Il-Trafiletto
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30/09/14

Non è da tutti avere sei dita per ogni mano.

Si chiama polidattilia , conosciuta anche come iperdattilia. E’ un'anomalia genetica, nella quale le mani o i piedi dei soggetti affetti presentano un eccesso di dita rispetto alla normale conformazione, ed è la singolarità che ha colpito un’intera famiglia brasiliana, la famiglia Silva. Tutti i componenti di questa famiglia, e sono la bellezza di 14 persone tra nonni, genitori e nipoti, abitano nella periferia di Brasilia, ad Aguas Claras, cittadina nei pressi della capitale. Non si sentono affatto discriminati, anzi, tutt’altro. Dice la signora Silvia Do Santos, la nonna del gruppo, figlia del capostipite portatore di questa anomalia genetica: “Mio padre ha sempre considerato questo fenomeno come una cosa normalissima, naturale. Per noi le persone con cinque dita sono quelle anormali. Ad esempio, mia nipote che ha cinque dita si sente esclusa dalla famiglia”. La famiglia Silvia sperava moltissimo nel giugno scorso che la squadra di calcio carioca riuscisse a vincere la sesta coppa del mondo di calcio, svoltisi proprio in Brasile, per poter essere considerati ufficialmente i portafortuna della squadra, purtroppo il loro sogno è svanito l’8 luglio con l’umiliante sconfitta della loro squadra ( 7-1) ad opera della Germania futura Campione del mondo.

09/09/14

Hua Chi, il monaco che ha lasciato le impronte nel punto in cui prega da ventanni

Quando si dice costanza e coerenza. Difficile disciplina, fruibile a pochi oggi come oggi. Nessuno ha voglia di impegnarsi, troppa fatica. Eppure dovremmo prendere esempio da chi invece le pratica costantemente ogni giorno per anni. Eccone un esempio davvero incredibile tanto da aver lasciato delle impronte: ce lo dimostra un monaco tibetano.

Le impronte di Hua Chi
immaginepresa dal web
La costanza e la perseveranza del monaco tibetano Hua Chi hanno lasciato letteralmente il segno: il monaco infatti ha pregato sullo stesso identico punto per 20 anni, e ha ripetuto il rituale talmente tante volte che le impronte dei suoi piedi sono ormai stampate sul pavimento del tempio. Hua Chi, oggi ha settantanni,  e compie sempre gli stessi identici gesti tutti i giorni: arriva al tempio prima dell’alba, posiziona i suoi piedi nello stesso identico punto, e si prostrare alcune migliaia di volte in preghiera.

Hau Chi ha ripetuto questo rituale per due decenni, e epr questo si capisce come abbia potuto lasciare delle impronte profonde quasi 5 centimetri. Quando era giovane, il monaco effettuava dalle 2.000 alle 3.000 prostrazioni al giorno, “ma adesso sono invecchiato, e negli ultimi anni riesco a farne solo un migliaio al giorno”, spiega Hua Chi, che aggiunge che è convinto che la sua devozione gli permetterà di avere un passaggio sereno verso l’aldilà. I monaci più giovani considerano Hua Chi un esempio e un’ispirazione, guardandolo con ammirazione: “Ogni giorno vengo qui e vedo Hua Chi, e mi motiva a continuare e cercare di lasciare il segno io stesso”, racconta un monaco ventinovenne.


04/07/14

Estremità da trattare con cura

CALLI E VERRUCHE
DEFINIZIONE
Calli: più correttamente definiti «ipercheratosi », sono ammassi di cellule cornee che si formano sulla pelle e che tendono scarsamente a distaccarsi.
Verruche: sono accumuli di cellule della cute che si formano per l'azione di virus e che vengono trasmesse per contagio diretto; sono favorite dalla presenza di escoriazioni e da deficit del sistema immunitario.

DISTRIBUZIONE I calli sono più frequenti alla pianta del piede, dove appaiono appiattiti e spesso confusi con le verruche o con infezioni da funghi (micosi); se ne trovano anche sul dorso delle dita dei piedi o nello spazio fra il quarto e il quinto dito. Si confondono a volte con lesioni da corpo estraneo (schegge di legno, frammenti di metallo ... ) che si presentano proprio come indurimenti della pelle. Le verruche sono ubiquitarie, ma più frequenti sulla pianta del piede (punti di appoggio). Possono comparire anche al volto (anche sulla pelle della barba), agli avambracci, alle mani.

CAUSE I calli si formano per cause varie: possono essere professionali (attività ripetitive) o accidentali (per esempio tic nervosi). Le verruche sono causate dall'azione di virus del gruppo Papova. A favorire l'attecchimento concorrono gli ambienti umidi, in particolare la frequentazione di piscine, docce pubbliche, rapporti sessuali. Più rare, ma in ascesa per la modernità dell'evento, le forme da autoinoculazione per escoriazioni cutanee (per esempio da tatuaggi). Il periodo di incubazione può variare da uno a quattro mesi.

