Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta carne. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta carne. Mostra tutti i post

06/01/17

Carni macinate miste stufate Picadillo

Carni macinate miste stufate Picadillo ⧫ Texas e Sudovest

Questo piatto di carne prende il nome dalla parola spagnola che sta a indicare «pasticcio».

Protidi 79
Glucidi 23
Lipidi 36
Kcal 732

Secondo piatto
Dosi per 4 persone
Ingredienti:
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cipolla tagliata a fette sottili
3 spicchi d'aglio finemente tritati
g 250 di carne di manzo macinata
g 250 di carne di maiale macinata
sale e pepe nero
1/4 di cucchiaino di cumino
1foglia d'alloro
1/2 bicchiere di vino rosso
2 grandi pomodori, privati dai semi e tagliati a pezzetti
g 40 di uvetta
1peperone rosso dolce, tagliato a listerelle

Scaldare l'olio in una larga e profonda padella, mettervi la cipolla e l'aglio, cuocere rimescolando fino a quando non saranno dorate, per 5-7 minuti. Aggiungervi la carne di manzo, quella di maiale, sale, pepe e cumino. Mescolare bene. Cuocere a fuoco lento, rimescolando spesso, fino a quando la carne non sarà rosolata. Eliminare il grasso di cottura. Aggiungere l'alloro, il vino, i pomodori e l'uvetta. Mescolare, coprire e far cuocere a fuoco lento per 15 minuti, controllando che non attacchi e rimescolando. Alla fine mettere il peperone e far cuocere per altri 2 minuti. Servire con riso di contorno.

21/09/14

Il gatto va amato, ma non viziato!

Il proprio gatto va nutrito o si nutre da solo e predilige carne o pesce, ma si abitua presto a mangiare quello che trova o gli viene dato, non bisogna viziarlo troppo, altrimenti si corre il rischio di spendere tanti soldi e di vedere il nostro felino comunque insoddisfatto.


I gatti, essendo carnivori mangiano carne e pesce e ottengono tutta la loro energia dalle proteine e dai grassi che si trovano presenti in questi alimenti, ma quando può vivere all'esterno adora cacciare e mangiare piccoli uccelli, topi, arvicole e altri piccoli animali della fauna selvatica.

I gatti hanno bisogno di proteine a base di carne, non di proteine di origine vegetale e se vengono nutriti con troppo mangiare in scatola (oltre ad essere costoso) si corre il rischio di rendere il gatto obeso e con diversi problemi di salute, che possono drasticamente abbreviare la durata della vita di un gatto e la qualità complessiva della vita del nostro felino

Infine la dentatura del gatto dipende dalla specie e alcuni proprietari spazzolano i denti dei loro gatti, mentre altri danno al loro animale un osso carnoso crudo (spesso sotto forma di un'ala di pollo o il collo) una volta alla settimana per mantenere i denti del proprio gatto i più puliti possibili.
I gatti hanno bisogno di alcune attenzioni

03/09/14

Ravioli di carne al vapore | Cucina cinese

Ravioli di carne al vapore
Tempo di preparazione: 2 ore Tempo di cottura: 20 minuti
*Lavorate la pasta a forma di grosso salame
*Tagliatela in 24 pezzi tutti uguali
Dosi per 30-35 ravioli
*450 g di farina
*450 g di carne di maiale (o di manzo, o di agnello)
*225 g di germogli di bambù
*3 cipolline tritate
*3 fette di radice di zenzero tritata un cucchiaino di sale
*2 cucchiaini di zucchero
*2 cucchiai di salsa di soia leggera
*2 cucchiai di vino di riso o di sherry secco
*2 cucchiai di brodo
*un cucchiaino di olio di sesamo
*un piccolo cavolo
Per la salsa: *3 cucchiai di salsa di soia *un cucchiaio di aceto  
Mettete la farina in una terrina, aggiungete 3 dl di acqua e lavorate per 5 minuti fino a ottenere una pasta morbida; coprite con un panno umido e lasciate riposare per l0 minuti. Intanto preparate la farcia: tritate la carne di maiale con i germogli di bambù, unite le cipolline, la radice di zenzero, il sale, lo zucchero, la salsa di soia, il vino, il brodo e l'olio di semi di sesamo. Amalgamate bene. Dividete il panetto di pasta a metà e ogni metà in 16-18 pezzi. Schiacciate ogni pezzo di pasta con le mani per ottenere un disco di 7 cm di diametro. Mettete al centro di ogni disco una piccola quantità della farcia preparata e raccogliete la pasta sopra il centro del ripieno, chiudete bene facendo una leggera pressione con le dita. Foderate il ripiano del cestelIo del wok specifico per la cottura a vapore con le foglie del cavolo, adagiatevi i ravioli, coprite con l'apposito coperchio e cuocete a vapore per 5 minuti. Serviteli caldissimi.


