Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta topi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta topi. Mostra tutti i post

24/04/14

Hai mal di schiena e cervicale? Smetti di fumare.

Sui pacchetti di sigarette dovrebbero scrivere, oltre alle classiche avvertenze, anche la scritta” il fumo danneggia gravemente la tua colonna vertebrale e ti fa venire mal di schiena”. Infatti il fumo di sigaretta ha effetti dannosi sui dischi intervertebrali, quella sorta di cuscinetti ammortizzanti posti tra le vertebre della colonna dorsale. Sono i risultati di uno studio su topi esposti al fumo di sigaretta condotto da Enrico Pola e Luigi Nasto dell'Università Cattolica di Roma, con la University of Pittsburgh, e pubblicato sulla rivista scientifica "The Spine Journal". La degradazione dei dischi intervertebrali è responsabile di molte patologie della colonna, come lombalgie e cervicalgie croniche. La causa principale di degenerazione discale è sicuramente l’invecchiamento e l’usura, però molteplici fattori di rischio collaborano all'accelerazione di questo processo degenerativo e adesso appare chiaro che il fumo è tra questi. Nello studio i ricercatori hanno esposto a fumo cronico di sigaretta topi di laboratorio sani e topi con un deficit di funzionamento dei meccanismi di riparazione del Dna. Questo secondo gruppo di topi è molto più suscettibile al danno indotto da qualsiasi agente che attacchi il Dna, compreso il fumo. Tutti i topi esposti hanno sviluppato segni gravi di degenerazione discale con perdita in altezza dei dischi intertevertebrali.

15/04/14

Cibo malsano | Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali.

Mangiare male non solo ingrassa, ma inficia anche le funzioni mentali. Cibarsi di alimenti malsani, vuol dire opprimere il cervello, lasciando spazio alla pigrizia.

Ad affermare tutto ciò è una nuova ricerca condotta negli States, pubblicata sulla rivista "Physiology and Behavior", da ricercatori della University of California Los Angeles. I test eseguiti su topi da laboratorio hanno messo in luce nei topi soggetti ad una dieta del tutto uguale a quella umana con alimenti raffinati ad alti contenuti di zucchero o fruttosio, un elevato aumento dell'obesità ed una improvvisa «diminuzione di motivazione, reazioni fisiche e mentali».
Mangiare male

Gli effetti nel gruppo che seguiva la dieta malsana, rispetto ai topi soggetti ad un regime alimentare sano, si sono manifestati dopo soltanto tre mesi dall'inizio delle sperimentazioni. Particolarmente quando i ricercatori hanno spinto i topi ad effettuare determinati esercizi con premi in cibo ed acqua immediatamente dopo, gli animali con la dieta sbagliata hanno reagito lentamente, effettuando intervalli di 10 minuti tra un test e l'altro.

Invece i topi alimentati in maniera sana si sono mossi in piena efficenza e velocità, prendendo pause-riposo meno di 5 minuti. Oltretutto i topi che si alimentavano con prodotti raffinati hanno evidenziato la presenza di più tumori degli altri. (leggo.it)

23/03/14

Il farmaco che rivoluzionò il mondo della medicina: la Penicillina.

Negli anni 20 moltissime persone morivano a causa di infezioni batteriche, alcune volte causate da piccolissimi e semplicissimi graffi. Alexander Fleming, uno scienziato e dottore scozzese, stava lavorando in un ospedale di Londra. Lui stava cercando di scoprire i modi per combattere i batteri. Fleming in quel periodo era alle prese con un pericolosissimo batterio chiamato stafilococco. Un giorno,nel chiudere frettolosamente il suo laboratorio perché stava partendo per le vacanze, dimenticò di lavare tutte le apparecchiature prima di lasciarlo. C’era una capsula nella quale stavano crescendo gli stafilococchi. Quando alcune settimane più tardi, Fleming tornò dalle vacanze, si accorse che c’era qualcosa simile a muffa in quella capsula che aveva contaminato le colture, e si accorse anche che la crescita del pericoloso batterio stafilococco si era fermata,probabilmente, pensò, a causa di questa muffa. Fleming chiamò questo antibiotico penicillina. Sapeva che la penicillina poteva essere un’importante scoperta, quindi fece alcuni esperimenti con essa. Tuttavia, non essendo un farmacista, per lui era difficile produrre la penicillina pura. Chiese aiuto ad alcuni scienziati colleghi ma nessuno sembrava interessato nel produrre la penicillina. Fleming ha dovuto aspettare più di dieci anni prima che due brillanti scienziati, Howard Florey e Ernst Chain, finalmente trovarono un modo facile per produrre la medicina. Nel maggio del 1940, il gruppo di ricerca di Florey ebbe abbastanza penicillina per poterla sperimentare con gli animali per la prima volta. Con un semplice esperimento, iniettarono un pericolosissimo batterio in otto topi. Un ora dopo, diedero la penicillina solo a quattro topi. Dopo alcune ore, i quattro topi con la penicillina stavano bene, mentre gli altri quattro erano tutti morti! Durante la Seconda Guerra Mondiale, la penicillina ha salvato molte vite, e nel 1945 Fleming, Florey e Chain vinsero il Premio Nobel per la medicina. Ancora oggi questo antibiotico è utilizzato per combattere la maggior parte dei batteri gram positivi come gli stafilococchi e gli streptococchi, le spirochete (Treponema pallidum e Leptospira), gonococchi e meningococchi.

