Timo, straordinario in cucina, e di un bagno rinfo...: Thymus deriva dall' egizio tham , una specie di timo usato nelle imbalsamazioni, ripreso dai Greci col significato di "pianta prof...
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25/07/15
12/10/14
365 giorni tra polli arrosto e aragoste assassine
Pubblicato da
Unknown
Nasce da un blog per affrontare lo stress e finisce per essere una maratona culinaria a tinte erotiche il romanzo d'esordio di Julie Powell. Ecco a voi "Julie&Julia".
Julie Powell si trova ad un vicolo cieco della propria vita. Un marito che ama, tre gatti, un piccolo appartamento, un lavoro che non sopporta e un vuoto allo stomaco che non sa come colmare. Almeno finché non si ritrova fra le mani il libro di Julia Child e suo marito non le propone l'idea di cucinare tutte le ricette del libro in un anno registrando il tutto in un blog: 365 giorni e 524 ricette.

Il resoconto di quell'anno è inframmezzato da frammenti della vita di Julia Child, da quando non era ancora sposata con Paul a quando decise di frequentare un corso di cucina per chef, allo scopo di occupare il suo tempo.
Amore, erotismo, divertimento, nervosismo, affetto, amicizia: tutto questo è cucinare e ad ogni ricetta Julia lo fa emergere sempre di più anche attraverso le pagine di questo romanzo, scritte con semplicità e ironia, che fanno venire una gran voglia di mettersi ai fornelli e cimentarsi nella folle ma anche appagante arte culinaria.
(Le immagini presenti in questo post sono state prese da internet)
06/08/14
Microorganismi in cucina | Tarma dei tessuti
Pubblicato da
Vito Ienna
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Microorganismi in cucina |
La struttura spugnosa, infatti, moltiplica la superficie a disposizione e, inoltre, offre un ambiente umido, caldo e ricco di residui di cibo.
In questa fotomicrografia, le strutture a bastoncello verdi e blu sono batteri, mentre le sferette giallo-verdi sono saccaromiceti e i filamenti viola e arancio sono muffe. I loro prodotti di scarto conferiscono alle spugne sporche il caratteristico odore sgradevole. Anche le fessure e le spaccature nei taglieri offrono condizioni di vita eccellenti per i microorganismi, i quali possono formare biofilm, aggregati di cellule che aderiscono l'una all'altra su una superficie contenuta in una matrice di sostanze autoprodotte dai batteri. La secrezione di biofilm può rendere particolarmente difficile l'eliminazione dello strato batterico.
Infine, una scarsa igiene delle mani in cucina può risultare in cibi contaminati da Salmonella e Escherichia coli, con il conseguente rischio di intossicazione.
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La tarma dei tessuti |
LA TARMA DEI TESSUTI
Questi lepidotteri rappresentano un caso particolare perché le larve si nutrono, invece che di piante vive, di licheni, funghi o residui di materiale vegetale, e si sono adattate a consumare tessuti naturali, tra cui lana, cotone, lino e seta. Fanno parte della famiglia di farfalle Tineidae, che una volta adulte depongono minuscole uova sugli abiti; le larve poi possono impuparsi in tempi brevissimi, due mesi appena, o molto lunghi, due anni, a seconda delle condizioni ambientali.
Dopo un mese o due allo stadio pupale, la farfalla adulta emerge e prosegue il suo ciclo vitale nei nostri armadi.(science)
17/07/14
In ambito domestico, estetico e medico, le proprietà dell'aceto.
Pubblicato da
Romolo Benedetti
l'aceto è quel liquido che si ottiene per ossidazione dell'etanolo contenuto nel vino e in altre bevande fermentate
ad opera di vari batteri, il quale si trasforma in acido acetico. L'aceto possiede molte proprietà,che possono essere sfruttate in diversi campi, dalla medicina all'estetica e nell'ambito della casa.In campo domestico è un ottimo sgrassante, antibatterico e anticalcare.
Infatti si può usare mescolandolo a del sale grosso e acqua bollente per liberare le tubature da ostruzioni varie; sempre diluito in acqua le donne di casa possono utilizzarlo per lavare e sgrassare i pavimenti; come anticalcare trova impiego in bagno per lucidare le pareti in vetro o plastica della doccia o le maioliche, nonchè la rubinetteria, oppure in cucina lasciandolo per una notte, sempre diluito con acqua, nelle pentole per donarle la brillantezza perduta. L'aceto gode di un'ottima fama anche in campo estetico, in quanto ha un effetto esfoliante sulla pelle ed è quindi molto indicato per maschere e impacchi tonificanti. Sulla pelle infatti l’aceto ha un effetto astringente, esercita cioè un’azione levigante, dal momento che favorisce la chiusura dei pori.Viene anche in aiuto della bellezza delle donne in quanto risciacquando dopo lo sciampo i capelli, dona a questi delicatezza e soprattutto lucentezza. Addentrandoci in campo medico, un gruppo di ricercatori giapponesi del Central Research Institute di Nakamura, afferma che l'aceto aiuterebbe a perdere peso eliminando il cumulo di grasso nell'organismo. Per fare ciò mette in moto una classe di enzimi che ossiderebbero gli acidi grassi presenti nel sangue rigenerando così il metabolismo. Inoltre l'aceto ha rivelato proprietà disintossicanti per il nostro fegato in quanto elimina le tossine, mentre gli impacchi con questo liquido sono un'ottima terapia per i gonfiori. Due cucchiai di aceto di mele biologico in un litro d'acqua possono diventare una bevanda tonificante, da bere durante la giornata, mentre se aggiunto a due cucchiai di miele e bevuto mattina e sera prima dei pasti disintossica, purifica,sgonfia e sembra faccia anche dimagrire, naturalmente associato ad una dieta sana e al solito e immancabile movimento. (immagine presa dal web)

27/04/14
Anche l'Italia ha la sua "Cucina all'inferno"
Pubblicato da
Galadriel

A contendersi il contratto di sei mesi, sedici giovani professionisti del settore provenienti da tutta Italia che, divisi in due squadre (8 uomini e 8 donne), dovranno affrontare dure prove esterne e la più temibile sfida: il servizio per 70 persone nel ristorante di 'Hell's Kitchen' in un'atmosfera infernale fra comande dei clienti e rimproveri di Cracco. Ad aumentare la tensione degli aspiranti chef, ogni servizio ospiterà fra gli altri commensali anche volti noti dello spettacolo e dello sport e, soprattutto, personalità della gastronomia internazionale, come lo chef thailandese Chumpol. "Il momento topico nella ristorazione è il servizio, in quelle due ore può succedere di tutto - dice Cracco - e alla fine il giudizio che conta di più è sempre quello del cliente".
Le qualità di un Masterchef, insomma, potrebbero non bastare a prevalere nella disfida di 'Hell's Kitchen': "Il vincitore deve essere in grado di condurre una cucina e una brigata, di insegnare la disciplina e fare un bel menu", spiega Cracco. Parte importante del programma anche la dimensione 'reality': le telecamere assisteranno alle dinamiche della convivenza fra i concorrenti, ospitati in un loft sopra il ristorante. "Fra le produzioni originali ci mancava ancora un programma che unisse talent e reality", spiega Scrosati, che a margine della presentazione si dichiara soddisfatto della stagione in corso fra X Factor, MasterChef e The Apprentice: "Con Junior Masterchef abbiamo superato ogni aspettativa di ascolti (65% rispetto alla versione senior, meglio di ogni altra edizione al mondo) - dice Scrosati - e con il programma di Cattelan siamo entusiasti di aver trovato uno zoccolo duro di 200mila fan". (ANSA).
