Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta vaccini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vaccini. Mostra tutti i post

03/08/14

Dolore intenso e vescicole: ecco il Fuoco di Santantonio.

L’Herpes Zoster, chiamato comunemente “Fuoco di Sant’Antonio ( si dice perché all’epoca chi fosse stato colpito da questa malattia si rivolgeva pregando a sant'Antonio abate, ritenuto grande taumaturgo), è una patologia virale che colpisce sia la pelle che le terminazioni nervose. Tale malattia è provocata dall’herpes virus varicella-zoster, il virus che è anche responsabile della varicella, infatti l’eruzione cutanea è simile a quella della varicella con le classiche vesciche piene di liquido. Tale eruzione compare generalmente sul torace o sulla schiena, sul viso, ma non è rara la sua presenza attorno agli occhi, all'interno della bocca, su un braccio o su una gamba, in genere sempre su un solo lato del corpo, ed è sempre accompagnata da un dolore molto intenso. Il decorso dello Zoster va da un periodo minimo di dieci giorni a circa tre mesi e spesso si risolve con la completa guarigione, mentre in diversi casi si cronicizza nella nevralgia post erpetica, ovvero un dolore persistente, anche per mesi o sine die. Tuttavia il virus della varicella non viene eliminato dall’organismo, esso rimane generalmente dormiente per tutto il corso della vita all’interno delle radici nervose spinali e in una percentuale non proprio trascurabile ( 15-20% e sopra i 50 anni) il virus si risveglia, provocando l’herpes zoster. Ne sono immuni i soggetti che non si sono mai ammalati di varicella. Questo perché negli individui normali la risposta immunitaria riesce a neutralizzare l’assalto del virus, generando un equilibrio tra le parti, mentre nei soggetti immunodepressi, avendo le difese immunitarie molto basse, prevale l’attacco virale e di conseguenza il manifestarsi nuovamente della patologia. Quali sono le cure. Spesso la risoluzione è spontanea dopo un certo lasso di tempo, ritenendo necessario solo il trattamento del dolore. Tra i farmaci vengono prescritti gli antivirali ( aciclovir ed altri) per via orale o endovenosa, per il trattamento riduttivo dell’ eruzione cutanea e dolore e a scopo preventivo. Il trattamento va protratto per almeno una decina di giorni e iniziato non oltre il terzo giorno dal manifestarsi della patologia. Altra categoria di farmaci sono gli antiepilttici (gabapentin), atti a normalizzare l’attività elettrica del sistema nervoso causata dai nervi danneggiati. Vengono usati generalmente come antalgici anche gli antidepressivi come l’amitriptilina, mentre la stimolazione elettrica (tens) sembra dia risultati poco soddisfacenti. L'herpes zoster è contagioso solo nel caso in cui avviene il contatto diretto con il liquido contenuto nelle vescicole, quindi solo durante i primi giorni della malattia. Non ci sono vaccini contro il fuoco di Santantonio, per lo meno in Italia, dal momento che quello sperimentato negli USA negli anni novanta, e con buoni risultati, non è mai stato disponibile nel nostro paese. (immagine presa dal web)

22/02/14

Tumori bocca e gola il 50% causati da papilloma (HPV)

L’invito e’ perentorio: anche i ragazzi devono fare il vaccino Hpv. Secondo le ultime ricerche, infatti, l’infezione da papilloma virus colpirebbe addirittura 5 volte di piu’ i ragazzi delle ragazze, con una percentuale di tumori negli uomini pari al 30%.


Baltimora, 21 feb. -Comuni tumori alla bocca e alla gola sono meno letali quando sono causati dal papillomavirus umano (Hpv). Tassi di sopravvivenza migliori che si mantengono alti anche quando il cancro si ripresenta dopo l'insuccesso del primo trattamento.