24/08/14

Tofu con carni assortite | Cucina cinese

Tofu con carni assortite
Tempo di preparazione: 20-25
Tempo di cottura: 1 ora e un quarto
*2 panetti di tofu
*50 g di prosciutto cotto
*100 g di funghi freschi
*100 g di germogli di bambù
*100 g di carne cotta (maiale, manzo, agnello)
*300 g di brodo (ricetta)
*un cucchiaino di sale
*un cucchiaio di salsa di soia
*225 g di broccoli o cuore di lattuga
*100 g di gamberi sgusciati
*2 cucchiai di olio  minuti

Tagliate i panetti di tofu in 20 cubetti tutti uguali.
Tagliate a filetti il prosciutto e i germogli di bambù e a dadini la carne cotta. Mettete gli ingredienti in una casseruola o in una padella o in una "pentola di sabbia", unite il brodo, il sale, la salsa di soia, portate lentamente a bollore e cuocete, coperto e a fuoco basso, per un'ora.
Poco prima di servire, friggete i broccoli o il cuore di lattuga a listarelle e i gamberi nell'olio bollente, per 1-2minuti. Disponete il misto di carni e tofu su un piatto di servizio e contornateli con le verdure preparate. Mettete invece i gamberi sopra alle carni.

Il tofu è venduto sotto forma di panetti, in speciali confezioni. È estremamente morbido e vellutato, e tende leggermente a sbriciolare. Per ottenere migliori risultati bisognerebbe scottarlo per 2-3 minuti in acqua bollente, in modo che si consolidi, prima di friggerlo nell'olio; in questo modo non correrà il rischio di sbriciolarsi.

13/08/14

Capelli ed unghie | Al Sole crescono di più | La carne al barbecue fa male?

Capelli ed unghie
al sole crescono di più
Perché quando c'è molto Sole capelli e unghie crescono di più? 

Probabilmente accade perché la luce del Sole aumenta la quantità di vitamina D prodotta dalla nostra pelle e ciò incoraggia la crescita di unghie e capelli.

Gli studi sulla velocità a cui crescono le unghie delle mani e dei piedi nel corso degli ultimi 70 anni hanno mostrato che nel 1938 l'unghia del pollice cresceva a una media di circa 3 millimetri al mese, mentre ora è arrivata a 3,55 millimetri al mese, probabilmente come effetto di una dieta migliore. Quindi le vitamine - tra cui la vitamina D che otteniamo grazie alla luce del Sole - potrebbero fare davvero la differenza. D'altronde uno studio su cellule di capelli umani fatte crescere in laboratorio ha mostrato che l'esposizione alla luce ultravioletta le danneggia e le può anche uccidere. Quindi, come per molte cose, il meglio è la moderazione.

La carne al barbecue fa male? 

La carne contiene creatina, un acido . organico che aiuta a fornire energia alle cellule dei muscoli. Quando si cuoce la carne, una reazione chimica trasforma la creatina in un gruppo di composti detto ammine eterocicliche (HCA) e ci sono risultati che fanno pensare che in alte concentrazioni questi composti provochino il cancro.
La carne al barbecue fa male?

Le HCA si formano anche friggendo la carne o cuocendola alla griglia, ma i barbecue tendono a essere molto più caldi, e la preoccupazione per la carne cruda spinge a cuocere tutto finché è quasi carbonizzato: quindi i livelli di HCA sono molto più alti. Inoltre, in un barbecue il caldo viene dal basso e il grasso brucia quando gocciola sulla brace, il fumo sale e si deposita sulla carne. Questo fumo contiene molti idrocarburi policiclici aromatici (PAH) del grasso parzialmente bruciato. 1 PAH sono un altro gruppo di sostanze chimiche di cui è noto che provocano il cancro. Ma finora la maggior parte degli studi che collegano gli HCA e i PAH al cancro sono stati condotti in laboratorio, usando ratti e dosaggi molto elevati. In genere non mangiamo carne al barbecue abbastanza spesso perché i rischi per la salute siano apprezzabili. Persino se passate tutti i sabati pomeriggio al sole bevendo birra e mangiando hamburger, l'alcol e il colesterolo probabilmente saranno molto più nocivi degli HCA e dei PAH.

Ma se la cosa vi preoccupa, uno studio pubblicato da Harvard Health Letter suggerisce di ridurre il livello di queste sostanze cancerogene del 90 per cento pre-cuocendo la carne nel forno per due minuti e poi scottandola rapidamente sul barbecue per darle sapore.(science) 


01/08/14

Fertilità maschile | Due volte a settimana pesce bianco | Cosi si migliora

Migliorare la fertilità maschile si può!
Migliorare la fertilità maschile si può! Basterà assumere almeno due volte a settimana pesce bianco. 

Il beneficio con tutta probabilità è dovuto agli alti livelli di zinco che il pesce bianco contiene, per questo motivo migliorerebbe la fertilità maschile, favorendo la salute degli spermatozoi.

Tutto ciò è quanto si può dedurre a seguito di uno studio che presto verrà presentato al congresso dell’American Society for Reproductive Medicine dai ricercatori della Harvard University, da cui è emerso che, se il pesce bianco collabora a fare diventare padri gli uomini, al contrario il consumo di carni processate incide negativamente sulla qualità del seme maschile.