DURATA Calli Durano per tutto il tempo che permane la causa che determina lo sfregamento e dunque l'ispessimento della pelle. Verruche Se non sono estirpate, permangono, si induriscono e mantengono la loro contagiosità. Per quest'ultima ragione possono anche moltiplicarsi nello stesso organismo in cui sono comparse (nella stessa sede o anche in altre: per esempio dalle mani ai piedi e viceversa) .

DISTRIBUZIONE PER ETÀ E SESSO Calli Sono più tipici dell'età medio avanzata soprattutto in rapporto ad abitudini scorrette e prolungate, come l'uso delle medesime calzature o la ripetizione di attività monotone. Possono colpire i due sessi indistintamente. Verruche Sono legate alle categorie a maggior rischio di contagio: in questo senso sono più esposti i giovani (compresi bambini e adolescenti), che frequentano ambienti ad alta incidenza di virus. Possono colpire i due sessi indistintamente.

FORME Varietà di calli Duroni: particolari callosità che si sviluppano su tutte le zone sottoposte a sfregamento o pressione (palme delle mani, piante dei piedi, gomiti, ginocchia ... ). Ai piedi, soprattutto, sono dovuti a cattivo appoggio plantare, deformazioni o sfregamento di calzature. Occhi di pernice: calli, più spesso solitari, si formano fra le dita dei piedi e sono caratterizzati da concrezioni concentriche di sostanza cornea con al centro una macchia scura (più antica) che ricorda la pupilla di un occhio di pernice.
immagine presa dal web
Varietà di verruche Verruche volgari: chiamate volgarmente "porri", hanno la forma di una piccola calotta sul dorso delle mani e sulle dita. Crescono verso l'esterno. Non sono dolenti. Verruche plantari: crescono sulla pianta del piede e sono piuttosto giallastre, risultato della pressione di tutto il corpo sulla pianta stessa. Crescono verso l'esterno. Sono dolenti. Verruche piane: si tratta di piccole macchie appena rilevate sulla pelle; la sede più frequente è il dorso delle mani, ma anche volto, braccia e ginocchia. Tipiche dei bambini. Verruche filiformi: colpiscono le palpebre, il volto e il cuoio capelluto.

FATTORI PREDISPONENTI Calli Calzature scorrette. Età. Abitudini viziate. Sfregamenti. Verruche Cattiva igiene. Uso di calzature non proprie. Frequentazione di ambienti umidi (docce, piscine pubbliche ... ). Contatto diretto con individui affetti da verruche.
SINTOMI  
Calli Possono dare dolore se compressi, perché a loro volta comprimono terminazioni nervose libere. il dolore scompare spontaneamente una volta eliminata la calzatura.
Verruche Possono essere asintomatiche se di piccole dimensioni e non sottoposte a irritazione continua, altrimenti possono dar segno di sé con sintomatologia varia: dal prurito al dolore franco (anche insopportabile), oppure un senso di corpo estraneo che alla lunga appare intollerabile.

COMPLICANZE Le complicanze di un certo rilievo sono rappresentate, per i calli e le verruche da: Ulcerazione ed eventuale sanguinamento della lesione. Sovrinfezione da parte di batteri (con ascessi locali che aggravano fra l'altro il dolore).

ESAMI DA EFFETTUARE È sufficiente l'esame esterno per capire di che cosa si tratta. Una visita dermatologica in caso di verruche o podologica in caso di calli o duroni può essere il punto chiave per la soluzione dei problemi.

PREVENZIONE Calli In attesa del trattamento definitivo, ha senso ricorrere a piccole manovre preventive, quali: Cambiamento delle scarpe abituali. Uso di sandali a protezione del callo. Oltre i 60 anni può essere utile una visita podologica annua. Verruche il problema di fondo delle verruche è rappresentato dall'alto rischio di contagio. Una sola verruca può provocare lo scatenamento di molte altre. I virus hanno così la porta aperta per disseminarsi ovunque, nello stesso organismo e in altri. Per questo è bene eliminarle fin dalla prima comparsa. La prevenzione primaria delle forme contratte in ambienti esterni consiste nell' effettuare la doccia in piscina avendo cura di indossare sempre le ciabatte. Anche il passaggio dalla doccia alla piscina non dovrebbe mai avvenire a piedi nudi. Per le forme genitali, è bene usare regolarmente il profilattico prima dell'estirpazione della verruca.

