Il-Trafiletto
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19/12/20

Come incordare un impasto

Come fare un impasto, con o senza planetaria, non è difficile. Il difficile è come incordare l'impasto in modo che si formi la maglia glutinica. Non voglio dilungarmi in tecnicismi della maglia glutinica, lo lascio fare ad esperti che cercano di insegnare quello che a noi, sinceramente poco importa.

La maglia glutinica è quella rete di glutine che serve per non far uscire l'aria che i lieviti producono e che serve per gonfiare l'impasto. Ecco questo è sufficiente sapere per il nostro pane o pizza o panettone o comunque qualsiasi impasto lievitato ci serva fare.

Dopo aver fatto il nostro impasto, che ricordiamoci deve essere almeno idratato al 65-75% , facciamo quattro pieghe e mettiamolo in un contenitore ermeticamente chiuso. Se non si possiede tale contenitore, va bene una ciotola chiusa con la pellicola trasparente, oppure con un sacchetto di nylon.

Facciamo passare almeno 6-8 ore a temperatura ambiente (quindi consiglio di fare l'impasto dopo pranzo) Riprendiamo l'impasto e rovesciamolo sulla spianatoia ben unta di olio. Solo con i polpastrelli delle dita schiacciare l'impasto in modo che si allarghi. Fare pieghe iniziando da destra fino a metà impasto poi la sinistra sopra la parte piegata di destra. Far fare mezzo giro all'impasto e piegare la parte destra fino a metà e poi la sinistra sulla destra.

A questo punto dovrebbe essere sera e allora lo riponiamo di nuovo nella ciotola lo chiudiamo ermeticamente, con quello che avete, e lo riponiamo in frigo nella parte sotto dove stanno le verdure. Può stare dalle 12 alle 18 ore. Quando vi serve uscitelo dal frigo e fategli riprendere la temperatura ambiente. Mi raccomando non reimpastate ma versate l'impasto allargandolo con i polpastrelli fino a ricoprire tutta la teglia, e vi assicuro che mangerete un prodotto sano e ben lievitato.



 

29/07/17

Garganelli alla zingara

Questa antica ricetta dei garganelli alla zingara, mi è stata tramandata da mia suocera, che mi manca tanto e della quale ho un bellisssimo ricordo. Appartiene alle antiche ricette che la sua nonna le lasciò tutte scritte su di un quaderno che purtroppo andò in briciole tanti anni fà. Ma nella memoria di mia suocera c'erano tutte e prima che l' Alzheimer le portasse via tutti i ricordi, me ne passò qualcuna.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Garganelli alla zingara

250 gr di garganelli all'uovo
150 gr di pancetta affumicata tagliata a dadini
1 cipolla media
1 bustina di funghi secchi
3 peperoni preferibilmente verdi tagliati a dadini di 1,5x1,5 cm. circa
200 gr di passata di pomodoro
olio d'oliva circa mezzo bicchiere
sale, pepe nero, peperoncino

PREPARAZIONE

Almeno un'oretta prima ammollare la bustina di funghi in un bicchiere di acqua tiepida. Tagliare finemente la cipolla rosolarla in una teglia con il mezzo bicchiere di olio,  imbiondire la cipolla e aggiungere la pancetta a dadini. Mescolare sempre con un cucchiaio di legno e appena la parte grassa della pancetta diventa trasparente aggiungere i peperoni a dadini e i funghi strizzati e tritati. Lasciare friggere a fiamma alta per 5 minuti circa mecolando gli ingredienti in continuazione. Aggiustare di sale e versare la salsa di pomodoro, sempre a fiamma alta aggiungere l'acqua dell'ammollo dei funghi. Ora moderare la fiamma e lasciare cuocere il sugo finchè l'olio non viene in superfice e mescolando rimanga separato dal sugo.

Ci vuole circa un'oretta di bollore perchè il sugo restringa e il pomodoro cuocia. Ora aggiustate di pepe nero, di cui abbondo, e di peperoncino a piacere, senza esagerare.

Mettete a bollire l'acqua salatela con sale grosso e cuocetre la pasta. Scolatela e tiratela in una padella grande con il sugo a fiamma alta finché la pasta non ha assorbito bene il sugo. Spegnete e servite e godetevi un buon piatto di pasta.
Garganelli alla zingara

14/07/17

Focaccia incredibilmente buona e veloce

Quando non sai cosa mettere in tavola, quando non sai più cosa mangiare e non hai voglia del solito piatto freddo, fai una bella Focaccia veloce e la cena è risolta.