04/04/14
Piccole astuzie in cucina
Pubblicato da
Galadriel


Un consiglio per conservare i formaggi in frigorifero: mettete nel contenitore due o tre zollette di zucchero, l'umidità viene assorbita e il formaggio si manterrà sempre fresco e profumato.
Siete amanti delle insalate e volete provare un gustoso condimento diverso dal soliti olio d'oliva e aceto? Allora questa ricetta fa per voi. Prendete dell' olio di arachidi aggiungete miele e succo di limone in parti uguali, quindi mescolate bene il tutto e versatelo sull'insalata.
Un modo per evitare che l'odore di fritto si sparghi per tutta la casa è quello di mettere delle gocce di limone nell'olio caldo. Mantenetele per tutta la cottura e nessuno si accorgerà della vostra bella frittura mista.
04/03/14
La ricetta della nonna per un matrimonio perfetto
Pubblicato da
Unknown
Lasciatoci febbraio alle
spalle, iniziamo marzo parlando di cucina e matrimoni. Cos'hanno in
comune queste due cose? Moltissimo se ci pensate bene, perché un
matrimonio ha bisogno degli ingredienti giusti e ben dosati perché
possa funzionare, esattamente come qualunque ricetta.
Il libro di cui vi
parlerò oggi si intitola per l'appunto Ricette per un matrimonio
perfetto di Morag
Prunty, che tra le pagine del
suo romanzo cerca di trovare la risposta alla domanda che molte donne
si pongono: qual è il vero matrimonio
perfetto? Quello che
nasce dalla passione sin dal primo sguardo o quello che si costruisce
e si rinsalda giorno per giorno?
La
protagonista di questa storia è Tressa Nolan, brillante scrittrice e
critica gastronomica, in procinto di partire per il viaggio di nozze
con il suo novello sposo Dan. Un matrimonio deciso d'impulso, sul
momento e ora Tessa comincia a chiedersi se l'uomo che ha sposato sia
davvero l'Uomo Giusto.
L'amore che aveva sempre immagino Tessa è ben diverso da quello che
ha con Dan, paragonato poi a quello dei suoi nonni, sposati da
sempre, Tessa si domanda se non abbia fatto un errore. Sarà aprendo
uno dei tanti regali di nozze che Tessa scoprirà la risposta alle
sue domande, grazie ad un quaderno sul quale sua nonna Bernardine
aveva annotato tutti i suoi pensieri più intimi, gli eventi
quotidiani e le sue impareggiabili ricette di cucina.
“Dopotutto,
l'uomo giusto sembra giusto solo fin quando non fa qualche errore”
Ricette per un
matrimonio perfetto è una
storia nella storia, perché l'autrice ci parla di Tessa e delle sue
domande, che poi sono le domande che qualunque donna prima o poi si
fa; allo stesso tempo però ci parla anche di nonna Bernardine, che
queste domande se l'è già poste e ha trovato la propria risposta.
Ma la componente culinaria dov'è? Vi stare chiedendo voi. Molto
semplice. Poste qua e là come piccole pause di riflessione, 10
ricette tutte da provare.
Scritto
con toccante semplicità, Ricette per un matrimonio
perfetto non ha la presunzione
di insegnare cos'è l'amore, né tanto meno come ottenere un vero
matrimonio perfetto. E' un romanzo scritto col cuore, che vuole
raggiungere il cuore del lettore per invitarlo a passare qualche
piacevole momento insieme, insegnandogli magari qualcosina, o per lo
meno portarlo a sinceramente a riflettere. Chissà, magari qualche
lettore potrebbe anche trovare la propria risposta su come si ottenga
un matrimonio perfetto.
Un
libro piacevole da leggere, delicato e toccante al quale vale davvero
la pena dedicare qualche momento della propria giornata.
“Ora
penso che l'amore romantico dovrebbe essere sempre come l'ho
conosciuto io. Riparato e protetto, come un gioiello prezioso tenuto
in uno scrigno in soffitta, da aprire di quando in quando, se si
sente l'esigenza di distrarsi, per potersi meravigliare della sua
bellezza. Ma da non esporre mai alla luce crude del giorno. Forse
l'amore romantico è troppo delicato, troppo bello per sopportare la
mediocrità.”
28/02/14
Il poco conosciuto Aceto di Miele e le sue qualità
Pubblicato da
Lifarnur
Potrei fare un sondaggio costituito da un'unica domanda: conoscete l'aceto di miele? Sì avete capito bene, di miele non di mele. Credo che riceverei moltissime risposte negative. Questo straordinario aceto merita di essere conociuto e con esso le sue straordinarie qualità.
L’aceto di miele fu il primo aceto ad essere utilizzato dall’uomo: già gli antichi egizi ne facevano largo uso moltissimi anni prima della coltivazione della vite. Esso proviene dal miele di castagno che, trasformato attraverso la fermentazione acetica, assume un colore bruno-dorato e un sapore gradevole. L’aceto di miele non è solamente utilizzato come semplice condimento ma anche come agro-medicamento di incredibile versatilità in quanto ricco di enzimi e sali minerali.
Esso contiene infatti oltre a glucidi semplici, proteine, acidi organici, sostanze aromatiche, sali minerali, oligoelementi. La presenza degli enzimi agisce favorevolmente sui processi digestivi, le vitamine del gruppo B intervengono nel ricambio organico, vitamine C, PP, acido pantotenico e flavonoidi svolgono un’azione positiva sulla dentizione e resistenza capillare, potenziando nello stesso tempo le difese immunitarie. Esso inoltre è privo di albumina e presenta poche tracce di cloruro di sodio, fattori che lo rendono particolarmente indicato nei soggetti nefritici. L’abbondanza di sali minerali e oligoelementi conferisce all’aceto di miele proprietà rimineralizzanti: migliora la fissazione del calcio, previene la decalcificazione delle ossa, denti, capelli, e allevia i dolori articolari dovuti al depositarsi del calcio nei tessuti molli. Essendo un prodotto naturale, può fare un sedimento che non altera minimamente il prodotto ed è completamente innocuo. Dai quattro ai cinque anni di attesa vengono ripagati dalle caratteristiche straordinarie di questo aceto. Il profumo, il sapore, tutto riconduce alla materia prima… il miele di castagno. La caratteristica principale sta nella mancanza assoluta di zuccheri pur mantenendo inalterate le proprietà organolettiche del miele. È indicato, quindi, a coloro i quali vogliono assimilare tali proprietà senza dover assumere zuccheri. Come ogni buon aceto è naturalmente ottimo per condire tutte le insalate.
Consigli per l’uso
In cucina: viste le molteplici proprietà, l’aceto di miele non ha limiti al suo impiego per tutti gli usi culinari, compreso l’uso come bevanda dissetante e corroborante. Viene utilizzato come condimento di insalate e ortaggi che acquistano sapore e aroma. In caso di difficoltà digestiva nei confronti di aglio e cipolla crudi, è sufficiente lasciarli macerare in agro (aceto di miele) per circa un ora. Sui crostacei e sulla frutta , sui formaggi e le carni Nel periodo estivo può risolvere il problema della sete eccessiva: è sufficiente aggiungere un cucchiaino in un bicchiere di acqua fresca, non ghiacciata; se invece si vuole ottenere una bevanda più gradevole e terapeutica, la soluzione ottimale è quella di dolcificarla con miele, esaltando i benefici.
