DEFINIZIONE
Calli: più correttamente definiti «ipercheratosi », sono ammassi di cellule cornee che si formano sulla pelle e che tendono scarsamente a distaccarsi.
Verruche: sono accumuli di cellule della cute che si formano per l'azione di virus e che vengono trasmesse per contagio diretto; sono favorite dalla presenza di escoriazioni e da deficit del sistema immunitario.
DISTRIBUZIONE I calli sono più frequenti alla pianta del piede, dove appaiono appiattiti e spesso confusi con le verruche o con infezioni da funghi (micosi); se ne trovano anche sul dorso delle dita dei piedi o nello spazio fra il quarto e il quinto dito. Si confondono a volte con lesioni da corpo estraneo (schegge di legno, frammenti di metallo ... ) che si presentano proprio come indurimenti della pelle. Le verruche sono ubiquitarie, ma più frequenti sulla pianta del piede (punti di appoggio). Possono comparire anche al volto (anche sulla pelle della barba), agli avambracci, alle mani.
CAUSE I calli si formano per cause varie: possono essere professionali (attività ripetitive) o accidentali (per esempio tic nervosi). Le verruche sono causate dall'azione di virus del gruppo Papova. A favorire l'attecchimento concorrono gli ambienti umidi, in particolare la frequentazione di piscine, docce pubbliche, rapporti sessuali. Più rare, ma in ascesa per la modernità dell'evento, le forme da autoinoculazione per escoriazioni cutanee (per esempio da tatuaggi). Il periodo di incubazione può variare da uno a quattro mesi.
DURATA Calli Durano per tutto il tempo che permane la causa che determina lo sfregamento e dunque l'ispessimento della pelle. Verruche Se non sono estirpate, permangono, si induriscono e mantengono la loro contagiosità. Per quest'ultima ragione possono anche moltiplicarsi nello stesso organismo in cui sono comparse (nella stessa sede o anche in altre: per esempio dalle mani ai piedi e viceversa) .
DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO Calli Sono più tipici dell'età medio avanzata soprattutto in rapporto ad abitudini scorrette e prolungate, come l'uso delle medesime calzature o la ripetizione di attività monotone. Possono colpire i due sessi indistintamente. Verruche Sono legate alle categorie a maggior rischio di contagio: in questo senso sono più esposti i giovani (compresi bambini e adolescenti), che frequentano ambienti ad alta incidenza di virus. Possono colpire i due sessi indistintamente.
FORME Varietà di calli Duroni: particolari callosità che si sviluppano su tutte le zone sottoposte a sfregamento o pressione (palme delle mani, piante dei piedi, gomiti, ginocchia ... ). Ai piedi, soprattutto, sono dovuti a cattivo appoggio plantare, deformazioni o sfregamento di calzature. Occhi di pernice: calli, più spesso solitari, si formano fra le dita dei piedi e sono caratterizzati da concrezioni concentriche di sostanza cornea con al centro una macchia scura (più antica) che ricorda la pupilla di un occhio di pernice.
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FATTORI PREDISPONENTI Calli Calzature scorrette. Età. Abitudini viziate. Sfregamenti. Verruche Cattiva igiene. Uso di calzature non proprie. Frequentazione di ambienti umidi (docce, piscine pubbliche ... ). Contatto diretto con individui affetti da verruche.
SINTOMI
Calli Possono dare dolore se compressi, perché a loro volta comprimono terminazioni nervose libere. il dolore scompare spontaneamente una volta eliminata la calzatura.
Verruche Possono essere asintomatiche se di piccole dimensioni e non sottoposte a irritazione continua, altrimenti possono dar segno di sé con sintomatologia varia: dal prurito al dolore franco (anche insopportabile), oppure un senso di corpo estraneo che alla lunga appare intollerabile.
COMPLICANZE Le complicanze di un certo rilievo sono rappresentate, per i calli e le verruche da: Ulcerazione ed eventuale sanguinamento della lesione. Sovrinfezione da parte di batteri (con ascessi locali che aggravano fra l'altro il dolore).
ESAMI DA EFFETTUARE È sufficiente l'esame esterno per capire di che cosa si tratta. Una visita dermatologica in caso di verruche o podologica in caso di calli o duroni può essere il punto chiave per la soluzione dei problemi.
PREVENZIONE Calli In attesa del trattamento definitivo, ha senso ricorrere a piccole manovre preventive, quali: Cambiamento delle scarpe abituali. Uso di sandali a protezione del callo. Oltre i 60 anni può essere utile una visita podologica annua. Verruche il problema di fondo delle verruche è rappresentato dall'alto rischio di contagio. Una sola verruca può provocare lo scatenamento di molte altre. I virus hanno così la porta aperta per disseminarsi ovunque, nello stesso organismo e in altri. Per questo è bene eliminarle fin dalla prima comparsa. La prevenzione primaria delle forme contratte in ambienti esterni consiste nell' effettuare la doccia in piscina avendo cura di indossare sempre le ciabatte. Anche il passaggio dalla doccia alla piscina non dovrebbe mai avvenire a piedi nudi. Per le forme genitali, è bene usare regolarmente il profilattico prima dell'estirpazione della verruca.
TERAPIE NATURALI
CALLI
Nelle forme dolorose, applicazioni locali di Calendula: questa pianta dalle alte virtù antinfiammatorie potrà essere versata sia in tintura madre (qualche goccia), oppure direttamente come crema (già preparata, in commercio), sulle callosità più dolorose della pianta del piede. Nelle forme lievi, bastano piccole toccature, mentre in quelle più estese è bene impregnare di tintura madre una grossa garza e quindi effettuare un bendaggio occlusivo prima del riposo notturno a letto. Queste compresse hanno un' azione ammorbidente, antidolorifica sul callo.
Nelle forme secche, applicazioni regolari di Cedrus Libani: il cedro del Libano, in macerato glicerinato (50 gocce in pochissima acqua, da tenere in bocca per alcuni minuti, da una a tre applicazioni al giorno) è utile in tutte le forme in cui la pelle sia secca (calli, verruche, eczemi, psoriasi ... ) e pruriginosa.
VERRUCHE
Nelle verruche di piccole dimensioni, spennellature di tintura madre di Thuyo: due applicazioni al giorno possono ridurre le dimensioni della verruca fino a farla scomparire.
Come inibitore della moltiplicazione cellula re, applicazioni topiche di lattice di Chelidonium mojus: un' applicazione al giorno per alcune settimane consecutive.
Una valida terapia è data dalla triade gemmoterapica (macerati glicerinati): Vitis vinifero: 50 gocce in un po' d'acqua al mattino.
Ficus corico: 50 gocce in un po' d'acqua a mezzogiorno.
Rosa canina: 50 gocce in un po' d'acqua alla sera. Il trattamento durerà almeno tre mesi, da alternare a un mese di sosta.