Focaccia
Ingredienti:
250 Gr. di patate lessate
250 Gr di farina di semola di grano duro
250 Gr. di farina tipo 0
3 grammi di lievito di birra in polvere
un bicchiere di acqua della cottura delle patate
4 cucchiai di olio + olio per la teglia
Sale qb ( dose a piacere, io non uso sale ma polvere di sedano secco)
pomodori, datterini, ciliegini e comunque qualsiasi tipo di pomodoro ma maturo
olive nere, capperi a piacere
abbondante origano

Schiacciare le patate ancora tiepide in una insalatiera grande di plastica, aggiungere il lievito e l'acqua della cottura delle patate, mescolare bene. Aggiungere le due farine e i 4 cucchiai di olio e impastare, se necessario aggiungere ancora acqua di cottura, deve risultare un impasto appiccicoso e morbido. Coprire con pellicola e ponetelo dentro al forno spento.

Dopo una/due ore oliate una teglia di 32 cm. di diametro e versateci sopra l'impasto. Ungetevi le mani e con le dita stendete l'impasto. Procedete ora a riempire la focaccia di pomodori tagliati a fette o a metà se cono piccoli. Spolverate con abbondante origano, una girata di olio d'oliva una spolverata di sale. e aggiungete olive nere e capperi, oppure quello che vi fa piacere mettere.

Lasciate riposare un'oretta e infornate a 180°/200° per 30 minuti. Sfornate la focaccia e toglietela immediatamente dalla teglia, adagiandola su di una griglia. Mangiatela tiepida accompagnata da affettato e buona cena.

12/07/17

Frittata d'Autore

Frittata d'Autore da realizzare con poca spesa e utilizzando avanzi dal frigo, che non mancano mai.

scopiazzando un quadro di Kandinsky

Ingredienti principali:
6 uova
5 zucchine di media grandezza
6 cucchiai di pecorino, o parmigiano grattugiati
3 cucchiai colmi di farina
una punta di cucchiaino di lievito per dolci
qualche fogliolina di mentuccia, o prezzomolo oppure nulla
4 cucchiai di olio
sale, pepe

Ingredienti secondari:
gorgonzola, certosa, ogni tipo di formaggio, affettato, pancetta affumicata e tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce

Tagliate a fiammifero le zucchine, lessate a vapore per 15 minuti e mettetele a raffreddare in scolatura. Sbattete le uova salate e pepate, aggiungete formaggio grattugiato e mescolate bene, aggiungete la farina con il lievito e mescolate il tutto con le zucchine. Prendete una padella inaderente di 30/32 centimetri di diametro, versate 4 cucchiai di olio e mettete sul fuoco. Prima che l'olio sia al punto di fumo, versate il tutto dentro la padella, livellate bene la frittata e abbassate la fiamma.

Ecco ora potete sbizzarrirvi personalizzando la vostra frittatta d'Autore. Usate tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce per creare una forma che ricordi un quadro astratto ( io ho scopiazzato un quadro di Kandinsky) . Fate attenzione di non lasciare troppo la frittata sul fornello, potete spegnere se avvertite che si sta bruciando la parte a contatto con la padella. Spegnete e terminate l'opera.

Ora mettete la padella sulla griglia del forno posizionata in alto, e accendete solo il grill. Lasciate semiaperto lo sportello lasciando il manico della padella fuori fra lo sportello. Controllare spesso per non inscurirla (rovinerebbe l'opera). Appena la frittata si rapprende, fate la prova dello stuzzicadente, se esce asciutto togliete la vostra opera e fatela scivolare sul piatto di portata.

