05/03/14

L'elisir di lunga vita | Una proteina che allungherebbe la vita!

L'elisir di lunga vita: una proteina che allungherebbe la vita!
Nemmeno il tempo di venire alla luce che è stata già ribattezzata, ma non poteva essere diversamente, l’elisir di lunga vita e stando a quanto riportato su Cell Reports, dove la molecola che rende migliore lo stato di salute dei topi facendoli vivere più a lungo è stata resa manifesta, tutto indurrebbe a credere che sia proprio cosi!

I ricercatori, coordinati da Rafael de Cabo del National Institute on Aging hanno infatti messo in mostra come, attivando con un supplemento alimentare una proteina, per la precisione la sirtuina 1, è possibile non soltanto migliorare l’attività antiinfiammatoria dei tessuti, ridurre i fattori di rischio legati all’età, ma anche aumentare la vita media dei topi a cui viene fatta assumere: stiamo parlando di ben l’8,8% in più circa.

Perché proprio la sirtuina 1? Diversi studi precedenti hanno suggerito che questa proteina, coinvolta nel metabolismo cellulare, può apportare diversi benefici alla salute per esempio ritardando l’invecchiamento e l’insorgenza di patologie età correlate. Gli scienziati guidati da De Cabo hanno proseguito su questo filone di ricerca, testando gli effetti dell’aggiunta di SIRT1720, una piccola molecola che attiva la sirtuina 1 nella dieta di alcuni topolini.

La proteina che allunga la vita
In particolare a partire da sei mesi e per il resto della loro vita, un gruppo di animali è stato alimentato con una dieta standard con aggiunta di SIRT1720 in quantità pari a 100 mg/kg.
I ricercatori hanno quindi osservato che questa piccola molecola era in grado di migliorare la funzione muscolare e le abilità motorie dei topi, ma anche di ridurre il loro peso corporeo, la percentuale di grasso, nonché il colesterolo Ldl (quello cattivo, per intendersi), aumentando al tempo stesso la sensibilità all’insulina.

E, non da ultimo, il supplemento con SIRT1720 aumentava di circa l’8% la durata media della vita degli animali. Per i ricercatori, secondo i quali l’effetto protettivo contro le patologie cardiovascolari, il diabete e l’infiammazione della molecola potrebbero spiegare in parte quanto osservato, lo studio mostra che possono essere sviluppate sostanze in grado di migliorare l’impatto delle malattie metaboliche e croniche associate con l’invecchiamento. Ma per ora gli scienziati lo hanno fatto sui topi.
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