A questi risultati i ricercatori sono arrivati, esaminando sia l'alimentazione che qualità dello sperma di 156 uomini soggetti a fecondazione in vitro. Dai dati è risultato che gli uomini che assumevano anche solo metà porzione di carne lavorata al giorno, avevano il 5,5% di spermatozoi in salute contro il 7,2% di coloro che ne assumevano quantità inferiori. Contrariamente, gli uomini che almeno ogni due giorni si alimentavano con pesce bianco, come merluzzo o halibut, avevano una qualità dello sperma di gran lunga migliore di quelli che lo mangiavano di rado.

Come spiega Myriam Afeiche, uno degli autori dello studio, “abbiamo rilevato che l’assunzione di carne lavorata abbassa la qualità dello sperma, mentre il consumo di pesce la aumenta”.(il sole 24 ore)


20/07/14

Zuppa di funghi cinesi - Zuppa di maiale e cavolo | cucina cinese

Brodo di base per zuppe 
Per preparare 2 litri di brodo: kg 1,500 di carne di pollo o di maiale lt 2,75 di acqua 3-4 cipolline 6 fette di radice di zenzero Tempo di cottura: 2 ore e mezza circa
Mettete in una pentola le cipolle intere e lo zenzero, aggiungete la carne e versatevi la dose di acqua. Portate il liquido a ebollizione, schiumate, quindi abbassate la fiamma, coprite il recipiente e cuocete a fuoco basso per 2 ore e mezzo circa. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Mettete il recipiente in frigo per almeno 3 ore. Quindi eliminate il grasso che si sarà formato in superficie, togliete la carne ed eliminate le ossa del pollo. Il brodo si mantiene in frigo anche per una settimana; l'importante è che ogni 2 giorni lo facciate ribollire.

Zuppa di funghi cinesi 
Tempo di preparazione: 10-15 minuti, più il tempo di ammollo per i funghi
6 funghi cinesi secchi (o 100 g di funghi freschi) 2 cucchiai di farina 3 albumi 2 cucchiaini di sale 6 di di brodo  Mettete i funghi in una terrina copriteli con acqua calda e lasciateli a bagno per 20 minuti circa. Quindi strizzateli, eliminate i gambi e affettateli. Se usate i funghi freschi mondateli, lavateli e fateli a fettine. Unite alla farina 2 cucchiai di acqua, mescolate in modo da ottenere una pastella. Mettete gli albumi in una terrina, unite un pizzico di sale e sbatteteli leggermente con una forchetta. Versate il brodo in una casseruola, portatelo a ebollizione, quindi unite i funghi e fate bollire per 1 minuto, poi unite la farina, il sale rimasto e gli albumi, mescolando in continuazione. Servite caldo.

Zuppa di maiale e cavolo 
Tempo di preparazione: 15 minuti, più il tempo per la marinata
100 g di polpa di maiale un cucchiaio di vino di riso o di sherry secco un cucchiaio di salsa di soia 100 g di cavolo cinese 6 di di brodo (ricetta sopra) sale
Tagliate la carne a striscioline e mettetela in una terrina con il vino o lo sherry e la salsa di soia. Lasciatela marinare per 10 minuti circa. Mondate il cavolo e tagliatelo in pezzi di cm 2,5 circa. Versate il brodo in una pentola, portatelo a ebollizione, unite la carne mescolando in modo che i pezzetti non si attacchino tra loro, e fate cuocere per 30 secondi. Unite quindi il cavolo e il sale e cuocete a fuoco lento per altri 2 minuti circa. Servite.

08/07/14

Carne artificiale

Presto la carne che consumiamo potrebbe arrivare, invece che da un allevamento, da una provetta. Hamburger in vitro, bistecche di laboratorio, scaloppe ingegnerizzate? 

Il nome non è ancora stato definito, ma la sostanza non cambia: secondo gli scienziati, siamo a un passo dalla carne di sintesi. Mark Post dell'Università di Maastricht ha già presentato il primo hamburger artificiale. Il costo, per ora, è di 250mila euro: un po' caro per essere sfruttabile commercialmente, ma secondo Post, questo prodotto altamente tecnologico presto diventerà accessibile, soprattutto in un mondo che stenta a soddisfare la domanda di carne.

La famosa polpetta da 250mila euro di Post è stata ottenuta con un prelievo bioptico di cellule staminali di muscolatura bovina, coltivate in un terreno di coltura contenente siero fetale di vitello (essenzialmente, sangue privato degli eritrociti). Il siero conteneva i principi nutritivi richiesti per la differenziazione delle staminali in cellule muscolari mature.
Il primo hamburger
artificiale
I frammenti di muscolo sono poi stati messi in tensione tra due ancoraggi in velcro per sfruttarne la tendenza naturale a contrarsi fino ad aumentare di volume, producendo piccole fibre di carne. Inoltre, il tessuto è stato sottoposto a impulsi elettrici che ne hanno incrementato il contenuto proteico, Infine, tremila striscioline di muscolo sono state fuse insieme per creare un solo hamburger di dimensioni standard.

