Il-Trafiletto
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30/03/18

Ora sappiamo perché scrocchiano le dita

E' stato un mistero lo scrocchiare delle dita, anche se vari ipotesi si erano fatte, ma ora sappiamo il perché. A spiegare il perché sono i ricercatori del Politecnico di Losanna, grazie ad un modello matematico descritto sulla rivista Scientific Reports.


Chandran Suja e Abdul Bakarat hanno combinato una rappresentazione geometrica dell'articolazione con una serie di equazioni per simulare lo scrocchio delle ossa e il loro suono. Si è così visto che sono le variazioni di pressione nel fluido dell'articolazione, prodotte dal suo movimento mentre viene schiacciata, a far scoppiare le miscroscopiche bolle presenti nel fluido.

Una teoria questa che era già stata in parte formulata nel 1971, e poi smentita 40 anni dopo, quando nuovi esperimenti avevano dimostrato che le bolle continuavano a rimanere nel fluido anche dopo lo scrocchio delle nocche. Questo nuovo modello matematico sembra risolvere la contraddizione, perchè mostra che basta solo che scoppi una parte delle bolle per produrre il suono dello scrocchio, mentre le altre continuano ad esserci.

Inoltre la pressione generata dallo scoppio delle bolle produce delle onde acustiche che possono essere previste matematicamente e misurate sperimentalmente, con risultati del tutto simili a quelli registrati in vari test acustici. fonte: www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/ragazzi/news/2018/03/29/risolto-il-mistero-dello-scrocchio-delle-dita-_98d10cea-810c-4801-8e59-b5384a4c8f0c.html

05/05/15

Crema mani fai da te in un minuto

Tutto cominciò...: Crema mani fai da te in un minuto: La cura delle mani è importante, mantenere la pelle morbida ed evitare screpolature aiuta a mantenere le mani belle e giovani. Scegliere qu...

30/09/14

Non è da tutti avere sei dita per ogni mano.

Si chiama polidattilia , conosciuta anche come iperdattilia. E’ un'anomalia genetica, nella quale le mani o i piedi dei soggetti affetti presentano un eccesso di dita rispetto alla normale conformazione, ed è la singolarità che ha colpito un’intera famiglia brasiliana, la famiglia Silva. Tutti i componenti di questa famiglia, e sono la bellezza di 14 persone tra nonni, genitori e nipoti, abitano nella periferia di Brasilia, ad Aguas Claras, cittadina nei pressi della capitale. Non si sentono affatto discriminati, anzi, tutt’altro. Dice la signora Silvia Do Santos, la nonna del gruppo, figlia del capostipite portatore di questa anomalia genetica: “Mio padre ha sempre considerato questo fenomeno come una cosa normalissima, naturale. Per noi le persone con cinque dita sono quelle anormali. Ad esempio, mia nipote che ha cinque dita si sente esclusa dalla famiglia”. La famiglia Silvia sperava moltissimo nel giugno scorso che la squadra di calcio carioca riuscisse a vincere la sesta coppa del mondo di calcio, svoltisi proprio in Brasile, per poter essere considerati ufficialmente i portafortuna della squadra, purtroppo il loro sogno è svanito l’8 luglio con l’umiliante sconfitta della loro squadra ( 7-1) ad opera della Germania futura Campione del mondo.

23/09/14

Il primo bacio: paure e domande

Arriva per tutti il momento del primo bacio, della prima cotta, della prima relazione e a volte si è veramente impacciati e dentro di noi scattano paure e un sacco di domande, proviamo a vederle con calma. 


Come faccio a gestire il mio primo approccio, il bacio? Vuole baciarmi oppure no? Comincerò pian piano e osserverò per vedere se lei si allontana, ma mi vorrà davvero? Lei non si è ancora allontanata, quindi questo è un buon segno, ma forse non sono ancora abbastanza vicino?
Ho intenzione di continuare a muovermi fino a quando le nostre labbra si toccano.