In cosmetica: è sempre valido il consiglio della nonna per la bellezza dei capelli (un cucchiaino nell’acqua dell’ultimo risciacquo); oppure è possibile concedersi frizioni e bagni tonici e rassodanti per la pelle e specialmente per i piedi in estate (aggiungere una macerata di ortica, edera e salvia nella bacinella da bagno insieme a tre o quattro cucchiai di aceto).
Non solo: mescolato nell’acqua del bagno, cancella gli odori sgradevoli e rinfresca la pelle accaldata. Per un sorriso smagliante, infine, fare risciacquo con una miscela fatta da un cucchiaio di aceto di miele e uno di sale fino integrale, utile nella prevenzione del tartaro.
Mineralizzante: realizzate un cocktail energetico così composto: un bicchiere di acqua, due cucchiai di aceto di miele, un cucchiaio di miele, un cucchiaio raso di polline.Sarà favorito l’assorbimento di ferro, la fissazione del calcio e una migliore utilizzazione dei sali minerali. Anche la salute dei denti se ne avvantaggerà: maggiore resistenza alla carie, minore formazione del tartaro.
Tonificante: l’impiego giornaliero di aceto di miele infonde energia perché equilibra e ottimizza tutte le funzioni organiche, per raggiungere ottimi risultati è bene bere un bicchiere di acqua acidula appena svegli, uno a metà mattinata.
Stress: in un bicchiere di acqua ponete due cucchiai di aceto di miele, versate poi la soluzione ottenuta sul palmo della mano e passatela su tutto il corpo. Subito dopo frizionate energicamente tutto il corpo con entrambi le mani
L’aceto di miele fu il primo aceto ad essere utilizzato dall’uomo: già gli antichi egizi ne facevano largo uso moltissimi anni prima della coltivazione della vite. Esso proviene dal miele di castagno che, trasformato attraverso la fermentazione acetica, assume un colore bruno-dorato e un sapore gradevole. L’aceto di miele non è solamente utilizzato come semplice condimento ma anche come agro-medicamento di incredibile versatilità in quanto ricco di enzimi e sali minerali.
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Aceto di miele |
Esso contiene infatti oltre a glucidi semplici, proteine, acidi organici, sostanze aromatiche, sali minerali, oligoelementi. La presenza degli enzimi agisce favorevolmente sui processi digestivi, le vitamine del gruppo B intervengono nel ricambio organico, vitamine C, PP, acido pantotenico e flavonoidi svolgono un’azione positiva sulla dentizione e resistenza capillare, potenziando nello stesso tempo le difese immunitarie. Esso inoltre è privo di albumina e presenta poche tracce di cloruro di sodio, fattori che lo rendono particolarmente indicato nei soggetti nefritici. L’abbondanza di sali minerali e oligoelementi conferisce all’aceto di miele proprietà rimineralizzanti: migliora la fissazione del calcio, previene la decalcificazione delle ossa, denti, capelli, e allevia i dolori articolari dovuti al depositarsi del calcio nei tessuti molli. Essendo un prodotto naturale, può fare un sedimento che non altera minimamente il prodotto ed è completamente innocuo. Dai quattro ai cinque anni di attesa vengono ripagati dalle caratteristiche straordinarie di questo aceto. Il profumo, il sapore, tutto riconduce alla materia prima… il miele di castagno. La caratteristica principale sta nella mancanza assoluta di zuccheri pur mantenendo inalterate le proprietà organolettiche del miele. È indicato, quindi, a coloro i quali vogliono assimilare tali proprietà senza dover assumere zuccheri. Come ogni buon aceto è naturalmente ottimo per condire tutte le insalate.
Consigli per l’uso
In cucina: viste le molteplici proprietà, l’aceto di miele non ha limiti al suo impiego per tutti gli usi culinari, compreso l’uso come bevanda dissetante e corroborante. Viene utilizzato come condimento di insalate e ortaggi che acquistano sapore e aroma. In caso di difficoltà digestiva nei confronti di aglio e cipolla crudi, è sufficiente lasciarli macerare in agro (aceto di miele) per circa un ora. Sui crostacei e sulla frutta , sui formaggi e le carni Nel periodo estivo può risolvere il problema della sete eccessiva: è sufficiente aggiungere un cucchiaino in un bicchiere di acqua fresca, non ghiacciata; se invece si vuole ottenere una bevanda più gradevole e terapeutica, la soluzione ottimale è quella di dolcificarla con miele, esaltando i benefici.
In cosmetica: è sempre valido il consiglio della nonna per la bellezza dei capelli (un cucchiaino nell’acqua dell’ultimo risciacquo); oppure è possibile concedersi frizioni e bagni tonici e rassodanti per la pelle e specialmente per i piedi in estate (aggiungere una macerata di ortica, edera e salvia nella bacinella da bagno insieme a tre o quattro cucchiai di aceto).
Non solo: mescolato nell’acqua del bagno, cancella gli odori sgradevoli e rinfresca la pelle accaldata. Per un sorriso smagliante, infine, fare risciacquo con una miscela fatta da un cucchiaio di aceto di miele e uno di sale fino integrale, utile nella prevenzione del tartaro.
Mineralizzante: realizzate un cocktail energetico così composto: un bicchiere di acqua, due cucchiai di aceto di miele, un cucchiaio di miele, un cucchiaio raso di polline.Sarà favorito l’assorbimento di ferro, la fissazione del calcio e una migliore utilizzazione dei sali minerali. Anche la salute dei denti se ne avvantaggerà: maggiore resistenza alla carie, minore formazione del tartaro.
Tonificante: l’impiego giornaliero di aceto di miele infonde energia perché equilibra e ottimizza tutte le funzioni organiche, per raggiungere ottimi risultati è bene bere un bicchiere di acqua acidula appena svegli, uno a metà mattinata.
Stress: in un bicchiere di acqua ponete due cucchiai di aceto di miele, versate poi la soluzione ottenuta sul palmo della mano e passatela su tutto il corpo. Subito dopo frizionate energicamente tutto il corpo con entrambi le mani
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25/02/14
Una casa pulita a lungo? Ecco alcuni accorgimenti per evitare i lavori forzati di pulizia
Pubblicato da
Lifarnur
Non so voi ma io odio, odio e odio fare le pulizie. Eppure sono una persona precisa e pulita, che ama il buon odore di pulito e le superfici lucide. Ma per evitare di togliere ore preziose al mio amato stare a "baco" davanti al pc o alle mie passeggiate gambino stimolanti, il segreto è quello di adottare giornalmente semplici piccole abitudini per mantenere la nostra casa ordinata e pulita e far sì che il momento delle pulizie profonde non sia un lavoro forzato. Facciamo dunque tesoro di alcuni accorgimenti (che personalmente trovo anche banali, ma mi sono accorta frequentando svariate case che molti li ignorano totalmente...vi lascio immaginare come si presentino quelle case)
Ingresso: prendete l'abitudine di pulirvi le scarpe! Eviterete di portare in casa la sporcizia e soprattutto germi dalla strada: esistono gli zerbini. Indossate pantofole o ciabatte da usare esclusivamente in casa, non solo non sporcherete i pavimenti, ma non rintronerete chi sta al piano inferiore e, se non abitate in condominio fatelo almeno per amore del pulito.