23/05/17

Gnocchi di ricotta e carciofi

Carciofi e ricotta un mix che renderanno questi gnocchi una vera delizia. Da provare in questa stagine che regala ancora delle bellissime "mammole"


Ingredienti
300 gr di carciofi freschi
200 gr di ricotta di pecora
150 gr di prosciutto dolce
1 cipolla piccola
3-4 cucchiai di parmigiano reggiano
noce moscata
sale
pepe bianco
farina
latte
burro
1 uovo

Affettate i carciofi in spicchi sottili e fateli soffriggere dolcemente in un tegamino di pyrex, dove avrete fatto appassire la cipolla tritata. Nel frattempo passate al tritatutto il prosciutto tagliato a pezzetti e privato del grasso; lavorate poi in una ciotola la ricotta con un cucchiaio di legnoe un po' di latte (poco) per renderla cremosa, salatela, aggiungete un po' di noce moscata e lesciatela riposare. Dopo circa un quarto d'ora controllate la cottura dei carciofi che non devono assolutamente abbrustolire, se necessario, aggiungete un po' d'acqua e aggiustate di sale e pepe.

Quando saranno pronti, cioè tenerissimi, quasi sfatti, toglieteli dal fuoco e poneteli su carta da cucina per far assorbire l'unto in eccesso; dopo una mezz'ora, una volta raffreddati passate i carciofi al tritatuttto. Riunite quindi, prosciutto, ricotta e carciofi in una terrina più grande e amalgamate bene, incorporandovi un tuorlo e un po' di farina a pioggia; lavorate con dolcezza l'impasto per renderlo liscio e omogeneo ma abbastanza consistente. Aggiungete il parmigiano, un'altra spolveratina di noce moscata, e se necessario sale e pepe. Cominciate quindi a preparare gli gnocchi: prendete il composto a cucchiaiate e lavoratelo con le mani infarinate per dargli forma rotonda; e così via uno dopo l'altro mettendoli su un piatto senza sovrapporli.

Una volta terminato l'impasto potete surgelarli, spolverate una teglietta di allumionio con un po' di farina, fate uno strato di gnocchi, coprite con un foglio di cellophane e metteteli nel freezer, quando solidi abbastanza fate ilsecondo strato e più tardi ancora, se occorre, il terzo. Il giorno dopo potrete riunire tutti gli gnocchi in un unico sacchetto. Quando deciderete di cucinarli, potrete farlo direttamente senza scongelarli. Fate bollire un pentola d'acqua salata, e raggiunto il bollore tuffatevi gli gnocchi, quando torneranno a galla, saranno pronti. Nel frattempo fate fondere 50-60 gr di burro in un pentolino, scolate gli gnocchi e cospargeteli di burro e parmigiano. Se volete evitare il burro, potete sempre condirli con una buona e semplice salsa di pomodoro.

17/05/17

Un calzone da vero esperto fatto in casa

Non è necessario essere esperti pizzaioli per fare un buon calzone in casa e farlo come lo fanno in pizzeria. Provate questa semplice ricetta, seguitela alla lettera e vi troverete soddisfatti.



Ingredienti

700-800 gr di pasta di pane
2-3 mozzarelline ciliegine
150 gr di prosciutto crudo saporito
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 uovo

Tritate il prosciutto e le mozzarelline, mischiateli con il parmigiano e l'uovo formando un impasto omogeneo che dividerete in 6 parti di circa un grosso cucchiaio l'una. Stendete la pasta lievitata in 6 dischi di circa 13-14 cm di diametro, ponete su ciascuno un cucchiaio d'impasto (o poco più se c'è spazio) ripiegandoli a mezza luna, rigirando all'interno la pasta sul bordo, premendolo bene (è determinante) per la larghezza di 1 cm circa, e docoratelo con tacche parallele usando la lama di un coltello.

Surgelateli così avendo l'accortezza di tenerli separati l'uno dall'altro: in un secondo momento potrete riunirli in un sacchetto di plastica per alimenti. Successivamente potrete scongelarli nel forno o friggendoli direttamente; se però avete il tempo di scongelarli la sera prima, teneteli comunque in frigorifero, altrimenti la pasta risulterà appiccosa.

15/05/17

Crostata di prugne

Crostata di prugne


Ingredienti per sei persone:

una pasta frolla
(pasta base per crostate),
sette etti di prugne,
un etto di zucchero,
mezz'etto di mandorle dolci,
quattro savoiardi,
un limone,
tre chiodi di garofano,
vino bianco secco,
una noce di burro,
un uovo, poca farina.

