Il-Trafiletto
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21/09/14

Il gatto va amato, ma non viziato!

Il proprio gatto va nutrito o si nutre da solo e predilige carne o pesce, ma si abitua presto a mangiare quello che trova o gli viene dato, non bisogna viziarlo troppo, altrimenti si corre il rischio di spendere tanti soldi e di vedere il nostro felino comunque insoddisfatto.


I gatti, essendo carnivori mangiano carne e pesce e ottengono tutta la loro energia dalle proteine e dai grassi che si trovano presenti in questi alimenti, ma quando può vivere all'esterno adora cacciare e mangiare piccoli uccelli, topi, arvicole e altri piccoli animali della fauna selvatica.

I gatti hanno bisogno di proteine a base di carne, non di proteine di origine vegetale e se vengono nutriti con troppo mangiare in scatola (oltre ad essere costoso) si corre il rischio di rendere il gatto obeso e con diversi problemi di salute, che possono drasticamente abbreviare la durata della vita di un gatto e la qualità complessiva della vita del nostro felino

Infine la dentatura del gatto dipende dalla specie e alcuni proprietari spazzolano i denti dei loro gatti, mentre altri danno al loro animale un osso carnoso crudo (spesso sotto forma di un'ala di pollo o il collo) una volta alla settimana per mantenere i denti del proprio gatto i più puliti possibili.
I gatti hanno bisogno di alcune attenzioni

29/08/14

Vita da gatto

Ho osservato il mio gatto, per poter descrivere dettagliatamente quello che faceva, durante tutta la giornata e provare a vedere se c'era qualche elemento importante su cui riflettere e porre la mia attenzione.

Per una giornata intera ho guardato il mio gatto e ho provato ad appuntarmi tutto quello che faceva nell’arco del giorno.
Dopo essersi svegliato al primo chiarore del sole è venuto a fare le fusa cercando di svegliarmi, perchè aveva fame, per poi darmi il colpo finale morcisandomi leggermente il piede e quindi fermando bruscamente i miei sogni e facendomi aprire velocemente la mia giornata.
Dopo aver mangiato e aver fatto un giro nel giardino, arrampicandosi dovunque e rincorrendo qualsiasi cos a si muoveva, è rientrato e dopo essersi abbondantemente leccato e quidi lavatosi a suo modo, ha trovato la miglior posizione sul divano e si è addormentato come fosse una palla.
Al risveglio, una bella stiratina ed eccolo riavvicinarsi e nuovamente portare la mia attenzione su di lui,per un nuovo pasto e poi continuare a ripetere le stesse azioni sopra descitte.
Una bella vita quella del mio gatto fatta di ricerche, cose ripetitive e poi la grande  beatitudine vissuta dentro ai suoi sogni, che non ho potuto raggiungere, anche se mi sarebbe piaciuto.
Il mio gatto mentre dorme



03/06/14

CORAGGIO SENZA ARTIGLI

SUONI ERRANTI 
Strada chiara di polvere pregna 
Strada grigia colma d'acqua 
Lungo cammino sotto le stelle 
Appare la luce e ancora passi. 
Spingi con lentezza un organino 
un piccolo affetto t'accompagna. 
Poi tante e tante case 
Ogni finestra un affanno 
Ogni porta una pena. 
Le gioie rare come quadrifogli. 
La tua scatola è ferma e poi come incanto: tanti suoni colorati entrano nei cuori grigi. 
Un sorriso, una luce, le finestre s'illuminano: il tuo cuore esulta allunghi la mano per cogliere le loro primizie e ciò ti fa ricco. 
Esci dalla città per ricominciare, nella tua anima non c'è più posto: è un sacco pieno di felicità. Il muso dell'amico sembra capire e tutti e due carichi di gioie affrontate la via come farfalle. 
Arialdo Leoni 