Cucina/Salone: se amate i tappeti sparsi in tutte le stanze della vostra casa, saprete che raccolgono acari e polvere, dunque o sbatteteli all’aperto almeno un paio di volte alla settimana o passate l'aspirapolvere munita di accessorio specifico. In questo modo li manterrete più freschi ed eviterete fastidiose riniti e tosse. In cucina spazzate giornalmente e raccogliete le briciole, non solo per una questione di igiene, ma anche per coloro che vi faranno visita, a me personalmente viene il voltastomaco quando entro in cucine con i pavimenti pieni di briciole. Se avete animali domestici, armatevi di panni attirapolvere e peli da usare con il mop.
Bagno: dopo aver fatto la doccia o il bagno, è buona abitudine asciugare le pareti del box o della vasca per evitare che si formi calcare o che il grasso dei saponi usati si depositi tutto intorno. In questo modo non dovrete disincrostare la doccia o la vasca con pesante olio di gomito, se non lo avete mai fatto o siete proprio sporchi o siete masochisti. Fate lo stesso con i lavabi del bagno, tenendo sempre sul lavabo una spugna lavabile e utilizzatela ogni mattina e ogni sera per togliere i residui di sapone, di dentifricio o make-up. Evitate di sbarazzarvi dei capelli caduti nel lavandino con un getto d’acqua, meglio raccoglierli (magari aiutatevi con un pezzettino di carta igienica) e buttateli nella spazzatura (ricordiamo che i capelli possono essere gettati tra i rifiuti organici). Abbiate cura degli scarichi durante la notte, un segreto è quello di riempire con un po’ di acqua e aceto ogni lavandino della casa e lasciarlo riposare durante la notte per poi risciaquarlo la mattina, facendo scorrere un po’ di acqua. Sarete sorpresi di come ogni macchia sarà sparita e soprattutto del buon odore che emana ogni scarico.
Frigorifero: almeno una volta alla settimana, fate una piccola pulizia del frigorifero: buttate ciò che è scaduto, ammuffito o deteriorato in modo da liberare lo spazio per gli alimenti che acquisterete. Inoltre passate un po’ d’acqua e aceto con un panno umido all’interno del frigo per ripulirlo dai residui di cibo e per ridargli un buon odore. Un trucchetto è quello di porre all’interno, sul ripiano più alto, un piccolo recipiente con del bicarbonato che aiuterà ad assorbire gli odori sgradevoli.
Piano cottura: non sarete fra coloro che non sgrassano mai il piano cottura vero? Basta poco per mantenerlo sempre pulito e disinfettato. Passate un panno umido con un po’ di detersivo ecologico o fatto in casa, dopo aver cucinato per evitare incrostazioni di sugo, acqua, latte o caffè. Eliminando quotidianamente, dopo ogni pasto, i residui di sporco eviterete di passare ore ed ore scrostando con forza e rovinandone così l’alluminio. La stessa cosa vale per i fornelli elettrici oltretutto più facili da lavare una volta raffreddati.
Lavastoviglie: ricordatevi di mettere il sale nell’apposito spazio, almeno una volta al mese per evitare la formazione di calcare. Ogni tanto fate un lavaggio a vuoto ponendo nel cestino delle posate a testa in giù una bottiglietta in plastica riciclata e riciclabile con all’interno acqua e aceto per eliminare cattivi odori e per mantenere sempre pulita la vostra lavastoviglie. Ovviamente per un buon risparmio energetico usate questo utilissimo elettrodomestico solo nelle ore serali e notturne impostando il programma di lavaggio eco.
Aria più pulita: una Begonia, un Ficus o una qualsiasi pianta da interno libererà l’aria dalle tossine e manterrà al giusto equilibrio il livello di umidità. Ricordatevi però di curarla, annaffiarla e in base alla pianta che scegliete trovategli la giusta posizione di ombra o luce (a tal proposito leggete il nostro articolo sulle 15 piante da interni che aiutano a depurare l'aria di casa)
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Pulizie di casa |
Ingresso: prendete l'abitudine di pulirvi le scarpe! Eviterete di portare in casa la sporcizia e soprattutto germi dalla strada: esistono gli zerbini. Indossate pantofole o ciabatte da usare esclusivamente in casa, non solo non sporcherete i pavimenti, ma non rintronerete chi sta al piano inferiore e, se non abitate in condominio fatelo almeno per amore del pulito.
Cucina/Salone: se amate i tappeti sparsi in tutte le stanze della vostra casa, saprete che raccolgono acari e polvere, dunque o sbatteteli all’aperto almeno un paio di volte alla settimana o passate l'aspirapolvere munita di accessorio specifico. In questo modo li manterrete più freschi ed eviterete fastidiose riniti e tosse. In cucina spazzate giornalmente e raccogliete le briciole, non solo per una questione di igiene, ma anche per coloro che vi faranno visita, a me personalmente viene il voltastomaco quando entro in cucine con i pavimenti pieni di briciole. Se avete animali domestici, armatevi di panni attirapolvere e peli da usare con il mop.
Bagno: dopo aver fatto la doccia o il bagno, è buona abitudine asciugare le pareti del box o della vasca per evitare che si formi calcare o che il grasso dei saponi usati si depositi tutto intorno. In questo modo non dovrete disincrostare la doccia o la vasca con pesante olio di gomito, se non lo avete mai fatto o siete proprio sporchi o siete masochisti. Fate lo stesso con i lavabi del bagno, tenendo sempre sul lavabo una spugna lavabile e utilizzatela ogni mattina e ogni sera per togliere i residui di sapone, di dentifricio o make-up. Evitate di sbarazzarvi dei capelli caduti nel lavandino con un getto d’acqua, meglio raccoglierli (magari aiutatevi con un pezzettino di carta igienica) e buttateli nella spazzatura (ricordiamo che i capelli possono essere gettati tra i rifiuti organici). Abbiate cura degli scarichi durante la notte, un segreto è quello di riempire con un po’ di acqua e aceto ogni lavandino della casa e lasciarlo riposare durante la notte per poi risciaquarlo la mattina, facendo scorrere un po’ di acqua. Sarete sorpresi di come ogni macchia sarà sparita e soprattutto del buon odore che emana ogni scarico.
Frigorifero: almeno una volta alla settimana, fate una piccola pulizia del frigorifero: buttate ciò che è scaduto, ammuffito o deteriorato in modo da liberare lo spazio per gli alimenti che acquisterete. Inoltre passate un po’ d’acqua e aceto con un panno umido all’interno del frigo per ripulirlo dai residui di cibo e per ridargli un buon odore. Un trucchetto è quello di porre all’interno, sul ripiano più alto, un piccolo recipiente con del bicarbonato che aiuterà ad assorbire gli odori sgradevoli.
Piano cottura: non sarete fra coloro che non sgrassano mai il piano cottura vero? Basta poco per mantenerlo sempre pulito e disinfettato. Passate un panno umido con un po’ di detersivo ecologico o fatto in casa, dopo aver cucinato per evitare incrostazioni di sugo, acqua, latte o caffè. Eliminando quotidianamente, dopo ogni pasto, i residui di sporco eviterete di passare ore ed ore scrostando con forza e rovinandone così l’alluminio. La stessa cosa vale per i fornelli elettrici oltretutto più facili da lavare una volta raffreddati.
