Tutto cominciò...: Un infuso per evitare gli Eritemi solari: L' estate si sta avvicinando e sono in molti a pensare che con le belle giornate in arrivo, prima del vero e proprio solleone, sia oppor...
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05/05/15
27/10/14
Il sole: un valido aiuto per dimagrire
Pubblicato da
Galadriel
Uno studio dell'università di Edimburgo ha scoperto che l'esposizione ai raggi solari rallenta lo sviluppo dell'obesità e del diabete di tipo 2.
Uscire all'aria aperta sotto al sole aiuta a mantenere la linea perchè una moderata esposizione ai raggi UV favorirebbe il rilascio di una proteina chiave che rallenta la produzione di grasso. Lo dice uno studio delle universita' di Edimburgo e Southampton, pubblicato sulla rivista Diabetes. Il sole favorisce la produzione di ossido nitrico nella pelle, che viene rilasciato in circolo, dopo l'esposizione alla luce solare, svolgendo un ruolo chiave nel metabolismo.
Per arrivare a queste affermazioni i ricercatori hanno sperimentato lo studio sui topolini. Le cavie esposte ai raggi UV sono risultati più stabili nei livelli di glucosio e di avere resistenza all'insulina, sintomi tipici del diabete di tipo 2. Secondo i ricercatori, l'ossido nitrico rilasciato dalla pelle avrebbe un ruolo importante nel modo in cui si assimila il cibo, scongiurando condizioni metaboliche nocive come il diabete.

12/10/14
Come aiutare piccole ferite a cicatrizzarsi velocemente
Pubblicato da
Lifarnur
Le ferite, con qualche piccola attenzione possono esser fatte guarire più rapidamente. Che siano ferite post intervento chirurgico, o dovute a qualche piccolo incidente non devono essere trascurate, ma fatte cicatrizzare con una certa velocità per evitare l'insorgere di infezioni che potrebbero rallentare l'intero processo di guarigione.
Quando ci feriamo, la prima cosa da fare è la disinfezione: quindi prima la ferita va lavata accuratamente con acqua corrente fredda e poi disinfettata con tintura di iodio o acqua ossigenata. Per far cicatrizzare una ferita di lieve entità l’applicazione di tintura di iodio potrebbe già essere sufficiente, senza applicare alcuna bendatura.
Un altro modo per favorire una buona cicatrizzazione può essere l'applicazione di soluzioni in polvere come il Cicatrene che però, contenendo Neomicina, può essere nefrotossico e fotosensibilizzante.
Particolare attenzione va prestata alla chiusura delle ferite aperte, che se non ben controllata può portare alla crescita di batteri definiti anaerobi, cioè che si sviluppano maggiormente in caso di mancanza o poco ossigeno. Perciò le ferite in fase di cicatrizzazione possono, anzi devono, essere lasciate aperte. Le ferite spurganti o già infette devono invece essere coperte per evitare la sovrainfezione.
Nel caso di piaghe a ritardata cicatrizzazione, ulcere da decubito, ischemiche o con patologie cutanee particolari si può utilizzare il Trofodermin che contiene antibiotici e ormoni per cui non può essere usato in allattamento, gravidanza o età pediatrica.
Attenzione anche al sole che fa bene sì ma non alle ferite. Il sole ha infatti un effetto irritante e disidratante sulle ferite aperte. Sulle ferite chiuse (sulle cicatrici) il sole intenso può addirittura favorire l’insorgenza di tumori maligni cutanei. Dunque per almeno 1 anno non si può prendere sole sulle ferite che devono quindi essere coperte o almeno riparate da crema solare a protezione totale.
Stesso discorso vale per il ghiaccio tanto utile nelle contusioni e per alleviare gonfiori ed ematomi ma nel caso di ferite, le condizioni di ipotermia (bassa temperatura) portate dal ghiaccio, rallentano il processo di ricostruzione dell’epitelio danneggiato.
Anche il cortisone è deletereo perchè ritarda la cicatrizzazione.
Non ha nulla a che vedere con la cicatrizzazione ma è un supporto di incredibile utilità per lenire il dolore causato dalle vesciche il cerotto Compeed che può anche essere usato per prevenire l’insorgenza di vesciche.
E' ovvio che in presenza di tagli profondi dopo aver lavato accuratamente la ferita se possibile, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.
Quando ci feriamo, la prima cosa da fare è la disinfezione: quindi prima la ferita va lavata accuratamente con acqua corrente fredda e poi disinfettata con tintura di iodio o acqua ossigenata. Per far cicatrizzare una ferita di lieve entità l’applicazione di tintura di iodio potrebbe già essere sufficiente, senza applicare alcuna bendatura.

Un altro modo per favorire una buona cicatrizzazione può essere l'applicazione di soluzioni in polvere come il Cicatrene che però, contenendo Neomicina, può essere nefrotossico e fotosensibilizzante.
Particolare attenzione va prestata alla chiusura delle ferite aperte, che se non ben controllata può portare alla crescita di batteri definiti anaerobi, cioè che si sviluppano maggiormente in caso di mancanza o poco ossigeno. Perciò le ferite in fase di cicatrizzazione possono, anzi devono, essere lasciate aperte. Le ferite spurganti o già infette devono invece essere coperte per evitare la sovrainfezione.
Nel caso di piaghe a ritardata cicatrizzazione, ulcere da decubito, ischemiche o con patologie cutanee particolari si può utilizzare il Trofodermin che contiene antibiotici e ormoni per cui non può essere usato in allattamento, gravidanza o età pediatrica.
Attenzione anche al sole che fa bene sì ma non alle ferite. Il sole ha infatti un effetto irritante e disidratante sulle ferite aperte. Sulle ferite chiuse (sulle cicatrici) il sole intenso può addirittura favorire l’insorgenza di tumori maligni cutanei. Dunque per almeno 1 anno non si può prendere sole sulle ferite che devono quindi essere coperte o almeno riparate da crema solare a protezione totale.
Stesso discorso vale per il ghiaccio tanto utile nelle contusioni e per alleviare gonfiori ed ematomi ma nel caso di ferite, le condizioni di ipotermia (bassa temperatura) portate dal ghiaccio, rallentano il processo di ricostruzione dell’epitelio danneggiato.
Anche il cortisone è deletereo perchè ritarda la cicatrizzazione.
Non ha nulla a che vedere con la cicatrizzazione ma è un supporto di incredibile utilità per lenire il dolore causato dalle vesciche il cerotto Compeed che può anche essere usato per prevenire l’insorgenza di vesciche.
E' ovvio che in presenza di tagli profondi dopo aver lavato accuratamente la ferita se possibile, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.
15/09/14
Stare sotto il sole e poi vedere la pelle secca e ruvida, quali rimedi?
Pubblicato da
Anonimo
Ti piace crogiolarti sotto il sole?
Attento, ora è giunto il momento di fare un bilancio dei danni alla pelle.
Dalla pelle secca, alle macchie scure, vi do alcuni consigi per riparare eventuali danni che avete subito.
Quando si è stati troppo sotto il sole e si avvertono delle scottature è perchè non abbiamo prestato troppa attenzione a idratare la barriera della pelle e a usare i giusti prodotti.
Il risultato è stato una maggiore evaporazione dell'acqua dallo strato più esterno della nostra pelle e per ripristinare la funzione della barriera, bisogna cercare prodotti idratanti, e fortificare con niacinamide per nutrire e rendere la pelle nuovamente liscia e luminosa.