Tempo necessario: circa 2 ore
La difficoltà media

Lavare bene le prugne, asciugarle, snocciolarle, rnetterle in una casseruola con lo zucchero, un bicchiere di vino, il succo e una scorzetta di limone, i chiodi di garofano e cuocere a fuoco moderato. Quando le prugne sono ben tenere toglierle dal fuoco, eliminare i chiodi di garofano e la scorzetta di limone e lasciar raffreddare. Stendere la pasta in un disco dello spessore di pochi millimetri; imburrare e infarinare una tortiera e foderarla con il disco di pasta ritagliando la parte eccedente. Disporre sulla pasta i savoiardi sbriciolati e le prugne scolate dal liquido di cottura e cospargere con le mandorle tostate e tritate. Stendere di nuovo i ritagli di pasta, ritagliarne delle strisce con una rotellina dentellata e disporle a forma di reticolo. Ripiegare verso l'interno la pasta dei bordi pizzicandola tutt'intorno, pennellare i bordi e il reticolo ccon l'uovo sbattuto e cuocere in forno per circa quaranta minuti a 180°. Lasciar raffreddare prima di servire.
Accompagnare con Prosecco di Conegliano o Malvasia di Casorzo d'Asti.

08/05/17

Crostata di amaretti

Crostata di amaretti

Ingredienti per sei persone:
una pasta frolla
(pasta base per crostate),
due etti di confettura di prugne,
due etti di confettura di albicocche,
due etti di amaretti,
mezz'etto di mandorle dolci,
una noce di burro,
poca farina,
un uovo,
poco cognac.
Il tempo necessario: circa due ore
La difficoltà: Media


Sbucciare le mandorle immergendole per un attimo in acqua bollente e tagllarle a filetti. Mescolare le due confetture e ammorbidirle aggiungendo un poco di cognac. Stendere la pasta frolla in un disco dello spessore di pochi millimetri; imburrare e infarinare leggermente una tortiera, foderarla con il disco di pasta e farvi uno strato di confettura, uno strato di amaretti spruzzati con un poco di cognac, un altro strato di confettura e terminare con i rimanenti amaretti (sempre spruzzati di liquore). Distribuire sulla superficie i filetti di mandorle, ripiegare all'interno la pasta che fuoriesce dai bordi, pizzicandola tutt'intorno, e pennellarla con l'uovo sbattuto. Cuocere in forno per circa quaranta minuti. Accompagnare con Caluso Passito o Greco di Gerace.

26/04/17

Moscato d'Asti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Moscato d'Asti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica
All' olfatto è molto intenso, delicato, fragrante e fruttato, si sentono i profumi della salvia sclarea e del moscato. Al gusto è vino fresco, cinguettuolo, ricco di dolcezza e soavità, con buona persistenza aromatica. Visivamente limpido, con spuma ampia e perlage medio.

Come nasce
Si ottiene con uve Moscato, uve conosciute dal tempo dei Romani come «Apiciae» in quanto predilette dalle api per il loro dolce aroma.

Vinificazione
Conpressatura soffice, successiva filtrazione e conservazione in recipienti a temperatura controllata. Avviene poi la presa di spuma in autoclavi, dove la temperatura è regolata in modo da permettere una fermentazione veloce.

Conservazione
È vino da bere preferibilmente non oltre il primo anno dalla produzione.

Come servirlo
Il Moscato d'Asti deve essere servito a una temperatura di 10' C.

Abbinamento
A chiusura del pranzo con frutta e dolci da forno.

25/04/17

Ramandolo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Ramandolo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica
All'olfatto è intenso con buona persistenza ha sentori di vaniglia, confettura, miele, fiori appassiti. Al gusto è ampio, armonico, carezzevole, con .corpo elegante e suadenza sensuale, ha lunga persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore giallo oro medio e luminoso.

Come nasce
Il vino è prodotto con uve Verduzzo allevate in Ramandolo (Udine).


Conservazione
Il vino può essere conservato da due a quattro anni.

Come servirlo
Alla temperatura di 12° C.

Abbinamento
Per le sue caratteristiche di suadenza e morbidezza si può gustare da solo a metà pomeriggio. A fine pasto accompagna frutta e dolci secchi.

24/04/17

Vin Santo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Vin Santo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica
All'olfatto ha notevole intensità, .è persistente, etereo, si riconoscono sentori di mandorla, vaniglia, ponforte e leggero incenso, al gusto ha corpo sostenuto ed armonico, è ampio, carezzevole e suadente, «polifonico» sia in bocca che ai naso con lunga persistenza aromatica. Visivamente ha una limpidezza opalescente e colore ambra vivace con sciabolate luminose.