CORAGGIO SENZA ARTIGLI  
di Pat Kinnaman 
"Sono finalmente a casa dopo un anno passato in ospedale. Dovrei sentirmi grata e felice, invece mi trovo depressa e piena di paure. La mia mente continua a farmi ricordare quella fatale mattina invernale quando la mia auto andò fuori strada. I chirurghi mi hanno sistemato la schiena rotta con un osso di mucca ancorato con viti di alluminio. Ho di nuovo l'uso delle braccia, ma la distruzione di parte dei miei nervi mi ha lasciato le gambe senza vita e gli organi addominali hanno avuto qualche danno. I terapisti mi hanno insegnato ad usare le stampelle e gli urologhi stanno facendo miracoli per il mio intestino e per la mia vescica. A casa però mi sento persa perché non ho più un campanello da suonare per chiedere aiuto. 
Sono sola e ho paura. I vicini fanno di tutto per aiutarmi, e mia madre sta con me molte ore, ma poi c'è la solitudine e il non sapere cosa fare, eccetto pensare, pensare ... E la gente attorno che non capisce, che non apprezza la grande fortuna di possedere gambe che possono portarli dove vogliono. Prima dell'incidente ero una persona molto attiva e sportiva. Ora tutto è crollato. Mio marito, il mio lavoro tutto se n'è andato, e presto dovrò anche lasciare questa casa. Allison, la mia figlia minore aveva 3 anni quando ebbi l'incidente e ora quasi non mi riconosce. Rosanne, sua sorella, è in collegio e sembra avermi dimenticata. Una tristissima situazione, ma sono viva e, eccetto per alcuni spasmi muscolari, non ho più grandi dolori. Cerco di credere in Dio e di ringraziarlo per avermi lasciata vivere. Gli chiedo coraggio e recito nella mente il versetto del Vangelo di Marco: "lo credo; sovvieni alla mia incredulità" (9:24)
Sono a casa mia, ma i medici non mi permettono di togliermi la gabbia di metallo che mi serra dal collo al ventre. La dovrò portare per anni. Dovrei anche tentare di camminare un poco con le stampelle per tenere il corpo in movimento, ma non ho volontà. Rimando tutto al domani. Un penoso domani". 

Ho scritto questa pagina dopo pochi giorni che mi trovavo a casa, in un momento in cui mi sentivo sola e depressa. Poi una sera di molti mesi fa, mentre stavo guardando Allison giocare, arrivò mia sorella Joyce. Mi ha portato un grosso gatto siamese e me lo ha deposto in grembo. Era troppo grosso e il suo muso nero mi ha fatto quasi paura. Joyce disse: "Questo è Tom Katte ha bisogno di una casa. Non ha più artigli e gli mancano quasi tutti i denti. Deve avere più di l0 anni. Il suo padrone lo vuol far uccidere, ma io ho pensato che potrebbe far compagnia a te".
"No" - esplosi - "Non posso avere gatti da seguire e non mi piacciono i gatti siamesi. Sono meschini e distruttivi". Il gatto mi guardò con i suoi occhi azzurri e corse via. Andò ad adagiarsi su di una sedia e cominciò a leccarsi.

Joyce fu persuasiva: "Lascia che Tom Katt stia qui per qualche giorno finché gli trovo una casa. Ha un ottimo pedigree, ma anche i gatti nobili possono soffrire per la solitudine". Il giorno dopo, mentre stavo ancora nel mio letto ortopedico e pregavo Dio che mi desse coraggio, sentii la porta aprirsi e Tom Katt saltò sul mio letto e si mise a sedere sul mio seno. I suoi occhi chiari mi guardarono, intensamente. Lo accarezzai e il gatto posò una zampa senza artigli sulla mia guancia, come per accarezzarmi. Mi fece un tale bene quel gesto che cominciai a lacrimare di commozione. Tom Katt andò a sedersi in fondo al letto, sulle mie gambe senza vita, e da quel momento non mi abbandonò più, né io pensai più di liberarmene. Il giorno dopo mia madre cercò di scacciarlo dal mio letto, ma il gatto rifiutò di lasciarmi. Ogni tanto Tom Katt mi saliva in grembo e si allungava per accarezzarmi con la sua morbida zampa, e tutte le volte questo gesto mi infondeva un grande coraggio. Cominciai ad alzarmi per fare colazione in cucina e a portarmi con la carrozzella in giardino per leggere il giornale all' aria aperta. Tom Katt stava sotto la mia sedia a rotelle e quando gli parlavo mi rispondeva con i suoi rassicuranti miagolii.