Lavastoviglie: ricordatevi di mettere il sale nell’apposito spazio, almeno una volta al mese per evitare la formazione di calcare. Ogni tanto fate un lavaggio a vuoto ponendo nel cestino delle posate a testa in giù una bottiglietta in plastica riciclata e riciclabile con all’interno acqua e aceto per eliminare cattivi odori e per mantenere sempre pulita la vostra lavastoviglie. Ovviamente per un buon risparmio energetico usate questo utilissimo elettrodomestico solo nelle ore serali e notturne impostando il programma di lavaggio eco.
Aria più pulita: una Begonia, un Ficus o una qualsiasi pianta da interno libererà l’aria dalle tossine e manterrà al giusto equilibrio il livello di umidità. Ricordatevi però di curarla, annaffiarla e in base alla pianta che scegliete trovategli la giusta posizione di ombra o luce (a tal proposito leggete il nostro articolo sulle 15 piante da interni che aiutano a depurare l'aria di casa)
20/02/14
Al-manākh
Pubblicato da
Lifarnur
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Astrolabio |
1797 Nasce a Chieri, in Piemonte, Giuseppe Avezzana. Volontario nell’esercito napoleonico, Avezzana prende parte alle campagne del 1814 e del 1815, prima di entrare, dopo la sconfitta di Napoleone, nell’esercito sardo.
1945 I marines americani sbarcano a Iwo Jima, dando il via a una delle battaglie del Pacifico più famose della Seconda Guerra Mondiale. L’isola è, con Okinawa, di fondamentale importanza strategica perché il suo possesso consentirebbe ai bombardieri americani di attaccare direttamente il Giappone.
1953 a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, nasce Massimo Troisi. Attore, regista, sceneggiatore, nuovo interprete della tradizione teatrale partenopea, Troisi inizia la sua carriera artistica nel 1972. Nel 1976, fonda con Lello Arena e Enzo Decaro il trio comico “La Smorfia
Compleanni: 1473 Niccolò Copernico (astronomo), 1626 Francesco Redi (fisico, astronomo), 1754 Vincenzo Monti (poeta e critico), 1899 Lucio Fontana (scultore), 1911 Merle Oberon (attrice "Cime Tempestose), 1924 Lee Marvin (attore "La sporca dozzina)
Santo: San Francesco Regis
Proverbio: E' nulla ogni fortuna, ogni desìo se non comincia e non finisce in Dio
Cucina: In dispensa ricompaiono vasetti di salsa di due anni prima. Si possono utilizzare? Sì perchè se sono stati sterilizzati correttamente durano anche cinque anni. Certo, se si dovessero presentare viariazioni di colore, muffe, bolle d'aria o se c'è il rigonfiamento sul tappo, non ci sono dubbi. Vanno dritti in pattumiera
Quando si dice i figli: Un papà d’oltre oceano, deluso e irritato con il ! glio svogliato e fannullone, lo rimproverava davanti a tutta la scolaresca: «Ricordati che Giorgio Washington, alla tua età, era sempre il primo della classe». E il ! glio di rimando: «Ricordati che Giorgio Washington, alla tua età, era Presidente degli Stati Uniti».
Fenomeni celesti: Il Sole è entrato in pesci
11/02/14
Casa dolce casa | Rientrare a casa con ad acccoglierti...un puma !
Pubblicato da
Vito Ienna
Casa dolce casa! Rientrare a casa con ad accoglierti...un puma! Metti una giornata qualunque con il solito tran tran quotidiano a Santiago del Cile per esempio...Una donna rientrando a casa si ritrova ad accoglierla un bel puma! Da dove sia arrivato e come abbia fatto ad entrare, non si sa, fatto sta che è riuscito ad introdursi in una casa mettendo a soqquadro la cucina della donna.
La donna, appena arrivata nella sua abitazione si è accorta della presenza del felino, ha immediatamente chiuso la porta e chiamato la polizia. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la bestia è stata sedata e condotta nello zoo locale.
Gli animali domestici danno davvero tante soddisfazioni: sono sempre lì pronti a giocare o semplicemente farti compagnia. Ti fanno trascorrere la giornata e cosa c’è di più bello se non ammirare il proprio gatto o il proprio cane che ti viene incontro dopo una stressante giornata lavorativa? Tutti siamo abituati ad avere animali domestici per l'appunto cani, gatti, pesci o uccelli. Qualche volta però succede di ritrovarsi in casa animali indesiderati, tutt'altro che domestici, magari entrati da qualche fessura o dalla finestra.
Tutto ciò è quanto ha vissuto una donna a Santiago del Cile, però l’animale entratogli in casa non era un topolino o un uccellino ma qualcosa di più grosso, precisamente un bel puma. Non si sa come la bestia sia entrata ma dopo essere entrata ha subito distrutto la cucina. Appena essere entrata in casa, la donna, ha sentito dei rumori in cucina ed ha pensato fosse un cane ma, appena essere entrata nella stanza, si è accorta che era un puma e ha provveduto a chiudere la porta ed avvertire le autorità.
Arrivate le autorità lo hanno subito sedato e trasportato nello zoo cittadino. Non si sa ancora se il puma sia sceso dalle montagne, anche se questi animali hanno paura di addentrarsi nei luoghi civilizzati, o se sia scappato da uno zoo e spaventato, sia arrivato in questa città. La signora, oltre a superare lo schock, ha dovuto addirittura spendere i soldi per mettere a posto la cucina distrutta. La prossima volta la signora ci penserà 2 volte prima di rientrare in casa.
La donna, appena arrivata nella sua abitazione si è accorta della presenza del felino, ha immediatamente chiuso la porta e chiamato la polizia. Dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, la bestia è stata sedata e condotta nello zoo locale.
Gli animali domestici danno davvero tante soddisfazioni: sono sempre lì pronti a giocare o semplicemente farti compagnia. Ti fanno trascorrere la giornata e cosa c’è di più bello se non ammirare il proprio gatto o il proprio cane che ti viene incontro dopo una stressante giornata lavorativa? Tutti siamo abituati ad avere animali domestici per l'appunto cani, gatti, pesci o uccelli. Qualche volta però succede di ritrovarsi in casa animali indesiderati, tutt'altro che domestici, magari entrati da qualche fessura o dalla finestra.
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Puma |
Arrivate le autorità lo hanno subito sedato e trasportato nello zoo cittadino. Non si sa ancora se il puma sia sceso dalle montagne, anche se questi animali hanno paura di addentrarsi nei luoghi civilizzati, o se sia scappato da uno zoo e spaventato, sia arrivato in questa città. La signora, oltre a superare lo schock, ha dovuto addirittura spendere i soldi per mettere a posto la cucina distrutta. La prossima volta la signora ci penserà 2 volte prima di rientrare in casa.