Se invece la vostra pelle risulta secca e squamosa e ruvida, significa che gli enzimi responsabili dei processi di esfoliazione naturale della pelle non funzionano così bene e piuttosto di fare un lavaggio aggressivo della pelle è meglio usare degli esfolianti chimici con un trattamento o con gel o con crema esfoliante chiamata anche scrub che aiutano con un'azione cheratolitica, cioè esercitano la loro capacità esfoliante sulla pelle e indebolisconoo le giunzioni intracellulari che legano i cheratinociti dello strato corneo, questo processo consente di distaccare le cellule morte superficiali.
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Pelle liscia e luminosa |
07/09/14
Lo zoo planetario
Pubblicato da
Vito Ienna
I pianeti possono avere molte forme e dimensioni, e ciò può influenzare le loro chance di ospitare la vita.
Biglia fusa
Il pianeta extrasolare Kepler-IOB, individuato nel gennaio 2011, è stato il primo pianeta di tipo terrestre scoperto dal telescopio spaziale Kepler della NASA. È solo il 40 per cento più grande del nostro Pianeta e dalla sua elevata densità gli astronomi deducono una composizione metallo/roccia. Ma trovandosi ad appena 2,5 milioni di chilometri dalla sua stella simile al Sole il corpo celeste dev'essere rovente, a una temperatura sui 1550 °C, e la sua superficie infernale è probabilmente un oceano ribollente di lava fusa.
Mondo d'acqua
GJ1214B è un esopianeta grande quasi tre volte la Terra, ma molto meno denso. Con una densità media di meno di 2 g/cm3, è quasi certamente un mondo d'acqua. Probabilmente ha un nucleo roccioso relativamente piccolo circondato da uno spesso mantello d'acqua e da un'atmosfera di vapore altrettanto spessa. Nonostante la sua elevata temperatura superficiale di circa 200 °C, questo spoglio "mini-Nettuno" potrebbe ospitare semplici forme di vita acquatiche.
Gigante gassoso
L'esopianeta HD189733B è un "Giove caldo" che completa un'orbita attorno alla sua luminosa stella ogni 2,2 giorni. È uno degli esopianeti più promettenti studiati finora: gli astronomi hanno rilevato nella sua atmosfera vapor acqueo, ossigeno, metano e monossido di carbonio. Recenti osservazioni di Hubble hanno suggerito che il pianeta è azzurro, grazie alle proprietà di diffusione della luce delle particelle di silicati nella sua atmosfera. Nel frattempo, la potente radiazione della stella sta facendo lentamente evaporare il pianeta gigante: ogni secondo perde nello Spazio circa l0mila tonnellate di gas.
Malconcio e sterile
PSR B1257+12A è uno dei tre pianeti che orbitano attorno a una pulsar, il piccolo cadavere compatto di una stella massiccia diventata una supernova. Il corpo celeste ha appena il doppio della massa della nostra Luna e quasi certamente è composto di roccia. I pianeti della pulsar potrebbero essersi formati in seguito all'esplosione della supernova. Sono costantemente percossi dai raggi X ad alta energia della pulsar: a questo tormento cosmico non può sopravvivere nessuna cellula vivente e quindi non c'è speranza che ospiti la vita come la conosciamo.(science)
13/08/14
Capelli ed unghie | Al Sole crescono di più | La carne al barbecue fa male?
Pubblicato da
Vito Ienna
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Capelli ed unghie al sole crescono di più |
Gli studi sulla velocità a cui crescono le unghie delle mani e dei piedi nel corso degli ultimi 70 anni hanno mostrato che nel 1938 l'unghia del pollice cresceva a una media di circa 3 millimetri al mese, mentre ora è arrivata a 3,55 millimetri al mese, probabilmente come effetto di una dieta migliore. Quindi le vitamine - tra cui la vitamina D che otteniamo grazie alla luce del Sole - potrebbero fare davvero la differenza. D'altronde uno studio su cellule di capelli umani fatte crescere in laboratorio ha mostrato che l'esposizione alla luce ultravioletta le danneggia e le può anche uccidere. Quindi, come per molte cose, il meglio è la moderazione.
La carne al barbecue fa male?
La carne contiene creatina, un acido . organico che aiuta a fornire energia alle cellule dei muscoli. Quando si cuoce la carne, una reazione chimica trasforma la creatina in un gruppo di composti detto ammine eterocicliche (HCA) e ci sono risultati che fanno pensare che in alte concentrazioni questi composti provochino il cancro.![]() |
La carne al barbecue fa male? |
Le HCA si formano anche friggendo la carne o cuocendola alla griglia, ma i barbecue tendono a essere molto più caldi, e la preoccupazione per la carne cruda spinge a cuocere tutto finché è quasi carbonizzato: quindi i livelli di HCA sono molto più alti. Inoltre, in un barbecue il caldo viene dal basso e il grasso brucia quando gocciola sulla brace, il fumo sale e si deposita sulla carne. Questo fumo contiene molti idrocarburi policiclici aromatici (PAH) del grasso parzialmente bruciato. 1 PAH sono un altro gruppo di sostanze chimiche di cui è noto che provocano il cancro. Ma finora la maggior parte degli studi che collegano gli HCA e i PAH al cancro sono stati condotti in laboratorio, usando ratti e dosaggi molto elevati. In genere non mangiamo carne al barbecue abbastanza spesso perché i rischi per la salute siano apprezzabili. Persino se passate tutti i sabati pomeriggio al sole bevendo birra e mangiando hamburger, l'alcol e il colesterolo probabilmente saranno molto più nocivi degli HCA e dei PAH.
Ma se la cosa vi preoccupa, uno studio pubblicato da Harvard Health Letter suggerisce di ridurre il livello di queste sostanze cancerogene del 90 per cento pre-cuocendo la carne nel forno per due minuti e poi scottandola rapidamente sul barbecue per darle sapore.(science)
11/08/14
Quanto può sudare un essere umano? | Ci si può scottare al Sole attraverso i vetri?
Pubblicato da
Vito Ienna
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Il primato di sudorazione registrato in un atleta è di 3,7 litri all'ora. |
Quando si fa esercizio fisico, la maggior parte di noi suda al massimo 1,4 litri all'ora.
Il primato di sudorazione registrato in un atleta è di 3,7 litri all'ora. Il primato di sudorazione registrato in un atleta è di 3,7 litri all'ora dal maratoneta Alberto Salazar nel 1984. Ma se non si beve per reintegrare i fluidi e gli elettroliti persi, si rischia una crisi o un'infarto quando si arriva a perdere in sudore circa il 25 per cento del peso corporeo, cioè circa 17,5 litri per un adulto di 70 chilogrammi...ma già prima di arrivare a quel punto non potremmo più correre.![]() |
Eritemi solari |
Gli eritemi solari sono provocati dalle radiazioni UVB della luce del Sole, che corrispondono alle lunghezze d'onda da 280 a 315 nanometri.
La maggior parte dei vetri per finestra blocca almeno il 90 per cento dei raggi in questo intervallo: sono l'equivalente di una crema con fattore di protezione solare 10, e in più non va via e non possiamo omettere qualche parte del corpo. Prendere il Sole dietro un vetro non blocca altrettanto bene le lunghezze corrispondenti alle UVA (da 315 a 400 nm). La cosa ha i suoi prò e i suoi contro: possiamo abbronzarci anche attraverso un vetro, ma la pelle soffre degli effetti invecchianti dell'esposizione al Sole come la comparsa delle rughe. (science)Terra | Il posto più caldo | Amore | Più facile quando fa caldo?
Pubblicato da
Vito Ienna
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El Azizia: 70,7°C di temperatura |
Anche la Death Valley, letteralmente "valle della morte", in California, non scherza. Il 10 luglio del 1913 la colonnina di mercurio segnò 56,7 gradi. Può avere a che fare con lo splendere del Sole.