Post fa parte di una sempre più nutrita schiera di scienziati determinati a sfruttare processi bioingegneristici per creare carne artificiale. La start-up statunitense Modem Meadows, diretta da Gabor Forgacs e da suo figlio Andreas, utilizza la tecnologia di stampa tridimensionale per produrre tessuti vivi, con lo scopo ultimo di creare organi artificiali e anche carne per il consumo alimentare. Migliaia di staminali muscolari vive vengono caricate su una cartuccia (formando una sorta di inchiostro biologico) e, un volta stampate secondo la forma desiderata, si fondono naturalmente per dar luogo a tessuto vitale. I due descrivono come "non spiacevole" il gusto della loro più recente invenzione, anche se ammettono che la neo-carne richiederà qualche aggiustamento.

I consumatori si adatteranno a mangiare carne di sintesi? "Intanto, ci consente di liberarci dell'effetto-repulsione indotto da macelli e allevamenti intensivi", dice Andras. "Il processo di produzione della carne artificiale è molto più pulito, trasparente ed ecologico: fa bene sia all'ambiente che agli animali, al contrario dei sistemi tradizionali".(science)

VALORI NUTRITIVI 
Per 115 g di hamburger artificiale dal sapore naturale 

  • PROTEINE: 5,1 g 
  • GRASSI: 5,6 g 
  • CARBOIDRATI: 0,3 g 
  • ENERGIA: 73 kcal 





Il cibo del futuro

Perché presto potremmo ritrovarci nel piatto grilli, pomodori OGM e carne artificiale. Nei prossimi 40 anni, la domanda di cibo raddoppierà, secondo le previsioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma lo spazio per coltivare prodotti agricoli già scarseggia. 

Alla base del boom del fabbisogno alimentare ci sono la crescita continua della popolazione mondiale 1 benessere sempre più diffuso. La situazione è particolarmente difficile per : carne: è previsto un raddoppio della comanda di questo alimento entro il 050, ma poiché quasi il 70 per cento dei terreni agricoli mondiali è già utilizzato per l'allevamento, il prezzo dei prodotti di macelleria convenzionali batterà ogni record.
Il cibo del futuro

Henning Steinfeld della FAO si è addirittura spinto a definire il manzo "il caviale del futuro". Gli hamburger e le bistecche, oggi, hanno anche un costo ambientale importante. Allevare bestiame a scopo alimentare produce il 39 per cento delle emissioni globali di metano e il 5 per cento di quelle di anidride carbonica. "Sono cifre assolutamente non sostenibili dal punto di vista ecologico", commenta Mark Post, fisiologo dell'Università di Maastricht. "È indispensabile trovare alternative". Post fa parte di un gruppo di ricercatori che, in tutto il mondo, tentano di combattere scientificamente l'imminente crisi alimentare: il suo lavoro potrebbe spianare la strada alla futura sintesi della carne in laboratorio. Altre soluzioni appaiono altrettanto drastiche.

Il canale BBCFourha di recente trasmesso in Gran Bretagna un programma di Stefan Gates, Cari Eating Insects Save the Word (L'entomofagia salverà il mondo?), nel quale diversi esperti hanno previsto che, a breve, gli insetti faranno capolino nei regimi alimentari occidentali. Inoltre, si stanno mettendo a punto tecniche ingegnose per poter coltivare frutta e verdura nel deserto. BBC Science World ha raccolto in queste pagine tutte le opzioni per risolvere il pressante problema del cibo. A voi giudicare la più appetibile... "(science)





22/05/14

Over50, attenti al consumo di proteine, sono nocive se è elevato

Assumere molte proteine durante i pasti non è molto indicato. Lo dicono i ricercatori dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California, guidati dal direttore Walter Longo, i quali hanno effettuato uno studio, pubblicato sulla rivista “Cell Metabolism”, durante il quale hanno analizzato l’alimentazione di oltre 6 mila over50 e il loro apporto proteico. Dallo studio emerge che esiste una correlazione tra l’eccessivo consumo di proteine e un aumento della mortalità causata dal cancro. Non solo, lo studio ci dice anche che le persone che hanno superato la mezza età vanno incontro ad una morte prematura se la loro alimentazione è basata su cibi ad elevato contenuto di proteine animali, quali latte, formaggio e carne. Gli amanti di questi alimenti, emerge dallo studio, rispetto a soggetti avvezzi al mangiar sano, hanno un rischio di morte per varie patologie superiore di ben il 74 %. Stesso rischio si corre con le diete a contenuto proteico medio, mentre l’ideale sarebbe una dieta con una percentuale di proteine ( sia animali che vegetali, anche se quest’ultime meno nocive) al di sotto del 10%. I ricercatori con questo studio hanno messo in risalto la relazione esistente nei soggetti Over50 tra elevato consumo di proteine e l’insorgenza di tumori, di conseguenza ne consegue che l’alimentazione cambia con l’età. In età giovanile le proteine aiutano il nostro organismo a svilupparsi controllando il fattore di crescita IGF-I, il quale cala notevolmente oltre i 60-65 anni. Il dottor Longo inoltre dice che un consumo notevole di proteine è nocivo, ma non bisogna neanche esagerare al contrario, perché un apporto scarso o assente comporta una rapida denutrizione e di conseguenza una salute cagionevole. (immagine presa dal web)