05/02/14
BIGNE CON GAMBERETTI AL TIMO
Pubblicato da
Galadriel
UNA PROPOSTA DELICATA E RAFFINATA, IDEALE PER UN BUFFET. POTETE SEMPLIFICARE LA PREPARAZIONE ACQUISTANDO I BIGNÈ GIÀ PRONTI. 256 kcal per porzione
Ingredienti per 8 porzioni • 150 G DI PUNTE DI ASPARAGI • 200 G DI GAMBERETTI LESSATI • 2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 2 RAMETTI DI TIMO • 70 Gr DI MAIONESE • SALE E PEPE per i bignè • 80 G DI BURRO • 120 G DI FARINA BIANCA • 4 UOVA • SALE
PREPARATE i bignè: tagliate a pezzetti il burro, unitelo a 2,5 di d'acqua leggermente salata e portate a bollore. Aggiungete la farina tutta in una volta, togliete dal fuoco, rigirate con un cucchiaio di legno, rimettete sul fuoco e fate cuocere per 7-8 minuti, mescolando energicamente finché il composto si stacca dalle pareti della pentola. Lasciate intiepidire, incorporate 4 uova, uno per volta, amalgamate e riempite con il composto una sacca da pasticciere.
SPREMETE tanti mucchietti d'impasto di 3 cm di diametro sulla placca foderata con carta forno (potete anche usare 2 cucchiaini), distanziandoli, e passate in forno caldo a 200°C per circa 20 minuti. Lasciate raffreddare lentamente i bignè nel forno spento.
RIDUCETE a pezzetti le punte degli asparagi, lessatele al vapore per 15 minuti e fatele saltare in padella con l'olio e il timo; salate e pepate. Lasciate intiepidire, poi unite i gamberi tagliati a cubetti e la maionese. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.
TAGLIATE a metà i bignè freddi, farciteli con il composto preparato e serviteli subito in tavola, decorando a piacere con un piccolo rametto di timo.
VARIANTI APPETITOSE
1• Farcite i bignè con ricotta lavorata a crema assieme a erba cipollina e salmone affumicato tagliuzzati.
2• Potete riempire i bignè con un trito di basilico, cetriolo, aglio e olive • verdi, mescolato con yogurt greco.
L'ESPERIENZA INSEGNA
DAL BIGNE' AL TORTELLO Il composto preparato per realizzare i bignè cotti in forno si chiama pasta da cnoux. Usate lo stesso impasto, friggendolo a cucchiaiate, e otterrete i tortelli di Carnevale, che dovrete poi zuccherare. Se invece lascerete scivolare l'mpasto - un cucchiaio alla volta - in acqua salata a bollore, otterrete gli gnocchi alla parigina, da condire con burro fuso e formaggio e da passare per pochi istanti sotto al grill del forno.
Ingredienti per 8 porzioni • 150 G DI PUNTE DI ASPARAGI • 200 G DI GAMBERETTI LESSATI • 2 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA • 2 RAMETTI DI TIMO • 70 Gr DI MAIONESE • SALE E PEPE per i bignè • 80 G DI BURRO • 120 G DI FARINA BIANCA • 4 UOVA • SALE
PREPARATE i bignè: tagliate a pezzetti il burro, unitelo a 2,5 di d'acqua leggermente salata e portate a bollore. Aggiungete la farina tutta in una volta, togliete dal fuoco, rigirate con un cucchiaio di legno, rimettete sul fuoco e fate cuocere per 7-8 minuti, mescolando energicamente finché il composto si stacca dalle pareti della pentola. Lasciate intiepidire, incorporate 4 uova, uno per volta, amalgamate e riempite con il composto una sacca da pasticciere.
SPREMETE tanti mucchietti d'impasto di 3 cm di diametro sulla placca foderata con carta forno (potete anche usare 2 cucchiaini), distanziandoli, e passate in forno caldo a 200°C per circa 20 minuti. Lasciate raffreddare lentamente i bignè nel forno spento.
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BIGNE CON GAMBERETTI AL TIMO |
RIDUCETE a pezzetti le punte degli asparagi, lessatele al vapore per 15 minuti e fatele saltare in padella con l'olio e il timo; salate e pepate. Lasciate intiepidire, poi unite i gamberi tagliati a cubetti e la maionese. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.
TAGLIATE a metà i bignè freddi, farciteli con il composto preparato e serviteli subito in tavola, decorando a piacere con un piccolo rametto di timo.
VARIANTI APPETITOSE
1• Farcite i bignè con ricotta lavorata a crema assieme a erba cipollina e salmone affumicato tagliuzzati.
2• Potete riempire i bignè con un trito di basilico, cetriolo, aglio e olive • verdi, mescolato con yogurt greco.
L'ESPERIENZA INSEGNA
DAL BIGNE' AL TORTELLO Il composto preparato per realizzare i bignè cotti in forno si chiama pasta da cnoux. Usate lo stesso impasto, friggendolo a cucchiaiate, e otterrete i tortelli di Carnevale, che dovrete poi zuccherare. Se invece lascerete scivolare l'mpasto - un cucchiaio alla volta - in acqua salata a bollore, otterrete gli gnocchi alla parigina, da condire con burro fuso e formaggio e da passare per pochi istanti sotto al grill del forno.
28/12/13
Ascolti in crescita, doppi tweet e hashtag della scorsa stagione è: “MasterChef mania”
Pubblicato da
Galadriel
“MasterChef mania”
Ascolti in crescita, boom in rete
Selezionati i venti concorrenti che si sfideranno per il premio finale.
Il segreto del successo? I tre giudici politicamente scorretti ma buoni
Terza stagione inizia con i numeri che attengono a questo show e insieme ci permettono di fare una riflessione più ponderata sull’evoluzione di uno spettacolo televisivo che ha ormai definito i suoi contorni cult. Dunque, il secondo, cruciale appuntamento con la terza edizione di Master Chef ha svelato il cast di quest’edizione, ha segnato una crescita del 29% rispetto alla stessa serata dello scorso anno. I temi più twittati, oltre all’hashtag #MasterChefIt che ha scalato la classifica dei trending topic della serata, sono stati “MasterChef”, “Cracco” e “Rachida” (rispetto a quest’ultima ci si chiede perché).
Quest’anno ci si sta trovando di fronte a un’edizione sicuramente meno improvvisata rispetto alle due che abbiamo visto e apprezzato. Il racconto, è stata pesato anche nelle singole virgole e se Joe Bastianich si lascia andare a un commento distante dal politically correct come “qui siamo abituati agli stupidi” l’effetto, la reazione voluta, scatta immediatamente tanto che sui social network si leggono un tripudio di “yeahh” e di “naaaa”.
I tre giudici, proprio per il linguaggio dritto, senza peli sulla lingua, politicamente scorrettissimo ma amato proprio per questo vedono in Joe Bastianich un leader. L’unico “non cuoco” che quando sferza fa male, che quando sorride allarga il cuore di chi riceve il tanto agognato “ok”. Carlo Cracco da quest’anno si lascia andare un po’ di più, sorride un po’ di più, grida un po’ di più. Ora, di questi tre comportamenti non si sa quale sia meglio. Certo, oggi Cracco risulta più avvicinabile, bonario e simpatico. Bruno Barbieri ha mantenuto la sua linea e oltre al “mappazzone” da ieri sera c’è anche un neonato “paciacco” che non serve tradurre.
Bella l’idea del “momento bar” dove finalmente si scoprono alcune carte dei tre mentre bevono un bicchiere di vino commentano, fanno battute, discutono su questo o quel concorrente.
Scenograficamente, e siamo solo alle prime battute, tutto è perfetto, invitante.