Come nasce
Viene prodotto con uve Grechetto per il 40%, Malvasia per il 30% e Trebbiano per il restante 30%. Le vigne sono situate in comune di Montepulciano.

Vinificazione
La vinificazione avviene con sistema tradizionale.

Affinamento 
Il vino è ottenuto con la «madre», una massa gelatinosa prodotta da batteri che si forma nei caratelli di rovere da 50 litri, dove rimane sei anni. I caratelli sono chiusi ermeticamente.

Conservazione
Si può conservare da sei a dieci anni.

Come servirlo
Abbastanza fresco, a una temperatura di 14° C in bicchieri ampi al fine di coglierne il bouquet.

Abbinameato
È vino da seduzione e da contemplazione. È adatto nel pomeriggio per conversare, tardi in serata per sedurre, solo o con dolci secchi.

23/04/17

Marsala vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Marsala vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica
All' olfatto è intenso, penetrante, si neonoscono sentori di mandorla, vaniglia, miele, nonché acetone. Al gusto è armonico, asciutto, elegante, schietto, ha nerbo, razza e lunga persistenza aromatica. Visivamente limpido di colore ambra chiaro con tonalità d'ombra fiamminghe.

Come nasce
È prodotto con uve Catarratto, Grillo e Inzolia, allevate sulle colline in provincia di Trapani, escludendo la zona di Alcamo e le isole di Favignana e Pantelleria.

Affinamento
Il disciplinare prevede per il Marsala Vergine un invecchiamento minimo -di cinque anni in botti di rovere.

Conservazione
E vino che si può conservare a lungo: dai cinque ai dieci anni e anche oltre.

Come servirlo
Il Marsala Vergine va servito fresco, a una temperatura di circa 12° C.

Abbinamento
In apertura di pranzo quale aperuivo eventualmente accompagnato da tartine rustiche o' a conclusione con formaggi piccanti quali il gorgonzola novarese.

22/04/17

Barolo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Barolo vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali




Analisi organolettica
All'olfatto ha buona intensità è pronunciato, persistente e penetrante, ampio ed etereo, si riconoscono sentori di goudron, liquirizia e felce; al gusto il vino è asciutto, austero, ha buon corpo, è possente con eleganza, ha razza, tannicità e velluto combinate a buona persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore granato vivace.

Come nasce

Il vino è prodotto con uva Nebbiolo allevata nell'ambito degli Il comuni nei dintorni di Alba.

Vinificazione
In rosso con attente cure per i travasi e la fermentazione.

Conservazione
Come tutti i Barolo è vino longevo e può essere conservato dai quattro ai dieci anni.

Come servirlo
Va portato a temperatura ambiente almeno 24 ore prima di servir/o, in modo che raggiunga la temperatura ottimale di 18° C. E bene aprire la bottiglia qualche attimo prima di consumare il vino. Utilizzare bicchieri di cristallo ampi in modo che il vino possa esprimere il suo elegante bouquet.

Abbinamento
È particolarmente indicato all'abbinamento con piatti ricchi e compositi, quali: brasato al Barolo, camoscio alla piemontese, çapriolo in salmi, faraona alla salsa di tartufi, lepre in civet, entrecàte al paté di olive.

21/04/17

Grignolino d'Asti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Grignolino d'Asti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali



Analisi organolettica
All' olfatto ha leggera intensità, è sottile, delicato e fragrante, netto, fresco, si riconoscono sentori di marasca combinata al lampone; al gusto è acidulo, corto, fresco, netto, schietto con media persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore rubino molto tenue.

Come nasce
Nasce da uve Grignolino allevate nelle varie zone classiche.

Vinificazione
Tradizionale in TOSSO con particolare cura

Affinamento
È passato per. alcuni mesi in botti di rovere di Slavonia.

Conservazione
È vino che non va affinato oltre due anni dalla vendemmia.

Come servirlo
Si serve abbastanza fresco, ad una temperatura di 16° C.

Abbinamento
Trova buon accostamento a tutto il pasto: trippa alla milanese, minestra di ceci, risotto con salsicce, lasagne albesi, arrostini annegati, costolette d'agnello al pepe verde.