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Innamorarsi quando fa caldo è più semplice |
08/08/14
Non aprite le finestre | Tetto "Bio" | Pellicole per vetri | Fresca estate a tutti
Pubblicato da
Vito Ienna
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Fresca estate a tutti |
5 NON APRITE TUTTE LE FINESTRE
Per creare un brezza rinfrescante in una soffocante giornata d'estate non spalancate le finestre come capita. Piuttosto, se possedete un'abitazione a due livelli come quella raffigurata nel disegno, generate una corrente d'aria aprendo le finestre in ombra al piano inferiore e quelle al Sole al piano superiore. Poiché l'aria calda sale, le stanze di sopra soleggiate saranno più calde di quelle in ombra al piano di sotto. Si crea così una differenza di pressione, creando una brezza che richiama aria fresca dal basso. E addio aria calda! L'effetto aumenta se applicate dei ventilatori alle finestre.
6 TETTO "BIO"
Perché non tagliate la bolletta estiva dell'elettricità installando un "tetto fresco"? Coperture bianche o in colori tenui riflettono meglio la luce solare e così assorbono meno calore dei tetti tradizionali, raffreddando l'edificio. E se, come alternativa, coltivaste un giardino sul tetto? La vegetazione scherma l'edificio dalla luce solare e riduce la temperatura quando l'acqua evapora dal terreno e dalle piante. Secondo uno studio canadese del 2003, un tetto "bio" riduce di oltre il 75 per cento la richiesta di energia quotidiana dovuta all'utilizzo dei condizionatori.
7 PELLICOLE PER VETRI
Per mantenere fresca la casa potete chiudere le tende, impedendo alla luce solare di entrare. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di acquistare una pellicola per vetri, uno strato sottile e trasparente che si adatta alla superficie interna delle finestre. Le pellicole lasciano passare quasi tutte le frequenze della luce visibile del Sole ma fanno da barriera alla luce infrarossa, che riscalda gli oggetti, e a quella ultravioletta, che causa le scottature solari. Le pellicole più efficaci sono fatte da uno strato in poliestere rivestito da metalli o da altre sostanze: i materiali in nitruro di titanio sono particolarmente efficaci nel riflettere la radiazione infrarossa.(science)
29/07/14
Il Sole ci fa bene | Quattro ragioni per stare al Sole
Pubblicato da
Vito Ienna
Ogni giorno leggiamo consigli di salute contraddittori. Ma allora crogiolarsi al Sole è una buona o una cattiva idea?
Dipende da tanti fattori... Gli antichi Egizi adoravano Ra, il Dio Sole, e noi tutti salutiamo il suo arrivo dopo l'inverno con fervore quasi religioso. Del resto, come iniziare meglio la giornata se non aprendo le tende salutati da questa sfera gigantesca di idrogeno infuocato? Ma la luce del Sole influenza anche il corpo oltre che la mente: troppo Sole, e rischiamo un tumore alla pelle; troppo poco, ed è in agguato il rachitismo osseo. Allora quest'estate, quando sarete sulla spiaggia per garantirvi una tintarella invidiabile, ricordatevi che ci sono buoni motivi per adorare il Sole, ma altrettanti per evitarlo.
Quattro ragioni per fare bagni di Sole.
PANACEA CONTRO IL RACHITISMO
Mezz'ora di Sole produce più vitamina D di quella assunta con sei cucchiai di olio di fegato di merluzzo o con 200 uova. Anche pochi minuti alla settimana sono sufficienti come profilassi del rachitismo, un grave indebolimento delle ossa causato dalla carenza di vitamina D. Secondo il British Medicai Journal, un recente aumento del rachitismo nel Nord Europa dipenderebbe dalla lunga permanenza in casa dei bambini attratti dai videogiochi. Ma forse le cause sono più sottili. Per esempio, la pelle più scura aumenta la predisposizione al rachitismo. Perciò la crescente mescolanza tra persone di pelle differente potrebbe essere implicata nell'aumento di questo disturbo.
"UMORE" SOLARE
C'è un legame tra la luce solare e il livello di serotonina, un neurotrasmettitore che influenza l'umore ed è importante contro i disturbi d'ansia. I ricercatori della Clinica Universitaria di Vienna hanno eseguito scansioni del cervello di persone esposte a differenti quantità di luce solare: il gruppo che aveva ricevuto meno Sole aveva il 20-30 per cento in meno di recettori della serotonina. D'inverno, in effetti, il tasso di serotonina si abbassa e possono insorgere più frequentemente alterazioni dell'umore. Ma ciò dipenderebbe anche dalla vitamina D. In uno studio del 2013, i soldati con livelli molto bassi di questa molecola correvano un rischio maggiore di suicidio.
CUOR CONTENTO
Se è appurato che la radiazione ultravioletta B (UVB) della luce solare stimola l'organismo a produrre vitamina D, uno studio effettuato recentemente da un team dell'Università di Edimburgo ha dimostrato che la luce ultravioletta A (UVA) abbassa la pressione. I ricercatori, infatti, hanno verificato che le sedute sotto una lampada UVA causano il rilascio nella pelle di una sostanza, l'ossido nitrico, che rilassa i vasi sanguigni, e hanno registrato una sensibile diminuzione della pressione sanguigna di una quarantina di minuti. Queste rapide ondate di ossido nitrico forse non saranno un'assicurazione contro la morte per infarto. Ma vale comunque la pena considerare gli UVA solari come un aiuto per la salute del cuore.
ALLERGIA ADDIO!
Vi capita di diventare come come un pallone se ingerite involontariamente un'acaro? Se la risposta è affermata potrebbe voler dire che vivete in aree geografiche con bassi livelli di luce solare. In Australia i bambini che abitano a sud, la zona meno soleggiata sono soggetti ad allergia da uova e da arachidi più dei bambini del nord, che vivono quasi 4800 chilometri più vicini all'Equatore, e hanno quasi il doppio di possibilità di sviluppare un eczema. I ricercatori del Peninsula Collage of Medicine and Dentistry stanno studiando anche il legame con la vitamina D o con altri fattori tra cui, per esempio la temperatura.(science)
Dipende da tanti fattori... Gli antichi Egizi adoravano Ra, il Dio Sole, e noi tutti salutiamo il suo arrivo dopo l'inverno con fervore quasi religioso. Del resto, come iniziare meglio la giornata se non aprendo le tende salutati da questa sfera gigantesca di idrogeno infuocato? Ma la luce del Sole influenza anche il corpo oltre che la mente: troppo Sole, e rischiamo un tumore alla pelle; troppo poco, ed è in agguato il rachitismo osseo. Allora quest'estate, quando sarete sulla spiaggia per garantirvi una tintarella invidiabile, ricordatevi che ci sono buoni motivi per adorare il Sole, ma altrettanti per evitarlo.
Quattro ragioni per fare bagni di Sole.
PANACEA CONTRO IL RACHITISMO
Mezz'ora di Sole produce più vitamina D di quella assunta con sei cucchiai di olio di fegato di merluzzo o con 200 uova. Anche pochi minuti alla settimana sono sufficienti come profilassi del rachitismo, un grave indebolimento delle ossa causato dalla carenza di vitamina D. Secondo il British Medicai Journal, un recente aumento del rachitismo nel Nord Europa dipenderebbe dalla lunga permanenza in casa dei bambini attratti dai videogiochi. Ma forse le cause sono più sottili. Per esempio, la pelle più scura aumenta la predisposizione al rachitismo. Perciò la crescente mescolanza tra persone di pelle differente potrebbe essere implicata nell'aumento di questo disturbo.