Venne l'estate e Tom Katt diventò inquieto. Mi saltava in grembo e poi subito saltava a terra, si allontanava un poco da me e si voltava a guardarmi. Era come se mi invitasse a camminare. Quello che i medici volevano da me inutilmente. Poi un giorno Tom Katt uscì dal giardino e andò a mettersi nel mezzo della strada, indifferente alle automobili che passavano, come se volesse sfidare il traffico. Lo chiamai, ma egli non si mosse. Perciò presi le mie stampelle e andai in mezzo alla strada per prenderlo. Tom Katt lasciò la strada ma cominciò a camminare lentamente lungo il marciapiede. Lo seguii per almeno 100 metri ed ero orgogliosa di essere riuscita a camminare tanto. Poi Tom Katt ritornò verso casa e io lo seguii. Compresi che era il gatto che voleva che io camminassi. Da quel giorno tutte le mattine io e Tom facciamo una passeggiata lungo il marciapiede. Ogni giorno una passeggiata più lunga: mi è tornata la speranza e ho tanto coraggio.

Giorni fa mi sono messa a cantare per la gioia perché ero giunta alla fine del mio marciapiede. Tom Katt mi guardò male e io allora recitai i versetti della Bibbia: " ... poiché cammino per fede e non per visione" (Corinzi 5:7); "Nel giorno in cui temerò, io confiderò in te" (Salmi 56:3); e "lo posso ogni cosa in Colui che mi fortifica" (Filippesi 4:13). Mentre recitavo forte questi versetti (benedetta quella suora che mi impose di impararli a memoria) Tom Katt marciava davanti a me, con la coda diritta, approvando. A tratti si voltava per vedere come ce la facevo con le mie stampelle e miagolava il suo consenso. Poi venne l'inverno e fui costretta a interrompere le mie passeggiate con Tom. Ma l'orizzonte della mia vita si era aperto. Mi era stata consegnata un'auto con i controlli adatti al mio stato e venne il giorno che, con Tom sulla mia spalla, guidai l'auto fino alla chiesa. Al ritorno ci fermammo in un bar per mangiare un dolce, che Tom Katt gustò molto. Mi sentivo ridiventata padrona di me stessa.

Tom Katt
Poi tornò la primavera. Ieri ho passato la visita di controllo e i medici erano stupiti del mio miglioramento così rapido. Hanno deciso di togliermi la gabbia di metallo che mi teneva prigioniera. Ho cambiato casa per una più adatta al mio stato. Ho preso un lavoro di dattilografa a casa e, con Tom Katt sempre a fianco, ho ripreso le passeggiate. Ho ancora bisogno di stampelle e non potrò mai più schettinare, ma posso andare attorno. Ho imparato ad avere pazienza e ho compreso che Dio risponde sempre alle nostre preghiere, nel modo più giusto. Un giorno che arrancavo per strada con Tom Katt davanti a me, ci si avvicinò minaccioso un piccolo cane. Ero terrorizzata perché nelle mie condizioni non sapevo come essere di aiuto a Tom. Quel marciapiede, nelle ore delle nostre passeggiate era sempre deserto. Tom Katt si mise prima fra le mie gambe, poi, quando il cane si avvicinò ringhiando, fece un salto in avanti e l'affrontò deciso, soffiando. Il cane scappò via.

Senza artigli e senza denti Tom Katt mi insegnò ad avere coraggio. Quante volte ho pianto di gratitudine pensato al comportamento di Tom quel giorno. Ho camminato lungo la mia personale "valle delle ombre", secondo gli sconosciuti piani della vita, e Tom Katt non fu per me solo un gatto, fu l'amore di Dio che lavorò nella mia anima. "lo ho cercato l'Eterno, ed egli mi ha risposto e mi ha liberato da tutte le mie paure" (Salmi 34:4).
Da "UNITY", luglio 1985, la rivista mensile della Unity School ofChristianity, Unity Village, MO 64065, USA.

30/04/14

Gatto "scoreggione" riportato al gattile: " Fa troppa puzza non lo vogliamo"