Come sarà il mio fiato? Gli sarà piaciuto? Dove ho sbagliato? Perchè non mi dice nulla?

Ho i denti storti, se ne sarà accorta?

Devo usare la lingua? Gli piacerà, ma come la devo usare? Devo prendere io l'iniziativa o glielo chiedo o aspetto? Gli sarà piaciuto come ho usato la lingua?

E le mani? Dove le devo mettere? Se le metto sul suo sedere, è troppo sessuale, se le afferro i fianchi, è più casual, se le prendo la testa o i capelli, forse è il più appassionato? Dove si trova un luogo neutrale per mettere le mani? Le ginocchia? Forse mi limiterò a muovere le mani come un professore, gesticolando.

Coraggio, sii te stesso e lasciati andare, senza timore, se son rose fioriranno.
Il primo bacio

29/07/14

Salute | Cosa ci dicono le nostre unghie? Controlliamone colore e forma.

Quando si parla della cura delle mani, si fa riferimento alla loro bellezza in genere, siano esse di uomo o di donna. Molti non sanno però che le mani, ed in particolare le unghie, oltre al fattore estetico rivestono una particolare importanza nel rivelarci lo stato di salute della nostra persona. Eventuali anomalie presenti nelle unghie come la consistenza, la forma ed anche il loro colore possono fornirci utili informazioni su eventuali abitudini alimentari scorrette, su malattie dermatologiche ed altri problemi riguardanti il nostro organismo. Le unghie sane hanno sempre un bel colore rosa, un cambiamento di colore, come ad esempio il viola, denota un probabile sintomo di alterazione della circolazione sanguigna, mentre delle unghie con macchie rosse possono essere il sintomo di un’affezione cardiaca, polmonare, renale.. Nelle unghie possono fare la comparsa anche delle macchioline bianche, sintomo questo di carenza di ferro, zinco, rame o di eccesso di acidi urici, e se queste macchioline interessano la maggior parte delle unghie possono indicare psoriasi, dermatite, eczema. La presenza nelle unghie di strisce longitudinali suggeriscono che l’intentino non compie il proprio dovere. Da tenere d’occhio anche le macchie scure,che potrebbero essere dovute a piccole emorragie da trauma, destinate quindi a scomparire in breve tempo, e se ciò non avviene potrebbero essere un neo, ma anche un melanoma. Ed è quindi opportuno sottoporsi a una visita dermatologica. Da non dimenticare però che i problemi di unghie possono derivare anche da manicure troppo aggressive o dall’applicazione di smalti di scarsa qualità. In questi casi l’autodiagnosi che stiamo facendo non è attendibile.(immagine presa dal web)

04/07/14

Estremità da trattare con cura

CALLI E VERRUCHE
DEFINIZIONE
Calli: più correttamente definiti «ipercheratosi », sono ammassi di cellule cornee che si formano sulla pelle e che tendono scarsamente a distaccarsi.
Verruche: sono accumuli di cellule della cute che si formano per l'azione di virus e che vengono trasmesse per contagio diretto; sono favorite dalla presenza di escoriazioni e da deficit del sistema immunitario.

DISTRIBUZIONE I calli sono più frequenti alla pianta del piede, dove appaiono appiattiti e spesso confusi con le verruche o con infezioni da funghi (micosi); se ne trovano anche sul dorso delle dita dei piedi o nello spazio fra il quarto e il quinto dito. Si confondono a volte con lesioni da corpo estraneo (schegge di legno, frammenti di metallo ... ) che si presentano proprio come indurimenti della pelle. Le verruche sono ubiquitarie, ma più frequenti sulla pianta del piede (punti di appoggio). Possono comparire anche al volto (anche sulla pelle della barba), agli avambracci, alle mani.