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Il Sole ci fa bene |
"UMORE" SOLARE
C'è un legame tra la luce solare e il livello di serotonina, un neurotrasmettitore che influenza l'umore ed è importante contro i disturbi d'ansia. I ricercatori della Clinica Universitaria di Vienna hanno eseguito scansioni del cervello di persone esposte a differenti quantità di luce solare: il gruppo che aveva ricevuto meno Sole aveva il 20-30 per cento in meno di recettori della serotonina. D'inverno, in effetti, il tasso di serotonina si abbassa e possono insorgere più frequentemente alterazioni dell'umore. Ma ciò dipenderebbe anche dalla vitamina D. In uno studio del 2013, i soldati con livelli molto bassi di questa molecola correvano un rischio maggiore di suicidio.
CUOR CONTENTO
Se è appurato che la radiazione ultravioletta B (UVB) della luce solare stimola l'organismo a produrre vitamina D, uno studio effettuato recentemente da un team dell'Università di Edimburgo ha dimostrato che la luce ultravioletta A (UVA) abbassa la pressione. I ricercatori, infatti, hanno verificato che le sedute sotto una lampada UVA causano il rilascio nella pelle di una sostanza, l'ossido nitrico, che rilassa i vasi sanguigni, e hanno registrato una sensibile diminuzione della pressione sanguigna di una quarantina di minuti. Queste rapide ondate di ossido nitrico forse non saranno un'assicurazione contro la morte per infarto. Ma vale comunque la pena considerare gli UVA solari come un aiuto per la salute del cuore.
ALLERGIA ADDIO!
Vi capita di diventare come come un pallone se ingerite involontariamente un'acaro? Se la risposta è affermata potrebbe voler dire che vivete in aree geografiche con bassi livelli di luce solare. In Australia i bambini che abitano a sud, la zona meno soleggiata sono soggetti ad allergia da uova e da arachidi più dei bambini del nord, che vivono quasi 4800 chilometri più vicini all'Equatore, e hanno quasi il doppio di possibilità di sviluppare un eczema. I ricercatori del Peninsula Collage of Medicine and Dentistry stanno studiando anche il legame con la vitamina D o con altri fattori tra cui, per esempio la temperatura.(science)
Arcobaleno senza fine
Pubblicato da
Vito Ienna
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Cascate Vittoria "Africa meridionale" |
"Per essere precisi, tutti gli arcobaleni formano un cerchio chiuso", spiega Greg Gbur, fisico ottico dell'Università della North Carolina. "Generalmente, però, l'orizzonte nasconde metà della vista, e quindi ne scorgiamo solo un arco. In questa circostanza, invece, il Sole si trovava alle spalle del fotografo e le goccioline d'acqua risalivano dalla gola sottostante, rendendo visibile l'intera formazione circolare". Il getto nebulizzato proveniente dalla cascata funziona come un prisma che disperde la luce del Sole in uno spettro di colori e, nello stesso tempo, riflette l'emissione luminosa verso l'osservatore.
È l'effetto combinato di milioni di goccioline a generare la spettacolare banda di luce multicromatica.(science)
23/07/14
Nel futuro con Stephen Baxter
Pubblicato da
Vito Ienna
La recente scoperta di un esopianeta di Alfa Centauri, il sistema stellare più vicino al nostro Sole, ha entusiasmato i ricercatori.
Alfa Centauri Bb è di dimensioni comparabili alla Terra, ma molto più inospitale, perché la sua orbita intorno alla stella madre, Alfa Centauri B, è tanto stretta da rendere incandescente la sua "a:: a esposta alla luce, dove il calore arriva a far sciogliere le rocce. Ciononostante, se esiste anche un solo pianeta nel sistema Centauri, e verosimile che ce ne siano altri, e se il sistema solare più vicino al nostro comprende pianeti, allora è lecito aspettarsi che gli esopianeti siano essenze abituali in tutta la nostra Galassia.
Qualsiasi corpo planetario "a 'orbita di Alfa Centauri, però, sarà necessariamente dissimile dalla ^erra, e andrà incontro a un futuro molto diverso. Alfa Centauri è un sistema stellare triplice, formato da due stelle cnncipali, denominate A e B, entrambe, e in particolare Alfa Centauri - simili al nostro Sole. Se però Alfa Centauri si trova a 4 anni luce dalla nostra Stella madre, le sue due stelle quasi gemelle sono piuttosto "avvicinate, analogamente ai pianeti del nostro Sistema Solare. Proxima, l'ultima della triade, orbita attorno alle due stelle principali a una distanza 400 volte maggiore di quella che separa B da A. Si tratta, in effetti, : a a stella più vicina al Sole di tutte, e questa caratteristica ne spiega il nome, Proxima è una nana rossa abbastanza anonima: benché sia una componente minore del sistema, è però di grande interesse per gli astronomi perché, se accanto una piccola percentuale di stelle della Galassia sono simili al Sole (o ad Alfa A e B), il restante 70 per cento è invece analogo a Proxima.
In passato, eravamo convinti che sistemi stellari multipli non potessero sviluppare mondi planetari: gli scienziati ritenevano che le perturbazioni gravitazionali indotte dalle stelle frammentassero i protopianeti ancor prima che questi riuscissero a stabilizzarsi. Studi più recenti, invece, indicano che, certi pianeti vicini ad Alfa A tanto quanto la Terra lo è al Sole, la gravità di B non apporterebbe effetti significativi, e viceversa. Questa teoria sembra confermata dalla scoperta del pianeta Bb: non pare infatti verosimile che, in un sistema simile, si formino giganti gassosi. Ma esopianeti di A e B potrebbero benissimo nascere nelle "zone abitabili" delle "soettive stelle madri, ossia, a una distanza dalla stella tale da consentire la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta, condizione essenziale per la creazione di forme di vita simili alla nostra. Alfa Centauri, dunque, potrebbe benissimo ospitare sistemi planetari gemelli, o addirittura _ a "di equiparabili a quello terrestre, a poche ore-luce di distanza. Se il presente di Alfa Centauri è affascinante, il suo destino lo è ancora a più.
L'astronomo Martin Beech dell'Università di Regina, in Canada, ha svolto simulazioni numeriche dell'evoluzione del sistema stellare in un lontano futuro. Alfa A, la stella più grande, invecchierà più rapidamente in seguito all'esaurimento delle riserve di idrogeno. Fra tre miliardi di anni, come aumenterà di dimensioni, trasformandosi in una "gigante rossa" (proprio come farà il nostro Sole), e poi collasserà in una "nana bianca", dopo aver perso quasi metà della sua massa. La dilatazione della stella sarà una fase disastrosa per tutte le eventuali forme di vita sui pianeti in orbita intorno ad A o B, e la contrazione della massa sarà tale che A e B non saranno più in grado di esercitare la necessaria attrazione gravitazionale su Proxima, la quale si separerà del sistema. Successivamente, anche Alfa B affronterà le stesse fasi di ". ecchiamento e riduzione della massa, finché, tra circa 12 miliardi di anni, anche le due stelle principali A e B non saranno più vincolate. Il sistema Alfa Centauri come lo conosciamo oggi non esisterà più, e le sue re componenti si avventureranno separatamente nella Galassia. La storia di Proxima, però, è appena iniziata. La modesta nana rossa "a un'aspettativa di vita misurabile in trilioni di anni (ovvero, migliaia di miliardi). Quando anche questa stella sarà pronta a invecchiare, il periodo d'oro di Alfa, il sistema stellare triplo, sarà ormai un vago ricordo, appartenente all'alba cosmica della genesi stellare.
Alfa Centauri Bb è di dimensioni comparabili alla Terra, ma molto più inospitale, perché la sua orbita intorno alla stella madre, Alfa Centauri B, è tanto stretta da rendere incandescente la sua "a:: a esposta alla luce, dove il calore arriva a far sciogliere le rocce. Ciononostante, se esiste anche un solo pianeta nel sistema Centauri, e verosimile che ce ne siano altri, e se il sistema solare più vicino al nostro comprende pianeti, allora è lecito aspettarsi che gli esopianeti siano essenze abituali in tutta la nostra Galassia.