Le persone con un cancro in fase avanzata nella parte posteriore della bocca o della gola che si ripropone dopo la chemioterapia e la radioterapia hanno, infatti, due volte in piu' le probabilita' di essere ancora vive dopo due anni se il tumore e' stato causato dal papillomavirus umano. La scoperta e' di un nuovo studio della Johns Hopkins University che sara' presentato al 2014 Multidisciplinary Head and Neck Cancer Symposium in Arizona. I tumori orofaringei, una volta legati principalmente al fumo pesante, oggi hanno piu' probabilita' di essere causati dall'Hpv, virus che si trasmette in questi casi principalmente attraverso il sesso orale. L'aumento dei cancri alla bocca e alla gola indotti dall'Hpv e' stato attribuito a cambiamenti nei comportamenti sessuali.
L’Hpv (papilloma virus), un virus sessualmente trasmesso che, soprattutto nel suo tipo 16, è in grado di causare l’insorgenza del cancro nei tessuti colpiti, non è il solo fattore di rischio per i tumori al collo e alla testa ma è stato determinato che incide nel 50% dei casi. La maggior parte delle volte l’Hpv scaturisce da rapporti sessuali non protetti e solo in piccola parte si può trasmettere in altre modalità. Al momento siamo ancora in alto mare con i vaccini: non ne esiste uno specifico per l’infezione alla bocca e alla gola, ma viene suggerito di utilizzare lo stesso che viene somministrato per il cancro uterino, in quanto questo tipo di tumore proviene dallo stesso ceppo.
Fino ad ora si era convinti che il sesso orale fosse scatenante per il papilloma virus ma questo è stato smentito dai recenti studi, in quanto la diffusione dell’infezione non si baserebbe sul tipo di rapporto che si ha, ma dal numero di partner sessuali. Una ricerca dell'Ohio State University Comprehensive Cancer Center, pubblicata sul Journal of American Medical Association (Jama), riaccende i riflettori su una di quelle frasi fatte su cui si fa orecchie da mercante, anche perché si ha l’assurda convinzione che il “peggio” capiti sempre agli altri e non ci interessi.                                             fonte (AGI) 

17/02/14

Hpv: i disinfettanti non sono efficaci come proteggersi?

Ancora molto diffuso il virus HPV (papillomavirus) responsabile del 90% delle neoplasie dell'apparato genitale femminile e dei condilomi ano-genitali di entrambi i sessi. 

 

Una recente ricerca ha dimostrato che disinfettanti contro la trasmissione esterna, sono inefficaci. A rischio contagio anche nelle sale operatorie? La ricerca sa ancora poco circa la vulnerabilità del virus.


I disinfettanti comunemente commercializzati ed utilizzati anche nelle sedi ospedaliere non sono in grado di uccidere il papillomavirus umano (Hpv). Un dato che evidenzia la necessita' di strategia alternative per contrastare la trasmissione non sessuale del virus. "Poiche' e' difficile produrre particelle infettate dall'Hpv per la ricerca, si sa ancora poco circa la vulnerabilita' del virus ai disinfettanti", ha spiegato Crai Meyers del Penn State College of Medicine, responsabile dello studio.

Meyers ha collaborato con Richard Robison, esperto di disinfettanti microbici della Brigham Young University. La coppia di ricercatori ha lavorato sull'Hpv16, ceppo specifico responsabile di piu' del sessanta per cento di tutti i tumori associati all'Hpv, e su undici disinfettanti comuni. Dai risultati e' emerso che i disinfettanti disponibili - inclusi quelli chimici utilizzati dai medici per sterilizzare siti e strumenti - non fanno nulla per prevenire la diffusione del papillomavirus. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Antimicrobial Chemotherapy.
La prevenzione migliore è avere rapporti protetti e se ancora nella fascia di età utile,vaccinarsi.
I vaccini anti HPV, somministrati prima dell'esposizione al virus, prevenendo le lesioni genitali precancerose (del collo dell'utero, della vulva e della vagina), di fatto riducono notevolmente la possibilità di sviluppo di neoplasia maligna.
Esistono oltre 130 tipi di virus HPV: i tipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% di tutti i tumori del collo dell'utero e i tipi 6 e 11 causano oltre il 90% dei condilomi ano-genitali e pertanto i vaccini sono formulati contro questi ceppi.
Alla fine del 2010, 18 Paesi dell'Unione Europea hanno introdotto la vaccinazione HPV nel calendario vaccinale. 
Il vaccino contro l'HPV viene somministrato per via intramuscolare nella regione deltoidea del braccio (o nell'area anterolaterale superiore della coscia per il vaccino tetravalente) in numero di dosi diverso a seconda dell’età del soggetto e del vaccino usato: in soggetti di età compresa tra i 9 e 14 anni inclusi: 2 dosi per il vaccino bivalente (prima dose al tempo 0 e seconda dopo 6 mesi); 3 dosi per il vaccino quadrivalente (prima dose al tempo 0, seconda dose dopo 2 mesi dalla prima dose, e terza a 6 mesi dalla prima dose); in soggetti di età superiore ai 14 anni: prima dose al tempo 0, seconda dose dopo 1 mese (vaccino bivalente) o 2 mesi (vaccino quadrivalente), dalla prima dose, terza dose dopo 6 mesi dalla prima dose per entrambi i vaccini.

