Il-Trafiletto
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29/04/14

Il forte e fresco Crescione

Il nome latino del crescione è Nasturtium officinale. Plinio fa derivare il nome Nasturtium da nasus (naso) e tortus (torto), alludendo all'odore piccante della pianta che può irritare le narici. In Italia lo si trova con frequenza nelle acque limpide ferme o nei ruscelli della pianura fino a circa 2.000 m. 

Il forte e fresco Crescione
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La pianta è un'erba perenne della famiglia delle Brassicacee, con foglie di colore verde intenso, carnose e fiori piccoli e bianchi (maggio-settembre), in grappoli densi; il sapore ricorda quello della senape, ma è un po' meno piccante. Per trarre il massimo vantaggio dalle sue preziose proprietà è consigliabile mangiare il crescione molto verde, fresco, e lavato accuratamente perché la pianta stessa può trasmettere all'uomo una malattia parassitaria: la distomatosi (infestazione da parte di vermi parassiti). È ricchissima di sali minerali e vitamine: glucoside solforato, iodio, ferro, rame, zinco, manganese e vitamine A, B1, B2 e C. Il crescione è depurativo del sangue e diuretico: è molto indicato in caso di gotta, artrite, obesità, combatte i disturbi legati alle alimentazioni ricche di carni e di grassi. Stimola l'appetito e il metabolismo, contribuisce a vincere l'astenia (debolezza) causata da mancanza di vitamine o minerali; consumato fresco, come insalata, insieme a tarassaco, acetosa e ortica, rientra nelle cosiddette «cure depurative primaverili». È un blando stimolante di tutte le funzioni organiche. Grazie ai suoi oli essenziali solforati, facilita l'espettorazione e decongestiona l'apparato respiratorio. Soprattutto chi soffre di bronchite e di enfisema trae beneficio dalle sue proprietà. Infine, è cicatrizzante: i cataplasmi di crescione possono essere applicati sulle piaghe o sulle ferite che faticano a rimarginarsi, rigenerano la pelle in caso di eczema, acne e dermatosi e, inoltre, aumenta leggermente la circolazione nel cuoio capelluto e rallenta la caduta dei capelli. Alla pianta è stata attribuita un'interessante efficacia terapeutica nel trattamento di anemie da carenza di ferro.

PREPARAZIONE E USO Per essere pronti al sole Il crescione si deve usare crudo e fresco se si vuole beneficiare di tutte le sue virtù medicamentose. L'ebollizione, la cottura, l'essiccamento lo privano di ogni virtù terapeutica. È controindicato per chi soffre di ulcera gastroduodenale e nefrite. In alcuni casi può provocare cistalgia (dolori alla vescica) e, raramente, disturbi gastrointestinali. Si consigliano 60-100 g di succo al giorno in latte freddo o in una bevanda fredda. Per prepararsi all'abbronzatura, mescolare un cucchiaio di succo di foglie di crescione o mezzo bicchiere di succo di carota fresco, due volte al giorno per venti giorni. Cataplasmi: si preparano con 100 g di crescione fresco pestato nel mortaio; si avvolge in uno garza e si applica sulle zone colpite. Lozioni: applicare il succo direttamente sulla pelle. Sciroppo: 500 g di succo filtrato di crescione in 750 g di zucchero: da 40 a 100 g di sciroppo al giorno, puro o in bevanda fredda.

04/03/14

L’Alzheimer si combatte anche a tavola. Con i Broccoli.

Dalla natuta un aiuto per la prevenzione di stress e Alzheimer. I broccoli. Lo sostiene uno studio presentato dal professor Paolo Costantino, docente di biologia molecolare presso l’Università La Sapienza di Roma, durante le giornate inaugurali del SapiExpo, manifestazione legata al prossimo Expo2015. Sostanza chiave delle proprietà benefiche dei broccoli sono gli antiossidanti, presenti in grande quantità soprattutto nei germogli. Essi garantirebbero un’azione preventiva contro la degenerazione cognitiva legata all’Alzheimer e lo stress ossidativo: “I comuni broccoli e in particolare i suoi germogli, sono ricchi di antiossidanti e abbiamo osservato effetti sorprendenti sulla salute umana. I risultati sono stati spesso straordinari, abbiamo verificato infatti un importante effetto protettivo sullo stress ossidativo e proprietà contro l’Alzheimer.” Afferma il Prof. Costantino. La scoperta è stata realizzata somministrando estratti di germogli di broccoli, in varie fasi della loro crescita, in campioni cellulari e in modelli animali capaci di simulare malattie umane. "I risultati. - ha spiegato il ricercatore - sono stati spesso straordinari, abbiamo verificato infatti un importante effetto protettivo sullo stress ossidativo e proprietà contro l'Alzheimer". Il principio attivo responsabile degli effetti benefici del broccolo, come ha spiegato Costantino, non è ancora stato individuato con certezza. Lo studio, ancora in corso e coordinato da ricercatori della Sapienza, e stato finanziato dalla Regione Lazio e coinvolge gruppi di ricerca molto diversi tra loro. Non è tuttavia il primo studio a indicare nei broccoli un potente alleato per la salute umana. Questo esemplare di verdura crucifera è stato associato anche a un’azione protettiva nei confronti dell’artrite, come dimostrano i risultati ottenuti dai ricercatori dell’Università dell’East Anglia, nel Regno Unito. Sono inoltre ricchi di vitamine C e K, oltre a vantare importanti proprietà protettive contro le patologie tumorali che colpiscono l’intestino.
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