Qualsiasi corpo planetario "a 'orbita di Alfa Centauri, però, sarà necessariamente dissimile dalla ^erra, e andrà incontro a un futuro molto diverso. Alfa Centauri è un sistema stellare triplice, formato da due stelle cnncipali, denominate A e B, entrambe, e in particolare Alfa Centauri - simili al nostro Sole. Se però Alfa Centauri si trova a 4 anni luce dalla nostra Stella madre, le sue due stelle quasi gemelle sono piuttosto "avvicinate, analogamente ai pianeti del nostro Sistema Solare. Proxima, l'ultima della triade, orbita attorno alle due stelle principali a una distanza 400 volte maggiore di quella che separa B da A. Si tratta, in effetti, : a a stella più vicina al Sole di tutte, e questa caratteristica ne spiega il nome, Proxima è una nana rossa abbastanza anonima: benché sia una componente minore del sistema, è però di grande interesse per gli astronomi perché, se accanto una piccola percentuale di stelle della Galassia sono simili al Sole (o ad Alfa A e B), il restante 70 per cento è invece analogo a Proxima.
In passato, eravamo convinti che sistemi stellari multipli non potessero sviluppare mondi planetari: gli scienziati ritenevano che le perturbazioni gravitazionali indotte dalle stelle frammentassero i protopianeti ancor prima che questi riuscissero a stabilizzarsi. Studi più recenti, invece, indicano che, certi pianeti vicini ad Alfa A tanto quanto la Terra lo è al Sole, la gravità di B non apporterebbe effetti significativi, e viceversa. Questa teoria sembra confermata dalla scoperta del pianeta Bb: non pare infatti verosimile che, in un sistema simile, si formino giganti gassosi. Ma esopianeti di A e B potrebbero benissimo nascere nelle "zone abitabili" delle "soettive stelle madri, ossia, a una distanza dalla stella tale da consentire la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta, condizione essenziale per la creazione di forme di vita simili alla nostra. Alfa Centauri, dunque, potrebbe benissimo ospitare sistemi planetari gemelli, o addirittura _ a "di equiparabili a quello terrestre, a poche ore-luce di distanza. Se il presente di Alfa Centauri è affascinante, il suo destino lo è ancora a più.
L'astronomo Martin Beech dell'Università di Regina, in Canada, ha svolto simulazioni numeriche dell'evoluzione del sistema stellare in un lontano futuro. Alfa A, la stella più grande, invecchierà più rapidamente in seguito all'esaurimento delle riserve di idrogeno. Fra tre miliardi di anni, come aumenterà di dimensioni, trasformandosi in una "gigante rossa" (proprio come farà il nostro Sole), e poi collasserà in una "nana bianca", dopo aver perso quasi metà della sua massa. La dilatazione della stella sarà una fase disastrosa per tutte le eventuali forme di vita sui pianeti in orbita intorno ad A o B, e la contrazione della massa sarà tale che A e B non saranno più in grado di esercitare la necessaria attrazione gravitazionale su Proxima, la quale si separerà del sistema. Successivamente, anche Alfa B affronterà le stesse fasi di ". ecchiamento e riduzione della massa, finché, tra circa 12 miliardi di anni, anche le due stelle principali A e B non saranno più vincolate. Il sistema Alfa Centauri come lo conosciamo oggi non esisterà più, e le sue re componenti si avventureranno separatamente nella Galassia. La storia di Proxima, però, è appena iniziata. La modesta nana rossa "a un'aspettativa di vita misurabile in trilioni di anni (ovvero, migliaia di miliardi). Quando anche questa stella sarà pronta a invecchiare, il periodo d'oro di Alfa, il sistema stellare triplo, sarà ormai un vago ricordo, appartenente all'alba cosmica della genesi stellare.
21/07/14
Scienza e dintorni
Pubblicato da
Vito Ienna
LA TV
SQUADRATA
Era quasi ora che qualcuno provasse a reinventare la TV. Questo apparecchio è composto da una grande lastra di vetro che si può montare su una parete, posare in verticale con un supporto quasi invisibile o (se siete veramente coraggiosi), appoggiare a un muro. Oltre a comunicare via wi-fi e a riprodurre film in 3D, è dotato di Ambilight, che imita i colori del film che stiamo vedendo e li proietta sulla parete retrostante per creare più atmosfera. Philips DesignLineTV.
SUONI SEMPLICI
Questa cassa wireless da viaggio delle dimensioni di un mattone pompa musica dal vostro smartphone senza usare wi-fi, bluetooth o NFC. Basta inserirci il telefonino, premere "Play" e il suono comincia a uscire dal Touch Speaker. Anziché usare una complessa tecnologia wireless, adopera un piccolo microfono che raccoglie il suono dallo smartphone e lo amplifica. thumbsUp! Touch Speaker.
QUASI TUTTO VIA CAVO
I cavi elettrici di casa possono trasferire altro, oltre alla corrente. Se colleghiamo questo HDJuiceBox al decoder e alla più vicina presa di corrente, trasporterà il segnale televisivo attraverso la rete elettrica domestica fino a un'altra presa con un secondo JuiceBox. Collegando quest'ultimo a un televisore, possiamo usare lo stesso segnale da una stanza o un piano all'altro. È ottimo se abbiamo un'unica antenna televisiva. HDJuiceBox.
LE DIMENSIONI CONTANO
Qualsiasi fotografo vi dirà che non è il numero di megapixel la cosa più importante di un apparecchio fotografico. E allora è una buona notizia che almeno un produttore di telefonini stia a sentire. L'HTC One si chiama fuori dalla corsa ai megapixel per concentrarsi sul catturare più luce. Ci riesce rendendo più grande ogni singolo pixel. Il risultato è una macchina da quattro megapixel ottimizzata per scattare foto nella vita vera, scarsamente illuminata. HTC One.
ALBERI SEMPRE VERDI
Essere ecologici non significa per forza indossare scomodi maglioni di canapa o avere pattumiere per riciclare 18 tipi di spazzatura. Possiamo salvare il Pianeta con stile. L'elegante caricabatterie wireless a energia solare, Electree, si può montare in modo da creare la nostra disposizione preferita di rami che raccolgono la luce. Accumula in una batteria l'elettricità generata e la passa a un telefonino o tablet via Usbo caricandolo per induzione. Electree.
COMPUTER DA DISCOUNT
A circa 33,00€ il Raspberry Pi, un computer delle dimensioni di una carta di credito, non è affatto caro, anzi. Ma adesso i suoi creatori hanno messo in commercio a versione economica da circa 24,00 €, il Mode A. Questa alternativa semplificata non ha una porta Ethernet, ha una porta Usbinmen; e metà della RAM (255 MB). Ma richiede meno energia e quindi è più adatto a progetti di bricolage in cui il Pi deve funzionare a batteria, come in un piccolo robt. Raspberry Pi Model A. (science)
Era quasi ora che qualcuno provasse a reinventare la TV. Questo apparecchio è composto da una grande lastra di vetro che si può montare su una parete, posare in verticale con un supporto quasi invisibile o (se siete veramente coraggiosi), appoggiare a un muro. Oltre a comunicare via wi-fi e a riprodurre film in 3D, è dotato di Ambilight, che imita i colori del film che stiamo vedendo e li proietta sulla parete retrostante per creare più atmosfera. Philips DesignLineTV.
SUONI SEMPLICI
Questa cassa wireless da viaggio delle dimensioni di un mattone pompa musica dal vostro smartphone senza usare wi-fi, bluetooth o NFC. Basta inserirci il telefonino, premere "Play" e il suono comincia a uscire dal Touch Speaker. Anziché usare una complessa tecnologia wireless, adopera un piccolo microfono che raccoglie il suono dallo smartphone e lo amplifica. thumbsUp! Touch Speaker.