20/04/17

Dolcetto vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Dolcetto vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica

All'ofatto ha buona intensità; è delicato, fragrante, si avvertono i sentori di sottobosco, ribes e piccoli frutti; al gusto è aromatico con vivacità, schietto, netto, ha nerbo, razza e buona persistenza aromatica. Visivamente limpido, brillante di colore rubino intenso e luminoso. Il vino ha notevole personalità e suadenza, è uno dei vini più rappresentativi e personali dell'enologia piemontese.

Come nasce
È prodotto con uva Dolcetto i cui vigneti sono situati nell'albese. Questo vino deve provenire unicamente dalla vinificazione di questo tipo d'uva coltivata secondo tradizionali sistemi all'interno della zona di origine delimitata dal disciplinare.

Vinificazione
La vinificazione avviene tradizionalmente in rosso a temperatura controllata. E obbligatoria la vinificazione nel territorio d'Alba.

Conservazione
Il vino può essere conservato mediamente un anno.

Come servirlo
A una temperatura di 18° C.

Abbinamento

Trova ottimo accostamento con: carpaccio al sottobosco, pasta con sugo di lepre, maccheroni con ragù, agnello alle olive, coniglio alla senape, scaloppine al limone e pepe verde.

19/04/17

Teroldego vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Teroldego vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


Analisi organolettica
All'olfatto ha buona intensità e media persistenza, è fragrante si riconoscono sentori di piccoli frutti di sottobosco freschi e leggero muschio. Al gusto è armonico, carezzevole, con corpo equilibrato, ha nerbo e buona persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore rubino intenso.

Come nasce

Viene prodotto con uva Teroldego allevata nella Piana Rotaliana.

Vinificazione
Tradizionalmente in rosso con macerazione di 6-8 giorni.

Conservazione
Si può conservare da uno a tre anni.

Come servirlo
A una temperatura di 18° C.

Abbinamento
È ottimale l'accostamento con: agnolini con ripieno di stufato, bollito di manzo, agnello e funghi al forno, trippa alla fiorentina, costolette di vitello.

18/04/17

Grignolino d'ASti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Grignolino d'ASti vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali



Analisi organolettica
All' olfatto ha leggera intensità, è sottile, delicato e fragrante, netto, fresco, si riconoscono sentori di marasca combinata al lampone; al gusto è acidulo, corto, fresco, netto, schietto con media persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore rubino molto tenue.

Come nasce
Nasce da uve Grignolino allevate nelle varie zone classiche.

Vinificazione
Tradizionale in ROSSO con particolare cura.

Affinamento
È passato per alcuni mesi in botti di rovere di Slavonia.

Conservazione
È vino che non va affinato oltre due anni dalla vendemmia.

Come servirlo

Si serve abbastanza fresco, ad una temperatura di 16° C.

Abbinamento
Trova buon accostamento a tutto il pasto: trippa alla milanese, minestra di ceci, risotto con salsicce, lasagne albesi, arrostini annegati, costolette d'agnello al pepe verde.

17/04/17

Bardolino I vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Bardolino: I vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali



Analisi erganolettica
All'olfatto ha media intensità, è sottile, vinoso, fragrante, netto, si riconoscono sentori di mirtilli e piccoli frutti, corteccia di gelso e leggera amarena; al gusto il vino è armonico, ha corpo elegante, nerbo e buona persistenza aromatica. Visivamente limpido, di colore granato vivace con ancora riflessi rubino.

Come nasce
Il vino è prodotto con uve Corvina, Molinara, Rondinella, provenienti da vigneti situati al centro della zona classica del Bardolino.

Vinificazione
È vinificato in rosso con Le bucce, a tempera-tura controllata.

Affinamento 
Viene affinato in vasi vinari di acciaio inox e botti in legno di rovere.

Conservazione

Può essere conservato fino a due anni.

Come servirlo

A una temperatura di 18° C.

Abbinamento
È vino particolarmente adatto a piatti di carni bianche: arrosto di vitello al latte, capretto al rosmarino, costine di agnello, spezzatino di vitello alla figure, coniglio alla senape, pollo alla diavola.