19/05/14

Perchè i vegani dicono no alla carne e al latte: alcuni buoni motivi

Perchè no alla carne

Essere vegani e seguire la filosofia di vita vegana significa rifiutare tutto ciò che comporta e deriva dallo sfruttamento degli animali: oltre a carne e pesce, anche latte, uova, pelle, lana, seta… Il rifiuto deriva dalla costatazione che  la quasi totalità dei prodotti animali (carne, latte, uova) proviene da allevamenti intensivi, dove gli animali sono rinchiusi senza nessun rispetto per le loro esigenze fisiologiche, per il semplice fatto che lo scopo è raggiungere la massima produttività nel minor tempo possibile alla fine del quale, si va al macello.

 La morte degli animali è preceduta dal trasporto, lungo ed estenuante, fino al mattatoio: stipati nei camion, senza potersi muovere, bere o mangiare, arrivano a destinazione in gravissime condizioni di stress, spesso così debilitati da non riuscire nemmeno ad alzarsi.

Immagine presa dal web

Perchè no al latte

Per produrre il latte le mucche devono partorire, in questo processo però, molti non sanno che mucche e vitellini vengono uccisi. La vita normale di una  mucca è di circa quaranta anni, ma negli allevamenti esse vengono macellate non appena la  produzione di latte diminuisce, ovvero dopo circa sette anni.

Questa  esistenza così innaturale, la mungitura meccanica, le continue selezioni per aumentarne la produttività, la stabulazione nei capannoni, la mancanza di movimento, rendono le “mucche da latte” animali così debilitati che spesso, a “fine carriera” non si reggono più nemmeno in piedi. Da qui il modo di chiamarle “mucche a terra”. Così una volta sfruttate per il loro latte vengono condotte al macello per la loro carne.

Oltre tutto, per questo ciclo di produzione sono inseminate artificialmente: se non mettessero al mondo i vitelli destinati al macello, non produrrebbero latte. I vitellini, strappati alla madre subito dopo la nascita, sono destinati, se maschi, al mattatoio a pochi mesi di vita (carne di vitella) o fatti ingrassare per essere macellati dopo due anni (carne di manzo); se femmine, seguiranno il destino delle madri. Dunque i latticini, anche se biologici, sono il risultato di un ciclo produttivo che prevede la morte di mucche e vitelli.

24/04/14

Il ritorno alle origini

Stiamo assistendo ad un ritorno alle origini. Sepre più si fanno coltivazioni biologiche, si ritorna a fare pietanze povere ma ricche di fibre che i nostri nonni consumavano regolarmente ogni giorno. Non consumavano regolarmente carne come facciamo ora. I nostri nonni usavano le proteine dei poveri: legumi, cereali...

La carne si consumava nelle ricorrenze festive e sempre in quantità modica. Negli anni '60 con il boom economico, si è presa l'abitudine di mangiare carne ogni giorno, con la conseguente richiesta da parte del consumatore, l'allevatore ha intensificato i suoi allevamenti.

Anziani contadini e allevatori di mucche, testimoniano che ai loro tempi questi animali si alimentavano con fieno di primo e secondo taglio, possibilmente equilibrato. Il fieno di unico taglio che veniva tagliato a 1.300/1.800 m sul livello del mare, veniva dato molto ben dosato, perché quel tipo di foraggio ubriacava le mucche. Nell'alimentazione di oggi, al poco fieno vengono aggiunti insilati e mangimi. Il latte prodotto era al massimo di 15 lt al giorno, ora è di 40; la vita dell'animale si è ridotta a metà, probabilmente perché il tipo di alimentazione ammala il fegato. Anche il letame non emanava cattivo odore; si faceva maturare per un anno per concimare i prati e diventava terriccio profumato che, distribuito, non scendeva al disotto del terreno. 
Le pratiche agricole, i sistemi di allevamento degli animali, specie di quelli da reddito, hanno subito profonde trasformazioni, qualcuno dice evoluzioni rispetto alle quali le vecchie generazioni provano sentimenti di sconcerto e disorientamento. Molte delle innovazioni introdotte, sicuramente hanno comportato reali benefici, sia in termini economici che di risparmio di tempo e manodopera; non ultimo per quanto riguardo le condizioni di vita e di benessere per gli operatori del settore e di riflesso per il grande esercito dei consumatori.