Dalle prossime puntate tutto cambierà, si entrerà nel vivo della competizione e sappiamo che la severità dei giudici sarà ancora più secca. Le esterne ci porteranno anche all’estero, le lacrime di chi verrà redarguito sgorgheranno a fiumi ma in tutto questo lo spettacolo ne trarrà giovamento. Masterchef, non solo non sente la stanchezza della terza edizione ma al contrario alza ancor più l’asticella della qualità, della scrittura televisiva, del rebound mediatico. Qualcuno avrà storto o storcerà il naso di fronte alle tante telepromozioni che ormai coinvolgono le star Bastianich (con il braccialetto macramè di Cruciani), Cracco (le sue scarpe sponsorizzate sono Diadora) o Barbieri (pentole e altro). Poco importa. Era ovvio che ciò accadesse. Non altrettanto ovvio che anche questa stagione incollasse davanti al teleschermo più gente di quanta se ne è registrata sinora. E il bello, deve ancora arrivare.
Terza stagione inizia con i numeri che attengono a questo show e insieme ci permettono di fare una riflessione più ponderata sull’evoluzione di uno spettacolo televisivo che ha ormai definito i suoi contorni cult. Dunque, il secondo, cruciale appuntamento con la terza edizione di Master Chef ha svelato il cast di quest’edizione, ha segnato una crescita del 29% rispetto alla stessa serata dello scorso anno. I temi più twittati, oltre all’hashtag #MasterChefIt che ha scalato la classifica dei trending topic della serata, sono stati “MasterChef”, “Cracco” e “Rachida” (rispetto a quest’ultima ci si chiede perché).
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Cracco,Barbieri,Bastianich MasterChef 3 |
29/11/13
Un cibo regale per il venerdi | Sogliola all'arancia
Pubblicato da
Galadriel
Oggi è venerdì e, come da tradizione, il venerdì si mangia pesce. Vi consiglio i filetti di sogliola, un pesce la cui carne è molto apprezzata in cucina. di sapore molto delicato, non deciso né caratteristico, il che consente di adoperarla per diverse preparazioni in cui viene facilmente unita ad altri ingredienti. In questa ricetta l'accompagno all'arancia, frutto che apporta solo 34 Kcal per 100 grammi, pertanto indicato nei regimi dietetici che richiedono poche calorie. Una porzione di questa pietanza prevede 150
kcal.
Ingredienti per 4 porzioni • 600 G di filetti di sogliola • 1 Grossa arancia • 300 gr.di rape • 300 gr.di porri • 400 gr.di carote • 1 limone • 1 cucchiaio di amido di mais • 1 ciuffo di prezzemolo • sale e pepe
MONDATE e lavate le rape, i porri e le carote, poi tagliate queste verdure:a julienne. Lessatele separata mente in acqua leggermente salata a bollore per 4- 6 minuti, facendo attenzione a scolarle quando sono ancora ben al dente.
TAGLIATE i filetti di sogliola a metà nel senso della lunghezza, arrotolateli delicatamente per non romperli e fissateli con uno stecchino di legno. Allineate i rotolini di pesce in una piccola casseruola, copriteli d'acqua, unite il succo del limone filtrato, un'abbondante macinata di pepe e una presa di sale. Portate lentamente a ebollizione e cuocete per circa 5 minuti.
METTETE il succo filtrato dell'arancia in una piccola casseruola, stemperatevi l'amido di mais, unite l di del liquido di cottura delle sogliole e lasciate sobbollìre. sempre mescolando, per 2-3 minuti, fino a quando la salsa si sarà addensata.
VERSATE qualche cucchiaio di salsa ben calda sul fondo di 4 piatti da porzione, sistemate 4-5 rotolini di sogliola su ciascuno di essi, poi cospargete con il prezzemolo tritato e affiancate le verdure a julienne. Decorate a piacere con foglioline di prezzemolo e servite subito
Ingredienti per 4 porzioni • 600 G di filetti di sogliola • 1 Grossa arancia • 300 gr.di rape • 300 gr.di porri • 400 gr.di carote • 1 limone • 1 cucchiaio di amido di mais • 1 ciuffo di prezzemolo • sale e pepe
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sogliola all'arancio |
MONDATE e lavate le rape, i porri e le carote, poi tagliate queste verdure:a julienne. Lessatele separata mente in acqua leggermente salata a bollore per 4- 6 minuti, facendo attenzione a scolarle quando sono ancora ben al dente.
TAGLIATE i filetti di sogliola a metà nel senso della lunghezza, arrotolateli delicatamente per non romperli e fissateli con uno stecchino di legno. Allineate i rotolini di pesce in una piccola casseruola, copriteli d'acqua, unite il succo del limone filtrato, un'abbondante macinata di pepe e una presa di sale. Portate lentamente a ebollizione e cuocete per circa 5 minuti.
METTETE il succo filtrato dell'arancia in una piccola casseruola, stemperatevi l'amido di mais, unite l di del liquido di cottura delle sogliole e lasciate sobbollìre. sempre mescolando, per 2-3 minuti, fino a quando la salsa si sarà addensata.
VERSATE qualche cucchiaio di salsa ben calda sul fondo di 4 piatti da porzione, sistemate 4-5 rotolini di sogliola su ciascuno di essi, poi cospargete con il prezzemolo tritato e affiancate le verdure a julienne. Decorate a piacere con foglioline di prezzemolo e servite subito
17/11/13
Motivi passionali all'origine di una tragedia familiare: marito strangola la moglie e si impicca
Pubblicato da
Lifarnur
Ancora a far cronaca l'uccisione di una donna da parte del marito, che a sua volta si è suicidato. La macabra scoperta è stata fatta dalla figlia della coppia. Tutto si è svolto fra le 14 e le 16 di ieri pomeriggio. Forse un raptus di follia all'origine della tragedia.
Forse la gelosia, il movente dell'omicidio di una donna di Castelfidardo, Stefania Malavolta, 44 anni, uccisa ieri pomeriggio dal marito Diego Allori, 62 anni, che poi si è suicidato. La tragedia è avvenuta nell'abitazione di servizio dove la coppia viveva con la figlia 24enne, annessa alla ditta Rico, una florida azienda di prodotti elettronici che occupa 140 dipendenti, sulla strada Adriatica, per la quale i coniugi lavoravano come custodi e impiegati. Nessuna tensione, nessun precedente di violenza domestica per chiarire quello che appare come un vero e proprio raptus di follia. Allori viene descritto come molto riservato, tutto casa e lavoro, e non certo un uomo aggressivo.
Tutto sarebbe cominciato in cucina, dove Allori ha afferrato un coltello e ha cominciato a colpire la moglie. Stefania Malavolta ha tentato di difendersi, è fuggita per il corridoio e ha tentato di trovare riparo in bagno, dove il marito l'ha raggiunta e l'ha strangolata con il tubo della doccia. La causa della morte sarebbe il soffocamento, perché a quanto pare nessuna delle coltellate avrebbe raggiunto organi vitali. Quando Allori è tornato in sé, realizzando di aver compiuto l'irreparabile, è scenso nell'atrio della ditta e si è impiccato alla ringhiera di una scala. Le indagini, coordinate dal pm di Ancona, Bilotta, sono condotte dai carabinieri di Osimo, che hanno già sentito la madre e la sorella della donna e i titolari della Rico. Nessuno sa spiegarsi il perché dell'omicidio, che però - escluse cause di natura economica o altro - sarebbe di natura passionale, forse scaturito dalla gelosia del 62enne nei confronti della moglie. Le autopsie dei due coniugi saranno effettuate lunedì e martedì.