05/03/14

L'elisir di lunga vita | Una proteina che allungherebbe la vita!

L'elisir di lunga vita: una proteina che allungherebbe la vita!
Nemmeno il tempo di venire alla luce che è stata già ribattezzata, ma non poteva essere diversamente, l’elisir di lunga vita e stando a quanto riportato su Cell Reports, dove la molecola che rende migliore lo stato di salute dei topi facendoli vivere più a lungo è stata resa manifesta, tutto indurrebbe a credere che sia proprio cosi!

I ricercatori, coordinati da Rafael de Cabo del National Institute on Aging hanno infatti messo in mostra come, attivando con un supplemento alimentare una proteina, per la precisione la sirtuina 1, è possibile non soltanto migliorare l’attività antiinfiammatoria dei tessuti, ridurre i fattori di rischio legati all’età, ma anche aumentare la vita media dei topi a cui viene fatta assumere: stiamo parlando di ben l’8,8% in più circa.

Perché proprio la sirtuina 1? Diversi studi precedenti hanno suggerito che questa proteina, coinvolta nel metabolismo cellulare, può apportare diversi benefici alla salute per esempio ritardando l’invecchiamento e l’insorgenza di patologie età correlate. Gli scienziati guidati da De Cabo hanno proseguito su questo filone di ricerca, testando gli effetti dell’aggiunta di SIRT1720, una piccola molecola che attiva la sirtuina 1 nella dieta di alcuni topolini.

La proteina che allunga la vita
In particolare a partire da sei mesi e per il resto della loro vita, un gruppo di animali è stato alimentato con una dieta standard con aggiunta di SIRT1720 in quantità pari a 100 mg/kg.
I ricercatori hanno quindi osservato che questa piccola molecola era in grado di migliorare la funzione muscolare e le abilità motorie dei topi, ma anche di ridurre il loro peso corporeo, la percentuale di grasso, nonché il colesterolo Ldl (quello cattivo, per intendersi), aumentando al tempo stesso la sensibilità all’insulina.

E, non da ultimo, il supplemento con SIRT1720 aumentava di circa l’8% la durata media della vita degli animali. Per i ricercatori, secondo i quali l’effetto protettivo contro le patologie cardiovascolari, il diabete e l’infiammazione della molecola potrebbero spiegare in parte quanto osservato, lo studio mostra che possono essere sviluppate sostanze in grado di migliorare l’impatto delle malattie metaboliche e croniche associate con l’invecchiamento. Ma per ora gli scienziati lo hanno fatto sui topi.

12/02/14

Pomodori viola contro il cancro: geneticamente modificati ma, per una volta, realmente utili

Una ricerca inglese condotta dal John Innes Centre di Norwich in collaborazione con centri di ricerca europei, tra cui l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha portato ad ottenere dei pomodori transgenici di colore viola, ricchissimi di antociani,  pigmenti naturali antiossidanti del gruppo dei flavonoidi presenti in grandi quantità nelle more e nei mirtilli. Questo pomodoro è stato ottenuto con l'impiego di due geni della pianta di bocca di leone e la sua attività antiossidante è molto elevata, quasi triplicata rispetto al naturale. Non solo è ricco di acqua e sali minerali, ma nella sua polpa esso contiene un prezioso patrimonio contro il cancro.
I pomodori viola anticancro