QUASI TUTTO VIA CAVO
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LE DIMENSIONI CONTANO
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Scienza e dintorni |
ALBERI SEMPRE VERDI
Essere ecologici non significa per forza indossare scomodi maglioni di canapa o avere pattumiere per riciclare 18 tipi di spazzatura. Possiamo salvare il Pianeta con stile. L'elegante caricabatterie wireless a energia solare, Electree, si può montare in modo da creare la nostra disposizione preferita di rami che raccolgono la luce. Accumula in una batteria l'elettricità generata e la passa a un telefonino o tablet via Usbo caricandolo per induzione. Electree.
COMPUTER DA DISCOUNT
A circa 33,00€ il Raspberry Pi, un computer delle dimensioni di una carta di credito, non è affatto caro, anzi. Ma adesso i suoi creatori hanno messo in commercio a versione economica da circa 24,00 €, il Mode A. Questa alternativa semplificata non ha una porta Ethernet, ha una porta Usbinmen; e metà della RAM (255 MB). Ma richiede meno energia e quindi è più adatto a progetti di bricolage in cui il Pi deve funzionare a batteria, come in un piccolo robt. Raspberry Pi Model A. (science)
19/07/14
Sole | Ma quanto sei caldo? | Spazio, c'è ne ossigeno?
Pubblicato da
Vito Ienna
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Quanto è caldo il Sole? |
Ci sono arsi modi per stimarla: in primo luogo possiamo misurare la quantità li radiazioni che colpiscono la Terra e utilizzare la distanza dal Sole e le sue dimensioni per calcolare quanto caldo deve essere perché possa produrre le radiazioni che ci raggiungono.
Inoltre, la luce del Sole ha un suo particolare spettro, la cui forma, così come la lunghezza d'onda alla quale concentra la maggior parte dell'energia emessa, ce ne rivela la temperatura. Il metodo più accurato si basa però sul fatto che gli elementi presenti nell'atmosfera solare assorbono le radiazioni: quali e quante ne sono assorbite dipende anche dalla temperatura n calore al centro del Sole, invece, può essere calcolato utilizzando le nostre conoscenze della fisica nucleare: lì la soffocante temperatura è di 15,7 milioni di gradi Celsius.
E' VERO CHE NON C'E' OSSIGENO NELLO SPAZIO?
C'è, eccome ossigeno nello Spazio. In prossimità del Sole, per esempio, ci sono circa 50 atomi di ossigeno in ogni metro cubo di Spazio. Anche se questa è una densità circa 100 miliardi di trilioni di volte inferiore a quella dell'ossigeno nell'atmosfera terrestre, è comunque un'abbondanza non trascurabile su scala cosmica. L'ossigeno è il terzo elemento più comune nell'Universo, ma rende conto di appena 1'1 per cento di tutta la materia. Al contrario, la Terra stessa è costituita per circa il 30 per cento di ossigeno, l'atmosfera per circa il 21 per cento e noi esseri umani per circa il 65 per cento. Allora, perché l'ossigeno è così tanto più abbondante sulla Terra che nello Spazio?
Perché quando il Sole si è formato, la sua radiazione ha spazzato via la maggior parte degli elementi più leggeri, come l'elio, arricchendo la Terra primitiva. La presenza della vita sul nostro Pianeta assicura inoltre un'abbondanza di ossigeno libero nell'atmosfera. Il 70 per cento dell'ossigeno nell'atmosfera terrestre è prodotto dalle alghe marine!(science)
09/07/14
Serre | Irrigate con acqua di mare
Pubblicato da
Vito Ienna
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Serre irrigate con acqua di mare |
L'inventore britannico Charlie Paton ha capovolto il concetto, per consentire agli agricoltori i produrre frutta, verdura e erbe aromatiche anche nelle zone più calde e aride del mondo. Fatto ancora più straordinario, con questo sistema l'acqua utilizzata per far crescere le piantine arriva dal mare. "Il potenziale di coltivabilità diventa praticamente illimitato", spiega Paton.
"Possiamo far crescere pomodori, lattuga e cetrioli in Paesi come l'Oman o gli Emirati Arabi Uniti, dove sarebbe altrimenti impossibile ottenere questi prodotti". Perché il processo sia efficiente, l'aria deve essere costantemente aspirata in tutta la serra e ciò richiede in certi casi l'uso di ventilatori. La tecnologia è particolarmente efficace nelle località marine e aree desertiche più calde e asciutte, per esempio in Nord Africa, Medio Oriente, Australia, Messico e Cina. L'energia necessaria per azionare gli impianti di pompaggio e aspirazione può essere prodotta con generatori solari. Alcune unità pilota delle nuove serre ad acqua di mare sono già state costruite a Tenerife, Abu Dhabi e nell'Oman. Il progetto più avanzato si trova a Port Augusta, a circa 300 chilometri a nord di Adelaide, in Australia.
Paton dice che i test effettuati in questa serra da 2mila metri quadrati dimostrano che il processo consente di ottenere rese da 80 chilogrammi di pomodori per metro quadro all'anno, una cifra equiparabile a quella delle avanzatissime serre olandesi. Quest'anno, si prevede di aumentare di 40 volte la superficie del sito produttivo.(science)
04/07/14
Il famelico buco nero
Pubblicato da
Vito Ienna
Presto un flusso occasionale di gas e polvere verrà risucchiato nel buco nero al centro della nostra galassia, La Via Lattea.
Fin'ora nessuno ha mai assistito in dettaglio a un incontro simile, e quindi, nessuno sa di preciso che cosa accadrà. Per questo è una prospettiva tanto affascinante per astronomi. I buchi neri, gli oggetti più enigmatici dell'Universo, si formano quando una stella collassa. Al loro interno cessano di esistere lo spazio e il tempo come li conosciamo. Li dentro la gravità è cosi forte che nulla ne può sfuggire, neppure la luce, perciò gli astronomi non li possono osservare direttamente: la loro sinistra presenza si rivela grazie agli effetti della loro gravità sui movimenti delle stelle vicine.
Forse non capiremo mai completamente ciò che succede dentro i buchi neri: d'altra parte, entrarci sarebbe un viaggio di sola andata, ma possiamo sperare di afferrare meglio che cosa accade tutto attorno. I buchi neri aumentano di massa ingoiando materia: a volte stelle intere, ma più spesso nubi di gas e polvere. E la collisione tra la nube di gas e il buco nero al centro della nostra Galassia, Sagittarius A, è un'occasione ideale per osservare una di queste abbuffate frenetiche. Ad appena 26mila anni luce dalla Terra, cioè 254 miliardi di chilometri, Sagittarius A è l'unico buco nero super massiccio abbastanza vicino da potere essere osservato in dettaglio. Gli astronomi avranno quindi un posto in prima fila per collisione imminente.
UNA SCOPERTA CASUALE
Fin'ora nessuno ha mai assistito in dettaglio a un incontro simile, e quindi, nessuno sa di preciso che cosa accadrà. Per questo è una prospettiva tanto affascinante per astronomi. I buchi neri, gli oggetti più enigmatici dell'Universo, si formano quando una stella collassa. Al loro interno cessano di esistere lo spazio e il tempo come li conosciamo. Li dentro la gravità è cosi forte che nulla ne può sfuggire, neppure la luce, perciò gli astronomi non li possono osservare direttamente: la loro sinistra presenza si rivela grazie agli effetti della loro gravità sui movimenti delle stelle vicine.