Però, la storia ci insegna che i grandi cambiamenti epocali difficilmente passano inosservati, a volte celano sorprese non sempre gradite, vedi “mucca pazza” per quanto riguarda la specie bovina. Per quello che sull'argomento si conosce, sembra che la madre di tutti i problemi emersi e per la verità notevolmente amplificati dai mezzi di informazione, sia proprio il sostanziale cambiamento del regime alimentare degli animali allevati e destinati a essere trasformati in proteine nobili, quindi alimenti carnei per l'uomo. I consumatori, le loro associazioni, la gente comune, il mondo agricolo, i politici, le autorità sanitarie, tutti ormai invocano il ritorno alle antiche tradizioni contadine. Frequentemente si sente parlare di agricoltura tradizionale, agricoltura biologica, produzione di alimenti biologici. È il momento del ritorno al passato, della valorizzazione delle tradizioni dell'affermazione della cultura dell'esperienza, dell'uso di pratiche agricole che non comportino la concimazione chimica delle terre, del ritorno ai piccoli insediamenti zootecnici con animali allevati al pascolo e con alimenti esclusivamente vegetali. Auguriamoci fortemente che ci sia una vera valorizzazione di una antica cultura e tradizione contadina che consumava carne una volta la mese.

07/04/14

I sostituti della carne (parte prima)

Nel mondo della nutrizione regna sovrano il caos e il povero consumatore è sottoposto, ogni giorno, a un bombardamento di messaggi pubblicitari che servono solo a creare confusione. Un esempio? Venti anni fa dagli Stati Uniti arrivò la famosa «piramide alimentare» accettata dai nutrizionisti di tutto il mondo. Era incentrata su un'ampia scelta di carboidrati, frutta e verdura, con grassi e dolci messi in castigo e le proteine animali (carne, pesce, uova, formaggio) da considerare non più di semplici opzioni.

Contraddizioni degli esperti 

Ora gli scienziati eseguono un triplo salto mortale e rivedono le loro convizioni. Vanno messi all'indice pane, pasta, riso e patate. Di cosa li si accusa? I nutrizionisti dell'Harvard School (Usa), dell'equipe del dottor Willet, li consierano veri e propri nemici capaci di infliggere danni devastanti alla salute. Promossi olio, cereali integrali (ma riso, pane, pasta non sono forse cereali?), frutta e verdura. Disco verde anche per polli, uova e pesce; sospetti sui latticini. Proibita ancora la carne, sopratutto quella rossa, in buona compagnia con dolci e grassi. E già infuria la polemica. Ma come il riso bianco lo mangiano miliardi di persone, in Oriente! E i legumi che fine hanno fatto? E dire che negli Stati Uniti ci sono ben 48 milioni di persone che hanno detto un deciso no alle proteine animali, scegliendo quelle vegetali. Ora, stando ai loro ricercatori ogniqualvolta consumano un piatto di riso e lenticchie devono avere sotto mano il numero del pronto intervento. Non è più tempo di questi giochetti. La coscienza alimentare è cresciuta dappertutto. Che dire: «Dovremmo essere tutti vegetariani? ». Del resto l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) parla chiaro: «Si può vivere bene e in salute con la sapiente combinazione delle proteine vegetali. In più l'apporto ideale di proteine è di mezzo grammo per chilo di peso corporeo, ogni giorno».

 Una combinazione ideale 

A questo punto, proviamo a conoscere meglio le proteine. Innanzitutto, occorre considerare le proteine alimentari di alta qualità: racchiudono tutti gli amminoacidi essenziali, nelle quote indispensabili all'organismo. Di contro, quando c'è una bassa quantità di amminoacidi essenziali si parla di proteine di bassa qualità. L'amminoacido fornito in quantità inferiore è stato ribattezzato amminoacido limitante. La qualità delle proteine è, in genere, valutata sul modello della proteina delle uova. Un modello considerato ideale. Dunque, ecco perché le proteine animali (carne, latte, formaggio, uova e pesce) siano considerate di qualità proteica superiore e le proteine vegetali di qualità inferiore: hanno un'insufficiente quantità di amminoacidi essenziali. I cereali, viene ricordato, contengono poca lisina e i legumi scarsa metionina. Ma ecco la risposta a questo dilemma: combinando le proteine vegetali, come cereali e legumi, si ottiene una proteina di alta qualità, in molti casi superiore rispetto a quelle di derivazione animale.
Le proteine della soia (dalla quale si ricavano tempeh, tofu, miso, tamari e shoyu) sono di qualità superiore a quella della carne: 34,9 g (ogni100 g) contro i 18 g della carne bovina. La soia è un autentico tesoro della natura: il doppio delle proteine rispetto alla carne; grassi polinsaturi della serie omega-6 e omega-3; la lecitina, notissima come anticolesterolo, è un mix di fosfolipidi; colina; vitamine; minerali. In più i carboidrati della soia sono privi di glutine: possono entrare nella dieta di chi non lo tollera. Infine gli isoflavoni della soia: estrogeni naturali che proteggono la donna dal cancro al seno e all'ovaio. Certo, oggi, a preoccupare i consumatori c'è la soia transgenica che entra anche nell'alimentazione degli animali. Proprio per questo gli Organismi di controllo del biologico stanno lavorando per incrementare il grado di auto-approvvigionamento di sementi a livello nazionale e comunitario.

