con le verdure.

05/12/13

Vivere sulla Luna? Magari…la verdura già c’è il resto lo portate voi!

Vivere sulla Luna? Magari…la verdura già c’è il resto lo portate voi! Se mai un domani l’umano essere dovesse prendere la decisione, di fare i bagagli e traslocare in una residenza Lunare, quanto meno avranno belle e pronte delle erbette per insaporire i pasti che si porteranno dietro. Almeno, pare che questo sarà possibile se l’esito dell'esperimento in programma per il 2015 dalla Nasa dovesse andare a buon fine: l'agenzia spaziale USA, in collaborazione con l'équipe del Lunar Plant Growth Habitat, infatti, ha tutta l’intenzione di piantare e coltivare sul suolo lunare, tutta una una serie di contenitori delle dimensioni di un barattolo da caffè, contenenti semi, ma anche fotocamere e sensori per tenerne sotto controllo lo sviluppo e la crescita.
Rape, basilico e arabetta (arabidopsis, già molto usata nelle ricerche scientifiche) sono le piante preferite dai ricercatori per eseguire l’esperimento: la crescita avverrà in un habitat autosufficiente, un contenitore del peso di circa 1kg, che sarà trasportato sulla Luna da un veicolo spaziale. Per ridurre i tempi della missione, stavolta la Nasa ha volto la sua attenzione ad un sistema di viaggio non del tutto convenzionale.
Verdure sul suolo lunare

“Come possiamo mandare le piante sulla Luna il prima possibile?”, svelano di essersi chiesti all'agenzia spaziale americana. Presto fatto,“Con l’autostop! Grazie a Google, infatti, possiamo fare riferimento ad uno dei futuri viaggi sulla Luna che verranno realizzati dalle compagnie in competizione nel Google Lunar X-Prize”.
 
Si tratta del concorso, organizzato e finanziato dal colosso di Montain View con scadenza il 31 dicembre 2015, offre infatti un premio in denaro all'azienda che riuscirà ad atterrare in modo sicuro sulla Luna, viaggiare 500 metri sopra o sotto la superficie del satellite e inviare alla Terra due campioni di suolo. Premi bonus si potranno ottenere esaminando reperti, sopravvivendo alla fredda notte lunare e completando missioni secondarie sulla Terra o nello Spazio.

Una volta sulla Luna, i semi trasportati saranno irrigati di acqua e avranno a disposizione abbastanza aria per garantire almeno cinque giorni di crescita alle piantine. Lo sviluppo sarà monitorato per circa dieci giorni e confrontato con i dati ottenuti sulla Terra, tramite fotografie scattate a intervalli regolari. Secondo la Nasa, grazie questo esperimento la comunità scientifica otterrà più conoscenze sulle piante e maggiori informazioni sulle possibilità di vita sul nostro satellite: “Gli esseri umani possono vivere e lavorare sulla Luna? Non solo per una vacanza di pochi giorni, ma rimanere per decenni? Il primo passo per trovare una risposta è inviare piante, sensibili quanto gli esseri umani – se non di più – alle condizioni ambientali. I vegetali, per esempio, contengono materiale genetico che può essere danneggiato dalle radiazioni quanto quello degli umani”.


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