Forse non capiremo mai completamente ciò che succede dentro i buchi neri: d'altra parte, entrarci sarebbe un viaggio di sola andata, ma possiamo sperare di afferrare meglio che cosa accade tutto attorno. I buchi neri aumentano di massa ingoiando materia: a volte stelle intere, ma più spesso nubi di gas e polvere. E la collisione tra la nube di gas e il buco nero al centro della nostra Galassia, Sagittarius A, è un'occasione ideale per osservare una di queste abbuffate frenetiche. Ad appena 26mila anni luce dalla Terra, cioè 254 miliardi di chilometri, Sagittarius A è l'unico buco nero super massiccio abbastanza vicino da potere essere osservato in dettaglio. Gli astronomi avranno quindi un posto in prima fila per collisione imminente.
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Nube di gas quando verrà risucchiata dal buco nero Sagittarius A |
UNA SCOPERTA CASUALE
E' un'occasione incredibile, ma gli astronomi stavano per mancarla. La nube di gas che, senza molta fantasia, si chiama G2, è stata individuata solo nel 2011 e nella sua scoperta ha avuto un ruolo importante la fortuna. "Come succede spesso nella scienza è stata in parte una scoperta casuale", speiga Stefan Gillessendel del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physic in Germania, che dirigeva il gruppo di ricerca che ha individuato la nube. I suoi ricercatori esaminavano immagini scattate nove anni prima usando il Very Large Telescope europeo in Cile, osservando la luminosità visibile attorno a Sagittarius A. La luminosità è provocata dall'attrito nel gas e nella polvere in orbita attorno al buco nero nel "disco di accrescimento". "Avevamo deciso di confrontare i dati di cui disponevamo di vari anni e abbiamo notato che c'era qualcosa di fioco ma visibile che andava in direzione del buco nero", racconta Gillessen. "Questo qualcosa è rimasto tranquillo tra i dati spettroscopici fin dal 2002. Poi abbiamo rilevato che l'oggetto era più grande nel 2011 rispetto al 2004. Si era allungato in un'orbita ellittica attorno al buco nero". Questo allungamento mostra che la nube di gas già risente dell'effetto della significativa gravità del buco nero.
Che cosa accadrà ora, però, è una domanda da un milione di dollari. Con una massa quattro milioni di volte quella del Sole, Sagittarius A è un mostro, un cosiddetto buco nero "super massiccio". In realtà, fenomeni divoratori della materia come questo si trovano al centro di molte galassie. Le cosiddette galassie attive, quelle che emettono molta luce, possiedono buchi neri con masse anche miliardi di volte quella del Sole. Sagittarius A si è formato miliardi di anni fa, forse quando alcune stelle con massa enorme collassarono alla fine della loro esistenza unendosi in un singolo oggetto immane.(science)
17/06/14
12 MISTERI CELESTI
Pubblicato da
Galadriel
12 MISTERI CELESTI
del Dr. Alexander Gurshstein
2) Un veicolo spaziale sovietico è atterrato su Venere e ha posto in evidenza uno strano fatto: Venere compie una rotazione ogni 243 giorni, ma in direzione opposta a quella della Terra e degli altri pianeti. Le leggi di Keplero non possono spiegare questo fatto. Infatti nessuno ha trovato finora una spiegazione logica per questo mistero.
3) Questo veicolo spaziale ha rivelato inoltre che, mentre Venere compie una rotazione ogni 243 giorni, la sua atmosfera superiore ne compie una ogni 4 giorni. Cioè l'atmosfera superiore di questo caldissimo pianeta ruota 50 volte più velocemente della parte solida. Un mistero difficile da comprendere.
4) Oggi più nessuno crede che gli enormi canali di Marte siano opera di intelligenti Marziani. Tuttavia è stato recentemente scoperto che esiste una sottile atmosfera su questo pianeta, ma la sua temperatura è tanto bassa che non permette l'esistenza di acqua. Si è pensato che siano stati i fiumi di ghiaccio a produrre i canali. Ma per ora i canali restano un mistero.
5) Alcuni astronomi hanno avuto un'idea che dovrebbe turbare i nostri sonni: Marte nel passato aveva un' atmosfera, ma la perse improvvisamente, come testimoniano i giovani canali di Marte. Può capitare anche alla Terra di perdere improvvisamente la sua atmosfera e diventare un pianeta morto?
6) Come tutti sanno, la Luna volge sempre la stessa faccia verso la Terra. Si spiega ciò con la sua vicinanza alla Terra e con gli effetti misteriosi delle maree. Ma guardiamo Mercurio. Si credeva che anche Mercurio ruotasse attorno al Sole mostrando solo una faccia. Ma le ultime osservazioni provano che ciò non è, poiché Mercurio ruota sul suo asse ogni 58 giorni, mentre ruota attorno al Sole. ogni 88 giorni. Un mistero.
7) Mercurio ha altri misteri. Il suo moto attorno al Sole è coordinato con il moto della nostra Terra. Ogni 116 giorni Mercurio e la Terra si avvicinano su di un lato del Sole. Durante questi periodi, Mercurio compie due rotazioni attorno al suo asse ... e così volge sempre la stessa faccia alla Terra! Il mistero è profondo. Mercurio dovrebbe" allinearsi" con il Sole, non con la Terra, poiché il nostro pianeta non può esercitare una forte forza di attrazione per un pianeta così lontano! Cosa fa muovere i pianeti? Mistero.
8) Ritorniamo a Venereo Ogni 584 giorni Venere si avvicina alla Terra. Mi riferisco al suo corpo solido, non alla sua atmosfera. Attualmente Venere volge sempre la stessa faccia alla Terra! Nessun astronomo e nessun fisicomatematico riesce a risolvere questo mistero.
9) Considerando i milioni di rilevamenti e di calcoli operati dall'astronomia scientifica in questi ultimi anni, è sconcertante per la scienza dover affrontare questa situazione: le rivoluzioni dei pianeti non sono" accidentali", ma seguono esatte leggi di natura; le distanze fra i corpi celesti sono anch' esse determinate da leggi invariabili, ma che cosa sono queste leggi? Per rispondere si dovrebbero risolvere i misteri 7 e 8 sopra citati.
l0) È ora penosamente chiaro agli astronomi che le leggi che spiegano i moti dei pianeti in termine di attrazione gravitazionale non dicono più nulla, soprattutto non spiegano ciò che determina le distanze che ci tengono legati al nostro sistema solare.
11) Anche quel piccolo satellite di Giove, lo, è molto misterioso. Ha vulcani attivi. Vulcani più violenti di quelli terrestri. Perché questo, se gli altri satelliti dei pianeti giganti sono coperti da enormi strati di ghiaccio? Un mistero.
12) Le relazioni non spiegate fra i corpi del nostro sistema solare sono chiamati da alcuni scienziati "il fenomeno della risonanza". Si intende dire con ciò che i corpi celesti, che un tempo gli astronomi credevano seguissero le leggi scientifiche accettate, ora li si mette in relazione reciproca in modi che non si possono ancora spiegare. E il tutto diventa sempre più misterioso, soprattutto se si lascia il nostro sistema solare e ci si perde ad indagare sulla nostra galassia e il cosmo.
(da "Northern Neighbours", marzo 1985, Box 1000, Gravenhurst, Ontario POC IGO, Canada)
del Dr. Alexander Gurshstein
L'astronomo Keplero, 200 anni fa, scoperse le leggi del movimento dei pianeti del nostro sistema solare. Ma da quando si è scoperto il radar e le astronavi hanno cominciato a solcare il cielo, queste leggi si sono rivelate inutili. Dodici misteri attendono di essere svelati dagli astronomi e sono i seguenti:
1) Fin dall'inizio delle ricerche astronomiche l'uomo fu attirato dai misteriosi anelli del pianeta Saturno. Molte teorie sono state elaborate per spiegare questi anelli. Ultimamente altre due sensazionali scoperte. Anche Giove ed Urano hanno degli anelli. Perché solo i grandi pianeti hanno attorno questi anelli? Mistero.2) Un veicolo spaziale sovietico è atterrato su Venere e ha posto in evidenza uno strano fatto: Venere compie una rotazione ogni 243 giorni, ma in direzione opposta a quella della Terra e degli altri pianeti. Le leggi di Keplero non possono spiegare questo fatto. Infatti nessuno ha trovato finora una spiegazione logica per questo mistero.