Facciamo la conoscenza delle proteine vegetali che derivano dalla soia e dal frumento che ormai si trovano anche nei supermercati:
Tofu. Questo formaggio vegetale, a prima vista, fa pensare a un prodotto della «nouvelle cousine ». Invece no: secondo la tradizione popolare cino-giapponese la sua ideazione risale al monaco taoista Lin An, insigne filosofo e alchimista, vissuto intorno al 160 avanti Cristo. In Occidente è arrivato verso la fine degli anni '70: negli Stati Uniti il consumo annuo si aggira sui 25 milioni di chili l'anno. Da noi, invece, da cibo esclusivo per macrobiotici è diventato un alimento sempre più ricercato. Una curiosità. In Cina e Giappone la produzione di tofu è realizzata, ancora oggi, in migliaia di piccoli laboratori che lavorano anche la notte, come i panifacatori di casa nostra, per consegnarlo fresco al mattino.
Il metodo di produzione e gli ingredienti si mantengono invariati da millenni: acqua, semi di soia gialla, niagari (cloruro di magnesio, estratto dal sale marino, che provoca la cagliatura della polpa di soia con un procedimento assai simile a quello che si usa per la cagliatura dei formaggi). Per gustarlo a pieno deve essere fresco: 4-5 giorni. Per la conservazione in frigo tenetelo immerso in acqua per non più di 7-10 giorni. Ci sono due tipi di tofu: il «Kinugoshi», morbido e liscio, e il «Momen», ruvido e più consistente. Ma chi va di fretta può comprarselo al negozio di alimentazione naturale o al supermercato: alla piastra, alle erbette, al miso, in barattolo di vetro, ecc. È ricco di proteine, indicato a tutte le età, sostituisce a meraviglia la carne. Un modo pratico e semplice di utilizzare il tofu? Unitelo alle zuppe di verdure, tagliato a piccoli cubetti, pochi minuti prima di servire in tavola. Oppure mettetelo nelle insalate, marinandolo precedentemente con olio e aromi.
[...alla prossima con il Tempeh.]


06/04/14

Ravioli ripieni di spinaci e carne (Maultaschen)

ED ECCOCI DI NUOVO ALL'APPUNTAMENTO CON LA PASTA RIPIENA, COME OGNI DOMENICA.
Ingred.ienti per 4 persone
-- 350 g Farina
-- 4 Uova (M)
-- Sale
-- 200 g Spinaci surgelati
-- 2 Scalogno
-- 1 Spicchio d'aglio
-- 1 Cucchiaio di Burro
-- 200 g polpa di carne
tritata.
-- circa. 4 cucchiai di mollica
di pane
-- pepe q.b.
-- 800 mi brodo di carne
-- 2 cipolle
-- in aggiunta per la
preparazione:
-- Olio per friggere
-- Erba cipollina per guarnire
Ravioli ripieni di spinaci e carne (Maultaschen)

1--PREPARARE LA PASTA DEI RAVIOLI con 3 uova, farina, 3 cucchiai d'acqua, una presa di sale. Lasciare riposare per 20 minuti.

2-- PER IL RIPIENO sminuzzare gli spinaci, lo scalogno e l'aglio. Porre in una teglia con burro già caldo gli spinaci, la carne, lo scalogno, e raglio e amalgamare con un rosso d'uovo. Impastare con mollica di pane rendendo il composto omogeneo e non troppo mo Condire con sale e pepe.

3--STENDERE LA PASTA in due rettangoli di circa 6 centimetri di altezza, Porre il composto al centro con un cucchiaio, coprite nuovamen e un altro strato di pasta chiudendo accuratamente i ravioli. Cuocere - ravioli per 12 minuti in abbondante acqua salata. Scolare.

4--TAGLIARE la cipolla a rondelle friggerla fino a dorarla. Porre in un piatto fondo i ravioli coprili di brodo e aggiungere le cipolle come guarnizione. oppure condire con burro fuso e aggi - le rondelle di cipolla come guarnizione.

05/04/14

La polenta fatta con una piccola astuzia

La polenta un tempo era il pasto dei poveri. oggi è considerata un piatto prelibato. Il motivo è che si è imparato a utilizzarla per accompagnarla a carne, formaggi. funghi..., facendola diventare così un piatto ricercato e di infinite utilizzazioni. Della polenta rimane però il problema del lungo tempo di cottura. 