CAUSE I calli si formano per cause varie: possono essere professionali (attività ripetitive) o accidentali (per esempio tic nervosi). Le verruche sono causate dall'azione di virus del gruppo Papova. A favorire l'attecchimento concorrono gli ambienti umidi, in particolare la frequentazione di piscine, docce pubbliche, rapporti sessuali. Più rare, ma in ascesa per la modernità dell'evento, le forme da autoinoculazione per escoriazioni cutanee (per esempio da tatuaggi). Il periodo di incubazione può variare da uno a quattro mesi.

DURATA Calli Durano per tutto il tempo che permane la causa che determina lo sfregamento e dunque l'ispessimento della pelle. Verruche Se non sono estirpate, permangono, si induriscono e mantengono la loro contagiosità. Per quest'ultima ragione possono anche moltiplicarsi nello stesso organismo in cui sono comparse (nella stessa sede o anche in altre: per esempio dalle mani ai piedi e viceversa) .

DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO Calli Sono più tipici dell'età medio avanzata soprattutto in rapporto ad abitudini scorrette e prolungate, come l'uso delle medesime calzature o la ripetizione di attività monotone. Possono colpire i due sessi indistintamente. Verruche Sono legate alle categorie a maggior rischio di contagio: in questo senso sono più esposti i giovani (compresi bambini e adolescenti), che frequentano ambienti ad alta incidenza di virus. Possono colpire i due sessi indistintamente.

FORME Varietà di calli Duroni: particolari callosità che si sviluppano su tutte le zone sottoposte a sfregamento o pressione (palme delle mani, piante dei piedi, gomiti, ginocchia ... ). Ai piedi, soprattutto, sono dovuti a cattivo appoggio plantare, deformazioni o sfregamento di calzature. Occhi di pernice: calli, più spesso solitari, si formano fra le dita dei piedi e sono caratterizzati da concrezioni concentriche di sostanza cornea con al centro una macchia scura (più antica) che ricorda la pupilla di un occhio di pernice.
immagine presa dal web
Varietà di verruche Verruche volgari: chiamate volgarmente "porri", hanno la forma di una piccola calotta sul dorso delle mani e sulle dita. Crescono verso l'esterno. Non sono dolenti. Verruche plantari: crescono sulla pianta del piede e sono piuttosto giallastre, risultato della pressione di tutto il corpo sulla pianta stessa. Crescono verso l'esterno. Sono dolenti. Verruche piane: si tratta di piccole macchie appena rilevate sulla pelle; la sede più frequente è il dorso delle mani, ma anche volto, braccia e ginocchia. Tipiche dei bambini. Verruche filiformi: colpiscono le palpebre, il volto e il cuoio capelluto.

FATTORI PREDISPONENTI Calli Calzature scorrette. Età. Abitudini viziate. Sfregamenti. Verruche Cattiva igiene. Uso di calzature non proprie. Frequentazione di ambienti umidi (docce, piscine pubbliche ... ). Contatto diretto con individui affetti da verruche.
SINTOMI  
Calli Possono dare dolore se compressi, perché a loro volta comprimono terminazioni nervose libere. il dolore scompare spontaneamente una volta eliminata la calzatura.
Verruche Possono essere asintomatiche se di piccole dimensioni e non sottoposte a irritazione continua, altrimenti possono dar segno di sé con sintomatologia varia: dal prurito al dolore franco (anche insopportabile), oppure un senso di corpo estraneo che alla lunga appare intollerabile.

COMPLICANZE Le complicanze di un certo rilievo sono rappresentate, per i calli e le verruche da: Ulcerazione ed eventuale sanguinamento della lesione. Sovrinfezione da parte di batteri (con ascessi locali che aggravano fra l'altro il dolore).

ESAMI DA EFFETTUARE È sufficiente l'esame esterno per capire di che cosa si tratta. Una visita dermatologica in caso di verruche o podologica in caso di calli o duroni può essere il punto chiave per la soluzione dei problemi.