TERAPIE NATURALI 
CALLI
Nelle forme dolorose, applicazioni locali di Calendula: questa pianta dalle alte virtù antinfiammatorie potrà essere versata sia in tintura madre (qualche goccia), oppure direttamente come crema (già preparata, in commercio), sulle callosità più dolorose della pianta del piede. Nelle forme lievi, bastano piccole toccature, mentre in quelle più estese è bene impregnare di tintura madre una grossa garza e quindi effettuare un bendaggio occlusivo prima del riposo notturno a letto. Queste compresse hanno un' azione ammorbidente, antidolorifica sul callo.  
Nelle forme secche, applicazioni regolari di Cedrus Libani: il cedro del Libano, in macerato glicerinato (50 gocce in pochissima acqua, da tenere in bocca per alcuni minuti, da una a tre applicazioni al giorno) è utile in tutte le forme in cui la pelle sia secca (calli, verruche, eczemi, psoriasi ... ) e pruriginosa.
VERRUCHE
Nelle verruche di piccole dimensioni, spennellature di tintura madre di Thuyo: due applicazioni al giorno possono ridurre le dimensioni della verruca fino a farla scomparire.
Come inibitore della moltiplicazione cellula re, applicazioni topiche di lattice di Chelidonium mojus: un' applicazione al giorno per alcune settimane consecutive.
Una valida terapia è data dalla triade gemmoterapica (macerati glicerinati): Vitis vinifero: 50 gocce in un po' d'acqua al mattino.
Ficus corico: 50 gocce in un po' d'acqua a mezzogiorno.
Rosa canina: 50 gocce in un po' d'acqua alla sera. Il trattamento durerà almeno tre mesi, da alternare a un mese di sosta.

09/04/14

USA | La ricerca accende la speranza: i Paraplegici torneranno a camminare?

La ricerca medica non finisce mai di stupire. Un eccezionale risultato è stato raggiunto dai medici statunitensi dell’University of Louisville e dell’University of California. In uno studio pubblicato su Brain quattro pazienti paralizzati, Andrew Meas, Dustin Shillcox, Kent Stephenson e Rob Summers sono stati trattati presso l’University of Louisville’s Kentucky Spinal Cord Injury Research Centre e , sono stati in grado di flettere dita dei piedi, caviglie e ginocchia, ma non di camminare autonomamente, grazie alla stimolazione epidurale elettrica del midollo spinale. Stando ai ricercatori l'elettricità renderebbe il midollo spinale più reattivo ai pochi messaggi che ancora arrivano dal cervello, dunque l'elettrostimolazione potrebbe diventare in futuro un trattamento per le vittime di lesioni spinali. Il midollo spinale si comporta, infatti, come una linea ferroviaria ad alta velocità, che trasporta messaggi elettrici dal cervello al resto del corpo. Se ci sono danni sui binari, il messaggio non supera l’ostacolo e non arriva a destinazione. Il team Usa, con un approccio pionieristico, ha applicato la stimolazione elettrica al midollo spinale al di sotto della lesione. La ricerca è stata finanziata dalla Reeve Foundation, la fondazione voluta dallo scomparso attore di 'Superman', Christopher Reeve, paralizzato dopo una caduta da cavallo, oltre che dai National Institutes of Health. Questa tecnica sperimentale non coinvolge la riparazione del midollo spinale, ma può avere un ruolo importante nell’aiutare altri pazienti paralizzati a riacquistare il movimento. La tecnica ha delle limitazioni: i quattro pazienti hanno dovuto cambiare l’impostazione per ogni movimento delle gambe. E nessuno è in grado di camminare senza aiuto. Ma i ricercatori assicurano che la qualità della vita dei pazienti è notevolmente migliorata, come pure la massa muscolare, il controllo di vescica e la funzione sessuale. Insomma, per gli studiosi questa potrebbe essere una delle nuove armi per aiutare le persone paralizzate dopo un incidente d’auto o un altro trauma, a ritrovare il movimento.

07/04/14

Addio robot bidoni | I robot attuali sempre più androidi uman...oidi !

Addio robot bidoni! I robot attuali si evolvono in androidi dalle somiglianze più umanoidi.

Ancorchè somigliare a bidoni ambulanti, con rotelle per piedi, come avveniva per la maggior parte delle creazioni robotiche di un tempo, i robot che gareggiano alla DARPA, hanno un somigliaza umanoide più marcata.

Stanno in piedi su due zampe, hanno delle braccia con articolazioni all'altezza delle spalle e perfino mani che si muovono con estrema agilità, proprio come avviene con quelle umane. Tale rivoluzione non è affatto frutto del caso, infatti i creatori di tali robot si sono resi conto, guardandosi attorno, che il nostro mondo e tutto ciò che ci circonda è ideatoe pensato in funzione della sola forma umana, quindi non ha senso dovere adeguare tutto ciò che ci circonda ai robot, è molto più semplice adeguare i robot all'ambiente.
Asimo by Honda

Invece dunque di ristrutturare il mondo intero in maniera tale da adattarsi al robot a rotelle, bassi e tozzi, il cui utilizzo richiedeva una laurea in informatica, ecco apparire innovazioni radicali, atte a rendere più antropomorfi i robot in maniera tale da farli muovere, agire con noi ed addirittura pensare come noi stessi facciamo.