I pomodori viola sono poi stati somministrati a topi di laboratorio mutanti, difettivi per la proteina p53 e quindi suscettibili allo sviluppo di diversi tipi di tumore. Gli animali usati per i test sono stati divisi in tre gruppi, e dalla ricerca è risultato che il gruppo nella cui dieta era stato inserito il concentrato di pomodoro viola ha mostrato un allungamento della vita significativo rispetto agli altri due. “Quello che noi abbiamo fatto – spiega Marco Giorgio, dell`Istituto Europeo di Oncologia, che ha condotto la sperimentazione sui topi – è testare le proprietà già note degli antociani in un modello di tumore sensibile al potere antiossidante. Abbiamo studiato un particolare tipo di linfoma ed è emersa una minore incidenza del tumore, ma non sappiamo se queste stesse sostanze potranno essere utili anche per altri tipi di tumori”. Si tratta di “un importante passo in avanti nello studio degli antiossidanti - spiegano gli studiosi - ormai largamente considerati un`arma di prevenzione nei confronti di molte patologie, dalle malattie cardiovascolari ad alcuni tipi di cancro”. “Lo studio conferma – commenta Cathie Martine, del John Innes Centre - che si possono ottenere effetti significativi attraverso semplici cambiamenti nella dieta di tutti i giorni. È il primo esempio di prodotti geneticamente modificati - conclude - che possono offrire realmente un beneficio per tutti i consumatori. Il prossimo gradino sarà quello di testare i dati preclinici ottenuti con i topi su soggetti umani”. E la speranza è che si ottengano gli stessi risultati.

27/12/13

Vivere fino a 400 anni! Forse si sa come fare.

Riuscire a prolungare la propria vita ( chissà mai perchè dovremmo poi farlo!? ) fino a 400 anni: forse sapremo come fare! Pare che gli scienziati del Buck Institute in California abbiano eseguito degli studi davvero incredibili su di un verme, riguardo al prolungamento della vita. Non ci crederete ma i risultati ottenuti sono a dir poco sbalorditivi! Ogni essere umano o quasi, vorrebbero vivere di più dell’età prevista, ma forse è stata trovata la strada che potrebbe allungare la vita, fino ad arrivare a circa 400 anni.

article-2523086-1A14674000000578-262_634x385
vermi geneticamente modificati
Lo studio è stato effettuato su un verme di laboratorio che è stato geneticamente modificato, riuscendo dunque ad ottenere un risultato di vita allungata a quasi mezzo millennio! Pure sui topi sono stati fatti degli esperimenti similari: al momento l’aumento della vita di questi animali è stata ampliata del 30/40%, ma gli studiosi sono convinti che a breve riusciranno ad aumentare la percentuale.

Gli scienziati e ricercatori del Buck Institute in California, importante istituto di ricerca americano, hanno provato la manipolazione di due geni sui vermi, tra cui uno sente quanta insulina c’è a disposizione nel corpo e l’altro, invece, sente la quantità di aminoacidi.

Per dirla tutta i ricercatori si aspettavano un’estensione del 130% manipolandoli entrambi, invece l’esito ha dato un risultato del 500%, questo vorrebbe dire che se accadesse una cosa del genere su un corpo umano, la vita arriverebbe a 400 anni: pazzesco vero? Per poter provare questo esperimento sull’uomo, i ricercatori avrebbero bisogno di farmaci che diminuiscano i forti effetti collaterali che, questi studi provocano, perchè la strategia che vogliono provare è quella della limitazione calorica.

13/11/13

Perchè si dice "fare la gatta morta"?

Non ditemi che almeno una volta nella vita non avete sentito questo adagio, magari facendo qualche pettegolezzo. Credo a volte anche erroneamente, in ogni caso son sicura che vi piacerà indagare con me le origini di questo modo di dire.
Fare la gatta morta cioè fingere di non capire, in una determinata situazione, o di mostrarsi distratto, per poi approfittare e agire a proprio vantaggio.
gatta
Fare la gatta morta
 L'espressione deriva senz'altro dall'abitudine di questo felino, quando va a caccia per procurarsi il cibo. Nelle favole di Fedro e di La Fontaine, si parla di un gatto che si lasciava penzolare dal soffitto, al quale si teneva saldamente ancorato con le unghie, per dare l'impressione di essere morto e incoraggiare quindi i topi a uscire dalla tana. Capita spesso, ancora oggi, di vedere un gatto, magari nel giardino di casa, appostato nei pressi di un cespuglio, o in cortile, in atteggiamento del tutto simile alla morte, ma pronto a balzare non appena appare la preda.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.