PREVENZIONE Calli In attesa del trattamento definitivo, ha senso ricorrere a piccole manovre preventive, quali: Cambiamento delle scarpe abituali. Uso di sandali a protezione del callo. Oltre i 60 anni può essere utile una visita podologica annua. Verruche il problema di fondo delle verruche è rappresentato dall'alto rischio di contagio. Una sola verruca può provocare lo scatenamento di molte altre. I virus hanno così la porta aperta per disseminarsi ovunque, nello stesso organismo e in altri. Per questo è bene eliminarle fin dalla prima comparsa. La prevenzione primaria delle forme contratte in ambienti esterni consiste nell' effettuare la doccia in piscina avendo cura di indossare sempre le ciabatte. Anche il passaggio dalla doccia alla piscina non dovrebbe mai avvenire a piedi nudi. Per le forme genitali, è bene usare regolarmente il profilattico prima dell'estirpazione della verruca.

TERAPIE NATURALI 
CALLI
Nelle forme dolorose, applicazioni locali di Calendula: questa pianta dalle alte virtù antinfiammatorie potrà essere versata sia in tintura madre (qualche goccia), oppure direttamente come crema (già preparata, in commercio), sulle callosità più dolorose della pianta del piede. Nelle forme lievi, bastano piccole toccature, mentre in quelle più estese è bene impregnare di tintura madre una grossa garza e quindi effettuare un bendaggio occlusivo prima del riposo notturno a letto. Queste compresse hanno un' azione ammorbidente, antidolorifica sul callo.  
Nelle forme secche, applicazioni regolari di Cedrus Libani: il cedro del Libano, in macerato glicerinato (50 gocce in pochissima acqua, da tenere in bocca per alcuni minuti, da una a tre applicazioni al giorno) è utile in tutte le forme in cui la pelle sia secca (calli, verruche, eczemi, psoriasi ... ) e pruriginosa.
VERRUCHE
Nelle verruche di piccole dimensioni, spennellature di tintura madre di Thuyo: due applicazioni al giorno possono ridurre le dimensioni della verruca fino a farla scomparire.
Come inibitore della moltiplicazione cellula re, applicazioni topiche di lattice di Chelidonium mojus: un' applicazione al giorno per alcune settimane consecutive.
Una valida terapia è data dalla triade gemmoterapica (macerati glicerinati): Vitis vinifero: 50 gocce in un po' d'acqua al mattino.
Ficus corico: 50 gocce in un po' d'acqua a mezzogiorno.
Rosa canina: 50 gocce in un po' d'acqua alla sera. Il trattamento durerà almeno tre mesi, da alternare a un mese di sosta.

29/06/14

Quelle mani così agili

Per quelli che pigiano per tante ore la tastiera, per quelli che fanno lavori manuali, per quelli che ci tengono ad avere agilità nelle dita: seguite questi pochi e semplici esercizi di ESTENSIONI Scioglimenti per dita che tendono a irrigidirsi 

Le dita della mano, normalmente, quando sono rilassate sono incurvate. A volte però, in questa posizione, tendono a irrigidirsi. Gli esercizi che seguono servono quindi a sciogliere la rigidità delle dita, delle mani e dei polsi. L'ideale è ripeterli ogni giomo per alcuni minuti.

l. Se le dita sono rigide e non riuscite a stenderle, occorre darle un piccolo aiuto. Stendetele, forzandole dolcemente all'indietro, una per volta (fig. 1). Poi piegatele indietro tutte insieme (fig. 2). Questo movimento vi aiuterà a estendere la palma della mano. Da ripetere diverse volte.

2. Portate il pollice indietro, verso il polso (fig. 3). Poi portatelo in avanti, allungandolo delicatamente, ma con decisione (fig. 4). L'importante è non forzare il movimento. Terminate l'esercizio chiudendo la mano a pugno e riaprendola lentamente, stendendo il più possibile le dita.