29/01/14

Vaccini | Sono utili oppure no?

Vaccini o non vaccini, questo è il problema! La necessità di vaccinare i propri figli apre un acceso dibattito tra "conservatori" e "progressisti" della sanità mondiale. Possibili effetti collaterali si contrappongono ai loro benefici e tanti genitori scelgono di non vaccinare i propri figli. 


Il dibattito sulla necessità di vaccinare i propri figli per malattie come la pertosse, il morbillo, la rosolia, solo per citarne alcune, è tra i più infuocati in tema sanitario. Le paure circa i possibili effetti collaterali, la loro efficacia e i reali benefici infatti spingono diversi genitori a scegliere di non vaccinare i propri figli. Al di là della scelta personale e famigliare, cosa significa tutto questo su scala globale? Il Council on Foreign Relations ha monitorato queste scelte, rilasciando una mappa interattiva dall’eloquente titolo “Focolai prevenibili con i vaccini”.
La mappa, come racconta anche Iflscience.com, mostra l’andamento di malattie quali parotite, rosolia, pertosse, morbillo, poliomielite, tifo, varicella tra il 2008 e il 2014. Ecco allora che, per esempio, vediamo che – il morbillo causa la morte di 160mila bambini nel 2011, pur avendo a disposizione un vaccino sicuro ed efficace– scrive l’Organizzazione mondiale della sanità – la mappa è piena di segnalazioni di focolai sparsi per il mondo. Tanti in Africa, dalla Nigeria, alla Somalia, al Congo, al Sudafrica, al Malawi, dove si contano decine di migliaia di casi. Altrettanti in India e in Cina, ma anche in Europa, dove il morbillo colpisce soprattutto in Francia, Ucraina, e Regno Unito.
images
Campagna di vaccinazione
Caso quasi a sé invece è quello degli Stati Uniti, dove negli ultimi anni si sta assistendo a un vero e proprio riemergere della pertosse, un po’ ovunque: da New York alla California, dal Texas al Montana. Ma anche l’Australia e la Nuova Zelanda non sono immuni dalla malattia. Stime dell’Organizzazione mondiale della sanità per il 2008 parlano di 16 milioni di casi in tutto il mondo, la maggior parte nei paesi sviluppati, che hanno causato la morte di 195 mila bambini.
Ma non ci sono solo pertosse e morbillo. Focolai di rosolia (con numeri che vanno dai 5mila ai 40 casi registrati) sono stati rilevati anche in Romania, in Polonia, e in Giappone, mentre numeri consistenti di casi di parotite si sono avuti in Macedonia, Israele, e in misura ridotta in Egitto, nel nord della Spagna e nel Regno Unito. Di entità minori, ma comunque presenti, anche i focolai di varicella, poliomielite (soprattutto in Africa) e di febbre tifoide (nelle Filippine).
E in Italia, cosa succede? Secondo la mappa del CFR tra le malattie prevenibili con vaccini l’unica di notevole importanza registrata è il morbillo, con oltre 5000 casi nel 2011, e ancora oggi tra i paesi dell’Ue è quella dove si registra il maggior numero di casi.



21/12/13

La rivista Science stila la classifica 2013 della ricerca scientifica in vari campi

La rivista Science ha stilato la top ten del 2013 relativa alla ricerca nei vari campi della scienza a partire dalle terapie anticancro, la manipolazione del DNA, alla scoperta di nuovi materiali, che potranno e tutti lo speriamo cambiare in meglio la nostra vita e dare speranza a coloro che combattono con la malattia.
Vediamo allora di che si tratta.
Immunoterapia anticancro: il posto d'onore della classifica è stato assegnato alle nuove tecniche anticancro chiamate immunoterapie. Queste tecniche inducono le cellule immunitarie del corpo ad attaccare le cellule tumorali e per Science ''rappresentano un cambiamento epocale nel modo in cui viene affrontata la lotta a questa malattia''.
Riscrivere il Dna: la tecnica è usata come un bisturi per la chirurgia sui singoli geni. La sua popolarità è salita quest'anno, quando è stata utilizzata per manipolare i genomi di varie piante, animali e cellule umane.
Dna, minicervello, immunoterapia,
raggi cosmici, perovskite