3) Questo veicolo spaziale ha rivelato inoltre che, mentre Venere compie una rotazione ogni 243 giorni, la sua atmosfera superiore ne compie una ogni 4 giorni. Cioè l'atmosfera superiore di questo caldissimo pianeta ruota 50 volte più velocemente della parte solida. Un mistero difficile da comprendere.
4) Oggi più nessuno crede che gli enormi canali di Marte siano opera di intelligenti Marziani. Tuttavia è stato recentemente scoperto che esiste una sottile atmosfera su questo pianeta, ma la sua temperatura è tanto bassa che non permette l'esistenza di acqua. Si è pensato che siano stati i fiumi di ghiaccio a produrre i canali. Ma per ora i canali restano un mistero.
5) Alcuni astronomi hanno avuto un'idea che dovrebbe turbare i nostri sonni: Marte nel passato aveva un' atmosfera, ma la perse improvvisamente, come testimoniano i giovani canali di Marte. Può capitare anche alla Terra di perdere improvvisamente la sua atmosfera e diventare un pianeta morto?
6) Come tutti sanno, la Luna volge sempre la stessa faccia verso la Terra. Si spiega ciò con la sua vicinanza alla Terra e con gli effetti misteriosi delle maree. Ma guardiamo Mercurio. Si credeva che anche Mercurio ruotasse attorno al Sole mostrando solo una faccia. Ma le ultime osservazioni provano che ciò non è, poiché Mercurio ruota sul suo asse ogni 58 giorni, mentre ruota attorno al Sole. ogni 88 giorni. Un mistero.
7) Mercurio ha altri misteri. Il suo moto attorno al Sole è coordinato con il moto della nostra Terra. Ogni 116 giorni Mercurio e la Terra si avvicinano su di un lato del Sole. Durante questi periodi, Mercurio compie due rotazioni attorno al suo asse ... e così volge sempre la stessa faccia alla Terra! Il mistero è profondo. Mercurio dovrebbe" allinearsi" con il Sole, non con la Terra, poiché il nostro pianeta non può esercitare una forte forza di attrazione per un pianeta così lontano! Cosa fa muovere i pianeti? Mistero.


11) Anche quel piccolo satellite di Giove, lo, è molto misterioso. Ha vulcani attivi. Vulcani più violenti di quelli terrestri. Perché questo, se gli altri satelliti dei pianeti giganti sono coperti da enormi strati di ghiaccio? Un mistero.
12) Le relazioni non spiegate fra i corpi del nostro sistema solare sono chiamati da alcuni scienziati "il fenomeno della risonanza". Si intende dire con ciò che i corpi celesti, che un tempo gli astronomi credevano seguissero le leggi scientifiche accettate, ora li si mette in relazione reciproca in modi che non si possono ancora spiegare. E il tutto diventa sempre più misterioso, soprattutto se si lascia il nostro sistema solare e ci si perde ad indagare sulla nostra galassia e il cosmo.
(da "Northern Neighbours", marzo 1985, Box 1000, Gravenhurst, Ontario POC IGO, Canada)
06/05/14
Massa solare | A quale velocità il Sole perde massa?
Pubblicato da
Vito Ienna
Gli astronomi hanno calcolato che il Sole a causa della fusione dell'idrogeno in elio, perde circa 4,26 milioni di tonnellate di massa al secondo! Tale valore rappresenta però soltanto lo 0,000000007% della massa totale del Sole che è di circa 2 ottilioni di tonnellate. Quindi niente paura per il momento,
Bisogna altresi, tenere presente che l'effetto di riduzione di massa del Sole per espulsione è conseguentemente in parte bilanciato dalla contemporanea caduta di materiale proveniente dall'esterno. Il risultato al netto, prendendo in considerazione il fattore "comete in caduta sul Sole" che a loro volta hanno una massa media di 1013 kg, è una perdita di 6 x 108 kg/s.
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Sole (immagine dal web) |
Ma anche tralasciando il supporto proveniente dall'esterno, il valore totale è nettamente meno importante della riduzione in massa che il Sole realmente subisce per via delle reazioni termonucleari, che trasformano parte della materia in energia, la quale a sua volta si disperde sotto forma di sciame corpuscolare e in particolare, di radiazione elettromagnetica, ovvero sia in luce. Il calcolo di luminosità, conosciuta come costante solare (3.96 x 1026 W/s), rappresenta, secondo l'equazione E=mc2 (dove E sta per l'energia, m per massa e c la velocità della luce), che il Sole perde massa di 4 miliardi di kg al secondo, ben 7 volte di più di quella espulsa nei brillamenti, nei getti e nel vento solare.
I cambiamenti di massa necessari al Sole sono dunque irrisorie, ancor più quelle riguardo l'espulsione del materiale, ma ci si potrebbe domandare se, come principio base, è vero che la perdita di massa genera un allontanamento dei corpi in orbita intorno ad un astro. Istintivamente si potrebbe essere indotti a pensare che la risposta sia di si, esiste un teorema, quello di Gauss il quale afferma che fino a che il materiale si trova chiuso all'interno dell'orbita terrestre, il flusso del campo gravitazionale si mantiene costante.(science)
04/05/14
Luna | Ma è proprio vero che sulla Luna non ci sono temporali?
Pubblicato da
Vito Ienna
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Superficie lunare (immagine dal web) |
Gli astronauti che ahnno fatto parte delle missioni Apollo in orbita alla Luna, rapportarono però più di una volta, di avere visto fasce di luce che filtravano attraverso la polvere nell'atmosfera lunare, attorniando il sorgere ed il tramontare del Sole. A questo punto è ritenuto da più parti che tra la notte ed il giorno lunare esista una nube vorticosa di polevere che si espande da un polo all'altro.
Con ogni probabilità è generata da un leggero campo elettrico che corre in maniera orizzontale sulla superficie lunare tra la faccia in ombra e quella illuminata dal Sole. Tale fenomeno appena percettibile è però molto lontano dall'essere ritenuto un vero e prorio "temporale". (science)
25/04/14
Senza il Sole | Metti un alba senza il sorgere del Sole quanto a lungo la razza umana potrebbe sopravvivere?
Pubblicato da
Vito Ienna
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La terra senza il Sole |
Nonostante ciò gli animali della Terra impiegherebbero comunque sia migliaia di anni prima di esaurire tutto l'ossigeno presente nell'atmosfera. Sarebbe il freddo ad ucciderci quasi tutti, molto più velocemente: dopo una settimana, infatti, la temperatura media globale scenderebbe a 0°C, dopo un anno sarebbe di -73°C e in un paio di decenni il freddo sarebbe tale da fare condensare l'atmosfera stessa.
Gli oceani ghiaccerebbero entro tre anni. Il ghiaccio, però, è un buon isolante, l'acqua in forma liquida potrebbe rimanere al di sotto del tetto di ghiaccio per miliardi di anni. Teoricamente certi uomini potrebbero sopravvivere a lungo in basi sottomarine vicino a sorgenti geotermiche, respirando l'ossigeno ottenuto dalla scissione di molecole d'acqua e raccogliendo cibo degli organismi che vivono sui composti sulfurei che sgrogano dalle sorgenti.
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