3. Congiungete le palme delle mani con le dita rivolte in alto, come se steste pregando. Allungate le dita e premete con forza le palme delle mani, l'una contro l'altra, abbassandole ben unite, fino a portare gli avambracci in posizione orizzontale (fig. 5). Poi abbassatele ulteriormente, tenendo unite le dita e la parte superiore delle palme - (fig. 6). Dovreste sentire l'estensione all'interno delle dita e dei polsi. Mantenete la posizione per alcuni secondi e poi ripetete l'esercizio.

12/01/14

L'auto verso il "pensionamento"! Inizia l'era della smartcar.

L'auto va verso il suo doverso pensionamento, dopo secoli di innovazioni e mirabilie che hanno emozionato il nostro modo di essere, il nostro "peregrinare" da una parte all'altra della città, regione, nazione e per qualche fortunato anche continente: inizia l'era delle smartcar!

A tal proposito Kia studia un nuovo concept di display: head-up, un prototipo di nuova generazione con comandi gestuali e app di vario genere per dare una definizione alle auto del futuro. Si fa dunque strada il cosidetto User-centered Driver (Ucd) ovvero sia l'evoluzione più avanzata, al momento in forma di prototipo, di Uvo, il cruscotto multimediale di Kia Motors.
Head-up

La casa automobilistica coreana ha approfittato del Consumer Electronic Show di Las Vegas per offrire la propria visione concreta delle auto intelligenti di domani, auto in cui le funzionalità visualizzabili su un ampio head-up display da 18 pollici potranno essere comandate con i gesti della mano.
L'obiettivo è quello di rendere più facilmente accessibili a chi sta al volante, direttamente sul parabrezza e senza distogliere gli occhi dalla strada, una serie di informazioni inerenti velocità di crociera, traffico, navigazione e relative a tutta la strumentazione di bordo, attraverso la tecnologia di realtà aumentata.

Un monitor Lcd "ausiliario" da 12,3 pollici, inoltre, provvederà a fornire una vista 3D dei dati vitali del veicolo, sfruttando la tecnologia di tracciamento dello sguardo per garantire una perfetta visibilità degli stessi da ogni angolo. Ma non solo. Il sistema Ucd è stato pensato anche per monitorare lo status dei veicoli elettrici attraverso lo smartphone e di tenere sotto controllo anche le condizioni di salute del conducente utilizzando appositi sensori biometrici.

Le funzionalità di riconoscimento gestuale, e quindi il piatto forte della proposta Kia per le auto connesse del futuro, saranno assicurate dalla presenza di piccole telecamere e sensori ad infrarossi, che abiliteranno in tempo reale l'attivazione della radio o del sistema di navigazione. Se per l'Ucd non ci sono ancora indicazioni precise circa i tempi di rilascio, la versione elettrica della Soul, il cui debutto è atteso per i prossimi mesi, si doterà certamente di una nuova app Uvo il cui compito sarà quello di far dialogare l'auto con lo smartphone del conducente.

Sullo schermo di quest'ultimo saranno infatti visualizzate su richiesta informazioni quali l'autonomia residua e la carica rimasta e direttamente dal device mobile sarà possibile controllare a distanza le funzioni di riscaldamento, aria condizionata e ventilazione della vettura. A potenziare le capacità di Uvo, in futuro, arriverà quindi la tecnologia di riconoscimento vocale, il fulcro dell'intelligenza telematica delle prossime vetture Kia: la nuova piattaforma permetterà ai conducenti di dettare al sistema messaggi, selezionare la canzone preferita da riprodurre o richiedere l'itinerario per la tal destinazione, sempre e comunque con gli occhi sulla strada ed entrambe le mani sul volante.

Su tutti i nuovi modelli della Soul, ancora, troveranno posto fra qualche tempo le tecnologie di in-vechicle infotainment che Kia ha mostrato in forma di concept a Las Vegas. Fra queste spicca un display da 20 pollici con interfaccia multi touch adibito a console di gestione di tutti i servizi telematici di bordo (come il parking assist) e alla distribuzione in modalità wireless dei contenuti digitali (la musica in streaming, in modo del tutto sincronizzato con lo smartphone del conducente. Quanto alle app, tutte quelle con cui gestire la propria esperienza telematica e digitale dentro il veicolo saranno ovviamente scaricabili dall'app store Uvo.