Nel prossimo post vederemo di analizzare la loro evoluzione riguardo al camminare su due zampe.

31/03/14

SOS Piedi che puzzano

Abbiamo piu o meno tutti combattuto con il cattivo odore dei piedi. Ma ci sono persone che, particolarmente predisposte, quando si tolgono le scarpe riescono a far fuggire anche i propri cani. Colpa sicuramente dell'eccessivo sudorazione dei piedi ma possono avere cause diverse e il problema non è generalmente così semplice da risolvere. vediamo come possiamo ovviare a questo inconveniente.

Oltre alla pulizia giornaliera, è opportuno cambiare le calze (rigorosamente in cotone e non in fibre sintetiche) diverse volte al giorno. È anche assolutamente necessario che le calzature, compresa lo suola, siano costruite con materiali naturali come il cuoio e non in plastica. 
immagine presa dal web
Può essere utile servirsi di saponi e creme alla calendula ed eventualmente fare lavaggi ai piedi con Calendula tintura madre diluita in 70 parti di acqua tiepida. Anche un decotto di foglie di noce costituisce un buon pediluvio disinfiammante e astringente: 2 manciate in 2 litrid'acqua, bollite per 75 minuti e filtrate dopo altri 75 minuti. La causa principale del cattivo odore sono le tossine delle proteine che vanno in decomposizione facendo l'odore tipico della putrefazione. Naturalmente, un'alimentazione ricca di frutta fresca di verdure crude, di cereali integrali e povera di carne e formaggi; attenzione anche agli additivi e conservanti vari (sostanze che in molti casi sono corresponsabili dei cattivi odori del corpo) potrà garantire risultati migliori. Una buona abitudine consiste nel passare fra le dita dei piedi, il gel di amuchina, ogni volta che si indossa un paio di scarpe da ginnastica o polacchetti o comunque scarpe chiuse. L'amuchina ha la proprietà di abbattere le cariche batteriche che si formano nella decomposizione delle tossine del sudore, eliminando il fastidioso odore. Il gel di amuchina on è naturalmente curativo, ma risolve momentaneamente il sintomo nei casi in cui si ha la necessità di togliersi le scarpe in pubblico.

30/12/13

Sono più di trecento gli italiani stimmatizzati | Fenomeni di autosuggestione o realtà?

In Italiale segnalazioni di persone con piaghe nelle mani nei piedi e nel costato sono tantissime. La chiesa guarda con distacco e prudenza questi casi e dal punta di vista medico non riescono ancora ad avere una spiegazione. "Sono almeno trecento i presunti stimmatizzati. Le caratteristiche sono comuni ma si tratta di lesioni che ancora non riusciamo a catalogare", spiega il dr. Fabio Catamo, dermatologo presso l'Ospedale Israelitico della capitale. Un argomento stimolante che ancora non trova una spiegazione perché, per dirla con il medico, "sino ad ora, nonostante i tentativi di catalogazione, si è registrata una completa insensibilità ad ogni tipo di terapia. Le stimmate sono indipendenti dalle terapie mediche".

Mani con stimmati
Stimmatizzati veri o presunti tali, non sono per questo in pericolo di vita, raggiunto tranquillamente la terza età: il record appartiene alla francese Marie-July Jahenny morta nel 1941 a 91 anni. Nell'elenco dei canonizzati dalla Chiesa, i santi con le stigmate sono 7, altrettanti i beati. In nessun caso la chiesa ha ritenuto il fatto di avere le piaghe, determinante per ricevere l'onore degli altari. Il dermatologo dell'Ospedale Israelitico Fabio Catamo i personaggi stimmatizzati "hanno caratteristiche comuni: un sanguinamento profuso che rinvigorisce nel giorno del Venerdì Santo". Lasciando da parte i casi di San Francesco e di Padre Pio, in alcuni santi le piaghe delle stimmate pur non essendo mai state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa hanno comunque fatto presa anche quando si trattava di 'stimmate invisibili'. Come nel caso di Santa Teresa d'Avila che portò i segni misteriosi sul cuore. Tra chi proclamava di avere ricevuto le stimmate, la mistica calabrese Natuzza Evolo: le sue piaghe erano molto simili a quelle del Santo di Pietrelcina. Fenomeni frutto di autosuggestione o realtà? "Di certo - spiega il dermatologo - le stimmate sono indipendenti dalle terapie mediche. Non c'è compromissione dello stato di salute del paziente, che vive in maniera del tutto naturale nonostante i sanguinamenti". (Adnkronos)
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