16/04/17

Brunello di Montalcino: I vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali

Brunello di Montalcino: I vini di Pasqua ⧫ Ricette Pasquali


All'olfatto ha buona intensità, e persistenza, è acuto, etereo, si riconoscono sentori di sotto bosco, vaniglia, prugna californiana, leggero malio di nocè. Al gusto è ampio, asciutto, austero, ha corpo elegante, nerbo e- razza con buona persistenza aromatica. Visivamente limpido di colore amaranto intenso e brillante.

Come nasce
È prodotto da uve Brunello di Montalcino allevate nel comune di Montalcino.

Vinificazione
Dopo la vendemmia di fine settembre, si passa alla vinificazione in rosso; dopo la pigiatura e la diraspatura, avviene la fermentazione alcolica, alla temperatura di circa 30", operazione che dura una quindicina di giorni; dopo i rimontaggi per bagnare il «cappello» di vinaccia che si forma con la fermentazione, il vino decanta in vasche d'acciaio o di cemento, per 2/4 mesi e poi passato in botte, dove resta per tre anni e mezzo, con numerosi travasi, fino all' ottobre del quarto anno di affinamento. Il tutto secondo il rigoroso disciplinare di produzione. La maturazione avviene in grandi botti per evitare eccessive cessioni del legno: il Brunello è già vino strutturato e non necessità di interventi da parte delle sostanze aromatiche del legno, se non molto tenui.

Affinamento
Come stabilito dal disciplinare il vino deve essere affinato per quattro anni di cui tre e mezzo in botti di rovere.

Conservazione
È un vino pressoché inalterabile negli anni anche se naturalmente si affina, si può conservare quindi dai cinque ai dieci anni e oltre, secondo le annate.

Come servirlo
Portare la bottiglia in un locale a temperatura ambiente almeno 24 ore prima di servir/a. La temperatura ottimale è di 18" C. Stappare la bottiglia due ore prima o travasar/a in una caraffa.

Abbinamento
La sua nobiltà e austerità lo qualificano per accompagnare piatti importanti quali: arista alla fiorentina, tordi allo spiedo, camoscio al vino, costa di bue, anitra brasata, formaggi di buona stagionatura.

15/04/17

I vini di Pasqua: Chianti Classico ⧫ Ricette Pasquali

I vini diPasqua: Chianti Classico ⧫ Ricette Pasquali


In abbinamento al pranzo di Pasqua che spazia dai primi ai dolci, vi propongono vini naturalmente differenziati tra di loro: bianchi secchi e spumanti che accompagneranno i primi piatti, vini rossi di grande stoffa per i secondi e a conclusione vini moscati e da meditazione per concludere degnamente con i dolci il rituale pasquale.

Chianti Classico

Analisi organolettica

All'olfatto ha buona intensità, è etereo, si riconoscono sentori di sottobosco, piccoli frulli, leggera vaniglia e liquerizia verde. Al :gusto è armonico, ampio, asciutto con spalla asciutta e corpo elegante, ha buona persistenza aromatica. Visivamentelimpido di colore granato.

Come nasce
l vitigni utilizzati sono: Sangiovese 50- 80%; Canaiolo nero 10-30%, Trebbiano toscano e.Malvasia del Chianti 10-30%. Le viti.sono allevate nel cuore del Chianti Classico.

Vinificazione
La vinificazione si pratica tradizionalmente con attente cure per non alterare le caratteristiche dell'uva. Viene applicata la pratica del «governo all'uso toscano», la quale consiste nell'aggiunta, nel mese di novembre, di mosto .di uve scelte preventivamente appassite sui gratici.

Affinamento
A vviene per un anno in -botti di rovere. Prima' della vendemmia successiva il vino viene trasferito nelle cantine dove rimane un anno in recipienti di. cemento vetrificato e termina il periodo di affinamento con una nuova permanenza in botti di rovere. 11 Chianti Classico, in base al disciplinare, può definirsi «Riserva» essendo trascorsi tre anni dalla vendemmia.

Conservazione
Il vino può essere conservato dai sei ai dodici anni.

Come servirlo
La bottiglia deve 'essere stappata qualche ora prima della degustazione e, per alcune annate, è consigliabile làdecantazione in recipiente di cristallo. 11 vino va servito a una temperatura di 18° C.

Abbinamento
Viene abbinato a piatti di buona ricchezza: pernice alle bacche di ginepro, filetto al vino, grigliata di carne mista, fagiano in tegame, germano alle olive, pollo alla cacciatora.
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