30/12/13

Sono più di trecento gli italiani stimmatizzati | Fenomeni di autosuggestione o realtà?

In Italiale segnalazioni di persone con piaghe nelle mani nei piedi e nel costato sono tantissime. La chiesa guarda con distacco e prudenza questi casi e dal punta di vista medico non riescono ancora ad avere una spiegazione. "Sono almeno trecento i presunti stimmatizzati. Le caratteristiche sono comuni ma si tratta di lesioni che ancora non riusciamo a catalogare", spiega il dr. Fabio Catamo, dermatologo presso l'Ospedale Israelitico della capitale. Un argomento stimolante che ancora non trova una spiegazione perché, per dirla con il medico, "sino ad ora, nonostante i tentativi di catalogazione, si è registrata una completa insensibilità ad ogni tipo di terapia. Le stimmate sono indipendenti dalle terapie mediche".

Mani con stimmati
Stimmatizzati veri o presunti tali, non sono per questo in pericolo di vita, raggiunto tranquillamente la terza età: il record appartiene alla francese Marie-July Jahenny morta nel 1941 a 91 anni. Nell'elenco dei canonizzati dalla Chiesa, i santi con le stigmate sono 7, altrettanti i beati. In nessun caso la chiesa ha ritenuto il fatto di avere le piaghe, determinante per ricevere l'onore degli altari. Il dermatologo dell'Ospedale Israelitico Fabio Catamo i personaggi stimmatizzati "hanno caratteristiche comuni: un sanguinamento profuso che rinvigorisce nel giorno del Venerdì Santo". Lasciando da parte i casi di San Francesco e di Padre Pio, in alcuni santi le piaghe delle stimmate pur non essendo mai state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa hanno comunque fatto presa anche quando si trattava di 'stimmate invisibili'. Come nel caso di Santa Teresa d'Avila che portò i segni misteriosi sul cuore. Tra chi proclamava di avere ricevuto le stimmate, la mistica calabrese Natuzza Evolo: le sue piaghe erano molto simili a quelle del Santo di Pietrelcina. Fenomeni frutto di autosuggestione o realtà? "Di certo - spiega il dermatologo - le stimmate sono indipendenti dalle terapie mediche. Non c'è compromissione dello stato di salute del paziente, che vive in maniera del tutto naturale nonostante i sanguinamenti". (Adnkronos)

24/12/13

Donna coraggiosa salva la vita ad un uomo sepolto vivo, è accaduto in Brasile

Se vi trovaste al cimitero, a visitare la tomba di un vostro caro e sentiste dei rumori provenire dalla tomba accanto, che fareste? Scappereste terrorizzati o cerchereste di capire? Il coraggio di una donna ha salvato una vita umana.  E' successo a Ferraz de Vasconcelos (San Paolo, Brasile), una donna si era recata come di consueto presso un cimitero locale, per raccogliersi davanti alla tomba di un familiare, quando ha avvertito degli strani rumori provenire da una tomba confinante.
Una fase del dissotterramento

Dopo essersi avvicinata, la donna ha notato le mani di un uomo sotterrato, che stava tentando di uscire dalla fossa in cui si era drammaticamente risvegliato. Una storia davvero agghiacciante: dopo l’iniziale terrore, la donna ha chiamato subito le autorità locali, facendo sì che l’uomo sepolto vivo venisse salvato. Ora, l’uomo, di cui non è stata diffusa l’identità, si trova in un ospedale locale: vi resterà ricoverato finché non si rimetterà dalle conseguenze fisiche e psicologiche di questa orribile esperienza. La polizia locale ha aperto un’inchiesta, per scoprire perché l’uomo si trovasse lì: pare che fosse stato picchiato, nel bel mezzo di una rissa, e poi sotterrato dai suoi aggressori.
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