Forse la gelosia, il movente dell'omicidio di una donna di Castelfidardo, Stefania Malavolta, 44 anni, uccisa ieri pomeriggio dal marito Diego Allori, 62 anni, che poi si è suicidato. La tragedia è avvenuta nell'abitazione di servizio dove la coppia viveva con la figlia 24enne, annessa alla ditta Rico, una florida azienda di prodotti elettronici che occupa 140 dipendenti, sulla strada Adriatica, per la quale i coniugi lavoravano come custodi e impiegati. Nessuna tensione, nessun precedente di violenza domestica per chiarire quello che appare come un vero e proprio raptus di follia. Allori viene descritto come molto riservato, tutto casa e lavoro, e non certo un uomo aggressivo.
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Carabbinieri sul luogo della tragedia |
14/11/13
Ci sfama e ci scalda: la pizza ripiena
Pubblicato da
Galadriel
Arriva il freddo, e cucinare in casa diventa anche un piacevole "riscaldar" la casa. Quindi via ai prodotti da forno, che ci sfamano e ci scaldano la cucina, che di questi tempi è meglio risparmiare ottimozzando le spese. Vi insegno una pizza ripiena "svuota frigo", molto buona che piò essere consumata anche dopo alcuni giorni. Ingredienti principali sono:farina (io uso sempre Spadoni righe azzurre) un cubetto di lievito di birra fresco, mezzo litro di latte intero, olio d'oliva, sale e acqua tiepida. Per il ripieno ingrediente principale dovrebbe essere la mozzarella, ma per chi non piace o ha intolleranza, si può usare un altro tipo di formaggio
(provola,hemmental,stracchino,gorgonzola,squaccherone,casatella,robiola...e altri). Altri ingredienti possono essere avanzi del pasto del giorno prima, come affettato misto, verdura cotta, giardiniera sott'oli o sott'aceto, patae lessate, pancettina affumicata, il tutto da legare con due uova sbattute con ricotta o altro formaggio molle e una manciata di parmigiano reggiano.
Dunque iniziamo la sera prima con un mezzochilo di farina in una ciotola grande (deve essere grande da contenetre tre volte il volume di quello che mettete) un cubetto di lievito sciolto in un bicchiere di acqua tiepida e amalgamiamo alla farina, se occorre aggiungiamo ancora acqua sempre tiepida, facciamo una pappetta come fosse colla. Infiliamo la ciotola con il contenuto nel forno spento e ci pensiamo domani. Il giorno successivo, tre ore prima del pranzo o della cena, prendiamo la ciotola contenete la peppetta, aggiungiamo altra farina e latte tiepido e olio d'oliva (cirna 70 grammi per kilo di farina) un pizzicotto di sale e impastiamo bene finchè smette di appiccicare. Ora tagliamo 'impasto in quattro, facciamo quattro palle di impasto e le mettiamo distanziate sulla spianatoia. Le copriamp con una tovaglia da tavola e un foglio di plastica. Lasciamo per mezz'ora 40 minuti, (dipende dal caldo che abbiamoin casa) tocchiamo l'impasto e se rimane l'impronta vuol dire che è ora. Stendiamo una palla e la tirialo sottile circa 0,5 centimetri, la mettiamo in una teglia bassa e la riempiamo di mozzarell, funghi,affettato...tutto quello che vi garba. sbattiamo due uova e lo versiamo sopra al ripieno. Stendiamo l'altra palla e la mettiamo come popèercho, chiudiamo bene i bordi tutto attorno. Bucherelliamo con una forchetta tutto l'impasto e schiacciamo con le mani per fa uscire aria dal ripieno. spennelliamo con tuorlo d'uovo emulsionato con mezzo guscio di acqua, cuociamo per 30 minuti a 180° nel forno preriscaldato. Tagliato a quadretti e infilzato con uno stecchino con relativa olivina, può accompagnare un aperitivo con le nostre care amiche.
(provola,hemmental,stracchino,gorgonzola,squaccherone,casatella,robiola...e altri). Altri ingredienti possono essere avanzi del pasto del giorno prima, come affettato misto, verdura cotta, giardiniera sott'oli o sott'aceto, patae lessate, pancettina affumicata, il tutto da legare con due uova sbattute con ricotta o altro formaggio molle e una manciata di parmigiano reggiano.
Pizza ripiena il-trafiletto.blogspot.it |
20/10/13
SOUFFLÉ DI PESCHE E ZABAIONE
Pubblicato da
Galadriel
SOUFFLÉ DI PESCHE E ZABAIONE
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Soufflè di pesche e zabaione |
Ingredienti per 4-6 persone:
un piccolo pan di Spagna
tagliato a fette, burro
per ungere, mezzo bicchiere
di Porto, 250 g di pesche cotte
in acqua e zucchero.
Per lo zabaione:
quattro tuorli,
200 g di zucchero,
un terzo di litro di vino bianco.
Per la copertura:
quattro albumi,
100 g di zucchero al velo.
Adagiate le fette di pan di Spagna in
una pirofila imburrata, rivestendola, e
irroratele con il Porto. Scolate le pesche dallo sciroppo di cottura e disponetele sul
pan di Spagna. Per lo zabaione,
montate in
una asseruola i tuorli con lo zucchero:
allorché saranno divenuti ben spumosi,
diluiteli piano piano con il vino; ponete il
recipiente a bagnomaria in acqua calda e
continuate a sbattere la crema fin quando si sarà addensata, evitando però che
raggiunga il bollore. Versate quindi lo zabaione sulle pesche e lasciatelo raffreddare,
poi ricopritelo con gli albumi montati a
neve ben ferma insieme allo zucchero al
velo.Ponete la pirofila sul ripiano di mezzo
del forno già caldo e fate cuocere il
souff1é per 30 minuti a 220°. Servitelo subito.
Ingredients:
a small sponge cake cut into slices
butter to grease
a glass of Porto wine
250 grams of peaches cooked in water and sugar
For the zabaglione:
four egg yolks
200 grams of sugar
a third of a liter of white wine
For the topping:
four egg whites
100 grams of icing sugar
Arrange the slices of sponge cake in a buttered pan, covering it, and sprinkle with Porto. Drain the peaches from the syrup and place on baking sponge cake. For the zabaglione, mounted in a saucepan the egg yolks with the sugar. When they have become well frothy, dilute floor plan with wine, place the
container in a water bath in hot water and continue beating until the cream has thickened, while avoiding
reaches a boil. Pour the zabaglione on peaches and let it cool, then cover it with the egg whites until
stiff with the icing sugar . Put the pan on the middle shelf of the preheated oven and cook souff1é for 30 minutes at 220 °. Serve immediately.
Ingredients:
a small sponge cake cut into slices
butter to grease
a glass of Porto wine
250 grams of peaches cooked in water and sugar
For the zabaglione:
four egg yolks
200 grams of sugar
a third of a liter of white wine
For the topping:
four egg whites
100 grams of icing sugar
Arrange the slices of sponge cake in a buttered pan, covering it, and sprinkle with Porto. Drain the peaches from the syrup and place on baking sponge cake. For the zabaglione, mounted in a saucepan the egg yolks with the sugar. When they have become well frothy, dilute floor plan with wine, place the
container in a water bath in hot water and continue beating until the cream has thickened, while avoiding
reaches a boil. Pour the zabaglione on peaches and let it cool, then cover it with the egg whites until
stiff with the icing sugar . Put the pan on the middle shelf of the preheated oven and cook souff1é for 30 minutes at 220 °. Serve immediately.
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