La rivoluzione delle celle solari: una nuova generazione di materiali, fra cui la perovskite, permette di ottenere celle solari più economiche e facili da produrre rispetto alle celle di silicio.  
Vaccini più efficaci: nel 2013 è stata usata la struttura di un anticorpo come modello per progettare un immunogeno, ossia un ingrediente principale del vaccino. Il vaccino ha funzionato contro il virus respiratorio sinciziale umano (RSV) che colpisce i bambini.
Il cervello trasparente: si chiama Clarity la tecnica di immagine che rende il tessuto cerebrale trasparente e fa vedere nei dettagli le cellule nervose. Il metodo ha cambiato il modo in cui si osserva questo organo.
Mini-organi in provetta: nel 2013 sono stati fatti notevoli progressi nella realizzazione di mini organi in provetta chiamati organoidi. Tra questi: gemme di fegato, mini-reni e piccoli cervelli. Questi organi in miniatura possono rivelarsi migliori nello studio delle malattie rispetto agli animali.
L'origine dei raggi cosmici: sebbene noti da 100 anni, era ancora ignota l'origine dei raggi cosmici, particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Quest'anno è stato osservato che i raggi cosmici nascono nelle nubi di detriti lasciati dalle supernove, ossia stelle esplose alla fine della loro vita.
Il ritorno della clonazione: dopo anni di tentativi falliti si torna alla clonazione terapeutica. Sono stati clonati embrioni umani da cui sono state derivate cellule staminali a scopi terapeutici.
Il sonno che purifica: studi sui topi hanno mostrato che il cervello, durante il sonno, pulisce i canali tra i neuroni consentendo al liquido cerebrospinale di fluire meglio in essi.
Il micro zoo che vive nel corpo umano: La prima mappa del Dna dei microrganismi che vivono nel corpo umano, il cosiddetto 'microbioma', è uno strumento senza precedenti al servizio della prevenzione e di future cure

30/11/13

Il monitoraggio dei rischi e benefici dei vaccini

l'AIFA, agenzia italiana del farmaco, sta collaborando con altre organizzazione per poter valutare al meglio, rischi e benefici dei vaccini. Questo progetto coinvolge tutta l'Europa e aprirà la strada ad una struttura in grado di facilitare gli operatori sanitari e le Agenzie Regolatorie e di Sanità Pubblica nel prendere decisioni rapide e meglio informate riguardo alle strategie vaccinali. Il progetto quinquennale, denominato ADVANCE (Accelerated development of vaccine benefit-risk collaboration in Europe), è sostenuto dalla IMI (Innovative Medicines Initiative) e riunisce 
Vaccini
l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), nonché i Produttori di vaccini, Agenzie di Sanità Pubblica e Agenzie Regolatorie, esperti accademici e piccole e medie imprese. ADVANCE è coordinato dall’Erasmus University Medical Center nei Paesi Bassi.
A livello italiano partecipano ad ADVANCE anche la rete di pediatri Pedianet e la ASL della Provincia di Cremona, fornendo un contributo allo sviluppo della metodologia e garantendo l’utilizzo della propria banca dati al consorzio che andrà a delineare la futura infrastruttura paneuropea. I vaccini sono sottoposti a rigorosi test di sicurezza prima dell’approvazione. Lo scopo di ADVANCE è quello di revisionare, sviluppare e verificare i metodi, le fonti dei dati e le procedure per lo sviluppo di una struttura paneuropea efficiente e sostenibile, che possa produrre rapidamente dati per la valutazione dei benefici e rischi dei vaccini. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha aderito al progetto ADVANCE e vi partecipa in qualità di associated partner, in particolare nello sviluppo della migliore pratica e del codice di condotta per il monitoraggio del rapporto beneficio/rischio dei vaccini e nello sviluppo dei metodi per un’analisi rapida e integrata del rapporto beneficio/rischio dei vaccini.
Maggiori informazioni QUI
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.