Sulla pagina Facebook di una struttura della protezione animali di Scotsville, campeggia una styrana presentazione di adozione del gatto Lenny: "Ciao, avevo trovato una famiglia ma sono stato riportato al gattile perchè sono uno "scoreggione". Spero di trovare una persona che mi ami nonostante le mie scoregge puzzolenti. Sono un maschio castrato di 19 mesi, e vorrei essere il tuo gatto puzzolente coccoloso. Sono molto amichevole e mi piace essere carezzato e coccolato. Indosso anche lo smoking, così sarò chic se mi vieni a vedere".
immagine presa dal web
Sembra impossibile, anche se consueto che riportino un animale al canile o gattile con la motivazione scritta "Gatto scoreggione fa troppe puzze impossibile tenerlo in casa, forse ha bisogno di un adozione "all'aperto". Secondo i veterinari della struttura, però, non c’è niente che non vada in Lenny: “Da quando è tornato non ci sono problemi”, e ipotizzano che il problema (se veramente c’è stato) potesse essere dovuto al fatto che non venisse alimentato correttamente, o che fosse tenuto nella sporcizia. Gli operatori della struttura hanno deciso di prendere l’accaduto con ironia, e sulla pagina facebook del centro hanno scritto una presentazione per Lenny molto ironica che alla fine ha pagato, e Lenny è stato nuovamente adottato qualche giorno dopo.

11/02/14

Casa dolce casa | Rientrare a casa con ad acccoglierti...un puma !

Casa dolce casa! Rientrare a casa con ad accoglierti...un puma! Metti una giornata qualunque con il solito tran tran quotidiano a Santiago del Cile per esempio...Una donna rientrando a casa si ritrova ad accoglierla un bel puma! Da dove sia arrivato e come abbia fatto ad entrare, non si sa, fatto sta che è riuscito ad introdursi in una casa mettendo a soqquadro la cucina della donna.

La donna, appena arrivata nella sua abitazione si è accorta della presenza del felino, ha immediatamente chiuso la porta e chiamato la polizia. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la bestia è stata sedata e condotta nello zoo locale.

Gli animali domestici danno davvero tante soddisfazioni: sono sempre lì pronti a giocare o semplicemente farti compagnia. Ti fanno trascorrere la giornata e cosa c’è di più bello se non ammirare il proprio gatto o il proprio cane che ti viene incontro dopo una stressante giornata lavorativa? Tutti siamo abituati ad avere animali domestici per l'appunto cani, gatti, pesci o uccelli. Qualche volta però succede di ritrovarsi in casa animali indesiderati, tutt'altro che domestici, magari entrati da qualche fessura o dalla finestra.

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Puma
Tutto ciò è quanto ha vissuto una donna a Santiago del Cile, però l’animale entratogli in casa non era un topolino o un uccellino ma qualcosa di più grosso, precisamente un bel puma. Non si sa come la bestia sia entrata ma dopo essere entrata ha subito distrutto la cucina. Appena essere entrata in casa, la donna, ha sentito dei rumori in cucina ed ha pensato fosse un cane ma, appena essere entrata nella stanza, si è accorta che era un puma e ha provveduto a chiudere la porta ed avvertire le autorità.

Arrivate le autorità lo hanno subito sedato e trasportato nello zoo cittadino. Non si sa ancora se il puma sia sceso dalle montagne, anche se questi animali hanno paura di addentrarsi nei luoghi civilizzati, o se sia scappato da uno zoo e spaventato, sia arrivato in questa città. La signora, oltre a superare lo schock, ha dovuto addirittura spendere i soldi per mettere a posto la cucina distrutta. La prossima volta la signora ci penserà 2 volte prima di rientrare in casa.

05/02/14

Phoenix, Arizona | Con i suoi 16 kg. è il gatto più grosso del mondo.

Un gatto proveniente dall'America, più precisamente dall'Arizona, da pochissimo tempo sta diventando famoso in tutto il mondo per essere molto più pesante di un bambino della sua stessa età (in anni umani). La fama che questo simpatico micione si è aggiudicata non è molto gratificante; infatti non ha ricevuto un premio come gatto più bello del mondo oppure è stato il vincitore di una coppa o di una premio ad un concorso per felini ma è stato denominato ufficialmente il gatto più grasso ed voluminoso del mondo. Secondo le comuni statistiche mediche, il peso medio di un bambino di tre/quattro anni dovrebbe aggirarsi tra gli 11 ed i 13,5 chilogrammi. Polpetta, questo il nome del grosso felino, li supera abbondantemente, infatti questo immenso gattone pesa la bellezza di 16 chilogrammi ed ha solo 4 anni di vita. Purtroppo Polpetta ha una storia abbastanza travagliata. il micione è stato abbandonato e trascurato da parecchie famiglie in nemmeno 4 anni di vita fino ad arrivare all'attuale ricovero situato a Phoenix in Arizona, dove è stato portato e vive attualmente. Tutti gli vogliono molto bene e non potrebbero mai separarsene, infatti gli infermieri ed i dottori del ricovero di Phoenix dicono che è molto amichevole, giocherellone e nonostante il grande peso riesce a muoversi anche se in certi momenti con qualche problema. Sfortunatamente il gattone non gode di buona salute, infatti quando arrivò al centro per animali era già cieco ad un occhio. Sicuramente altre patologie si aggiungeranno se il centro in cui si trova attualmente Polpetta non prenderà provvedimenti visto l'enorme mole e la quantità di grasso con cui la povera bestiola è costretta a convivere.