Ora si può in parte ovviare usando le farine precotte, oppure cuocendo la polenta nella pentola a pressione. Un metodo infallibile per fare la polenta è possedere un tegame con il fondo alto 2cm ( anche un tegame molto spesso in allumino va bene). Mettere l'acqua a bollire, salarla, e togliere dalla fiamma mentre si versa a fiolo la polenta mescolando con la frusta velocemente solo in centro del tegame per creare un vortice. Man mano che la polenta inspessisce, allargare il giro con la frusta mescolando velocemente. Ottenuta la consistenza di una crema, fermatevi di versare farina. Incoperchiate e mettete su di una fiamma piccola piccola (usate il fuoco più piccolo e girate verso lo spegnimento piano piano fino ad ottenere la fiammella più piccola che un pizzico più piccola la spegnereste). Lasciate incoperchiato per trequarti d'ora senza mai aprire e mai mescolare, dopo di che spegnete, scoperchiate e mescolate con la frusta senza raschiare il fondo o le pareti, ma mescolate bene finchè la pèolenta prenderà l'aspetto vellutato. Versate la polenta su di un tagliere oppure su un piatto di portata. Nel tegame rimarrà uno strato di polenta attaccata al fono e ai bordi. Chiudete con il coperchio e non apritelo mai. Il giorno dopo vedrete che si staccherà la crosta di polenta, dalle pareti, aiutatevi con una spatola e fatta a tocchetti friggetela è ottima cosparsa di zucchero.

Ci sono però degli accorgimenti che vanno comunque rispettati. Tutti sappiamo che la farina per fare la polenta (che è in effetti la farina che si ricava dalla macinazione del mais,cereale originario dell'America), va aggiunta all'acqua già salata quando questa ha raggiunto il bollore. A questo punto succede spesso che, nonostante le nostre attenzioni, si formino dei grumi che difficilmente si riescono poi a sciogliere. Usate quindi l'accortezza di togliere la pentola o il paiolo dal fuoco e versate con calma lo farina senza che l'acqua sobbolla. Mescolate molto bene e solo a questo punto riprendete la cottura. La temperatura dell'acqua troppo elevata, ma soprattutto il movimento dell'acqua durante la bollitura, sono i motivi della formazione dei famigerati grumi. Un  suggerimento: l'acqua deve fare il vortice, quindi mescolare l'acqua con la frusta facendo giri picoli e veloci al centro, solo quando9 l'acqua fa il vortice centrale, mantenete il ritmo e versate la farina senza smettere di mescolare. Ma se proprio questo dovesse avvenire, allora provate, ma solo se state preparando un modesto quantitativo di polenta, a togliere la pentola dal fuoco e con una frusta elettrica a sciogliere i grumi che si sono formati.
E ancora sulla polenta: lo sapevate che é considerata un piatto afrodisiaco in quanto il mais ha scarso contenuto di una sostanza tranquillante che si chiama triptofano?

11/01/14

MINI SPIEDINI AROMATICI

POTETE PREPARARE QUESTO ANTIPASTO IN ANTICIPO PER POI SERVIRLO FREDDO. È IDEALE PER UN BUFFET, SERVITO INSIEME A PIZZETTE E TARTINE.160 kcal per porzione

Ingredienti per 4 porzioni • 5 TACCOLE • 1 CIUFFO DI PREZZEMOLO • 5-6 FOGLIE DI MENTA • 1 SPICCH IO D'AGLIO • 1 SCALOGNO • 200 G DI CARNE MACINATA DI MANZO • 100 G DI CARNE MACINATA DI VITELLO • 3 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 150 G DI YOGURT MAGRO • MEZZO CETRlOLO • 1 PIZZICO DI PEPERONCINO IN POLVERE • SALE

SPUNTATE le taccole, eliminate il filamento, lavatele e lessatele in acqua salata a bollore per circa 10 minuti, finché saranno cotte al dente, quindi sgocciolatele. Mondate e lavate anche il prezzemolo e la menta, quindi tritateli con l'aglio e lo scalogno sbucciati, usando eventualmente un piccolo mixer.

METTETE in una terrina i due tipi di carne, amalgamatela con il trito aromatico, aggiungete un pizzico di sale e formate tante poipettine. Scaldate in un tegame l cucchiaio di olio, adagiatevi le polpettine e cuocetele per 8- 10 minuti, voltandole una volta e unendo un goccio d'acqua se necessario.

Mini spiedini aromatici
TAGLlATE a pezzetti le taccole, quindi infilatele sugli spiedini alternandole alle poi pettine. In una ciotola preparate la salsa allo yogurt: mescolatelo con l'olio rimasto, il cetriolo sbucciato e tritato, un pizzico di sale e uno di peperoncino. Portate in tavola i mini spiedini tepidi o freddi, insieme con la salsa servita a parte

VARlANTI APPETITOSE 
l• Peruna ricetta più veloce, al posto delle taccole infilate sugli spiedini dei piccoli cetriolini sottaceto oppure delle falde di peperone in agrodolce.
2• Sostituite il prezzemolo con un'altra erba aromatica a piacere, per esempio del timo.

L'IDEA VELOCE 
POLPETTINE DI R.ICOTTA Per 4 porzioni: impostote 200 g di ricotta con 100 g di prosciutto cotto tritato, 3-4 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato e l cucchiaio di prezzemolo tritato. Insaporite il composto con una gratttata di noce moscata, poi formate tante palline. Man mano che le preparate, rotolatele per metà nella paprica dolce in polvere e per l'altra metà in altro prezzemolo tritato. Sistemate le polpettine verdi e rosse su un vassoio e fenetele in frigorifero fino al momento di servire.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.