04/02/14

Francia: Vendicato un gattino di 5 mesi: un anno di carcere al suo seviziatore

Succede in Francia questo grande segno di civiltà. Condannato ad un anno per aver torturato il suo gattino. Lo profetizzava anche il grande Leonardo Da Vinci: "Nel futuro l'uccisione di una bestia sarà condannato al pari dell'omicidio"


Un 24enne francese e' stato processato per direttissima e condannato a un anno di reclusione per aver maltrattato il proprio gatto, facendo filmare la scena e pubblicandone infine il video su Internet: vi si vedeva la povera bestiola, un maschio di cinque mesi chiamato Oscar, lanciata ripetutamente per aria per poi ricadere su un pavimento in cemento.

Francese tortura un gatto
L'aguzzino era stato arrestato tre giorni fa a Marsiglia dopo le denunce presentate contro di lui da diverse associazioni zoofile, tra cui la Societa' per la Protezione degli Animali, che si sono anche costituite in giudizio. ( Come pena accessoria, al giovane e' stato vietato in perpetuo di tenere altri compagni a quattro zampe. Rischiava una pena detentiva ben piu' severa, ma il verdetto e' stato comunque accolto favorevolmente dall'opinione pubblica, indignata per la vicenda. Dal canto suo Oscar e' riuscito a sopravvivere cavandosela con una zampina fratturata, che sara' operata a breve. La polizia cerca ancora il complice che ha effettuato le riprese, probabilmente con un telefonino.                                  fonte (AGI)

30/12/13

Dall'America Latina una nuova specie: l'olinguito

Sembra un orsetto, ma ha il corpo che sembra quello di un gatto, e un pelo folto. Verrebbe proprio voglia di stropicciarlo un po' e strapazzarlo di coccole, a vederlo a me fa pensare al Monciccì, ve lo ricordate? Si chiama Olinguito ed è una nuova specie della famiglia dei Procyonidae.

Olinguito
Grazie ai ricercatori del Museo di storia naturale di Washington e a Kristofer Helgen, ha acquisito la sua dignità di specie vera e propria. E' il primo carnivoro riclassificato, ed è originario delle Ande, il suo habitat è nelle foreste di Ecuador e Colombia.
  Lungo 35 centimetri circa, pesa 900 grammi. Scientificamente parlando, il suo nome è Bassarycon Neblina, e prima d'ora era stato confuso con altre specie, o meglio con il cugino olingo.

Questa scoperta potrebbe avere anche delle conseguenze: «La scoperta dell’olinguito dimostra che il mondo non è ancora completamente esplorato e contiene ancora dei segreti», ha dichiarato Kristofer Helgen. Quali altre incredibili scoperte ci attendono?

17/12/13

Leggendari mostri di Natale: state attenti

Il Natale si avvicina e con esso ritornano. Ma come chi? E me lo domandate? Ma i mostri di Natale! E ve sono diversi che in questi giorni si aggirano per le strade, e sono davvero spaventosi. Non so quanto sia salutare incontrarli, ma non si sa mai. In ogni caso sarà bene conoscerli, perchè se vi dovesse capitare un incontro ravvicinato saprete riconoscerli.
I Krampus sono degli uomini-caproni davvero inquietanti, che si aggirano per le strade cercando dei bambini cattivi. Appaiono il 6 dicembre, poiché accompagnano San Nicolò. La loro faccia è diabolica e spaventosa, e i loro abiti sono sporchi e lacerati. Si tratta di una tradizione originaria dell’area austro-ungarica. A mascherarsi sono sempre e solo gli uomini, talvolta anche in abiti femminili, e il nome in tal caso diventa Krampa.  
Hans Trapp è un “anti Babbo Natale”, le cui mani secondo la leggenda puniscono i bambini cattivi o che comunque si comportano male, nelle regioni dell’Alsazia e Lorena, in Francia. Pare che Trapp fosse un uomo in carne ed ossa, ricco, avido e cattivo, che venerava Satana e che era stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica. Fu esiliato in una foresta, e si dice che ancora oggi faccia visita ai bambini prima di Natale, vestito da spaventapasseri, per spaventarli ed imporgli di comportarsi bene!
Krampus, Hans, Belsnickel, Gatto, Frau Perchta
 Belsnickel è un personaggio di sesso maschile, originario dal sudovest della Germania, e tradizione volle che si diresse verso gli USA, in Pennsylvania, e che da quel momento fino ad oggi vada a trovare i bambini prima di natale, vestito con vecchi vestiti rotti e con una vecchia pelliccia lacerata. Se i bambini si comportano bene, gli porta caramelle, anche se questi hanno paura di lui per il suo aspetto inquietante, e perché si tratta effettivamente di un mostro. Si dice che malmeni i bambini cattivi, il giorno della sua apparizione, ovvero il 6 dicembre!
Il gatto di Natale: si chiama Jólakötturinn, è di origine islandese, e come avrete avuto modo di capire non si tratta assolutamente di un gatto buono. Secondo la tradizione, per incoraggiare i bambini a lavorare sodo, i genitori islandesi dicono ai propri bambini che se non si comportano bene e se non fanno il proprio dovere verranno sacrificati a questo gatto!
E ora  Frau Perchta, una strega che si dice appaia nel periodo natalizio in Germania ed in Austria. Dal 25 dicembre al 6 gennaio, questo personaggio punisce i bambini cattivi e ricompensa quelli buoni: a quelli cattivi, si dice che strappi via gli organi interni e che al loro posto metta della spazzatura!
Dunque inquietanti davvero ma sappiate  che se vi comportate bene non potrà accadervi nulla.

26/11/13

Perchè si dice: "comprare la gatta nel sacco"?

Questo adagio somiglia molto al detto comprare a scatola chiusa, cioè senza verificare il contenuto.
Ma il succitato forse perchè più raro, mi piace di più e come ben sapete mi piace indagare l'origine della locuzione, perchè, bello è citarla, ma meglio avere in tasca anche la spiegazione, non si sa mai.
Comprare la gatta nel sacco

Comprare la gatta nel sacco, comprare qualcosa senza prima averne verificato la natura, in genere lasciandosi ingannare. Si tratta di una locuzione che deve trarre la propria origine da qualche antico episodio, senza dubbio menzionato nei classici, di cui però ci sfugge l'autore. Un'espressione analoga infatti, la troviamo nelle diverse lingue europee: Die Katze im Sacke kaufen, Acheter chat en poche, Comprar gato en saco. Una spiegazione plausibile la fornisce P.M. Quitard, nel suo dizionario dei proverbi. Pare che un cacciatore, dopo una giornata sfortunata, non volendosi presentare ai suoi amici senza la selvaggina, si decidesse ad acquiatare una lepre da un contadino. Questi gliela forsì in un sacco. Per la fretta, il cacciatore non esaminò la merce, ma quando tornato a casa, dopo aver vantato la sua abilità nell'arte venatoria, aprì il sacco per mostrare a tutti il frutto delle prodezze, fece una colossale magra: nel sacco, invece della lepre, c'era un gatto.

13/11/13

Perchè si dice "fare la gatta morta"?

Non ditemi che almeno una volta nella vita non avete sentito questo adagio, magari facendo qualche pettegolezzo. Credo a volte anche erroneamente, in ogni caso son sicura che vi piacerà indagare con me le origini di questo modo di dire.
Fare la gatta morta cioè fingere di non capire, in una determinata situazione, o di mostrarsi distratto, per poi approfittare e agire a proprio vantaggio.
gatta
Fare la gatta morta
 L'espressione deriva senz'altro dall'abitudine di questo felino, quando va a caccia per procurarsi il cibo. Nelle favole di Fedro e di La Fontaine, si parla di un gatto che si lasciava penzolare dal soffitto, al quale si teneva saldamente ancorato con le unghie, per dare l'impressione di essere morto e incoraggiare quindi i topi a uscire dalla tana. Capita spesso, ancora oggi, di vedere un gatto, magari nel giardino di casa, appostato nei pressi di un cespuglio, o in cortile, in atteggiamento del tutto simile alla morte, ma pronto a balzare non appena appare la preda.
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